scarica l`articolo in formato pdf

Download Report

Transcript scarica l`articolo in formato pdf

GIOVEDì 24 NOVEMBRE 2016

Marco Mengoni: "Nel mio nuovo album? Molto soul. Magari è l'inizio di un progetto nella direzione black"

ANTONIO GALLUZZO [email protected]

SPETTACOLINEWS.IT

Alla vigilia del lancio di Marco Mengoni Live, due dischi con tutto il repertorio dal vivo, Marco Mengoni confida a Grazia uno degli aspetti sorprendenti del suo nuovo album : «In alcuni brani inediti c'è molto soul. Magari è l'inizio di un nuovo progetto nella direzione "black"». L'artista, protagonista della cover e di un esclusivo servizio moda del magazine diretto da Silvia Grilli, racconta: «Questo lavoro ti fa vivere a mille. Sul palco c'è un'ener-gia pazzesca che penetra dentro. Poi quando torni a casa tutto sembra più piccolo e rischi di sminuire la quotidia-nità.

Invece devi razionalizzare, chiederti: "Da che parte voglio stare?". Pian piano capisci che vivi in due mondi diversi e anche la vita "normale" emoziona». E continua: «Sono il confessore di tutti i miei amici: mi chiedono consigli. Li ascolto, perché ho fame di esperienze, parole, racconti. So che, prestando attenzione agli altri, aiuto anche me stesso».

Mengoni racconta a Grazia chi ha intuito per primo il suo talento: «Il mio amico Gabriele, che adesso lavora in Marina. Un giorno facevamo il karaoke e lui mi ha detto: "Guarda che non sei niente male". Lui suonava la batteria nel mio primo gruppo, che si chiamava The Brainless, "I senza cervello". Io ero alle tastiere. Avevo iniziato a prendere lezioni di pianoforte, ma dopo qualche mese ho smesso: il solfeggio era troppo noioso. Però avevo capito come si facevano gli accordi: è una questione matematica».

Marco, che nei suoi testi parla spesso della perdita di un amore, confida a Grazia: «Innamorarsi è bellissimo, ma la parte più interessante di un rapporto è quando finisce: c'è l'angoscia, ma anche l'inizio di un nuovo te, una rinascita. Perché, dopo il naufragio di un amore, sei più consapevole, hai imparato molto di te».

E aggiunge: «Se mi chiede perché in una canzone parlo di una mia sofferenza, rispondo perché riguarda il mio essere musicista. Non m'inoltro, però, nelle mie vicissitudini personali. Sono un ragazzo che crede negli esseri umani, ma so che alcuni non hanno abbastanza sensibilità per capire. La vita privata ce l'ho, ma fa parte di me» Pag. 1 / 1