Antimafia chiede le carte di De Luca per verificare se ha fatto

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Transcript Antimafia chiede le carte di De Luca per verificare se ha fatto

Antimafia chiede le carte di De Luca
per verificare se ha fatto pressioni
per il Sì
La richiesta dell’Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, alla Procura di
Napoli, è volta ad accertare se ci siano o meno i presupposti per aprire
un’inchiesta sulle pressioni fatte dal Presidente della Regione Campania nei
confronti di 300 sindaci affinché facciano votare Sì al Referendum del 4
dicembre
in foto: Vincenzo De Luca
Il “caso” tra Rosy Bindi e Vincenzo De Luca si arricchisce di un nuovo
capitolo. Dopo le dichiarazioni del Governatore della Regione Campania, che
aveva definito “infame” la presidentessa della Commissione Antimafia che
l’aveva inserito nella lista degli “impresentabili”, ora proprio l’organismo
presieduto dalla Bindi ha richiesto alla Procura di Napoli gli incartamenti
riguardanti le pressioni che De Luca ha operato nei confronti di 300 sindaci,
in una riunione a porte chiuse dello scorso 15 novembre, affinché facessero
votare Sì ai loro cittadini al Referendum Costituzionale in programma per il
prossimo 4 dicembre.
“La Commissione Antimafia all’unanimità, mi ha incaricato di richiedere
preventivamente informazioni urgenti alla Procura della Repubblica di Napoli
in merito a eventuali indagini in corso, agli atti e ai documenti acquisiti e
alla posizione dei soggetti coinvolti, per verificare i presupposti per
l’avvio di una inchiesta da parte della nostra Commissione, che naturalmente
sono legati al tema mafia. Abbiamo sempre agito così per avviare le nostre
inchieste e useremo lo stesso metodo” ha commentato Rosy Bindi.
Solo qualche giorno fa, in un audio diffuso dal Fatto Quotidiano e registrato
proprio durante quella famosa riunione del 15 novembre, il Presidente De Luca
invitava in maniera molto poco ortodossa il sindaco di Agropoli, a portare
elettori sul fronte del Sì, apostrofandolo con queste parole: “Fai come cazzo
vuoi ma porta 4mila voti”.
La risposta di De Luca: “È la crociata del calamaro”
“Apprendiamo della richiesta avanzata dalla Commissione Antimafia. Ci rende
curiosi conoscere l’iter previsto sul reato di battuta e come evolverà la
crociata del calamaro”, ha commentato Vincenzo De Luca.
In mattinata il presidente della Regione Campania aveva pubblicato su
Facebook un post ironico su un “voto di scambio al Porto di Pozzuoli”.
“Clamoroso episodio di “voto di scambio” (al contrario) a Pozzuoli: sulla
banchina del porto un ignoto pescatore ha offerto un merluzzo appena pescato
al Presidente De Luca. Complice della vergognosa operazione criminosa il
sindaco di Pozzuoli Figliolia. Non si sa come si sia conclusa la torbida
vicenda. Ad ogni buon conto, De Luca si è impegnato a conservare comunque la
lisca del pesce, e ad inviarla come corpo del reato a Luigino Di Maio perché
ne faccia l’uso giudiziario più efficace”, il testo del post.
Di Valerio Papadia
Fonte: http://napoli.fanpage.it
Antimafia chiede le carte di De Luca per verificare se ha fatto pressioni per il Sì