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Matteo Barbero
L’APPLICAZIONE A REGIME DEL NUOVO
ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI ENTI LOCALI:
LA CONTABILITA’ ECONOMICO PATRIMONIALE
Torino, 18 novembre 2016
Contabilità ep
Inserita nel più ampio processo di riforma della contabilità pubblica di
cui è parte anche la riforma del bilancio dello stato ha il principale
compito di rispondere al “governo dell'economia” in ottemperanza agli
obblighi assunti a livello comunitario ed è finalizzata alla rilevazione,
alla verifica, ed al monitoraggio dei costi, dei rendimenti e dei
risultati dell'azione amministrativa.
In tutti i paesi europei, si stanno realizzando, ed in alcuni casi sono già
state realizzate, riforme in merito alla contabilità pubblica. Gli stati che
dispongono di informazioni di bilancio basate anche sulla competenza
economica (Accrual Basis) - pur nelle rispettive modalità applicative –
sono la Gran Bretagna, la Francia, la Svezia, la Danimarca, la Finlandia,
l'Islanda, il Portogallo e la Germania.
Contabilità ep
La contabilità economica misura il valore delle risorse (beni e servizi)
utilizzate cioè i costi ed il valore dei beni e dei servizi prodotti cioè i
ricavi.
La contabilità finanziaria misura gli esborsi monetari sostenuti - spese o gli introiti monetari - entrate - .
Fra contabilità economica e finanziaria esistono due tipi di differenze:
temporali, perché l'esborso o l'introito monetario può avvenire in un
momento diverso da quello in cui le risorse vengono impiegate,
strutturali, in quanto l'unità organizzativa che impiega le risorse può
essere diversa da quella che sostiene il relativo esborso finanziario ed
inoltre esistono spese ed entrate alle quali non corrispondono costi o
ricavi, come ad esempio le entrate da mutui ed i rimborsi delle somme
prese a prestito, al netto degli interessi, che sono invece un costo.
Contabilità ep
ART. 2 DEL D.LGS 118/2011
“1. Le Regioni e gli enti locali di cui all'articolo 2 del decreto legislativo
18 agosto 2000, n. 267 adottano la contabilità finanziaria cui
affiancano, ai fini conoscitivi, un sistema di contabilità economicopatrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali
sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economicopatrimoniale.”
Contabilità ep
•
•
•
Il legislatore del nuovo sistema contabile, dunque, ha previsto che
le Regioni e gli enti locali, accanto alla contabilità finanziaria
adottino, a fini conoscitivi, un sistema di contabilità economico
patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali
sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico
patrimoniale.
Ne discende la necessità di rilevare le transazioni poste in essere
dall’ente locale sotto il duplice aspetto della contabilità
finanziaria e della contabilità economica in maniera contestuale,
tenendo conto delle dovute differenze.
L’adozione del principio da parte degli enti locali deve garantire
la predisposizione di un conto economico per rappresentare le
utilità economiche acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio
e di uno stato patrimoniale che registri le variazioni del
patrimonio, nonché l’elaborazione del bilancio consolidato e una
contabilità analitica per centri di costo.
5
L’avvio della contabilità ep
•
Gli strumenti che assicurano la rilevazione dei fatti di
gestione sotto il duplice aspetto finanziario ed
economico patrimoniale e l’integrazione dei due sistemi
contabili sono:
1. il Piano dei Conti Integrato
2. la matrice di transizione/correlazione tra i moduli del
piano dei conti:
3. il principio contabile applicato concernente la
contabilità economico-patrimoniale.
• L’adozione della contabilità economico-patrimoniale è
indispensabile anche per predisporre il bilancio
consolidato.
6
L’avvio della contabilità ep
•
•
L’adozione della contabilità economico-patrimoniale è
obbligatorio dal 2016 per tutti gli enti.
Fanno eccezione i soli enti fino a 5.000 abitanti, che
possono rinviarla (occorre formale deliberazione
consiliare) al 2017.
7
Regola generale
•
Affinché le rilevazioni in contabilità finanziaria
generino le rilevazioni di ricavi/proventi conseguiti e di
costi/oneri sostenuti si assume quanto segue:
la fase della liquidazione della spesa alimenta la
contabilità economico patrimoniale attraverso la
contestuale rilevazione del costo;
la
registrazione
dell’accertamento
rileva
il
ricavo/provento in contabilità economica.
8
Eccezioni
•
•
Costituiscono eccezione :
i costi derivanti dai trasferimenti e contributi (correnti, agli investimenti e in c/
capitale) che sono rilevati in corrispondenza dell’impegno della spesa;
ESEMPIO
Concedo un contributo all'Istituto Scolastico Comprensivo per finanziare
attività didattiche anno scolastico 2016/2017 € 100.
Alla registrazione dell'impegno in contabilità finanziaria corrisponderà la
rilevazione del costo in contabilità economica per € 100.
Al 31/12/2016 registro un risconto attivo per la quota di contributo che va a
finanziare attività didattiche relative all'anno n+1 € 50
Risconti attivi a Contributi a scuole
€ 50
Al 01/012017
Riprendo il costo in contabilità economica
Contributi a scuole a Risconti attivi
€ 50
9
Eccezioni
le entrate dei titoli 5 “Entrate da riduzione di attività finanziaria”, 6
“Accensione di prestiti”, 7 “Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere” e 9
“Entrate per conto terzi e partite di giro”, il cui accertamento determina solo la
rilevazione di crediti e non di ricavi;
le spese del titolo 3 “Spese per incremento attività finanziarie”, 4 “Rimborso
Prestiti”, 5 “Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere” e 7
“Uscite per conto terzi e partite di giro”, il cui impegno determina solo la
rilevazione di debiti e non di costi;
le entrate e le spese relative al credito IVA e debito IVA, il cui accertamento e
impegno/liquidazione determinano la rilevazione di crediti e debiti;
la riduzione di depositi bancari che è rilevata in corrispondenza agli incassi per
Prelievi da depositi bancari;
l’incremento dei depositi bancari che è rilevata in corrispondenza ai pagamenti
per Versamenti da depositi bancari.
10
L’avvio della contabilità ep
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Le principali cose da fare sono:
verifica dello spacchettamento dei capitoli e della loro coerenza
con il Piano dei conti;
adozione della matrice di correlazione;
riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il
31/12/2015;
rivalutazione dell'attivo e del passivo riclassificato;
determinazione delle differenze di valutazione, con registrazione
contabile;
determinazione delle riserve da capitale o registrazione della
perdita da rivalutazione;
scritture di ripresa di rimanenze e risconti registrati nel 2015.
11
L’avvio della contabilità ep
•
•
La prima attività richiesta per l’adozione della nuova
contabilità è la riclassificazione delle voci dello stato
patrimoniale chiuso il 31 dicembre dell’anno precedente
nel rispetto del DPR 194/1996, secondo l’articolazione
prevista dallo stato patrimoniale allegato al D. Lgs.
118/2011.
A tal fine è necessario riclassificare le singole voci
dell’inventario secondo il piano dei conti patrimoniali.
12
L’avvio della contabilità ep
•
•
La seconda attività richiesta consiste nell’applicazione
dei criteri di valutazione dell’attivo e del passivo
previsti dal principio applicato della contabilità
economico patrimoniale all’inventario e allo stato
patrimoniale riclassificato.
A tal fine, si predispone una tabella che, per ciascuna
delle voci dell’inventario e dello stato patrimoniale
riclassificato, affianca agli importi di chiusura del
precedente esercizio, gli importi attribuiti a seguito del
processo di rivalutazione e le differenze di valutazione,
negative e positive
13
L’avvio della contabilità ep
•
•
•
La riapertura dello stato patrimoniale al 1/1/2016 non ha
impatto sul conto economico, ma solo sullo stato
patrimoniale riferito al 31/1272015, che viene rettificato
con riferimento al 1/1/2016.
In pratica, si tratta di una operazione simile, per certi
versi, al riaccertamento straordinario dei residui, solo
che, siccome si modifica il patrimonio netto dell’ente,
viene richiesta una deliberazione consiliare, da
approvare entro il termine per il rendiconto 2016 (30
aprile 2016).
Tuttavia, è opportuno che essa (come le altre operazioni
legate all’avvio della nuova contabilità economicopatrimoniale) siano avviate per tempo.
14
L’avvio della contabilità ep
•
•
I prospetti riguardanti l’inventario e lo stato
patrimoniale al 1° gennaio dell’esercizio di avvio della
nuova contabilità, riclassificati e rivalutati, con
l’indicazione delle differenze di rivalutazione, devono
essere allegati al rendiconto dell’esercizio di avvio della
contabilità economico patrimoniale (2016 o 2017),
unitariamente ad un prospetto che evidenzia il raccordo
tra la vecchia e la nuova classificazione.
Considerato che si ridetermina il patrimonio netto
dell’ente, si ritiene opportuna l’approvazione da parte
del Consiglio (ovviamente previo parere dei revisori). .
15
L’avvio della contabilità ep
•
•
•
All’avvio della contabilità economico patrimoniale
armonizzata, le prime scritture sono quelle di apertura
dei conti riclassificati secondo la nuova articolazione
dello stato patrimoniale, con gli importi indicati nello
stato patrimoniale di chiusura del precedente esercizio.
Alcune voci dell’attivo e del passivo devono essere
rivalutati, altre devono essere svalutate.
Tali operazioni devono essere registrate anche nel Libro
dei beni ammortizzabili.
16
L’avvio della contabilità ep
• Si possono individuare due tipi di rettifiche:
– FORMALI
– SOSTANZIALI
• Le prime sono dovute ad una diversa allocazione
di una posta contabile senza la necessità di
modificarne il valore.
• Le seconde, invece, incidono sul patrimonio
netto.
17
L’avvio della contabilità ep
Rettifiche FORMALI:
• i «crediti vs contribuenti» confluiscono nella voce C II
1, voci b e la c;
• i debiti di finanziamento trovano allocazione nella voce
D I 1 alle lettere a, b, c, d a seconda della tipologia;
• La classificazione delle partecipazioni non muta.
• fra le immobilizzazioni finanziarie, non sono più
contemplate le «collegate» ma le«partecipate» per
coerenza con il principio del bilancio consolidato;
• ecc. ecc
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IMMOBILIZZAZIONI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Costi pluriennali capitalizzati
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
I
1
2
3
4
5
6
9
Immobilizzazioni immateriali
Costi di impianto e di ampliamento
Costi di ricerca sviluppo e pubblicità
Diritti di brevetto ed utilizzazione opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti simile
Avviamento
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Altre
II)
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
1) Beni demaniali
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
2) Terreni (patrimonio indisponibile)
3) Terreni (patrimonio disponibile)
4) Fabbricati (Patrimonio indisponibile)
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
5) Fabbricati (Patrimonio disponibile)
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
II 1
1.1
1.2
1.3
1.9
III 2
2.1
6) Macchinari, attrezzature e impianti
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
2.2
7) Attrezzature e sistemi informatici
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
2.3
8) Automezzi e motomezzi
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
9) Mobili e macchine d'ufficio
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
10) Universalità di beni (patrimonio indisponibile)
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
11) Universalità di beni (patrimonio disponibile)
(relativo fondo di ammortamento in detrazione)
12) Diritti reali su beni di terzi
13) Immobilizzazioni in corso
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
2.99
3
Immobilizzazioni materiali (3)
Beni demaniali
Terreni
Fabbricati
Infrastrutture
Altri beni demaniali
Altre immobilizzazioni materiali (3)
Terreni
a di cui in leasing finanziario
Fabbricati
a di cui in leasing finanziario
Impianti e macchinari
a di cui in leasing finanziario
Attrezzature industriali e commerciali
Mezzi di trasporto
Macchine per ufficio e hardware
Mobili e arredi
Infrastrutture
Diritti reali di godimento
Altri beni materiali
Immobilizzazioni in corso ed acconti
III)
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
1) Partecipazioni in
a) imprese controllate
b) imprese collegate
c) altre imprese
2) Crediti verso
a) imprese controllate
b) imprese collegate
c) altre imprese
3) Titoli (investimenti a medio e lungo termine)
4) Crediti di dubbia esigibilità
(detratto il fondo svalutazione crediti)
5) Crediti per depositi cauzionali
IV
Immobilizzazioni Finanziarie (1)
1 Partecipazioni in
a imprese controllate
b imprese partecipate
c altri soggetti
2 Crediti verso
a altre amministrazioni pubbliche
b imprese controllate
c imprese partecipate
d altri soggetti
3 Altri titoli
II)
CREDITI
1) Verso contribuenti
2) Verso enti del settore pubblico allargato
a) Stato
- correnti
II
1
a
b
c
- capitale
b) Regione
- correnti
- capitale
c) altri
- correnti
- capitale
2
a
b
c
d
3) Verso debitori diversi
a) utenti di servizi pubblici
b) utenti di beni patrimoniali
c) altri
- correnti
- capitale
d) da alienazioni patrimoniali
e) per somme corrisposte c/terzi
4) Crediti per IVA
5) Per depositi
a) banche
b) Cassa Depositi e Prestiti
3
4
a
b
c
Crediti (2)
Crediti di natura tributaria
Crediti da tributi destinati al finanziamento della sanità
Altri crediti da tributi
Crediti da Fondi perequativi
Crediti per trasferimenti e contributi
verso amministrazioni pubbliche
imprese controllate
imprese partecipate
verso altri soggetti
Verso clienti ed utenti
Altri Crediti
verso l'erario
per attività svolta per c/terzi
altri
IV)
DISPONIBILITA' LIQUIDE
1) Fondo di cassa
2) Depositi bancari
IV
Disponibilità liquide
1 Conto di tesoreria
a Istituto tesoriere
b presso Banca d'Italia
2 Altri depositi bancari e postali
3 Denaro e valori in cassa
4 Altri conti presso la tesoreria statale intestati all'ente
A)
PATRIMONIO NETTO
I)
Netto patrimoniale
II)
Netto da beni demaniali
TOTALE PATRIMONIO NETTO
I
II
a
b
c
III
A) PATRIMONIO NETTO
Fondo di dotazione
Riserve
da risultato economico di esercizi precedenti
da capitale
da permessi di costruire
Risultato economico dell'esercizio
Patrimonio netto
•
•
•
La nuova articolazione dovrà essere realizzata mediante
apposita delibera assunta dalla Giunta.
In pratica, ciascun ente dovrà imputare a riserva un
valore medio dei risultati economici degli ultimi
esercizi, calcolando per differenza il fondo di dotazione.
Il principio (al contrario, ad esempio, di quanto accade
per il fcde) non definisce né il periodo temporale per
calcolare la suddetta media (possono essere 3, 5, 10 anni
ecc.) ne il tipo di media (semplice, ponderata ecc.). La
scelta è quindi discrezionale, ma andrà motivata nella
delibera.
25
1
2
3
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
Per trattamento di quiescenza
Per imposte
Altri
Missione 20, Programma 3 del bilancio finanziario
C)
I)
DEBITI
Debiti di finanziamento
1
a
b
c
d
1) per finanziamenti a breve termine
2) per mutui e prestiti
3) per prestiti obbligazionari
4) per debiti pluriennali
II)
III)
IV)
V)
VI)
2
3
4
Debiti di funzionamento
Debiti per IVA
Debiti per anticipazioni di cassa
a
Debiti per somme anticipate da terzi b
c
Debiti verso
d
e
1) imprese controllate
2) imprese collegate
3) altri (aziende speciali, consorzi, istituzioni)
VII)
Altri debiti
5
a
b
c
d
D) DEBITI (1)
Debiti da finanziamento
prestiti obbligazionari
v/ altre amministrazioni pubbliche
verso banche e tesoriere
verso altri finanziatori
Debiti verso fornitori
Acconti
Debiti per trasferimenti e contributi
enti finanziati dal servizio sanitario nazionale
altre amministrazioni pubbliche
imprese controllate
imprese partecipate
altri soggetti
Altri debiti
tributari
verso istituti di previdenza e sicurezza sociale
per attività svolta per c/terzi (2)
altri
D)
RATEI E RISCONTI
I)
II)
Ratei passivi
Risconti passivi
I
II
Ex Voce B1
E) RATEI E RISCONTI E CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI
Ratei passivi
Risconti passivi
1
Contributi agli investimenti
a da altre amministrazioni pubbliche
b da altri soggetti
2
Concessioni pluriennali
3
Altri risconti passivi
Include i ratei
del personale
L’avvio della contabilità ep
Rettifiche SOSTANZIALI: CREDITI
• i crediti sono esposti al netto del fondo crediti di dubbia
esigibilità, per cui se nel vecchio stato patrimoniale non
si è proceduto alla nettizzazione dei relativi importi
(cosa possibile anche nel precedente ordinamento)
occorre procedere ad una rettifica;
• emerge una differenza fra il fondo crediti di dubbia
esigibilità della contabilità finanziaria ed il fondo
svalutazione crediti della contabilità economico
patrimoniale. Nello stato patrimoniale, ad esempio,
possono esservi crediti stralciati dai residui attivi, che
devono essere conservati fino a prescrizione e svalutati;
29
L’avvio della contabilità ep
Rettifiche SOSTANZIALI: CREDITI
• ecco perché il prospetto C allegato al rendiconto
armonizzato richiede di riconciliare il fondo crediti di
dubbia esigibilità della contabilità finanziaria ed il
fondo svalutazione crediti della contabilità economico
patrimoniale;
• un’altra esigenza di riconciliare i due istituti nasce dal
fatto che in contabilità finanziaria alcuni accertamenti
devono essere imputati su esercizi futuri secondo
esigibilità, per cui non si trovano fra i residui attivi,
mentre sono compresi fra i crediti dello stato
patrimoniale (voce accertamenti imputati in contabilità
finanziaria secondo esigibilità). È il caso, ad esempio,
30
delle entrate rateizzate.
L’avvio della contabilità ep
Rettifiche SOSTANZIALI: DEBITI
• Se si è tenuta correttamente la contabilità finanziaria,
non dovrebbero esservi differenze rilevanti, se non per
quel che concerne i debiti liquidabili al 31/12/2015 ma
liquidati nel 2016.
• In tal caso, occorre una fare una scrittura Fatture da
costo a Fatture da ricevere ;
• Occorre anche considerare che i residui passivi del titolo
II della spesa non vanno più inclusi nei conti d’ordine,
in quanto rappresentano debiti.
• Se finora si è proceduto a valutare il patrimonio “per
cassa”, occorre aggiungere con una rettifica i beni già
capitalizzati ma non ancora pagati (+ attività + debiti). 31
L’avvio della contabilità ep
Rettifiche SOSTANZIALI: ALTRE
• Deve essere scorporato il valore del terreno da quello
del fabbricato. In mancanza di dati precisi (ad esempio
da rogito), si utilizza il criterio forfetario.
• Per le partecipazioni non è più ammesso il criterio del
costo, ma solo quello del patrimonio netto.
• Sulla cassa, le disponibilità liquide devono includere
oltre al saldo del conto di tesoreria, anche le somme
depositate su altri conti bancari o postali e non ancora
girocontati.
32
L’avvio della contabilità ep
Rettifiche SOSTANZIALI: ALTRE
• I permessi di costruire, che fino ad oggi andavano in B2
(conferimenti), vanno a riserva, al netto della quota
applicata in parte corrente (che invece finisce nei
proventi straordinari).
• La quota restante, quindi, non costituisce più un ricavo e
non transita dal conto economico. Occorre prestare
attenzione al fatto che la matrice invece li considera tutti
ricavi, per cui è necessaria la rettifica.
• Per cui il risultato economico dell’esercizio sarà sempre
diverso dalla differenza fra patrimonio finale ed iniziale.
• Gli oneri da restituire o da accantonare (ad esempio, per
opere di culto) si possono nettizzare dalla quota
33
patrimonializzata.
L’avvio della contabilità ep
•
Le rettifiche di rivalutazione sostanziali si
rilevano come segue:
34
L’avvio della contabilità ep
•
L’ultima scrittura rileva l’incremento o la costituzione
delle riserve di capitale, nel caso in cui le rettifiche
positive siano di importo superiore a quello delle
rettifiche negative.
•
In caso di maggiori rettifiche negative, la differenza è
portata a riduzione delle eventuali riserve preesistenti.
Se le riserve non sono sufficienti a compensare le
rettifiche negative, si rileva una perdita da rivalutazione,
destinata ad essere recuperata negli esercizi successivi.
•
35
L’avvio della contabilità ep
•
Dopo la registrazione delle rettifiche di
valutazione, si procede alle tradizioni scritture di
“ripresa” delle rimanenze e dei risconti attivi e
passivi registrati nell’esercizio precedente, a
quello in corso appena iniziato e all’avvio delle
scritture di esercizio, integrate alla contabilità
finanziaria.
36
L’avvio della contabilità ep
•
•
Il valore di eventuali beni patrimoniali per i quali non è
stato possibile completare il processo di valutazione nel
primo stato patrimoniale di apertura, secondo la
disciplina del presente principio, in quanto in corso di
ricognizione o in attesa di perizia, può essere adeguato
nel corso della gestione.
L’attività di ricognizione straordinaria del patrimonio, e
la conseguente rideterminazione del valore del
patrimonio, deve in ogni caso concludersi entro il
secondo esercizio dall’entrata in vigore della contabilità
economico-patrimoniale (di norma 2017).
37
L’avvio della contabilità ep
•
Nella relazione sulla gestione allegata al primo
rendiconto riguardante il primo esercizio di adozione
della contabilità economico patrimoniale, si dà conto:
delle principali differenze tra il primo Stato
Patrimoniale di apertura e l’ultimo stato patrimoniale
predisposto secondo il precedente ordinamento
contabile;
delle modalità di valutazione delle singole poste attive e
passive dello stato patrimoniale iniziale e finali;
delle componenti del patrimonio in corso di
ricognizione o in attesa di perizia.
38
Qualche esempio
Aggiudicazione lavori di rimozione neve per la stagione
invernale e registrazione del relativo impegno di spesa.
Nel corso dell'anno si liquida il primo s.a.l. per € 100 al 15
dicembre.
La liquidazione della spesa genera la rilevazione di un
costo in contabilità economica di 100.
Entro il termine per il consuntivo si quantificano le
somme maturate entro il 31/12 le quali saranno
considerate un “residuo passivo” in contabilità
finanziaria ed in contabilità economica verrà effettuata la
seguente scrittura per rilevare il costo:
Costi per rimozione neve a
Fatture da ricevere
Qualche esempio
Notificazione avvisi di accertamento Ici/ Imu
annualità pregresse
Registrazione
in
contabilità
finanziaria
l'accertamento dell'entrata
Tale accertamento costituisce in contabilità
economico patrimoniale rilevazione di ricavo
Al 31/12, si determina il rischio di inesigibilità
(sulla media degli incassi del quinquennio
precedente) e calcolo la quota relativa di
accantonamento al fondo svalutazione crediti
Quota accantonamento svalutazione crediti a
fondo svalutazione crediti
Qualche esempio
Come codificare le entrate derivanti da concessioni di
loculi cimiteriali?
Accertamento entrata
Concessioni
cimiteriali
(loculi
e
cellette)
E.3.01.03.01.003
Conto Economico proventi da concessioni su beni
1.2.4.01.03.001
AL 31/12 si effettua la scrittura
Proventi da concessioni su beni
a
Risconti passivi
X/TEMPO*tempo-1
Al 01/01 di ogni anno di durata della concessione
Risconti passivi
a Proventi da concessioni su beni
X/TEMPO
Qualche esempio
Realizzazione di un’opera pubblica
Al pagamento dei S.A.L.
Fabbricati ad uso scolastico
u.2.02.01.09.003
Immobilizzazioni materiali in corso di costruzione
1.2.2.04.02.01.001
Quando l'opera è conclusa
Al 31/12 si rileva la quota di ammortamento con al scrittura
Quota ammortamento a fondo ammortamento
Qualche esempio
Contributi per opere pubbliche
All’accertamento del contributo
Contributi e.2.01.01.01.002
finanziaria
Trasferimenti correnti 1.3.1.01.01.002 economico
Al 31/12
Trasferimenti correnti a risconti passivi - contributi agli
investimenti da amministrazioni pubbliche
Quando il bene entra in funzione
Al 31/12 si rileva la quota annuale di contributo agli investimenti
suddivisa in tanti anni quanti sono gli anni di ammortamento
Risconti passivi - Contributi agli investimenti da amministrazioni
pubbliche a Quota annuale contributi agli investimenti