L`Orchestra Lab 3.0 della Scuola Jazz del Tartini

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Transcript L`Orchestra Lab 3.0 della Scuola Jazz del Tartini

L'Orchestra Lab 3.0 della
Scuola
Jazz
del
Tartini
presenta
il
nuovo
cd!!
Venerdì 25 novembre al Carso
in Corso di Monfalcone
Un’occasione veramente rara: sei giovani musicisti – tutti
della Scuola di Jazz del Conservatorio “Tartini” di Trieste –
compongono l’Orchestra Laboratorio 3.0 e incidono già il loro
primo disco, “Mingus’ grooves”. Il progetto, guidato da
Giovanni Maier – artista di fama, oltre che insegnante alla
Scuola di Jazz del Conservatorio – viene presentato venerdì 25
novembre, alle 21 a Monfalcone nei locali de Il Carso in Corso
(Corso del Popolo). L’occasione è perfetta per sentire dal
vivo l’improvvisazione di questi giovani ma già esperti
musicisti e per portarsi a casa il loro primo disco, edito da
Palomar Records, prodotto proprio dall’Associazione Nuovo
Corso di Monfalcone e registrato all’Urban Studio di Casa
della Musica di Trieste.
Protagonisti dell’ensemble – alcuni già apprezzati in contesti
festivalieri della regione – sono Robert Mikuljan alla tromba,
Giorgio Giacobbi al sax tenore, Federico Biondi al trombone,
Aurelio Tarallo alla chitarra elettrica,Simone Lanzi al
contrabbasso, Camilla Collet alla batteria.
L’ensemble – strutturato da Maier per approfondire le modalità
di composizione, arrangiamento ed esecuzione all’interno di un
gruppo di medio organico – spinge tutti i musicisti a
contribuire con la propria personalità alla creazione di un
suono collettivo. Il repertorio è composto quasi interamente
da composizioni del grande contrabbassista e compositore
afroamericano Charles Mingus; gli arrangiamenti sono stati
realizzati prevalentemente dagli studenti, che insieme al
docente hanno cercato di rendere attuali alcuni classici del
jazz contaminandoli in modo trasversale con altri linguaggi
musicali (il pop, il rock, la musica etnica, la musica
contemporanea ecc.) mantenendo però inalterato l’atteggiamento
creativo ed informale che sta alla base della tradizione afroamericana.
L’ingresso è libero, la qualità è garantita, la godibilità del
progetto è sicura e … la strada si apre verso il futuro del
jazz!
Andrea Forliano