In Preghiera per le vocazioni

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Transcript In Preghiera per le vocazioni

l’opera dell’artista divino
e l’umiltà del suo strumento
Intenzione annuale
Lodiamo Dio per le grandi ricchezze che ci ha dato nella vita
paolina.
E lo preghiamo perché ci aiuti a vivere con fedeltà e gioia la
nostra vocazione in modo da essere – in mezzo ai giovani e
a quanti il Signore ci fa incontrare – testimoni credibili della
bellezza della vocazione paolina.
1° momento
COLTIVARE IL CLIMA DI PREGHIERA
Intronizzazione dell’Evangeliario della Misericordia
ed esposizione dell’Eucaristia.
L’Evangeliario viene deposto, aperto, sulla mensa in modo che sia visibile da
tutti i presenti. Segue l’esposizione dell’Eucaristia. Durante l’intronizzazione
dell’Evangeliario e l’esposizione dell’Eucaristia si esegue un canto adatto.
Chi presiede la preghiera, stando in ginocchio, invita all’adorazione utilizzando alcune espressioni del Beato Giacomo Alberione.
Tutti rispondono:
Rit. Ti adoriamo, Signore.
Gloria al Padre…
- Siamo le creature che incontrano il Creatore Rit.
- Siamo i discepoli presso il divino Maestro Rit.
- Siamo gli infermi con il Medico delle anime Rit.
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- Siamo i poveri che ricorrono al Ricco
Rit. Ti adoriamo, Signore.
- Siamo gli assetati che bevono alla Fonte Rit.
- Siamo i tentati che cercano il Rifugio sicuro Rit.
- Siamo i ciechi che cercano la Luce Rit.
- Siamo i cuori disorientati che cercano la Via Rit.
- Siamo gli stolti che trovano la Sapienza Rit.
- Siamo gli afflitti che trovano il Consolatore Rit.
- Siamo i deboli davanti all’Onnipotente Rit.
Gloria al Padre…
Chi presiede si sposta alla sede. Tutti si alzano.
Celebrante
Carissimi, siamo raccolti davanti ai segni sacramentali che ci rivelano il
volto del Padre, l’amore del Cristo, l’azione dello Spirito.
Diciamo insieme:
Rit. Vieni, Spirito Santo.
Lettore.
1. Santo e divino Spirito, tu dimori nel nostro cuore e non cessi di rivelarci il volto del Padre. Insegnaci a pregare. Rit.
2. Santo e divino Spirito, apri la nostra mente al mistero del Pane di
vita, schiudi il nostro cuore perché esso possa trovarvi dimora, plasma la nostra volontà perché sia ad esso conforme. Rit.
3. Santo e divino Spirito, aiutaci a sfiorare il dono totale del Cristo di
fronte alla volontà del Padre. Lui, Parola di vita, si spezza per noi nel
segno vivo dell’Eucaristia. Rit.
4. Santo e divino Spirito, vinci le nostre resistenze, allontana le nostre
distrazioni perché il nostro stare qui sia povero e sereno, sia semplice e orante, sia disarmato e raccolto. Rit.
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Celebrante.
Preghiamo. Illuminaci, o Padre, con il tuo Spirito, perché adoriamo in
Spirito e Verità il mistero del tuo Figlio, conformando ad esso la nostra
vita. Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.
2° momento
ASCOLTARE CRISTO, PAROLA DI VITA
Dagli scritti del Beato Giacomo Alberione (AD 350)
Sento la gravità, innanzi a Dio e agli uomini, della missione affidatami
dal Signore; il quale se avesse trovata persona più indegna e incapace
l’avrebbe preferita. Questo tuttavia è per me e per tutti garanzia che il
Signore ha voluto e ha fatto fare Lui; così come l’artista prende qualsiasi pennello, da pochi soldi e cieco circa l’opera da eseguirsi, fosse
pure un bel Divino Maestro Gesù Cristo.
Pausa di riflessione
Alleluia
Durante il canto dell’Alleluia il sacerdote prende dalla mensa l’Evangeliario.
Si porta all’ambone per la proclamazione del Vangelo.
Dal Vangelo di Matteo (10,1-11,1)
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei
dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e
Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: “Non andate fra i
pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle
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pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo
che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre
cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone,
perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e
rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il
saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma
se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi
accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da
quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel
giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno
duramente di quella città.
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti
come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini,
perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per
dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno,
non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato
in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo
Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad
accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del
mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando
sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico:
non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio
dell’uomo.
Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande
del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il
padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non
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sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico
nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio
voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura
piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e
il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino
i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura:
voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei
cieli.
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a
portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da
suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera ; e nemici
dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o
figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e
non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita,
la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha
mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la
ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere
d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io
vi dico: non perderà la sua ricompensa”.
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici
discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Parola di Dio
Terminata la proclamazione del brano, l’Evangeliario viene riposto, aperto,
sulla mensa, mentre i fedeli siedono.
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Dopo alcuni istanti di silenzio, la guida, stando al posto, lascia risuonare la
Parola, sottolineando alcune espressioni o frasi, senza alcun commento.
3° momento
ADORARE CRISTO, PANE DI VITA
Quando la Parola viene accolta, si traduce spontaneamente in adorazione,
gratitudine, richiesta di perdono, preghiera.
Davanti all’altare viene portato un vassoio con tanti lumini spenti quanti sono
i presenti. Ciascuno può esprimere il proprio atto di adorazione accendendo
uno dei lumi e sostando per qualche istante davanti all’altare. Si può accompagnare questo momento con alcuni canoni di Taizé cantati con voce sommessa.
4° momento
PREGARE IN CRISTO, NOSTRA VITA
Gesù nell’Eucaristia è dono pieno, totale… Nessuno può contemplare tale mistero e rimanere chiuso in se stesso. Chi presiede invita i presenti a dar voce
allo Spirito che nei cuori fa sua la preghiera di Gesù: «Abbà, Padre». Siano
affidate a tale grido persone e situazioni concrete.
Lo stile della preghiera di intercessione sia quello di una preghiera litanica. Le
prime invocazioni saranno elevate da chi presiede.
Celebrante.
Fratelli e sorelle, Cristo, presente a noi nel segno del suo Corpo e del
suo Sangue, si offre al Padre per la salvezza del mondo intero. Deponiamo in questa sua offerta le persone e le situazioni che ci stanno
maggiormente a cuore, pensando non solo alle nostre comunità, ma
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al mondo intero; non solo alle situazioni di bisogno, ma anche ai tanti
semi di speranza che per crescere hanno bisogno di Grazia e preghiera.
Ad ogni intenzione rispondiamo dicendo:
Rit. Pane di vita, ascoltaci.
-
Ti affidiamo il Papa e i vescovi Rit.
Ti affidiamo il mondo della comunicazione Rit.
Ti affidiamo i nostri superiori Rit.
Ti affidiamo i poveri, i profughi, le persone provate Rit.
Ti affidiamo chi si sente perso e smarrito Rit.
Seguono gli interventi spontanei dei presenti. Al termine, chi presiede invita a
unire le voci nell’invocazione che compendia tutta la preghiera cristiana:
Padre nostro…
Dopo il Padre nostro, ci si dispone per la benedizione eucaristica, intonando
un canto adatto.
Celebrante.
Preghiamo. O Dio che in questo sacramento della nostra redenzione ci
comunichi la dolcezza del tuo amore, ravviva in noi l’ardente desiderio
di partecipare al convito eterno del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.
Benedizione eucaristica e canto finale
Il sacerdote benedice i fedeli.
Mentre ripone l’Eucaristia, l’assemblea conclude il Rito
con il canto Resta con noi, Signore, la sera.
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Schema di preghiera a cura della comunità paolina di Cinisello Balsamo
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