CREDITO VALTELLINESE SC TASSO FISSO 1,50

Download Report

Transcript CREDITO VALTELLINESE SC TASSO FISSO 1,50

Credito Valtellinese Società Cooperativa Sede in Sondrio — Piazza Quadrivio, 8
Codice fiscale e Registro Imprese di Sondrio n. 00043260140 — Albo delle Banche n. 489
Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese — Albo dei Gruppi Bancari cod. n. 5216.7
Indirizzo Internet: http://www.gruppocreval.com E-mail: [email protected]
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
In qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento
CONDIZIONI DEFINITIVE
“CREDITO VALTELLINESE S.C. TASSO FISSO 1,50% 14/11/2016 –
14/11/2019 – 241^
Codice ISIN IT0005217416
ai sensi del programma di offerta denominato: Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni a Tasso Fisso; Credito Valtellinese s.c.
Obbligazioni a Tasso Variabile; Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni a Tasso Misto: fisso variabile; Credito Valtellinese s.c.
Obbligazioni Step Up/Obbligazioni Step Down; Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni Zero Coupon di cui al prospetto di base
pubblicato mediante deposito presso la Consob in data in data 29 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con
nota n.0085166/16 del 23 settembre 2016 (il “Prospetto di Base”).
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse alla CONSOB in data 12 ottobre 2016.
Le presenti Condizioni Definitive, sono state redatte ai fini dell’articolo 5, paragrafo 4 della direttiva 2003/71/CE così come
successivamente modificate ed integrazioni, e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base.
Il Prospetto di Base e le presenti condizioni Definitive sono pubblicate, a norma dell’articolo 14 della direttiva 2003/71/CE e
successive modifiche, sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo web www.gruppocreval.com sono a disposizione, in forma stampata
e gratuita, a chi ne richieda copia presso la sede legale dell’Emittente in Piazza Quadrivio n.8, Sondrio, nonché sul sito internet internet
del Gruppo bancario Credito Valtellinese (www.gruppocreval.com).
Per ottenere informazioni complete occorre leggere congiuntamente sia il Prospetto di Base che le presenti Condizioni Definitive.
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all’emissione / all’offerta
Ragioni dell’offerta e impiego
dei proventi
Non si rilevano ulteriori interessi di persone fisiche o giuridiche partecipanti
all’ Emissione/Offerta rispetto a quelli riportate nel prospetto.
Le Obbligazioni sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività bancaria
dell’Emittente.
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE/ DA
AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE
Denominazione di ciascun
Prestito
Codice ISIN
Credito Valtellinese s.c. Tasso Fisso 1,50% 14/11/2016 – 14/11/2019 – 241^
Valore Nominale
€ 10.000
Periodicità pagamento Cedole
Le cedole degli interessi saranno pagate in via posticipata con frequenza
semestrale.
Tasso di interesse nominale
annuo lordo
Il Tasso di interesse fisso e costante annuo lordo applicato alle Obbligazioni
per ciascuna data di pagamento è pari all’1,50% del valore nominale.
Importo delle Cedole
IT0005217416
(VN)(I)
--------------------
n
Convenzione di calcolo
Dove :
VN = Valore Nominale dell’Obbligazione;
I = Tasso di interesse annuo lordo
n = Numero delle cedole annue
Unadjusted Following Business Day Convention
Base per il calcolo
Act/Act
Data di Pagamento delle
Cedole
Le cedole saranno pagate in occasione delle seguenti date: 14/05/2017,
14/11/2017, 14/05/2018, 14/11/2018, 14/05/2019 e 14/11/2019.
Data di Emissione delle
Obbligazioni
14/11/2016
Data di Godimento
14/11/2016
Data di Scadenza
14/11/2019
Tasso di rendimento effettivo
al lordo e al netto dell’effetto
fiscale su base annua
Il Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua è pari a 1,506% e il
Tasso di rendimento effettivo netto su base annua è pari a 1,113%.
Data di delibera del Prestito
Obbligazionario
L’emissione delle Obbligazioni è stata approvata dalla Direzione Generale in
data 3 ottobre 2016.
Agente di calcolo
L’Emittente
Informazioni sulle modalità di
devoluzione
Non applicabile
CONDIZIONI DELL’ OFFERTA
Condizioni alle quali l’offerta è
subordinata
Non applicabile
Ammontare Totale
dell’emissione/ dell’offerta
Il Prestito è costituito, nel suo ammontare massimo di Euro 50.000.000, da n.
5.000 Obbligazioni ciascuna del Valore Nominale di Euro 10.000 non
frazionabile né in emissione, né in ipotesi di successiva negoziazione.
Importo minimo sottoscrivibile
Periodo di Offerta e modalità
di Collocamento
Data/e di Regolamento
L’Emittente si riserva, durante il periodo di offerta, di aumentare ovvero
ridurre l’Ammontare Totale dandone comunicazione mediante apposito
avviso che sarà messo a disposizione del pubblico sul sito internet
dell’Emittente. Copia di tale avviso sarà contestualmente trasmessa alla
Consob.
L’importo minimo sottoscrivibile è pari a 1 obbligazione.
Le Obbligazioni saranno offerte dal 13/10/2016 al 11/11/2016, salvo chiusura
anticipata del Periodo di Offerta che verrà comunicata al pubblico con
apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente.
E' fatta salva la facoltà dell'Emittente di estendere il Periodo di Offerta
dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito
internet dell'Emittente e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB in tale
caso le sottoscrizioni saranno regolate alla prima data di regolamento utile,
con addebito, ai sottoscrittori del rateo interessi maturato tra la Data di
Godimento (esclusa) e la relativa Data di Regolamento (inclusa).
La Data di Regolamento è il 14/11/2016.
Prezzo di emissione
Le Obbligazioni sono emesse al prezzo di Euro 10.000, pari al 100% del
Valore Nominale
Costi e commissioni inclusi nel
Prezzo di Emissione
Non applicabile in quanto il Prezzo di Emissione non include commissioni di
collocamento o di sottoscrizione.
Il Prezzo di Emissione include altri costi pari allo 0,982% del Valore
Nominale.
Non applicabile in quanto non è prevista l’applicazione di commissioni, spese
e imposte in aggiunta al prezzo di emissione.
Spese, Commissioni e imposte
in aggiunta al prezzo di
emissione
Soggetto/i Incaricato/i del
Collocamento
Le Obbligazioni sono collocate dall’Emittente presso le sue sedi e filiali.
Accordi di sottoscrizione /
collocamento
Non sono previsti accordi di sottoscrizione/ di collocamento
Soggetto incaricato di
comunicare i risultati
dell’offerta
L’Emittente
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Soggetti intermediari
operanti sul mercato
secondario
L’Emittente si impegna a richiedere l’ammissione delle Obbligazioni alla
negoziazione sul Sistema Multilaterale di Negoziazione “Hi-MTF” - segmento
“order – driven” entro il 14/11/2016 (la Data di Emissione).
L’andamento del mercato sarà reperibile sul sito internet www.himtf.com.
NOTA DI
SINTESI
La presente nota di sintesi è composta da una serie di informazioni note come “Elementi”. Detti Elementi sono classificati in sezioni
A-E (A.1-E.7).
Questa Nota di sintesi contiene tutte le informazioni essenziali previste dall’allegato XXII del reg.809 del 2004 per questo tipo di
strumenti finanziari e per questo tipo di Emittente. Poiché alcuni Elementi non risultano rilevanti per questa Nota di Sintesi, potrebbero
esserci degli spazi vuoti nella sequenza numerica degli elementi stessi.
Sebbene l’inserimento in una Nota di Sintesi possa essere richiesto in funzione del tipo di strumenti finanziari e di emittente, potrebbe
non esservi alcuna informazione pertinente da fornire in relazione a quell’elemento. In questo caso, una breve descrizione dell’elemento
è inclusa nella Nota di Sintesi accanto all’indicazione “Non applicabile”.
Sezione A – Introduzione e avvertenze
A.1
Avvertenza
La presente Nota di Sintesi va letta come un’introduzione al Prospetto di Base predisposto dall’Emittente in
relazione al programma di emissione dei prestiti obbligazionari denominati: “Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni
a Tasso Fisso”, “Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni a Tasso Variabile”, “Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni
Step Up /Obbligazioni Step Down”, “Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni a Tasso Misto: fisso e variabile” e
“Credito Valtellinese s.c. Obbligazioni Zero Coupon”.
Qualsiasi decisione di investire nelle Obbligazioni deve basarsi sull’esame da parte dell’investitore del prospetto
completo.
Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto
di Base, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere
le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell’inizio del procedimento.
La responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la nota di sintesi, comprese le sue eventuali
traduzioni, ma soltanto se la nota di sintesi risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con altre parti
del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali
per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali Obbligazioni.
A.2
Consenso
all’utilizzo del
Prospetto di
Base
Non applicabile
L’emittente non dà il consenso all’utilizzo del prospetto per successiva rivendita o collocamento finale di strumenti
finanziari da parte di intermediari finanziari.
Sezione B - Emittente
Denominazione
legale e
B.1 commerciale
dell’Emittente
B.2 Domicilio e
forma giuridica
dell’Emittente,
legislazione in
base alla quale
opera l’emittente
e suo Paese di
costituzione
B.4b Descrizione delle
tendenze note
riguardanti
l’emittente e i
settori in cui
opera
La denominazione legale e commerciale dell’Emittente è “Banca Piccolo Credito Valtellinese - società
cooperativa”, o in forma abbreviata “Credito Valtellinese s.c.” o anche solo “Credito Valtellinese”.
Il Credito Valtellinese s.c. è una società cooperativa costituita in Italia, regolata ed operante in base al diritto italiano.
In caso di controversie il foro competente è quello di Sondrio. Essa ha sede legale e Direzione Generale in Sondrio,
Piazza Quadrivio n. 8 (telefono +39 0342.522.111). È regolata dalla legge italiana ed opera e svolge la sua attività
come previsto nello statuto.
Si informa che la Banca d’Italia ha disposto di sottoporre il Gruppo Credito Valtellinese ad accertamenti ispettivi
dal 20 giugno 2016 aventi ad oggetto indagini mirate sul rischio di credito e sulla situazione patrimoniale, di cui
non sono ancora noti gli esiti alla data del presente Prospetto di Base. Per maggiori informazioni si veda il successivo
elemento D.2 (“Rischio derivante da accertamenti ispettivi della Banca d’Italia”).
Si rappresenta che l’Emittente rientra tra le banche popolari oggetto della riforma approvata dal Consiglio dei
Ministri con D.L. 24 gennaio 2015, n. 3, recante “Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti” (il
“Decreto”) convertito con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, che ha previsto, tra l’altro, per le banche
popolari che l’attivo, su base consolidata, non possa superare Euro 8 miliardi e che, in caso di superamento del
suddetto limite, l’organo di amministrazione della banca debba convocare l’assemblea per le determinazioni del
caso. Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese S.c. ha verificato il superamento del limite di Euro
8 miliardi dell’attivo consolidato della Banca in conformità a quanto previsto dall’art. 29, comma 2 bis, del Testo
Unico Bancario, come recentemente modificato dalla legge di riforma delle banche popolari. Il Consiglio ha quindi
avviato il processo di trasformazione del Credito Valtellinese in società per azioni, processo che, ai sensi di legge,
dovrà essere completato entro il 26 dicembre 2016. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre modificato lo statuto,
come previsto dalle nuove disposizioni normative e dalle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza. In particolare, gli
B.5
B.9
Descrizione del
gruppo Credito
Valtellinese e
della posizione
che l’Emittente
vi occupa
Previsione o
stima degli utili
interventi hanno avuto ad oggetto (i) l’aumento a 10 del numero massimo di deleghe conferibili a ciascun socio per
la partecipazione alle assemblee Creval, (ii) la competenza deliberativa del Consiglio di Amministrazione, al fine
di assicurare la computabilità delle azioni (e degli altri strumenti di capitale eventualmente emessi) nel patrimonio
di vigilanza di qualità primaria della Banca, in merito alla limitazione o al rinvio, in tutto o in parte, del rimborso
degli strumenti di capitale di titolarità del socio che dovesse esercitare il diritto di recesso o che venisse escluso,
(iii) l’abrogazione della previsione relativa alla qualità di socio per l’eleggibilità alle carica di consigliere.
Il Credito Valtellinese in data 6 ottobre 2015, ha approvato il piano di trasformazione in società per azioni. In data
20 settembre 2016 il Credito valtellinese ha convocato l’assemblea straordinaria per il giorno 28 ottobre 2016 in
prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 29 ottobre 2016 in seconda convocazione per l’approvazione della
predetta trasformazione societaria.
In pari data il Consiglio di Amministrazione ha esaminato la situazione dei mercati nazionali e internazionali,
nonché quella specifica della Banca, al fine di assumere le opportune decisioni sulla limitazione al rimborso delle
azioni in caso di esercizio del diritto di recesso da parte del Socio a fronte della trasformazione societaria.
Il Consiglio ha valutato sia la situazione prudenziale della Banca, sia i concreti scenari che potrebbero avere impatti
diretti sulla stessa in termini di incremento delle attività di rischio ponderate ed in termini di riduzione del capitale
primario, come illustrato nella relazione redatta, in vista dell’Assemblea straordinaria, dagli amministratori, ai sensi
di legge.
Pertanto, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore Generale e sentito il Collegio Sindacale, ha
deliberato di limitare, in tutto e senza limiti di tempo, il rimborso con fondi propri della Banca delle azioni dei Soci
che eserciteranno il diritto di recesso a seguito della delibera di trasformazione.
Il Gruppo bancario Credito Valtellinese, di cui l’Emittente è la Capogruppo è attualmente costituito da banche
territoriali, società di finanza specializzata e società di produzione per la fornitura di servizi - in un'ottica di sinergie
ed economie di scala - a tutte le società del Gruppo.
Al 30 giugno 2016 il Gruppo Credito Valtellinese è presente sul territorio nazionale in undici regioni con un network
di 526 Filiali, attraverso:
Le banche del territorio che connotano l’ “Area Mercato”:
- Credito Valtellinese S.c.
- Carifano S.p.A.
- Credito Siciliano S.p.A.
Le società che connotano l’“Area Società Specializzate”:
- Global Assicurazioni S.p.A.
- Global Broker S.p.A.
Le società di servizi strumentali all’attività bancaria, che connotano l’“Area Corporate Center”:
- Creval Sistemi e Servizi S.c.p.A.
- Stelline Real Estate S.p.A., R.E.o.Co. (Real Estate Owned Company)
Non applicabile
In conformità con la facoltà prevista al punto 8 dell’Allegato XI al Regolamento CE 809/2004, l’Emittente non
ritiene di fornire previsioni o stime degli utili.
B.10 Descrizione
della natura di
eventuali rilievi
contenuti nella
relazione di
revisione
L'Assemblea dei Soci del Credito Valtellinese s.c. del 28 aprile 2012 ha conferito l'incarico di revisione contabile
del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato del Gruppo bancario Credito Valtellinese e di revisione limitata
delle relazioni semestrali consolidate, per il periodo 2012 -2020, alla Società K.P.M.G. S.p.A., con sede in Milano,
Via Vittor Pisani, n. 25 (di seguito la “Società di Revisione”). La stessa ha sottoposto a revisione i bilanci individuali
e consolidati dell’Emittente relativi agli all’esercizi chiusi il 31 dicembre 2014 e il 31 dicembre 2015 e a revisione
limitata i bilanci consolidati semestrali 2016 e 2015. Con riferimento ai citati documenti contabili, la Società di
Revisione ha espresso un giudizio positivo senza rilievi.
B.12 Dati finanziari
selezionati
Nelle tabelle che seguono si riportano i principali indicatori e dati economici, patrimoniali e finanziari consolidati
del Gruppo Credito Valtellinese relativi al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
Informazioni sui Fondi propri e i coefficienti Patrimoniali
Descrizione
(in migliaia di euro)
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Soglie minime
regolamentari
(1)
Srep banca
d’Italia
Capitale primario di classe 1
(Common Equity Tier 1- CET1)
1.999.406
2.034.337
1.824.881
Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2)
227.697
310.023
500.306
2.227.103
2.344.554
2.325.187
15.334.847
15.478.506
16.635.237
13%
13,1%
11,0%
7,00%
8,3%
13%
13,1%
11,0%
8,50%
9,8%
14,5%
15,1%
14,0%
10,50%
12,7%
Totale fondi propri
Attività di rischio ponderate RWA
Capitale primario di classe 1/Attività
di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
Capitale di classe 1/Attività di rischio
Ponderate RWA (Tier1 capital ratio)
Totale fondi propri / Attività di rischio Ponderate
(Total capital ratio)
56,5%
Attività di rischio ponderate /Totale attivo
57,5%
57,7%
(1) Per i tre indicatori è inclusa anche la riserva di conservazione del capitale del 2,5%;
Il Gruppo Credito Valtellinese non ha emesso nessuno strumento di AT1. Alla data del 30 giugno 2016 nel capitale
di classe 2 a regime sono stati computati negli strumenti di T2 prestiti subordinati emessi dal Credito Valtellinese
per 195,5 milioni di euro e strumenti emessi da filiazioni per 17,8 milioni di euro.
Il capitale di classe 2 tenuto conto degli effetti del regime transitorio ammonta a 227,7 milioni di euro al 30 giugno
2016.
Principali indicatori di rischiosità creditizia
Nella tabella che segue si riportano i principali indicatori di rischiosità creditizia riferiti al 31 dicembre 2015 e al 31
dicembre 2014 raffrontati con i dati di sistema. Si riportano inoltre i principali indicatori di rischiosità creditizia
riferiti al 30 giugno 2016.
I dati in tabella esprimono un andamento peggiore rispetto a quello medio del sistema bancario italiano per classe
dimensionale di appartenenza del Credito Valtellinese.
GCV
GCV
SISTEMA
GCV
SISTEMA
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2015
31/12/2014
31/12/2014
Sofferenze lorde/ Crediti verso clientela lordi
12,6%
13,1%
9,5%(i)
11,9%
8,30%(i)
Sofferenze nette/ Crediti verso clientela netti
6,6%
6,3%
4,8%(ii)
5,8%
4,5%(ii)
Sofferenze nette/Patrimonio netto di Gruppo
58,3%
55,3%
N.D.
54,5%
N.D.
25,6%
26,2%
17,7%(i)
24,2%
15,80%(i)
17,7%
17,6%
10,80%(iii)
16,8%
10,8%(iii)
Crediti deteriorati netti / Fondi propri
148,3%
143,2%
-
137,3%
-
Copertura dei crediti in sofferenza (*)
52,8%
57,1%
58,6%(i)
56,0%
56,90%(i)
Copertura dei crediti incagliati (*)
-
-
-
22,6%
-
Copertura dei crediti ristrutturati (*)
-
-
-
15,9%
-
Copertura dei crediti “inadempienze
probabili” (*)
25,1%
25,5%
-
-
-
Copertura dei crediti scaduti deteriorati(*)
8,6%
9,0%
-
9,6%
-
Copertura del totale dei crediti deteriorati(*)
37,8%
40,3 %
43,4%(i)
37,2%
40,80%(i)
Copertura dei crediti non deteriorati (*)
0,68%
0,73 %
-
0,81%
-
Costo del credito (Rettifiche di valore/Crediti
netti) (**)
1,61%
2,31 %
N.D.
3,41%
N.D
Indici di rischiosità
Crediti deteriorati lordi / Crediti verso
clientela lordi
Crediti deteriorati netti / Crediti verso
clientela netti
i) i dati di sistema lordi sono riferiti alla classe dimensionale di appartenenza (banche grandi-con totale dei fondi intermediati superiori a 21
miliardi di euro) Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria N.1 aprile 2016- tav 4.1 e Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 aprile 2015
tav. 3.1
(ii) Dati Complessivi del sistema bancario Pag. 118 Appendice relazione annuale Banca d’Italia 2015 (indici netti riferiti all’intero sistema)
(iii) Dati Complessivi del sistema bancario Pag. 129 Appendice relazione annuale Banca d’Italia 2014 (indici netti riferiti all’intero sistema)
(*) I valori sono stati determinati come rapporto tra le rettifiche di valore e l’esposizione lorda alle stesse associata.
(**) Calcolato come rapporto annualizzato tra le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e gli impieghi di fine periodo
Nelle tabelle che seguono si riporta la composizione dei crediti verso clientela deteriorati e non deteriorati, con i
fondi rettificativi e le percentuali di copertura, al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014.
31 dicembre 2015-31 dicembre 2014 (in migliaia di euro)
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
31/12/2015
31/12/2015
31/12/2015
%
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
%
Variazio
ne
%
20152014
Coper
tura
31/12/2014
31/12/2014
31/12/2014
Coper
tura
Esposiz.
netta
Sofferenze
2.811.298
-1.604.141
1.207.157
57,1%
2.503.424
-1.401.485
1.101.939
56,0%
9,5 %
Inadempienze
probabili (*)
2.462.609
-627.195
1.835.414
25,5%
2.012.676
-434.124
1.578.522
21,6%
16,3%
Esposizioni
scadute
deteriorate
Totale crediti
deteriorati
Esposizioni
non deteriorate
Totale crediti
verso
la
clientela
346.130
-31.069
315.061
9,0%
566.036
-54.431
511.605
9,6%
-38,4%
5.620.037
-2.262.405
3.357.632
40,3%
5.082.136
-1.890.040
3.192.096
37,2%
5,2 %
15.806.728
-114.610
15.692.118
0,73%
15.942.016
-129.249
15.812.767
0,81%
0,8 %
21.426.765
-2.377.015
19.049.750
21.024.152
-2.019.289
19.004.863
30 giugno 2016 – 31 dicembre 2015 (in migliaia di euro)
%
Esposizione
Lorda
30/06/2016
Sofferenze
Inadempie
nze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Totale
crediti
deteriorati
Esposizioni
non
deteriorate
Totale
crediti
verso
la
clientela
Rettifiche
di valore
30/06/2016
Esposizione
netta
30/06/2016
Copertura
Esposizion
e lorda
31/12/2015
Rettifiche
di valore
31/12/2015
Esposizion
e netta
31/12/2015
%
Copertura
Variazione
%
31/12/2015
30/06/2016
Esp. netta
2.601.364
-1.372.762
1.228.602
52,8%
2.811.298
-1.604.141
1.207.157
57,1
1,78%
2.418.499
-607.654
1.810.845
25,1%
2.462.609
-627.195
1.835.414
25,5
-1,34%
289.040
-24.963
264.077
8,6%
346.130
-31.069
315.061
9,0
-16,18%
5.308.903
-2.005.379
3.303.524
37,8%
5.620.037
-2.262.405
3.357.632
40,3
-1,61%
15.416.609
-105.293
15.311.316
0,68%
15.806.728
-114.610
15.692.118
0,73
-2,43%
20.725.512
-2.110.672
18.614.840
21.426.765
-2.377.015
19.049.750
I dati sopra esposti relativi al 30 giugno 2016 non includono i crediti verso clientela classificati nelle attività in via
di dismissione relativi all’accordo c.d. “Gavia”, sottoscritto in data 27 maggio 2016 per la cessione di un portafoglio
costituito prevalentemente da inadempienze probabili secured vantati nei confronti di imprese del settore real estate,
per un valore lordo di libro di circa 103 milioni di euro .
Al 30 giugno 2016 i crediti verso la clientela oggetto di misure di concessione ammontano a 670.314 migliaia di
euro per quanto concerne le esposizioni deteriorate e 329.267 migliaia di euro per quanto riguarda le esposizioni
non deteriorate. Di seguito si riportano i crediti verso la clientela forborne relativi al Gruppo Bancario Credito
Valtellinese al 30 giugno 2016.
in migliaia di euro
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizione lorda
Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
54.506
-25.234
X
29.272
815.129
-195.300
X
619.829
23.163
-1.950
X
21.213
Totale crediti deteriorati
892.798
-222.484
X
670.314
Esposizioni non deteriorate
338.644
X
-9.377
329.267
1.231.442
-222.484
-9.377
999.581
Esposizioni scadute deteriorate
Totale crediti verso la clientela
Grandi esposizioni
Nella seguente tabella si riporta l’informativa sulle “grandi esposizioni” definite sulla base delle disposizioni
previste dalla disciplina di Basilea 3, in vigore dal 1° gennaio 2014, come esposizioni che superano la soglia del
10% del capitale ammissibile riconducibili a esposizioni verso lo Stato italiano per 6.277.088 migliaia di euro,
esposizioni verso la Cassa Compensazione e Garanzia per 3.357.837 migliaia di euro e, per la parte restante, a
esposizioni verso una controparte finanziaria per 517.873 migliaia di euro e verso una controparte bancaria per
442.236 migliaia di euro. In particolare si rileva l’ammontare percentuale delle grandi esposizioni, calcolato rispetto
ai crediti verso la clientela, che si attesta al 30/06/2016 sul valore del 56,9% su n. 4 posizioni.
Var
in migliaia di euro
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
31/12/201531/12/2014
Ammontare – valore di bilancio
10.595.035
9.977.004
9.368.720
6,5%
Ammontare – valore ponderato
Ammontare grandi esposizioni (valore di
bilancio) / Crediti verso clientela
Numero dei clienti
1.173.040
1.263.413
690.612
56,9%
52,4%
49,30%
4
4
4
82,9%
-
Rischio sovrano
Al 31 dicembre 2015 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi rispetto
al totale delle attività finanziarie è pari al 93,8% (94,3% al 30 giugno 2016) mentre l’incidenza rispetto ai crediti
verso clientela è pari al 26,37% (26,99% al 30 giugno 2016).
Si evidenzia inoltre che prestiti erogati a favore dei medesimi soggetti rappresentano lo 0,5% del totale degli crediti
verso clientela (0,6 % al 30 giugno 2016).
L’investimento in titoli di Stato italiani, inseriti pressoché integralmente nel portafoglio AFS, comporta
l’esposizione al rischio di credito della Repubblica Italiana, che, come per ogni altro emittente, si può manifestare
sotto forma di diminuzione del merito di credito o, in ipotesi estrema, di insolvenza. L’investimento in titoli di Stato
spagnoli, di dimensione residuale e collocati nel portafoglio AFS, genera una esposizione marginale al rischio di
credito della Spagna.
Si riportano nella seguente tabella i giudizi di rating di lungo periodo sull'Italia da parte delle principali agenzie di
rating.
L’esposizione viene monitorata regolarmente e riportata agli organi aziendali.
L’evoluzione prospettica del profilo di esposizione al rischio sovrano viene valutata considerando scenari avversi
di diversa intensità, basati anche su simulazioni storiche, e i relativi impatti sul valore del portafoglio e sui fondi
propri.
L’esposizione si è attestata su valori inferiori a quelli rilevati al termine dell’anno precedente, per effetto della
riduzione dei volumi complessivi.
Nelle tabelle che seguono, relative al 30/06/2016, al 31/12/2015 e al 31/12/2014 si riporta il valore di bilancio delle
esposizioni al rischio di credito sovrano suddivise per portafoglio (AFS – Attività finanziarie disponibili per la
vendita e HFT – Attività finanziarie detenute per la negoziazione)
30 giugno 2015 (in migliaia di euro)
Paesi
Italia
5.432.020
13.178
5.445.198
Riserva AFS
(**)
13.513
78.693
19
78.712
260
5.510.713
13.197
5.523.910
13.773
AFS
Altri (*)
Totale
HFT
Totale
(*) Prevalentemente Spagna
(**) Al netto dell’effetto fiscale
Si rilevano inoltre crediti verso clientela riferiti a crediti erogati ad amministrazioni pubbliche centrali e locali per
un importo pari a 112.220 migliaia di euro.
Si specifica che, al 30 giugno 2016, i titoli emessi dallo Stato sono stati valutati facendo riferimento principalmente
a quotazioni desumibili dai mercati (Livello 1 della gerarchia di fair value).
31 dicembre 2015 (in migliaia di euro)
Paesi
Italia
Altri (*)
AFS
HFT
Totale
Riserva AFS
(**)
4.957.430
13.968
4.971.398
26.865
66.886
23
66.909
376
Totale
5.024.316
13.991
5.038.307
27.241
(*) Prevalentemente Spagna
(**) Al netto dell’effetto fiscale
Si rilevano inoltre crediti verso clientela riferiti a crediti erogati ad amministrazioni pubbliche centrali e locali per
un importo pari a 88.967 migliaia di euro.
Si specifica che, al 31 dicembre 2015, i titoli emessi dallo Stato sono stati valutati facendo riferimento
principalmente a quotazioni desumibili dai mercati (Livello 1 della gerarchia di fair value).
31 dicembre 2014 (in migliaia di euro)
Paesi
AFS
HFT
Riserva AFS
(*)
Totale
Italia
6.634.218
17.626
6.651.844
-2.429
Altri
-
1
1
-
6.634.218
17.627
6.651.845
-2.429
Totale
(*) Al netto dell’effetto fiscale
Si rilevano inoltre crediti verso clientela riferiti a crediti erogati ad amministrazioni pubbliche centrali e locali per
un importo pari a 64.549 migliaia di euro.
Nella seguente tabella si riportano i titoli dei debito emessi dallo Stato Italiano con il relativo valore nominale e il
fair value (AFS – Attività finanziarie disponibili per la vendita e HFT – Attività finanziarie detenute per la
negoziazione) riferiti al 30/06/2016, 31/12/2015 e 31/12/2014.
(dati espressi in migliaia di euro)
Portafoglio
Totale
30/06/2016
31/12/2015
Fair Value
31/12/2014
AFS
Valore
Nominale
4.673.500
5.432.020
Valore
Nominale
4.348.500
Fair
Value
4.957.430
Valore
Nominale
5.956.500
Fair Value
HTF
13.004
13.178
13.726
13.968
17.294
17.626
4.686.504
5.445.198
4.362.226
4.971.398
5.973.794
6.651.844
6.634.218
Si rileva che alla data del 30 giugno 2016 non sono presenti titoli di debito strutturati.
Liquidità
Al 30 giugno 2016 il Gruppo presenta una posizione interbancaria netta negativa per 1 miliardo di euro e una
esposizione netta verso controparti centrali pari a 2,0 miliardi di euro. Il Gruppo dispone di riserve di liquidità,
costituite per la gran parte da titoli di Stato italiani, ritenute adeguate alle esigenze contingenti e prospettiche. Si
tratta, in particolare, di 7,8 miliardi di euro (valore già decurtato degli scarti di garanzia) di attività stanziabili per
operazioni di rifinanziamento presso la BCE, ammontare nel quale sono inclusi i titoli rivenienti da
cartolarizzazioni e i crediti che soddisfano i requisiti di idoneità. Alla data di riferimento, circa un quinto di tali
attività è posta a garanzia di operazioni con la BCE, mentre circa un terzo è utilizzata con controparti di mercato;
attività pari a 3,6 miliardi risultano libere. Con riferimento ad un orizzonte temporale di tre mesi, le riserve di
liquidità non impegnate ammontano a 5,0 miliardi di euro. Nell’ambito del modello di tesoreria accentrata che
concentra presso la Capogruppo la gestione dei flussi di liquidità e la detenzione di attività liquide, le attività
prontamente liquidabili sono prevalentemente allocate nei portafogli della Capogruppo Credito Valtellinese. Una
quota dei titoli rivenienti da cartolarizzazioni e dei crediti idonei afferiscono peraltro alle altre banche del Gruppo.
Indicatori di liquidità
Le Autorità di Vigilanza, nell’ambito della nuova strutture regolamentare Basilea 3, hanno introdotto per la prima
volta requisiti regolamentari anche a fronte del rischio di liquidità. I requisiti previsti sono stati definiti tenendo
conto della necessità di monitorare sia il funding liquidity risk che - indirettamente - anche il market liquidity risk.
Gli accordi di Basilea III prevedono, tra l'altro, l'introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage
Ratio, o "LCR"), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la
sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di
liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o "NSFR") con orizzonte temporale superiore all'anno, introdotto
per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Nella tabella che segue si riportano i valori relativi agli indicatori di liquidità rilevati al 30 giugno 2016, 31
dicembre 2015 e, 31 dicembre 2014.
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Loan to Deposit Ratio (Impieghi clienti/Raccolta diretta da
85,1%
87,8%
91,6%
Clientela)
Liquidity coverage Ratio
207%
222%
155%
Net Stable Funding Ratio
117%
121%
122%
Il rapporto fra impieghi e raccolta diretta da clientela (Loan to Deposit Ratio) risulta in diminuzione e si è attestato
su valori prossimi al 90%; gli impieghi sono pertanto finanziati totalmente da raccolta da clientela.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l'indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, del 70% dal 1
gennaio 2016 fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013
("CRR");
- per l'indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del
100% da rispettare a partire dal 1 gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla un limite
regolamentare sulla liquidità strutturale.
Si evidenzia pertanto che alla data del 30 giugno 2016 i requisiti di liquidità – LCR e NSFR sono al di sopra dei
minimi richiesti dalla normativa per il 2018.
Al 30 giugno 2016, la principale fonte di funding è costituita dalla raccolta da clientela retail (18,4 miliardi di euro,
corrispondente al 77,7% della raccolta complessiva definita considerando sia la componente banche che clientela),
stabile e diversificata. La componente di raccolta riveniente dalla BCE (1,5 miliardi per operazioni di
rifinanziamento a lungo termine) è pari al 6,3% del totale della raccolta complessiva.
L’esposizione del Gruppo Creval verso la BCE al 30 giugno 2016 è rappresentata nella tabella seguente:
Operazioni di rifinanziamento (in migliaia di Euro)
30/06/2016
Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO)
1.500.000
Durata
48 mesi
Data inizio Data scadenza
29/06/2016
24/06/2020
In tema di capacità di smobilizzo di attività finanziarie sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad eventuali
bilanci da finanziare, al 30 giugno 2016, il portafoglio di attività stanziabili presso la Banca Centrale Europea è pari
a 5.086 milioni. Il portafoglio è costituito prevalentemente da titoli di Stato, pertanto presenta un elevato grado di
liquidabilità anche in condizioni di stress.
Alla data del presente documento il Gruppo Credito valtellinese ritiene che né il funding liquidity risk né il market
liquidity risk comportino un rischio apprezzabile in considerazione del proprio profilo di liquidità.
Principali dati economici Consolidati (*) (dati espressi in migliaia di euro)
2015
2014
Var.
Margine d’interesse
464.508
479.162
-3,06 %
Commissioni nette
280.543
268.732
4,40 %
Margine d’intermediazione
821.838
867.889
-5,31 %
Proventi operativi
855.124
904.185
-5,43 %
-550.810
-558.946
-1,46 %
Risultato netto della gestione operativa
304.314
345.239
-11,85 %
Utile (Perdita) dell’esercizio
118.277
-325.086
-136,38%
Oneri operativi
(*) I dati si riferiscono al conto economico redatto sulla base della circolare 262 di Banca d’Italia, tranne per i proventi
operativi, gli oneri operativi e il risultato netto della gestione operativa che si riferiscono al conto economico riclassificato.
(dati espressi in migliaia di euro)
1° semestre 2016
1° semestre 2015
Var.
Margine d’interesse
211.100
237.533
-11,13%
Commissioni nette
136.280
141.280
-3,54%
Margine d’intermediazione
387.237
431.522
-10,26%
Proventi operativi
396.239
452.859
-12,50%
-261.152
-250.142
4,40%
135.087
202.717
-33,36%
19.136
50.867
-62,36%
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile (Perdita) dell’esercizio
Principali dati patrimoniali (dati espressi in migliaia di euro)
30/06/2016
Crediti verso clientela
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Partecipazioni
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta da
clientela
Debiti verso banche
Crediti verso banche
Totale attivo
Patrimonio netto**
Var.
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2015
Var.
31/12/2015
31/12/2014
31/12/2014
19.004.863
0,24%
6.851.393
-21,58%
18.614.840
-2,28%
5.855.289
8,97%
19.049.750
5.373.164
340.353
25,43%
271.355
311.951
-13,01%
9.164
-3,17%
9.464
200.797
-95,29%
21.870.299
0,81%
21.694.956
20.745.569
4,58%
11.278.980
-6,73%
12.092.772
11.963.332
1,08%
1.770.058
-13,24
2.040.112
4.837.374
-57,83%
776.665
8,92%
713.089
839.489
27.149.323
0,92%
26.901.681
28.813.556
-15,06%
-6,64%
2.107.269
-3,48%
2.183.348
2.020.106
8,08%
Capitale Sociale
1.846.817
1.846.817
1.846.817
* Comprende le voci "20. Debiti verso clientela" e "30. Titoli in circolazione";
** Comprende le voci "140. Riserve da valutazione", "170. Riserve", "180. Sovrapprezzi di emissione", "190.
Capitale","200. Azioni proprie" e "220. Utile del periodo".
Posizione interbancaria netta (dati espressi in migliaia di euro)
Var.
30/06/2016
30/06/2016
31/12/2015
Crediti verso banche
776.665
8,92%
Debiti verso banche
1.770.058
-13,24%
Interbancario netto
Debiti verso banche centrali per
LTRO/TLTRO
Interbancario netto (escluso
LTRO/TLTRO)
di cui verso banche centrali
di cui verso altre banche
31/12/2015
713.089
2.040.112
Var.
31/12/2014 31/12/2015
31/12/2014
839.489
-15,06%
4.837.374
-57,83%
-993.393
-25,14%
-1.327.023
-3.997.885
-66,81%
1.500.000
-0,14%
1.502.124
3.234.847
-53,56%
506.607
189,32%
175.101
-763.038
-122,95%
167.921
338.686
-221,08%
7,93%
-138.690
313.791
-1.165.914
402.876
-88,10%
-22,11%
Al 31 dicembre 2015 la posizione interbancaria netta escluse le linee di finanziamento concesse dalla BCE per
LTRO (Long Term Refinancing Operations) e TLTRO (Targeted Longer Term Refinancing Operations), risulta
positiva per 175,1 milioni di Euro, rispetto ad un saldo negativo di 763 milioni di Euro al 31 dicembre 2014. Il
saldo netto delle esposizioni verso altre banche è positivo per 313,8 milioni di Euro, rispetto ad un saldo positivo
di 402,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2014.
Al 30 giugno 2016 la posizione interbancaria netta escluse le linee di finanziamento concesse dalla BCE per LTRO
(Long Term Refinancing Operations) e TLTRO (Targeted Longer Term Refinancing Operations), risulta positiva
per 506,6 milioni di Euro. Il saldo netto delle esposizioni verso altre banche è positivo per 338,7 milioni di Euro.
Nel corso del primo semestre del 2016 il VaR si è mantenuto su valori contenuti in rapporto all'entità del
portafoglio e al VaR allocato e calcolato sul portafoglio di negoziazione (Trading Book).
Value at Risk (in migliaia di Euro)
Var massimo
30/06/2016
640
31/12/2015
12.076
31/12/2014
767
Var medio
329
2.958
466
Var minimo
177
215
258
Contributo dei fattori di rischio alla determinazione del VaR
Situazione al 30/06/2016
Rischio di prezzo
e specifico
27,5%
Rischio
di cambio
32,0%
Rischio di tasso
2,1%
Rischio emittente
38,4%
Beneficio di
diversificazione
-71,1%
Composizione delle esposizioni obbligazionarie per tipologia di emittente
Situazione al 30/06/2016
Emittenti sovrani
Emittenti pubblici
Banche
31,3%
1,3%
67,4%
Assicurazioni e
altre soc.
finanziarie
0,0%
Corporate
0,0%
CREDIT SPREAD
Il valore del credit spread della Banca (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla
di propria emissione – c.d. titolo benchmark – e il tasso interest rate swap medio di durata corrispondente) calcolato
come media dei valori giornalieri sui 14 giorni di calendario antecedenti il 12 settembre 2016 (incluso) è pari a 203
basis points, mentre il credit spread della Banca calcolato come valore puntuale alla medesima data è pari a 196
basis points.
Denominazione: ……………………........................................“Credito Valtellinese s.c. Tasso Fisso 2,20%
30/11/2015 – 30/11/2018-236^
Codice ISIN: .............................................................................IT0005139560
Ammontare in circolazione: ......................................................Euro 200.000.000
Durata residua: ..........................................................................2 anni e 2 mesi
Sede di negoziazione: ...............................................................Hi-MTF
Data di determinazione dello spread di credito:……………… 13 settembre 2016 calcolato sui Prezzi medi
ponderati osservati sul mercato di trattazione fra il
30 agosto 2016 e il 12 settembre 2016 (estremi
inclusi)
Si segnala che, il credit spread inteso come differenza tra il tasso di rendimento a scadenza di un paniere di
obbligazioni senior a tasso fisso emesse da emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+
con medesima durata residua del titolo benchmark (calcolato facendo riferimento alla curva IGEEFB, debitamente
interpolata, come elaborata da Bloomberg) e il tasso interest rate swap medio di durata corrispondente alla data
del 12 settembre 2016 è pari a 39 basis points.
Cambiamenti negativi sostanziali nelle prospettive dell’Emittente
Fatto salvo quanto indicato nel precedente elemento B.4.b, il Credito Valtellinese attesta che dal 31 dicembre
2015, data dell’ultimo bilancio annuale dell’Emittente sottoposto a revisione e pubblicato, non si sono verificati
cambiamenti negativi sostanziali nelle prospettive dell’Emittente.
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente
Il Credito Valtellinese s.c. attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o
commerciale del Gruppo rispetto al 30 giugno 2016, data delle ultime informazioni finanziarie pubblicate
dall’Emittente e sottoposte a revisione contabile limitata.
B.13
Descrizione di
qualsiasi fatto
recente relativo
all’emittente
che sia
sostanzialmente
rilevante per la
valutazione
della sua
solvibilità
I fatti di rilievo della gestione
Sono di seguito richiamati, in ordine logico - temporale, gli eventi più importanti che hanno caratterizzato la gestione
del Gruppo Creval nel corso del 2015 fino alla data del presente documento.
Accordo con Cerved Credit Management. Cessione di Finanziaria San Giacomo e progetto “REOCO”
È stato finalizzato in data 1° aprile 2015 l’accordo tra Credito Valtellinese e Cerved Information Solutions S.p.A. tramite la controllata Cerved Credit Management Group S.r.l. (CCMG) - per lo sviluppo di una partnership
industriale di lungo termine per la gestione delle sofferenze. In tale contesto, in pari data, è stata perfezionata la
cessione del 100% di Finanziaria San Giacomo S.p.A. (FSG), società interamente controllata da Creval e
specializzata nella gestione delle sofferenze del Gruppo, a CCMG, per un corrispettivo di 21,7 milioni di euro.
Contestualmente è stato sottoscritto un contratto della durata pluriennale per la gestione in service da parte di CCMG
del portafoglio sofferenze del Gruppo Creval (85% in termini di Gross Book Value, GBV). Nel contesto del
medesimo accordo, è stato inoltre avviato uno specifico progetto finalizzato alla gestione dinamica e alla
valorizzazione delle sofferenze con garanzie immobiliari in aste giudiziarie (Real Estate Owned Company,
REOCO). L’attività di asset repossessing di immobili a garanzia di crediti in sofferenza erogati dalle banche del
Gruppo, inizialmente sviluppata da Stelline, potrà essere ulteriormente rafforzata grazie alle competenze distintive
di Cerved Group, unite all’esperienza maturata in ambito real estate da Stelline.
Accordo con Yard Credit Asset Management
In data 16 marzo 2015 è stato siglato un accordo di collaborazione con Yard Credit & Asset Management - società
del Gruppo Yard, uno dei principali operatori di credit management presenti in Italia, con elevato expertise per i
servizi di consulenza, gestione, recupero di crediti e valorizzazione di asset immobiliari - per la gestione dei crediti
immobiliari “distressed” del Gruppo Creval. L’accordo è coerente con gli obiettivi definiti dal Piano Strategico in
materia di gestione dei crediti problematici, in particolare quelli assistiti da garanzie immobiliari, in un contesto di
mercato del real estate che risente in misura significativa dei perduranti effetti della crisi economica. La
collaborazione inizialmente riguarderà un portafoglio del valore di circa 500 milioni di euro di posizioni deteriorate,
ma non ancora classificate a sofferenza. La gestione di tali crediti finora prioritariamente orientata alla tutela delle
ragioni di credito richiede oggi una nuova impostazione, più improntata a logiche di asset management, con
l’obiettivo di valorizzare i beni immobiliari posti a garanzia, evitando il progressivo deterioramento e il correlato
aumento del cost of risk del Gruppo. L’accordo prevede gestione in service da parte di Cerved Credit Management
Group di un portafoglio di NPLs del Gruppo Creval, costituito dalla parte maggiormente «standardizzata» e «time
consuming» dei NPLs del Gruppo Creval, oltre ai nuovi flussi che si genereranno in futuro (85% del totale delle
attuali e future sofferenze), sulla base di un contratto pluriennale e sulla base di fee variabili di mercato, collegate
principalmente agli effettivi incassi annuali sul portafoglio gestito. L’attività sarà attuata tramite Finanziaria San
Giacomo, contestualmente ceduta a Cerved Credit Management. La gestione dei Large Ticket, analogamente alle
attività di coordinamento e di controllo operativo del processo di recupero e delle attività in servicing, resterà in
capo a Creval. L’accordo sottoscritto prevede anche lo svolgimento da parte del servicer di una significativa attività
per la predisposizione di un Loan Tape completo sui NPLs propedeutica all’avvio, nel medio termine, di un processo
di cessione di parte del portafoglio in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Industriale di Credito Valtellinese.
Riconfigurazione operativa di Stelline e Bankadati. Ulteriore semplificazione della struttura del Gruppo.
Con effetto dal 1° ottobre 2015 è stata perfezionata la scissione del ramo di azienda costituito dalle attività di
property and facility management e valutazione immobiliare di Stelline Servizi Immobiliari a favore di Bankadati.
Dalla medesima data, la società scissa, con la nuova denominazione “Stelline Real Estate S.p.A.”, ha assunto il
ruolo di REOCO del Gruppo, esclusivamente dedicata all’attività di asset repossessing, con il supporto del partner
industriale Cerved Credit Management.
Fondo “Bernina Social housing” promosso da Gruppo Creval e Cdpi Sgr (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti)
In data 29 dicembre 2015 CDP Investimenti SGR S.p.A. (“CDPI SGR”), attraverso il Fondo Investimenti per
l’Abitare (“FIA”), e il Gruppo Credito Valtellinese hanno sottoscritto Bernina Social Housing, un nuovo fondo per
la riconversione e riqualificazione in ottica di “social housing” di iniziative immobiliari collegate a finanziamenti
deteriorati erogati dal Gruppo Creval. Bernina Social Housing, istituito da Prelios SGR, operatore specializzato
selezionato dal Gruppo Creval per la strutturazione e la gestione dell’iniziativa, sarà dedicato in via esclusiva
all’investimento in immobili di proprietà di clienti del Gruppo Creval, ai quali sono stati erogati finanziamenti per
lo sviluppo di progetti immobiliari, allo stato incompiuti e/o invenduti - da destinare a iniziative di edilizia
residenziale a favore delle fasce dei cittadini più deboli nei territori di operatività di Creval.
Cessione della maggioranza del capitale sociale di Istituto Centrale delle Banche Popolari
È stata finalizzata in data 18 dicembre 2015 la cessione a Mercury Italy S.r.l. (veicolo indirettamente partecipato
dai fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra Sgr) dell’18,39% del capitale sociale detenuto in I.C.B.P.I.
da parte di Credito Valtellinese, ad un prezzo determinato sulla base di una valutazione del 100% del capitale di
I.C.B.P.I. di 2.150 milioni di euro. Credito Valtellinese - che deteneva una quota del 20,4% del capitale sociale di
I.C.B.P.I. - ha ceduto il 18,4% del capitale sociale di I.C.B.P.I., mantenendo quindi una partecipazione residua del
2%. Per Creval l’operazione ha determinato un effetto economico positivo a livello consolidato di circa 250 milioni
di euro, con un impatto positivo sui coefficienti patrimoniali della banca in termini di Common Equity Tier 1 Ratio
pari a circa 190 punti base. Dal punto di vista operativo e commerciale la durata dei relativi accordi attualmente in
essere tra i soci venditori e I.C.B.P è stata estesa fino a dicembre 2020, con diritto di recesso accordato al terzo
anniversario dal termine dell’operazione.
Accordo per la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza di circa 314 milioni di euro
In data 30 dicembre 2015 è stato sottoscritto tra Credito Valtellinese e Credito Fondiario un accordo preliminare
per la cessione di un portafoglio costituito da esposizioni in sofferenza secured e unsecured per un valore di circa
314 milioni di euro (40% garantito e 60% non garantito). Questa prima importante operazione rientra tra gli obiettivi
strategici del Gruppo Creval di dismissione di crediti non-performing nel contesto dell’accordo in essere con Cerved
Credit Management, preordinato a ridurre lo stock di sofferenze del Gruppo Creval. A seguito di tale accordo
preliminare, in data 1 febbraio 2016, è stato sottoscritto il contratto di cessione del portafoglio - c.d. portafoglio
“Cerere” - per un valore lordo di libro di circa 314 milioni di euro. Il portafoglio (44% garantito e 56% non garantito)
costituisce l’11% circa delle sofferenze lorde e il 6% del totale dei crediti deteriorati lordi del Gruppo Creval.
Partecipazione al fondo di investimento “Atlante”
Il Credito Valtellinese ha formalizzato in data 15 aprile 2016 la partecipazione al fondo di investimento alternativo
di tipo chiuso denominato “Atlante” (il “Fondo”), costituito dalla SGR Quaestio Capital Management, assumendo
un impegno a sottoscrivere quote del Fondo per l’importo di 60 milioni di euro. Secondo Creval, quest’operazione
potrà consentire, in particolare, di supportare l’avvio di un nuovo e qualificato investitore nel mercato degli NPL,
contribuendo a migliorare la liquidità degli scambi e ad allineare progressivamente domanda e offerta. L’operazione,
per Creval, si inserisce pertanto nel contesto delle azioni strategiche preordinate a ridurre gli NPL, anche attraverso
operazioni di cessione. In questo contesto, nell’ambito delle iniziative di NPL disposal allo studio, Fondo Atlante
potrà essere un interlocutore importante anche per Creval, nell’obiettivo di valorizzare al meglio i crediti deteriorati
del Gruppo, con particolare riferimento a quelli garantiti da asset immobiliari.
Cessione partecipazione in Istifid S.p.A.
In data 2 maggio è stata perfezionata la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Istifid S.p.A., pari al 35,5%
del capitale sociale, in carico nel bilancio consolidato per 2,2 milioni di euro, a Unione Fiduciaria S.p.A.. Parte del
corrispettivo della vendita delle azioni di Istifid potrà essere reinvestito acquistando azioni di Unione Fiduciaria
fino a raggiungere un massimo del 7,93% del capitale sociale. L’operazione consentirà a Creval di valorizzare
ulteriormente l’offerta di servizi alla propria clientela beneficiando dell’esperienza e della professionalità di Unione
Fiduciaria.
Cessione del 2% di azioni ordinarie Anima Holding S.p.A.
In data 31 maggio 2016 è stata finalizzata, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding riservata a
investitori istituzionali italiani ed esteri, la cessione di un pacchetto azionario di Anima Holding S.p.A., costituito
da n. 6.000.000 azioni ordinarie, pari al 2% circa del capitale sociale della Società, per un controvalore complessivo
di euro 33 milioni. L’operazione – ad esito della quale residua una partecipazione pari a circa 0,8% del capitale
sociale della Società – ha consentito la rilevazione di una plusvalenza di circa 21,4 milioni di euro.
Accordo per la cessione di un portafoglio costituito prevalentemente da contratti di finanziamento non
performing secured - c.d. portafoglio “Gavia”-.
Gruppo Creval e Credito Fondiario hanno sottoscritto un accordo per la cessione di un portafoglio costituito
prevalentemente da contratti di finanziamento non performing secured - c.d. portafoglio “Gavia” - vantati da Credito
Valtellinese nei confronti di imprese del settore real estate, per un valore lordo di libro (“GBV”) di circa 106 milioni
di euro, a fronte di una valorizzazione complessiva del portafoglio pari al 41% circa del GBV.
Tale operazione è pienamente coerente con gli obbiettivi del Gruppo Creval di dismissione di crediti nonperforming, anche nel contesto della partnership in essere con Yard Credit and Asset Management per la gestione
dinamica dei crediti immobiliari distressed. I contratti di finanziamento ipotecari oggetto di cessione hanno come
sottostante asset immobiliari a destinazioni diversificate. La transazione è subordinata, quanto a Credito Fondiario,
all’autorizzazione da parte di Banca d’Italia.
Accordo per la cessione di un portafoglio costituito da crediti non performing secured. - c.d. portafoglio
“Arizona” –
Sondrio 8 giugno 2016- sottoscrizione di un accordo per la cessione di un portafoglio costituito da crediti non
performing secured. - c.d. portafoglio “Arizona” – per un valore lordo di libro (“GBV”) di circa 22 milioni di euro,
a fronte di una valorizzazione complessiva del portafoglio pari al 35% circa del GBV. Il portafoglio è costituito da
15 esposizioni creditizie – classificate a sofferenze –principalmente verso imprese del settore real estate, con
sottostante prevalentemente residenziale. Questa ulteriore operazione - coerente con gli obbiettivi del Gruppo
Creval di dismissione di crediti non-performing nel contesto dell’accordo strategico con Cerved Credit Management
- attesta altresì il progressivo miglioramento delle condizioni del mercato secondario italiano dei NPL secured, che
inizia ad esprimere valorizzazioni più coerenti con i valori fondamentali degli asset sottostanti e le prospettive di
graduale recupero del real estate in Italia.
Gli effetti dell’operazione saranno rilevati nel conto Economico dell’esercizio in corso.
Il Gruppo Creval – in linea con quanto previsto nel vigente Piano Industriale e con le indicazioni della vigilanza
(Banca d’Italia) - intende proseguire nel processo di progressiva riduzione dello stock di NPL in portafoglio, anche
attraverso ulteriori operazioni di cessione sul mercato, in continuità con quanto già effettuato e rappresentato nel
presente capitolo. Il Gruppo Creval verificherà nel continuo i propri livelli di Coverage Ratio – anche con
riferimento ai livelli medi di settore, tenuto conto dei diversi livelli di collateralizzazione – nonché a mantenere
efficaci processi aziendali di classificazione delle posizioni in Default.
Il Gruppo Credito Valtellinese ha inoltre intenzione di esternalizzare il servizio di recupero dei crediti e di gestione
dei crediti insoluti appartenenti al segmento privati ed imprese retail. Si precisa che questo riguarda solo posizioni
con utilizzi inferiori a 100.000 euro, posizioni pertanto di importo contenuto ma numericamente elevate, per le quali
si è ritenuto opportuno attivare un recupero industriale in quanto non gestibile con risorse interne. Si prevede una
capacità di recupero maggiore rispetto a quelli di una gestione accentrata e internalizzata.
Banca d’Italia ha disposto di sottoporre il Gruppo Credito Valtellinese ad accertamenti ispettivi dal 20 giugno 2016
di cui non sono ancora noti gli esiti alla data del presente documento.
Fatto salvo quanto sopra riportato e quanto riportato all’elemento B.4b, a livello di gruppo, non si sono verificati
fatti recenti nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità.
B14
Dipendenza dal
gruppo
Il Credito Valtellinese s.c. gode di autonomia gestionale in quanto società capogruppo del gruppo bancario Credito
Valtellinese.
B.15
Descrizione
delle principali
attività
dell’emittente
L’attività del Credito Valtellinese ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie
forme ed è tradizionalmente incentrata su una clientela costituita da privati nonché da piccole e medie imprese,
offrendo, anche attraverso le società del Gruppo Credito Valtellinese, un’ampia gamma di servizi bancari e
finanziari inerenti il corporate banking, il retail banking, i servizi di pagamento, il leasing, l’investment banking e i
servizi di bancassicurazione.
B.16
Assetti
proprietari
Alla Data del Presente Nota di Sintesi, alla luce dei dati contenuti nel libro soci e di altre informazioni disponibili
da parte dell’Emittente, non risulta alcun azionista che detenga, direttamente o indirettamente, partecipazioni
rilevanti ai sensi dell’art. 120 del TUF.
In base al Decreto Legge n.3 (“Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”), convertito con la Legge
n.33 del 24 marzo 2015, l'attivo della banca popolare non può superare 8 miliardi di euro. Se la banca è capogruppo
di un gruppo bancario, il limite è determinato a livello consolidato. In caso di superamento di detto limite, l'organo
di amministrazione convoca l'assemblea per le determinazioni del caso.
Se entro un anno dal superamento del limite l'attivo non è stato ridotto al di sotto della soglia ne' è stata deliberata la
trasformazione in società per azioni o la liquidazione, la Banca d'Italia, tenuto conto delle circostanze e dell'entità
del superamento, può adottare il divieto di intraprendere nuove operazioni ai sensi dell'articolo 78, o i
provvedimenti
previsti
nel
titolo
IV,
capo
I,
sezione
I,
o
proporre
alla Banca centrale europea la revoca dell'autorizzazione all'attività bancaria e al Ministro dell'economia e
delle finanze la liquidazione coatta amministrativa. In sede di prima applicazione del presente decreto, le banche
popolari già autorizzate al momento dell'entrata in vigore del decreto si adeguano a quanto stabilito entro 18 mesi
dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di attuazione emanate dalla Banca d'Italia ai sensi dell'art. 29 del
TUB, con il 9° aggiornamento della Circolare n.285/2013 “Disposizioni di Vigilanza per le banche” del 9 giugno
2015. Il Credito Valtellinese rientra nel perimetro delle banche popolari destinatarie di tale provvedimento.
B.17
Indicare i
rating attribuiti
all’emittente o
ai suoi titoli di
debito su
richiesta
dell’emittente o
con la sua
collaborazione
nel processo di
attribuzione
Rating dell’emittente
Alla data di pubblicazione del presente documento i livelli di rating assegnati all’Emittente dalle principali agenzie
di rating sono i seguenti:
Agenzia di Rating
Medio-Lungo
Termine
Breve
Termine
Outlook
Data Ultimo
Report
Moody’s
Ba1*
N-P*
stabile
25 gennaio 2016
Fitch
BB*
B*
stabile
24 giugno 2016
DBRS
BBB(basso)
R-2 (basso)
negativo
14 giugno 2016
* grado speculativo
Rating delle Obbligazioni
Si evidenzia che, alla data della presente Nota di Sintesi, l’Emittente, non ha intenzione di richiedere ad una agenzia
specializzata l’attribuzione di un rating alle Obbligazioni.
Sezione C – Strumenti finanziari –
Descrizione del
tipo e della
classe degli
strumenti
finanziari
offerti compresi
eventuali codici
di
identificazione
degli strumenti
finanziari
Le Obbligazioni relative al programma di emissione sono di titoli di debito che determinano l’obbligo per
l’Emittente di rimborsare all’investitore a scadenza il 100% del loro valore nominale (ad esclusione delle
obbligazioni Zero Coupon), fatto salvo quanto indicato nell’elemento D.3 in merito all’utilizzo del “bail-in” e degli
altri strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi,
unitamente alla corresponsione di cedole di interessi.
C.2
Valuta di
emissione degli
strumenti
finanziari
Le Obbligazioni saranno denominate in Euro.
C.5
Descrizione di
eventuali
restrizioni alla
libera
trasferibilità
delle
Obbligazioni
Non vi sono restrizioni alla libera trasferibilità delle Obbligazioni oggetto del Programma di Offerta derivanti dalle
condizioni del Programma stesso. Tuttavia, le Obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del Programma non
sono state né saranno registrate ai sensi del Securities Act del 1933, e successive modifiche, vigente negli Stati
Uniti d’America (il “Securities Act”) né ai sensi delle corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone,
Australia o in qualunque altro paese nel quale l’offerta delle Obbligazioni non sia consentita in assenza di
autorizzazione da parte delle autorità competenti (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere
offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in
Giappone, in Australia o negli Altri Paesi. Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran
C.1
La presente Nota di Sintesi è relativa a obbligazioni:

Credito Valtellinese s.c. Tasso Fisso 1,50% 14/11/2016 – 14/11/2019 – 241^
L’Emissione è contraddistinta dal codice ISIN (International Security Identification Number) IT0005217416. Per
una descrizione delle Obbligazioni di rinvia al successivo elemento C.9
Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” e alle
disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone
designate dal “FSMA 2000”.
C.8
Descrizione dei
Diritti connessi
allei a
Obbligazioni
offerte
Diritti connessi alle Obbligazioni
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria, e quindi il
diritto alla percezione delle cedole alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale alla data di
scadenza salvo quanto previsto dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi,
come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, come di seguito
rappresentato al successivo elemento D.3.
Ranking
Le Obbligazioni di cui alla presente Nota di Sintesi non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Tuttavia,
nell’ipotesi di applicazione dello strumento del bail – in il credito degli obbligazionisti verso l’Emittente non sarà
soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti chirografari dell’Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati) ma
sarà oggetto di riduzione nonché conversione secondo l’ordine sinteticamente rappresentato all’interno della
tabella che segue partendo dalla categoria del Capitale Primario di classe 1 (confronta il rischio connesso
all’utilizzo del bail-in dell’elemento D3). Nell’ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa,
invece, le somme ricavate dalla liquidazione dell’attivo sono erogate a favore degli obbligazionisti secondo l’ordine
indicato nella tabella partendo dalla categoria dei Depositi e solo dopo aver soddisfatto i crediti prededucibili (ad
esempio crediti sorti in occasione o in funzione della procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad
esempio privilegiati o garantiti da pegno o ipoteca) nonché i crediti per i Depositi fino a Euro 100.000.
Per quanto riguarda gli “altri depositi presso la Banca”, il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto alle
Obbligazioni di cui alla presente Nota di Sintesi nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa)
iniziate dopo il 1° gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni.
1
Restrizioni ai diritti connessi alle Obbligazioni
Non ci sono restrizioni
C.9
Tasso di
interesse
nominale
- Obbligazioni a Tasso Fisso
Dalla Data di Godimento del 14/11/2016 le Obbligazioni a Tasso Fisso fruttano interessi il cui ammontare è
determinato applicando al valore nominale un tasso di interesse annuo lordo fisso e costante, dell’1,50%.
Data d’entrata
in godimento e
scadenza degli
interessi.
La data a partire dalla quale le Obbligazioni sono fruttifere di interessi è il 14/11/2016.
Le Obbligazioni corrisponderanno posticipatamente agli investitori, per tutta la durata del Prestito, cedole
periodiche pagabili con frequenza semestrale – a partire dalla data d’entrata in godimento del 14/11/2016 alla data
di scadenza degli interessi del 14/11/2019.
Qualora una data di pagamento coincida con un giorno non lavorativo bancario (i giorni lavorativi bancari sono
tutti i giorni esclusi il sabato e i giorni festivi e secondo il calendario di Borsa Italiana) i pagamenti verranno
effettuati il primo Giorno Lavorativo Bancario successivo senza il riconoscimento di ulteriori interessi utilizzando
la convenzione Unadjusted Following Business Day Convention*. La base di calcolo è ACT/ACT.
C.10
Qualora il tasso
non sia fisso,
descrizione del
sottostante sul
quale è basato
Non applicabile
Data di
scadenza e
modalità di
ammortamento
del prestito
comprese le
procedure di
rimborso
La data di scadenza, a partire dalla quale le Obbligazioni cessano di essere fruttifere di interessi, è il 14/11/2019.
Le Obbligazioni prevedono la modalità di rimborso unico alla scadenza del 14/11/2019 fatto salvo quanto indicato
nell’elemento D.3 in merito all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva
europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Indicazione del
tasso di
rendimento
Il tasso di rendimento effettivo annuo del titolo è calcolato in regime di capitalizzazione composta alla Data di
Emissione, sulla base del Prezzo di Offerta, ipotizzando di mantenere l’investimento fino alla sua scadenza e in
assenza di eventi di credito dell’Emittente.
Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo a scadenza e pari a 1,506% ed il tasso di rendimento effettivo annuo
netto a scadenza, in base alla normativa fiscale vigente, e pari a 1,113%
Nome del
rappresentante
dei detentori dei
titoli di debito
Non applicabile.
Componente
derivativa
Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente.
Trattandosi di Obbligazioni offerte da una banca, non è prevista la rappresentanza degli obbligazionisti, ai sensi
dall’art. 12 del D. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 del T.U.B. che prevede la non applicazione degli articoli 2415 e
seguenti del Codice Civile.
Non applicabile
Per le Obbligazioni non è prevista la presenza della componente derivativa.
C.11
Ammissione
alla
negoziazione
L’Emittente non prevede la presentazione di una domanda di ammissione alle negoziazioni presso alcun mercato
regolamentato di Borsa Italiana S.p.A..
Il Credito Valtellinese s.c. si impegna a richiedere l’ammissione alla negoziazione sul Sistema Multilaterale di
Negoziazione Hi-MTF – segmento Order Driven – delle Obbligazioni, entro il 14/11/2016 (la data di emissione).
I prezzi di acquisto e di vendita delle Obbligazioni saranno quindi conoscibili secondo le regole proprie di tale
Sistema Multilaterale di Negoziazione.
A partire dalla data in cui le Obbligazioni saranno negoziate su Hi-MTF, e sino alla Data di Scadenza, la Banca si
avvarrà, in relazione alla negoziazione delle Obbligazioni medesime, dell’attività di un operatore specialista che
fornirà prezzi di riacquisto (quotazioni bid) su base continuativa.
Nel caso di mancata ammissione a negoziazione e nel periodo precedente l’ammissione, l’Emittente non si impegna
al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. Si riserva comunque la facoltà
di effettuare operazioni di negoziazione per conto proprio ai sensi dell’art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F.. In tale
ultimo caso potrebbe anche risultare difficile o impossibile per l’investitore liquidare il proprio investimento prima
della scadenza. La determinazione del prezzo delle Obbligazioni avverrà ai sensi della direttiva 2004/39/ce
(MIFID) ed in base a quanto previsto dalla policy di valutazione e pricing adottata dall’Emittente in vigore al
momento del riacquisto.
Sezione D - Rischi
D.2
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che
sono specifici
per
l’emittente
Fattori di rischio relativi all’Emittente
Rischi connessi al deterioramento della qualità del credito
La Banca nel biennio di riferimento presenta un peggioramento della qualità del credito.
In particolare:
- gli indicatori al 31 dicembre 2015 concernenti la qualità degli impieghi creditizi della Banca rappresentati da
sofferenze su crediti verso clientela, al lordo (13,1% rispetto al 9,5% dato medio di sistema) e al netto delle rettifiche
(6,3% rispetto al 4,8% dato medio di sistema), e da crediti deteriorati su crediti verso clientela, al lordo (26,2% rispetto
al 17,7% dato medio di sistema) e al netto delle rettifiche (17,6% rispetto al 10,8 dato medio di sistema), presentano
valori superiori rispetto ai dati medi del sistema bancario;
- i suddetti indicatori relativi alla banca hanno subito un deterioramento rispetto all’esercizio precedente passando da
11,9% al 31/12/2014 al 13,1% al 31/12/2015 per le sofferenze lorde, da 5,8% al 31/12/2014 a 6,3% al 31/12/2015 per
le sofferenze nette, dal 24,2% al 31/12/2014 al 26,2% al 31/12/2015 per i crediti deteriorati lordi e da 16,8% al
31/12/2014 a 17,6% al 31/12/2015 per i crediti deteriorati netti;
- i livelli delle coperture al 31/12/2015 si attestano su valori inferiori ai dati di sistema (57,1% per le sofferenze
rispetto a 58,6% come dato medio di sistema e 40,3% per i crediti deteriorati rispetto a 43,4% come dato medio di
sistema).
Al 30 giugno 2016 si registra un ulteriore deterioramento dei Crediti in sofferenza netti (6,6% rispetto al 6,3% del 31
dicembre 2015) e dei crediti deteriorati netti (17,7% rispetto al 17,6% al 31 dicembre 2015). I livelli di copertura al
30/06/2016 si attestano su valori inferiori a quelli riferiti al 31/12/2015 (52,8% al 30/06/2016 per le sofferenze rispetto
a 57,1% del 31/12/2015 e 37,8% al 30/06/2016 per i crediti deteriorati rispetto a 40,3% del 31/12/2015).
Rischio derivante da accertamenti ispettivi della Banca d’Italia
Si informa che la Banca d’Italia ha disposto di sottoporre il Gruppo Credito Valtellinese ad accertamenti ispettivi dal
20 giugno 2016 mirati a valutare (a) il governo, la gestione e il controllo del rischio di credito, con particolare
riferimento alla corretta classificazione delle esposizioni e all’adeguatezza dei relativi accantonamenti; (b) l’analisi
della situazione patrimoniale, con riferimento alla conformità dei recenti aumenti di capitale alla disciplina
prudenziale. Non si può escludere che gli accertamenti ispettivi da parte della Banca d’Italia si concludano con esiti,
in vario grado, negativi. In tali situazioni, eventuali provvedimenti disposti dalla predetta Autorità (tra cui si
annoverano a titolo esemplificativo provvedimenti sanzionatori o richieste di adozione di misure correttive) potrebbero
sortire effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell'Emittente.
Rischio connesso al giudizio di rating di tipo speculativo assegnato all’Emittente
Il Credito Valtellinese è dotato di rating rilasciato dalle agenzie internazionali Moody’s, Fitch Ratings e DBRS. In
particolare ratings assegnati sul debito a lungo e a breve termine da Moody’s e Fitch rientrano nella categoria
speculativa - “Non investment grade”, che indica elevata esposizione al rischio di default, soprattutto in caso di
condizioni economiche e/o finanziarie avverse sul lungo periodo. Attualmente l'outlook espresso dalle due agenzie
sulla possibile evoluzione del rating è “stabile” sia per Moody’s che per Fitch.
Il giudizio di rating attribuito all'Emittente costituisce una valutazione della capacità dello stesso di assolvere i propri
impegni finanziari. Ogni cambiamento effettivo o atteso del rating attribuito all'Emittente ha un impatto sul costo della
raccolta dello stesso e potrebbe influire sul valore di mercato degli strumenti finanziari emessi dal medesimo. In
particolare, un peggioramento del merito di credito dell’Emittente potrebbe determinare una diminuzione del valore
di mercato degli strumenti finanziari emessi dallo stesso. Eventuali variazioni negative (downgrading) dei giudizi di
rating attribuiti all’Emittente potrebbero determinare un aumento dei costi di provvista, una limitazione o riduzione
delle fonti di finanziamento e la necessità di fornire adeguate o ulteriori garanzie alle proprie controparti, con un
conseguente impatto negativo sulla condizione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente, nonché
sull’attività del Gruppo.
Rischio Emittente espresso dal livello del credit spread
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento
di un’obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso Interest Rate Swap di durata corrispondente) rilevato
in data 12 settembre è pari a 196 basis points. Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori
giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 12 settembre 2016 (incluso) è pari a 203 basis points e risulta
superiore al credit spread riferito ad un paniere* di obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari europei con
rating tra BBB- e BBB+ con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data (pari a 39 basis points).
Considerato che un elevato livello di credit spread è espressione di un rischio di credito dell’emittente valutato dal
mercato come significativo, si invita l’investitore a considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore
apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
* Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente
il livello speculativo.
Rischio connesso alla crisi economico-finanziaria ed all’impatto delle attuali incertezze del contesto
macroeconomico
L’andamento dell’Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell’intera area Euro, dalla
dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell’economia delle aree
geografiche in cui l’Emittente opera. In particolare, la capacità reddituale e la solvibilità dell’Emittente sono influenzati
dall’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse
a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la
sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione,
l’inflazione e i prezzi delle abitazioni.
Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre
l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un
potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione: (a) ai recenti
sviluppi connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest’ultimo uscirà dall’Unione Europea (c.d.
“Brexit”), non risultando prevedibile, allo stato, l’impatto che la fuoriuscita dall’UE potrà produrre sull’economia del
Regno Unito, sull’economia internazionale nel suo complesso, sui mercati finanziari, nonché sulla situazione dello
Stato Italiano e dell’Emittente; (b) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e
consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei Paesi, come Stati
Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (c) ai futuri sviluppi della politica
monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte
a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (d) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle
connesse tensioni che si registrano, in modo più o meno ricorrente, sui mercati finanziari.
In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che
hanno posto rilevanti incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro - se non,
in una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi Paesi, sulla stessa
tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica, (ii) le recenti turbolenze sui principali mercati
finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese.
Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla
situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente.
Rischio di credito
Il rischio di credito è rappresentato dalla valutazione della capacità da parte di un cliente o di altre controparti di
onorare i rispettivi obblighi contrattuali; tale aspetto incide sul recupero del credito erogato dall'Emittente quindi
l’attività e la solidità economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente dipendono dal grado di affidabilità creditizia
dei propri clienti. In particolare si rileva l’ammontare percentuale delle grandi esposizioni, calcolato rispetto ai crediti
verso la clientela, che si attesta al 30/06/2016 sul valore del 56,9% su n. 4 posizioni.
Rischio di mercato
Per rischio di mercato si intende il rischio derivante dalla perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti dal
Gruppo per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, tassi di
interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio), che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale del
Gruppo.
Rischio di Liquidità
Per rischio di liquidità si intende l’eventualità che l’Emittente non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento
o che non sia in grado di liquidare le proprie attività finanziarie senza incorrere in perdite. Il rapporto fra impieghi e
raccolta diretta da clientela (Loan to Deposit Ratio) si è attestato su valori prossimi al 90%; gli impieghi sono pertanto
finanziati totalmente da raccolta da clientela. Al 30 giugno 2016 il Gruppo presenta una posizione interbancaria netta
negativa per 1,0 miliardi di euro e una esposizione netta verso controparti centrali pari a 2,0 miliardi di euro. Il Gruppo
dispone di riserve di liquidità costituite per la gran parte da titoli di Stato italiani e ritenute adeguate alle esigenze
contingenti e prospettiche. Si tratta, in particolare, di 7,8 miliardi di euro (valore già decurtato degli scarti di garanzia)
di attività stanziabili per operazioni di rifinanziamento presso la BCE, ammontare nel quale sono inclusi i titoli
rivenienti da cartolarizzazioni e i crediti che soddisfano i requisiti di idoneità.
Rischio operativo
Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di
procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite
derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali,
catastrofi naturali.
Rischio legale
Consiste nella possibilità per l’Emittente di dover sostenere risarcimenti, in caso di esito sfavorevole dei procedimenti
giudiziari ed arbitrali. In particolare al 30 giugno 2016 risultano in essere in capo alle società del gruppo 541 cause
passive per un petitum complessivo di 179 milioni di euro a fronte dei quali è previsto un accantonamento (per perdite
previste) di 17,5 milioni di euro.
Rischi connessi all’esposizione del Gruppo Credito Valtellinese al debito sovrano
Si intende il rischio per cui un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può esporre la Banca a
significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale. Al 31 dicembre 2015 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai
Governi centrali e locali e da Enti governativi presenti nel portafoglio dell’Emittente, rispetto al totale delle attività
finanziarie dell’Emittente è pari al 93,8% (94,3% al 30 giugno 2016) mentre l’incidenza rispetto ai crediti verso
clientela è pari al 26,37% (26,99% al 30 giugno 2016).
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e alle modifiche intervenute nella
disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie
Eventuali mutamenti di normative, e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da
parte delle competenti autorità, nonché l’eventualità che l’Emittente non riesca ad assicurare il rispetto del complesso
sistema di norme e regolamenti, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e del Gruppo Credito Valtellinese. Al riguardo, a mero
titolo esemplificativo, si menziona la disciplina discendente dagli accordi di Basila 3 (in particolare con riferimento ai
requisiti patrimoniali e di liquidità) nonché la disciplina relativa alla materia della risoluzione delle crisi e di altre
procedure di gestione delle crisi (tra cui rientra lo strumento del bail-in) e quella relativa ai depositi bancari. Queste
ultime discipline prevedono peraltro oneri contributivi a carico delle banche (in particolare per alimentare i fondi di
garanzia previsti dalle stesse).
Rischi connessi alla riforma delle banche popolari
In data 24 gennaio 2015 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto legge 3/2015 recante “Misure urgenti per il
sistema bancario e gli investimenti” (il “Decreto”) che ha previsto, tra l’altro, per le banche popolari che l’attivo, su
base consolidata, non possa superare Euro 8 miliardi e che, in caso di superamento del suddetto limite, l’organo di
amministrazione della banca debba convocare l’assemblea per le determinazioni del caso. Il Decreto è stato convertito,
con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, che ha previsto, in aggiunta a quanto sopra rappresentato, che gli
statuti per le società per azioni risultanti dalla trasformazione delle banche popolari, o dalla fusione cui partecipano
una o più banche popolari, possono prevedere che fino al termine indicato nello statuto, in ogni caso non successivo a
ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto, nessun soggetto avente diritto al voto
possa esercitarlo, ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni superiore al 5 per cento del capitale sociale avente diritto
al voto, salva la facoltà di prevedere limiti più elevati. Si segnala che la Banca d’Italia ha emanato con provvedimento
del 9 giugno 2015 le nuove disposizioni per l’attuazione della riforma delle banche popolari, introdotte dal Decreto,
come successivamente convertito con legge 24 marzo 2015, n. 33.
Ciò premesso in data 10 luglio 2015, il Consiglio di Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale, visto l’articolo 1
del Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito con Legge 24 marzo 2015, n. 33, ha deliberato di avviare il processo
di trasformazione in società per azioni della Banca e di approvare il testo delle modificazioni statutarie da sottoporre
all’iter autorizzativo di Banca d’Italia. Il Credito Valtellinese in data 6 ottobre 2015, in ottemperanza a quanto previsto
dalla circolare n. 285 del 17 settembre 2013 - 9° aggiornamento del 9 giugno 2015, ha approvato il piano di
trasformazione in società per azioni. In data 20 settembre 2016 il Credito Valtellinese ha convocato l’assemblea
straordinaria dei Soci per il giorno 28 ottobre 2016 in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 29 ottobre 2016
in seconda convocazione per l’approvazione della predetta trasformazione societaria.
In pari data il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Direttore Generale e sentito il Collegio Sindacale, ha
deliberato di limitare, in tutto e senza limiti di tempo, il rimborso con fondi propri della Banca delle azioni dei Soci che
eserciteranno il diritto di recesso a seguito della delibera di trasformazione.
Tali disposizioni, inoltre, completano il quadro normativo applicabile alle banche popolari. Per effetto del Decreto,
delle relative disposizioni attuative adottate da Banca d’Italia e delle possibili operazioni societarie allo stesso
connesse, l’assetto di governance dell’Emittente potrà pertanto subire modifiche anche rilevanti le cui conseguenze,
dirette o indirette, non sono prevedibili. Peraltro nel caso di mancata trasformazione in società per azioni la banca
d’Italia potrebbe adottare taluni provvedimenti amministrativi (ad esempio il divieto di intraprendere nuove operazioni
ovvero proporre l’avvio della liquidazione coatta amministrativa (cfr. art. 29 comma 2 ter del TUB).
Rischio derivante da specifici obblighi in materia di Fondi propri e ratios patrimoniali imposti dalla Banca
d’Italia
In base all’attività di revisione condotta la Banca d’Italia, a conclusione del processo di revisione prudenziale (“SREP”
– Supervisory review and evaluation process), ha comunicato i requisiti patrimoniali specifici che il Gruppo Creval
dovrà rispettare a decorrere dalla segnalazione sui fondi propri al 31.12.2015. Il Gruppo Credito Valtellinese dovrà
mantenere, su base consolidata, i seguenti coefficienti:
- coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) di 8,3%,
- coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) di 9,8%,
- coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) di 12,7%.
Non è escluso che tali valori possano variare in seguito a ulteriori SREP condotti annualmente da Banca d’Italia.
Si sottolinea che gli stessi coefficienti, alla data del 30 giugno 2016 e come di seguito riportati, rispettavano i requisiti
minimi richiesti:
- coefficiente di capitale primario di classe 1 (Cet 1 ratio) di 13 %;
- coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) di 13%;
- coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) di 14,5%.
Il mancato rispetto dei ratios patrimoniali e dei requisiti in materia di Fondi Propri aggiuntivi minimi richiesti dalla
banca d’Italia determina limitazioni alle distribuzioni di utili e la necessità di adottare un piano di conservazione del
capitale
Rischi connessi ad assunzioni e metodologie di valutazione delle attività e passività finanziarie del Gruppo
valutate al fair value
In conformità alla disciplina dettata dai Principi Contabili Internazionali, la redazione del bilancio consolidato
dell’Emittente richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori
iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività
potenziali riportate in bilancio. Tali stime ed assunzioni sono state effettuate nell’ottica della continuità aziendale e
sono fortemente condizionate dalla crescente incertezza presente nel contesto economico e di mercato corrente alla
data del presente documento, che si caratterizza per la volatilità dei parametri finanziari e per la presenza di indicatori
di deterioramento della qualità del credito molto elevati.
I parametri e le informazioni utilizzati per la stima dei valori sopra menzionati sono quindi significativamente
influenzati dai suddetti fattori, per i quali non si può escludere che un peggioramento del relativo andamento possa
produrre effetti negativi sulle poste oggetto di valutazione e, in ultima istanza, sui risultati operativi e sulla situazione
economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
Credito Valtellinese e le altre società del Gruppo Credito Valtellinese sono soggette ai rischi tipici derivanti dalla
concorrenza propria dei rispettivi settori di attività, in tutti i territori in cui operano, ed affrontano i rischi derivanti
dallo svolgimento dell’attività bancaria nella realtà socio-economica italiana. Nel caso in cui non fosse in grado di
rispondere alla crescente pressione competitiva, il Gruppo potrebbe perdere quote di mercato in diversi settori di
attività o non riuscire ad incrementare i volumi di attività e il livello di redditività rispetto al passato, con conseguenti
effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo
stesso.
Rischi relativi all’area geografica di riferimento del Gruppo Credito Valtellinese
Il Gruppo opera esclusivamente sul territorio italiano, con un particolare radicamento in Lombardia, Lazio e Sicilia.
L’attività del Gruppo è, quindi, particolarmente legata alle variazioni dello scenario macroeconomico italiano, per il
quale le previsioni mostrano notevoli incertezze circa la crescita futura dell’economia. Alla luce di quanto sopra,
qualora in Italia dovessero persistere condizioni economiche avverse e dovesse manifestarsi una situazione di
perdurante incertezza politico-economica e/o l’eventuale ripresa economica dovesse rivelarsi più lenta rispetto a
quanto previsto, potrebbero verificarsi ulteriori effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale
e/o finanziaria del Gruppo Credito Valtellinese.
D.3
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che sono
specifici per le
Obbligazioni
Fattori di rischio generali connessi alle obbligazioni
Rischio connesso all’utilizzo del “bail- in”
In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i decreti legislativi n.180 e 181 attuativi della
Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione
degli enti creditizi e individua i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie
possono adottare.
L’investimento nelle Obbligazioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito laddove, nel
corso della durata delle Obbligazioni, la Banca venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto. In
tali casi, le competenti Autorità di risoluzione hanno il potere di utilizzare diversi strumenti di risoluzione, tra cui lo
strumento del “bail-in” (o salvataggio interno).
In tal caso l’investitore si troverebbe esposto al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in capitale il
proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni,
l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo
il pagamento per un periodo transitorio. I sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno inoltre
essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i
presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Rischio di credito per il sottoscrittore
Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l’investitore diviene finanziatore
dell’Emittente e titolare di un credito nei confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del
capitale. Pertanto, l'investimento nelle Obbligazioni è soggetto al rischio Emittente, vale a dire all’eventualità che
l’Emittente non sia in grado di adempiere agli obblighi assunti con le Obbligazioni alle scadenze indicate nelle relative
Condizioni Definitive. Per i rischi relativi all'Emittente, si rinvia al precedente elemento D2 paragrafo “Rischio
connesso giudizio di rating di tipo speculativo assegnato all’emittente” della presente Nota di Sintesi.
Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle Obbligazioni
Per il rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi risponde unicamente l’Emittente con il suo patrimonio. Le
Obbligazioni non beneficiano di alcuna garanzia reale o di garanzie personali da parte di soggetti terzi e non sono
assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza
Nel caso in cui il sottoscrittore intenda procedere alla vendita delle Obbligazioni prima della relativa scadenza si
evidenzia che il prezzo di vendita delle Obbligazioni potrà essere influenzato da diversi fattori, quali: la variazione
dei tassi di mercato (si veda a questo proposito il "Rischio di tasso di mercato"), le modalità di negoziazione delle
Obbligazioni nel mercato secondario (si veda a questo proposito il "Rischio di liquidità"), le variazioni del merito di
credito dell'Emittente (si veda a questo proposito il "Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente"),
la presenza di commissioni (si vedano a questo proposito il "Rischio connesso alla presenza di commissioni incluse
nel Prezzo di Sottoscrizione" e il "Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al Prezzo di
Sottoscrizione"), la durata residua delle Obbligazioni.
Pertanto, a causa di tali fattori, il prezzo di mercato delle Obbligazioni potrebbe ridursi anche al di sotto del Valore
Nominale, generando una rilevante perdita in conto capitale per l'investitore nell'ipotesi in cui l'investitore vendesse
le Obbligazioni prima della scadenza.

Rischio di tasso di mercato
Il Rischio è rappresentato dall’eventualità che le variazioni intervenute nelle curve dei tassi di interesse possano avere
riflessi sul prezzo di mercato delle Obbligazioni, per cui l’investitore potrebbe non ottenere l’intero capitale
sottoscritto. L’impatto delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso, Step up, Step
down, Tasso Misto e Obbligazioni Zero Coupon è tanto più accentuato quanto più è lunga la vita residua del Titolo.
Il rischio è più accentuato per le Obbligazioni Zero Coupon, in quanto il rendimento è interamente corrisposto alla
scadenza, per le Obbligazioni Step up variazioni a rialzo dei tassi di mercato possono determinare oscillazioni di
prezzo più penalizzanti in quanto le cedole più alte sono corrisposte negli ultimi anni del prestito obbligazionario.
Con riferimento alle cedole variabili, il rischio di tasso è il rischio rappresentato da eventuali variazioni in aumento
dei livelli di tasso d’interesse, che riducono il valore di mercato dei Titoli durante il periodo in cui il tasso cedolare è
fissato a seguito della rilevazione del Parametro di Indicizzazione.

Rischio di liquidità
È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le Obbligazioni
prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il mercato, che potrebbe anche essere inferiore al Prezzo
di Emissione del titolo. L'obbligazionista potrebbe avere difficoltà a liquidare il proprio investimento e potrebbe dover
accettare un prezzo inferiore a quello di sottoscrizione, in considerazione del fatto che le richieste di vendita possano
non trovare prontamente un valido riscontro.
L’Emittente non prevede la presentazione di una domanda di ammissione alle negoziazioni presso alcun mercato
regolamentato di Borsa Italiana S.p.A. delle Obbligazioni. L’Emittente si impegna a richiedere l’ammissione alla
negoziazione sul Sistema Multilaterale di Negoziazione Hi-MTF – segmento Order Driven - delle Obbligazioni
emesse a valere sul presente programma, entro la di emissione delle stesse. Nel caso di mancata ammissione a
negoziazione delle Obbligazioni presso il predetto sistema multilaterale di negoziazione e nel periodo precedente tale
ammissione, l’Emittente non assume l’onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di
qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. L’Emittente si riserva comunque, ai sensi della
normativa tempo per tempo vigente, la facoltà di effettuare operazioni di negoziazione in conto proprio [entro il limite
massimo giornaliero di [•]] [senza alcun limite] sensi dell’art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F. Pertanto, tenuto conto
di quanto prima riportato, l’investitore deve tenere presente che potrebbe avere difficoltà a smobilizzare il proprio
investimento prima della scadenza ovvero potrebbe anche non trovare una controparte disposta a riacquistare lo
strumento finanziario.

Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente
All'Emittente è stato assegnato il rating dalle agenzie di rating (per informazioni sul giudizio di rating attribuito
all'Emittente si rinvia all’elemento B.17 (Rating dell'Emittente) della presente Nota di Sintesi). Il rating attribuito
all'Emittente costituisce una valutazione della capacità dell'Emittente di assolvere i propri impegni finanziari, ivi
compresi quelli relativi alle Obbligazioni. Le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della
situazione finanziaria ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dell'Emittente. Tali peggioramenti
possono essere espressi anche dall'aumento degli spread di credito dell'Emittente, e dal peggioramento dei livelli di
rating assegnati all'Emittente.

Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni inclusi nel Prezzo di Sottoscrizione
Il prezzo di Sottoscrizione include altri costi pari allo 0,982% del Valore Nominale. Al riguardo si segnala che la
presenza di tali commissioni e/o costi comporta un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli
similari (in termini di caratteristiche del titolo e profilo di rischio) privi di tali costi e/o commissioni. Inoltre, si
evidenzia che le commissioni e/o i costi inclusi nel prezzo di emissione non partecipano alla determinazione del
prezzo delle Obbligazioni in caso di successiva negoziazione. Pertanto, qualora l’investitore vendesse le Obbligazioni
sul mercato secondario (anche nel periodo immediatamente successivo alla data di emissione), il prezzo di vendita
potrà essere scontato delle commissioni/costi incorporati nel prezzo di emissione.
Rischio connesso alla presenza di devoluzione dell’ammontare collocato
Qualora nelle pertinenti Condizioni Definitive l’Emittente prevedesse di devolvere parte dell’ammontare ricavato
(espresso come importo fisso o come percentuale dell’importo nominale collocato) ad un Ente Beneficiario a titolo
di Liberalità, il Prestito potrebbe essere caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un Prestito che non
preveda detta devoluzione.
Rischio connesso allo scostamento del rendimento delle Obbligazioni rispetto al rendimento di un titolo
governativo o sovranazionale di similare durata
Alla Data di Emissione dei Singoli Prestiti il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni potrebbe anche
risultare inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua, calcolato alla medesima data, di un titolo di Stato o
Sovranazionale di durata residua similare e denominato nella stessa divisa di emissione dell’Obbligazione.
Rischio di conflitto di interessi
Di seguito vengono indicati i conflitti di interessi connessi con l’emissione delle obbligazioni:
a) coincidenza dell’Emittente con il Soggetto Incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento;
b) appartenenza dell’Emittente e dei Soggetti Incaricati del Collocamento al medesimo Gruppo;
c) coincidenza dell’Emittente con l’Agente per il Calcolo;
Rischio correlato all’assenza di rating delle Obbligazioni
L’Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per le Obbligazioni. Ciò costituisce un fattore di rischio in
quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della rischiosità degli strumenti
finanziari. Va tuttavia tenuto in debito conto che l'assenza di rating degli strumenti finanziari oggetto dell'offerta non
è di per sé indicativa della solvibilità dell'Emittente e, conseguentemente, di rischiosità degli strumenti finanziari
oggetto dell'offerta medesima.
Rischio connesso alla revoca/ritiro dell’offerta.
Al verificarsi di circostanze straordinarie o eventi negativi, l’Emittente avrà diritto, prima della data di inizio del
Periodo di Offerta o della Data di Emissione, di dichiarare revocata o di ritirare l’offerta, nel qual caso le adesioni
eventualmente ricevute saranno considerate nulle ed inefficaci.
Rischio derivante da modifiche al regime fiscale
L’investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle
imposte vigenti o dall’introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle
Obbligazioni.
Sezione E – Offerta
E.2b
Ragioni
dell’Offerta e
impiego dei
proventi
Le Obbligazioni sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività bancaria dell’Emittente.
E.3
Descrizione dei
termini e delle
condizioni
dell’offerta
L’ammontare massimo del prestito è pari a € 50.000.000.
Il Periodo di Offerta sarà dal 13/10/2016 al 14/11/2016.
In qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta l’Emittente potrà estenderne la durata, nonché aumentare
l’ammontare totale del singolo Prestito Obbligazionario.
Non è prevista alcuna offerta delle obbligazioni fuori sede o comunque mediante tecniche di comunicazione a distanza.
Nel caso in cui l’Emittente proceda alla pubblicazione di un supplemento al Prospetto di base, secondo le modalità di
cui all’art 16 della Direttiva 2003/71 e dell’articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che
abbiano già aderito all’Offerta prima della pubblicazione del supplemento, potranno, ai sensi dell’art. 95 bis comma 2
del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il termine indicato nel Supplemento e comunque
non inferiore a due giorni lavorativi dalla pubblicazione del supplemento medesimo ovvero dalla data di pubblicazione
dell’avviso, se successivo, mediante una comunicazione scritta all’Emittente o secondo le modalità indicate nel
supplemento medesimo purché l’evento che ha determinato l’obbligo di pubblicazione del supplemento si sia verificato
prima della consegna delle obbligazioni e della chiusura dell’offerta.
L’eventuale Supplemento sarà pubblicato sul sito web dell’Emittente www.gruppocreval.com e reso disponibile in
forma stampata gratuitamente presso le sedi e le filiali dell'Emittente. Di tale pubblicazione verrà data notizia tramite
avviso pubblicato sul sito web dell’Emittente www.gruppocreval.com e su un giornale a tiratura nazionale.
Revoca/ritiro dell’offerta
Salvo il caso di ritiro dell’offerta sotto indicato, l’Emittente darà corso all’emissione delle Obbligazioni anche qualora
non venga sottoscritto l’Ammontare Totale.
Revoca dell’Offerta
Qualora, successivamente alla pubblicazione delle Condizioni Definitive e prima della data di inizio del Periodo di
Offerta, dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi
negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell'Emittente o del Gruppo di appartenenza,
nonché per motivi di opportunità (quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo condizioni sfavorevoli di mercato o
il venir meno della convenienza dell’offerta) che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell’Emittente, da
pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza dell’offerta, l’Emittente si riserva la facoltà di
revocare e non dare inizio all’offerta medesima e la stessa dovrà ritenersi annullata.
Tale decisione sarà comunicata al pubblico dall’Emittente entro la data di inizio del Periodo di Offerta mediante avviso
da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente www.gruppocreval.com. Copia di tale avviso sarà contestualmente
trasmessa alla Consob.
Ritiro dell’Offerta
Qualora, nel corso del periodo di offerta delle Obbligazioni, dovessero verificarsi condizioni sfavorevoli di mercato o
il venir meno della convenienza dell’offerta o il ricorrere delle circostanze straordinarie, degli eventi negativi o degli
accadimenti di rilievo, sopra rappresentati per la revoca dell’offerta, che siano tali, secondo il ragionevole giudizio
dell’Emittente, da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza dell’offerta, lo stesso si riserva
la facoltà di ritirare l’Offerta in tutto o in parte.
In tal caso tutte le domande di adesione saranno da ritenersi nulle e inefficaci e le parti saranno libere da ogni obbligo
reciproco. Le somme di importo pari al controvalore delle Obbligazioni versate dall’investitore, saranno da questi
prontamente rimesse a disposizione dell’investitore senza la corresponsione di interessi. Il suddetto ritiro sarà
comunicato al pubblico dall’Emittente entro la data di pagamento delle Obbligazioni, mediante avviso da pubblicarsi
sul sito web dell’Emittente www.gruppocreval.com. Copia di tale avviso sarà contestualmente trasmessa alla Consob.
Piano di ripartizione
Non sono previsti criteri di riparto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante il Periodo
di Offerta, fino al raggiungimento dell'importo totale massimo disponibile.
E.4
E.7
Descrizione di
eventuali
interessi che
sono
significativi per
l’emissione/
l’offerta
compresi
interessi
confliggenti
Spese stimate
addebitate
all’investitore
dall’emittente/
offerente
Si segnala che l’offerta di Obbligazioni costituisce un’operazione nella quale il Credito Valtellinese si trova in
conflitto d’interessi in quanto ha ad oggetto strumenti finanziari di propria emissione.
Qualora l’Emittente si coprisse dal rischio d’interesse stipulando contratti di copertura con controparti interne al
Gruppo Credito Valtellinese, la comune appartenenza al medesimo Gruppo potrebbe determinare una situazione di
conflitto di interessi nei confronti degli investitori.
L’Emittente svolge la funzione di Agente per il Calcolo delle Obbligazioni. Pertanto si determina una situazione di
conflitto di interessi nei confronti degli investitori.
Il Prezzo di Emissione include altri costi pari allo 0,982% del Valore Nominale.
Non sono previste commissioni, spese o imposte in aggiunta al Prezzo di Emissione.