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SALTO.BZ
14-11-2016
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scuola
“I 500 euro ce li sogniamo”
Con un anno di ritardo arriva il bonus dei 500 euro per i docenti, ma in
Alto Adige gli insegnanti non ne usufruiranno. Fidenti (Cgil Scuola):
“Situazione assurda”.
Oltre al problema pendente del precariato, sentito particolarmente anche nella
Provincia di Bolzano, fra gli altri nodi da sciogliere c’è quello del bonus dei 500 euro.
Una somma - sulla falsa riga di quella messa a disposizione per i diciottenni - che
servirà agli insegnanti per pagarsi libri e corsi di formazione, spettacoli, ingresso a
Codice abbonamento:
“Il mio più grave errore è stata la scuola (la Buona Scuola). Ci abbiamo messo un
sacco di soldi, ma non è andata bene”. Lo ha ammesso, alla fine, anche lo stesso
presidente del Consiglio Matteo Renzi, la scorsa settimana, in un’intervista
condotta da un incalzante Giovanni Minoli nel corso della trasmissione “Faccia a
Faccia” in onda su La7: gli sfilacciati interventi, quelli compiuti e quelli annunciati,
nel settore scolastico costituiscono, di fatto, un pesante pedaggio per gli addetti ai
lavori. L'ultima mobilitazione in ordine di tempo che denota una cronica
insofferenza da parte del corpo docente è quella di oggi, lunedì 14 novembre. Lo
sciopero nazionale degli insegnanti e del personale Ata (gli assistenti tecnicoamministrativi), con tanto di sit-in davanti a Montecitorio a Roma, è stato indetto
dall’Associazione Sindacale Professionale (ANIEF). Si protesta contro la legge di
stabilità che “non rilancia l’istruzione pubblica e lascia immutate le ingiustizie
introdotte dalla riforma Renzi-Giannini (leggi Buona scuola, ndr)”.
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Von  Sarah Franzosini 14.11.2016
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musei e cinema, e software. Dopo un anno di ritardo, il prossimo 30 novembre, i
docenti italiani avranno finalmente accesso al budget tramite card elettronica; sarà
sufficiente collegarsi al sito governativo per ottenere le credenziali.
Nello specifico i buoni, che nella loro prima erogazione erano stati assegnati
eccezionalmente a 740mila insegnati di ruolo con accredito sullo stipendio, saranno
originati su una piattaforma del ministero dell’Istruzione attraverso Spid, il sistema
pubblico di identità digitale che fornirà “un codice unico che consentirà di accedere,
con un’unica username e un'unica password, ad un numero considerevole e sempre
crescente di servizi pubblici”, informa il Miur. Il passo successivo sarà quello di
registrarsi all'applicazione web “Carta del Docente” che sarà disponibile, appunto,
entro il 30 novembre. A quel punto, attraverso la suddetta app, verranno creati dei
Buoni di spesa da consegnare agli esercenti o agli organizzatori dei convegni e dei
corsi di aggiornamento per il pagamento. “Sarà possibile effettuare acquisti presso
gli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e i servizi che rientrano nelle
categorie previste dalla norma”, spiegano da viale Trastevere.
Tutto, dunque, passerà per la rete, con il seguente risultato: rendicontazione
immediata e controllo della spesa. Una conquista sudata ma che, tuttavia, resta un
miraggio per molti docenti. “I 500 euro sono ancora un sogno per noi in Alto Adige conferma Stefano Fidenti (Cgil Scuola) -, abbiamo aperto una contrattazione per
chiedere il bonus ma la Provincia di Bolzano non ha intenzione di erogarlo, quello
che ci è stato detto è che, se li vogliamo, questi 500 euro devono essere considerati
all’interno degli stanziamenti previsti nel bilancio provinciale per gli aumenti
contrattuali”. In sostanza per avere il bonus occorre rinunciare all’aumento in busta
paga, che corrisponde a 52 euro lordi mensili per 10 mesi e che da maggio 2017
diventeranno 104 euro lordi mensili, sempre per 10 mesi.
“Noi continuiamo a chiedere i 500 euro annui perché ci sembra giusto essere
trattati sotto questo aspetto come tutti gli altri insegnanti del resto d’Italia”,
sottolinea il sindacalista. E c’è di più: la Provincia ha chiesto di rivedere le norme
sulla formazione iniziale adeguandole alle novità contenute a livello nazionale nella
Buona scuola e intende rendere rimborsabili solo i corsi obbligatori di
aggiornamento e formazione e non quelli che il docente sceglie autonomamente fra
quelli accreditati e dunque comunque organizzati dall’amministrazione, osserva
Fidenti che infine aggiunge: “Così si fa un passo indietro, non vogliono darci il bonus
e in più limitano il rimborso spese, è su questo punto infatti che ci siamo incagliati,
ma prossimamente riapriremo una negoziazione con la Provincia perché tutto
ciò è assurdo”.
gesellschaft
gesellschaft
Chi ci rimette le
“penne”
Schleierhafter
Bonus
Codice abbonamento:
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