PTOF- ITET 2016 -17 _2017-18 Marco Polo Pa def.

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Transcript PTOF- ITET 2016 -17 _2017-18 Marco Polo Pa def.

MARCO POLO
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ind. TURISTICO
PALERMO
P.T.O.F.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
a.s. 2016/17 - 2017/18-2018/19
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SOMMARIO
INDICE
0. PREMESSA
1.0 Informazioni Generali
1.1 Identità
1.2 Ubicazione
1.3 Strutture e Dotazioni della Scuola
2. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
2.1 Organigramma
2.2 Direzione
2.3 Incarichi istituzionali
2.4 Amministrazione
2.5 Rapporti con il territorio
2.6 Partecipazione a reti
3. ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
3.1 Finalità e Principi Generali
3.2 Profilo del Perito Tecnico per il Turismo
3.3 Struttura dei corsi
3.4.Curvature Disciplinari
3.5 Alternanza Scuola-Lavoro
3.6.Esabach-Techno
3.7 Corso serale
3.8. Registro Elettronico
3.9 Durata delle Lezioni
3.10 Organi Collegiali
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SOMMARIO
3.11 Programmazione Didattica Disciplinare
3.11.1 Programmazione Didattica Disciplinare
3.11.2.Metodologia Didattica
3.11.3.Didattiche Speciali - Inclusività
3.12 La didattica “fuori” le mura
3.13 I Progetti
3.13.1 Progetti Curriculari
3.13.2 Progetti Extracurriculari
3.14 Valutazione disciplinare
4. VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
4.1 Autovalutazione d’Istituto
4.2 Priorità e traguardi del Piano di Miglioramento
4.3 Aree di processo e Obiettivi
4.4 Il Piano di Miglioramento
4.5. Il Piano di Formazione del Personale
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0. PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale con il quale ciascuna
istituzione scolastica definisce e promuove la propria identità culturale e progettuale. Esso
delinea l’offerta che - attraverso progetti educativi elaborati dal Collegio dei Docenti –
l’Istituto rivolge agli studenti, alle famiglie, ai docenti e al territorio .
Esso costituisce un impegno operativo per tutti i componenti della comunità scolastica e
viene consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione. Una copia è depositata in
Vicepresidenza e può essere consultata in qualsiasi momento dagli interessati; è, inoltre,
pubblicato nel sito web della scuola.
È stato elaborato dal Collegio dei Docenti in coerenza con il RAV – Rapporto Annuale di
Autovalutazione trasmesso al MIUR in data 23/07/2015 ed il PDM – Piano Di Miglioramento
trasmesso al MIUR in data 20/01/2016 .
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1. INFORMAZIONI GENERALI
1.1. IDENTITA’
L’Istituto Tecnico Economico indirizzo Turistico ‘Marco Polo’ è una scuola presente nel nostro territorio da più
di cinquant’anni. È stato istituito nell’ottobre del 1962 e fin dai primi anni ha formato generazioni di allievi con
competenze tecniche-linguistiche ma anche con solide basi culturali, che hanno trovato una buona collocazione
lavorativa nella nostra regione. Il rapporto del nostro istituto con il territorio, nel senso più ampio è sempre stato di
fondamentale importanza rispetto all’ “idea” di Scuola che permea le nostre scelte formative e che si è sempre
adeguata al contesto storico, sociale in cui la scuola stessa opera. Una visione della scuola che mette al centro la
persona e le sue necessità di sviluppo a 360 gradi: socio-affettivo, relazionale, professionale. Il nostro istituto ha
pertanto assunto quale obiettivo “Mission”, quello di diventare un centro che “accoglie”, ”forma” e “orienta” i giovani
attraverso l’esperienza e l’innovazione per promuovere la formazione dell’” Uomo” e del “Cittadino” , un Luogo di
Innovazione e di Aggregazione Culturale e Relazionale per i Giovani del Territorio e per le Famiglie:
IO:
IL
NOSTRO
FUTURO
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1.2. UBICAZIONE
L’Istituto è ubicato in via Ugo La Malfa 113, ed è ben collegato con il centro della città e con i paesi
vicini, per mezzo della linea ferroviaria della metropolitana ( Stazione San Lorenzo a m.100) e da numerose
linee di autobus urbane ed extraurbane.
I.T.E.T “Marco Polo”
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1.3. STRUTTURE E DOTAZIONI DELLA SCUOLA
- 5 Laboratori d’informatica multimediale, attrezzati con PC
(Pentium inside, CD Rom, DVD) forniti di pacchetti software
applicativi aggiornati per interventi e studi di arte, lingue ed
informatica e di una rete didattica.
- Laboratorio di scienze e fisica
- Laboratorio di pratica di agenzia, attrezzato con PC collegati in
rete via Internet e con GDS (General Distribution System) per
prenotazioni e vendita di servizi di trasporto aereo nazionale e
internazionale, autonoleggio e servizi alberghieri (unico in tutta
Italia)
- 1 Aula multimediale di autoapprendimento delle lingue straniere
- 1 Laboratorio Linguistico Mobile
- 1 Aula attrezzarta per «Flipped classroom»
- 1 Aula video con video proiettore e con ricezione di trasmissioni
televisive da antenna parabolica
- Cineteca ad uso didattico
- Biblioteca
- 2 Palestre
- Infermeria
- Punto ristoro
- Aula magna
- Sala docenti
- Uffici:Dirigente Scolastico - Docente Vicario - Amministrativi
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2.0 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
2.1. ORGANIGRAMMA
N. 60 Classi del diurno +3 serale
N. 1534 Alunni + 137 serale
N. 109 Docenti
N. 2 Collaboratori (Vicario+1)
N. 8 Funzioni Strumentali
N. 4 Dipartimenti Disciplinari
N. 1 Direttore dei Servizi Generali ed
Amministrativi
N. 9 Assistenti Amministrativi + 2 Co.Co.Co.
N. 17 Collaboratori Scolastici + 2 LSU
N. 9 Assistenti
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2.2. DIREZIONE
A.S. 2016/17
D.S. Prof.ssa Pasqualina Guercia
D.S.G.A.: D. Pasqualetto
I collaboratore: Prof.ssa Nunzia Spoto
Sostituzione del D.S. in caso di assenza o impedimento temporaneo in tutte le funzioni urgenti e
indifferibili;
Controllo copertura classi e scelta delle soluzioni immediate in caso di assenza docenti;
Coordinamento complessivo dell’attività organizzativa dell’Istituto scolastico;
Consegna dei plichi contenenti le prove INVALSI durante gli esami di stato al Presidente della
Commissione;
Calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di classe, interclasse, intersezione e degli incontri con i
genitori;
Coadiuva il Dirigente Scolastico nella tenuta della documentazione cartacea e informatica;
Determinazione del quadro orario d’insegnamento dei docenti di Scuola secondaria di I grado;
Vigila sull’orario di servizio del personale;
Gestione dei permessi brevi dei docenti e verifica del recupero degli stessi;
Facilita la comunicazione delle direttive;
Relazionare con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunicare al D.S. delle
problematiche emerse;
Controllo del regolare funzionamento delle attività didattiche;
Designazione al Servizio Prevenzione e Protezione (SPP)
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II collaboratore: Prof.ssa P. Mannino
 Controllo copertura classi e scelta delle soluzioni immediate in caso di assenza docenti
 Vigilare sull’orario di servizio del personale;
 Facilitare la comunicazione delle direttive;
 Determinazione del quadro orario di insegnamento annuale per i docenti di
 Relazionare con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunicare al D.S.

delle problematiche emerse;
 Gestione dei permessi brevi dei docenti e verifica del recupero degli stessi;
 Controllo del regolare funzionamento delle attività didattiche;
 Azione di supporto sulla gestione complessiva dell’Istituto;
 Sostituzione del D.S. in caso di assenza o impedimento del D.S. e del primo collaboratore;
 Designazione al Servizio Prevenzione e Protezione (SPP)
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2.3. INCARICHI ISTITUZIONALI
Funzioni Strumentali:
Area 1 “ P.T.O.F. – Progettazione” Prof.sse Olga Sacco, Sarina Maccataio

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
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
Gestione e aggiornamento del P.T.O.F
Coordinamento della progettazione curriculare
Coordinamento delle attività connesse con l’autovalutazione d’Istituto – RAV
Coordinamento delle attività dei Docenti di potenziamento
Coordinamento, gestione, progettazione e monitoraggio di tutti i progetti
d’Istituto (es. PDM, PON, Area a rischio, Laboratori ….)
Diffusione del PTOF presso le famiglie degli studenti
Cura dell’archivio digitale di tutte le attività progettuali d’Istituto
Coordinamento delle modalità di valutazione degli studenti (es. definizione
criteri di valutazione, prove collegiali iniziali – intermedie - finali…..)
Gestione della modulistica didattica (schemi di programmazione, relazioni finali,
griglie di valutazione…)
Revisione/Integrazione del regolamento d’Istituto
Report mensile da sottoporre al D.S. in riunione programmata
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Area 2 “ VALUTAZIONE” : Proff. Angelo Bonura , Rosalia Cotilluzzo,
Aggiornamento PTOF
Promozione e sostegno alle azioni di cooperazione didattico-professionale
Analisi dei bisogni formativi dei docenti da sottoporre al D.S.
Promozione di un modello “condiviso” di valutazione iniziale-intermedia-finale
degli studenti sulla base delle osservazioni dei docenti (Es. criteri di valutazione,
prove collegiali iniziali-intermedie-finali)
Assistenza e supporto ai docenti in ingresso in merito a questioni di ordine
didattico/organizzativo
Gestione delle attività di autoanalisi e di autovalutazione d’Istituto secondo il
SNV, favorendo informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai
risultati prodotti, nella logica del PDM, compresa la restituzione dei dati INVALSI
Verifica sullo sviluppo dei progetti
Coordinamento della somministrazione delle prove INVALSI
Revisione/integrazione del Regolamento d’Istituto
Report mensile da sottoporre al D.S. in riunione programmata
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Area 3 “ Dispersione e Inclusione”: Prof.sse Buffa Maria, Colletto Luciana
 Aggiornamento PTOF
 Analisi delle condizioni di disagio e di svantaggio degli alunni
 Monitoraggio delle situazioni di disagio giovanile e gestione delle azioni piu idonee
per la riduzione della dispersione scolastica
 Rilevazione e monitoraggio assenze e frequenze irregolari alunni
 Segnalazione casi problematici al DS
 Rapporti con l’osservatorio sulla dispersione scolastica, i servizi sociali, componente
di diritto del GOSP
 Coordinamento e organizzazione delle attività’ relative all’Educazione alla salute
 Coordinamento del GLH ( gruppo di lavoro per l’integrazione e l’inclusione)e del gli
(gruppo di lavoro per l’inclusione) e del GLHI (gruppo di lavoro sull’handicap
d’istituto)
 Rilevazione dei bes presenti nell’istituto
 Predisposizione del materiale didattico e modulistica per la redazione del piano
didattico personalizzato per i bes
 Predisposizione dell’intervento di figure specialistiche esterne che operano nella
scuola
 Revisione /integrazione del regolamento d’Istituto
 Report mensile da sottoporre al DS in riunione programmata
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Area 4 “Orientamento e Continuità ” Prof.sse Cinzia Di Gaetano, Rita Martorana Tusa
 Aggiornamento PTOF
 Organizzazione delle attività’ volte alla conoscenza della scuola sul territorio,comprese
le giornate di accoglienza
 Aggiornamento modulo di metacognizione e orientamento per la comprensione del sè
e delle proprie inclinazioni e monitoraggio dei consigli di classe
 Organizzazione e gestione della “settimana dello studente”
 Monitoraggio dei risultati degli studenti nel passaggio alla classe successiva e al
termine del percorso di studi
 Orientamento in entrata con le scuole secondarie di 1° grado e orientamento in uscita
con Università’…
 Revisione /Integrazione del regolamento d’Istituto
 Report mensile da sottoporre al DS in riunione programmata
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Area 5 “ Ed. alla Cittadinanza e Integrazione con il territorio”: Proff. Elena Di Carlo,
Natale Di Bartolo
 Aggiornamento PTOF
 Organizzazione e coordinamento di azioni e/o interventi rivolti ai genitori finalizzate
ad incrementare la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica
 Cura dei rapporti con enti e associazioni con i quali la scuola organizza iniziative
scolastiche e/o parascolastiche
 Gestione e coordinamento di tutte le attività’ d ’istituto relative all’Educazione alla
legalità’, Educazione stradale, ambientale, alla sicurezza….
 Alternanza scuola-lavoro e stage formativi
 Monitoraggio sulla ricaduta nel territorio dell’offerta formativa della scuola
 Revisione /Integrazione del regolamento d ’Istituto
 Report mensile da sottoporre al DS in riunione programmata
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COMITATO DI VALUTAZIONE
In riferimento alla normativa vigente, comma 129 della legge 107/2015 , nell’istituto è
stato istituito il Comitato di Valutazione :
• senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per i
membri;
• durerà in carica tre anni scolastici;
• è presieduto dal dirigente scolastico;
I componenti sono: tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei
docenti e uno dal consiglio di istituto, un genitore ed un alunno, scelti questi ultimi, dal
consiglio d’istituto, un componente esterno individuato dall’USR. Il Comitato individua i
criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base di
quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11 del DLS 297/94.
Il comma 130, inoltre, stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli
uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle
istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che sulla base delle
relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, predisporrà le linee guida per la valutazione
del merito dei docenti a livello nazionale.
Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il
personale docente ed educativo.
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COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Il Comitato Tecnico Scientifico opera nell’istituto già dall’a.s. 2011/12 e si rinnova ogni
triennio. E’ costituito da docenti dell’istituzione scolastica e da esperti ed operatori del
settore turistico che si sono dimostrati disponibili a progettare percorsi di formazione per gli
alunni della nostra scuola, anche in Alternanza Scuola Lavoro, in sinergia con le proposte
didattiche definite dal collegio dei docenti e dai consigli di classe. In tal modo la scuola
opera, nella prassi didattica, in rispondenza alle esigenze che provengono dal mondo del
lavoro e dal territorio, con l’utilizzo di didattica laboratoriale e per competenze e con la
creazione di opportune attività di laboratorio anche territoriali, in modo che la didattica delle
singole discipline risulti “curvata” per favorire, negli alunni, lo sviluppo e il potenziamento di
quelle competenze, principalmente tecnico-artistiche e linguistiche, richieste dalle imprese
che lavorano nel settore turistico del territorio. Tra gli operatori del settore che fanno parte
del CTS per gli aa.ss.2015-2018 sono presenti: il presidente onorario dell FIAVET, Il
presidentete Fiavet Sicili, il presidente Guide Turistiche di Palermo, un consulente ex
Dirigente Ente Prov.le del Turismo, il presidente prov.le Federalberghi, il presidente sez.
Alberghi e Turismo di Confindustria Palermo, docenti Universitari.
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2.4. AMMINISTRAZIONE
Ufficio Alunni: sig.ra A.Algaria
Ufficio Personale: sig.ra R. Collica
Ufficio Contabile: sig.ra T. Meschis
2.5 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
L’Istituto, per la realizzazione delle attività previste dal Piano di Migliormento
si avvale via via della collaborazione di Enti accreditati e Associazioni presenti
nel territorio ed aderisce a progetti da loro proposti, le cui finalità risultino in
linea con le scelte educativo-didattiche della Scuola
• Osservatorio Distretto 13
• Università degli Studi di Palermo
• CNR Palermo
• Associazione I.S.I.
• Cooperativa Sociale “Il Canto di Los”
• Fondazione Falcone
• Aziende del Settore Turistico (Agenzie di Viaggio, Alberghi, Musei)
• RENATUR
• LEND Palermo
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2.6. Partecipazioni a Reti di Scuole, Enti ed Associazioni
La Scuola, considera gli accordi di rete un valore aggiunto per la
possibilità che offrono per la crescita ed il miglioramento mediante lo
scambio di esperienze. Pertanto si adopererà a stipulare reti territoriali
e/o reti di scopo per attività progettuali comuni finalizzate ad ampliare
l’offerta formativa destinata agli alunni, migliorare soluzioni per aspetti
organizzativi e gestionali comuni e condivisi, come la valorizzazione delle
risorse professionali, la formazione e la gestione di funzioni e attività
amministrative, in coerenza con il Piano di Miglioramento.
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3.0. ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
3.1. FINALITA’ E PRINCIPI GENERALI
Il corso di studi dell’Istituto, che mira all’acquisizione di competenze certificabili e capitalizzabili, all’acquisizione di una
professionalità flessibile e polivalente, il più possibile adeguata alle mutevoli esigenze del mondo del lavoro, per il
raggiungimento dei propri obiettivi ha assunto delle linee guida che ne caratterizzano l’attività.
ITET MARCO POLO
ACCOGLIENZA,FORMAZIONE, ORIENTAMENTO
Attivare azioni per supportare
gli alunni in difficoltà di
apprendimento limitando la
dispersione scolastica e
favorendo l’integrazione e per
valorizzare le eccellenze
Creare spazi ed occasioni di
formazione per studenti,
genitori, educatori, personale
della scuola per
un’educazione/formazione
permanente
Predisporre azioni per
favorire l’accoglienza di
Studenti, famiglie e
Personale in un’ottica di
collaborazione e di
esperienza
Predisporre/realizzare azioni di
Orientamento per favorire la
crescita della persona e della
sua consapevolezza e
la Continuità educativa
Realizzare azioni per incentivare
la ricerca-azione di una didattica
che migliori le proposte
operative dell’istituto
Predisporre azioni per facilitare il
passaggio dalla scuola al mondo
del lavoro
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3.2. PROFILO DEL PERITO PER IL TURISMO - STANDARD FORMATIVI DI ISTITUTO
Questo indirizzo di studi offre il titolo per un inserimento nel mondo del lavoro con prospettive
professionali di:
 dirigente e quadro intermedio presso istituzioni ed enti pubblici e privati che operano nel settore della
produzione, commercializzazione e realizzazione di servizi turistici;
 dirigente e quadro intermedio in Agenzie di Viaggio, Hotel, Villaggi Turistici, Compagnie di trasporto
aereo, di navigazione marittima e di trasporto ferroviario;
 accompagnatore e guida turistica;
 addetto alla commercializzazione e marketing;
 organizzatore congressuale;
 hostess e steward
 operatore nel settore della conservazione dei Beni Culturali e della salvaguardia dell’ambiente.
Il percorso di studio ha lo scopo di fare acquisire allo studente, a conclusione del quinquennio, non solo le
competenze relative all’ambito turistico, necessarie ed essenziali per l’inserimento nel sistema economico e
produttivo del Paese ma, considerata la complessità del contesto in cui si opera, anche abilità e competenze
legate alla dimensione personale e relazionale intesa sia negli aspetti tecnici (dalla pratica delle lingue
straniere all’utilizzo delle nuove tecnologie), sia negli aspetti attitudinali (attitudine alla relazione,
all’informazione, al servizio) che consenta allo stesso studente di adottare stili e comportamenti funzionali alle
richieste provenienti dalle diverse situazioni lavorative. Lo sviluppo di tali competenze è agganciato agli
obiettivi primari e alle scelte educative che stanno alla base dell’azione formativa dell’istituto Marco Polo.
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Pertanto relativamente all’ambito turistico l’istituto attua e realizza percorsi che mettano gli
studenti in grado di:
 operare all’interno di un’agenzia di viaggi con mansioni di tipo amministrativo-contabile e/o
commerciale, di prenotazione e tariffazione dei servizi di trasporto e alberghieri, di organizzazione di
viaggi, o con compiti di direzione e coordinamento delle attività gestionali
 organizzare e gestire visite guidate, tour ed escursioni per turisti italiani e stranieri
 operare all’interno di una struttura ricettiva con mansioni di tipo amministrativo-contabile e/o
commerciale o con compiti di direzione e coordinamento delle attività gestionali
 operare nel settore dei Beni Culturali ed Ambientali.
e relativamente alla crescita personale e professionale si occupa di:
 formare cittadini consapevoli dei doveri e dei diritti in una società aperta al diverso, al rispetto
dell’ambiente, del patrimonio artistico e di quello culturale;
 assicurare occasioni che promuovano lo sviluppo della personalità
 incoraggiare un atteggiamento critico di ricerca e a motivare all’apprendimento
 realizzare un processo formativo ampio e omogeneo che si incentri sull’obiettivo primario di far
acquisire la capacità di “imparare ad imparare”
 garantire, secondo lo spirito e la lettera della nostra Costituzione, pari opportunità;
.
 Stimolare sensibilità ed interesse per l’intercultura, intesa sia come capacità di relazionarsi
efficacemente a soggetti provenienti da culture diverse, sia come capacità di comunicare ad essi gli
elementi più rilevanti della cultura di appartenenza.
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Competenza e
progettualità professionale
Formazione
dell’uomo e del
cittadino
La scuola e le offerte
formative
Imparare ad
imparare
Competenza matematica
e competenze di base in
campo scientifico
Imprenditorialità
autonomia,
orientamento, capacità
di organizzazione
Comunicazione
nelle Lingue
straniere
Competenze
interpersonali,
interculturali e sociali e
competenza civica
Competenza Digitale
Competenza
Professionale
Comunicazione nella
madrelingua
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3.3. STRUTTURA DEI CORSI
Il Corso di studi negli Istituti Tecnici Economici ind. Turistico ha durata quinquennale e si articola su due
bienni e un monoennio professionalizzante
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3.4. MODULI INTERDISCIPLINARI -PROFILI PROFESSIONALI
Per mantenere uno stretto rapporto tra l’offerta formativa e l’esigenza del mondo del
lavoro, in sinergia con esperti ed operatori di settore (CTS), l’istituto ha individuato
tre figure professionali coerenti non solo con le finalità e gli obiettivi formativi
dell’istituto ma anche con quelli riconosciuti dalla Regione Sicilia del repertorio
regionale dei profili professionali e formativi . I Dipartimenti Disciplinari hanno
definito alcuni moduli interdisciplinari relativi ad ogni figura professionale ed i singoli
Consigli di classe hanno il compito di sviluppare gli opportuni progetti didattici, che
coinvolgono principalmente le materie tecniche e le lingue straniere e
trasversalmente tutte le altre discipline.
La programmazione dei moduli interdisciplinari per classi parallele riguarda il secondo
biennio (terze e quarte) ed il monoennio (quinte):
III ANNO : TECNICO DELL’ACCOGLIENZA E PROMOZIONE TURISTICA
IV ANNO: TECNICO DELLA VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI
BENI/PRODOTTI CULTURALI
V ANNO : TECNICO DEL MARKETING TURISTICO
Le progettazioni didattiche disciplinari prevedono attività curriculari ed attività in
alternanza Scuola Lavoro strettamente correlate all’ambito del profilo di riferimento
nel rispetto della normativa vigente.
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3.5
Alternanza Scuola Lavoro
L’attività di Alternanza Scuola Lavoro obbligatoria per l’a.s. 2016/2017, presso l’ITET
Marco Polo di Palermo , è prevista per tutte le classi terze e quarte secondo normativa
vigente (legge 107/2015).
Una nuova modalità di fare scuola per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di
base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, “utilizzando
.
l’azienda come aula . In tal modo si persegue una formazione efficace
e si colloca
l’attività formativa entro situazioni di apprendimento non più rivolte a saperi inerti, ma
inserite nella cultura reale della Società.
La progettazione dei percorsi di alternanza comprende le seguenti fasi:
1. Fase di progettazione in sede di dipartimenti e materie
Si riconferma di fondamentale importanza l’azione dei Dipartimenti che saranno
chiamati a vagliare le possibilità offerte dal mondo del lavoro e dalle aziende per
tracciare un elenco di aziende- attività compatibili con l’indirizzo dell’istituto;
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2. Fase di progettazione del gruppo di lavoro e raccordo con gli esperti del settore
(CTS)
3. Fase di raccordo della progettazione nei consigli di classe
Per l’organizzazione delle attività di alternanza scuola-lavoro e per la progettazione dei
percorsi formativi si conferma la costituzione di un comitato ristretto (gruppo di
lavoro) che condivida le attività con i consigli di classe. Si precisa che i singoli consigli di
classe sceglieranno, in base ai profili adottati nella programmazione di classe, le
attività da far svolgere ai propri alunni; dovranno inoltre garantire l’assistenza in itinere
per le attività che si svolgeranno all’interno della scuola ed in orario curriculare ed,
eventualmente, nei periodi in cui queste si svolgeranno, organizzare l’attività didattica
e le ore per i docenti impegnati in funzione delle attività di alternanza scuola-lavoro. Si
sottolinea la forte valenza della collaborazione tra tutor scolastico ed aziendale e in
particolare, si evidenzia che la figura del tutor aziendale si pone quale anello di
congiunzione tra azienda, consiglio di classe e coordinatore dell’attività di alternanza.
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4. Formazione in classe
Sono previste 60 ore di formazione a scuola comprensive di formazione generale in
materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tali ore saranno
effettuate dai docenti di diritto e/o da esperti esterni del settore.
5. Attività in aziende
In azienda sono programmate 100 ore da svolgere nell’arco di tre settimane durante
il periodo scolastico in orario curriculare ed eventualmente, anche durante il periodo
estivo. E' stato predisposto un documento di richiesta di disponibilità da indirizzare
alle aziende, associazioni ed enti del settore turistico e culturale volto a favorire
l’inserimento presso tali strutture di due o più alunni del terzo e quarto anno per
turno da impegnare nel rispetto delle ore lavorative.
Si ipotizza anche la realizzazione di un database dell’ alternanza considerato che
l’alunno matura nell’arco della vita scolastica crediti spendibili per la valutazione
all’esame di Stato. In futuro si sta vagliando la possibilità di attivare forme di
alternanza scuola lavoro strutturate come impresa formativa simulata.
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3.6. ESABAC TECHNO
al via il nuovo diploma bilingue che coinvolge l’istituto tecnico economico per il Turismo
L’ESABAC TECHNO segue l’Accordo ESABAC del 2009, con il quale la Francia e l’Italia promuovono nel loro
sistema scolastico un percorso bilingue di eccellenza che permette di conseguire simultaneamente il diploma
di Esame di Stato e il Baccalauréat.
Il Protocollo aggiuntivo ESABAC TECHNO, firmato a Firenze il 6 maggio 2016, approfondisce il quadro di
cooperazione educativa tra i due paesi, attraverso il rilascio del duplice diploma di Istituto tecnico e di
Baccalauréat technologique.
Questo diploma è unico in Europa ed è finalizzato, oltre che alla promozione dell’apprendimento dell’italiano
in Francia e del francese in Italia, anche a favorire gli scambi scolastici di alunni e docenti e le esperienze di
alternanza scuola-lavoro per l’acquisizione, un’ottica internazionale, di competenze spendibili ai fini di una
migliore mobilità professionale.
Si tratta di un percorso di “eccellenza” da svolgersi nell'arco del triennio. con 4 ore di Lingua e Cultura e
Comunicazione francese a settimana e due ore di Storia, in lingua francese.
Gli alunni coinvolti devono acquisire alla fine del percorso un livello di francese B2 o superiore.
Due indirizzi economici sono stati scelti nella fase attuale:
- l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” (in Francia, série STMG « Sciences et technologies du
management et de la gestion »)
- l’indirizzo “Turismo” (in Francia, série STHR « Sciences et technologies de l’hôtellerie et de la restauration »)
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Il progetto “EsaBac Techno” viene attivato da questo anno scolastico a partire dalla classe terza
“E”-Esabac già esistente.
Quando sarà a regime il percorso “EsaBac Techno” sostituirà quello “EsaBac littéraire” attualmente
attivo nella quarta e la quinta sez.”E” del nostro istituto.
Il percorso di formazione integrata di lingua, cultura e comunicazione si svolge durante il triennio in
ambiti diversi ma correlati: linguistico, letterario, turistico o economico.
La parte di esame specifica, denominata EsaBac Techno, prevista a partire dagli esami dell’a.s.
2018/2019 è costituita da:
1. una prova scritta e orale in lingua francese, di lingua comunitaria/lingua straniera, denominata
“lingua, cultura e comunicazione”
2. una prova orale di storia veicolata in francese, nell’ambito del colloquio.
Al termine degli studi gli studenti “bacheliers” potranno scegliere se proseguire la loro formazione
universitaria qui o nel paese d'oltralpe. Il diploma EsaBac dà infatti libero accesso a tutte le
Università francesi.
Finora tutti gli studenti che hanno sostenuto l’ “EsaBac Littéraire” hanno conseguito con successo il
titolo di studio francese.
Ma se uno studente, all'esame di maturità, NON dovesse superare le prove EsaBac specifiche, ai
sensi del DM 614/2016 (che istituisce il dispositivo “EsaBac Techno”) il candidato comunque
otterrà il diploma italiano di “Maturità-Esame di Stato”.
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3.7. CORSO SERALE
L’istituto offre anche un corso serale per il conseguimento del Diploma di Perito
Tecnico per il Turismo, che garantisce il diritto allo studio anche agli studenti
lavoratori. Le lezioni hanno luogo nel pomeriggio a partire dalle ore 16.00 secondo il
quadro orario previsto dal PIANO Annuale delle Attività.
3.8 Registro Elettronico
L’istituto continua ad adottare, nella pratica didattica e per tutte le attività, il registro
elettronico il cui uso è stato introdotto nell’anno scolastico 2014/15. In tale anno
scolastico l’istituto ha iniziato un percorso di informatizzazione dei registri delle
classi e anche personali dei docenti, consentendo la totale dematerializzazione degli
stessi. E’ in uso un software che funziona in cloud computing . Il progetto è in via di
realizzazione pertanto l’accesso alle informazioni da parte di studenti e famiglie non
è tuttora attivo.
31
3.9. Durata delle lezioni
Per l’anno scolastico 2015/16 è stata riproposta la “settimana corta”: Il sabato vengono sospese le attività
didattiche. Le lezioni iniziano ogni giorno alle ore 8.00 e seguono la seguente scansione oraria
Da Lunedi a Venerdì
1^ ora 8.00 - 8.50
2^ ora 8.50 - 9.50
3^ ora 9.50 - 10.50
Pausa 10.40 – 11.00
4^ora 10.50 - 11.50
5^ ora 11.50 - 12.40
6^ ora 12.40 – 13.30
7^ ora 13.30 – 14.30
La 7^ ora è prevista per tutte le
classi il martedì e giovedì , mentre per il corso ESABAC la 7^
ora è prevista : lunedì, martedì e giovedì.
3.10. Gli organi collegiali
Il Collegio dei docenti
- individua gli obiettivi comuni, gli obiettivi culturali generali e gli obiettivi professionali specifici.
-su proposta del Dirigente Scolastico il Collegio fissa annualmente il calendario delle proprie riunioni, di
quelle dei Consigli di Classe e delle riunioni di dipartimento; propone tempi e modalità per i ricevimenti
generali dei genitori, e del ricevimento in orario mattutino dei singoli docenti.
32
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
si articolano per aree disciplinari, e danno sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. Sono coordinati
da un docente nominato dal Dirigente scolastico.
• I compiti del Dipartimento sono:
•definire il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali;
•individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita rispettivamente nel primo, secondo biennio e
quinto anno secondo gli indirizzi;
•definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze;
•indicare le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti;
•concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica disciplinare orientativa, inclusiva
e laboratoriale sulla base della ricerca-azione del gruppo;
•definire i criteri della valutazione per competenze;
•progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinare comuni: in ingresso e in uscita per il
primo e secondo biennio ed eventualmente intermedie;
•progettare interventi di recupero e sostegno didattico;
•proporre l’adozione di libri di testo, di sussidi e materiali didattici;
•proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa
•progettare opportune “curvature disciplinari” ed opportuni percorsi pluridisciplinari da sviluppare nei singoli
consigli di classe per la realizzazione di profili tecnico-professionali degli alunni in coerenza con il percorso di
studio e concordati con gli esperti di settore del territorio del Comitato Tecnico Scientifico.
I CONSIGLI DI CLASSE
Attuano la programmazione didattica in coerenza con le indicazioni del Collegio e dei dipartimenti disciplinari
I DOCENTI
I singoli docenti presentano, all’inizio dell’anno scolastico, la loro programmazione, articolata in obiettivi,
contenuti, strategie, attività e tipologie di verifica volte ad accertare l’acquisizione delle competenze previste, nel
rispetto dei livelli minimi stabiliti. Tale programmazione viene comunicata agli studenti e alle loro famiglie.
33
3.11. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PROGETTAZIONE
La programmazione didattica annuale si articola in:
• programmazione del Collegio Docenti;
• programmazione dei seguenti dipartimenti disciplinari:
- dipartimento umanistico (Religione, Italiano, Storia)
- dipartimento linguistico (Francese, Inglese, Tedesco, Spagnolo)
- dipartimento scientifico (Matematica, Fisica, Laboratorio Chim./Fis., Scienza della
Natura, Scienze Motorie)
- dipartimento tecnico (Storia dell’Arte, Geografia, Discipline Turistiche e
Aziendali,Discipline Giuridiche ed
Economiche, Trattamento Testi)
• programmazione per disciplina;
• programmazione dei singoli Consigli di Classe;
• programmazione dei singoli docenti;
• programmazione per progetti.
34
3.11. 1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
La programmazione didattica disciplinare prevede vari stadi di elaborazione:
I Consigli di Classe elaborano il progetto formativo di classe sulla base degli obiettivi specifici disciplinari,
individuano percorsi multi- e/o interdisciplinari, prevedono e definiscono gli obiettivi, i tempi e le strategie di
attuazione dei propri progetti formativi, nonché gli strumenti di verifica e la ricaduta delle diverse attività integrative
nella didattica curricolare. Per le classi del biennio, la programmazione del consiglio di classe prevede tra le attività
curricolari l’effettuazione di una visita guidata della città per ciascun quadrimestre.
I singoli docenti, operando scelte metodologico-didattiche al fine di creare le situazioni più favorevoli per
l’attuazione dei processi di insegnamento/apprendimento e per il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati,
predispongono i piani di lavoro: per ogni unità di apprendimento indicano gli obiettivi, i tempi, i metodi, le attività,
gli strumenti di verifica e valutazione e le eventuali attività di recupero. La metodologia didattica, in considerazione
delle esigenze che il mutare delle condizioni socio-culturali determina e delle prospettive che – sul piano
organizzativo e istituzionale - si aprono per la realizzazione di una scuola di dimensione europea, tiene conto delle
opportunità offerte dall’organizzazione modulare dei programmi disciplinari basata sull’acquisizione di competenze
certificabili e capitalizzabili. Per il raggiungimento della piena crescita culturale vengono attivate strategie fondate
su lezioni frontali e aperte, su lavori di gruppo e di ricerca, su attività laboratoriali, sull’uso di strumenti multimediali,
su metodologie di didattica orientativa, inclusiva e di problem-solving, su tecniche di comunicazione ed interazione,
su eventuali percorsi individualizzati, che prendono in considerazione problematiche relative ai BES. Il P.T.O.F.
prevede iniziative di recupero e sostegno per gli alunni che incontrino difficoltà nel metodo di studio,
nell’apprendimento dei contenuti delle varie discipline ed evidenzino discontinuità nell’impegno scolastico. (v.
interventi dell’area comune)
35
È stato elaborato un format per progettazione/programmazione didattica articolato in:
 Situazione iniziale e fasce di livello
 Traguardi e Competenze disciplinari
 Obiettivi di apprendimento / descrittori di competenza
 Contenuti disciplinari
 Competenze chiave trasversali
 Procedimenti individualizzati per favorire il processo formativo: Strategie per lo
sviluppo, il rinforzo ed il recupero delle conoscenze e delle abilità
 Attività disciplinari, trasversali e progettuali
 Strategie e metodologie
 Strumenti
 Verifica e valutazione (con relative rubriche disciplinare e del comportamento).
36
3.11.2. METODOLOGIA DIDATTICA
Per favorire l’apprendimento, promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere e incoraggiare l’apprendimento collaborativo i
docenti si adoperano per utilizzare le seguenti metodologie
Lavori di
gruppo
Lezione a
classi aperte
Ricerche
Metodo
individuali e/o
deduttivo
di gruppoMetodo
Metodo
induttivo
Problem
Solving
Attività
laboratoriali
Simulazioni di
ruolo
Esplicitazione
degli obiettivi
Scoperta
guidata
Cooperative
learning
Metodo
esperenziale
Compresenze
37
3.11.3 LE DIDATTICHE SPECIALI- INCLUSIVITA' -
Inclusione di alunni con BES - didattica individualizzata e personalizzata
L’Istituto Marco Polo ha come finalità precipua l’inclusione di tutti gli alunni e mira a soddisfare i bisogni
educativi di ciascun allievo per promuoverne il percorso formativo come persona e come cittadino. Lo
sviluppo di un curricolo attento alle diversità e la promozione di percorsi formativi personalizzati e
individualizzati connotano l’offerta formativa dell’Istituto in senso inclusivo. La flessibilità e
l’individualizzazione della didattica, volta essenzialmente a riconoscere e valorizzare le differenze di ogni
allievo, è lo strumento privilegiato per prevenire l’insuccesso scolastico e contrastare la dispersione scolastica
in tutte le sue manifestazioni, frequenza irregolare e abbandono, in particolare.
Vengono di seguito illustrate le linee guida adottate dall’Istituto per il concreto impegno per l’inclusione,
fondato su obiettivi di miglioramento da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione
negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli
spazi scolastici, della relazione tra docenti, alunni e famiglie. Tale impegno garantisce la tutela non solo degli
alunni compresi nella legge 104/92 e nella L.170/2010 ma, attraverso l’estensione del diritto alla
personalizzazione dei percorsi formativi, anche a quegli alunni non compresi in esse. Le Disposizioni
Ministeriali del 27/12/2012 riconoscono infatti agli insegnanti la possibilità di individuare gli alunni con BES
sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche”. I docenti pertanto, individuando una
situazione di problematicità che ostacola il processo di apprendimento dell’alunno, pianificano nell’ambito di
un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno” un percorso
rispondente ai suoi bisogni educativi per garantirgli la partecipazione attiva al processo di apprendimento e il
successo formativo.
38
Nella prospettiva del continuo miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica vengono coinvolte, in un
percorso partecipato e condiviso, tutte le componenti della comunità educante per creare un ambiente
accogliente e di supporto, definire temi e strategie delle didattiche inclusive, della gestione della classe, dei
percorsi individualizzati e per favorire negli alunni l’acquisizione di competenze collaborative attraverso la
valorizzazione di tutte le differenze, vissute come risorse della classe.
L’I.T.E.T. “ Marco Polo” considera prioritario potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo
efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi
Speciali.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale
attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali comprendenti:
disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
disturbi evolutivi specifici DSA (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
disturbi del linguaggio, ADHD, FIL, DOP…
alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale.
Risorse per l’inclusione
Il G.L.I. (gruppo di lavoro per l’inclusione) costituito dalla D.S., dalle docenti F.F..S.S. per l’area 3 Dispersione
e Inclusione, dalla psico-pedagogista assegnata all’istituto, dalla docente referente per la disabilità ed
eventualmente anche da rappresentanti dei genitori, rileva il numero degli alunni con B.E.S. presenti nella
scuola in collaborazione con i docenti coordinatori dei consigli di classe; ha cura di monitorare e valutare il
livello di inclusività della scuola; raccoglie e coordina le proposte formulate dai docenti coordinatori; elabora
una proposta di PAI (piano annuale per l’inclusione) da redigere al termine di ogni anno scolastico con
supporto/apporto della Funzione Strumentale di riferimento.
dagli adulti.
39
3.12. LA DIDATTICA “FUORI LE MURA”
 Visite guidate e viaggi di istruzione
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Vengono attuate visite guidate a monumenti, musei, mostre della città e di località limitrofe, strutture
alberghiere e turistiche in relazione alle programmazioni previste dal Consiglio di Classe. Per le classi
del biennio si ribadisce l’inserimento di una visita guidata della città per quadrimestre nella
programmazione delle attività curricolari.
Le particolari finalità degli Istituti Tecnici per il Turismo rendono necessaria una conoscenza graduale
della città, della regione, della nazione e infine dei vari paesi europei, mete a cui si indirizzano i viaggi
nel biennio e triennio.
Ogni viaggio di istruzione viene deciso e approvato, con designazione del docente accompagnatore, in
seno al Consiglio di Classe che lo preparerà seguendo specifiche indicazioni didattiche e ne valuterà la
ricaduta sulla classe.
I classe: visite guidate in città e dintorni; escursioni in provincia e in Sicilia, viaggi in Italia e all’estero (se
approvati dai consigli di classe)
II classe: visite guidate in città, escursioni in provincia e in Sicilia, viaggi in Italia e all’estero (se
approvati dai consigli di classe)
III classe: viaggio di istruzione in una località italiana di importanza artistico-turistica, o stage per il
potenziamento delle lingue straniere studiate, viaggi in Italia e all’estero (se approvati dai consigli di
classe)
IV classe: viaggio di istruzione in una località italiana o straniera di interesse turistico, o stage per il
potenziamento delle lingue straniere studiate, viaggi in Italia e all’estero (se approvati dai consigli di
classe)
V classe: viaggio di istruzione in una paese straniero o stage per il potenziamento delle lingue straniere
studiate.
I viaggi di istruzione sono finanziati in parte dalla scuola, nei limiti delle disponibilità finanziarie; per la
restante parte, il costo è a carico della famiglie.
40
Per il corrente a.s. sono stati individuate le seguenti
visite guidate di una giornata:
• CEFALU’
• MONTEMAGGIORE BELSITO
• PALERMO E MONREALE
• CASTELBUONO
• AGRIGENTO
• SELINUNTE E MOZIA
• PIAZZA ARMERINA
41
Viaggi d’istruzione a .s. 2016/17
Proposte della commissione viaggi
Viaggi in Italia
Durata: 6 notti/7 giorni.
1.
Toscana
2. Emilia-Romagna
Capitali europe
Durata: 4 notti/5 giorni.
•
•
•
Berlino;
Praga (con uno dei castelli boemi);
Cracovia (con Auschwitz, Wadovice e Wieliczka)
Tour
Durata: variabile
•
•
Malta - 6 gg./5 nn.
Da Praga a Cracovia - 7gg./6nn.
Crociera nel Mediterraneo occidentale (con MSC)
Durata: 8 gg./7 notti.
Imbarco al porto di Palermo;
Tappe previste: Civitavecchia - Genova – Marsiglia – Civitavecchia – Palma – Valletta.
 Scambi Culturali,
gemellaggi, partenariati tra
scuole
•
•
Vengono organizzati dalla
scuola, consistono in soggiorni
che variano a seconda dei
paesi in cui vengono attuati.
Fanno parte di una strategia
metodologica che consente
agli alunni, fin dal primo anno,
di mettere in pratica sia le
competenze linguistiche
apprese che le competenze
relazionali e interculturali
grazie all’interazione con i
corrispondenti stranieri ospiti
e le loro famiglie.
43
SCAMBI E GEMELLAGGI in atto nel corrente a.s.
(Nel caso si verificasse l’opportunità di attivare ulteriori scambi e gemellaggi, l’inserimento
dovrà rispettare la procedura prevista per l’approvazione )
Istituzione
Località
Lingua Veicolare
1
Lyceo Pablo Neruda Saint Martin
d'Here
Grenoble - Francia
Francese
2
Liemers College Zevenaar
Zevenaar - Olanda
Inglese
3
Geschwister Scholl Solingen
Solingen - Berlino Germania
Tedesco
4
Montessori Colonia
Colonia- Germania
Tedesco
5
Istituto Superiore
Salisburgo
6
Istituto Superiore
Madrid (Guadarrama) - Spagna
7
XIII Liceum Ogòlnoksztalcace
Cracovia
Tedesco/inglese
Spagnolo
Inglese
44
 Progetti europei :
Il nostro Istituto da anni presenta una forte apertura verso i valori fondamentali
dell‘internazionalizzazione e della Unione europea.
Progetto «PASCH»
Il nostro Istituto fa parte delle 5 scuole a livello nazionale che sono state individuate dal
Goethe Institut di München per partecipare al progetto «Partnerschule der Zukunft». Il
Goethe-Institut supporta l’insegnamento-apprendimento della Lingua tedesca offrendo
corsie preferenziali per la partecipazione a tutte le iniziative offerte a livello internazionale
(Borse di studio per Docenti e Alunni, corsi di formazione, progetti)
Erasmus Plus
La scuola ha partecipato attivamente ai programmi europei del" Lifelong Learning
Programme " , con progetti che hanno coinvolto studenti e docenti in una dimensione
multiculturale e innovativa e di confronto con vari paesi dell' Europa come Francia ,
Germania ,Spagna Romania, Lituania, Grecia e Turchia .
Dal 2014 questi programmi sono confluiti nel più vasto programma europeo Erasmus
plus per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020 che offre a studenti
e insegnanti opportunità di studio, formazione, esperienze lavorative o di volontariato all'
estero incentivando la cooperazione europea fra gli allievi e fra docenti ,contribuendo
allo sviluppo di competenze linguistiche , competenze tecniche e competenze chiave
come le competenze sociali e interculturali.
45
Programmi per Studenti:
• a.s. 2015/16 Progetto «Transiti»: mobilità transnazionale per effettuare tirocini
professionali
12 alunni hanno ottenuto una borsa di studio della durata di 3 settimane Siviglia
presso aziende del settore turistico
• a.s. 2016/17 Progetto «Imagine»: partenariati strategici tra sole scuole ,azione
Ka 2. Il progetto biennale, coinvolgerà studenti e docenti dell' istituto sul tema
dei diritti umani e della lotta contro ogni forma di discriminazione.
Parteciperanno al progetto le scuole dei seguenti Paesi: Francia , Spagna, Svezia,
Croazia e Romania.
Programmi per Docenti:
• a.a s.s. 2016/19 Progetto “LEELU” organizzato dalle università di Budapest, Palermo,
Utrecht, Vienna per lo sviluppo di Metodologie Didattiche per l’insegnamento della
Lingua Straniera (Lingua Tedesca). La classe II C dell’istituto sarà coinvolta nella fase di
osservazione e sperimentazione da parte di studenti universitari.
46
 Manifestazioni culturali
In relazione alle particolari esigenze degli insegnamenti è prevista la
partecipazione degli alunni a conferenze, seminari, eventi di interesse
turistico, culturale, artistico, archeologico, storico e letterario, di
approfondimento in lingua straniera, rappresentazioni teatrali e
concerti durante l’anno scolastico per ciascuna classe in cui i relativi
consigli di classe avranno deliberato la partecipazione, anche a spese
degli allievi, con il consenso dei genitori. E’ inoltre prevista la
partecipazione a proiezioni cinematografiche, oltre a quelle relative a
eventuali film in lingua straniere
47
 Stage
L’Istituto si attiva, anche in rete con gli operatori turistici del territorio, per la
presentazione di progetti finanziati dai fondi strutturali europei (PON Scuola e POR)
e finalizzati alla integrazione scuola – mondo del lavoro, prevedendo stage presso
aziende operanti nel territorio.
Attività di Service
Per gli alunni sono
previste attività di
‘service’ di accoglienza
in occasione di
manifestazioni culturali,
convegni e conferenze
organizzate da enti o
associazioni accreditate
e riconosciute sul
territorio provinciale.
48
3.13. I PROGETTI
La scuola favorisce e prevede l’attivazione di progetti e la realizzazione di iniziative
che, affiancate all’ offerta formativa curriculare, rappresentano sia un valido supporto
all’apprendimento e quindi all’innalzamento del successo scolastico e successo
formativo per i casi problematici, sia l’opportunità di seguire percorsi privilegiati di
esperienza e di approfondimenti tematici in ambiti culturale e anche più specificamente
professionale. Si tratta di progetti curriculari ed extracurriculari definiti in seguito alle
risultanze del RAV , che fanno ricorso all’organico dell’autonomia e a risorse
economiche interne (FIS) o esterne (Fondi Europei) ecc. . La Scuola aderisce inoltre a
progetti proposti da Enti accreditati e Associazioni in rete con altre scuole, i cui obiettivi
risultino inerenti ai bisogni, alle esigenze e quindi agli obiettivi che la Scuola si pone.
3.13.1. PROGETTI CURRICULARI:
•
«La scuola al Museo» (organico dell’autonomia/ potenziamento Arte e Territorio)
Il progetto è finalizzato al completamento della preparazione degli alunni, in special
modo per le classi che adottano la curvatura disciplinare: Tecnico della valorizzazione
e promozione dei beni/prodotti culturali per motivarli all’ambito disciplinare ed
interessarli ad esperienze professionalizzanti
49
 «SosteniaAMO La Matematica (organico dell’autonomia/ potenziamento
Matematica
Il progetto mira all’approfondimento della Matematica, per ridurre le sospensioni del
giudizio in matematica, migliorare il successo scolastico e diminuire la dispersione
scolastica. Le attività in compresenza faranno uso di metodologie innovative basate
sulla lezione interattiva, l’uso delle Tecnologie applicate alla didattica della matematica
 «Supporto al Team di coordinamento delle attività di alternanza ScuolaLavoro» (organico dell’autonomia/ potenziamento Discipline Turistico Aziendale))
Il progetto è finalizzato a coadiuvare la realizzazione delle attività previste nell’ambito
dell’Alternanza Scuola-Lavoro che mirano ad incrementare le opportunità e le
capacità di orientamento degli studenti (legge n. 107/2015 art.1 comma 33)
 «La scuola fuori la classe»
Concordato con gli OO.CC.,in istituto, nel mese di dicembre (n. 7 giorni scolastici) si
svolge la settimana dello studente in cui verranno espletate attività alternative alle
lezioni frontali, da programmare tra docenti e allievi in ciascuna classe, secondo
peculiari esigenze: proiezioni filmiche in Istituto, , visite guidate, visite aziendali; tali
attività si svolgeranno sia in Istituto che sul territorio; tra le attività è prevista la
realizzazione di uno sportello didattico (potenziamento e recupero), per la quale cui i
docenti interessati potranno dare la propria disponibilità.
50
 L’Educazione alla Salute ha un ruolo prioritario nell’ambito delle azioni
volte alla prevenzione del disagio scolastico, ed è assolutamente
necessaria nel percorso di formazione degli adolescenti che vivono la fase
più difficile e importante della loro vita, quella evolutiva, quando la
maggiore plasticità cerebrale consente di acquisire più facilmente le life
skills, e quando si avvia il complesso percorso della costruzione della
personalità. La scuola propone percorsi educativi volti ad attivare il
processo di interiorizzazione delle informazioni attraverso la riflessione sul
proprio vissuto in rapporto alle tendenze sociali. I progetti educativi
proposti sono trasversali alle discipline e innovativi, poiché orientati da
una prospettiva di prevenzione non prescrittiva ma costruttiva, finalizzata
cioè allo sviluppo della competenza «essere soggetto critico attivo», per
essere in grado di riflettere sui propri comportamenti e sulle ricadute che
essi hanno sulla propria salute e sulla collettività.
 Educazione ambientale permanente
In collaborazione con enti e organismi operanti sul territorio si interviene
sui temi dell’Ecologia, della tutela dell’ambiente, dello sviluppo ecocompatibile e del turismo sostenibile per favorire un radicale
cambiamento dei comportamenti individuali e collettivi che hanno
prodotto l’evidente degrado dei beni ambientali, paesaggistici e
architettonici.
51
Educazione Digitale e Prevenzione del Cyberbullismo
L’Analisi del contesto e dei bisogni rilevati pone l’emergenza sociale di educare
le nuove generazioni al corretto uso degli strumenti digitali, anche al fine di
prevenire forme devianti del loro utilizzo come il cyberbullismo e il sexting.
Concetti chiave dei percorsi formativi sono: identità online e offline; privacy
online; cyberbullismo; immersività e sicurezza; identità virtuale; affettività.
Lo scopo è quello di migliorare la comunicazione e la meta-comunicazione tra
adulto e adolescente, attraverso l’acquisizione di competenze e di conoscenze
specifiche sulla navigazione protetta.
Progetto accoglienza e inclusione
•Accoglienza:
₋
₋
₋
₋
₋
far conoscere agli alunni l’organizzazione funzionale e spaziale della scuola;
consentire loro di verificare e confermare la propria scelta di orientamento;
educarli a sviluppare sentimenti di appartenenza all’Istituto;
aiutarli a comprendere gli obiettivi e le regole dell’attività didattica;
educarli ad avvertire come governabile il rapporto tra sforzi e risultati.
52
•
•
Recupero:
- diagnosi precoce dei casi problematici
- organizzazione di vari tipi di intervento di recupero flessibile ed efficace, all’interno e all’esterno
dell’orario
curricolare (corsi di recupero organizzati dai Consigli di Classe);
- organizzazione di servizio di tutoraggio curriculare e laboratori di italiano L2 per studenti
stranieri
Orientamento
₋ In entrata: le attività sono rivolte agli alunni delle scuole medie inferiori e alle loro famiglie.
Hanno come obiettivo quello di migliorare la consapevolezza degli alunni nella scelta
dell’indirizzo di studi al termine della scuola media, migliorare la qualità delle informazioni e
favorire l’inserimento degli alunni nella scuola media superiore.Nel mese di Gennaio si svolge
l ‘OPEN DAY”, in cui l’istituto apre le porte ai visitatori (genitori e alunni) per illustrare le
caratteristiche dell’Istituto. Gli alunni del Istituto prendono parte attivamente
all’organizzazione dell’evento.
₋ In itinere per confermare e rafforzare le scelte effettuate o individuare possibili percorsi
integrati con la formazione professionale.
₋ In uscita, le attività hanno come scopo l’educazione alla decisionalità, intesa come
acquisizione di un metodo che incoraggi nell’alunno l’assunzione di responsabilità, che lo
aiuti nella conoscenza di sé e nella consapevolezza delle proprie scelte. Esse sono rivolte agli
studenti degli ultimi due anni di corso e prevedono incontri a scuola fra le classi e gli esperti
del mondo del lavoro, con particolare riguardo al settore turistico e del settore formazione
post-diploma. Prevedono la partecipazione delle classi agli incontri di orientamento a cura
degli atenei, nonché ai vari campus universitari e la partecipazione alle simulazione dei test
universitari d’Ingresso. .
53
Orientamento:
• «PROGRAMMA FIxO Azioni in favore dei giovani Neet ( Not in
Education, Employment or Training)» in transizione istruzione-lavoro e
volte al sostegno dello sviluppo dei placement nelle Scuole. ( alunni
diplomati e in obbligo formativo)
Il progetto mira a implementare all’interno dell’Istituto un servizio di
orientamento e placement con percorsi di 7 ore individuali a favore dei
discenti diplomandi e diplomati. Il progetto prevede un piano di intervento
suddiviso in cinque Misure:
1
Scheda 1A - Accoglienza e informazione
2
3
4
5
Scheda 1B - Accesso alla Garanzia
Scheda 1C - Orientamento specialistico o di 2° livello
Scheda 3 - Accompagnamento al lavoro
Scheda 5 – Tirocini extra curriculari
54
Educazione alla Legalità ed alla convivenza civile
In riferimento alle attività previste dalla legge 107/2015 l’istituto promuove e realizza progetti di
educazione alla legalità per la formazione del cittadino. In particolare
- Modulo curriculare di Educazione alla convivenza civile (legge n.214 del 2003)
-Collaborazione Centro Studi Pio La Torre : Progetto educativo antimafia articolato in una serie di
conferenze con la partecipazione di esperti, giuristi, magistrati, membri del mondo politico
(collaborazione del MIUR).
-Progetto “Train to be cool” in collaborazione con la polizia ferroviaria; introduzione a norma di
responsabilità civile e giuridica degli allievi pendolari, per un corretto uso dei mezzi di trasporto;
-Collaborazione con l’Arma dei Carabinieri per la Prevenzione e Repressione dell’uso di sostanze
alcoliche e stupefacenti.
-Partecipazione e collaborazione con la Fondazione Falcone.
-Adesione al percorso formativo dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani)
-Collaborazione con l'associazione Libera e partecipazione ad un ciclo di udienze penali per le classi
5, in occasione della celebrazione del processo “trattativa Stato-Mafia”,
-Progetto “Cittadinanza democratica: i giovani contro le mafie”; in rete con le scuole nazionali per lo
sviluppo dei temi di coscienza critica e educazione alla cittadinanza”.
Gruppo sportivo
La scuola ha costituito il Centro Sportivo Scolastico che offre la possibilità di praticare attività
motorie pomeridiane finalizzate alla partecipazione ai programmi agonistici provinciali del Comitato
Sportivo del MIUR. Il gruppo sportivo d’istituto realizza progetti in accordo con la progettazione
collegiale per il miglioramento dell’offerta formativa.
55
3.13.2. PROGETTI EXTRACURRICOLARI
I percorsi formativi extracurriculari sono prioritariamente finalizzati al contrasto della
dispersione ed al recupero, All’inclusione, alla partecipazione alla vita scolastica, al
potenziamento delle competenze di base e alla valorizzazione delle eccellenze.
• «“Io…….Recupero e tu» finanziato da MIUR -USR Sicilia progetti per le scuole
Collocate in Aree a Rischio A.S. 2015/2016, 2016-2017 (settembre-Dicembre)
Attività extracurriculari per alunni a rischio di dispersione scolastica relativamente al
recupero delle competenze di base in Italiano, Matematica, Lingue straniere ed Econ.
Aziendale anche con il supporto delle Tecnologie Digitali e attività formative rivolte ai
genitori.
• «Sicilia in Sicurezza»
progetto per la sicurezza dei lavoratori diretto agli alunni e tutto il personale della
scuola
• «La scuola siamo noi» ( finanziamento avviso prot. MIUR AOODRSI.REG.UFF.
n.usc.17682 del 12 novembre 2015)
Il progetto promuove l’educazione alla democrazia e alla cittadinanza attiva e più a
lungo termine la piena formazione della persona, il progetto mira all’ incentivazione
della partecipazione studentesca alla vita della scuola sia per migliorare la percezione
che gli studenti hanno della loro vita scolastica, che per favorire condizioni di
benessere fisico, psichico, mentale.
56
• «La Certificazione in Lingua Tedesca»
La scuola offre corsi di lingua aggiuntivi per sostenere l’esame di
certificazione europea esterna Liv. A2 e B1
• «La Certificazione in Lingua Francese»
La scuola offre corsi di lingua aggiuntivi per sostenere l’esame di certificazione
europea esterna Liv. A2 e B1
• «La Certificazione in Lingua Spagnola »
La scuola offre corsi di lingua aggiuntivi per sostenere l’esame di certificazione
europea esterna Liv. A2 e B1
• «Potenziamento della Lingua Francese» (organico dell’autonomia/
potenziamento Lingua Francese)
Il progetto ha l’obiettivo di approfondire lo studio della Lingua Francese, per ridurre
le l’insuccesso scolastico diffuso nel passaggio dal primo al secondo biennio. Le
attività faranno uso di metodologie innovative e coinvolgenti per motivare la
partecipazione degli studenti
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• «Itineraria» (organico dell’autonomia/ potenziamento)
Corso di Archeologia in convenzione con la Andrews University destinato agli
alunni di III e IV classi per avvicinare i corsisti al mondo dell’archeologia e
sensibilizzarli alla tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio archeologico.
Incontri in presenza + ore di stage presso il sito archelogico di Salemi
• «La Certificazione in Lingua Inglese»
In convenzione con un istituto di Lingua Inglese la scuola offre corsi di
conversazione in lingua straniera per l’acquisizione delle competenze
linguistiche utili per la certificazione europea
• «Migliorare le competenze: “ Percorsi di innovazione metodologica per il
miglioramento degli apprendimenti”. L’idea pr ogettuale di fondo consiste
nell’agire sulle competenze didattiche, progettuali e valutative dei docenti al
fine di migliorare le performances degli allievi e l’equità degli esiti che, come
emerge dai RAV della scuole proponenti, risultano problematiche.
Il progetto si sviluppa attraverso due diverse fasi, la prima relativa alla
formazione dei docenti, la seconda alla sperimentazione in classe dei percorsi
didattici prodotti durante la formazione.
Il corso è rivolto ai docenti di due diverse aree disciplinari, matematica e
italiano. (vedi PDM)
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• «Migliorare le competenze: Lingue Straniere: Inglese, francese,
spagnolo e tedesco» Laboratori che mirano a migliorare i risultati di
fine anno, aumentare le percentuali di alunni che acquisiscono la
certificazione europea. vedi PDM)
• «Dalla didattica dei contenuti ad un sapere autentico» progetto
volto a potenziare la formazione e l'aggiornamento dei docenti
con opportuna valorizzazione delle risorse interne e a gratificare
l’impegno e le attività dei docenti accrescendo il loro livello di
coinvolgimento. I risultati attesi riguardano il miglioramento del
processo insegnamento-apprendimento in situazioni esperenziali
e laboratoriali, progettare prove condivise e griglie di valutazione
delle competenze trasversali e disciplinari (vedi PDM)
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PROGETTI PON - FSE E FESR
L’Istituto M. Polo, in linea con le proprie finalità e con gli obiettivi stabiliti nel PDM si attiva per
presentare le candidature relative alle opportunità di finanziamento offerte dal FSE e dal FESR.
L’istituto ha già realizzato i seguenti progetti PON FSE/FSR:
a.s.2013/14 Azione B7 – “Comunichiamo e insegniamo in Lingua Inglese” (50 ore x docenti)
a.s.2013/14 Azione C1 “Passaporto per l’Europa: La certificazione in Lingua Inglese” (50 ore)
a.s.2013/14 Azione C1 “Passaporto per l’Europa: La certificazione in Lingua Tedesca” (50 ore)
a.s.2013/14 Azione C1 “Passaporto per l’Europa: La certificazione in Lingua Francese” (50 ore)
a.s.2013/14 Azione C1 “Passaporto per l’Europa: La certificazione in Lingua Spagnola” (50 ore)
a.s.2013/14 Azione C1 “Laboratorio di Lingua Italiana” (50 ore)
a.s.2013/14 Azione C1 “La matematica per l’economia aziendale” (50 ore)
a.s.2013/14 Azione C1 “Matematica della realtà e realtà della matematica” (30 ore)
a.s.2013/14 Azione C5 “Professione Guida Museale a Palermo” (120 ore)
a.s.2012/2013 e 2013/14 Azione F3 “Cool – School La scuola ti rende capaci” (1288 ore)
a.s.2015/2016 A.10.8.1 A1 adeguamento Infrastrutture
a.s. 2015/2016 A.10.8.1 A3 Ambienti Digitali: - Laboratorio Linguistico Mobile
- Aule aumentate dalla tecnologia
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3.14. VALUTAZIONE DISCIPLINARE
•
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente,
nella sua dimensione individuale e collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche.
• Oltre all'analisi del processo di apprendimento, del comportamento e del rendimento
scolastico complessivo degli alunni , il processo di valutazione concorre, con la sua finalità
anche formativa al successo formativo e scolastico, nonché al "successo di vita" degli alunni.
• La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in
quanto permette di seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi e ai fini da
raggiungere, nonché il sapere, il saper fare e il saper essere. L’insieme di tutte e tre gli aspetti
concorre alla misurazione delle competenze di ciascuno. Cosa valutare, dunque:
• L’apprendimento, cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e metacognitivi, con
particolare attenzione al processo e non solo al prodotto; quindi il miglioramento rispetto alla
situazione di partenza;
• aspetti del comportamento, cioè il raggiungimento di obiettivi relazionali: livello di rispetto
delle persone, delle norme e regole condivise e dell’ambiente scolastico, l’atteggiamento
dello studente.
La valutazione degli aspetti del comportamento tiene in considerazione, oltre alle eventuali
precise e motivate osservazioni effettuate dai singoli docenti, i seguenti indicatori: interesse e
partecipazione, impegno, socialità e comportamento, frequenza.
• L’ impegno si intende riferito alla: disponibilità ad impegnarsi con una quantità di lavoro
adeguata, ivi compresa l’attività di Alternanza – capacità di organizzare il proprio lavoro , con
riferimento anche ai compiti a casa, con continuità, puntualità e precisione e, ove previsto, di
Alternanza Scuola Lavoro.
61
Il processo di valutazione consta di tre momenti:
la valutazione diagnostica o iniziale
la valutazione formativa o in itinere
la valutazione sommativa o finale.
Per garantire una valutazione significativa è necessario che essa sia il frutto della
sintesi di un ampio spettro di elementi. Per tale ragione le singole discipline
implementano un variegato set di strumenti di verifica: prove scritte, strutturate e
non strutturate, grafiche, laboratoriali, orali, documentali.
Inoltre, al fine di disporre di elementi valutativi omogenei e uniformi, durante
l’anno, per ciascuna disciplina, oltre alle verifiche predisposte autonomamente dai
singoli docenti, verranno effettuate delle prove comuni per classi parallele, con
criteri di valutazione condivisi. E ancora, a partire dall’anno scolastico in corso, si
sperimenterà l’utilizzazione di prove autentiche per la valutazione delle
competenze.
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La valutazione diagnostica
• La valutazione diagnostica o iniziale serve a individuare il
livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei
prerequisiti, attraverso la somministrazione di test
d’ingresso. Al fine di renderla uniforme, si ritiene opportuno
somministrare, nelle classi prime, test d’ingresso uguali per
discipline, con criteri di valutazione condivisi, trasparenti ed
efficaci.
• L’analisi dei risultati dei test permetterà ai docenti di
effettuare attività di recupero dei prerequisiti e di
programmare, sulla base delle fasce di livello ottenute,
l’attività didattica con tempi e metodi idonei ai ritmi di
apprendimento e alle capacità dei singoli allievi.
63
La valutazione formativa
• La valutazione formativa o in itinere è finalizzata a cogliere
informazioni analitiche e continue sul processo di
apprendimento.
• Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai
docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione
didattica o predisporre interventi di recupero e rinforzo.
• Si prevedono prove collegiali con criteri di valutazione
condivisi, trasparenti ed efficaci.
64
La valutazione sommativa
• La valutazione sommativa o finale che si effettua alla fine del
quadrimestre e a fine anno, al termine dell’intervento
formativo, serve per accertare in che misura sono stati raggiunti
gli obiettivi, ed esprimere un giudizio sul livello di crescita
dell’alunno, tenendo conto sia delle condizioni di partenza sia
dei traguardi attesi.
• Si prevedono prove collegiali con criteri di valutazione condivisi,
trasparenti ed efficaci.
• Al fine di disporre di uno strumento valutativo comune e
condiviso, per l’attribuzione del voto finale nelle singole
discipline, viene adottata la rubrica di valutazione riportata nella
tabella seguente:
65
Livello/
Elementi
Livello 5
Eccellente
10
Livello 4
Molto buono/ buono
9-8
Livello 3
Discreto/sufficiente
7-6
Livello 2
Livello 1
Mediocre/insufficiente Gravemente
5-4
Insufficiente 3-1
Conoscenze
Le conoscenze acquisite
sono estremamente
organizzate, complete,
approfondite e ampliate in
modo autonomo
Le conoscenze acquisite
sono organiche e
complete anche con
approfondimenti
autonomi
Le conoscenze acquisite
sono sufficientemente
complete anche se non
sempre approfondite
Le conoscenze acquisite Le conoscenze acquisite
sono limitate e/o
sono assenti o
lacunose e parziali
estremamente lacunose
e frammentarie
Rielabora le conoscenze
in modo autonomo
riconoscendo
connessioni tra diverse
discipline.
Analizza e interpreta
fenomeni e situazioni
sufficientemente
complessi.
Applica le conoscenze
anche a contesti reali (o
realistici), individuando
soluzioni corrette.
Progetta in modo
autonomo sulla base di
criteri e obiettivi
assegnati, giustificando le
scelte effettuate.
Comunica e spiega in
modo chiaro, utilizzando
un lessico abbastanza
ricco ed appropriato,
esprimendo delle
opinioni personali.
Rielabora le conoscenze
in modo abbastanza o
sufficientemente
autonomo
Analizza e interpreta
fenomeni e situazioni
semplici o non molto
complesse.
Applica le conoscenze a
contesti noti,
individuando soluzioni,
anche se non sempre in
modo del tutto
autonomo.
Progetta
opportunamente guidato
sulla base di criteri e
obiettivi assegnati.
Comunica e spiega in
modo abbastanza chiaro,
utilizzando un lessico
sufficientemente
appropriato.
Rielabora in modo
parziale e non sempre
efficace (o spesso
inefficace) le
conoscenze apprese
Analizza soltanto
fenomeni e situazioni
elementari evidenziato
difficoltà
Applica le conoscenze
in modo parziale,
individuando soluzioni a
semplici problemi solo
se opportunamente
guidato
Progetta con difficoltà e
in modo non efficace e
non tenendo conto di
criteri e vincoli
Comunica utilizzando
un lessico elementare,
con difficoltà nell’uso
dei linguaggi specifici
Competenze Rielabora le conoscenze in
modo autonomo ed
efficace, stabilendo originali
connessioni interdisciplinari
Analizza e interpreta
fenomeni e situazioni anche
complessi.
Applica le conoscenze a
contesti nuovi e reali (o
realistici), individuando
soluzioni ottimali in modo
autonomo.
Progetta in modo autonomo
e originale, giustificando in
modo chiaro ed esaustivo le
scelte effettuate.
Comunica in modo chiaro,
fluido e rigoroso, utilizzando
un lessico ricco ed
appropriato arricchendo la
spiegazione con opinioni
personali fondate
razionalmente.
Non rielabora
o rielabora in modo
estremamente
inefficiente le scarse
conoscenze apprese
Non analizza o analizza in
modo molto parziale
situazioni estremamente
elementari e con grande
difficoltà. Evidenzia
scarse o del tutto assenti
capacità di applicazione
delle conoscenze.
Le capacità di
progettazione sono
molto scarse o del tutto
assenti
Comunica in modo
frammentario, incerto e
confuso evidenziando
difficoltà nell’uso della
lingua
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La rubrica contempla due elementi di valutazione, conoscenze e
competenze.
• La valutazione delle conoscenze quantifica il livello di acquisizione
dei saperi disciplinari ma anche l’autonomia dimostrata dall’allievo
nel sapere ampliare le proprie conoscenze.
• Il livello di acquisizione delle competenze viene, invece, stabilito
sulla base dell’osservazione di quattro dimensioni (o aspetti):
a) Capacità di rielaborazione
b) Capacità di analisi ed interpretazione
c) Capacità di applicazione e risoluzione
d) Capacità di progettazione
e) Comunicazione
La rubrica di valutazione riportata sopra fissa i criteri generali su cui si
basa la valutazione degli allievi e le dimensioni dell’apprendimento che
sono oggetto di valutazione. Gli strumenti di valutazione utilizzati dalle
singole discipline adattano tali criteri generali alle specificità della
disciplina (in termini di specifici saperi e competenze disciplinari).
67
Valutazione del comportamento e criteri per l’attribuzione del voto di
condotta
Il comportamento degli allievi è valutato dal Consiglio di classe con voto numerico
espresso in decimi: il voto di condotta, espresso fin dalla prima valutazione periodica,
riferito al comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede
scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo
realizzate al di fuori di essa.
La valutazione scaturisce da un giudizio complessivo relativo alla maturazione e alla
crescita civile e culturale dello studente e, in tale contesto, vanno collocate anche le
sanzioni disciplinari.
La valutazione del comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente,
alla media dei voti e, di conseguenza, al computo del credito scolastico.
Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. La valutazione
del comportamento, espressa dal CdC in sede di scrutinio finale, corrispondente a un voto
inferiore a sei/decimi, comporta l’automatica non ammissione all’anno successivo o
all’esame conclusivo del ciclo.
I fattori che concorrono alla valutazione del comportamento verranno osservati dai docenti
dei Consigli di classe, raccolti e riportati in sede di Consiglio dal Coordinatore della classe.
Il voto di condotta viene attribuito collegialmente da tutti i membri del Consiglio di classe
(eventualmente a maggioranza).
Il nostro Istituto ha individuato i seguenti indicatori per la valutazione della condotta degli
allievi
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Indicatori per la valutazione della comportamento
Rispetto di cose e
persone
Rispetto del Regolamento d’Istituto
Autocontrollo e buona educazione nelle
interpersonali
Rispetto e responsabilità nel comportamento
compagni, verso i docenti e il personale ATA,
patrimonio della scuola e di terzi
Correttezza dei comportamenti durante le verifiche
Corretto utilizzo delle strutture, degli strumenti e dei
nel rispetto delle norme di sicurezza
relazioni
verso i
verso il
materiali
Frequenza
Regolarità nella frequenza
Numero di assenze e ritardi
Assenze/ritardi in occasione di verifiche e valutazioni
Numero di uscite anticipate
Ritardi o omissione nella presentazione delle giustificazioni
Atteggiamenti
nei
confronti dello studio
Responsabilità e collaborazione nelle attività didattiche
Motivazione, attenzione, partecipazione al dialogo educativo
Impegno e costanza nello studio a casa, rispetto delle
consegne
Capacità di autoregolazione e autonoma volontà di recupero
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I descrittori del comportamento e la corrispondenza con i voti di condotta sono invece riportati
nella tabella seguente
Indica Rispetto di persone e cose
tori/
Voto
10
Comportamento esemplare. Scrupoloso rispetto del
regolamento
9
8
7
6
5
Frequenza
Atteggiamenti di studio
Assidua: assenze ≤5% , ritardi e uscite
Estremamente attenti,
anticipate non superano quanto previsto dal collaborativi e propositivi
regolamento d’istituto
Comportamento sempre corretto.
Regolare: assenze tra il 5% e il 10% , ritardi e Caratterizzati
Nessuna infrazione al Regolamento.
uscite anticipate non superano quanto
da apprezzabile responsabilità
previsto dal regolamento d’istituto
e impegno
Comportamento adeguato ma vivacità a volte di Abbastanza regolare: assenze tra il tra il 10% l Positivi
e
generalmente
disturbo.
15% , ritardi e uscite anticipate non superano adeguati alle richieste
Nessuna infrazione al Regolamento.
quanto previsto dal regolamento d’istituto.
Qualche richiamo verbale.
Qualche ritardo nelle giustificazioni
Comportamento non sempre corretto.
Non sempre regolare: assenze tra il 15% e il Non
sempre
adeguato
Richiami verbali o qualche nota scritta.
20%, ritardi e uscite anticipate non superano caratterizzato da una certa
Infrazioni non gravi sanzionate come da Regolamento ma quanto previsto dal regolamento d’istituto.
saltuarietà e da un impegno
senza allontanamento dalle lezioni.
Ritardi e assenze non sempre regolarmente non sempre sufficiente
giustificati
Comportamento scorretto.
Molto irregolare: assenze tra il 20% e il 25% Atteggiamenti di studio
infrazioni al Regolamento con sanzioni e/o
e/o ritardi e uscite anticipate superano quanto caratterizzati
allontanamento dalle lezioni inferiori a 15 gg.
previsto dal regolamento d’istituto.
da disinteresse, passività
Omissioni e mancanze nelle dovute
impegno
giustificazioni
carente.
Frequente violazione dei regolamenti con ammonizioni Molto irregolare: assenze tra il 20% e il 25% caratterizzati
verbali e/o scritte e sanzioni che prevedano
e/o ritardi e uscite anticipate superano quanto da disinteresse, passività e
l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore previsto dal regolamento d’istituto
impegno
ai 15 gg. e che, successivamente all’irrogazione delle Assenze ingiustificate o giustificate in
molto carente.
sanzioni disciplinari non abbia dimostrato apprezzabili ritardo.
e concreti cambiamenti nel comportamento tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel
70
percorso di crescita e maturazione.
Sebbene i voti di condotta superiori al 6 siano da considerarsi
valutazioni positive, è bene sottolineare che i voti 7 e 6 denotano, pur
all’interno di una soglia di accettabilità, situazioni problematiche
relative alla frequenza e l’impegno accompagnate da richiami verbali, note
scritte o sanzioni disciplinari per infrazioni del Regolamento di Istituto.
L’eventuale valutazione di insufficienza, indicata con voto 5, rappresenta
condotte gravemente scorrette. Detta valutazione, nello scrutinio finale,
comporta la non promozione all’anno successivo o la non ammissione agli
Esami di Stato. Per la gravità del provvedimento, l’insufficienza sarà
sempre adeguatamente motivata e verbalizzata dal Consiglio di classe.
71
Criteri per la quantificazione del credito scolastico
Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, ai sensi delle vigenti disposizioni, procede
all’attribuzione del credito scolastico sulla base della tabella A (DM n. 99/09).
L’attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell’ambito della banda di oscillazione, a partire dalla
media dei voti, tiene conto del complesso degli elementi valutativi di cui all’art.11, comma 2, del
DPR n. 323/1998 e dell’O.M. n. 40/2009. Il Collegio dei docenti individua i seguenti indicatori
PARAMETRI
PUNTEGGIO
Assiduità alla frequenza scolastica (1)
0,20
Interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo anche in riferimento 0,20
all’insegnamento della Religione cattolica
Rispetto delle regole di convivenza civile e democratica
0,20
Partecipazione alle attività integrative e complementari (2)
0,20
Attività di alternanza scuola-lavoro con valutazione B/O
0,20
1)
Si considerano fino ad un max del 10 % di assenze sul monte ore complessivo, escluse quelle rientranti nelle deroghe
deliberate dal Collegio dei docenti.
2) Attività attuate al di fuori dell’orario scolastico ed extracurriculare (attività sportiva, teatro, partecipazione a progetti della
scuola e a concorsi, in rete, etc). Attività che contribuiscono alla crescita della persona documentati attestati di premio.
3) Per il credito formativo, in riferimento al Decreto Ministeriale 24/2/2000 n.49, si considerano pertinenti le attività didattiche
e culturali, professionali, socio-assistenziali e sportive che hanno attinenza con l’indirizzo del corso di studi della classe e che
vengono realizzate all’esterno dell’istituzione scolastica
Per un punteggio pari o superiore a 0,50 viene attribuito il punteggio massimo della banda di oscillazione.
N.B. Gli attestati vanno consegnati al coordinatore della classe almeno sette giorni prima dell’inizio dello scrutinio finale (entro il
01/06). Qualora la promozione avvenga per voto di consiglio, si attribuirà il credito scolastico minimo nella fascia determinata
dalla media dei voti
72
L’attribuzione dei Crediti Formativi, in conformità del
D.M.40/2000- art. 1, c 1,c 2 e art. 3, è regolamentata da
apposite linee guida deliberate dal CdD.
73
VALUTAZIONE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALIPER GLI ALUNNI CON DSA (legge 170/2010)
Predisposizione del Piano personalizzato e stesura relazione finale
Le modalità di valutazione tengono conto dei progressi, ma anche delle conquiste e delle difficoltà in tutte le
discipline dove le DSA si manifestano.
Le prove di verifiche sono strutturate tenendo conto dei processi più che dei prodotti e sono predisposte con
esercizi e domande che richiedono soluzioni con strategie compensative come:
•
tabella delle misure, tabelle delle formule, calcolatrice, registratore, cartine geografiche e storiche, tabelle
della memoria di ogni tipo, sintesi vocale, commisurati al singolo caso cassette registrate dizionari di lingua
straniera computerizzati, tabelle…
E strategie dispensative come:
•
lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio
mnemonico delle tabelline; dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta a causa delle difficoltà
rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia( per i casi di alunni che riportino una certificazione
che lo preveda); tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione
degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di interrogazioni programmate;
assegnazione di compiti a casa in misura ridotta; possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per
quantità di pagine. Valutazione commisurata alla prestazione : valutare il processo più che il prodotto.
74
PER ALUNNI CON DISABILITA’ (legge 104/92)
• Progettazione del PEI
• Percorso orientato al conseguimento del titolo di studio con didattica
individualizzata:
• - adattamento del curricolo: obiettivi minimi, semplificati, alternativi,
aggiuntivi, utilizzo delle TIC;
• - adattamento delle strategie di insegnamento: aggiunta di aiuti (input),
nelle risposte (output) dell’alunno/a:
- eterocromia dei tempi di apprendimento dentro la classe: lavori di gruppo
- individualizzazione;
- in laboratori; alternanza scuola-lavoro e Terza Area
- adattamento dei contesti in cui avviene l’apprendimento: dove, quando,
con chi.
- Uso di griglie di valutazione commisurate alle prestazioni .
75
PER GLI ALUNNI STRANIERI
• Le modalità di valutazione tengono conto dei tempi e delle modalità di
ingresso dell’alunno , l’alfabetizzazione della lingua2 – la partecipazione
– dei progressi ma anche delle difficoltà derivanti dalle difficoltà
linguistiche. indicazioni espresse dal MIUR (CM 24/2006) orientate ad
una valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo,
per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua
italiana :
• “la Lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che
può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua di
origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua
dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato
che si tratta di competenze specifiche” Uso di griglie di valutazione
commisurate alle prestazioni e all’ingresso degli alunni stranieri.
76
4.0 Valutazione della scuola
4.1 Autovalutazione di Istituto
•
•
•
•
•
•
L’autovalutazione di Istituto è fondamentale per dare senso e valore al servizio offerto e al lavoro svolto e per
verificarne l’efficienza e l’efficacia. L’autovalutazione realizza quell’aspetto dell’autonomia scolastica che
permette di analizzare criticamente il funzionamento delle istituzioni scolastiche per testare la qualità delle loro
azioni formative e dei processi messi in atto e conseguentemente per garantire sulla base dei dati emersi la
qualità delle performance .
Coerentemente con la Mission della Scuola che si fonda sulla formazione dell’alunno come persona in
apprendimento e come cittadino, per l’individuazione delle priorità che avrebbero orientato le scelte del
Progetto di Miglioramento la scuola ha posto il focus sull’azione didattica e quindi sull’ esplorazione dell’
efficacia del processo di insegnamento/apprendimento, degli esiti e delle risorse coinvolte, sul miglioramento
della Qualità dell’Offerta Formativa.
Nel 2012 il nostro istituto ha aderito al Progetto CAFfor Miur/Formez. Il progetto Progetto CAFfor Miur, nasce
come modello sperimentale e nell’a.s. 2013-2014 la scuola ha redatto il proprio Piano di Miglioramento.
Il MIUR ha curato la formazione dei referenti del progetto fornendo loro gli strumenti per la progettazione e la
realizzazione del Piano di Miglioramento.
La scelta dei progetti si è basata sull’elaborazione dei dati emersi dal RAV e nasce dalla volantà di apportare
miglioramenti coerenti ed efficaci, nel rispetto della reale possibilità di cambiamento della situazione di
partenza. Si è proceduto individuando i fattori critici di successo più significativi per il miglioramento
dell’organizzazione e di maggiore impatto. In coerenza con essi è stato definito il grado di priorità di intervento.
Le criticità emerse dall’autovalutazione riguardano direttamente aree di interesse presenti esplicitamente nel
PTOF. Il piano di miglioramento si integra con le attività e gli obiettivi del PTOF in quanto agisce direttamente
sulla pianificazione strategica della scuola per incrementare gli elementi qualificanti e per migliorare gli aspetti
di criticità.
77
4.2 PRIORITA’ E TRAGUARDI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
ESITI DEGLI STUDENTI
1) Risultati scolastici
LE NOSTRE PRIORITA’ E I NOSTRI TRAGUARDI
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Ridurre la percentuale di non ammessi
nel passaggio dalla II alla III classe;
Ridurre la percentuale di giudizi sospesi
nelle prime classi e nelle terze classi
anche al fine di ridurre l'anomala
percentuale di trasferimenti.
Ridurre la percentuale di dispersione e
di insuccesso formativo
2) Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Migliorare le competenze di base degli
allievi in italiano anche attraverso il
potenziamento delle competenze
metodologiche- didattiche dei docenti
Migliorare le competenze di base degli
allievi in matematica anche attraverso
il potenziamento delle competenze
metodologiche- didattiche dei docenti
3) Risultati relativi all’acquisizione
delle competenze delle Lingue
Straniere
Migliorare le competenze nelle Lingue
Straniere (Francese,
Inglese,Spagnole,Tedesco) anche
attraverso il potenziamento delle
competenze didattiche dei docenti
Portare la percentuale dei non ammessi
alla terza classe almeno ai livelli della
media regionale; Ridurre la percentuale
degli allievi con giudizi sospesi ai valori
corrispondenti alle medie nazionali.
Ridurre la variabilità degli esiti ai livelli
delle medie di riferimento
Ridurre il tasso di abbandono nelle classi
iniziali.
Migliorare i migliorare di qualche punto
percentuale i risultati delle prove
standardizzate nel confronto con gli altri
istituti di medesima tipologia .
Aumentare il numero degli studenti che
raggiungono i livelli di competenza
europea B1/2 e acquisiscono la
certificazione esterna
78
4.3 Aree di processo e obiettivi
Aree di Processo e Obiettivi
AREA DI PROCESSO
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
1) Curricolo,progettazione e valutazione
Migliorare le competenze in Matematica,
Italiano e nelle Lingue Straniere (Francese,
Inglese, Spagnolo e Tedesco. Effettuare le
prove INVALSI in tutte le II classi dell’istituto.
2) Ambiente di apprendimento
3) Inclusione e differenziazione
4) Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
Potenziare le attività di progettazione nei
dipartimenti disciplinari. Effettuare prove
comuni di istituto.
Miglioramento degli spazi didattici attraverso
la realizzazione di ambienti supportati dalla
tecnologia digitale. Incentivare la didattica
laboratoriale ed inclusiva.
Miglioramento dell’autostima, del metodo di
studio e delle strategie di apprendimento
Incrementare la partecipazione degli studenti
alla vita della scuola
Potenziare la formazione e l'aggiornamento
del personale Docente e non Docente con
opportuna valorizzazione delle risorse interne
79
4.5 PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE
La formazione degli insegnanti è da considerare necessaria per garantire la qualità del
percorso formativo degli studenti. Essa è fattore determinante per la qualificazione del
nostro sistema educativo e per la crescita professionale delle figure che vi operano. La
nostra scuola ha sempre ritenuto prioritario diffondere la cultura dell’aggiornamento e della
formazione continua: un’acquisizione di competenze da spendere sul campo, da
condividere e socializzare.
Sono stati organizzati:
 incontri di informazione sulle tematiche DSA/Bes
 un corso di formazione “La scuola comunica la Salute” (FESR- Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale)
 un percorso di aggiornamento e formazione “ La mente adolescente e il lavoro docente
tra rischi e opportunità” organizzato in collaborazione con il personale dell’USR Sicilia e
dell’osservatorio contro la dispersione scolastica
 un corso di aggiornamento per i docenti “Palermo nella storia”
 corsi di formazione per la SICUREZZA per Docenti, Studenti, e personale A.T.A.
Alla luce delle nuove disposizioni ministeriali, legge 107/2015, comma 124 dell’art.1 e
comma 12 dell’art.1 che propongono un nuovo quadro di riferimento per la formazione in
servizio del personale, diventa ancora più determinante progettare e realizzare un piano che
coinvolga il maggior numero di docenti e personale tutto e contribuisca al loro sviluppo
professionale.
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In linea con i bisogni formativi emersi per la realizzazione delle priorità inseriti nel
PDM dell’Istituto il focus riguarderà gli assi del Personale Docente e A.T.A. per i
seguenti ambiti:
AREA PERSONALE DOCENTE
Autonomia organizzativa e didattica:
Innovazione Metodologica e didattica
Programmazione e didattica per competenza
Nuovi modelli organizzativi e di gestione degli
spazi
Competenze digitali e i nuovi ambienti per
l’apprendimento:
Metodologie ed utilizzo di strumenti e
ambienti per la didattica digitale e la didattica
inclusiva
Uso di applicazioni specifiche per
l’insegnamento delle varie discipline
Flipped class-room
Sistemi di archivistica digitale (Biblioteche
scolastiche Innovative)
Valutazione ed il miglioramento:
Certificazione delle Competenze
Compiti di realtà e valutazione autentica
Valutazione della scuola autovalutazione e
monitoraggio
AREA A.T.A.
Innovazione tecnologica:
₋ Uso delle nuove tecnologie (liv.Base)
₋ Uso delle nuove tecnologie (liv.Base)
Organizzazione e rinnovamento dell’impostazione
del lavoro:
₋ Modalità di organizzazione del lavoro e
rinnovamento delle impostazioni
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L’istituto Tecnico Economico ind. Turistico “Marco Polo” riconosce che la partecipazione ad l’attività di
formazione in servizio, sia a livello individuale che collegiale, costituisce un diritto in quanto funzionale alla
piena realizzazione e allo sviluppo delle rispettive professionalità ed ancor di più un dovere, in quanto, in linea
con il comma 124 della Legge 107/2015, che la qualifica come “obbligatoria, permanente e strutturale”, essa è
necessaria per promuovere l’efficacia del sistema scolastico, e per garantire la qualità dell’offerta formativa così
come delineato nel PTOF e nel PDM.
Segue Piano Triennale per la Formazione dei Docenti e relativi criteri di valutazione- in via di approvazione.
Le azioni formative saranno prioritariamente rivolte:
 a tutte le iniziative di sistema a carattere obbligatorio (neo assunti, personale docente a tempo
indeterminato)
 ai gruppi di miglioramento impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PDM
 ai docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica nel quadro
delle azioni definite nel PNSD
 ai docenti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate dall’Istituto anche relativamente
alle innovazioni introdotte dalla Legge n. 107/2015
I docenti autorizzati a partecipare ad iniziative di aggiornamento esterne alla Scuola si impegnano a diffondere,
anche attraverso mini-seminari, le documentazioni e i materiali prodotti, quale contributo alla crescita
professionale del collegio.
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AZIONI INERENTI AL PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE
(a cura dell’Animatore Digitale)
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) nasce con l'obiettivo di modificare gli
ambienti di apprendimento per rendere l’offerta educativa e formativa coerente con i
cambiamenti della società, della conoscenza e con le esigenze e con i ritmi del mondo
contemporaneo.
Dopo una fase di analisi dei bisogni formativi e di ricognizione delle "buone pratiche"
interne all'istituto, svolta lo scorso a.s. si è ritenuto opportuno venire incontro ad una
richiesta di formazione mirata non soltanto all'acquisizione di competenze digitali, ma
anche e soprattutto di pratiche tendenti a rafforzare l’azione culturale già in atto e a
rendere la scuola come ambiente adatto alla formazione e all’apprendimento nell’era
del digitale.
Nell'era digitale odierna urge formare studenti che sappiano utilizzare in modo
autonomo e consapevole le nuove tecnologie, al fine di evitarne dipendenze e, al
contrario, di poterne sfruttare tutte le potenzialità che esse contengono per un più
facile inserimento nel mondo del lavoro.
Il risultato atteso è quello di rendere l’offerta formativa del nostro Istituto efficace e
competitiva, perfettamente rispondente alle richieste del mondo del lavoro e di una
società globale e in continua evoluzione.
Si tratta dunque di una rivoluzione culturale, in cui sono coinvolti tutti gli attori della
scuola: D.S., D.G.S.A, docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, per la
promozione dell’innovazione in campo metodologico-didattico ma anche in campo
organizzativo.
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Situazione di partenza
Il nostro Istituto è fornito di una rete cablata LAN nei laboratori, dislocati in tutto
l'edificio, e di un sistema di collegamento WiFi che permette l’accesso a Internet in quasi
tutte le parti dell’edificio scolastico, soprattutto nelle classi.
Esistono 5 laboratori polifunzionali (per la matematica, la fisica, le lingue straniere, l'arte
e le discipline turistiche aziendali) e due aule speciali (aula di geografia e saletta
"esabac").
Alcune aule sono già dotate di schermi touch-screen che superano il concetto di Lavagna
Interattiva, rompendo gli schemi della classe come ambiente di apprendimento chiuso e
che permettono di sviluppare una didattica sempre più collaboratoriale e laboratoriale
nell'ottica di un'«aula aumentata», cioè uno spazio aperto all'interno del quale sviluppare
la «didattica 2.0», dove cioè gli alunni diventano attori del cambiamento e partecipano
alla costruzione del sapere piuttosto che alla sua mera ricezione passiva.
Da alcuni anni inoltre è oramai funzionante a pieno regime il registro elettronico che si
configura come una vera piattaforma per la comunicazione scuola-famiglia e che affianca
egregiamente il sito web istituzionale (in fase di rinnovamento e di adeguamento al
sistema «.gov.it») e il sito di e-learning per la formazione a distanza (Moodle) e al gruppo
su Facebook. Questo coacervo di strumenti è funzionale alla gestione e l’organizzazione
delle pratiche amministrative, all’Albo Pretorio on line, all’Amministrazione Trasparente,
all’organizzazione degli Scrutini on line e del
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Registro Elettronico, alla comunicazione scuola-famiglia e alla didattica
"blended" che include attività online.
I docenti e tutto il personale sono dotati di chiavi di accesso al WiFi per un
uso autonomo della rete Internet.
Diventa opportuno, quindi, riorganizzare il tempo e lo spazio della scuola
che oggi richiedono una sempre più frequente partecipazione, da parte
dei docenti, al dialogo con gli studenti con l'uso dei supporti più svariati
(facebook, whatsapp...) ed il rovesciamento dei momenti didattici (flipped
classroom).
A questa riorganizzazione si affianca quella metodologica che oggi richiede
molti sforzi da parte dei docenti ma che, se opportunamente guidata, può
permettere di ottenere risultati di eccellenza: si passa da una didattica
frontale ad una didattica collaborativa ed inclusiva, basata su moderne
strategie che prevedono diverse attività laboratoriali e l'uso degli
strumenti personali degli studenti (BYOD, Bring Your Own Device = Porta a
scuola il tuo mezzo di connessione) per sviluppare lavori di gruppo ed
innescare processi collaborativi e relazionali.
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1. Articolazione della formazione interna nel triennio
1. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite dal personale
scolastico.
2. Utilizzo di spazi web per la diffusione delle finalità e delle attività connesse con il PNSD attraverso
apposita sezione del sito web, social network (gruppi su FB-Whatsapp, cartelle condivise in
Dropbox o Google Drive…)
3. Workshop e corsi di formazione sui temi del digitale:
a. Metodologie ed utilizzo di strumenti ed ambienti per la didattica digitale e la didattica
inclusiva: BYOD, utilizzo di social network, blog, piattaforme, cloud (livelli avanzati)
b. Uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle varie discipline
c. Autoproduzione di contenuti didattici
d. Creazione spazi di condivisione di materiale didattico
e. Realizzazione di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di
Istituto.
f. Flipped Classroom e BYOD
g. Sistemi di archivistica digitale (Biblioteche Scolastiche Innovative)
4. Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale da svolgersi anche con attività on
line.
5. Partecipazione a bandi nazionali ed europei anche attraverso accordi di rete con altri Istituti
Scolastici, Enti, Associazioni, Università.
6. Uso della piattaforma europea e-Twinning , per scambi di idee e realizzazione di progetti in
collaborazione con altre scuole europee.
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2. Modalità per il coinvolgimento della comunità scolastica
1. Divulgazione delle finalità e delle attività connesse con il PNSD attraverso apposita
sezione del sito web e vari social network
2. Workshop e corsi di formazione anche aperti al territorio sui temi del digitale:
a. educazione ai media e ai social network:
b. sicurezza e cyberbullismo
c. copyright e privacy
3. Orientamento per le carriere digitali:
a. Alternanza scuola-lavoro per l’impresa digitale (programma «Sabre per la
simulazione di prenotazione telematica dei servizi turistici)
b. Alternanza scuola lavoro per l’impresa digitale (Start Up e strumenti “peer” del
mondo turistico )
c. Webzine: implementazione del giornalino online dell’istituto verso il canale
webTV
4. Partecipazione a bandi nazionali ed europei anche attraverso accordi di rete con altri
Istituti
Scolastici, Enti, Associazioni, Università.
5. Utilizzo del portale del MIUR “PROTOCOLLI IN RETE” per l’accesso a finanziamenti a
sostegno delle ICT nell’Istituzione.
6. Implementazione della comunità virtuale con famiglie e territorio, attraverso i servizi
digitali afferenti al sito web della scuola e ai social network
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3. Creazione di soluzioni innovative condivise
1. Eventuale integrazione e revisione della dotazione tecnologica
2. Creazione di spazi cloud per la diffusione e la condivisione delle buone
pratiche connesse con il PNSD anche attraverso i Social Network.
3. Progressiva digitalizzazione della biblioteca scolastica e sua apertura alle
classi anche online
4. Implementazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale
integrata
5. Promozione dell’integrazione del mobile attraverso l’uso di dispositivi
individuali nella didattica ( BYOD)
6. Utilizzo dei social nella didattica.
7. Utilizzo del coding nella didattica (biennio) come supporto didattico
innovativo per qualunque disciplina
8. Utilizzo di strumenti di condivisione di buone pratiche nella didattica:
piattaforme, repositories, blogs.
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L’azione del PNSD prevede lo sviluppo di progettualità su tre ambiti:
1. Formazione interna, organizzando laboratori formativi e favorendo l’animazione e la
partecipazione di tutta la comunità scolastica ad altre attività formative interne ma
anche esterne all’istituto.
2. Coinvolgimento della comunità scolastica, favorendo la partecipazione e stimolando il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività sui temi del
PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
3. Creazione di soluzioni innovative condivise, individuando soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso
delle LIM; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti
in altre scuole…), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in
sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
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5. 0 MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’
Tutte le attività progettate e realizzate per il miglioramento dell’offerta
formativa prevedono la presentazione di un piano di lavoro completo all’inizio
del percorso, da parte dei responsabili titolari dei progetti, e una relazione
finale, da parte degli stessi, in cui, dettagliatamente, vengono descritte tutte le
attività degli attori coinvolti , le presenze alle attività e il gradimento espresso
attraverso questionari predisposti ad hoc. Durante lo svolgimento delle
attività i responsabili titolari dei progetti, periodicamente dovranno relazionare
direttamente alla Dirigenza sull’evoluzione delle attività .
6.0 SERVIZI PER L’UTENZA
Il Dirigente Scolastico riceve il giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 per appuntamento.
-La Vicepresidenza riceve tutti i giorni, tranne il sabato, dalle ore 11:30 o per
appuntamento.
-La segreteria didattica è aperta al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.00 alle
ore 10.30 e martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00; in casi particolari, riceve per
appuntamento
- La Biblioteca è aperta ogni giorno secondo l’orario affisso.
-
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Il PTOF è un documento flessibile che può essere revisionato ogni anno con
modifiche e/o integrazione. Farà parte integrante del PTOF ogni iniziativa
progettuale proposta in itinere, coerente con gli obiettivi dell’Istituto.
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