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Programma
Giovedi 1 dicembre @ Cinema Trevi
ore 17.00 Apertura Festival
Chi semina raccoglie di Franca Roiatti-Alice Barrese (Italia, 2016, 31’)
Cosa c’è dento il pane che mangiamo ogni giorno? Nel 2006 i Gruppi di acquisto
solidale della Brianza hanno cominciato a porsi questa domanda. La risposta è
stata una sfida: avviare una produzione locale di pane. In Brianza, però, da tempo,
le spighe sono sparite per lasciare il posto ad asfalto e centri commerciali. Questo
documentario racconta l’avventura di Spiga & Madia, progetto nato per riavviare
la vera produzione di pane e salvare la terra combattendo le ruspe con il grano.
Luigi Antonio Chierico - T'amo pio bove di Tiziano Sossi (Italia, 2013, 65’)
La storia di un contadino sotto sfratto che vive in una grande cascina alle porte
di Pavia. Dove finiranno le 25 razze autoctone di mucche e gli altri animali
della fattoria? Una storia emblematica sulle difficoltà dei contadini che
lottano contro la meccanizzazione imperate e lo sfruttamento degli animali.
La poesia “T’amo pio bove” di Giosué Carducci è il nuovo canto di resistenza
del protagonista Luigi Antonio Chierico.
Goa – Land of Shiva di Massimiliano Mazzotta (India-Italia, 2016, 75’)
Il regista ripercorre le tracce della leggendaria Goa partendo dagli anni Sessanta e
narrando le complesse vicende che hanno investito questo stato tra colonizzazione,
sfruttamento delle risorse minerarie, danni all’ecosistema, sperimentazione musicale e
utilizzo di droghe psichedeliche.
Steadfast on our sand di Zimmer Frei (Olanda, 2015, 69’)
Terschelling è una piccola isola a nord dell’Olanda, anticamente
terra di marinai e pescatori, oggi vive soprattutto di turismo.
Durante i secoli la terra fu strappata al mare grazie ad un
complicato sistema di dighe ma oggi si preferisce lavorare in
armonia con la natura portando avanti un esperimento a lungo
termine che ha per oggetto la biodiversità. Un film corale e
immersivo in una terra e in un clima travolgenti.
Strana Udehe di Ivan Golovnev (Russia, 2015, 26’)
Questo documentario ci porta alla scoperta del
mondo degli Udehe, una popolazione indigena che
vive all’estremità della Russia Orientale e che negli
ultimi anni sta vivendo un drastico calo della
popolazione rischiano di sparire per sempre…
Voci dal Messico ribelle di Claudio Carbone e Antonio Gori
(Messico-Italia, 2015, 38’)
Un viaggio in una terra dove la ribellione e la lotta al neoliberismo non sono mai svaniti.
Una serie di interviste offrono sguardi molteplici sul Messico e le lotte che lo animano,
specialmente negli stati del Chiapas e dell’Oaxaca. Un documentario sul capitalismo e le
forme resistenze, di collettività e autonomia e sulla possibilità di costruire un mondo
“altro” attraverso le pratiche quotidiane.
Venerdi 2 dicembre @ Cinema Trevi
I love Malaventre di Gianni Lucchesi (Italia, 2016, 2’)
Un breve omaggio a un territorio, un piccolo paesino situato tra il mare e le alpi Apuane.
Il video è stato realizzato nell’arco di circa due anni, registrando immagini statiche del
paesaggio per restituire l’affascinante mutamento cromatico della terra e del cielo nel
susseguirsi delle stagioni e delle semine.
Autostrada A3 di Rocco Mortelliti (Italia, 2015, 19’)
Rispetto ai ritmi delle società contadine oggi tutto è frenetico e al
tempo si attribuisce un’importanza prima di tutto economica.
Autostrada A3 è nello stesso tempo il passato e il futuro, racchiude
i concetti di tempo e spazio, architettura e paesaggio. L’uomo è
artefice di se stesso in equilibrio con la natura e riappropriarsi del
giusto ritmo è un’operazione che passa prima di tutto dallo
sguardo.
Full Petrol Jacket di Hermes Mangialardo
(Italia, 2014, 2’)
In Amazzonia la “Suprema compagnia” è intenta a istruire le
nuove reclute. Prendendo spunto dallo slogan di una di queste
compagnie (“yes, we agree”) il cortometraggio vuole
denunciare la devastazione che in Ecuador sta distruggendo
l’ecosistema, causando malattie e inquinamento ambientale.
The voice of land di Carlo Bolzoni e Guglielmo Del Signore
(Romania, 2016, 29’)
Cosa significa oggi essere un contadino in Romania? Il paese
conta quasi 5 milioni di contadini attivi, il 50% di tutti i
contadini Europei. In migliaia di villaggi la industrializzazione
non è arrivata o è arrivata troppo in fretta, cancellando anni di
storia e sottoponendo queste terre a espropriazioni e
speculazioni. Un viaggio in Transilvania con tutte le sue
bellezze, le sue problematiche e la sua gente.
Earth. Due parole sul futuro di Ornella Ricca e Pietro Spagnoli
(Italia, 2016, 6’)
Un non luogo immobile, metafora di un mondo sfruttato e vilipeso. Cinque
giovanissimi cercano di salvare il Pianeta. Due artisti, con il sostegno di alcuni
studiosi, costruiscono un ostrakon contenete tutte le parole da salvare e quelle
da esiliare per il bene della Terra, Sono grida d’allarme, spunti di riflessione.
Mingong di Davide Crudetti (Italia, 2016, 52’)
Cosa vuol dire andarsene? Lasciare gli amici, i figli appena
nati, le montagne in cui sei cresciuto? Salire su un autobus
dalla campagna diretti verso una delle tante megalopoli
cinesi. Cosa vuol dire tornare? Vedere un villaggio di anziani
che invecchia e inseguire un futuro con poche speranze.
Ritrovare tutto e non riconoscere niente.
Mare nostro di Andrea Gadaleta Caldarola (Italia, 2016, 56’)
Molfetta, città del Sud Italia che si affaccia sull'Adriatico. Qui il mare non è solo
sfondo di paesaggi pittoreschi da cartolina. Pesca e commercio marittimo hanno
plasmato nei secoli l’ecosistema sociale ed economico della città. Attraverso le voci di
alcuni pescatori, Mare Nostro intreccia e ricompone memorie e frammenti del Porto di
Molfetta, in cui i confini tra cronaca e antichi rituali, fatti storici e ricordi personali
appaiono sfocati.
Atlantic di Risteard O'Domhnaill
(Irlanda, Canada, Norvegia, 2016, 80’)
Atlantic segue le vicende di tre piccole comunità di pescatori in
Irlanda, Norvegia e Canada. Questi pescatori cercano di contrastare i
danni apportati dalle compagnie petrolifere e dalle grandi
multinazionali della pesca che stanno logorando le risorse di quelle
zone costiere. Tre storie, nel solco del dibattito globale sulle risorse
del pianeta, su come si dovrebbe imparare dal passato per assicurarci
un futuro migliore.
Raver eolica di Luciano Currelli (Italia, 2016, 7’)
Un Don Chisciotte contemporaneo vaga in mezzo alla natura con il fido Sancho
Panza, quando la sua moto in panne si ferma davanti a una distesa di pale eoliche
situate in mezzo al nulla. Il mulino a vento è un avversario da sfidare? Forse no,
non può essere cattivo chi si alimenta con il vento. Neanche chi balla al ritmo di
musica elettronica sostenuto dall’energia del vento…
Dert di Mario e Stefano Martone (Italia, 2016, 62’)
La storia della cooperativa agricola INSIEME e dell'amicizia che l'ha resa possibile. A
vent'anni dai tragici avvenimenti che hanno sconvolto la Bosnia, DERT si muove nei
luoghi della memoria di un paese segnato dalla guerra ma senza essere un film sulle
vittime e sul dolore. La testimonianza di una straordinaria esperienza collettiva
fondata sulla dignità e sul lavoro. Un esempio di convivenza a dispetto di tutti i
nazionalismi.
Sabato 3 dicembre @ Cinema Trevi
K2 and the invisible footman di Iara Lee (Pakistan-Usa-Brasile, 2015, 54’)
Situata al confine tra Pakistan and China, il K2 è la seconda montagna più alta del
Mondo. Anche detta “la montagna selvaggia” si erge a picco nell’atmosfera
esponendo gli scalatori a sfide estreme. La regista segue le vite di alcune comunità
Sherpa del Pakistan e del Nepal e di tutti quegli scalatori indigeni che scelgono di
avventurarsi sul K2 noncuranti del pericolo e delle tragedie passate. Uno sguardo
inconsueto al Pakistan.
Land for our food di Julio Molina
(Italia-Inghilterra-Francia-Romania-Spagna, 2015, 35’)
Terra per il nostro cibo è stato prodotto dalla partnership europea per
l’Accesso alla Terra. Il documentario segue il percorso attraverso
l’Europa di Gavin Bridger, giovane agricoltore, alla ricerca di terra da
coltivare per il progetto Farnham Local Food . Ed è così che viene in
contatto con le realtà locali scoprendo che il problema dell’accesso alla
terra da parte dei giovani agricoltori è tutt’altro che isolato…
ore 18.30 incontro
Riforma agraria tra passato e futuro
La nuova legge sull'agricoltura contadina: un passaggio necessario
con Antonio Onorati, Centro Internazionale Crocevia
Stefano de Angelis, Unione Sindacale di Base
Adriano Zaccagnini, Deputato Gruppo misto, Commissione Agricoltura
Historia do futuro di Enrico Masi (Italia, Brasile, 2016, 52’)
Inalva Brito è una maestra che ha tentato con ogni mezzo di impedire la
demolizione della sua casa e della sua comunità, Vila Autodromo, che porta
avanti da anni un progetto di convivenza pacifica, un laboratorio urbano
riconosciuto a livello mondale. Urutau Guajajara è un linguista che studia il
rapporto tra il portoghese e la sua lingua madre che rappresenta la storia del
popolo Tupì Guaranì e oggi rischia di non avere un futuro, sotto l'impatto di
due grandi eventi che il Brasile ha ospitato tra il 2014 e il 2016.
Ethiopia Rising di Mark Dodd (Inghilterra, 2015, ’63)
Il documentario è la storia della fenomenale trasformazione ambientale di un’intera
nazione. Aba Hawi fu a capo di una lunga battaglia che ha mobilitato intere comunità
per rigenerare la fertilità dei terreni e salvare molti villaggi dall’estinzione. Il film getta
una nuova luce su una splendida regione dell’Africa, allontanandosi dalle restituzioni
dei media mainstream che ritraggono l’Etiopia come una nazione disperata e in perenne
emergenza umanitaria.
Domenica 4 dicembre @ Cinema Trevi
I Vajont di Maura Crudeli e Lucia Vastano (Italia, 2016, ’80)
La tragedia del Vajont è stata una tra le prime grandi messe in scena di caste e
organizzazioni mafiose per perseguire interessi economici a scapito di una comunità.
Uno scenario che in Italia si ripete dopo ogni tragedia. Non c'è un solo Vajont, ma
tanti Vajont che urlano di essere raccontati e ascoltati. Il documentario ripercorre le
tracce delle catastrofi italiane degli ultimi 40 anni riflettendo su alcune delle pagine
più oscure della storia italiana.
Çapulcu: Voices from Gezi di Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo
Prevosti, Duccio Servi, Stefano Zoja (Italia-Turchia, 2014, ’60)
La lotta di alcuni ambientalisti per salvare gli alberi di Gezi Park si trasforma nel più
grande movimento politico per i diritti umani che la Turchia abbia mai conosciuto. Il
film è un'istantanea di quell’esperienza. Le voci e le immagini di quell'occupazione
pacifica; le ragioni di una protesta contro la gentrificazione di Istanbul, la limitazione
alle libertà individuali e un potere sempre più sordo.
Code of survival di Bertram Verhaag (Germania, 2016, 95’)
In tutto il mondo tonnellate di erbicida “Roundup” (a base di tossico glifosfato)
sono utilizzate sempre più frequentemente. Le conseguenze sono allarmanti:
avvelenamento dei terreni, erbe infestanti, colture contaminate e bestiame
ammalato. Il documentario testimonia delle possibili alternative sostenibili
portandoci in India, Egitto e Germania dove il biologico è divenuto uno dei
“codici di sopravvivenza” per il nostro pianeta.
Les Agronautes di Honorine Perino (Francia, 2016, 75’)
Le avventure di una famiglia che decide di dedicarsi all’agricolture nella periferia di
Lyone, dove le autostrade e i centri commerciali stanno lentamente fagocitando tutti
gli spazi agricoli. Il film è un’indagine sulla difficoltà di portare avanti dei progetti
agricoli di resistenza nelle terre a ridosso delle aree urbane.
Partner
Sponsor
13° FESTIVAL DELLE TERRE
dal 1 al 4 dicembre 2016 _ Cinema Trevi, Vicolo del Puttarello 25 - Roma
4 dicembre _ Città dell’Altra Economia, Largo Dino Frisullo - Roma
Info: www.festivaldelleterre.it / fb: festivaldelleterre / t. 3332258306
PRESS OFFICE / ARTINCONNESSIONE
Chiara Crupi _ [email protected] _ t. 3932969668
www.festivaldelleterre.it - www.croceviaterra.it
Video promo: https://www.youtube.com/watch?v=xljlY9VTTbQ
Produzioni dal basso: https://www.produzionidalbasso.com/project/festival-delle-terre-2016-premiointernazionale-audiovisivo-della-biodiversita-1/