Corriere Veneto ed. Treviso 17 novembre 2016

Download Report

Transcript Corriere Veneto ed. Treviso 17 novembre 2016

Corriere Veneto ed. Treviso
17 novembre 2016
XVI
LTV
FarradiSoligoValdobbiadene
Giovedì 17 novembre 2016
FARRA DI SOLIGO Il titolare era appena rientrato in negozio dopo aver ricaricato il distributore esterno
Auto sfonda la vetrina
tabaccaio miracolato
LA DINAMICA
Diego Berti
FARRA DI SOLIGO
Sfiorata la tragedia in piazza a
Farra di Soligo: tabaccaio miracolato. A causa di un tamponamento il conducente di una
delle due auto ha perso il controllo e si è schiantato contro la
vetrata, distruggendola, di una
tabaccheria. Il fatto è accaduto
ieri, poco dopo le 10, all’incrocio tra via Patrioti e la strada
comunale di via Cal Nova. Dal
racconto di alcuni testimoni,
forse per una distrazione, una
Fiat 500 guidata da una donna
della zona, ha tamponato una
Dacia Sandero Stepway condotta da un uomo di Col San
Martino, che stavano viaggiando in direzione Soligo. Il tremendo impatto ha scaraventato l’auto che stava davanti prima sul
marciapiede, poi contro le vetrine della tabaccheria “Partagos”
sul lato destro della strada. La
fortuna ha voluto che, in quel
momento non ci fossero pedoni
sul marciapiede o clienti che
uscivano dalla tabaccheria, altrimenti sarebbe potuto scapparci pure il morto. Miracolato
il titolare del negozio il quale,
fino a pochi istanti prima stava
caricando il distributore ester-
Forse una distrazione:
tamponamento e schianto
no di sigarette, andato distrutto
dopo l’impatto. Il proprietario si
era assentato, ritornando all’interno del negozio per servire dei
clienti. E proprio questo piccolo
intervallo gli ha sicuramente
salvato la vita, constatato che,
anche il distributore di sigarette
è andato completamente distrutto a seguito dell’urto. Un botto
tremendo che ha fatto sobbalzare titolari e clienti non solo degli
esercizi commerciali circostanti, ma anche tutti gli impiegati
del vicino municipio, delle due
banche e degli ambulatori medici che operano nelle vicinanza.
Fortunatamente i conducenti
delle due vetture se la sono
cavata soltanto con piccole escoriazioni. L’ambulanza, chiamata da alcuni passanti, è rientrata vuota alla base. Ingenti i
danni subiti dalla tabaccheria:
dovrebbero ammontare a circa
15mila euro. La dinamica è in
corso di accertamento da parte
della polizia locale.
VALDOBBIADENE
“Territorio da esportare”: il confronto
VALDOBBIADENE – (cl.bo.) “Valdobbiadene un territorio da esportare”: tavola rotonda domani alle 20.30 all’auditorium Piva. A promuoverla è la Consulta
giovanile, una quindicina di ragazzi
dai 18 ai 29 anni. Obiettivo il confronto
tra giovani, istituzioni e categorie.
«Vogliamo proporre una visione critica e costruttiva, partendo da quello
che Valdobbiadene è stato e è oggi –
spiega l’assessore alle politiche giova-
nili Tommaso Razzolini -. Un confronto
che ci permetterà di condividere idee
per proporre un innovativo modello di
gestione del territorio». Sono invitati
a partecipare in particolar modo i
giovani per far emergere idee e
prospettive. La tavola rotonda sulle
potenzialità di attrazione turistica,
export e valorizzazione del territorio
vedrà anche gli interventi degli assessori regionali al turismo Federico
Caner e all’istruzione Elena Donazzan.
Il primo spunto di riflessione verrà
dalla ricerca condotta da un ricercatore dell’università di Padova e dello
Iuav di Venezia sul “modello di gestione dei territori sotto l’aspetto del
marketing e della comunicazione”:
sugli esiti dell’indagine si confronteranno il sindaco Luciano Fregonese,
Paolo Rosso e Santo Romano (dirigente della Regione Veneto), insieme ad
Alberto Raffaelli, dirigente scolastico
del Berton, ad alcuni imprenditori del
settore vitivinicolo e a Luigi Stramare,
presidente della Consulta giovanile.
© riproduzione riservata
FARRA DI SOLIGO – Il “ciclone” Report si è
abbattuto anche sulla località di Collagù, una
collina che domina Farra di Soligo. I suoi
residenti non ci stanno e denunciano: «E’
stato screditato il nostro borgo, lesa l’immagine di Collagù che rientra nel territorio
candidato a Patrimonio dell’Umanità», dissociandosi da quanto affermato da alcune
persone intervistate da Bernardo Iovine. E
ieri residenti e proprietari di case, boschi o
terreni di Collagù hanno preso carta e penna
per esprimere la loro rabbia e il rammarico
per quanto visto e sentito nel corso della
puntata di lunedì sera. In verità Report non
ha mai fatto il nome del borgo, ma a parlare
sono state le immagini. «Le sei famiglie che
abitavano in questo borgo sono andate vie
tutte, e adesso le case sono disabitate» aveva
detto Iovine nel corso del suo servizio,
mentre Daniela - un’intervistata - aveva
elencato tutti i morti qui per tumore o affetti
da altre patologie. «Collagù non è un borgo
disabitato! Collagù non è un borgo dove si
muore! Collagù è più vivo che mai! A Collagù
risiedono tuttora diverse famiglie, qui durante l’anno si tengono importanti manifestazioni e ogni giorno è
utilizzata come palestra all’aperto da decine di persone». Report aveva fatto vedere, supportato da testimonianze, che la
collina ormai era disabitata perchè l’impiego di fitofarmaci
aveva spinto molti ad
abbandonare le abitazioni circondate da
vigneti. «Non riusciamo a capire dove si coltivava in questa
località il mais così come il gelso – dicono in
riferimento alle dichiarazioni fatte da alcuni
ai microfoni di Report -. In queste “rive” si è
da sempre coltivata la vigna, basti guardare
le foto in bianco e nero dei primi del
Novecento. Noi residenti – scrivono - siamo i
primi a voler regolamentare e possibilmente
ridurre al minimo i trattamenti, per cui la
denuncia di Report se finalizzata a questo è
ben accetta. Non siamo però d’accordo sul
metodo di “spettacolarizzazione a tutti i
costi” che questa trasmissione talvolta dà
alle sue interviste, incurante di ledere l’immagine, a volte faticosamente conquistata, di
tutto quello che sta attorno al problema».
Claudia Borsoi
Nuova linea urbana nel Quartier del Piave
collegherà ospedali e impianti sportivi
PIEVE DI SOLIGO
Fulvio Fioretti
PIEVE DI SOLIGO
Una linea urbana di autobus che
colleghi tutti i Comuni del Quartiere del Piave, che sta assumendo sempre più le caratteristiche
ideali per identificarsi in una città
diffusa cominciando dai poli sanitari di Valdobbiadene e Pieve di
Soligo. E poi per step successivi
agli altri luoghi di interesse pubblico come impianti sportivi, palestre, palazzetti E piscine.
La proposta è stata lanciata alla
direzione del Mom dall’assessore
alla sicurezza e mobilità di Pieve
Roberto Menegon. Messi da parte
TERRORE
La Dacia
Sandero
davanti alla
tabaccheria
“Partagos”
e la vetrina
del negozio
completamente
distrutta
in piazza
Farra di Soligo
Ciclone “Report”:
«Borgo screditato
Collagù è vivo»
TRASPORTI Un pullman della Mom
i recenti dissapori sui disguidi del
servizio con gli studenti, che per
giorni ha provocato polemiche,
anche perché risolti con l’aumento dei mezzi e un adattamento alle
esigenze manifestate dall’ammini-
strazione prima in Prefettura e
poi in un incontro, si lavora ora
insieme per migliorare globalmente il servizio.
«C’è stato un impegno importante del direttore di Mom, sia
per le situazioni che si verificavano e le difficoltà riscontrate – dice
Menegon – ed anche per la proposta che abbiamo avanzato. Anzi
rilanciato». Quello di far considerare, da parte di Mom, il Quartier
del Piave come unico comune
omogeneo, era un progetto che si
era arenato per qualche motivo.
Ora è stato rilanciato proprio
dall’assessore pievigino. «Facendo i conti si tratta di un bacino di
dieci comuni con 52mila abitanti.
– Afferma Menegon – Già abbiamo parlato tra amministratori e
Mom di pensare a questo territorio come un comune diffuso, unico. La direzione ha già in mente
un progetto simile tra Montebelluna e Castelfranco, che sono già
due realtà ben collegate tra di
loro, non solo da trasporto urbano. Tanto meglio allora si adatterebbe per noi: avere dei mezzi
che circolano tra i comuni come
un servizio urbano soprattutto
per i servizi ospedalieri è un
passo molto importante». Menegon per iniziare pensa ad un
servizio costante di collegamento
ai due poli sanitari esistenti nel
Quartier del Piave, Valdobbiadene e Pieve di Soligo, ma si spinge
anche oltre. «Nelle ore morte del
pomeriggio sarebbe ideale – chiosa Menegon - collegare le strutture sportive e rendere autonomi i
ragazzi sgravando i genitori dal
ruolo quotidiano di tassisti».