Rassegna Stampa - IlGiornaledellaProtezionecivile.it

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Rassegna Stampa
14-11-2016
CENTRO
CORRIERE ADRIATICO
14/11/2016
44
CORRIERE ADRIATICO
14/11/2016
55
CORRIERE ADRIATICO
FERMO
14/11/2016
2
CORRIERE ADRIATICO
FERMO
14/11/2016
3
CORRIERE ADRIATICO
FERMO
14/11/2016
8
CORRIERE ADRIATICO
FERMO
14/11/2016
11
CORRIERE ADRIATICO
MACERATA
14/11/2016
2
CORRIERE ADRIATICO
MACERATA
14/11/2016
3
CORRIERE ADRIATICO
MACERATA
14/11/2016
7
CORRIERE ADRIATICO
MACERATA
14/11/2016
8
CORRIERE DELL'UMBRIA
14/11/2016
4
Caccia ai vandali delle auto. Il vescovo: Costituitevi
5
M.a.
Il terzo tempo del basket che batte il terremoto
6
Redazione
Intervista a Paolo Calcinaro - C` e ancora tanto da fare Calcinare ora lancia la
fase 2
7
Francesco Bacalini
Oggi Errani firma la nuova ordinanza
9
Lolita Falconi
Risolvere il nodo scuola per i bambini terremotati
10
Sonia Amaolo
Municipio e palazzo Francescani Due edifici storici a rischio crolli
11
Marco Pagliariccio
Sisma, i sindaci alzano la voce Coordinamento nell` entroterra
12
Alessandra Bruno
Arriva l` ordinanza sul cratere sismico
13
G.po.
Il ministro non vada a Macerata
14
Luca Patrassi
L`Anpi in lutto per la morte di Bordolini L`ultimo salute
15
C.pass.
Norcia - A Norcia e Cascia si torna a scuola, ma non a Preci = Si torna sui
banchi a Norcia e Cascia ma non a Preci
16
Chiara Fabrizi
CORRIERE DELL'UMBRIA
14/11/2016
5
CORRIERE DELL'UMBRIA
14/11/2016
5
Perugia - Salvare l`Appennino con un piano triennale
18
Mario Bravi
Foligno - Nel degrado le villette di Annifo "Alloggi pubblici all`abbandono" L`Ater:
19
"Ci siamo già attivati"
Redazione
CORRIERE DELL'UMBRIA
14/11/2016
16
CORRIERE DELL'UMBRIA
14/11/2016
61
GAZZETTA DI MODENA
14/11/2016
16
GAZZETTA DI MODENA
14/11/2016
16
GAZZETTA DI REGGIO
14/11/2016
13
LIBERTÀ
14/11/2016
4
MESSAGGERO RIETI
14/11/2016
35
MESSAGGERO RIETI
14/11/2016
37
MESSAGGERO UMBRIA
14/11/2016
38
Spoleto - Nasce comitato dei genitori per le scuole sicure
20
Redazione
Perugia - Corsa tra i Comuni per rientrare nel decreto
21
Sergio Casagrande
Il tesoro scordato nell`armadio = La centenaria: Poste, rivoglio il mio tesoro
22
Redazione
Due canne fumarie prendono fuoco a Sestola
23
Redazione
AGGIORNATO S`incendia una canna fumaria a San Giacomo di Guastalla
24
Redazione
Norcia, gli studenti tornano in classe
25
Redazione
Evacuato il centro elicotteri Forestale
26
Redazione
Sisma , lento ritorno alla normalità = Sisma , si riparte da scuole e strade
27
Luca Brugnara
Norcia - Norcia riapre, ma è rebus scuole = La scuola riapre ma tante incognite
per gli studenti
28
Ilaria Bosi
MESSAGGERO UMBRIA
14/11/2016
38
AGGIORNATO Perugia - La denuncia del degrado delle casette dell`Ater = La
denuncia del degrado delle casette dell`Ater
30
Ila.bo.
MESSAGGERO UMBRIA
14/11/2016
38
Norcia - Si riparte da San Benedetto = Si ricomincia dalla facciata di San
Benedetto
31
Antonella Manni
MESSAGGERO UMBRIA
14/11/2016
39
NAZIONE SIENA
14/11/2016
37
Foligno - Terremoto, il parroco don Luigi: Non spostate la scuola materna
32
Giovanni Camirri
AGGIORNATO Rogo sul tetto, palazzo evacuato Undici famiglie restano senza
casa
33
Redazione
NUOVA FERRARA
14/11/2016
11
RESTO DEL CARLINO
ANCONA
14/11/2016
37
RESTO DEL CARLINO
FERMO
14/11/2016
34
Via alla nuova palestra per l`Isit
34
Redazione
Si torna a scuola dopo le scosse, ma i genitori non sono sicuri
35
Sa.fe.
Stanze piene di materiale molto utile: la grande generosità non si ferma
36
A.m.
I
Rassegna Stampa
RESTO DEL CARLINO
FERMO
14/11/2016
34
RESTO DEL CARLINO
FERMO
14/11/2016
35
RESTO DEL CARLINO
FERMO
14/11/2016
38
RESTO DEL CARLINO
FERMO
14/11/2016
39
RESTO DEL CARLINO
FERMO
14/11/2016
39
RESTO DEL CARLINO
MACERATA
14/11/2016
34
RESTO DEL CARLINO
MACERATA
14/11/2016
34
RESTO DEL CARLINO
MACERATA
14/11/2016
34
RESTO DEL CARLINO
MACERATA
14/11/2016
35
RESTO DEL CARLINO
MACERATA
14/11/2016
36
RESTO DEL CARLINO
MACERATA
14/11/2016
36
TIRRENO GROSSETO
14/11/2016
11
TIRRENO GROSSETO
14/11/2016
11
14-11-2016
Scosse, vento, neve e allagamenti Resterà un `Angolo di Paradiso`
37
Adolfo Leoni
Quindici comuni nel `cratere` C`è tutta la provincia ovest
38
Redazione
Giusto trovare più risorse per i controlli sismici
39
S.s.
Lavori celeri, chiesa riaperta per la messa degli ex combattenti
40
Paola Pieragostini
Defibrillatore per la sicurezza
41
A.c.
AGGIORNATO Triplicato il cratere del sisma: dentro 46 comuni. Anche
Macerata nella lista
42
Giancarlo Falcioni
Ricognizione a Palazzo Ducale In salvo il materiale di Unicam
44
Eleonora Conforti
Triplicato il cratere del sisma: dentro 46 comuni.
45
Giancarlo Falcioni
Distrutta l`abbazia benedettina Quasi 400 persone evacuate
47
Matteo Parrini
Beni di prima necessità dai tifosi del Parma
48
Redazione
Gli uffici del Comune traslocano al Luzio
49
Redazione
La Misericordia di Manciano sul terremoto
50
I.a.
Il cuoco dell`alluvione aiuta anche i terremotati = Dall`alluvione al sisma, il cuoco
51
dal cuore d`oro
Ivana Agostini
TIRRENO MASSA CARRARA
14/11/2016
13
TIRRENO MASSA CARRARA
14/11/2016
15
TIRRENO MASSA CARRARA
14/11/2016
16
TIRRENO PONTEDERA
14/11/2016
11
TIRRENO PONTEDERA
14/11/2016
11
VOCE DI ROMAGNA
14/11/2016
7
CENTRO CHIETI
14/11/2016
10
Farina, gabbie e torce per una messa in scena spettacolare
52
Libero Red Dolce
L`immobilismo di Zubbani & co
53
Redazione
Torna a splendere il borgo di Corneda
54
Redazione
Il greto dell`Era come una discarica
55
Gabriele Gasperini
In caso di piena l`allarme arriva sul cellulare
56
Elena Iacoponi
Vicini ai terremotati di Amatrice con denaro e generi di prima necessità
57
Redazione
Tre incidenti in poche ore Docente ferito = Schianto con la moto, ferito un
37enne
58
Teresa Di Rocco
CENTRO CHIETI
14/11/2016
11
Palestra a fuoco Forse dietro c`è un piromane = Palestra a fuoco, non si esclude
59
il dolo
Paola Calvano
CENTRO TERAMO
14/11/2016
8
Mamme in visita alle scuole, oggi si torna in aula = Genitori in visita alle scuole
Restano timori sul rientro di oggi
60
Gennaro Della Monica
CENTRO TERAMO
14/11/2016
9
È caccia alla casa sicura e gli affitti si impennano = È caccia alla casa sicura e
gli affitti si impennano
62
Marianna De Troia
CENTRO TERAMO
14/11/2016
10
CIOCIARIA OGGI
14/11/2016
7
CORRIERE ADRIATICO
ASCOLI E SAN BENEDETTO
14/11/2016
2
CORRIERE ADRIATICO
ASCOLI E SAN BENEDETTO
14/11/2016
3
CORRIERE ADRIATICO
ASCOLI E SAN BENEDETTO
14/11/2016
3
CORRIERE ADRIATICO
ASCOLI E SAN BENEDETTO
14/11/2016
7
CORRIERE ADRIATICO
ASCOLI E SAN BENEDETTO
14/11/2016
44
CORRIERE ADRIATICO
ASCOLI E SAN BENEDETTO
14/11/2016
46
Ex rettorato inagibile, bisogna abbatterlo = L`ex rettorato deve essere abbattuto
64
M.d.t.
Frosinone -Ascoli, droga e violenza La questura dispone sei daspo
65
Redazione
Si volta pagina, tutti a lezione
66
Luca Marcolini
Grande attesa per la lista dei Comuni
68
Luigi Miozzi
Il rebus delle torri Merli Lo scacco dura da 6 anni
69
Mario Paci
Costantuni: Serve più prevenzione
70
Eduardo Parente
Risolvere il nodo scuola per i bambini terremotati
71
Redazione
Municipio e palazzo Francescani Due edifici storici a rischio crolli
72
Marco Pagliariccio
II
Rassegna Stampa
CORRIERE DELLA SERA
ROMA
14/11/2016
CORRIERE DI AREZZO
14/11/2016
3
14-11-2016
Cassia, da 11 anni palazzo occupato Nessuno lo libera = Cassia, il palazzo
occupato dai clandestini
73
Rinaldo Frignani
9
L`elisoccorso "Santa Fiora" riceve l`abilitazione Via libera a voli notturni e con il
maltempo
74
Davide Gambacci
CORRIERE DI RIETI
14/11/2016
3
Viabilità e scuole, Amatrice prova a ripartire = Amatrice prova a ripartire:
riaprono le scuole e le strade
75
Redazione
CORRIERE DI VITERBO
14/11/2016
8
CORRIERE DI VITERBO
14/11/2016
37
CORRIERE ROMAGNA DEL
LUNEDÌ
14/11/2016
11
CORRIERE ROMAGNA DEL
LUNEDÌ
14/11/2016
13
CORRIERE ROMAGNA DEL
LUNEDÌ
14/11/2016
53
CORRIERE ROMAGNA DEL
LUNEDÌ
14/11/2016
63
GAZZETTA DI PARMA
14/11/2016
16
GAZZETTA DI PARMA
14/11/2016
17
GAZZETTA DI PARMA
14/11/2016
18
GAZZETTA DI PARMA
14/11/2016
22
GAZZETTA DI PARMA
14/11/2016
22
GIORNALE DELLA
PROVINCIA
14/11/2016
14
GIORNALE DI LATINA
14/11/2016
14
GIORNALE DI LATINA
14/11/2016
24
GIORNALE DI LATINA
14/11/2016
27
LATINA OGGI
14/11/2016
10
LATINA OGGI
14/11/2016
19
LATINA OGGI
14/11/2016
21
LATINA OGGI
14/11/2016
21
MESSAGGERO
14/11/2016
20
MESSAGGERO
14/11/2016
21
MESSAGGERO ABRUZZO
14/11/2016
35
MESSAGGERO ABRUZZO
14/11/2016
36
MESSAGGERO ABRUZZO
14/11/2016
40
Martedì convocato Consiglio comunale straordinario
76
Redazione
"Non saranno i container del passato"
77
Redazione
Da Norcia l ` appello dei commercianti
78
Redazione
Precipita dal viadotto e muore = Muore dopo un volo di 40 metri nel vuoto
79
Redazione
Aiuti materiali e spirituali, così rinasce Montemonaco
80
Redazione
Lettere - Non si parla più terremoto
81
Posta Dai Lettori
Emergenza simulata in galleria esercitazione nel corso della notte
82
RC
Un pretone da 490 chili divorato in venti minuti
83
Paolo Panni
Sua maestà il tartufo di Fragno: boom di presenze
84
Nn
Tanti doni natalizi ai bambini di Accumoli, feriti dal sisma
85
Monica Rossi
Il San Martino d`oro a Meggi
86
Valentino Straser
I frati francescani lasciano San Carlo
87
Giorgio Pacetti
Insegna a fuoco nella notte si pensa a un cortocircuito
88
Redazione
Auto in fiamme notte di paura
89
Mirko Macaro
In 700 contro i nuovi orari
90
Giuseppe Mallozzi
Rogo nella notte Brucia un ` insegna
91
Redazione
Senzatetto nella stazione chiusa Principio di rogo nei locali dello scalo
92
Redazione
Incidente sull ` Appia Giovane in ospedale
93
Redazione
Brucia un ` auto nel centro storico
94
Federico Domenichelli
Lettere - La spesa pubblica per il terremoto
95
Ascanio De Sanctis
L`intelligenza è una cosa bestiale
96
Marco Ventura
Capriolo in riviera show a Giulianova
98
Francesco Marcozzi
È rivolta alla Pascoli = I nostri figli costretti a fare lezione in un ex magazzino
99
Sandro Abruzzese
Vasto, rogo in palestra è caccia ai piromani = Palestra a fuoco non si esclude la
pista dolosa Il giallo resta
100
Gianni Quagliarella
MESSAGGERO ABRUZZO
14/11/2016
41
Scuole, a Teramo riapertura a ostacoli = Scuole: rientro ma non per tutti
Mancano i piani di evacuazione
101
Valentina Procopio
MESSAGGERO FROSINONE
14/11/2016
37
MESSAGGERO ROMA
14/11/2016
36
NAZIONE EMPOLI
14/11/2016
35
Frosinone-Ascoli, sei Daspo in arrivo
102
Redazione
Regione Lazio - Torna il maltempo, oggi è allerta meteo
103
Redazione
Il grazie del comandante ai vigili in partenza per le zone del terremoto
104
Samanta Panelli
III
Rassegna Stampa
NAZIONE LIVORNO
14/11/2016
35
NAZIONE PISA
14/11/2016
33
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
1
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
1
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
2
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
2
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
3
14-11-2016
Il soffitto è pericolante: evacuazione
105
Redazione
Ritrovato senza vita Luca Baroni Precipitato nel dirupo di un`ex cava
106
Tommaso Strambi
Perugia - Oltre quattromila le persone assistite in Umbria
107
Redazione
Norcia - Sisma, da oggi lezioni nei container E` un primo passo per ripartire
108
Redazione
Norcia - Vasco Errani detta la linea sul post-sisma
109
Redazione
Norcia - Nelle tende tra freddo, rabbia e disagi = Dopo le scosse il gelo
110
Pa.pe.
Norcia - Senza cucina e soltanto con due docce = Senza cucina e con due sole
docce E in tenda saltano i riscaldamenti
111
Sara Minciaroni
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
3
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
3
NAZIONE UMBRIA PERUGIA
14/11/2016
3
REPUBBLICA ROMA
14/11/2016
1
RESTO DEL CARLINO
14/11/2016
19
RESTO DEL CARLINO
ASCOLI
14/11/2016
35
RESTO DEL CARLINO
ASCOLI
14/11/2016
35
RESTO DEL CARLINO
ASCOLI
14/11/2016
35
RESTO DEL CARLINO
ASCOLI
14/11/2016
40
meteoweb.eu
14/11/2016
1
Norcia- Puntellata la facciata della basilica
112
Redazione
Norcia - Tra le rovine della zona rossa spunta il cagnolino Ciccio
113
Redazione
Folignbo - Sei alloggi di Ater Umbria disponibili per l`emergenza
114
Redazione
Protezione civile lascia il capo che ha gestito il Giubileo
115
Luca Monaco
Anche Ascoli e Macerata nel cratere Niente tasse per chi ha subìto danni
116
Mario Di Vito
Altri dieci Comuni sono nel cratere Ascoli, niente tasse per chi ha danni
118
Mario Di Vito
Si torna a scuola dopo due settimane Stanziati fondi per aumentare il personale
119
Redazione
Referendum, seggi speciali per i terremotati
120
Redazione
La Misericordia al lavoro per aiutare i terremotati Senza sosta dal 24 agosto
121
Redazione
- Terremoto: primi moduli e camper per gli agricoltori ascolani - Meteo Web - - - 122
Redazione
meteoweb.eu
14/11/2016
1
meteoweb.eu
14/11/2016
1
- Terremoto, Errani: sono 130 i Comuni del cratere - Meteo Web - - - - -
123
Redazione
- Terremoto: a Norcia attiva una postazione Servizio veterinario regionale Meteo Web - - - - -
124
Redazione
meteoweb.eu
14/11/2016
1
meteoweb.eu
14/11/2016
1
- Terremoto: anche l'esercito nei centri in Valnerina - Meteo Web - - - - -
125
Redazione
- Terremoto, Ceriscioli: "Errani ha piena consapevolezza della vastità e gravità
dei danni" - Meteo Web - - - - -
126
Redazione
meteoweb.eu
14/11/2016
1
- Terremoto, schiarite dopo maltempo e neve: ma adesso arriva il gelo - Meteo
Web - - - - -
127
Redazione
meteoweb.eu
14/11/2016
1
- Terremoto Umbria: on line i dati della crisi sismica da agosto a ottobre - Meteo
Web - - - - -
128
Redazione
ansa.it
14/11/2016
1
tiscali.it
14/11/2016
1
abruzzopopolare.it
14/11/2016
1
umbria24.it
14/11/2016
1
umbriaon.it
14/11/2016
1
umbriaon.it
14/11/2016
1
viterbonews24.it
14/11/2016
1
Servizi di Media Monitoring
Terremoto di magnitudo 4 vicino Norcia - Cronaca
129
Redazione
Terremoto di magnitudo 4 vicino Norcia
130
Redazione
UNA SOLIDA RESISTENZA
131
Redazione
Sisma: `No pendolari a scuola. Corsa per camper`
132
Redazione
Terremoto, l’Europa: Pronti ad aiutare
134
Redazione
Terremoto, danni lievi a Terni e Narni
136
Redazione
Nuova scossa di terremoto nella notte tra Marche, Umbria e Lazio
137
Redazione
IV
14-11-2016
Pag. 1 di 1
Caccia ai vandali delle auto. Il vescovo: Costituitevi
[M.a.]
Caccia ai vandali delle auto. fl vescovo: Costituitevi La rabbia dei residenti dopo l'ultimo assalto a colpi di mazza
FABRIANO Una bravata in piena notte o un dispetto contro coloro che lasciano le auto fuori casa per paura di non
riuscire a fuggire in caso di terremoto. Sono due delle piste seguite dalle forze dell'ordine per risalire agli autori dei
danneggiamenti contro una quindicina di auto parcheggiate lungo la strada ai Giardini Pubblici Regina Margherita e in
via Brodolini con parabrezza e lunotti presi a mazzate. Tra i proprietari sale la paura per un gesto assurdo, i residenti
del centro storico chiedono il potenziamento dei con trolli e l'installazione di telecamere di sicurezza. L'ultima ondata
di acquisti di spycam è stata stoppata dall'amministrazione comunale per colpa della sentenza Penzi che ha
condannato l'Ente a pagare un super risarcimento. Se non cambierà qualcosa - avvertono alcuni abitanti - ci faremo
giustizia da soli. Nessuno, negli ultimi giorni, ha segnalato episodi o movimenti sospetti, i vandali sono riusciti a non
far rumore. Le auto parcheggiate al parco non si affacciano sulle abitazioni ma colpisce che nessuno si sia accorto di
nulla. Polizia e carabinieri chiedono la collaborazione dei cittadini affinchè chi ha visto o sentito qualcosa parli: non si
esclude nemmeno che ad agire sia stato qualcuno mosso da vendette nei confronti di uno o più resi denti della zona.
Da tempo i rè sidenti hanno chiesto pii agenti in strada per controllare, nel fine settimana, la movida che crea disagi a
chi vive nei vicoli del centro. Quindici autc danneggiate, lunotti e parabrezza in frantumi, fiancatÉ ammaccate, danni
per circe trentamila euro: è il bilancic dell'ultima ondata vandalica å cui le forze dell'ordine hannc dichiarato guerra.
Anche il vescovo Stefano Russo, nel corse della chiusura dell'Anno Santo ha chiesto agli autori di farE un passo di
responsabilità e d: costituirsi. m. a RIPRODUZIONE RISERVAI"/ Nell'ultimo assalto quindici auto nel mirino dei
vandali -tit_org-
Estratto da pag. 44
5
14-11-2016
Pag. 1 di 1
Il terzo tempo del basket che batte il terremoto
[Redazione]
Il terzo tempo del basket che batte il terremotc PORTO SANT'ELPIDIO Un buon esempio di come lo sport possa
consolare situazioni molto difficili come quella del terremoto. Nel campionato regionale di Promozione di basket si è
giocato San Crispino-Camerino. Hanno vinto i locali 63-61 ma la vera vittoria arriva nel dopo partita. Tutti a cena a
spesa dei padroni di casa per sostenere gli awersari, alle prese con i danni del sisma. Bravi. -tit_org-
Estratto da pag. 55
6
14-11-2016
Pag. 1 di 2
Intervista a Paolo Calcinaro - C` e ancora tanto da fare Calcinare ora lancia la fase 2
Entro Natale va riaperta la Sala dei Ritratti II patrimonio artistico in condizioni critiche
[Francesco Bacalini]
Ce ancora tanto da fare Calcinare ora lancia la fase 2 Entro Natale va riaperta la Sala dei Ritratti II patrimonio artistico
in condizioni critiche FERMO A poco più di due settimane dall'ultima scossa, dopo aver traslocato scuole e studenti,
evacuato interi condomini, gestito attraverso diverse strutture turistiche centinaia di sfollati del Maceratese, il sindaco
di Fermo Paolo Calcinaro fa il punto. Sono stati giorni vissutiprima linea, su tutti i fronti, per lui. Tra le tante cose a cui
è chiamato un sindaco nella gestione quotidiana della città - racconta -, il terremoto mi ha dato la sensazione di
essere veramente utile per la mia comunità. Quali sono state le primissime azioni messe in campo? Ci siamo
immediatamente attivati dopo le due scosse del 26 ottobre. Dopo quella delle 9 e 15, molte persone si era no
riversate in strada e per paura non volevano rientrare in casa. La nostra priorità a quel punto è stata quella di dare
accoglienza e ospitalità a questa gente. Così abbiamo deciso di aprire la palestra di via Leti, non potevamo lasciare
all'addiaccio tutte quelle famiglie, visto che pioveva anche a dirotto. Le contrade si sono mobilitate subito ed hanno
allestito una cucina da campo offrendo gratuitamente pasti caldi a chi non poteva ritornare in casa propria. Nel
frattempo abbiamo telefonato alle strutture ricettive di Lido di Fermo e Marina Palmense, che allora non erano ancora
convenzionate con il piano di Protezione Civile, chiedendo l'eventuale disponibilità ad accogliere chi era sfollato. In
meno di mezz'ora sei operatori di camping si erano già messi a disposizione. Poi la scossa del 30 ottobre, quella di
6.5 di magnitudo. Il colpo di grazia. Immediatamente la mattina alle 7.40 abbiamo riaperto il centro di prima
accoglienza alla palestra in via Leti. Sono iniziate ad arrivare una marea di segnalazioni da parte di privati, che
richiedevano un sopralluogo nelle abitazioni, da parte dei nostri tecnici, in questo caso provvidenziale è stata la
collaborazione degli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri perché altrimenti con i nostri geometri non ce
l'avremmo mai fatta, siamo riusciti così ad anticipare le linee nazionali. Il Centro operativo comunale di Protezione
Civile si è dimostrato un supporto valido e concreto... Å' stato fondamentale il lavoro dei volontari della Protezione
Civile, così come quello dei tecnici comunali che hanno dato immediata disponibilità. In queste circostanze non c'è più
orario, timbro del cartellino, nessuna rivendicazione, gli uffici che stanno sul fronte hanno agito con un forte senso di
responsabilità. E' stato fatto un lavoro corale. Molti lodano la sua tempestività nell'aver saputo gestire la situazione di
emergenza nelle scuole. Voglio raccontare un aneddoto: un nostro funzionario dell'ufficio tecnico è stato sorpreso
dalla scossa delle 9 di sera del 26 ottobre, mentre stava facendo un sopralluogo su una scuola media dopo quella
delle 7. Questo a dire che il monitoraggio sugli edifici scolastici è stato attivato fin da subito. Sulle scuole primarie e
medie abbiamo fatto un gran lavoro. Siamo riusciti a sistemare oltre 600 ragazzi, questo è stato possibile per la
collaborazione dimostrata da tutti gli attori coinvolti. Quando abbiamo pensato alla sistemazione degli alunni della
Beiti siamo stati in contatto con la Provincia, che già allora sapeva della inagibilità delle aule Liceo Classico. Qual è lo
stato invece degli edifici comunali? Io al momento non posso rientrare nel mio ufficio, un'ala del Comune ha riportato
diversi danni. Il Palazzo dei Priori al momento resta chiuso, ci sono delle lesioni non serie, ma non trascurabili. Il
secondo piano è inagibile. Ora dobbiamo cercare di riuscire a recuperare, almeno per le vacanze di Natale, la Sala
dei Ritratti, per evitare che le varie iniziative in programma si spostino altrove. Proprio ora che Fermo era ritornata a
vivere non dobbiamo abbandonarla, vogliamo dare continuità a quanto avevamo iniziato a fare. Per questo lancio un
appello a chi ha creduto i
n Fermo: "continuate a farlo". È probabile che i lavori di ripristino del Palazzo dei Priori slittino a dopo le feste?
Aspettiamo il sopralluogo della Sovraintendenza, Gli interventi da fare non sono strutturali, ma delicati, visto che si
tratta di un edifìcio storico che racchiude un museo. Il patrimonio artístico di Fermo, in che condizioni si trova? Critico.
A San Martino sono stati fatti dei sopralluoghi è uno degli edifìci storici che ha riportato danni pesanti. Ci stiamo
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attivando per la messa in sicurezza. San Zenone ha come sappiamo la torre campanaria fortemente compromessa,
da lunedì l'impresa che si occupa della messa in sicurezza è all'opera. Poi ci sono tutte le chiese, tutte chiuse e
inagibili. Com'è stato firmare le ordinanze di sgombero? Ho fìrmato circa un centinaio di ordinanze e ogni volta è stato
doloroso soprattutto se conosci la famiglia che deve lasciare la sua casa. Fortunatamente ora sto firmando anche
alcune revoche, molti privati infatti hanno anticipato il decreto e si sono portati avanti con i lavori. Come sono stati
sistemati gli sfollati fermani? Abbiamo voluto che i nostri sfollati restassero sul territorio, per una questione di dignità e
così sono stati ospitati in strutture ricettive fermane, come l'Hotel Abbiamo voluto che i nostri sfollati restassero sul
territorio per una questione di dignità Astoria. Fermo ha dimostrato di avere anche un grande cuore mettendosi a
disposizione anche di chi è stato seriamente colpito dal terremoto come la gente di Visso. Lei la settimana scorsa ha
incontrato il sindaco del paese che cosa vi siete detti? Mi ha trasmesso una grande senso di attaccamento al
territorio. Mi ha raccontato del suo paese gravemente danneggiato. Mi ha parlato dell'emergenza scuola, del fatto che
ha 75 bambini da gestire, e che vuole trovare una struttura agibile vicino al paese. Non vogliono dividere gli alunni nei
vari plessi della costa. Un modo per preservare il senso di appartenenza ad una comunità. Francesca Bacalini
RIPRODUZIONE RISERVATA Fondamentale il Lavoro dei volontari della Protezione Civile, così come quello dei
tecnici comunali A sinistra il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro che fa il punto dopo le scosse di terremoto di ottobre.
Sorpa uno dei tanti sopralluoghi di questi giorni a Fermo FOTO SARA CAMPETELLI -tit_org- Intervista a Paolo
Calcinaro - C' e ancora tanto da fare Calcinare ora lancia la fase 2
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Oggi Errani firma la nuova ordinanza
[Lolita Falconi]
Oggi Errani finna la nuova ordinanza Ridefìnito il cratere, sono 130 i Comuni no entro ãòøî di dicembre di instalããïìïñ",,..,. lare i primi container. Si tratta in FERMO Sono 130 totale i Comuni di so di una soluzione tampone Marche,
Umbria, Lazio e Abruzzo che non è mai piaciuta ai tecnici viste che figurano nel cratere sismico: il commissario per la
ricostruzione Va- le condizioni climatiche delle zone sco Errani firmerà la nuova ordinan- colpite dal terremoto ma che
è toma2a questa mattina. Lo ha annunciato ta d'attualità dopo le pressioni della lo stesso Errani negli incontri avuti
politica. Che poco conosce tempi, con il presidente delle Marche Luca modalità e necessità di un'emergenCeriscioli e
i sindaci del Fermano, za. Le soluzioni alloggiative preferidell'Ascolano e della provincia di An- bili - ha ribadito il
Dipartimento - recona. Oltre ai 62 Comuni già inseriti stano le autonome sistemazioni e le nell'ordinanza emessa dopo
il sisma strutture ricettive che possano offridel 24 agosto, ce ne sono altri 68 che rè standard migliori. Ed infatti i
conhanno subito danni con le scosse di tainer saranno tutt'altra cosa rispetottobre. Con la terra che continua a to alle
soluzioni abitative d'emergentremare, e la prima neve che ha fatto za, le casette di cui si parla da mesi. Il la sua
comparsa sui Sibillini, il gover- bando prevede la fornitura di containo accelera anche per l'arrivo dei ner comuni, per
un massimo di 3 percontainer nelle zone terremotate: il soné e senza servizi. I campi che si capo della Protezione
Civile Fabrizio andranno ad allestire, ricalcheranno Curcio, dopo la pubblicazione nella in tutto e per tutto le tendopoli,
con i serata di venerdì del decreto legge in container al posto delle tende. IntanGazzetta Ufficiale, ha firmato l'ordi- to i
parlamentari di Forza Italia Mananza che consente a Consip - la cen- ria Stella Gelmini, Marco Marin e Retrale
d'acquisto di palazzo Chigi - di migio Ceroni hanno chiesto la soawiare la procedura negoziata per il spensione del
pagamento delle tasse noleggio, il trasporto, l'installazione per almeno 24 mesi, l'acquisto da e la rimozione dei
container. Entro parte dello Stato di immobili invencinque giorni a partire da sabato, duti per garantire una
sistemazione dunque, le aziende interessate alla provvisoria ai terremotati, per poi, gara dovranno presentare le loro
offerte e indicare quanti moduli sono in grado di fornire entro 15 giorni: tempi ridottissimi, che consentiran- una volta
finita l'emergenza, utilizzare gli alloggi come case popolari. Lolita Falconi RIPRODUZIONE RISERVATA I container
arriveranno entro 15 giorni, è una soluzione tampone per chi ha esigenze particolari II commissario Vasco Errani tit_org-
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Risolvere il nodo scuola per i bambini terremotati
[Sonia Amaolo]
II Garante dell'Infanzia visita gli sfollati Colpito dalla solidarietà riscontrata PORTO SANTELPIDIO II Garante
dell'infanzia visita i terremotati e promette l'impegno in prima linea per risolvere il nodo scuola. Nonostante in questi
giorni l'attenzione sia centrata al massimo sui minori lontani da casa, resta il nodo da sciogliere: l'inserimento a
scuola. Di questo ha discusso con il sindaco Na2areno Franchellucci, l'Ombudsman delle Marche Andrea Nobili,
Garante regionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che venerdì ha fatto tappa all'Holiday di Porto
Sant'Elpidio, la riviera a misura di bambino. Sulle strutture ricettive della costa marchigiana ci sono 1.080 minori 0-13
anni, secondo i dati della Protezione Civile nazionale che gestisce l'emergenza sfollati in Centro Italia. Di questi minori
307 so no ospiti negli alberghi in provincia di Fermo e 168 di questi, più della metà, sono nelle strutture ricettive
elpidiensi. Grandi numeri E' Porto Sant'Elpidio a ospitare il maggior numero di bambini e adolescenti, per questo il
Garante regionale ha fatto tappa all'Holiday, dove c'è il centro di prima accoglienza per terremotati. La visita si è
sviluppata in due fasi, dapprima c'è stato l'incontro con il primo cittadino, a lui il Garante ha chiesto notizie sulla
scuola. Sono rimasto molto colpi- to dalla solidarietà che ho riscontrato sul territorio - spiega Nobili - c'è una risposta
molto attenta da parte delle istituzioni locali. Il comune di Porto Sant'Elpidio - aggiunge il Garante - è veramente molto
attento e impegnato e sta dando le risposte migliori a una situazione difficile. E' evidente che, rispetto al tema della
continuità scolastica, bisogna impegnarsi - continua - per garantire la ripresa del percorso di studio nelle condizioni
migliori, cercando di tenere insieme diversi aspetti. Di questo abbiamo parlato con il sindaco che mi pare sia
consapevole del problema. Cerchiamo di fare sistema, per questo mi impegnerò in prima persona. Da domani (oggi,
ndr) mi sono assunto il compito, per quello che mi compete, di mettermi in contatto con le istituzioni preposte, scuola e
protezione civile, per capire come ci si sta muovendo e vedere se, sul fronte dell'inserimento scolastico, si possono
dare risposte migliori. Il summit Dopo aver parlato con il sindaco, il Garante ha incontrato la vice, Annalinda Pasquali,
che tra le deleghe ha il Rapporto con il Volontariato. Erano presenti le associazioni che hanno fatto partire la gara di
solidarietà per garantire la migliore ospitalità agli sfollati. Con Pasquali c'erano il referente regionale degli Scout
Matteo Carlocchia, le titolari de "Le Matite Colorate" Silvia Di Mininno e Anna Ciccale che all'Holiday hanno allestito la
lu- II comune di Porto Sant'Elpidio sta dando Le risposte migliori a una situazione difficile doteca, la Protezione civile
locale che ha allestito un parco gio chi nella sala di prima acco glienza del campeggio, le rap presentanti
dell'Osservatoric sui minori di Porto Sant'Elpi dio con la coordinatrice Rosei la Quatrini. C'era la Federazio ne del
Lazio degli Psicologi de Popoli e gli psicologi del diparti mento di salute mentale di Fer mo con la dottoressa Maria Si
bilia lacopini. Erano presenti le insegnanti delle scuole dell'in fanzia, elementari e medie elpi diensi, i due istituti
comprensi vi e la Sacra Famiglia, l'asilo del le suore. Tutte queste persom stanno svolgendo un servizic straordinario
per i piccoli ospi ti nelle nostre strutture -detto lavicesindaco Pasquali. Sonia Amaok RIPRODUZIONE RISERVAO Il
Garante per l'Infanzia durante La visita agli sfollati -tit_org-
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Municipio e palazzo Francescani Due edifici storici a rischio crolli
Sopralluogo tecnico, le strutture agibili ma solo dopo alcuni interventi
[Marco Pagliariccio]
Municipio e palazzo Francescan Due edifici storici a rischio crolli Sopralluogo tecnico, le strutture agibili ma solo dopo
alcuni interventi MONTEGRANARO Municipio e Palazzo Francescani restano nel mirino per le lesioni subite dopo le
scosse sismiche degli ultimi mesi. Una squadra di ingegneri sismici della Protezione Civile ha effettuato un
sopralluogo sulle due strutture, che sono state entrambe catalogate in classe B, ovvero tra quelle agibili ma solo dopo
dei piccoli interventi. Crepe profonde Nel palazzo municipale, praticamente agibile solo al piano terra, a preoccupare
sono le profonde crepe nell'ufficio protocollo, ma anche il danneggiamento degli affreschi nell'ufficio del sindaco. Per
le prime si interverrà compiutamente, per i secondi si apporranno delle reti che evitino ulteriori distacchi. Per Palazzo
Francescani ci sono più zone vulnerabili che vanno osservate con attenzione, ma che non destano per ora
preoccupazione. Si dovrà tornare a controllare la parte della balconata che da su viale Gramsci, quella non
interessata dai lavori di ristrutturazione degli anni Settanta, ma in ogni caso non ci sono problemi di tipo strutturale. Le
priorità Da qui in avanti dovremo decidere quali lavori fare, come dislocare gli uffici, evitando di fare spese e traslochi
inutili - ha rimarcato il sindaco Ediana Mancini - per quanto riguarda il palazzo comunale, è ovvio che queste
problematiche ci faranno accelerare sulla progettualità per il recupero dell'intero edifìcio. Eravamo fermi al progetto
preliminare in attesa di completare quello definitivo. Era una priorità prima, figuriamoci ora. Situazione più delicata per
quanto concerne gli edifìci privati. Sono 478 le richieste pervenute e, sempre a due giorni fa, sono stati fatti 82
sopralluoghi. Un grande Lavoro I nostri uffici sono stati straordinari, hanno lavorato anche durante i festivi - continua il
pri- scite tutte a trovare prowisoriamo cittadino - l'architetto Ales- mente autonoma sistemazione. sandrini ha fatto un
lavoro enor- Probabilmente arriverà a breve me, oggi coadiuvato dall'inge- qualche ordinanza anche per gner Frati e
da un'altra figura, un paio di situazioni a San LiboResto un fatto: i sopralluoghi so- rio. no ancora tantissimi e per queMarco Pagliariccio sto abbiamo richiesto la proce- RIPRODUZIONE RISERVATA dura fast per il supporto di tecnici
per una prima scrematura per gli immobili non utilizzabili Dovremo decidere quali lavori fare e come è per la richiesta
di moduli abita- dislocare gli uffici, niente tivi dove ci sono situazioni gra- spese e traslochi inutili vi. Le famiglie che
hanno avuto un'ordinanza sono al momento cinque, quattro a Santa Maria e una in centro storico, e sono riu- 1
controlli Appello ai tecnici di Montegranaro Siamo consapevoli - ha detto il sindaco - che ciò non basta e per questo
motivo abbiamo deciso di procedere ad una richiesta ai tecnici di Montegranaro, geometri, architetti, ingegneri, che
saranno chiamati a svolgere volontariamente una collaborazione con il nostro uff ciò tecnico per fa rè controlli negli
edifici segnalati, e già diversi si sono resi disponibili, potremmo smaltire tutto entro Natale. Questo passaggio si rende
necessario perché, purtroppo, la mole di lavoro della Protezione Civile è enorme, considerata l'entità dell'ultimo sisma.
Palazzo Francescani sarà sottoposto ad alcuni scrupolosi controlli -tit_org-
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CORRIERE ADRIATICO MACERATA
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Sisma, i sindaci alzano la voce Coordinamento nell` entroterra
[Alessandra Bruno]
Sisma, i sindaci alzano la voce Coordinamento nelTentroterra Grandi perplessità sulla scelta di Macerata Troppo
lontano, patiamo già gravi disagi MACERATA Le popolazioni colpite dal si- Voglio aspettare per esprimermi - dice
srna aspettano l'insediamento del Cen- il sindaco di Castelsantangelo Mauro tro di coordinamento regionale sul moFalcucci- ma se così fosse non sarebbe la dello di Arquata che per la seconda on- scelta migliore, siamo in sofferenza
dal data di emergenza sarà istituito a Mace- 24 agosto, anche se la scossa del 30 ottorata e ad Ascoli, come
annunciato dal ca- bre ha esteso l'area dei territori interespo regionale della Protezione civile Cesa- sati a cui va
tuttala nostra solidarietà. La rè Spuri. In provincia, un ufficio che fun- verità è che noi che non abbiamo pianto gerà da
trait d'union con le località più i morti, siamo stati dimenticati. Eppure devastate - si vocifera- potrebbe sorgere le
scosse le sentiamo ogni giorno. nei territori di Belforte del Chienti o di II primo cittadino resiste, ma i disagi Tolentino.
Una prospettiva, questa, mal sono quotidiani: Facciamo le riunioni e digerita da tutti i Comuni dell'Alto Mace- __
ratese, che stanno vivendo a pieno il dramma e che vedrebbero il loro punto di riferimento dislocato lontano. Le
perplessità di Falcucci mangiamo in un chiosco - spiega - stia- rè collocato nei nostri Comuni, quelli in mo aspettando
tré container per gli uffi- cui il 90% delle case sono lesionate, ci del Comune che non è più agibile, uno quelli in cui i
danni sono incalcolabili. servirà come struttura polivalente. Nel- Bar e ristoranti, come si rialzeranno se la frazione di
Gualdo manca l'acqua, il non ci sarà un presidio operativo sul poproblema delle polle sorgive che fuorie- sto da cui
avere un indotto?. scono dal terreno ci mette in allarme, i poi prosegue: Vorrei riaprire la scuola magazzini e i
laboratori sono allagati: è elementare e materna il 21, ma mancaimminente un incontro dei tecnici no i tramezzi che
abbiamo chiesto e che all'Università di Perugia per studiare il serviranno per gli spazi ricavati dalla fenomeno. La
situazione del Nera e della mensa. Molti alunni si trovano sulla cosua portata anomala è preoccupante, se sta, ma per
le famiglie rimaste, la scuola esonda coinvolgerà anche i Comuni più è un altro punto da cui ripartire. Le difin basso.
Abbiamo informato l'Autorità ficoltà pesano anche per chi fa la spola di Bacino del Tevere, di cui il Nera è il tra la costa
e la montagna. Tra le 17 e le maggior affluente. 19, all'uscita del casello autostradale a II sindaco è alle prese anche
con lo Porto Recanati, c'è un solo sportello per spostamento degli uffici della sede del pagare il pedaggio. Per
rientrare negli Parco Nazionale dei Monti Sibillini: Mi alberghi, quasi un'ora di fila: Basterebhanno riferito che si tratta
di una deci- be - lamentano i cittadini - aprire qualsione provvisoria - sottolinea - ma in che altro sportello nelle ore di
punta. questo momento delicato la cosa ci ha la- Intanto a San Severino gli uffici comusciato molto perplessi. Per
avere pareri naii si trasferiscono alla scuola Luzio. I dobbiamo spostarci fino a Foligno o To- moduli richiesti
serviranno per alleggelentino, come se quello che stiamo af- rire l'attività didattica che prevede il frontando non ci
metta già a dura prò- doppio turno, mentre la giunta lavora va, per la costruzione della nuova scuola. Alessandra
Bruno Baroni contrario RIPRODUZIONE RISERVATA L'idea di un ufficio operativo lontano da chi è vicinissimo
all'epicentro non piace neanche al sindaco di Muccia, Mario Baroni: Sul turismo non potremo contare per anni sottolinea - le attività produttive stanno cercando di rimettersi in piedi a proprie spese, il Ccr dovrebbe esseL'iniziativa Dubbi di Falcucci anche sul trasferimento ABolognolasitorna deoLi uffici a sciare per ricostruire,,"69" dell'Ente Parco Si torna a sciare per ricostruire Bolognola. È l'iniziativa messa in campo da Francesco Cangiotti,
amministratorediBolognolaSki.che ha deciso di non annullare la stagione sciistica 2017, ma di devolvere al Comunedi
Bolognola, un euro per ogni biglietto giornaliero, llricavato servirà a ricostruire uno dei Comuni gravemente feriti dal
terremoto del Centro Italia. La speranza di tutti è dunque quella di una stagione proficua che porti, non solo turismo in
queste vallate, ma anche fondi per ripartire dopo il sisma. Nella pagina accanto il sindaco di Castelsantangelo svinerà
Mauro Falcucci Sopra le tende allestite mei paese -tit_org- Sisma, i sindaci alzano la voce Coordinamento nell'
entroterra
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Arriva l` ordinanza sul cratere sismico
Interessati 130 comuni. Due settimane per i container
[G.po.]
Arriva rordinanza sul cratere sismico Interessati 130 comuni. Due settimane per i contarne] L'EMERGENZA
MACERATA Con la terra che continua a tremare, e la prima neve che ha fatto la sua comparsa sui Sibillini, il governo
accelera per l'arrivo dei container nelle zone terremotate: il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, ha firmato
l'ordinanza che consente a Consip - la centrale d'acquisto di Palazzo Chigi - di avviare la procedura negoziata per il
noleggio, il trasporto, l'installazione e la rimozione dei container. IL cratere sismico II commissario per la ricostruzione
Vasco Errani ha annunciato che entro oggi con un'altra ordinanza verranno indicati i 130 comuni che rientrano nel
nuovo cratere sismico, più del doppio di quelli che erano stati inseriti dopo il sisma del 24 agosto. Le aziende
interessate alla gara per la fornitura di moduli dovranno indicare quanti moduli sono in grado di fornire entro 15 giorni:
tempi ridottissimi, che consentiranno entro l'inizio di dicembre di installare i primi container. Si tratta in ogni caso di
una soluzione tampone che non è mai piaciuta ai tecnici viste le condizioni dimanche delle zone colpite dal terremoto
ma che è tornata d'attualità dopo le pressioni della politica. Le soluzioni preferibili - ha ribadito il Dipartimento - restano
le autonome sistemazioni e le strutture ricettive che possano offrire standard migliori. Il bando infatti prevede la
fornitura di container per un massimo di 3 persone e senza servizi. In sostanza, i campi che si andranno ad allestire,
ricalcheranno in tutto e per tutto le tendopoli. Il motivo di questa scelta, è duplice: bisogna fare in fretta, e dunque non
c'è tempo per realizzare le opere d'urbanizzazione necessarie ad accogliere strutture più confortevoli. Perché in un
territorio di montagna, già molto compromesso in termini di viabilità e di infrastnitture, dice il Dipartimento, non è
semplice individuare zone idonee. E soprattutto piazzare i container nei luoghi che si stanno individuando per
realizzare i villaggi prowisori, impedirebbe di costruire le ca- sette. Al momento, ha spiegato Curcio, sono già state
ordinate 900 casette, che occuperanno 50 aree nelle quattro regioni interessate. I container non saranno per tutti:
andranno invece a quei cittadini che hanno bisogni specifici e puntuali connessi all'attività lavorativa, che saranno
ovviamente individuati insieme ai sindaci. Le scuole Intanto si pensa anche alle scuole. Nei comuni colpiti dal sisma
85 edifici sono stati dichiarati inagibili, e sindaci, presidenti di provincia e dirigenti scolastici stanno facendo uno sforzo
enorme per riportare i ragazzi sui banchi il prima possibile. Oggi si torna in classe nelle scuole dell'infanzia, primarie e
secondarie di Macerata, dove però i 650 alunni della media "Dante Alighieri" dovranno dividersi fra tré diversi istituti.
Anche a San Severino l'attività didattica ricomincia oggi: gli studenti dell'Istituto 'Padre Tacchi Venturi verranno
ricollocati in altri plessi, così come 11 classi dell'Itis "Divini". A Camerino non sarà possibile riaprire le scuole prima del
21 novembre: Ho 1.800 studen ti da sistemare ricorda preoc cupato il sindaco Gianluca Pa squi. Per non parlare dei
prò blemi dell'Università - numero se aule inagibili e 1.500 studen ti fuori sede rimasti senza casa Scuole chiuse fino
al 20 novem bre a Tolentino: solo l'Ipsu "Frau" e l'Istituto tecnico eco nomico riaprono oggi. PO RIPRODUZIONE
RISERVAI Corsa contro il tempo per le scuole. Prime aperture a Tolentino e a San Severino IL commissario Vasco
Errani sui Luoghi del terremoto -tit_org- Arriva l' ordinanza sul cratere sismico
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Il ministro non vada a Macerata
Giannini attesa oggi nei due atenei della provincia. Sui social un prologo all'insegna della polemica La sortita su
Facebook del prof di Unicam Polzonetti, lettera aperta a Renzi condivisa dal prorettore
[Luca Patrassi]
Ð ministro non vada a Macerata) Giannini attesa oggi nei due atenei della provincia. Sui social un prologo all'insegna
della polemica La sortita su Facebook del prof di Unicam Polzonetti, lettera aperta a Renzi condivisa dal proretto
CAMERINO Porta la firma del prof Alberto Polzonetti una polemica che indica chiaramente il concetto di territorio che
sembra respirarsi in zona Unicam e il post in questione ha diversi like, il primo dei quali quello del prorettore di Unicam
Pettinari. Ciao Matteo Ho scritto qualcosa - scrive Polzonetti - sulla visita della ministra Giannini. Ciao Matteo (si paria,
per i non intimi, del premier Renzi), ti scrivo da semplice cittadino di Camerino sfollato, (in risposta alle mail
settimanali che ricevo da tè) Volevo solo farti notare che la responsabilità di chi governa è quella di fare delle scelte. Il
ministro Giannini viene lunedì a visitare doverosamente Unicam e non vedo il motivo di andare nel pomeriggio ad
Unirne. Questa è una visita per constatare lo stato di emergenza di questo Ateneo e del suo territorio, per capire
insieme cosa fare e come fare. non è una visita di cortesia per cui si va anche a Macerata. Tu, Del Rio, il presidente
della Repubblica siete rimasti nell'area del sisma. La nostra gente ha bisogno in questo momento di sentirvi vicino di
sentire che state facendo una scelta per noi e non per prendere voti. È fondamentale Matteo lo capisci? Non è
campanilismo o bieco provincialismo - assicura Polzonetti - è condivisione come dice Vasco quando viene a parlare
con noi.... tu ed il tuo governo dovete condividere le vostre preoccupazioni con noi e non a fare parate elettorali in
centri che sono montati sul carro della ricostruzione e con un sindaco che si diverte ad augurare la buona notte a tutti
con una applicazione sponsorizzata dalla protezione civile. Ti pare giusto.? Il tuo estimatore Alberto (detto Alby). Pd:
spero di avere una risposta.. Il like del prorettore Fin qui il post di Polzonetti(fra l'altro ad di uno spinoff di Unicam,
docente di Unicam e già presidente della Task) che ha diversi like, primo dei quali il prorettore di Unicam Claudio
Pettinari. Non è noto se Matteo (Renzi) possa aver rassicurato il prof di Unicam, non è neanche noto se Vasco (si
parla di Errani o dell'altro brand emiliano?) abbia condiviso. C'è grande attesa per la visita della ministra Stefania
Giannini che oggi appunto ha in programma una densa giornata prima ad Unicam e poi a Unirne. Nessun commento
sul fronte maceratese alla sortita La sinergia IL salvataggio della Gelmini Non sono passati tanti anni dalla "scialuppa"
dell'ex ministro Gelmini che conservò i fondi del Fus a Unirne e a Unicam in virtù di una promessa di sinergie. social
del profPolzonetti. Resta la speranza che non arrivino interrogazioni parlamentari sulla ninna-nanna del sindaco
Carancini sponsorizzata dalla Protezione civile. Luca Patrassi RIPRODUZIONE RISERVATA C'è un sindaco che da
La buona notte con una app sponsorizzata dalla protezione civile -tit_org-
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L`Anpi in lutto per la morte di Bordolini L`ultimo salute
Era il portabandiera della sezione tolentinate
[C.pass.]
TOLENTINO Si svolgono stamattina i funerali del partigiano IlarioBordolini. Bordolini aveva 89 anni e faceva parte
della locale associazione Anpi. Per anni il tolentinate è stato il custode del famedio dei caduti di Tolentino dedicato ai
Martiri di Montalto e di tutti i paesi limitrofi che rappresentano la storia partigiana. L'ottantanovenne è deceduto l'altro
pomeriggio, alle 15.15, all'ospedale di Civitanova Marche. La camera ardente è stata allestita alla casa di riposo di
Tolentino essendo la casa del tolentinate inagibi- CAnpilutto per la morte di Bordolmi L'ultimo saluto Era il
portabandiera della sezione tolentinate le e chiuso l'obitorio dell'ospedale Santissimo Salvatore a seguito del
terremoto. La salma dell'anziano tolentinate esponente dell'Anpi sarà accompagnata al cimitero alle 10 di oggi a cura
dell'agenzia Rossetti. Ilario Bordolini lascia i figli Sandro ed Ivana e tanto vuoto nel cuore di chi lo conosceva. " inché
le forze lo hanno sostenuto - ricorda il presidente dell'Anpi di Tolentino, Lanfranco Minnozzi - era onorato di essere il
porta bandiera durante le cerimonie commemorative della città. Era presiden te onorario della sezione "Martiri di
Montalto" dell'Anpi di Tolentino. L'associazione perde un grande uomo sensibile ai valori della democrazia e della
costituzione. e. pass. RIPRODUZIONE RISERVATA II tolentinate Ilario Bordolini Stanno arrivando 1 nuovi primari
niac'èdulafailiaiapriarica à ' -tit_org- L'Anpi in lutto per la morte di Bordolini L'ultimo salute
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Corsa tra i Comuni per rientrare tra chi ha diritto ai benefici del decreto sull'emergenza sisma: forse oggi la lista del commissario
Norcia - A Norcia e Cascia si torna a scuola, ma non a Preci = Si torna sui banchi a Norcia e
Cascia ma non a Preci
[Chiara Fabrizi]
Corsa Ira i Comuni per rientrare tra chi. ha diritto ai benefìci del decreto sull'emergenza sisma/orse oggi la lista del
commissa A Norda e Cascia si toma a scuola, ma non a Prec NORCIA - La viabilità in pezzi, il maltempo e i disagi
non fermano la riapertura delle scuole nella Valnerina ferita dal sisma. La campanella torna a suonare a Norcia e,
parzialmente, a Cascia ma non a Preci e a Monteleone. Intanto corsa tra i Comuni per rientrare nell'area del "cratere",
quella che da diritto ai benefici dell'ordinanza sull'ermergenza. ^ alle pagine 4, 5 e 61 Alle 8.30 suonerà la campanella,
ieri super lavoro per l'Esercito Emergenza viabilità e maltempo complicano la situazione Si toma sui banchi a Norcia e
Cascia ma non a Preci di Chiara Fabrizi NORCIA - Gli studenti di Norcia tornano a scuola. Suonerà alle 8.30 la
campanella per i ragazzi e le ragazze delle superiori che per primi siederanno nelle aule della struttura prefabbricata
realizzata in circa 35 giorni e allestita ieri con l'aiuto cruciale dell'Esercito. Trenta militari hanno infatti trasportato da
Rieti, tra le altre, oltre 400 banchi e altrettante sedie per organizzare le sedici classi in cui si farà lezione sia la mattina
che il pomeriggio, quando nelle aule torneranno gli alunni delle scuole elementari e medie, cosi come stabilito già da
alcuni giorni dalla dirigente scolastica Rosella Tonti. L'o perazione di fornitura degli arredi didattici, curata dal
ministero dell'Istruzione, è stata eseguita dai Granatieri che ieri mattina con quattro camion e mezzi tattici hanno
caricato precisamente 437 banchi e altrettante sedie, venti armadi, diciassette scrivanie con relative sedie, un grande
tavolo, 450 zainetti e tutto il materiale di cancelleria necessario per la scuola. Nell'Alta Valnerina sono poi impegnati in
servizi effettivi di vigilanza anche un centinaio di Alpini dislocati tra Norcia, Cascia e Preci, oltre al presidio fisso già
operativo di Castelluccio. A Norcia gli unici a non tornare in classe sono i piccoli della materna che dovranno
attendere il Natale per poter rincontrare maestre e amichetti nella scuola prefabbricata recentemente donata dalla
Fondazione mission bambini di Milano e che verrà collocata nell'area adiacente alla pista di pattinaggio dove, tra le
polemiche, sono scattate le operazioni di abbattimento degli alberi. Nella atta di Santa Rita l'attività didattica
riprenderà soltanto per gli studenti del liceo scientifico e dell'istituto professionale che, però, non rientreranno nella
sede di appartenenza. Il sindaco Gino Emili, con la disponibilità della diocesi di Spoleto-Norcia, ha infatti allestito le
aule nécessaire nell'Opera di Santa Rita a Roccaporena che i ragazzi e le ragazze potranno raggiungere in pullman
da Cascia. Gli studenti delle elementari e delle medie, invece, dovranno attendere almeno un'altra settimana: "Per
loro - ha spiegato ieri il primo cittadino - abbiamo individuato la scuola prefabbricata usata nel '97 che in questi giorni
è stata trasformata in dormitorio, al pari dei locali che ospitano la scuola materna. Attualmente abbiamo ancora
persone alloggiate, ma da sabato sono stati conclusi i controlli negli alberghi della città che sono risultati agibili".
All'orizzonte SOLIDARIETÀ' Perugia e Ponte San Giovanni i nrima linea Ieri in 150 gratis al "Curi" del 21 novembre
guardano anche i Comuni di Monteleone di Spoleto e Preci, dove anche qui i bambini non riprenderanno l'attività
didattica prima di un'altra settimana. - Emergenza viabilità e maltempo. Intanto ieri sempre il sindaco di Cascia ha
lanciato un appello per il ripristino della viabilità. Emili ha formalmente sollecitato, tra gli altri. Prefettura e protezione
civile non soltanto evidenziando le criticità legate alla chiusura di alcuni tratti della Tré Valli, ma soprattutto per la
strada di Rocchetta, ossia l'unica via di collegamento percorribile per raggiungere Cascia e Norcia. Qui oltre a
pendenze importanti, tornanti continui e traffico inevitabilmente intenso da sabato sono caduti i primi fiocchi di neve:
"Ho scritto a tutti comprese Anas e Provincia perché noi come Comune in questa fase d'emergenza non abbiamo
personale da destinare a servizi per quella strada che invece ne ha grande bisogno sia per le condizioni fisiche in cui
versa che sotto il profilo della vigilanza. Il ritomo alla normalità prosegue il sindaco di Cascia - passa anche dal
ripristino della viabilità, ma nel frattempo dobbiamo scongiurare i rischi sull'unica via di collegamento". Analogo il tiro
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del primo cittadino di Norcia che ha spiegato: "La neve è arrivata anche sulla zona della Rocchetta e la viabilità è ora
diventata il vero problema". - I numeri. A ieri risultano assistite in Umbria 4013 persone: il dato è fornito dal Servizio
regionale di Protezione Civile. Le persone che hanno trovato assistenza in alberghi sono 1.188 e 395 sono gli assistiti
in tende sparse. 2224 persone so no assistite dai Comuni in altre strutture comunali e tensostrutture e altre 206
persone sono assistite in strutture ricettive locali. - Solidarietà. Ponte San Giovanni ha risposto presente
all'emergenza terremotati e non si è fatta trovare impreparata di fronte ai temi dell'accoglienza e della solidarietà.
Semplici cittadini e mèmbri delle diverse associazioni che compongono la Consulta dei Rioni e delle Associazioni di
Ponte San Giovanni, in collaborazione con Protezione Civile, Caritas e Croce Rossa, ormai da diversi giorni si danno
appuntamento al Cva (10.30-19), dove è stato allestito un centro di smistamento di vestiario, intimo e materiale per
l'igiene personale. Nei giorni scorsi oltre 130 persone hanno preso parte a "Norcina solidale" organizzata dai Giovani
Democratici della sezione di Perugia, insieme al Circolo Arci di Sant'Erminio: donati più di 1000 euro. " Allo stadio.eri
circa 150 terremotati accompagnati gratuitamente dalla Autonoleggi Bevilacqua - erano presenti al "Curi" dove hanno
assistito, ospiti del club biancorosso, a Perugia-Trapani, accolti dai tifosi della Brigata, gruppo organizzato della curva
Nord. A pagina 61 altri servizi e l'attesa per l'ordinanza sui Comuni danneggiati I NUMERI Risultano assistite in
Umbria 4.013 persone eli cui 395 in tenda Tanta attenzione e solidarietà Striscioni al "Curi" anche da parte dei tifosi
siciliani In molte zone dell'Umbria si moltiplicano le iniziative di solidarietà. Intanto oggi si toma a scuola in Valnerina,
un po' a singhiozzi -tit_org- Norcia - A Norcia e Cascia si torna a scuola, ma non a Preci - Si torna sui banchi a Norcia
e Cascia ma non a Preci
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L'INTERVENTO
Perugia - Salvare l`Appennino con un piano triennale
[Mario Bravi]
L'INTERVENTO Salvare l'Appennino con un piano triennale di Mario Bravi* Tella risposta immediata da parte ^U della
Protezione Civile e del vo-L lontariato, si sono evidenziate le caratteristiche positive del popolo italiano che sa reagire
immediatamente e con grande slancio, ai danni ripetuti che il sisma con il suo sciame infinito ci ha inflitto. Ma la
violenza del terremoto, che fortunatamente si è rivelato senza vittime almeno in Umbria, e soprattutto la sua ripetitività
impone un ragionamento di prospettiva e un intervento di lungo respiro. L'Umbria e la fascia appenninica in
particolare, costituiscono da una parte una ricchezza inestimabile in termini di paesaggio,ambiente e patrimonio
artistico e monumentale, dall'altra il territorio su cui si distende tale ricchezza è estremamente fragile. La nostra
regione è fatta di borghi e di faglie, di terremoti e di monumenti di nestimabile valore. Per tutti questi motivi lìntervento
del Go verno, pur necessario e utile, non basta da solo per una risposta organica e di prospettiva. Lo scopo deve
essere non solo l'intervento che tampona nell'immediato, ma un vero programma straordinario, che metta in sicurezza
il territorio, e nel nostro caso, la fascia appenninica. In questa direzione è necessario negoziare con la Commissione
Europea uno spazio di deficit adeguato (pari al 1% del Pii) che finanzi tale piano. Un piano triennale che potrebbe
contare su 17 miliardi l'anno per complessivi 51 miliardi. Si tratterebbe di un deficit virtuoso, che può cogliere più
obiettivi: mettere in sicurezza il territorio e l'enorme patrimonio artistico, rilanciare l'economia e il sistema delle imprese
a partire dall'edilizia, creare lavoro per le giovani generazioni e non solo. Questa scelta darebbe respiro e futuro alla
nostra fascia appenninica e alle aree inteme.contrastando lo spopolamento e investendo sul futuro! Serve una choc
economy di segno rovesciato rispetto a quelle neo liberiste realizzate negli ultimi decenni. Si può e si deve fare in
modo che l'evento disastroso dell'Italia Centrale diventi l'occasione per "formare un nuovo sistema di cose". Un
sistema di cose, che valorizzi anche le esperienze positive del terremoto del 1997 quando la torre campanaria di
Nocera Umbra (il famoso Campanaccio) venne messa in sicurezza con un dissipatore sismico. Lo
sostieneun'intervista ad un settimanale nazionale (Left ndr) il geólogo Mario Tozzi dove afferma che esportiamo
tecnologia antisismica ma spesso (tranne in qualche caso) non la utilizziamo. Con le sue risorse e con un progetto
all'altezza della situazione l'Appennino può dare un contributo per far uscire l'Umbria dall'attuale situazione di
difficoltà. < *Presidente 1res Cgil Umbria -tit_org- Perugia - SalvareAppennino con un piano triennale
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Foligno
Foligno - Nel degrado le villette di Annifo "Alloggi pubblici all`abbandono" L`Ater: "Ci
siamo già attivati"
[Redazione]
Foligno Parte un esposto a procura e corte dei conti Nel degrado le villette di Annifo "Alloggi pubblici all'abbandono"
L'Ater "Ci siamo già attivati" > FOLIGNO Un caso annoso che toma alla ribalta. E' quello delle villette di Annifo, alloggi
pubblici in muratura abbandonati nel degrado. E ora scatta anche un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti. A
inoltrarlo Sauro Presenziili, impegnato nel volontariato (è anche presidente del Wwf), che da privato cittadino punta
l'indice su quella che ritiene una stortura e un'inefficienza dellOa pubblica amministrazione. Nel mirino del "dossier", a
cui è allegata una corposa documentazione fotografica, le villette a schiera di Annifo. Si tratta di alloggi pubblici "di
proprietài Ater (ad Annifo ce ne sono anche di proprietà comunale, ndr) - sottolinea Presenzini - che sono ormai state
sommerse dalla vegetazione. Da tempo sono in stato di abbandono e incuria, in preda a vandali, ladri e abusivi che le
hanno danneggiate o hanno asportato suppellettili o arredi". Presenzini punta l'indice su "un presunto spreco, incuria,
cattiva gestione" aggravata a suo avviso da un aspetto morale: "Queste abitazioni potrebbero essere la risposta
abitativa per un centinaio di terremotati per offrire un'alter nativa abitativa per quanto possibile vicino alle loro case. E'
per questo che invito la Corte dei Conti ad aprire un fascicolo istnittorio". C'è da registrare che il Comune, come
conferma anche l'assessore Elia Sigismondi, si è attivato su richiesta della Protezione civile mettendo a disposizione
le casette o i prefabbricati da poter destinare, se necessario facendo dove occorre interventi di ripristino,
all'emergenza. Il presidente di Atei" Umbria, Alessandro Almadori, precisa che "gli alloggi di Annifo per i quali è
necessario sostanzialmente un intervento di manutenzione ordinaria, al netto degli atti vandalici subiti, sono stati
segnalati, sin dopo gli eventi del 24 agosto, come disponibili per la gestione dell'attuale emergenza terremoto" e che
"sono stati già perfezionati i relativi progetti definitivi al fine di stanziare la provvista necessaria per il ripristino.
Eravamo in attesa della pubblicazione del decreto del Governo per poter procedere in questo senso". A segnalare lo
stato di degrado, tempo fa, era stato anche il Sunia evidenziando la possibilità di sfruttarle per gli sfrattati. Ci fu anche
una mozione, del Movimento a 5 Stelle, con delle proposte che tuttavia non ebbero seguito, -tit_org- Foligno - Nel
degrado le villette di Annifo Alloggi pubblici all abbandonoAter: Ci siamo già attivati
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Spoleto - Nasce comitato dei genitori per le scuole sicure
[Redazione]
Dopo le scosse crescono i timori, anche gli studenti si mobilitano Si chiede il certificato di vulnerabilità sismica per lo
Scientifico Nasce comitato dei genitori per le scuole sicure SPOLETO Per ora sono una quarantina, ma il numero è
destinato a crescere. Sono sul piede di guerra i genitori degli studenti delle scuole di Spoleto che chiedono certezze
sulla sicurezza delle scuole. In particolare del liceo Scientifico Alesandro Volta. La scuola è ancora chiusa dopo
l'emergenza sisma ma ai genitori non bastano, a quanto pare, le rassicurazioni verbali. "Il 13 novembre un nutrito
gruppo di genitori degli studenti del liceo scientifico Alessandro Volta di Spoleto si sono autonomamente riuniti per
decidere il percorso da seguire per ottenere un unico scopo: far studiare i propri figli in una scuola sicuro. Utopia? O
forse un'owietà? Lo vedre mo dalla risposta dell'amministrazione - dicono i genitori - verrà regolarmente costituito un
comitato che si farà seguire da un legale per ottenere quello che in una città come Spoleto, geograficamente inserita
in una zona classificata al massimo livello di rischio sismico, dovrebbe essere già in atto. Ossia avere delle scuole
sicure. Ma sappiamo che non è cosi, ne a Spoleto ne nella maggior parte dell'Italia. Ð nodo cruciale - aggiungono sta nel possesso o meno del certificato di vulnerabilità sismica dell'edificio, documento che ne attesta il grado di
resistenza a un terremoto. Questo documento è stato chiesto al competente ufficio provinciale (ora inglobato negli
uffici del la regione il 10 novembre tramite pec, ad oggi non è pervenuta risposta". 1 genitori chiedono dunque perizie
specifiche e test di vulnerabilità. Alcuni di loro si sono recati anche al Coc di Spoleto per esporre al sindaco le loro
intenzioni e avere chiarimenti in merito. Il fermento è alto, non solo a Spoleto, e va di pari passo con i timori a cascata
alimentati dalle scosse. Non solo, anche gli studenti dello Scientifico sono sulle barricate. Sui sodai sta circolando un
post per uno sciopero di protesta, annunciato per questa mattina, rivolto a tutti i liceali proprio sulla situazione che si
sta vivendo nelle scuole. -tit_org-
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Terremoto nel Centro Italia
Perugia - Corsa tra i Comuni per rientrare nel decreto
[Sergio Casagrande]
Terremoto nel Centro Italia Forse già oggi l'ordinanza di Err ani che stabilisce i tenitori che ottengono i benefici per
l'emerger, Corsa tra i Comuni per rientrare nel décret di Sergio Casagrande_______ PERUGIA - Pubblicato il decreto
per la nuova emergenza legata al forte terremoto del 30 ottobre scorso si attende la definizione delle località nelle
quali potrà essere applicato. L'articolo 1 dello stesso decreto (D.L 205 dell' 11 novembre), infatti, stabilisce che venga
indicato l'elenco dei Comuni colpiti con una specifica ordinanza che deve essere emessa dal Commissario per la
ricostruzione, ovvero Vasco Errani. Errani ha già raccolto le indicazioni dei presidenti delle 4 regioni interessate dal
sisma: Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Ed è probabile che emani l'ordinanza già oggi. Le voci indicano in 130 i
Comuni che complessivamente potrebbero essere riconosciuti nel "cratere" del terremoto, ma se così fosse sarebbero
molti i temtori tagliati fuori visto che solo le Marche hanno raccolto segnalazioni di danni da 122 Comuni e l'Umbria da
50. Le fonti ufficiali, comunque, non si sbottonano: la lista resterà top secret fino alla sua pubblicazione. Per i temtori
che hanno subito danni è fondamentale rientrare in questo elenco, altrimenti ottenere immediatamente le risorse
necessarie per avviare la ricostruzione e la messa in sicurezza sarà impossibile. Proprio per questo, da giorni, è in
corso una vera e propria battaglia, fatta di sollecitazioni e richieste ai governatori delle Regioni, soprattutto da parte
dei sindaci delle località che rischiano di essere tagliate fuori perché ritenute troppo lontane dall'epicentro. Tra queste,
per esempio, in Umbria figura Spoleto dove il sisma del 30 ottobre ha realmente creato gravi danni, ma in maniera
non particolarmente diffusa su tutto il suo territorio. Solo i Comuni, quindi, che compariranno nell'elenco di Errani e i
loro residenti potranno beneficiare di tutte le agevolazioni previste dal decreto. Agevolazioni che vanno dalla
creazione dei campi container, agli incentivi per le imprese e includono anche soldi per la messa in sicurezza dei beni
culturali, per le scuole e per le riparazioni rapide degli edifici dichiarati inagibili ma con danni non particolarmente
ingenti. Dal punto di vista formale, comunque, l'ordinanza del commissario dovrà prima essere confermata dal
consiglio dei ministri e successivamente comunicata alle Camere. -tit_org-
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Il tesoro scordato nell`armadio = La centenaria: Poste, rivoglio il mio tesoro
Ritrovato dopo il sisma, ma le Poste non pagano i Buoni Medolla. I nipoti trovano i buoni milionari dopo il sisma,
l'azienda nega il rimborso e parte la causa
[Redazione]
MEDOLLA. E DI UNA DONNA Dl 101 ANNItesoro scordato nelTarmadio Ritrovato dopo I sisma, ma le Poste non
pagano Buoni Con l'ausilio dei nipoti che recuperavano i mobili nel dopo terremoto, ha scoperto che suo marito le
aveva co intestato dei buoni postali per il valore di 10 milioni di lire, nel 1987. La donna si è rivolta alle Poste,
chiedendo il rimborso, ricalcolato in 65mila euro. Ma il rimborso le è stato negato. È partita la diffida con l'azione
legale. APAG.16 La centenaria: Poste, rivoglio il mio tesoro; Medolla. I nipoti trovano i buoni milionari dopo il sisma,
l'azienda nega il rimborso e parte la cau' Gaetana Lania, originaria di Catania ma residente a Medolla, ha 101 anni. E
con i nipoti, anche loro di Medolla, ha avviato una causa legale contro Poste Italiane, che non vogliono risarcire un
piccolo tesoro, ritrovato in un mobile dagli stessi nipoti. I due nipoti che assistono la nonna - sostiene una nota
dell'avvocato Sofia Navarretta di Ascoli, con i colleghi Annalisa De Angelis di Ascoli e Ugo Morelli di Roma - hanno
ritrovato nel dicembre 2012 all'intemo di una antica madia, recuperata dopo il terremoto che ha sconvolto l'Emilia, due
buoni postali intestati ai nonni nel 1987 con i rispanni di una vita mentre si trovavano a Messina. I buoni erano stati
evidentemente acquisati dal marito, nel frattempo defunto, e intestati anche alla moglie, che tuttavia ha spiegato di
esserne venuta a conoscenza soltanto al momento del ritrovamento. I buoni dopo gli otto anni dalla scadenza
naturale, nel 1995, avrebbero garantito il triplo del valore (30 milioni). Ma da allora sono passati altri anni ancora:
Quando il nipote dell'anziana signorasi è recato allo sportello delle Poste italiane per chiedere il rimborso, gli è stato
detto che i buoni erano andati in prescrizione dopo 8 anni dall'emissione. La donna, coadiuvata dai nipoti, ha deciso di
agire legalmente per la riscossione, spiegano i legali cui si è rivolta. Abbiamo proceduto alla stima contabile del titolo,
stima peraltro avallata anche dal calcolatore on line delle Poste italiane stesse e, anche senza il favore della
rivalutazione monetaria, si è raggiunta una cifra, dalla data del 20 luglio 1987 alla data del 30 settembre 2016 di
65.291,81 euro, spiegano. Per quanto concerne la problematica della prescrizione, i titoli in questione non sono affatto
prescritti. Infatti al termine "naturale" di otto anni stabilito per il rimborso, vanno aggiunti i dieci anni di prescrizione
ordinaria. I dieci anni, inoltre, non decorrono dal giorno successivo alla scadenza dell'ottavo anno ma da quando il
titolare è in grado di far valere il proprio diritto. I dieci anni dunque secondo i legali decorrono da dicembre 2012,
periodo del ritrovamen to dei buoni postali. Sarà il Tribunale di Roma con un'azione giudiziaria civile di accertamento
del credito, patrocinata dagli Avvocati De Angelis e Navarretta del Patronato www.agitalia.info, a pronunciarsi sul
diritto della signora Gaetana ad ottenere la restituzione con gli interessi e la rivalutazione dei risparmi di una vita,
chiudono i legali. La signora Gaetana, oggi LOlenne e a destra un particolare di uno dei buoni postali ritrovati a
Medolla -tit_org- Il tesoro scordato nell armadio - La centenaria: Poste, rivoglio il mio tesoro
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Due canne fumarie prendono fuoco a Sestola
[Redazione]
Due canne fumarie prendono fuoco asestóla Doppio incendio di canne fumarie ieri a Sestola, nello stesso orario ma a
distanza di chilometri. Il primo si è verificato intorno alle 14.30 in una villetta al civico 83 di Corso Umbertoe ha portato
sul posto, oltre ai vigili del fuoco volontari di Panano, anche una squadra da Pavullo. Che poi alle 15 è intervenuta
anche a Poggioraso al numero 62 della provinciale, sempre in una villetta dove la canna fumaria era parzialmente
ostruita. In entrambi i casi non vi sono stati danni ai tetti, (dm) -tit_org-
Estratto da pag. 16
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AGGIORNATO S`incendia una canna fumaria a San Giacomo di Guastalla
[Redazione]
SInccndia una canna fumaria a San Giacomo di Guastalla Paura in un'abitazione di via Ponte Pietra, a San Giacomo
di Guastalla, ieri pomeriggio per il malfunzionamento della canna fumaria, che ha provocato un principio di incendio. È
successo intorno alle 17.45. È a quell'ora che la famiglia ha lanciato l'allarme al 115. Sul posto sono intervenuti tré
mezzi dei vigili del fuoco: una squadra più il mezzo autoscala dal distaccamento di Guastalla e, in supporto, i volontari
di Luzzara. Per fortuna, i danni sono limitati. Alcuni travetti hanno pre so fuoco per il surriscaldamento della canna
fumaria. I vigili del fuoco - mentre i residenti, per precauzione, sono stati tutti fatti uscire dalla casa durante l'intervento
hanno lavorato per oltre due ore per riportare la situazione in sicurezza. In particolare, i travetti che sono andati a
fuoco sono stati tagliati e ripuliti, in modo che le fiamme non potessero riprendere in seguito. Alle 20.15, infine, i tré
mezzi mobilitati hanno potuto fare rientro nelle rispettive caserme, cosi come gli stessi residenti hanno potuto ritornare
in casa. -tit_org- AGGIORNATOincendia una canna fumaria a San Giacomo di Guastalla
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Norcia, gli studenti tornano in classe
[Redazione]
Da oggi lezioni nel container. E nella zona rossa spunta un cagnolino NORCIA - A Norcia ieri è stata una domenica di
lavoro per terminare di allestire la nuova scuola realizzata nei moduli-container. Dopo la forte scossa del 30 ottobre,
da questa mattina riprenderanno infatti le lezioni per molti studenti della città di San Benedetto e di altri centri della
Valnerina. Si tornerà sui banchi in particolare nella scuola di secondo grado a Cascia, mentre per quanto riguarda
Monteleone di Spoleto e Preci l'attività ripartirà il 21 novembre. A Norcia da ieri insegnanti, assistenti e militari
dell'Esercito sono impegnati per sistemare banchi, cattedre e verificare che tutti gli impianti siano funzionanti. Riaprire
le scuole è il primo vero passo verso una ripartenza della città e siamo tutti telici per questo nuovo inizio, ha detto
Rosella Tonti, dirigente dell'istituto omnicomprensivo di Norcia. La nuova sede scolastica - ha aggiunto - sarà di fatto
un grande centro di aggregazione per tutti i nostri giovani, costretti dal giorno della grande scossa a passare le
giornate in macchina, visto che non hanno luoghi dove andare. La campanella questa mattina suonerà alle 8.30 per
gli studenti delle superiori che termineranno le lezioni alle 13.30. Esattamente quando entreranno in classe gli alunni
della primaria e della scuola media che usciranno alle 18.30. Non tutti gli studenti però si ritroveranno insieme nelle
classi; circa 200 hanno infatti trovato, provvisoriamente, sistemazione in altre scuole dell'Umbria, dove si trovano gran
parte delle famiglie sfollate. Riprendere la scuola è come riprendere la vita ha detto nei giorni scorsi la dirigente
dell'Ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli. E anche un piccolo cane che compare all'improvviso nella zona rossa
di Norcia colpita dal terremoto può essere uno dei segni di speranza per la ripresa deUa città e della Valnerina. Lo
scrive l'assessore regionale alla Sanità Luca Barberini. Durante un sopralluogo è infatti improv visamente comparso
un cagnolino. Solo e affamato - racconta Barberini - I vigili del fuoco lo hanno preso con loro: cercheranno iî suo
padrone tramite il servizio veterinario, se non si dovesse trovare lo terranno. -tit_org-
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Sede danneggiata dal terremoto
Evacuato il centro elicotteri Forestale
[Redazione]
Sede danneggiata dal terremoto La scossa di sabato ha ulteriormente danneggiato ulteriormente danneggiato la
l'edificio, in particolare i sede del centro operativo tramezzi. Il personale che vi elicotteri del corpo Forestale di
alloggiava, quindi, circa 40 unità Rieti, collocato all'aeroporto in tutto, sono state spostate in Ciufelli, tanto da renderne
altra sede. necessaria l'evacuazione. La struttura, su tré piani, aveva già inagibili i primi due, al terzo vi alloggiavano le
forze dell'ordine impiegate per le attività di vigilanza nelle zone disastrate diAmatriceedAccumuli. La scossa di
magnitudo 4.1. di sabato pomeriggio alle 15.43, ha -tit_org-
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Sisma , lento ritorno alla normalità = Sisma , si riparte da scuole e strade
[Luca Brugnara]
Sisma, lento ritomo alla normalití ^Riaprono da oggi altre scuole nel Capoluogo e ad Amatrice, prove d'accordo sul
Pedagogo Ma la terra continua a tremare. Proposta del sindaco Pirozzi: aree camper per l'estate 2017 LucaBrugnara
Da oggi, un parziale ritorno alla normalità, con la riapertura di altre scuole a Rieti e ad Amatrice, un parziale ripristino
della viabilità danneggiata dalle frane dopo il terremoto di ottobre, con la transitabilità della Romanella. Intanto, dal
sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, arriva una proposta per piccole aree camper per agevolare, il prossimo anno, chi
nella zona ha una seconda casa e desiderasse trascorrere comunque un periodo nel territorio. Ma la terra trema
ancora: tra le numerose scosse, una di magnitudo 3.3, con epi centro tra Accumoli e Amatrice. Il primo tassello, quello
più immediato, riguarda le scuole di Rieti: come indicato ieri, in città oggi si riparte all'Istituto Rosatelli e alla scuola per
l'Infanzia Marconi, trasferita temporaneamente a Quattro Strade. Tra domani e mercoledì, torneranno tra i banchi gli
studenti di altri cinque istituti comunali, mentre si è svolto sabato sera un incontro tra il sindaco Simone Petrangeli e i
rappresentanti di del liceo Pedagogico, Linguistico, Economico-Sociale, Musicale Elena Principessa di Napoli.
Continua a pag. 37 La scuola allestita ad Amatrice Sisma, si riparte da scuole e strade Kiaprono altri istituticitta, prove
ci intesa sul Pedagogico Proposta del sindaco Pirozzi per allestire alcune aree camper Lezioni pure ad Amatrice col
ripristino, ieri, della Romanella destinate, nell'estate 2017, a chi ha nella zona una seconda casa segue dalla prima
pagina L'incontro è andato molto bene dichiarano rappresentanti Lorenzo Tomassini, Nicola Miccadei e Leonardo
Tarani - il sindaco è stato molto disponibile, insieme sono nate numerose proposte tutte a vantaggio della sicurezza
degli studenti e della nostra scuola. Ora sta alla provincia che le analizzerà e farà le valutazioni tecniche. Sempre
domani, si riprende allo scientifico Jucci, mentre 1 colleghi della succursale e del classico si trasferiscono,
momentaneamente, al Consorzio Industriale. E mercoledì pomeriggio tornano i giovani della scuola Cpa. Da questa
mattina, lezioni anche ad Amatrice, dopo lo stop forzato per i problemi collegati alla viabilità: la Romanella, con il
ponte a Cinque Occhi sono tornati transitabili, anche dai pulmini e si può ripartire. VIABILITÀ' Su questa strada,
tuttavia, le operazioni dureranno fino al termine della settimana, così come si continua a lavorare su altre arterie per e
intorno ad Amatrice, come quelle per Retrosi e Sommati: per quest'ultima, incontro oggi per arrivare alla migliore
soluzione possibile. Restando nelle frazioni di Amatrice, sono state recuperate 50 opere dalla chiesa di Santa Savina,
nella frazione di Voceto, dove la facciata era crollata per le scosse di fine ottobre. Recuperati, tra gli altri, due
tabernacoli, l'acquasantiera a parete, un reliquiario di legno dorato. Ieri, come accennato, altre scosse nel centro
Italia, incluse alcune con epicentro tra Accumoli, Amatrice e Cittareale, dopo quella, di magnitudo 4.1 di sabato
pomeriggio tra Accumoli e Arquata del Tronto. Una ventina quelle oltre la magnitudo 2.0. L'IDEA Intanto, proprio da
Amatrice, arriva una proposta lanciata su Radio Amatrice dal sindaco, Sergio Pirozzi: l'appello è rivolto a chi avesse
delle aree da affittare, dietro retribuzio ne o gratuitamente. L'idea è quella di individuare sei o sette spazi in cui
possano sostare i camper. In questo modo, come spiegato dal sindaco attraverso la radio, chi ha qui una seconda
casa e volesse trascorrere nel territorio un periodo nell'estate del 2017, potrebbe venire con il camper. In quel
periodo, peraltro, saranno pronti l'area commerciale e gli altri servizi. Proposte per il rilancio del territorio anche dalla
Cgil reatina. LucaBrugnara LA TERRA CONTINUA A TREMARE: IERI UNA VENTINA LE SCOSSE CON
EPICENTRO NEL REATINO DI MAGNITUDO OLTRE 2.0 L'isti
tuto Celestino Rosatelli di Rieti, riaperto da oggi -tit_org- Sisma, lento ritorno alla normalità - Sisma, si riparte da
scuole e strade
Estratto da pag. 37
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Norcia - Norcia riapre, ma è rebus scuole = La scuola riapre ma tante incognite per gli
studenti
[Ilaria Bosi]
Norcia riapre, ma è rebus scuol( ^Nelle zone del sisma ricomincia Norcia, ripartono il 21 Cascia, Preci e Monteleone
di Spoleto Ma in tante città si moltiplicano le polemiche e i comitati di genitori che chiedono più garanz IIariaBosi
NORCIA La prima campanella dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre, a Norcia, suonerà questa mattina. Alle 8.30 in
punto i ragazzi del Battaglia varcheranno la soglia della struttura prefabbricata montata proprio dietro l'Istituto ora
inagibile. E se a Norcia è previsto il turno pomeridiano per gli studenti della scuola primaria e delle medie. A Cascia
invce oggi le lezioni riprenderanno solo per i ragazzi dello Scientifico, ospiti di una struttura dell'Opera di Santa Rita, a
Roccaporena. A Monteleone, Preci e nelle altre scuole di Cascia, la ripresa delle lezioni è destinata a slittare di
almeno una settimana. Decisamente caotica, invece, è la situazione che si sta registrando in molte scuole della
regione, dove i genitori, preoccupati, chiedono la certificazione di vulnerabilità sismica, di cui molti edifici scolastici non
sarebbero dotati. E sta diventando un vero braccio di ferro in tante zone, con grandi difficoltà da parte dei tecnici di
dare rassicurazioni sufficienti e la patata bollente che resta in mano alla Regione. Continua a pag. 38 La scuola riapre
ma tante incognite per gli studenti Norcia lezioni con il doppio turno ma non si sa chi deciderà di tornare dalle città
dove vengono ospitati >A Cascia campanella solo per i ragazzi dello Scientifico Tutti gli altri, anche a Preci e
Monteleone, rientreranno il 21 segue dalla prima pagina Laverà incognita della ripresa delle lezioni a Norcia, ora,
sono gli studenti. Quanti rientreranno per tornare in classe? A Norcia, del resto, nei giorni dell'emergenza sono rimasti
pochissimi bambini e ragazzi. Molti di loro sono ospiti con le famiglie negli alberghi del Trasimeno e ora decidere il da
farsi è per loro questione molto complessa. Ad eccezione di coloro che si sono già organizzati tornando a scuola tra
Magione e Perugia, la prova logistica che aspetta tutti gli altri nursini è dura. Le soluzioni ufficiali sono due: rimanere
negli alberghi del Trasimeno e fare gli studenti pendolari, raggiungendo ogni giorno la Valnerina in pullman o in auto,
oppure rientrare a Norcia ed andare a vivere nelle tende collettive che soltanto dopo Natale diventeranno dei villaggi
prefabbricati, pronti ad ospitare 48 persone ciascuno, con camere separate (3/4 posti ciascuna), ma bagni e cucine in
comune. Una scelta difficile. Alle problematiche create dal terremoto, peraltro, si aggiunge il rebus delle strade. In
Valnerina ha iniziato a nevicare: la Tré Valli resta chiusa da Borgo Cerreto a Serravalle e il percorso alternativo, per
Rocchetta, non è dei più agevoli, soprattutto se ci si sposta in pullman e in condizioni atmosferiche critiche. In questo
quadro, molte famiglie stanno cercando camper e roulotte, sperando in questo modo di trovare una terza via
autonoma a quelle che sono le sistemazioni ufficiali. Ne resterebbe anche un'altra: restare sì in albergo, ma
avvicinarsi il più possibile a Norcia. Da Spoleto a Cerreto, le soluzioni alternative da valutare ci sarebbero pure, anche
se fuori dalle strutture ricettive individuate dalla Regione non sono garantiti l'assistenza medica e il trasporto gratuito
giornaliero di cui fruiscono gli sfollati del Trasimeno. IL TRASLOCO Ieri pomeriggio i militari dell'Esercito, impegnati da
pochi giorni in Valnerina anche per svolgere attività di anti sciacallaggio, hanno provveduto a portare tutti gli arredi
nella struttura prefabbricata che dovrà ospitare le scuole di Norcia. Nell'operazione di trasloco sono stati impegnati
una trentina di militari che, con quattro camion a disposizione, hanno portato, da Rieti, i banchi, le sedie, le lavagne e
tutto il materiale di cancelleria necessario per tornare alla norma lità. I TURNI A scuola si tornerà a turno. La mattina
sarà la volta degli studenti delle Superiori, mentre nel pomeriggio toccherà ai più piccoli, Scuola primari
a e Scuola media. Un doppio turno necessario fino a quando non arriveranno i moduli aggiuntivi, che ospiteranno altre
16 classi. Dopo l'emergenza del 24 agosto, infatti, la struttura prefabbricata era stata pensata soltanto per i bambini
della Scuola Primaria e della Scuola Materna, mentre dopo le scosse di fine ottobre l'emergen- za si è creata anche
per il Battaglia e per la Scuola Media. La Scuola d'Infanzia, invece, riprenderà solo più avanti, visto che deve essere
montata un'altra struttura prefabbricata nell'area ex pattinaggio, dove per consentire il nuovo insediamento sono stati
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abbattuti, tra le polemiche, una dozzina di alberi. A Cascia torneranno a scuola oggi soltanto i ragazzi del Liceo
Scientìfico. Le lezioni si svolgeranno però a Roccaporenna, nella struttura di proprietà dell'Opera di Santa Rita. Per
tutti gli altri studenti, invece, le lezioni riprenderanno probabilmente il 21 novembre. Il Comune ha infatti sta lavorando
per il ripristino di alcuni container utilizzati per la scuola dopo l'emergenza del sisma del '97. Destinata a slittare di una
settimana anche la ripresa delle lezioni a Preci e Monteleone di Spoleto. LA COSTITUZIONE Gli studenti che oggi
riprenderanno le lezioni troveranno sul banco uno zainetto di colore blu, con la scritta "Tutti a scuola" e una bandiera
italiana stilizzata. All'interno degli zainetti ci sono materiale didattico e una copia della Costituzione. La scuola
prefabbricata di Norcia è stata visitata ieri dal Commissario straordinario Vasco Errani. IIariaBosi PER TUTTI ZAINI.
MATERIALI DIDATTICI E ANCHE LA CDSTITUZIDNE -tit_org- Norcia - Norcia riapre, ma è rebus scuole - La scuola
riapre ma tante incognite per gli studenti
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AGGIORNATO Perugia - La denuncia del degrado delle casette dell`Ater = La denuncia del
degrado delle casette dell`Ater
La denuncia del degrado delle casette dell'Ater che si trovano ad Annifo ha acceso una dura polemica ( servizio a
pag. 38 )
[Ila.bo.]
La denuncia del degrado delle casette delFAter La denuncia del degrado delle casette dell'Ater che si trovano ad
Annifo ha acceso una dura polemica (servizio a pag. 38) Annifo, costruzioni dimenticate La denuncia del degrado
delle casette dell'Aie] L'ABBANDONO FOLIGNO Ventidue villette a schiera disabitate ad Annifo, nel Folignate, e che
potrebbero rivelarsi utili nell'emergenza abitativa che si è determinata in Valnerina dopo le scosse di fine ottobre. A
denunciare la situazione di degrado di quelle villette di proprietà dell'Ater è Sauro Presenzi- no, molto noto in tutta la
regione anche per il suo ruolo di presidente della sezione perugina del Wwf. Presenzini offre un quadro impietoso
sulle condizioni di quelle villette, inghiottite dalla vegetazione, dopo essere state abbandonate dalle istituzioni e
saccheggiate di molte suppellettili, come fossero il reparto bricolage di un grande magazzino. Presenzini sospetta che
quell'abbandono si protragga da almeno dieci anni: "Lo segnala in maniera puntuale il lento e rigoglioso crescere della
vegetazione spontanea di alberi di Ciliegio e di Ailanto, il cui diametro del tronco, "ci dice/suggerisce" che è da almeno
10 anni che perdura questo stato di abbandono ed incuria". E ancora: "Milioni di euro di soldi pubblici sprecati, investiti
per rispondere al bisogno abitativo della popolazione, questi alloggi sono stati abbandonati come stracci vecchi in un
angolo, in preda a vandali, ladri e abusivi". Tanti i saccheggi: nella sua personale denuncia, Presenzini cita, tra le
tante suppellettili sparite, anche "una caldaia da riscaldamento da 1.000 euro (altre erano già state asportate, come
altre sono state aperte e depredate di pompe, schede elettroniche, pezzi di ricambio gratis). Sembra che nessuno
controlli adeguatamente e si curi del bene pubblico". Eppure quelle villette, suggerisce, potrebbero essere messe a
disposizione dei terremotati. Si tratta di alloggi in muratura di recente costruzione, vuoti, soli di: "un'ottima alternativa
alla soluzione Trasimeno, almeno per un centinaio di terremotati", osserva. La replica del presidente Ater Alessandro
Almadori, che ha limitaro a 6 il numero delle villette disabitate, non si è fatta attendere: "Gli alloggi di Annifo ha detto
Almadori - per i quali è necessario sostanzialmente un intervento di manutenzione ordinaria, al netto degli atti
vandalici subiti, sono stati segnalati, sin dopo gli eventi del 24 agosto come disponibili per la gestione dell'attuale
emergenza terremoto. Per tali abitazioni e per tutte quelle limitrofe ai Comuni del cratere, sono stati già perfezionati i
relativi progetti definitivi al fine di stanziare la provvista necessaria per il ripristino. Attendevamo il decreto per
procedere". à.Âî. L'erba alta intorno ad una delle casette dell'Ater Annifo, l'area dimenticata Ecco l'area dove sorgono
le costruzioni sulle quali ha puntato il dito Sauro Presenzini, che è anche uomo di punta del Wwf Umbria Le caldaie
portate vie Vetri rotti ed erba alta Un vetro rotto che è quasi un simbolo di quello che è successo alle casette di
proprietà dell'Ater e ora lasciate senza nessuno -tit_org- AGGIORNATO Perugia - La denuncia del degrado delle
casette dell Ater - La denuncia del degrado delle casette dell Ater
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Beni culturali
Norcia - Si riparte da San Benedetto = Si ricomincia dalla facciata di San Benedetto
[Antonella Manni]
Beni culturali Si riparte da San Benedetto Antonella Manni Beni culturali, tra operazioni di recupero, interventi di
messa in sicurezza e presidi per evitare furti di opere d'arte. Sfidando il freddo, i vigili del fuoco sono al lavoro.
Continua apag. 38 Si ricomincia dalla facciata di San Benedetti segue dalla prima pagina E hanno cominciato
puntellando la facciata della Basilica di San Benedetto a Norcia, danneggiata ma rimasta miracolosamente in piedi
dopo il forte terremoto del 30 ottobre che invece ha fatto quasi completamente crollare il resto della chiesa.
Un'operazione per la quale è in corso di realizzazione una sorta di supporto in legno, montato a partire dalla base. Le
macerie della basilica sono state coperte da grandi teli di plastica neri anche questi collocati sopra a una intelaiatura
in legno per proteggere ciò che resta. Intanto, sempre a Norcia, è stata smontata e messa in sicurezza anche l'ultima,
e la più grande, delle quattro campane della torre civica. I vigili del fuoco l'hanno sistemata in piazza San Benedetto e
continuano nel lavoro di salvaguardia della torre, che è a forte rischio crollo. Per scongiurarlo si prosegue nell'opera di
cerchiaggio realizzato con fasce che bloccano le eventuali oscillazioni di uno dei simboli della città. Ma i beni culturali
da mettere in salvo sono molti. Ed è una corsa contro il tempo, mentre lo sciame sismico continua. Segnalazioni di
edifici storici lesionati, arrivano anche da gruppi di cittadini: sulla pagina Facebook dedicata alle opere d'arte di Norcia,
Paola Fiorelli richiama l'attenzione sullo stato in cui si trova l'ex convento della Madonna di Costantinopoli a Cerreto,
solcata da profonde lesioni. ARTE E SICUREZZA Da sabato mattina, in ogni caso, si è cominciato a lavorare pure
all'interno della chiesa con-cattedrale di Santa Maria Argentea, (in piazza San Benedetto, anch'essa distrutta dalla
scossa del 30 ottobre scorso), nel tentativo di recuperare suppellettili e dipinti da sotto le macerie, mentre nella ex
chiesa di San Francesco, dopo aver tratto in salvo nei giorni scorsi la grande pala cinquecentesca di Jacopo Siculo,
sono state tolte le capriate che si appoggiavano su una parete, rischiando di provocare ulteriori crolli. Le squadre di
rilevamento danni del Mibact insieme ai vigili del fuoco e con la collaborazione del personale della Protezione Civile e
dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, hanno registrato solo in questi ultimi giorni il recupero di
almeno 185 opere conservate in chiese situate nelle aree colpite dal sisma in Umbria. Tra quelle rimosse e ricoverate
nei depositi di Santo Chiodo a Spoleto, non ci sono solo dipinti (come quello del 1547 raffigurante la Resurrezione di
San Lazzaro di Michelangelo Carducci, la tela del '600 raffigurante Santa Scolastica tra Sant'Eutizio e Santo Spes
dalla Basilica di S. Bene detto a Norcia oppure il dipinto del XVII secolo raffigurante la Madonna del Rosario) ma
anche una teca ex-voto del XVIII secolo, una scultura lignea policroma dorata e laccata del XVII raffigurante San
Rocco, una Croce con Crocifisso del "600, un Baldacchino e un copri Pisside in stoffa della stessa epoca proveniente
dalla Chiesa di San Martino, un tabernacolo con il vessillo di San Giorgio e il drago dalla chiesa di Sant'Andrea di
Norcia, un reliquiario raffigurante il Santo Papa seduto in trono e uno sportello ligneo dipinto e dorato dall'Abazia di
Sant'Eutizio a Preci, una statua lignea policroma del '300 raffigurante la Madonna, una Croce Astile in legno e lamina
metallica del '400. Tutte opere di valore storico e artistico. LA TASK FORCE Una Task gforce sicurezza presidia
quindi gli edifici più sensibili tra i quali anche la chiesa della Madonna dell'Addolorata praticamente distrutta dal sisma.
Un dispositivo che vede impegnati gli alpini del quinto reggimento Vipiteno dislocati tra Norcia, Preci e Cascia che
collaborano con le forze di polizia contro il rischio sciacallaggio e reati predatori sia con presidi fissi che con pattuglie
sul territorio. Antonella Manni NORCIA I vigili del fuoco ieri hanno lavorato sulla facciata della chiesa di San Benedetto
-tit_org- Norcia - Si riparte da San Benedetto - Si ricomincia dalla facciata di San Benedetto
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Foligno - Terremoto, il parroco don Luigi: Non spostate la scuola materna
[Giovanni Camirri]
Terremoto, il parroco don Luigi: Non spostate la scuola materna) A San Giovanni Profiamma mobilitazione 11
sacerdote: Lavori eseguibili in breve per evitare il trasferimento delle lezioni tempo, pronti al confronto per collaborare
L'EMEReENZA FOIIBNO "Non trasferite le lezioni della scuola materna di San Giovanni Profiamma". Resta alta
l'attenzione sulla situazione delle scuole di Foligno dopo le scosse sismiche dei giorni scorsi. Mentre procede Fazione
di confronto avviata dal comitato dei genitori degli alunni delle diversi plessi cittadini, prende la parola don Luigi
Bonollo in merito alla scuola materna di San Giovanni Profiamma. E lo fa con una lettera indirizzata al sindaco, al
dirigente dell'Istituto Comprensivo Foligno 5, ai consiglieri del Consiglio Pastorale di San Giovanni, ai responsabili
dell'Unità Pastorale. Quella stessa lettera è stata pubblicata sul sito dell'Unità Pastorale e inviata per conoscenza
all'indirizzo del vescovo della Diocesi di Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi. LA QUESTIONE Tutto ruota intorno
alla "chiusura della scuola materna e trasfe rimento classi". Nel documento don Bonollo scrivequalità di legale
rappresentante della Parrocchia di San Giovanni Profiamma intervenendo sulle preoccupazioni dei parrocchiani
rispetto "alla mancata riapertura della scuola materna". "Nessuno - scrive don Bonollo - mi ha invitato a nessuna
verifica o supervisione dello stato della scuola materna. Non ho ricevuto nessuna comunicazione o relazione tecnica
specifica, non sono stato avviato dall'Istituto Comprensivo di Belfiore". E aggiunge ancora: "Sono entrato quale
proprietà dello stabile in oggetto - dice ancora don Bonollo - con alcuni parrocchiani e successivamente con tecnici di
mia fiducia e ho appurato che si sono evidenziate due microfratture su tamponatura delle aule già ritoccate a
settembre 2016 e nessuna fessurazione sulla parte strutturale: la struttura a nostro avviso è perfettamente agibile
anchesubito". IL PUNTO Don Bonollo prosegue poi ricordando, come si apprende dal documento pubblicato online
che: "I lavori di sistemazione di tali fessurazioni a norma del predisposto di Protezione Civile possono essere eseguiti
nel tempo di una giornata di lavoro". Alla luce di quanto arti colato nel documento don Bonollo chiede al sindaco, al
dirigente scolastico e all'Ufficio Scuole del Comune di Foligno: "La relazione tecnica firmata e con foto di eventuali
sopralluoghi e/o verifiche da sottoporre al mio tecnico di fiducia; la motivazione dello spostamento delle classi; la
sospensione immediata del provvedimento per provvedere entro un giorno o due della sistemazione delle micro
fessurazioni onde evitare il trasferimento delle lezioni". Quale sarà l'evoluzione di questa situazione lo si capirà sono
andando avanti in attesa delle eventuali risposte che giungeranno alle richieste del parroco di San Giovanni
Profiamma don Luigi Bonollo. Giovanni Camirri FOUGNO Qui sopra, don Gigi parroco di San Giovanni, accanto uno
degli interventi dopo il terremoto fatti a Foligno dai Vigili del fuoco -tit_org-
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AGGIORNATO Rogo sul tetto, palazzo evacuato Undici famiglie restano senza casa
Paura a Rosia. Le fiamme sono divampate da una canna fumaria
[Redazione]
Rogo sul tetto, palazzo evacuato Undici famiglie restano senza casa Paura a Rosia. Le fiamme sono divampate da
una canna fumarie L'INCENDIO di un tetto ha illuminato la notte di Rosia (video su vww.lanazione.itlsiena) e costretto
undici famiglie che abitano in un palatina poco distante dalla Coop a trovare una sistemazione alternativa. Impossibile
trascorrere la notte dentro gli appartamenti del condominio in via Gerboni. Una schiera di costruzioni nuove e
moderne che s'incontra sulla sinistra, entrando nell'abitato per chi arriva da Siena. Non si tratta di abitazioni del
Comune ma sto seguendo la vicenda direttamente, conferma il sindaco Giuseppe Gugliotti. L'allarme è scattato ai
vigili del fuoco per una canna fumaria, poco prima delle 18. Ma quello che sembrava essere un intervento banale,
spede in questi primi giorni di freddo, si è rivelato un rogo drammatico. E di vaste dimensioni. Perché il tetto a forma di
fùngo è in legno e, ben presto, l'incendio l'ha interessato. Il condominio è stato evacuato, senza parole le famiglie che
hanno compreso quanto grave fosse la situazione e che gli apparta menti erano inagibili. Paura anche per le persone
che abitano negli immobili vicini che hanno assistito al triste spettacolo. Due le squadre dei pompieri sul posto,
insieme ad altrettanti Aps, un'autobotte e un carro con le bombole di ossigeno perché, ovviamente, il fumo risultava
imponente. Anche se non ci sono stati feriti e intossicati, si è portata in via Gerboni un'ambulanza. Poco dopo le 21
era attesa anche una seconda autoscala da Montevarchi, in provincia di Arezzo, perché il rogo doveva essere
aggredito da entrambi i lati. Scene di rabbia e di disperazione, forte eppure composta, hanno accompagnato la lunga
notte di attesa per chi non riusciva a credere di aver perso la casa. Ho ribadito la disponibilità dell'amministrazione ad
aiutare chi ne avrà necessità, conferma il sindaco Gugliotti quando ancora l'incendio è lontano dall'essere domato.
Oggi la conta dei danni. Sicuramente molto ingenti. IL In ansia anche le persone che vivono all'interno degli immobili
vicini I DUE LE SQUADRE DEI POMPIERI SUL POSTO INSIEME AD ALTRETTANTI APS, A UN'AUTOBOTTE E A
UN CARRO CON LE BOMBOLE DI OSSIGENO PERCHÉ OWIAMENTE IL FUMO ERA IMPONENTE -tit_org-
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Via alla nuova palestra per l`Isit
E da oggi riapre a studenti e cittadini la palestra di via Giovannina
[Redazione]
Via alla nuova palestra per risit E da oggi riapre a studenti e cittadini la palestra di via Giovannina Da oggi, la palestra
di via Giovannina torna ad essere disponibile per scuole, associazioni e cittadini centesi. Pubblicato poi, il bando per
la realizzazione della nuova palestra dell'Isit Bassi Burgatti. Buone notizie sul fronte degli spazi dedicati alle attività
sportive. L'amministrazione comunale è giunta a un positivo accordo con la proprietà per l'utilizzo dell'impianto, che
tornerà dopo il terremoto e il ripristino della struttura avvenuto nel 2015, ad essere fruibile. Recuperiamo - spiega il
sindaco Fabrizio Toselli - uno spazio importante per la comunità e il tessuto sportivo centese, molto attivo e
appassionato, Procede inoltre l'iter per la realizzazione della nuova palestra dell'Isit Bassi Burgatti. La Provincia ha
pubblicato il bando di gara per l'ap palto dei lavori di realizzazione: le offerte potranno pervenire sino al 2 dicembre.
Per l'edificio disposto travia Rigone e via Scarlatti l'importo complessivo è di 985mila euro più iva. Il termine di
esecuzione è stato fissato in 240 giorni naturali consecutivi dalla consegna dei lavori: verosimilmente
l'accantieramento potrebbe essere programmato per febbraio e la consegna in tempo per il prossimo anno scolastico.
Come riferisce Toselli abbiamo chiesto, e ottenuto, dalla Provincia una revisione del progetto. La dimensione rimane
la medesima, circal.068 metri quadrati, ma si è lavorato su una diversa distribuzione degli spazi all'interno dei due
volumi, uno strutturato per i servizi e l'altro per l'attività sportiva. Previste dunque, anche una differenziazio ne degli
accessi, le postazioni per il pubblico e lo spogliatoio per gli arbitri, per consentire non solo la pratica sportiva ma
anche l'attività agonistica. Dal sindaco poi un ringraziamento ad Acri, l'Associazione di Fondazioni e di Casse di
Risparmio, per la cospicua donazione e, in particolare, la Fondazione Caricento per aver saputo attrarre la più alta
quota di donazioni: un milione per la nostra nuova palestra. (b.b.) CENTO. PUBBLICATO IL BANDO La palestra di via
Giovannina -tit_org- Via alla nuova palestra perIsit
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CUPRAMONTANA
Si torna a scuola dopo le scosse, ma i genitori non sono sicuri
[Sa.fe.]
-CUPRAMONTANA- RIAPRONO oggi, dopo due settimane cu stop per il sisma, le scuole dell'istituto comprensivo
Bartolini a Cupramontana, ma un genitore si rifiuta di portare i propri figli uno alla elementare, inagibile e trasferita al
piano sottostante dove si trovano le classi delle medie, l'altro all'asilo Santa Caterina. Ho chiesto di vedere certificati e
sopralluogo del dipartimento di protezione civile - spiega Fabrizio Torcoletti - ma a oggi non mi sono stati fomiti. La
parola del sindaco non mi basta quindi non porterò i miei figli a scuola. Avevo anche pensato di iscriverli a Moie ma
non è giusto per loro. La scuola si trova in centro tra le due chiese da cui sono cadute delle pietre e un palazzo che è
stato puntellato. E al primo piano con questa nuova sistemazione dovuta all'inagibilità del primo piano ci saranno
duecento bambini con un'unica via di fuga. Abbiamo la scheda di rilevamento della protezione civile chiamata per
ulteriore scrupolo, dopo il sopralluogo dei tecnici comunali - spiega il sindaco Luigi Cerioni -. Hanno dichiarato agibile
il primo piano quello della media e inagibile il secondo. Ho già comunicato a quel genitore che lunedì (oggi, ndr) gli
consegnerò il documento della protezione civile. Capisco la preoccupazione ma non facciamo allarmismi: il secondo
piano ha quattro aule lesionate ma non in strutture portanti. Saranno necessari 30-40 giorni di lavoro. Nel frattempo i
ragazzi saranno sistemati al piano sottostante e quattro classi invece trasferite alla casa delle associazioni. sa. fé. tit_org-
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Stanze piene di materiale molto utile: la grande generosità non si ferma
[A.m.]
IL CENTRO DI RACCOLTA NATO QUASI PER CASO È ORA L'UNICO AUTORIZZATO DAL COMUNE Stanze piene
di materiale molto utile: la grande generosità non si ferm SOLIDARIETÀ e senso di comunità si riscoprono soprattutto
nella difficoltà. Accade nel Fermano, accade a Marina Palmense dove si è creato da solo, per la generosità delle
persone, un centro di raccolta per materiale da destinare agli sfollati. E' bastato qualche post sui social, spargere un
po' la voce, e da quel 31 ottobre il flusso delle persone che si sono presentate al centro sociale di Marina Palmense
per portare materiale destinato alle popolazione terremotate ospitate nelle strutture fermane non si è più fermato. C'è
stato qualcuno che ha detto: Ho sentito che le persone ospitate nei campeggi hanno bisogno di un po' di materiale,
perché non lo raccogliamo al centro sociale e lo portiamo tutto insieme?. Racconta Tiziano Achei: Pensavamo di dare
un punto di riferimento alle persone di Marina Palmense e Torre di Palme, ma dopo appena un paio di giorni, ci
chiama l'assessore Torresi e ci dice che il nostro sarebbe stato l'unico punto di raccolta autorizzato
dall'Amministrazione comunale. Non neghiamo di aver passato qui, negli ultimi dieci giorni, più tempo che a casa.
Abbiamo osservato con gioia, ma anche con un po' di preoccupazione l'énorme quantità di sacchi, sacchetti, scatole e
scatoloni che gente di straordinaria generosità continuava a scaricare nei locali del centro sociale, tutto da controllare,
verificare, dividere e catalogare. Qualcuno dei donatori si è anche fermato qualche minuto in più perché ci teneva a
raccontarci che la coperta donata era stata usata dal figlio ormai cresciuto, ma che veniva calda calda dalla
lavanderia, una persona ci ha anche illustrato l'arte dell'uncinetto nelle cose che una signora anziana le aveva affidato
per portare al centro raccolta. E' stato necessario e lo è tuttora organizzare turni e trovare volontari con del tempo a
disposizione per garantire almeno 4/5 ore di apertura per la raccolta e altrettante per l'archiviazione. Però, alla fine,
quando la Protezione civile ci fornisce le liste della mercé richiesta e passa a ritirarla per la consegna, allora tutto ha
un senso, tutto prende forma e la forma è quella del grande cuore delle persone, conclude Achei. a.m. -tit_org-
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LE AZIENDE CHE REAGISCONO NELLE CAMPAGNE DI AMANDOLA
Scosse, vento, neve e allagamenti Resterà un `Angolo di Paradiso`
[Adolfo Leoni]
LE AZIENDE CHE REAGISCONO NELLE CAMPAGNE DI AMANDOLA Scosse, vento, neve e allagamenti Resterà
un 'Angolo di Paradiso9 TERREMOTO, zone rosse, casse danneggiate, sfollati. Ad Amandola succede anche altro.
Che il sisma abbia, ad esempio, divelto le condutture idriche e che l'acqua abbia allagato interi campi. Il primo
intervento del Consorzio idrico non ha risolto. È quanto accade nella campagna che costeggia l'antica strada romana
che da Amandola conduce a Samano. Lì, l'azienda di Roberto Filippo Mulo, Angolo di Paradiso, deve fronteggiare
un'altra emergenza. Non solo quella di alcuni danni alla stalla, non solo quella di un fienile di 300 mq scoperchiato dal
vento dei giorni scorsi, che ha staccato le tegole saldamente legate con apposita schiuma, anche quella di un
impensabile allagamento di terreno. Etetto così sembrerebbe poco. Ma quel terreno zuppo non può essere arato, e se
non può essere arato, non si potrà procedere alla cosiddetta ferti-irrigazione, e se la ferti-irrigazione, che consente
anche lo svuotamento della vasca ormai piena di liquami, non può essere effettuata, i 12 mila metri cu bi di liquido
tracimeranno, con le comprensibili conseguenze. Roberto guarda il cielo e chiede clemenza al tempo perché asciughi
il terreno. Anche la viabilità ha creato seri problemi all'azienda che, pluripremiata per qualità, produce latte, yogurt e
formaggi. Una casa venuta giù impedisce il passaggio a mezzi pesanti. Così il trasporto dei mangimi acquistati e dei
prodotti venduti deve essere effettuato con più mezzi. Con lievitazione dei prezzi. Nel contempo, la vendita nei negozi
vicini è calata, e i turisti, specie romani, che avrebbero acquistato nel ponte dei morti non si sono fatti vedere. Sono i
danni indiretti del sisma. Ma Roberto Filippo Muro e i suoi collaboratori si sono già rimboccati le maniche. Dobbiamo
ricostruire, andare avanti, tenere alta la sensibilizzazione verso queste aree. Cambiare qualcosa anche noi: a volte da
un male può scaturire un bene. Angolo di Paradiso lo è di nome e di fatto. La zona è superba. L'azienda è fami liare.
50 capi di bestiame che vengono nutriti esclusivamente con quel fieno e materie prime No Ogm che provengono da
ettari e ettari coltivati esclusivamente a foraggio. Nel 2010 la ristrutturazione. La stalla è stata dotata della mungitura
volontaria: la mucca che avverte la necessità di essere munta si reca nella stazione di mungitura dove alcuni
sofisticati apparecchi effettuano la procedura necessaria. E la garanzia del massimo benessere per l'animale. Non
manca la spazzolatura e il sistema di doccia refrigerante per l'estate. Un'impresa all'avanguardia. La prosecuzione del
lavoro del nonno e del babbo, siciliani e già caseari e conduttori di una piccola impresa locale. Un'impresa che vuoi
continuare. In ogni modo. Il sisma non può dire l'ultima parola. Adolfo Leoni -tit_org- Scosse, vento, neve e
allagamenti Resterà un Angolo di Paradiso
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Quindici comuni nel `cratere` C`è tutta la provincia ovest
Esclusi invece Fermo, Sant'Elpidio a Mare e Montegranaro
[Redazione]
Quindici comuni nel ^cratere C^è tutta la provincia ovest Esclusi invece Fermo, SanfElpidio a Mare e Monte granare
QUINDICI comuni del Fermano si aggiungono ad Amandola e Montefortino nell'area del 'cratere', stabilita dal governo
Renzi per l'applicazione degli interventi urgenti post terremoto. Come previsto dal secondo decreto, l'inserimento è
stato effettuato dal commissario Errani, su indicazione dei presidenti delle Regioni danneggiate dal sisma, e sarà
ratificato dal Consiglio dei Ministri. Ad Amandola e Montefortino, che erano state inserite nel 'cratere' a seguito della
scossa del 24 agosto, adesso si aggiungono: Belonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monsampietro Morico,
Montappone, Montefàlcone Appennino, Montegiorgio, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monte Rinaldo, Monte Vidon
Corrado, Ortezzano, Santa Vittoria in Matenano, Serviglianmo e Smerillo. Diventano così 17 i centri che potranno
ottenere agevolazioni e aiuti. Come si può vedere dalla cartina qui sopra, risulta completamente terremotata la parte
ovest della provincia, dalla media valle del Tenna ai monti Sibillini. Nel 'cratere' non sono state inserite Fermo,
Sant'Elpidio a Mare e Montegranaro, che pure lamentano danni considerevoli, dalle scuole agli edifici pubblici a quelli
di culto. L'esclusione del capoluogo colpisce perché nel decreto sono invece indicate altre grandi città: Ascoli,
Macerata, Teramo, Rieti e Spoleto. I comuni previsti dal secondo decreto sono 68: 15 del Fermano, 10 dell'Ascolano,
31 del Maceratese (complessivamente 56 quelli marchigiani), á dell'Abruzzo, 5 del Lazio e uno dell'Umbria. Sommati
ai 60 che erano stati inseriti nel la prima composizione del 'cratere', in tutto diventano 128, così ripartiti: 14
dell'Abruzzo, 14 del Lazio, 15 dell'Umbria e 85 delle Marche: 17 della provincia di Fermo, 22 di quella di Ascoli e 46 di
quella di Macerata. E la conferma che le scosse del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre hanno lasciato le ferite più
profonde proprio nel territorio marchigiano. QUATTRO REGIONI; 128 COMUKI QUELLI MARCHIGIANI RISULTANO
ESSERE 46 DELLA PROVINCIA DI MACERATA, 22 DI QUELLA DI ASCOLI E 17 DI QUELLA DI FERMO
COMPLESSIVAMENTE SON017 AMANDOLA E MONTEFORTINO ERANO STATI INSERITI NELLA PRIMA
STESURA DEL DECRETO DEL GOVERNO RENZI -tit_org- Quindici comuni nel cratereè tutta la provincia ovest
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PORTO SAN GIORGIO BRAGAGNOLO
Giusto trovare più risorse per i controlli sismici
[S.s.]
BRAGAGNOLO -PORTO SAN GIORGIO - GLI INVESTIMENTI per la sicurezza delle stratture scolastiche è la cosa
più importante che possa esserci: se dovesse succedere qualcosa nelle scuole saremmo tutti colpevoli: lo sostiene il
consigliere comunale Civico al 100%, Fabio Bragagnolo, riferendosi ai controlli post terremoto. Lui prende
positivamente atto che ai sopralluoghi dei tecnici comunali l'Amministrazione abbia fatto seguire quelli della Soi (Sala
operativa integrata) della Protezione civile. I tecnici di quest'ultima la settimana scorsa hanno visitato tutte le scuole e
riferito di non aver rilevato danni: "Bene - sottolinea Bragagnolo -, ma non basta: bisogna compiere esami più
approfonditi e sicuri per accertare la vulnerabilità sismica degli istituti e, se necessario, disporre interventi a garanzia
della loro sicu rezza, Quindi, dopo aver ricordato che l'Amministrazione si è mostrata disponibile da questo punto di
vista, Bragagnolo precisa; Al Consiglio comunale, previsto per il 19 novembre, verrà proposta una variazione di
bilancio con lo scopo di reperire risorse per incarichi finalizzati alla redazione di schede di vulnerabilità sismica dei
plessi scolastici. Noi voteremo a favore. Da ultimo il consigliere civico sollecita il Sindaco a fare quante necessario
perché il prima possibile venga riaperta al traffico la strada che conduce all'ospedale. E' stata chiusa per ragioni di
sicurezza perché passa accanto alla chiesa del Rosario sul cui campanile sono state trovate lesioni che ne
potrebbero compromettere la tenuta. s. s. -tit_org-
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MONTE GIBERTO
Lavori celeri, chiesa riaperta per la messa degli ex combattenti
[Paola Pieragostini]
Lavan celen, chiesa riaperta per la messa degli ex combattenti -MONTîGIBERTODOPO circa due settimane di
silenzio, p>er i danni causati dal sisma dello scorso 30 ottobre, ieri sono tornate a suonare le campane nella chiesa di
San Nicolo, nel centro storico, dove è stata celebrata la messa per la riapertura, in concomitanza con la festa dei
combattenti. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Giovanni Palmucci, la squadra dei vigili del fuoco che ha
effettuato i lavori di ripristino all'interno della chiesa, la Protezione civile ed i mèmbri locali dell'Associazione
combattenti. Dopo la celebrazione eucaristica officiata da Padre Silvano - che nell'omelia ha ricordato il valore dello
spirito di collaborazione tra tutti gli uomini - la mattinata è proseguita con la deposizione della corona d'alloro al
monumento ai caduti, verso il quale i partecipanti si sono mossi in corteo, preceduti dalla banda musicale di Falerone.
Ringrazio i vigili del fuoco per l'encomiabile e veloce lavoro svolto nella chiesa, sostenuti anche dalla locale ditta
Pecchi ha affermato Palmucci - tanto da permetterne la riapertura, e per la loro costante e rassicurante presenza.
Ringrazio la Protezione civile, l'Associazione combattenti e ogni cittadino che contribuisce ogni giorno a costruire il
senso della comunità. Il pensiero non può non andare alle vittime del terremoto, a tutti coloro che hanno perso
familiari, casa, lavoro e la propria stabilità affettiva e professionale. La festa si è conclusaa con la conviviale al
ristorante Mondo Blu. Paola Pieragostini -tit_org-
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SERVIGLIANO CORSO DI FORMAZIONE PER 40 PERSONE
Defibrillatore per la sicurezza
[A.c.]
CORSO DI FORMAZIONE PER 40 PERSONE Sarà collocato al Parco della Pace, molto frequentato SERVIGÌIANOALLOGGIATO al Parco della Pace, da ieri mattina un defibrillatore è a disposizione di tutta la comunità
di Servigliano. Intorno alle 10,30 si è svolta, nella palestra comunale, la cerimonia di consegna dell'apprecchio che
l'Amministrazione comunale, in collaborazione con l'associazione Centro di formazione laico, ha messo al servizio
della popolazione. Il progetto, nato qualche mese fa, ha coinvolto la Pro loco e alcuni attività produttive, che hanno
finanziato l'acquisto, e l'associazione Centro di formazione laico che, oltre alla macchina, con il suo personale ha
organizzato dei corsi di formazione per il suo utilizzo. A quesdt'ultimi hanno partecipato circa 40 persone: volontari di
Protezione civile, rappresentanti di società sportive, il vigile urbano e altri cittadini, che ieri mattina hanno ricevuto le
chiavi per aprire la cassette e accedere al defibrillatore. Siamo grati all'impegno del compianto Pasquale Monaldi e
ora di suo figlio Alessio per questa iniziativa ha commentato il sindaco Marco Roto- ni -. Un grazie alla Pro loco, alla
famiglia Cippitelli, attraverso Paolo e Luigi, e all'impresa Diletti perché ci siamo potuti dotare di questo strumento che
sarà posto nel Parco della Pace, luogo frequentato da giovani, adulti, da numerose società sportive e dalle scuole.
Stiamo già visionando un bando regionale, per attrezzare un secondo defibrillatore in piazza. a. e.- a cerimonia ài
consegna del defibrillatore, ieri mattina, si è chiusa con una ne su come utilizzarlo -3.. -tit_org-
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AGGIORNATO Triplicato il cratere del sisma: dentro 46 comuni. Anche Macerata nella lista
[Giancarlo Falcioni]
Triplicato il cratere del sisma: dentro 46 comuni. Decreto per la ricostruzione: tutto l'entroterra è classificato come
zona rossa, SONO 46 i comuni maceratesi inseriti nel cratere del terremoto: la porzione di provincia che dal
capoluogo risale verso l'entroterra cade all'interno della zona rossa, allargata dopo le scosse del 26 e 30 ottobre.
Restano fuori undici comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e
Camerino. È questa la geografia dell'emergenza disegnata dal commissario Vasco Errani nella relazione tecnica che
accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L'elenco dovrebbe essere ufficializzato in giornata, ma la
bozza rispecchia le assicurazioni date nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il
cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei
quali nel Maceratese. Ora il conto dei centri più colpiti sale a 128,46 dei quali in provincia: Ascoli ne ha 23 e Fermo
17. Questi i 31 comuni aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Casteiraimondo,
Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fulminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte
San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino,
Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola,
Castelsantangelo sul Nera, Cessapa- lombo, Piastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana,
Pieve Torina, San Ginesio, Sant'Angelo in Fontano, Samano, Ussita, Visso. Restano fuori soltanto Appignano,
Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena,
Porto Recanati, Recanati. Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che le misure di sostegno
al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati,
che comprovino il danno subito. Questo perché - spiega il commissario - i danni di Macerata (ma anche di Teramo,
Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il
tessuto économico-sociale è rimasto inalterato. Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti
per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto. Le linee previste dal governo fissano al
primo punto l'arrivo dei container che prenderanno il posto delle tende. Nei giorni scorsi Fabrizio Curcio, capo della
Protezione civile, ha avviato le procedure per l'acquisto dei moduli che arriveranno entro due settimane; per le casette
di legno, invece, bisognerà aspettare la primavera. Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare
nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali po- LA SPIEGAZIONE DI ERRANIAnche
Macerata nella list nella prima versione erano previsti solo 15 cen tranno portare avanti in tempi celeri le opere di
messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo tino a 3 5 ü persone
a tempo determinato. Suf fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe.
Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e seconde case.
Fuori dai primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni nei centri storici,
mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d'onore per il riavvio delle attività
produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di imposte e tasse.
Giancario Falcioni LA SONO UNDICI I COMUNI DELLA PROVINCIA RIMASTI FUORI DAL CRATERE NON
MANCHERANNO LE POLEMICHE LÀ DI VIA DON DOPO LA MESSA IN SICUREZZA DELLA LANTERNA DEL SAN
PAOLO, OGGI È PREVISTA LA RIAPERTURA DELLA VIA CHE PORTA ALLA PIAZZA DI MACERATA IL IN
L'ESPONENTE DEL GOVERNO SARÀ IN MATTINATA ALL'UNIVERSITÀ DI CAMERINO NEL POMERIGGIO LA
TAPPA A MACERATA DA A E SAN SONO STATE INSERITE NEL CRATERE LE CITTÀ DURAMENTE COLPITE
DALLE SCOSSE DI OTTOBRE NELLA PRIMA STESURA ERANO ESCLUSE LO STATUS DELCAPOLUOGO
Errani: Per Macerata le misure fiscali e di aiuto al reddito dei lavoratori riguarderanno solo soggetti effettivamente
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danneggiati PROVINCE A CONFRONTO II commissario: I danni a Macerata, Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto sono di
portata minima rispetto alla popolazione II Maceratese è il territorio che ha avuto più comuni inseriti nel cratere: dai 15
iniziali si è passati a 46 (su un totale di 1281. Doppiata la provincia di Ascoli, che ha 23 comuni (inizialmente erano
131. Il Fermano passa da due a 17. Nel crateresono anche comuni di Umbria, Lazio e Abruzzo AL LAVORO Fabrizio
Curcio, capo della Protezione civile, con il commissario Vasco Errani (foto Calav'iìa) -tit_org-
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CAMERINO RECUPERATI COMPUTER E DOCUMENTI
Ricognizione a Palazzo Ducale In salvo il materiale di Unicam
[Eleonora Conforti]
RECUPERATI COMPUTER E DOCUMENTI PRIME immagini dal Palazzo Ducale di Camerino dopo le scosse. Sono
state pubblicate dai ragazzi volontari dell'associazione lononcrollo, che in questi giorni sono al fianco della Protezione
civile e dei vigili del fuoco neue complicate operazioni di recupero beni. Si possono vedere per la prima volta le
condizioni della sede della Scuola di Giurisprudenza di Unicam e degli uffici, un tempo dimora della dinastia da
Varano. Il recupero beni ha interessato il secondo piano, dove in particolare si svolge l'attività universitaria. Nell'atrio
che corrisponde al balcone che si affaccia in piazza Cavour, sopra al quale è crollata una parte della parete, insistono
numerosi crolli. Sembra invece aver subito meno lesioni il corridoio dove sono ubicati i primi uffici e alcune delle aule,
tra le quali la storica aula Scialoja. Ma proseguendo di qualche metro, all'altezza delle scale inteme, si possono
vedere con chiarezza diversi crolli. Alcuni solai sono compromessi e le condizioni generali dell'edificio hanno reso
difficili le operazioni dei vigili del fuoco e dei volontari, che comunque sono riusciti a recuperare gli strumenti di lavoro
del personale amministrativo, sia i computer che numerosi fascicoli cartacei. La parte del rettorato, invece, dovrebbe
aver subito lesioni che compromettono meno la struttura, ma è tutto ancora nella primissima fase ed è impossibile da
quantificare i danni. Eleonora Conforti -tit_org-
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Triplicato il cratere del sisma: dentro 46 comuni.
[Giancarlo Falcioni]
Triplicato il cratere del sisma: dentro 46 común Decreto per la ricostruzione: tutto Ventroterra è classificato come zona
SONO 46 i comuni maceratesi insenti nel cratere del terremoto: la porzione di provincia che dal capoluogo risale
verso l'entroterra cade all'interno della zona rossa, allargata dopo le scosse del 26 e 30 ottobre. Restano fuori undici
comuni della fascia costiera, mentre entrano città come Macerata, Tolentino, San Severino e Camerino. È questa la
geografia dell'emergenza disegnata dal commissario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto
per la ricostruzione post terremoto. L'elenco dovrebbe essere ufficializzato in giornata, ma la bozza rispecchia le
assicurazioni date nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo
la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.
Ora il conto dei centri più colpiti sale a 128,46 dei quali in provincia: Ascoli ne ha 23 e Fermo 17. Questi i 31 comuni
aggiunti da Errani: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Casteiraimondo, Cingoli, Colmurano,
Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino,
Montecavallo, Muccia, Petriolo, Fiora co, lenza, Ripe!:gio San Vicino, Polan Ginesio, San Seve rino, Sefro,
Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia. Nel cratere iniziale figuravano: Acquacanina, Bolognola,
Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Piastra, Fiordimonte, O Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana,
Pieve Torina, San Ginesio, Sant'Angelo in Fontano, Sarnano, Ussita, Visso. Restano fuori soltanto Appignano,
Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena,
Porto Recanati, Recanati. Un discorso a parte merita Macerata per la quale Errani precisa che le misure di sostegno
al reddito dei lavoratori e quelle in materia fiscale saranno riconosciute soltanto a soggetti effettivamente danneggiati,
che comprovino il danno subito. Questo perché - spiega il commissario - i danni di Macerata (ma anche di Teramo,
Rieti, Ascoli e Spoleto) sono di portata minima rispetto al numero della popolazione e risulta che sostanzialmente il
tessuto économico-sociale è rimasto inalterato. Nei comuni del cratere sarà concentrato il grosso dei finanziamenti
per la ricostruzione e qui verranno applicate le norme introdotte dal decreto. Le linee previste dal governo fissano al
primo punto l'arrivo dei container che prenderanno il posto delle tende. Nei giorni scorsi Fabrizio Curcio, capo della
Protezione civile, ha avviato le procedure per l'acquisto dei moduli che arriveranno entro due settimane; per le casette
di legno, invece, bisognerà aspettare la primavera. Il decreto prevede poi fondi per 1,1 miliardi di euro, da spalmare
nei prossimi sei anni. Il provvedimento rafforza i poteri dei sindaci, i quali po tranno portare avantitempi celeri le opere
di messa in sicurezza. I Comuni, poi, potranno sfondare i tetti di spesa per il personale, assumendo fino a 350
persone a tempo determinato. Suf fronte scuole, i presidi potranno derogare al numero minimo e massimo di alunni
per classe. Per quanto riguarda le case, nel cratere saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, prime e
seconde case. Fuori dai primo cerchio, il 100% resta per le attività produttive, le prime case e le seconde abitazioni
nei centri storici, mentre per il resto delle seconde case la copertura è al 50%. Previsto il prestito d'onore per il riavvio
delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle attività produttive coinvolte e rinvio di
imposte e tasse. Giancarlo Falcioni LO STATUS DEL CAPOLUOGO Errani: Per Macerata le misure fiscali e di aiuto
al reddito dei Lavoratori riguarderanno solo soggetti effettivamente danneggiati LA SPIEGAZIONE DI ERRANI II
commissario: I danni a Macerata, Teramo, Rieti, Ascoli e Spoleto sono di portata minima rispetto alla popolazione
PROVINCE A CONFRONTO II Maceratese è il territorio che ha avuto più comuni inseriti nel cratere: dai 15 iniziali si è
passati a 46 Isu un totale di 128). Doppiata la provincia di Ascoli, che ha 23 comuni linizialmente erano 13). Il
Fermano passa da due a 17. Nel cratere ci sono anche comuni di Umbria, Lazio e Abruzzo DA A E SAN SONO
STATE INSERITE NEL CRATERE LE CITTÀ DURAMENTE COLPITE DALLE SCOSSE DI OTTOBRE NELLA
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Vasco Errani (foto Calmita) CROLLI Uno scorcio di Palazzo Ducale: i danni all'interno dello storico edificio sono
ingenti -tit_org-
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MATELICA CONCLUSI 1.400 SOPRALLUOGHI
Distrutta l`abbazia benedettina Quasi 400 persone evacuate
[Matteo Parrini]
l. 400 SOPRALLUOGHI Distmtta l'abbazia benedettina Quasi 400 persone evacuate ADDIO all'antica abbazia
benedettina di Santa Maria de Rotis ai piedi del monte San Vicino. Il terremoto ha definitivamente distrutto ciò che
restava dell'antico complesso monástico, fondato intomo al IX-X secolo sui resti di strutture ancora più antiche, lungo
la strada che collegava Matetica a Cingoli. Più volte oggetto di progetti e intenti di ricostruzione negli ultimi decenni,
l'edificio era ormai disabitato da oltre 70 anni e una quarantina di anni fa era stata restaurata la chiesa. Nella
primavera scorsa il sindaco Alessandro Delpriori annunciò di aver trovato dei fondi per poter mettere in sicurezza, ma
il sisma del 30 ottobre ha purtroppo travolto e distrutto ciò che restava dell'abbazia e del suo gigantesco fienile già in
gran parte perduto. A breve anche la piccola comunità monástica dei Benedettini-Silvestrini, dopo aver evacuato il
monastero di Santa Teresa, si sposterà nell'Eremo di San Silvestro. Intanto l'amministrazione comunale ha aggiornato
i dati a seguito dell'ultima riunione del Coc, il comitato organizzativo comunale, svoltasi sabato. Le richieste di
sopralluogo sono salite, con 1.400 pratiche evase e 403 ordinanze sindacali emesse per 275 immobili risultati agibili e
128 immobili dichiarati non utilizzabili; altre 102 ordinanze sono in fase istruttoria, mentre le persone evacuate con
ordinanza sono 395,79 delle quali trasferite in strutture ricettive. Matteo Panini SINDACO Alessandro Delpriori guida
la macchina dell'emergenza -tit_org- Distruttaabbazia benedettina Quasi 400 persone evacuate
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MACERATA LA PARTITA CON LA RATA
Beni di prima necessità dai tifosi del Parma
[Redazione]
MACERATA LA PARTITA CON LA RATA Beni di prima necessità dai tifosi del Panna CROCIATI per Macerata non è
solo lo slogan comparso sul petto delle magliette solidali (saranno battute, nelle prossime settimane, in un'asta
benefica prò popolazioni terremotate), con cui il Parma Calcio, sabato sera, ha giocato allo stadio Helvia Reciña
contro la Maceratese nel tredicesimo turno di Lega Pro. Crociati per Macerata è anche il gesto concreto della nostra
tifoseria. La consegna di materiale di prima necessità alla Protezione civile, prima della partita, raccolto dal tifo orga
nizzato del Parma Calcio (Boys Parma 1977 e Centro Coordinamento Parma Clubs). IL GESTO di solidarietà è
andato in scena in un momento di aggregazione pre-gara, svoltosi al centro fiere di Villa Potenza, a base di prodotti
tipici di aziende locali colpite dal sisma, insieme ai gruppi della tifoseria maceratese (Curva Just e Amid della Rata).
Anche sugli spalti dell'Helvia Reciña sono comparsi striscioni di incoraggiamento, da parte dei tifosi parmigiani,
indirizzati alle popolazioni colpite dal terremoto. -tit_org-
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SAN SEVERINO INCONTRO CON LA GELMINI
Gli uffici del Comune traslocano al Luzio
[Redazione]
SAN SEVERINO INCONTRO CON LA GELMINI A CAUSA del terremoto gli uffici comunali di san Séverine sono
inutilizzabili, quindi il Municipio sarà trasferito alla scuola Luzio al più presto. E in corso - si legge in una nota
dell'amministrazione Piermattei - il potenziamento della connettività informatica e il trasferimento degli uffici. I moduli
cui il Comune ha diritto sono stati chiesti per la scuola, che li utilizzerà nel modo opportuno per alleggerire la nuova
organizzazione didattica che prevede il doppio turno. Nel frattempo rammiiustrazione comunale continuerà ad
adoperarsi per la costruzione della nuova scuola. Intanto a San Séverine c'è stato un incontro sul terremoto al quale
hanno partecipato i parlamentari di Forza Italia Maria Stella Gelmini, Marco Marin e Remigio Ceroni. Al dibattito è
intervenuto anche il sindaco Rosa Piermattei (nella foto con Gelmini). L'ex ministro ha analizzato le criticità
dell'emergenza: Di fronte a questa tragedia non c'è colore politico, ma predominano la necessità e l'urgenza di fornire
risposte ai cittadini, noi abbiamo dato la nostra disponibilità per migliorare il decreto. In Italia il patrimonio scolastico è
vetusto e spesso non si fa manutenzione, occorre partire da una ricognizione suUo stato degli immobili per
aggiornare.Tanagrafe dell'edilizia scolastica e destinare le risorse in base alle priorità dell'emergenza. Molti sindaci mi
hanno segnalato le eccessive lungaggini previste dal nuovo codice degli appalti. Tra questa gente ho visto la
caparbietà e la determinazione nel voler risolvere i problemi per ripartire. -tit_org-
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La Misericordia di Manciano sul terremoto
[I.a.]
La Misericordia di Mandano sul terremoto Nei giorni scorsi un'ambulanza della Misericordia di Manciano con a bordo
tré volontari del gruppo di Protezione civile mancianese abilitati al servizio sanitario ha raggiunto le zone colpite dal
terremoto nel centro Italia. I volontari, Giancarlo Benicchi, Mariella Loiacono e Aurora Weeden, staranno nelle zone
terremotate una settimana,tré sono impegnati in vari servizi di assistenza alla popolazione colpita dal terremoto. La
Misericordia di Manciano non è nuova a queste missioni, di fatto la stessa associazione aveva già preso parte alle
operazioni di soccorso con l'invio di due squadre nel terremoto che ha colpito Amatrice e sia in quello che ha colpito la
zona Umbria-Marche. Nonostante i numerosi servizi che siamo chiamati afronteggiare e svolgere quotidianamente
come Misericordia sul nostro territorio per la nostra popolazione - spiega Marcello Santarelli, governatore della
Misericordia di Manciano riusciamo ugualmente a dare una risposta e un'assistenza alle popolazioni a noi più lontane
colpite da questo tragico evento. Questo è possibile grazie all'impegno dei nostri volontari. La nostra Misericordia, che
partecipa alle missioni sui luoghi del sisma insieme alle Misericordie di Albinia, Arcidosso e Grosseto, riesce a dare
insieme alle altre Misericordie un contributo importante e pronte risposte alle situazioni di emergenza che si possono
verificare sul nostro territorio e non solo. Auguro buon lavoro ai nostri volontari e a tutti quelli all'opera in questo
momento e in futuro, (.a.) -tit_org-
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Il cuoco dell`alluvione aiuta anche i terremotati = Dall`alluvione al sisma, il cuoco dal cuore
d`oro
Gianni Ficulle di Albinia ha messo a tavola 150 sfollati: A pranzo si condividono pene e sorrisi
[Ivana Agostini]
Il cuoco dell'alluvione aiuta anche i terremotati 1 AGOSTINI IN CRONACA Gianni Ficulle, il cuoco partito nei giorni
scorsi per mettere a tavola gli sfollati del centro Italia SOLIDARIETÀ DalTalluvione al sisma, il cuoco dal cuore (Ôïð
Gianni Ficulle di Albinia ha messo a tavola 150 sfollati: A pranzo si condividono pene e sorrisi ALBINIA Penne al
tonno e vitello all'inglese con verdure al forno. Sono questi i primi piatti che Gianni Ficulle, cuoco albiniese, ha
cucinato ai 150 sfollati che sabato erano nelle tende in un campo di accoglienza in provincia di Macerata. Ficulle è
partito carico di prodotti locali messi a disposizione dalla ex Copaim e con oggetti donati dai privati che ha subito
distribuito a chi ne aveva bisogno. Fa freddo nel campo che ospita Ficulle e chi ha la casa non agibile. Gianni è partito
da Albinia, dove ha un suo ristorante, con un mezzo messo a disposizione dalla locale Misericordia e dal coordinatore
provinciale della Protezione civile, Valentino Bisconti. Per lui era il primo giorno della sua nuova avventura: la gestione
della cucina da campo e la responsabilità del vettova gliamento. Sabato era però anche il 12 novembre, l'anniversario
dell'alluvione di Albinia. In quei tragici giorni, il cuoco si trovò a fare la stessa cosa che adesso sta facendo per i
terremotati: cucinare per chi aveva perso tutto. In quel caso però, era nella sua terra. I visi erano conosciuti, erano gli
amici, persone a cui era legato. Da sabato Ficulle sta facendo ciò che sa fare meglio nella vita, cucinare, e lo fa per
perfetti sconosciuti che come gli alluvionati hanno perso tutto. Anzi - sottolinea - qui è anco ra peggio perché per molti
le case non esistono più; noi almeno le abbiamo dovute solo ripulire. Sono felice dell'incarico che mi hanno dato.
Appena arrivato lo chef si è messo subito ai fornelli. Mi ricordo che ad Albinia durante l'alluvione - dice - il momento
del pranzo era l'occasione per non pensare a quanto era successo, stare insieme ad altre persone, dividere le pena
ma anche un sorriso. Ficulle vorrebbe riuscire a fare questo, nutrire il corpo ma anche lo spirito dei terremotati provati
dal dolore, dallo sconforto e anche dalla paura delle continue scosse. Qui fa freddo - continua - arrivati all'altezza di
Colfiorito abbiamo trovato una nevicata. Ficulle ha subito cucinato quello che aveva. Avevo con me del tonno
buonissimo - dice - e ho fatto delle pennette che alcune persone hanno preso più di una volta. Lo stesso slancio di
generosi- ta lo hanno i volontari della Misericordia di Albinia. Presto alcuni di loro ripartiranno portando ai terremotati
ciò di cui avranno bisogno per affrontare un lungo inverno fuori dalle loro case. ivana Agostini Gianni Ficulle, il cuoco
di Albinia, partito venerdì scorso alla volta del le zone colpite dal terremoto. Nel 2012 aveva prestato la sua opera per
i suoi compaesani colpiti dall'alluvione -tit_org- Il cuoco dell alluvione aiuta anche i terremotati - Dall alluvione al
sisma, il cuoco dal cuoreoro
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Farina, gabbie e torce per una messa in scena spettacolare
Troupe tedesca, con ottanta comparse scelte sul territorio
[Libero Red Dolce]
Tornano gli schiavi alle cave di marmo Si gira un videoclip Farina, gabbie e torce per una messascena spettacolare
Troupe tedesca, con ottanta comparse scelte sul territorio di Libero Red Dolce CARRARA II cappotto nero contiene a
malapena il corpo muscoloso dell'uomo in nero che da un pulpito rialzato sulla cava si rivolge a una piccola folla che
lo guarda soggiogata dal basso. Attorno a lui tré modelle con degli Ak-47 al collo e un uomo che urla quelli che
sembrano degli ordini in tedesco. Prima che lo straniamento si rafforzi un altro uomo traduce in italiano: Mettetevi in
ordine per file e quando il regista chiama la vostra dovete inginocchiarvi. Si parte dalla nove fino alla uno. Per il
secondo e ultimo giorno di riprese del videoclip di un rapper tedesco "l'anfiteatro" scavato nel marmo della cava
Barattini si è riempito delle 80 comparse selezionate dieci giorni fa dalla squadra del regista berlinese. A supportarli
otto professionisti della Schmid Produc tions, una casa di produzione milanese che si occupa tra le altre cose di
pianificare sul territorio il lavoro delle troupe straniere che scelgono di girare in Italia. Sul bianco della cava fanno netto
contrasto due drappi neri, lunghi e rettangolari, che scendono dal podio del rapper quasi fino a terra. Sono quasi
inquietanti nella loro marzialità: lo sfondo nero con al centro un cerchio con una "K" iscritta. Non è stato possibile
capire il significato perché la produzione tedesca al momento, fino al lancio del video online previsto per venerdì, non
vuole diffondere notizie sulla trama. Ne svelare l'identità del musicista. Le giornate di riprese si sono divise in due
momenti. Sabato la troupe, insieme a quattro modelle (due arrivate da Parigi, due da Berlino) hanno girato le scene
che vedono protagonista il solo rapper. Ieri mattina, poi, si sono aggiunte le ottanta comparse selezionate nell'ultima
settimana ad Avenza dopo il casting di lunedì e martedì. Facce di apuani per recitare la parte degli schiavi in cava.
Sul lato della cava delle gabbie vuote, con dei bastoni intorno. Di mattina hanno girato alcune scene con gli schiavi in
prigionia, mentre nel pomeriggio la scena principale con gli schiavi a tirare un blocco di marmo di 17 tonnellate con
delle funi. A osservare tra il divertito e l'annoiato la scena due bellissimi dobermann arrivati da Pisa, per
un'apparizione nel video. In attesa del loro turno si sono divertiti a sporcare il lucidissimo pelo rotolandosi sulla polvere
di marmo. Soddisfatto il proprietario della cava Franco Barattini: Mi fa piacere ospitare queste iniziative, la città si deve
muovere, bisogna organizzare eventi. Quando mi hanno contattato ero ben felice di ospitarli, anche se è stato
faticoso. Ho passato l'intera giornata qua, per controllare che non succedessero incidenti. A vegliare sulla scena i
volontari della protezione civile. Dobbiamo ringraziare il comune e i proprietari delle cave - dicono dalla produzione
un'accoglienza incredibile. In una settimana abbiamo messo su tutto, e non era sempli ce. Mentre le comparse si
preparano per la scena del blocco chiediamo a Barattini se possono farcela a spostarlo. Sorride. Se fossero stati
vecchi cavatori - mima un gesto portandosi le mani alla bocca- oooh, un urlo e si spostava. Ma questi qui non lo
muovono mica, ridacchia sornione. Poco importa, per dare effetto alla scena basterà la sapienza di regista e
scenografo. s,. ' W, 2 " Ð',. * * \ II podio allestito per il cantante sopra la parete della cava sinistra il regista del
videoclip Francisco Sandino Gonzales. A destra una delle comparse viene coperta di farina, per fare l'effetto marmo tit_org-
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L`immobilismo di Zubbani & co
[Redazione]
Fimmobilismo di Zubbani & co L'analisi di Rifondazione: dopo l'alluvione è venuto a mancare l'agire politico
CARRARA Subito dopo l'alluvione di due anni fa, conclusa la fase dell'emergenza è venuta a mancare quella
dell'agire politico, azione, che ancora ad oggi sta latitando. Lo sostiene in una nota il coordinamento comunale di
Rifondazione comunista. Siamo convinti che la pioggia devastante di quel 5 novembre abbia contribuito non solo a
spazzare via la fiducia verso la giunta Zubbani, ma anche e soprattutto fatto emergere un palpabile immobilismo
rispetto ai piani programmatici nonché una completa dipendenza dalle politiche esercitate dalla Regione e dalle sue
scelte di pianificazione e programmazione - prosegue la nota - Non sono serviti infatti i suoi due mandati ricevuti dai
carraresi, a far si che si potesse prevenire e garantire una adeguata messa in sicurezza di un territorio
morfologicamente ad alto rischio. Più volte, in questi anni, abbiamo sentito parlare di opere finalizzate al ripristino del
corretto deflusso delle acque e della stombatura di porzioni di zone pubbliche e private, purtroppo ad oggi mai state
realizzate e, proprio per questo, non riteniamo corretto ritrovarci a voler scaricare su altri (Consorzio di Bonifica),
responsabilità che non gli competono o se gli competono, solo parzialmente, poiché chi ha lavorato in questi mesi per
la pulizia di fossi e canali è delegato a compiere solo ed esclusivamente lavori di manutenzione ordinaria. L'autonomia
locale è stata, con il bene placito dell' amministrazione, progressivamente esautorata a favore della regione Toscana,
le cui politiche di area vasta, portate avanti con il sostegno del PD hanno e stanno penalizzando la nostra città, e non
solo- continua la nota - La sanità, i trasporti, la scuola, il lavoro, la gestione del servizio idrico, l'accorpamento
dell'autorità portuale a quella di La Spezia, la regolamentazione degli agri marmiferi, tra l'altro una delle principali
cause che a monte ha contribuito a scatenare il disastro avvenuto a valle, la notte del 5 novembre, sono i punti
fondamentali su cui poco e male o addirittura nulla è stato fatto. Ormai mancano pochi mesi alle nuove elezioni che
decideranno chi dovrà guidare la nostra città e c'è chi continua nonostante tutto, imperterrito ad appoggiare ed
avvallare decisioni che vengono prese lontano da qui e calate dall'alto, quasi come se chi è stato eletto dalla comunità
carrarese non fosse in grado di governarla o avesse bisogno di continui sostegni e puntelli - si chiude la nota - II 4
dicembre si voterà sulla riforma Renzi-Boschi; auspichiamo che tutti i cittadini oltre a partecipare, diano un loro
giudizio negativo apponendo un "no" sulla scheda referendaria per evitare quello che già è iniziato, un percorso atto a
ridurre ed allontanare l'elettorato dagli organi di rappresentanza e di decisione politica. roRIPRODUZIONE
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Torna a splendere il borgo di Corneda
[Redazione]
IL PROGETTO Toma a splendere è borgo di Comeda Una cerimonia con i fuochi d'artifìcio per salutare il prestigioso
restyling II sindaco Mastrini: questo è un punto di partenza, ci attendono grandi sfide I TRESANA II borgo di Corneda
torna a splendere grazie a un ambizioso progetto di restyling. Pe rcelebrare la rinascita una cerimonia commovente a
cui hanno partecipato autorità civili religiose e militari ma soprattutto un pubblico numeroso e festante. Sono
intervenuti il comandante della Stazione Carabinieri di Aulla Andrea TeUini, il vescovo Giovanni Santucci, il Comando
di Polizia Municipale della Lunigiana, la Protezione Civile, la Pro Loco, il Centro "Le mie Radici" di Trésana, Ã
Associazione Nazionale Carabinieri e l'Associazione Europa Consumatori. La giornata si è aperta con l'esibizione
della Filarmonica di Moncigoli e la premiazione da parte della popolazione di Comeda del sindaco Matteo Mastrini.
Nella vita di un amministratore ci sono soddisfazioni che valgono più del denaro. Il riconoscimento dei miei cittadini mi
commuove perché premia tutti i sacrifici tutte le difficoltà incontrate nel realizzare questo progetto- ha dichiarato con
emozione il sindaco Mastrini - Voglio condividerlo con chi mi aiuta chi mi sostiene chi crede nel mio impegno: ma
questo è solo un punto di partenza perché grandi sfide ci attendono. Dopo û taglio del nastro la popolazione si è
assiepata intorno aUa Chiesa di San Fran cesco dove Monsignor Santucci ha officiato il rito religioso. Scesa la sera il
Borgo di Corneda si è illuminato e nel cielo sono apparsi i fuochi di artificio che hanno concluso i festeggiamenti. La
cerimonia a Corneda Uno scorcio del borgo restaurato E Lunigiana -tit_org-
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LUNGO IL FIUME IL DEGRADO
Il greto dell`Era come una discarica
Rifiuti e detriti lungo il tratto nel territorio di Ponsacco dove nel 2014 ci fu un'inondazione. I cittadini chiedono interventi
[Gabriele Gasperini]
LUNGO IL FIUME IL DEGRADOgreto delTEra come una discarica Rifiuti e detriti lungo il tratto nel territorio di
Ponsacco dove nel 2014 ci fu un'inondazione. I cittadini chiedono interventi di Gabriele Gasperini PONSACCO In
questi giorni si commemorano i cinquant'anni della Grande Alluvione che colpi anche Ponsacco. Va ricordato che la
città del mobile ha avuto un'altra inondazione molto più di recente, nel 2014, quando contò 101 alluvionati "ufficiali" e
danni ingenti a famiglie, attività commerciali e imprenditoriali. Nel 2014 le autorità parlarono di "evento imprevedibile",
ma sottolinearono anche la necessità di un miglioramento del sistema di monitoraggio degli eventi atmosferici, così
come quella di una sorveglianza adeguata dei tratti arginali all'intemo dei contesti urbani. Cos'è cambiato dal 2014 a
oggi nel monitoraggio e nella manutenzione di argini e corsi d'acqua a Ponsacco? Cosa succederebbe oggi agli ex
alluvionati di via Chiavaccini, Via Valdera C. e via Donizetti in caso di precipitazioni consistenti e prolungate? Se da
via Chiavaccini si prose gue a piedi per poche decine di metri fino al corso del fiume Era, la situazione - purtroppo non appare rassicurante. Il letto del fiume è ostruito da ogni sorta d'oggetto: tronchi d'albero, grossi rami, sfalci di
potature, sacconi dell'immondizia, serbatoi d'acqua in plastica in uso nelle campagne e altro ancora. La manutenzione
non doveva cambiare? Alcuni ponsacchini, che passeggiano spesso lungo il corso dell'Era, ci hanno segnalato che le
affermazioni fatte dalle istituzioni nel 2014 non hanno avuto seguito. Cosi siamo andati a vedere. Dopo l'alluvione dice Angiolino Citi, un cittadino - sono stati puliti accuratamente solo i primi centro metri dell'argine in via Chiavaccini.
Se ci si addentra nella campagna, in direzione località i Fondi, tutto è rimasto come prima. Chi fa manutenzione si
limita, due volte l'anno, a tagliare le piante lungo l'argine, per il letto del fiume si fa poco o niente. Non si tratta solo di
"detriti" naturali come alberi e vegetazione, probabilmente portati dal fiume, ma anche di rifiuti abbandonati dall'uomo
volontariamente (sacconi, potature e gros si serbatoi di plastica). Pare che qualcuno abbia scambiato le sponde e il
letto del fiume per una discarica. Purtroppo le immagini non lasciano dubbi. Molte domande hanno bisogno di risposte
rapide, stando a sentire i residenti nella zona: cosa succederebbe oggi agli abitanti delle vie alluvionate in caso di
precipitazioni intense? A chi spetta la manutenzione del corso del fiume? Dobbiamo limitarci ad attendere
passivamente un evento "imprevedibile"? Al di là delle belle parole del 2014 e delle commemorazioni di rito, non
sarebbe più utile intensificare controlli e manutenzioni? La stagione delle piogge è appena all'inizio, RIPRODUZIONE
RISERVATA Ipaitatera.. -tit_org- Il greto dell Era come una discarica
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In caso di piena l`allarme arriva sul cellulare
Incontro con i ragazzi per spiegare la protezione civile, la sindaca Brogi descrive i sistemi d'allerta
[Elena Iacoponi]
In caso di piena rallarme arriva sul cellulan Incontro con i ragazzi per spiegare la protezione civile, la sindaca Brogi
descrive i sistemi d'allert PONSACCO____________ Abbiamo attivato l'Alert System per avvisare i cittadini sui
telefoni cellulari in caso di calamità e sono stati installati cinque pannelli informativi lungo le strade per avvisare se c'è
un pericolo. Lo ha sottolineato la sindaca Prancesca Brogi durante un incontro dedicato alla protezione civile e a cui
hanno partecipato gli alunni dell'istituto Nic- colini. L'iniziativa si è tenuta all'Odeon. Ricordando l'alluvione del '66, che
colpi anche Ponsacco ha aggiunto Brogi - si vuole preservare la nostra memoria storica e trasmettere a giovani e
meno giovani le norme basilari di protezione civile. È intervenuta anche la professoressa Niela Mati, ponsacchina, ex
insegnante di francese, che durante la Grande Alluvione del 1966 fu "angelo del fango" a Firenze. Tamara lacoponi,
assessore alle politiche sociali, ha narrato la sua esperienza di alluvionata del '66 a Ponsacco e degli aiuti portati a
Pontedera. Gli alunni della scuola media hanno visto un cartone animato - "Civilino e l'alluvione" - sul le norme da
adottare in caso di ne>> alluvione e hanno risposto alle Elena lacoponi domande delle volontarie di protezione civile,
guidate da Elena Stefanini, vice presidente della Pubblica Assistenza. Interesse ha suscitato anche la mostra fotodocumentaria curata da Stefanini, con il maestro Benozzo Gianetti, dell'Ute di Ponsacco, e i volontari. In piazza della
Repubblica erano esposti tutti i mezzi di soccorso. L'iniziativa è stata frutto della sinergia tra assessorato alla
protezione civile, Misericordia, Pubblica Assistenza, Vab, Ute e Istituto Niccolini. Sandro Riccetti, dell'Ute, ha letto il
racconto del giornalista Fausto Pettinelli sull'alluvione del'66. Ogni cittadino è membro attivo della protezione civile ha spiegato Emanuele Turini, assessore all'ambiente - Con comportamenti adeguati, possono essere evitati problemi
durante un'eventuale alluvio- Ipaitedera.. Igntodellaa come ima dbc ìì: e -tit_org- In caso di pienaallarme arriva sul
cellulare
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PENNABILLI
Vicini ai terremotati di Amatrice con denaro e generi di prima necessità
[Redazione]
PENNABILLI E stasera in Consiglio comunale battaglia assicurata sul contratto di nume Sabato scorso l'Assessore
del Comune di Pennabilli Patrizia Canini, Valentina Moretti e due componenti del gruppo comunale di Protezione
Civile, Gilberto Cesarini e Riccardo Crescentini, con un mezzo della Protezione Civile di Pennabilli, si sono recati ad
Amatrice. E' stato consegnato un assegno dell'importo di 3670,73, ricavati dalla cena di beneficenza organizzata dal
Comune lo scorso 2 settembre e dalle donazioni pervenute presso il conto corrente del Comune di Pennabilli.
Consegnati anche generi di prima necessità raccolti dall'Amministrazione comunale di Pennabilli, con l'aiuto della
Protezione Civile comunale lo scorso agosto. "Siamo stati accolti con grande entusiasmo- commenta l'assessore
Canini - vedere le persone correrci incontro e ringraziarci è stata una gioia immensa. Questa è la dimostrazione che
un piccolo paese come Pennabilli, riesce ad aiutare chi ha più bisogno". STASERA CONSIGLIO Contratto di fiume in
Aula stasera con una mozione della lista d'opposizione "Nella storia, il futuro". L'esecutivo - si sostiene - non intende
sottoscrivere 11 contratto di fiume che avrebbe in primo luogo per il territorio una funzione di siste mazione e
salvaguardia dei tratto fluviale che anche in questi giorni presenta grandi problemi e criticità, con pericolo di
inondazioni, con insidie per i ponti e la viabilità. Ma la cosa che va sottolineata è 1 isolamento in cui si mette il comune
di Pennabilli. Infatti tutti gli altri Comuni da Badia Tedalda a Rimini hanno già sottoscritto il contratto. E' una occasione
persa per la salvaguardia dei versanti del fiume e per le attività economiche e turistiche che gravitano intorno al
fiume". -tit_org-
Estratto da pag. 7
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A PAGINA 10
Tre incidenti in poche ore Docente ferito = Schianto con la moto, ferito un 37enne
A Lanciano un insegnante investito perde conoscenza, sull'A-14 un'auto in fiamme blocca il viadotto di San Vito per
un'ora
[Teresa Di Rocco]
LANCIANO I A PAGINA 10 Tré incidenti in poche ore Docente ferito Investito sul ciglio della strada: un professore di
religione di 28 anni è ricoverato a Pescara. Sempre ieri un motociclista si è schianta in Val di Sangro e un'auto è
bruciata inA14. TRÉ INCIDENTI IN POCHE ORE Schianto con la moto, ferito un 37enn( A Lanciano un insegnante
investito perde conoscenza, sull'A-14 un'auto in fiamme blocca il viadotto di San Vito per un'c di Teresa Di Rocco
ATESSA Ha riportato delle fratture, ma non è in pericolo di vita, S.F. 37 anni di Paglieta che in sella alla sua moto,
una Honda crossrunner 800, ha battuto violentemente contro un'auto che faceva inversione sulla superstrada, sulla
fondovalle Sangro ieri mattina. Trasportato in eliambulanza al policlinico di Chieti è stato sottoposto ad accertamenti e
cure. La moto è rimasta conficcata nel l'auto, con la ruota posteriore dentro l'abitacolo della Punto, il motociclista,
sbalzato dalla moto eè finito faccia a terra sulla strada mentre l'automobilista, C.M. 66 anni di Santa Maria Imbaro, è
rimasto illeso. Gli operatori del 118 della cooperativa Croce Gialla di Atessa sono intervenuti, poco prima delle 10 di
ieri mattina, per prestare le prime cure a quello che sembrava l'ennesima vittima della superstrada 652, la fondovalle
Sangro nei pressi dello svincolo per Atessa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Atessa che
fatti i rilievi, stanno ricostruendo la dinamica del grave incidente. In base ad una prima ricostruzione sembrerebbe che
il 66enne a bordo della punto, che andava in direzione monti, dopo circa 600 metri dallo svincolo di Atessa, abbia fatto
inversione a U. Si sarebbe allargato verso destra e poi avrebbe girato. Il motociclista che lo seguiva, non visto dal
66enne, si è quindi ritrovato l'auto di fronte, e non è riuscito ad evitarla. Nel frenare la moto si è girata scaraventando
S.F. a terra e conficcandosi nella Fiat Punto. La gomma posteriore è quasi nell'abitacolo dell'auto. Il resto della moto
nella fiancata. Un impatto violento. Subito sono stati allertati i soccorsi. S.F. è stato trovato oltre l'auto, oltrepassata
dopo essere stato sbalzato fuori dalla sella, riverso a terra. Per pochi secondi avrebbe perso conoscenza. E' stato
immobilizzato e portato sull'eliambulanza a Chieti. Ha riportato numerosi traumi e fratture. INSEGNANTE INVESTITO.
Un insegnante di 28 anni di Sant'Eusanio, Felice D.B., è stato travolto da una Opel Corsa guidata da una donna,
R.C.D. 47 anni di Arielli, mente era ai bordi della strada. Il professore di religione è ricoverato all'ospedale di Pescara
per un trauma commotivo. L'incidente è accaduto ieri sera poco prima delle 19 lungo via Martiri 6 Ottobre. AUTO A
FUOCO SULL'A-14. Ieri, inoltre, il viadotto sull'A-14 in prossimità di San Vito è rimasto bloccato per oltre un'ora in
direzione Ortona a causa dell'incendio di una Peugeot 206. Illeso il conducente, ma l'auto è andata completamente
distrutta. In attesa dell'arrivo della polizia autostradale un camion ha bloccato il traffico per evitare altri incidenti. Sul
posto anche i vigili del fuoco di Lanciano. La moto finita contro la Fiat Punto sulla Fondovalle Sangro -tit_org- Tre
incidenti in poche ore Docente ferito - Schianto con la moto, ferito un 37enne
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A PAGINA 11
Palestra a fuoco Forse dietro c`è un piromane = Palestra a fuoco, non si esclude il dolo
Vasto, paura in via Del Porto per il rogo che ha distrutto tutte le attrezzature. Sull'incendio indagano i carabinieri
[Paola Calvano]
VASTO I A PAGINA 11 Palestra a fuoco Forse dietro c'è un piromane Palestra a fuoco, non si esclude il doli Vasto,
paura in via Del Porto per I rogo che ha distrutto tutte le attrezzature. Sull'incendio indagano i carabinieri di Paola
Calvano VASTO Nessun ferito ma tanti danni. Un incendio improvviso in via Del Porto ha distrutto una palestra di arti
marziali. Il ritrovamento dei resti di un contenitore di plastica liquefatto molto simile ad una tánica vicino ad una
finestra fanno pensare ad un gesto doloso, ma i carabinieri che indagano sull'accaduto non si sbilanciano. Qualcuno
potrebbe essere entrato proprio da quella finestra e dopo aver versato liquido infiammante ha gettato la miccia
accesa. Ma è solo un' ipotesi. Non viene scartata nessuna pista. Un corto circuito avrebbe interessato anche altri
locali, azzarda un residente. Le fiamme, grazie all'arrivo dei vigili del fuoco non si sono estese all'esterno. Sono stati
proprio i residenti a chiamare i vigili del fuoco preoccupati per il forte odore di bruciato e dal fumo che usciva dal
locale. Nonostante l'arrivo immediato dei pompieri il rogo ha creato molti danni. Al loro arrivo i soccorritori si sono
trovati davanti ad una fu ciña. Ciò che non ha distrutto il fuoco è stato danneggiato dal fumo denso e nero. Le fiamme
hanno distrutto sia le pareti del locale che le costose attrezzature e gli arredi. Uno scenario drammatico e
sconfortante. Tanta la paura e la preoccupazione dei condomini. Fortunatamente lo stabile non ha riportato danni. Le
indagini dei carabinieri cercheranno di fare chiarezza sull'episodio. Le telecamere accese su via Del Porto potrebbero
aver filmato l'arrivo di qualcuno prima dell'incendio. Alle 7 del mattino era ormai giorno e qualche obiettivo potrebbe
aver catturato scene importanti ai fini delle indagini. Gli investigatori hanno ascoltato il titolare della struttura sportiva
frequentata da appassionati della disciplina. Persone tranquille simpaticissime, assicurano i condomini. I carabinieri
hanno anche chiesto ai vigili del fuoco un dettagliato rapporto. I sospetti di un dispetto sono tanti a è tanta an che la
prudenza. I vigili del fuoco sono riusciti a spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area in meno di un'ora ma le
operazioni di bonifica sono andate avanti fino alla tarda mattinata. Ora è compito della scientifica lavorare per
risolvere il caso prima possibile. Il titolare della palestra ha assicurato di non aver mai ricevuto minacce. Gli
investigatori hanno ascoltato anche molte altre dichiarazioni. La zona di Vasto dove è divampato il rogo è a due passi
dalle arterie di grande traffico. E a una zona periferica a non nuova agli incendi. L'ultimo il 22 luglio 2012 ha distrutto 2
autovetture e prima ancora era successo nella vicina via Casetta. Un problema quello dei roghi che nel Vástese è
divenuto ormai troppo frequente. Lo chiamano il "domino del fuoco". In passato l'associazione Codici e l'Osservatorio
Antimafia hanno sollevato molte polemiche in proposito e chiesto una indagine approfondita sul moltiplicarsi dei roghi
e punizioni severe. Dopo un periodo di relativa calma la città da qualche mese è tornata a bruciare. La notte fra il 23 e
24 ottobre a distanza di due ore sono divampati due incendi dolosi di auto che si sospetta siano collegati fra loro: a
Vasto mezz'ora dopo la mezzanotte, a Carpineto Sinello alle 3.15. Ieri mattina un risveglio di fuoco. -tit_org- Palestra
a fuoco Forse dietroè un piromane - Palestra a fuoco, non si esclude il dolo
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ALLE PAGINE 8 e 9
Mamme in visita alle scuole, oggi si torna in aula = Genitori in visita alle scuole Restano
timori sul rientro di oggi
[Gennaro Della Monica]
TERREMOTO Ä TERAMO ALLE PAGINE e 9 Mammevisita alle scuole, oggi si toma in aula Ieri si è svolta "Scuole
aperte" l'iniziativa organizzata dalla Provincia per mostrare ai genitori, alla vigilia della riapertura, i lavori effettuati negli
istituti superiori dopo il terremoto. Genitori in visita alle scuole Restano timori sul rientro di ogg Dirigenti degli istituti
superiori e tecnici della Provincia guidano il giro nelle strutture risistemate Ancora chiuso per lavori solo l'Agrario
"Rozzi" dove la ripresa delle lezioni è prevista per mercóle di Gennaro Della Monica TERAMO Più tranquilli ma non
del tutto sicuri perché la certezza di questi tempi non tè la può dare nessuno. I genitori che hanno accettato l'invito
della Provincia per "Scuole aperte" reagiscono allo stesso modo. Ascoltano le spiegazioni dei tecnici dell'ente e dei
presidi volgendo lo sguardo intorno a loro come per saggiare la resistenza dei muri su cui sono state appena sanate
le ferite del terremoto e dei puntelli che sorreggono i soffitti più danneggiati. Non siamo tecnici, è la frase più
ricorrente, ma almeno possiamo vedere di persona le strutture che da domani (oggi ndr) ospiteranno di nuovo i nostri
figli. Si riparte, dopo due settimane di vacanze forzate, ma non al "Rozzi" dove le lezioni riprenderanno mercoledì per
il completamento dei lavori e ieri dunque sono entrati solo gli operai dell'impresa appaltatrice. Al "Pascal" la visita di
gruppo dei genitori è guidata dal dirigente Achille Volpini che accompagna mamme e papa con qualche studente al
seguito nel giro tra le aule. Sembra tutto a posto, data la situazione, ma sarebbero necessari controlli più accurati per
avere maggiori garanzie, affermano Sestìno Di Giovanni e Lucia Di Patrizio, il fatto che non ci siano lesioni evidenti
sulle strutture in cemento ci rassicura: sarebbe importante, però, preparare i ragazzi a un'eventuale evacuazione.
Qualche perplessità resta anche in Roberta Di Giacinto. Gli spazi sono molto ridotti, ma pensavo peggio, sottolinea,
d'altra parte bisogna ripartire anche perché se gli studenti continuano a restare a casa, perderanno l'anno. E' Gabriele
Cicconi uno dei docenti che accompagna i genitori lungo i corridoi del "Forti". Sono abbastanza rassicurati, spiega,
l'iniziativa sta avendo riscontri positivi, c'è una buona partecipazione. Chi ha appena concluso la visita, come Giacomo
Maziani, conferma le sensazioni positive dell'insegnante, Per fortuna questo edificio sembra più adatto di altri a livello
strutturale, osserva, si vede che alcune aule sono state riaperte dopo un lungo periodo di inutilizzo, ma in questa
situazione non ci si può aspettare di più. Carmen Cicconi si affida comunque al fatalismo. Speriamo che vada tutto
bene, com- menta, almeno però questa iniziativa da importanza anche a noi genitori. Dello stesso avviso è Roberto Di
Battista appena uscito dal liceo scientifico insieme al figlio. L'apertura delle scuole alle visite è utile, fa notare, i
genitori vengono rassicurati al di là delle problematiche che restano. La dirigente dell'istituto Chiara Moschella
sottolinea la buona partecipazione all'iniziativa. Sono venuti in tanti, spiega, e hanno potuto verificare che la struttura
ha retto e consultare le schede stilate dai tecnici della Protezione civile. In alcune aule del liceo classico da oggi
saranno ospitati gli alunni della scuola elementare del Convitto trasferiti per precauzione dal seminterrato dello stesso
edificio. A me sembrano spazi sicuri, rileva Berardo Reginald!, anche se manca la garanzia totale che, tra l'altro, non
può esserci da nessuna parte: neppure a casa nostra. Guarda le pareti delle stanze con le porte spalancate anche
Gabriele Di Nicola. Non ci sono danni rilevanti, spiega, possiamo stare tranquilli per quanto ci si riesce in questo
periodo. Lo spostamento delle elementari costringerà al trasloco anche alcune sezioni del classico. Non ho ancora
trovato quella di mia figlia, ammette Enrico Gambini, ma l'iniziativa è comunque utile a stemper
are l'eccesisva tensione tra i genitori. Gianni Patella fa notare, però, che le vie di fuga sono intralciate da materiale
vario, potevano tenerle libere. Per Alessandra Cipolloni e Antonio Di Felice l'osservazione della struttura da parte
nostra ha valenza relativa, ma il confronto è importante: siamo ras sicurati. Al "Delfico", su cui si è concentrato
l'allarmismo, ieri mattina c'era anche il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino in un'affollata assemblea con i
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genitori che oggi manifesteranno ai Tigli. Capisco che l'età dell'edificio accentua le preoccupazioni, ha spiegato, ma la
struttura ha la stessa classificazione di tutte le altre scuole e certo non posso chiudere un istituto dichiarato agibile. Â
Affollata assemblea al liceo classico con Di Sabatino: Questo edificio è agibile, impossibile chiuderlo BAI Pascal
mamme e papa seguono il preside Volpini Gli spazi sono ridotti ma temevamo peggio I genitori controllano un'auladel
liceo classico. Al centro l'assemblea con il presidente della Provincia Di Sabatino. Sotto la visita al Pascal -tit_orgMamme in visita alle scuole, oggi si torna in aula - Genitori in visita alle scuole Restano timori sul rientro di oggi
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È caccia alla casa sicura e gli affitti si impennano = È caccia alla casa sicura e gli affitti si
impennano
L'agente immobiliare: si cercano terreni per costruirla ex novo e lasciare il centro La testimonianza: a Roseto chiesti
600 euro per un bilocale con mobili arrangiati
[Marianna De Troia]
FUGA DAL CENTRO ^ I A PAGINA 9 caccia alla casa sicura e gli affitti si impennano FUGA DAGLI EDIFICI VECCHI
È caccia alla casa sicura e gli affitti si impennano L'agente immobiliare: si cercano terreni per costruirla ex novo e
lasciare il centro La testimonianza: a Roseto chiesti 600 euro per un bilocale con mobili arrangiati TERAMO II
terremoto ha avuto effetti diretti sul mercato immobiliare, E accanto a chi cerca una casa "sicura" perché la propria è
inagibile o ha riportato qualche crepa, c'è chi specula chiedendo affittì alti fino a 600 euro (cifra rimborsata per
l'autonoma sistemazione) per case che in tempi normali sarebbero affittate alla metà. GLI AFFITTI. A bloccare
l'impennata dei prezzi sono le agenzie immobiliari che propongono gli immobili agli stessi canoni pre-sisma. In questo
momento abbiamo incrementato il volume di attività, ma a questo spiega Èrcole Schiavoni dell'agenzia "Case&co" di
corso Cerulli, fa da contraltare il fatto che molti proprietari di immobili in buono stato, e che avevano deciso di vendere
l'appartamento per avvicinarsi al centro, ci stanno ripensando preferendo rimanere nelle case sopravvissute be ne alla
violenza delle scosse. Al contrario stiamo osservando un aumento sensibile delle richieste di terreni edificabili. In molti
vogliono costruirsi una casa in autonomia, e di lasciare gli appartamenti in centro storico. A rivolgersi alle agenzie,
spiega Schiavoni, non è solo chi ha la casa inagibile, ma anche famiglie e studenti universitari le cui abitazioni non
hanno subito danni strutturali. Ma chiedono case in cemento armato, possibilmente nuove e a] piano terra. Nessuno
vuole più vedere crepe, molte persone ci chiedono un alloggio "migliore". E anche l'offerta a Teramo inizia a essere
limitata. FUGA SULLA COSTA. Anche i tanti teramani che hanno preferito rifugiarsi sulla costa hanno lamentato
prezzi eccessivi per gli alloggi in affitto. Federicofuggito dal capoluogo con la sua famiglia per cercare un alloggio a
Roseto sbotta: Tutti gli appartamenti avevano cifre impossibili. Sono arrivati a chiedermi 600 euro più le spese per un
bilocale arredato con mobili arrangiati visto che in genere sono appartamenti per le vacanze. Mi hanno motivato la
cifra con la "vista mare". Ma a novembre cosa me ne faccio della vista mare? Stessa situazione lamenta Monica
Brandiferri, costretta a lasciare con la mamma anziana, Borgonovo di Torricella, poiché l'abitazione è inagibile. A
Giulianova ci hanno chiesto 500 euro al mese per una mansarda arredata con mobili in plastica e senza ascensore.
Alla fine ho deciso di rimanere più vicina al paese e ho affittato casa a Teramo a un prezzo congruo. Mi dispiace
assistere allo spopolamento del mio paese. Io ci ritornerò perché Ãé ci sono i sacrifici di una vita dei miei genitori, ma
non biasimo chi scappa. Non ci stanno offrendo le condizioni per rimanere, anche se il sindaco sta facendo molto. IL
CASO PARADOSSALE. Lesiona ta una casa e poi la successiva. E' il caso del farmacista teramano Fabrizio
Ammassari che nel 2002 ha dovuto lasciare il suo immobile in corso Porta Romana per le lesioni del Lotto zero. Non
mi è stata mai data l'inagi- bilità, ma con le ultime scosse le lesioni sono peggiorate e sono pericolosissime. Ma
adesso faccio i conti anche con le lesioni nell'appartamento dove mi ero trasferito in via San Giuseppe. Sono in attesa
delle verifiche su tutti e due gli immobili ma spero che a Porta Romana si intervenga presto: il rischio di crolli è
concreto. C'è anche chi ha fatto ristrutturare la casa danneggiata dal terremoto del 2009 e ora è di nuovo inagibile.
Racconta una donna di Torricella: La mia casa era stata appena ristrutturata dopo i danni del sisma del 2009 e ora è
di nuovo inagibile. Vivo con due genitori malati di Alzheimer e adesso mi ritrovo senza casa a cercare una
sistemazione. Mi domando come siano stati eseguiti quei lavori. TEMPI BIBLICI. E proprio il ricordo dell'Aquila fa
temere tempi biblici anche per il risarcimenti di questi danni. Antonello Lanziilotto, am
ministratore di condominio cita ad esempio il condominio Gattarossa di via Forti. Era un immobile appena restaurato
dai danni del 2009 e di nuovo danneggiato. Mi domando quanto ci vorrà per i risarcimenti del nuovo terremoto. Invi to
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tuttavia i residenti a rivolgersi agli amministratori per le verifiche in modo che queste possano essere ottimizzate visto
che i tecnici hanno modo di visionare l'intero immobile. Marianna De Troia Sfollati accampati in tende e camper a
Colleatterrato (Adrian!) Èrcole Schiavoni Antonello Lanzillotto -tit_org- È caccia alla casa sicura e gli affitti si
impennano - È caccia alla casa sicura e gli affitti si impennano
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A PAGINA 10
Ex rettorato inagibile, bisogna abbatterlo = L`ex rettorato deve essere abbattuto
[M.d.t.]
I A PAGINA 10 DOMANI SOPRALLUOGO Ex rettorato inagibile, bisogna abbatterlo COMPLESSO INAGIBILE
PROGETTO DA 9 MILIONI I/ex rettorato deve essere abbattuto; Ispezione con la Soprintendenza: Adsu e università
chiedono di togliere vincoli per costruire una casa dello studente sici i TERAMO II progetto della casa dello studente
al posto dell'ex rettorato di viale Crucioli potrebbe saltare se la Soprintendenza non rimuoverà i vincoli che insistono
su parte degli immobili. Che vanno abbattuti. Tutto dipenderà da un incontro decisivo che si svolgerà domani mattina
al termine di un sopralluogo sui due stabili di viale Crucioli con il nuovo soprintendente Francesco Di Gennaro e alcuni
tecnici, il rettore dell'università Luciano D'Amico e i vertici dell' Adsu, l'azienda per il diritto agli studi universitari,
ovvero il direttore Antonio Sorgi e il presidente Paolo Berardinelli. Un incontro che avverrà sotto stretta osservanza di
rigide misure di sicurezza visto che gli edifici, dopo l'ultimo terremoto, sono completamente inagibili e che chiarirà se
l'idea può essere percorribile, o se l'ambizione di realizzare la casa dello studente debba essere ripensa ta in altri
spazi. Già perché se c'è un punto fermo è che la casa dello studente è imprescindibile per una città universitaria.
Parola del direttore Sorgi che spiega come l'Adsu non intende assolutamente rinunciare al progetto, ma per realizzare
la struttura residenziale da 300 posti nel vecchio rettorato di viale Crucioli serve che la Soprintendenza dia il via libera
all'abbattimento totale di almeno una delle due palazzine. Altrimenti la casa dello studente dovrà trovare una nuova
sistemazione. Ovviamente si spera che questo ripiego non debba rendersi necessario. A spiegare quanto sia
importante la rimozione dei vincoli è lo stesso Sorgi, anima ispiratrice del progetto di una struttura completamente
antisismica e tutta in acciaio, dalle strutture portanti, agli elementi a vista in modo che l'impatto visivo e psicologico sia
rassicurante sotto ogni punto di vista. La struttura esistente è inadeguata e non si presta a interventi di miglioramento
sismico. Osservando le attuali volumetrie, è facilmente intuibile che non riusciremmo a ricavare 300 posti, ma a
malapena un centinaio poiché quello era im vecchio ospedale con stanze larghe 4 metri per 4 e pareti altissime di 5
metri. C'è una dispersione di spazi notevole, ma soprattutto sarebbe molto dispendioso fare interventi di
miglioramento sismico che per quanto eseguiti scrupolosamente, non restituirebbero di certo una staittura sicura
come un nuovo edificio realizzato interamente in acciaio. L'Adsu, insieme all'università disponibile a cedere quel bene,
hanno in animo di proporre domani alla Soprintendenza di abbattere tutte e due le palazzine. Questa sarebbe la
soluzione ottimale per Sorgi che metterebbe l'Adsucondizioni competitive per partecipare al bando del Miur sull'edilizia
universitaria finalizzato a ottenere 9 milioni per la realizzazione ex novo della struttura residenziale. L'idea è di
abbattere completamente le due strutture per realizzare edifici in acciaio coperti dalla facciata frontale che avrà la
funzione di una sorta di quinta spiega Sorgi, ma dietro quella facciata ci sarà una sicurissima casa dello studente in
acciaio. D'altronde quella non sarà una struttura popolata solo nelle ore della didattica ma ha funzioni residenziali e
quindi dovrà essere progettata con tutti gli accorgimenti necessari per garantire una sicurezza 24 ore su 24. In
alternativa, l'Adsu chiederà di abbattere integralmente almeno la seconda (quella che si affaccia su via del Castello)
lasciando al suo posto la palazzina di viale Crucioli con le dovute migliorie, per adibirla a locali di servizio quali
lavanderia, bar, copisteria e mensa. Auspichiamo che la Soprintendenza possa venirci incontro. In caso contrario
saremo costretti a realizzare la casa dello studente altro ve ma sarebbe un peccato perché la collettività teramana
vuole la casa dello studente in viale Crucioli anche per riqual
ificare un'area che da sempre ha avuto una vocazione universitaria, conclude Sorgi, (m.d.t.) L'ex rettorato di viale
Crucioli -tit_org- Ex rettorato inagibile, bisogna abbatterlo -ex rettorato deve essere abbattuto
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I CONTROLLI
Frosinone -Ascoli, droga e violenza La questura dispone sei daspo
[Redazione]
Frosinone-Ascoli, droga e violenza La questura dispone sei daspo i Sei i daspo che la questura si appresta a irrogare
ad altrettanti tifosi, presenti ieri sugli spalti per Frosinone-Ascoli. Sin dalla mattina sono stati predisposti i servizi di
controllo di polizia e carabinieri per incanalare nell'area ex Permaflex itifosi provenienti dal Piceno. Durante le
operazioni di prefiltraggio in curva Nord, i militari dell'Arma hanno rinvenuto modiche quantità di sostanza
stupefacente in possesso di quattro tifosi canarini, due del capoluogo e gli altri di Alatri e Veroli. Per i quattro è
scattata la segnalazione in prefettura ed è stato avviato il procedimento per il Daspo. Sempre du rante l'afflusso, nella
tribuna centrale, un tifoso locale, residente a Patrica, strattonava un operatore della Protezione Civile allo scopo di
transitare in un'area interdetta. L'uomo è stato denunciato per violenza ad incaricato di pubblico servizio contanto di
Daspo. Nel secondo tempo, infine, in curva Sud, è stato acceso un fumogeno. Identificato dal Gos un quarantenne di
Ascoli Piceno, che avrà il daspo. controlli all'esterno dello stadio -tit_org-
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Si volta pagina, tutti a lezione
Soluzioni tampone per Villa Sant'Antonio e la Media di Monticelli. Flash mob del comitato dei genitori Resta chiuso il
ponte romano di Porta Tufilla. Gli sfollati superano quota mille. Problemi a Castel Trosino
[Luca Marcolini]
Soluzioni tampone per Villa Sant'Antonio e la Media di Monacelli. Flash mob del comitato dei genitori Resta chiuso il
ponte romano di Porta Tufilla. Gli sfollati superano quota mille. Problemi a Castel Irosi] ASCOLI La campanella torna a
suonare, questa mattina, in tutte le scuole ascolane. Suona dopo una grande corsa contro il tempo - con grande
abnegazione da parte di tecnici e imprese - per mettere a punto tutti gli interventi prescritti dai tecnici della Protezione
civile in tempo utile. E oggi si torna sui banchi, sfidando il sisma e le psicosi, in tutte le sedi (eccetto Villa Sant'Antonio
e la media di Monticelli, con trasferimento in altre strutture) dagli asili fino all'Università, passando per elementari,
medie e superiori. L'obiettivo era ripristinare la fruibilità e le condizioni di agibilità in tutte quelle scuole che erano state
indicate nelle ormai famose schede Aedes come inagibili con provvedimenti. Quei provvedimenti che dopo giorni di
cantiere ora hanno consentito agli studenti ascolani di tornare in classe. Qualche disagio c'è, indubbiamente, per
quelle strutture che, proprio per la complessità degli interventi da eseguire, si sono dovute trasferire altrove. E
parliamo dello spostamento a Castel di Lama degli alunni di Villa Sant'Antonio e nei locali di via Sardegna per gli
studenti della media di Monticelli (che saranno benedetti dal vescovo), con quest'ultimo caso che ha visto anche
l'istituzione di apposite corse bus per lo spostamento dei ragazzi. L'anno scolastico, dunque, riprende oggi
ufficialmente dopo l'interruzione per terremoto. Si torna a scuola anche a SAgostino, rischi compresi. In coincidenza
con la ripresa delle lezioni arriva, però, la manifestazione di protesta organizzata dal Comitato scuole sicure, il
comitato di genitori che chiede chiarimenti e documenti riguardo la situazione delle scuole anche dal punto divista
della vulnerabilità sismica. Dopo un paio di assemblee, il comitato ha deciso di organizzare un flash mob, dalle 10,30
fino alle 11,30, in piazza Simonetti. E già nei giorni scorsi il comitato ha presentato anche un esposto-denuncia
diffidando gli enti locali ad adempiere ed effettuare verifiche sismiche e proponendo soluzioni alternative come la
richiesta di moduli o tensostrutture da ubicare nella zona industriale di Ascoli o in altri siti. La lista si allunga In attesa
di conoscere il proprio destino legato al nuovo decreto post terremoto appena pubblicato (con il possibile inserimento
nell'elenco che amplia l'area di cratere), la città si guarda attorno e si lecca le ferite. Tante, troppe le ferite che ogni
giorno si aggiungono alla lista delle inagibilità, delle messe in sicurezza, delle evacuazioni, delle strutture che mettono
a rischio la pub- ascolani che avevano difficoltà a restablica incolumità, dei beni culturali che rè casa per il timore delle
scosse e barcollano di fronte alle mazzate infer- che, magari, non avevano neanche la tè dal sisma. Come ad
esempio il tem- possibilità di dormire in auto e, duranpietto di Sant'Emidio alle grotte. L'en- te il pernottamento, sono
anche stati nesimo caso che testimonia gli effetti assistiti dai vari operatori del volontànegativi del terremoto sul
capoluogo riato. piceno è proprio quello del tempietto, con il rischio incombente di crolli dal- -x-i i -,. i,. un sfollati la
parete rocciosa sovrastante e, qum- -.,.. ò ã di, con lo spuntare delle immancabili Superano ormai le mille unita
glisfoltransenne. Altra situazione che ha vi- lati ascolani, alla luce delle oltre 300 fasto il Comune intervenire per una
mes- migliechesisonorivoltealloSportello sa in sicurezza urgente è quella che ri- terremoto dell Arengo dopo essere
riguarda un fabbricato vicino alla stori- maste senzaun tettoa 110 del so- ca Porta Solestà, a ridosso del ponte ro11110 1 effettuatl fìno 1 eanmano. Senza dimenticare, come già che delle continue evacuazioni di edifì- anticipato, il
ponte di Campo Parigna- cl man mano cne sl Procede con i sono chiuso ormai da qualche giorno per pralluoghi dei
tecnici abilitati. Un numotivi precauzionali, nel timore che la mero che è inesorabilmente destinato struttura possa aver
risentito dell'effet- ad aumentare di fronte alle circa 4000 to delle numerose scosse telluriche. richieste di sopralluogo
da evadere complessivamente alla luce anche delLe evacuazioni la forte scossa del 30 ottobre scorso. Se si cerca di
tamponare la situazione Andando, poi, ad approfondire ultedi criticità relativa ad alcuni beni cultu- riormente le cifre, si
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comprende come rali, come ad esempio le chiese di San la maggior parte delle persone finora Francesco e di
Sant'Angelo magno, rimaste senza casa, owero oltre 200 cresce a vista d'occhio la lista delle èva- sulle più di 300
famiglie complessive, cuazioni, giorno dopo giorno. In tal hanno scelto di trovarsi da sole una sisenso, è emblematico
il caso della fra- stemazione per tamponare l'emergenzione di Castel Trosino, dove si è di fat- za. Il rimanente
centinaio di nuclei fato sgomberato quasi mezzo paese prò- miliari, invece, ha preferito trasferirsi prio per l'inagibilità
di un paio di edifi- in hotel o bed & breakfast grazie anche ci che ha portato allo sgombero della al supporto logistico
dell'Amministrazona subito dopo l'arco di accesso prò- zione comunale. prio per il rischio per la pubblica inco- Luca
Marcolini lumitavenutosiacreare RIPRODUZIONE RISERVATA Intanto anche ad Ascoli si evacuano edifici in pieno
centro, come nel caso di un palazzo in corso Mazzini nella zona verso la fonte dei cani. Le palestre Intanto, da ieri, si
è tornati alla normalità (se così si può dire anche per quel che riguarda la palestra di Monticelli che è stata restituita
all'uso sportivo dopo aver ospitato finora tutti quegli Cresce La Lista delle evacuazioni Si cerca di tamponare La
situazione di criticità relativa ai beni culturali sopralluoghi Accelerazione sulle procedure Anche L'Arengo si prepara ad
attivare Le procedure accelerate per velocizzare i sopralluoghi anche ad Ascoli dopo le ultime forti scosse; la
Protezione civile ha infatti attivato nei giorni scorsi una procedura definita "Fast-fabbricati" per la verifica dell'agibilità
post sismica degli edifici privati in tempi più rapidi. In pratica si consente al Comune di effettuare ricognizioni su singoli
edifici o su una serie di fabbricati che si trovano in un'area perimetrata dal sindaco. L'esito della valutazione può
essere: edificio agibile, edificio non utilizzabile ed edificio non utilizzabile per solo rischio esterno. A gestire la
procedura sarà il Centro operativo comunale informando i cittadini sulle date delle verifiche. C'è, però, un aspetto
particolare: con la procedura Fast, possono essere dichiarati utilizzabili o non utilizzabili gli interi edifici. Quindi, nei
casi in cui ci fossero in un edificio appartamenti già dichiarati parzialmente agibili o agibili con provvedimenti in base ai
sopralluoghi dei tecnici abilitati Aedes, con la Fast si andrebbe a dichiarare non utilizzabile l'intero stabile. Terremoto e
situazione ad Ascoli alla riapertura delle - ~ ' ' i ti il WEfi Conclusi gli interventi nelle oggi la ripresa delle lezioniasili,
elementari, medie, superiori e Università Le sedi scolastiche agibili prima degli I interventirisultavano 26 Erano 14 le
sedi dichiarate dai tecnici agibili con provvedimenti, scuole nelle quali sono stati effettuati gli interventi Per due sedi
scolastiche, quella di Villa Sant'Antonio, e quelladellamedia di Monticelli, si è proceduto con un trasferimento
rispettivamente a Caste! di lama e nei locali di via Sardegna SonoÌìésédi dichiarate inagibili per rischio estimo
(Università al convento dell'Annunziata e all'ex Mazzoni, scuola elementare Sant'Agostino) Programmato per questa
mattina,centro, il flash mob di protesta del Comitato scuole -tit_org-
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Grande attesa per la lista dei Comuni
[Luigi Miozzi]
Arriva la decisione Possibilità per Ascoli e altri nove centri ASCOLI Avverrà oggi la ratifica da parte del governo della
lista dei Comuni che entreranno a far parte del cratere del terremoto ridefinendone così i nuovi confini dopo quelli
stabiliti nel primo decreto emanato a seguito del sisma del 24 agosto. Nella lista che il commissario straordinario
Vasco Errani al premier Matteo Renzi figura Ascoli insieme con altri nove Comuni della Vallata del Tronto che si
vanno ad aggiungere a quelli che già erano stati inseriti nel cratere nel primo decreto. Pertanto, a Acquasanta,
Arquata, Comunanza, Cos- signano, Force, Montalto, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Palmiano,
Roccafluvione, Rotella e Venarotta che già erano compresi, si aggiungeranno i Comuni di Appignano, Castel di Lama,
Castignano, Castorano, Colli, Folignano, Maltignano, Offida e Spinetoli che sono stati inseriti su indicazione della
Regione Marche che rappresenta il territorio che ha avuto il maggior numero di amministrazioni che hanno subito
danni dai terremoti che hanno colpito al cuore il centro Italia. Dei 130 Comuni che fanno parte del cratere ben
sessanta sonoquelli marchigiani che potranno usufruire delle agevolazioni previste dal governo. A cominciare dal
blocco dei mutui per proseguire con la sospensione del pagamento delle tasse. Sicuramente i sindaci potrebbero
avere la possibilità di assumere il personale di cui potrebbero aver bisogno per far fronte alle necessità del momentc e
quello che ciascuno di lore auspica è che si adottino procedure più snelle soprattutto peí quanto riguarda la messa in
sicurezza degli edifici. E, intanto, sempre domani, torneranno a suonare le campanelle delle scuole dopo due
settimane di sospensione delle lezioni Un primo passo verso quella normalità che tanti cittadini sperano di poter
tornare a provare quanto prima. Luigi Miozzi RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-
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Il rebus delle torri Merli Lo scacco dura da 6 anni
[Mario Paci]
Ð rebus delle torri Merli Lo scacco dura da 6 aim La nobile proprietaria lanciò rallarme con una lettera in Procuri
ASCOLI Le torri gemelle del tré- ti è dovuta alle vibrazioni del dicesimo secolo del nobile Pa- traffico cittadino.
L'inclinalazzo Merli in piazza Sant'Ago- zione delle torri - rispose l'ingestino pendono sempre di più gnere Enzo
Ballatoridirigente dopo le ultime scosse di terre- comunale - (e il connesso cedimoto e se si continua di questo mento
fondale) si verifica verpasso c'è il rischio, come certi- so il cortue interno, nel lato opficato dalla Protezione civile posto,
cioè rispetto a quello inche prima o poi possa awenire teressato dal contestato traffiqualcosa di irreparabile. Pur- co
veicolare. Già il 7 aprile troppo le torri a rischio non so- 2010 il Comune aveva inviato no un'emergenza di questi ai
proprietari dell'immobile giorni ma addirittura di sei an- una notacui si segnalavano ni fa. A lanciare l'allarme è sta- i
provvedimenti da eseguire. ta, infatti, la proprietaria, la no- In particolare uno studio statibile Elena Merli Saladini che
co asseverato a firma di un tectramite il marito, l'ingegnere nico laureato abilitato, illuGiuseppe Rossi, scrisse una letstranie lo stato fessurativo, detera al sindaco Guido Castelli e formativo dell'immobile e il per conoscenza al
procuratore suo di sicurezza in condella Repubblica, Michele dizioni statiche e sismiche. Renzo nella quale declinava
Inoltre il Comune chiedeva la ogni e qualsivoglia responsa- puntellatura della torre sul labilità per eventuali danni di to
del cortile interno con strutqualunque tipo che dovessero ture ""etalliche reticolari abbi- ricadere sulla pubblica incolunate'sui Punti di contatto con mita da movimenti delle impo- latorre> con dispositivi di cernenti torri medievali, facendo
chlatura; mfme 11 ^^ragpresente che dovrà risponder-del quadro fessurativo e dene direttamente l'amministra- pativo
con sistemi topogra_,, nei georeferenziati. Da quel zione comunale quale respon- " sabile della primaria causa non
accidentale di un eventuale non augurabile rovina: il traffico. Secondo Elena Merli Saladini la pendenza delle tormomento in poi è iniziata uno scambio di carte bollate fino alla recente ordinanza di copertura da eventuali crolli di
pietre forse non del tutto sufficiente perché dopo le scosse di terremoto la torre pende sempre di più. evidente il
rischio non solo di perdere un'eccezionale testimonianza storica e monumentale cittadina ma soprattutto le torri
rappresentano una minaccia costante per la pubblica incolumità. D'altronde se il cimitero di Borgo Solestà è chiuso da
quasi due settimane ed è transennata mezza città non si capisce per quale recondito motivo si temporeggia e non si
assumono decisioni immediate per met tere in sicurezza le due torri evitando così qualsiasi minaccia all'incolumità di
pedoni e automobilisti, sgomberando il campo dalle polemiche di queste ore. Mario Paci RIPRODUZIONE
RISERVATA Pendono a causa del traffico veicolare L'ordinanza firmata non risolve il problema Le torri Merli pendenti
in piazza Sant'Agostino -tit_org-
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Costantuni: Serve più prevenzione
[Eduardo Parente]
Costantini: Serve più prevenzione) Chiesto un consiglio comunale aperto con la presenza dei tecnici per valutare lo
stato degli immobi L'opposizione chiede di non sottovalutare la fragilità del territorio per non farsi trovare impreparati
SPINETOLI Chiediamo un consiglio comunale per fare il punto della situazione. È la richiesta ufficiale del consigliere
di minoranza, Renato Costantini, sugli scenari post-sisma, soprattutto in merito ad alcuni plessi scolastici. In questi
giorni così diffìcili per tutta la nostra comunità - dice Costantini -, il senso di responsabilità ci ha guidati cercando di
mantenere sempre un profilo basso e collaborativo. Sicuramente da una parte dobbiamo segnalare l'enorme lavoro
svolto dai nostri uffici tecnici in collaborazione con la protezione civile; ma dall'altra, questo straordinario evento ha
evidenziato tutta la fragilità del nostro territorio. Le verifiche Ci ritroviamo con un centro storico del capoluogo
dichiarato in gran parte inagibile, e degli edifìci pubblici che sono stati sottoposti a verifiche "visive" che hanno
constatato si- L'invito tuazioni non compromettenti per lo svolgimento di attività al proprio interno. Da anni segnaliamo
il rinvio, da parte delle amministrazioni che si sono succedute, delle verifiche sismiche, ma questo deve essere il
momento del confronto e della trasparenza. Abbiamo apprezzato - prosegue - la volontà del sindaco di pubblicare tutti
i risultati delle verifiche effettuate sul sito istituzionale e aspettiamo con ansia che ciò avvenga. Va benissimo qualsiasi
iniziativa che possa aiutare e unire la nostra comunità, quindi un plauso lo merita anche chi in questi giorni
organizzerà cene solidali, chi ha proposto dei convegni o tutte le iniziative che i volontari stanno portando
avantiqualsiasi forma. Per essere il momento della trasparenza e del confronto - ribadisce Costantini - chiediamo al
sindaco e al presidente del consiglio di convocare un consiglio comunale allargato anche ai dirigenti degli uffici tecnici,
per fare il punto sulla situazione tramite l'illustrazione degli interventi che in questi giorni si stanno eseguendo presso
alcuni plessi scolastici. Gli interventi Poi bisogna programmare insieme gli interventi da porre in atto nel breve e medio
periodo su tutto il territorio. Sono legittime le segnalazioni, in questi giorni, dei genitori che vogliono capire la tipologia
dei lavori, visto che gli alunni stanno regolarmente svolgendo le lezioni. Ma da troppo tempo non riusciamo a svolgere
un consiglio comunale, forse a causa anche dell'assenza di un segretario fisso. Ma in questa situazione non può
rappresentare un ostacolo Eduardo Parente RIPRODUZIONE RISERVATA Unire Le forze vuoldire essere più forti.
Renato Costantini invita la maggioranza ad una attenta riflessione.i auguro che questa proposta venga accolta.
L'assenza di un segretario a tempo pieno non può essere un ostacolo insormontabile L'opposizione chiede La
convocazione di un consiglio comunale sul tema della sicurezza -tit_org-
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Risolvere il nodo scuola per i bambini terremotati
[Redazione]
II Garante dell'Infanzia visita gli sfollati Colpito dalla solidarietà riscontrata PORTO SANTELPIDIO II Garante
dell'infanzia visita i terremotati e promette l'impegno in prima linea per risolvere il nodo scuola. Nonostante in questi
giorni l'attenzione sia centrata al massimo sui minori lontani da casa, resta il nodo da sciogliere: l'inserimento a
scuola. Di questo ha discusso con il sindaco Na2areno Franchellucci, l'Ombudsman delle Marche Andrea Nobili,
Garante regionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che venerdì ha fatto tappa all'Holiday di Porto
Sant'Elpidio, la riviera a misura di bambino. Sulle strutture ricettive della costa marchigiana ci sono 1.080 minori 0-13
anni, secondo i dati della Protezione Civile nazionale che gestisce l'emergenza sfollati in Centro Italia. Di questi minori
307 so no ospiti negli alberghi in provincia di Fermo e 168 di questi, più della metà, sono nelle strutture ricettive
elpidiensi. Grandi numeri E' Porto Sant'Elpidio a ospitare il maggior numero di bambini e adolescenti, per questo il
Garante regionale ha fatto tappa all'Holiday, dove c'è il centro di prima accoglienza per terremotati. La visita si è
sviluppata in due fasi, dapprima c'è stato l'incontro con il primo cittadino, a lui il Garante ha chiesto notizie sulla
scuola. Sono rimasto molto colpi- P.S.Elpidioas to dalla solidarietà che ho riscontrato sul territorio - spiega Nobili - c'è
una risposta molto attenta da parte delle istituzioni locali. Il comune di Porto Sant'Elpidio - aggiunge il Garante - è
veramente molto attento e impegnato e sta dando le risposte migliori a una situazione difficile. E' evidente che,
rispetto al tema della continuità scolastica, bisogna impegnarsi - continua - per garantire la ripresa del percorso di
studio nelle condizioni migliori, cercando di tenere insieme diversi aspetti. Di questo abbiamo parlato con il sindaco
che mi pare sia consapevole del problema. Cerchiamo di fare sistema, per questo mi impegnerò in prima persona. Da
domani (oggi, ndr) mi sono assunto il compito, per quello che mi compete, di mettermi in contatto con le istituzioni
preposte, scuola e protezione civile, per capire come ci si sta muovendo e vedere se, sul fronte dell'inserimento
scolastico, si possono dare risposte migliori. Il summit Dopo aver parlato con il sindaco, il Garante ha incontrato la
vice, Annalinda Pasquali, che tra le deleghe ha il Rapporto con il Volontariato. Erano presenti le associazioni che
hanno fatto partire la gara di solidarietà per garantire la migliore ospitalità agli sfollati. Con Pasquali c'erano il
referente regionale degli Scout Matteo Carlocchia, le titolari de "Le Matite Colorate" Silvia Di Mininno e Anna Ciccale
che all'Holiday hanno allestito la lu doteca, la Protezione civile locale che ha allestito un parco gio chi nella sala di
prima acco glienza del campeggio, le rap presentanti dell'Osservatoric sui minori di Porto Sant'Elpi dio con la
coordinatrice Rosei la Quatrini. C'era la Federazio ne del Lazio degli Psicologi de Popoli e gli psicologi del diparti
mento di salute mentale di Fer mo con la dottoressa Maria Si bilia lacopini. Erano presenti le insegnanti delle scuole
dell'in fanzia, elementari e medie elpi diensi, i due istituti comprensi vi e la Sacra Famiglia, l'asilo del le suore. Tutte
queste persom stanno svolgendo un servizic straordinario per i piccoli ospi ti nelle nostre strutture -detto lavicesindaco
Pasquali. Sonia Amaok RIPRODUZIONE RISERVAO II comune di Porto Sant'Elpidio sta dando Le risposte migliori a
una situazione difficile C'è tutta un'umanità pronta ad aiutare i minori e i loro genitori Annalinda Pasquali Vicesindaco
di Porto S.Elpidio P.S.Elpidioas Il Garante per l'Infanzia durante la visita agli sfollati -tit_org-
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Municipio e palazzo Francescani Due edifici storici a rischio crolli
Sopralluogo tecnico, le strutture agibili ma solo dopo alcuni interventi
[Marco Pagliariccio]
Municipio e palazzo Francescan Due edifici storici a rischio crolli Sopralluogo tecnico, le strutture agibili ma solo dopo
alcuni interventi MONTEGRANARO Municipio e Palazzo Francescani restano nel mirino per le lesioni subite dopo le
scosse sismiche degli ultimi mesi. Una squadra di ingegneri sismici della Protezione Civile ha effettuato un
sopralluogo sulle due strutture, che sono state entrambe catalogate in classe B, ovvero tra quelle agibili ma solo dopo
dei piccoli interventi. Crepe profonde Nel palazzo municipale, praticamente agibile solo al piano terra, a preoccupare
sono le profonde crepe nell'ufficio protocollo, ma anche il danneggiamento degli affreschi nell'ufficio del sindaco. Per
le prime si interverrà compiutamente, per i secondi si apporranno delle reti che evitino ulteriori distacchi. Per Palazzo
Francescani ci sono più zone vulnerabili che vanno osservate con attenzione, ma che non destano per ora
preoccupazione. Si dovrà tornare a controllare la parte della balconata che da su viale Gramsci, quella non
interessata dai lavori di ristrutturazione degli anni Settanta, ma in ogni caso non ci sono problemi di tipo strutturale. Le
priorità Da qui in avanti dovremo decidere quali lavori fare, come dislocare gli uffici, evitando di fare spese e traslochi
inutili - ha rimarcato il sindaco Ediana Mancini - per quanto riguarda il palazzo comunale, è ovvio che queste
problematiche ci faranno accelerare sulla progettualità per il recupero dell'intero edifìcio. Eravamo fermi al progetto
preliminare in attesa di completare quello definitivo. Era una priorità prima, figuriamoci ora. Situazione più delicata per
quanto concerne gli edifìci privati. Sono 478 le richieste pervenute e, sempre a due giorni fa, sono stati fatti 82
sopralluoghi. Un grande Lavoro I nostri uffici sono stati straordinari, hanno lavorato anche durante i festivi - continua il
pri- scite tutte a trovare prowisoriamo cittadino - l'architetto Ales- mente autonoma sistemazione. sandrini ha fatto un
lavoro enor- Probabilmente arriverà a breve me, oggi coadiuvato dall'inge- qualche ordinanza anche per gner Frati e
da un'altra figura, un paio di situazioni a San LiboResto un fatto: i sopralluoghi so- rio. no ancora tantissimi e per queMarco Pagliariccio sto abbiamo richiesto la proce- RIPRODUZIONE RISERVATA dura fast per il supporto di tecnici
per una prima scrematura per gli immobili non utilizzabili Dovremo decidere quali lavori fare e come è per la richiesta
di moduli abita- dislocare gli uffici, niente tivi dove ci sono situazioni gra- spese e traslochi inutili vi. Le famiglie che
hanno avuto un'ordinanza sono al momento cinque, quattro a Santa Maria e una in centro storico, e sono riu- 1
controlli Appello ai tecnici di Montegranaro Siamo consapevoli - ha detto il sindaco - che ciò non basta e per questo
motivo abbiamo deciso di procedere ad una richiesta ai tecnici di Montegranaro, geometri, architetti, ingegneri, che
saranno chiamati a svolgere volontariamente una collaborazione con il nostro uff icio tecnico perfare controlli negli
edifici segnalati, e già diversi si sono resi disponibili, potremmo smaltire tutto entro Natale. Questo passaggio si rende
necessario perché, purtroppo, la mole di lavoro della Protezione Civile è enorme, considerata l'entità dell'ultimo sisma.
Palazzo Francescani sarà sottoposto ad alcuni scrupolosi controlli -tit_org-
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Cassia, da 11 anni palazzo occupato Nessuno lo libera = Cassia, il palazzo occupato dai
clandestini
[Rinaldo Frignani]
Cassia, da 11 anni palazzo occupato Nessuno lo libera I residenti: Perché non lo sgombrano? I lavori del palazzo di
via Cassia, a ridosso dell'ospedale Villa San Pietro, dovevano essere ultimati il 20 luglio 2005, come è scritto sulla
tabella coperta dai rovi. Più di u anni dopo l'edificio di cinque piani - per il quale la società Igea 98 aveva ottenuto la
concessione per aprire il cantiere il 20 gennaio 2004 - è abbandonato. Uno spettro di cemento e maioliche bianche,
con i balconi affacciati sulla Cassia, che è ormai diventato un simbolo del degrado in un quartiere dove gli
appartamenti vengo no valutati anche oltre i io nula euro al metro quadrato. La rabbia degli abitanti della zona,
preoccupati perché il palazzo dimenticato da tutti si è trasformato in dormitorio clandestino. a pagina 3 Frignarli
Cassia, il palazzo occupato dai clandestin L'edificio vicino al Villa San Pietro doveva essere ultimato nel 2005. Ora è
rifugio di senzatette Pantaloni a cavallo dei balconi, tende agganciate al posto delle finestre, scritte sulle pareti. I lavori
del palazzo di via Cassia, a ridosso dell'ospedale Villa San Pietro, dovevano essere ultimati il 20 luglio 2005, come è
scritto sulla tabella quasi illeggibile coperta dai rovi ancora affissa sui bandoni metallici. Più di undici anni dopo
l'edificio di cinque piani - per il quale la società Igea 98 aveva ottenuto la concessione edilizia numero 74166 per
aprire il cantiere il 20 gennaio 2004 - è abbandonato. Uno spettro di cemento e maioliche bianche, con i balconi
affacciati sulla Cassia, che è ormai diventato un simbolo del degrado in un quartiere dove gli appartamenti vengono
valutati anche oltre i io mila euro al metro quadrato. La denuncia arriva ancora una volta dagli abitanti della zona
preoccupati perché il palazzo dimenticato da tutti si è trasformato in un dormitorio clandestino, nel quale non entra
nessuno. È troppo pericoloso, raccontano. In passato - dicono ancora - il palazzo è stato anche sequestrato per
irregolarità nella costruzione. Questo rudere, senz'acqua, elettricità e fogne, è abitato da sbandati. Il numero varia nel
tempo, sono soprattutto stranieri, ma ci sono anche degli italiani. Gli occupanti avrebbero preso possesso da tempo
dei primi due piani dell'edifìcio, gli appartamenti sono stati spartiti e per proteggersi dal freddo sono stati affissi dei
teloni al posto delle finestre che non sono mai state montate. Attorno al complesso ci sono ancora i bandoni metallici
del cantiere. In un punto, chiuso con catena e lucchetto ormai arrugginiti, la lamiera è stata alzata. È l'attuale ingresso
al palazzo. Era chi abita nella zona si dice che nei sotterranei dell'edifìcio ci sia di tutto. Che anch'esso venga
utilizzato come dormitorio, che ci sia una sorta di discarica di rifiuti. Perché il Municipio e le forze dell'ordine non
intervengono?, chiedono i residenti. Solo a poche centinaia di metri, sempre sulla Cassia, solo qualche notte fa un
clochard è morto bruciato nell'incendio della sua baracca in un altro spiazzo protetto da lastre di metallo. Nello stesso
posto all'inizio dell'anno aveva perso la vita un giovane romeno stroncato dagli stenti e dall'alcol. Inoltre non mancano
aggressioni a scopo di rapina fra stranieri che cercano di sopravvivere chiedendo l'elemosina o aiutando i clienti dei
supermercati a caricare la spesa in macchina. Ma gli abitanti della Cassia protestano da anni, senza essere ascoltati,
anche per altre situazioni di degrado che non sono state affrontate. A lungo denunciato la situazione dell'ex Casa del
Ferroviere, nella zona della Giustiniana, sgomberata nel febbraio dello scorso anno dopo essere stata occupata da
famiglie rom, accusati sempre dagli abitanti di aver appiccato roghi ai rifiuti, e più indietro nel tempo protagonista di
un'iniziativa da parte di CasaPound. Scritte con lo spray compaiono ancora sulle pareti esteme, insieme però con un
cartello di Proprietà privata. Rinaldo Frignarli 18 I mesi previsti per la durata dei lavori, in realtà fermi ormai da 11 anni
16 Gli sg
omberi urgenti previsti nell'ultima ordinanza di Tronca da eseguire -tit_org- Cassia, da 11 anni palazzo occupato
Nessuno lo libera - Cassia, il palazzo occupato dai clandestini
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Sansepolcro
L`elisoccorso "Santa Fiora" riceve l`abilitazione Via libera a voli notturni e con il maltempo
[Davide Gambacci]
Sansepolcro'area del campo sportivo è stata autorizzata, ieri la presentazione. Inaugurazione a breve Leiisoccorso
Santa Fiora ' riceve lattazione Via libera a voli notturni e con il maltempo SANSEPOLCRO Arriva dalla Valtiberina, ed
è quello di Santa Fiora a Sansepolcro, uno dei primi campi sportivi della provincia di Arezzo abilitato per il volo
notturno dell'elisoccorso Pegaso. Ieri mattina è stato presentato, ma non ancora inaugurato ufficialmente, alla
presenza dell'amministrazione comunale di Sansepolcro e il personale del 118 di Arezzo. "C'è ora la copertura
notturna, ma anche quella in caso di maltempo e in tutte quelle condizioni critiche che prima non ci permettevano la
discesa del Pegaso - sottolinea l'assessore alla sanità, Paola Vannini - è una postazione ufficiale, seppure verrà
inaugurata più avanti. Era naturalmente già improntato come campo sportivo, noi abbiamo completato l'intervento con
i lavori richiesti su indicazione proprio dell'emergenza della Regione Toscana. Un elisoccorso già pronto per il volo
notturno grazie all'impianto d'illuminazioneche è efficace, ol tre alla reperibilità che volontariamente fa la popolazione
e la Proloco di Santa Fiora: è comunque un bell'impegno quello che si stanno prendendo". Nel corso dei mesi passati
molte volte si è visto l'elicottero Pegaso scendere del campo sportivo per esercitazioni e prove tecniche: ora c'è l'ok
ed è riconosciuto come luogo autorizzato. Ma Sansepolcro può beneficiare di un'altra piazzola al fianco della sede
della locale Protezione Civile. "L'elisuperficie dell'Unione dei Comuni lungo la E45 rimane sempre un punto strategico
- dice il dottor Samuele Pacchi, responsabile dell'elisoccorso per il 118 - ma non era abilitata per il volo notturno.
Quindi, con quella di Santafiora non abbiamo fatto altro che aggiungere un punto in più per l'attcrraggio e dare un
ulteriore aiuto anche alla stessa popolazione. Dei tanti presi in considerazione, questo era il campo sportivo più
affabile ai requisiti richiesti". La presentazione di ieri matti na è stata l'occasione per l'amministrazione comunale di
Sansepolcro anche per incontrare i cittadini che abitano in questa frazione al confine con il territorio comunale di
Anghiari. "Siamo voluti venire qua per ringraziare la popolazione - precisa il sindaco di Sansepolcro, Mauro Cornioli dello sforzo che ha messocampo. E' un grazie che diciamo veramente con il cuore come Valtiberina: questo è un
luogo privo di ostacoli e baricentrico rispetto a tutti i Comuni della valle". Si attende ora solamente la data per il taglio
del nastro. Davide Gambacci L'elisoccorso "Santa Fiora" adesso è formalmente abilitato Dopo le varie simulazioni ora
il via al vero utilizzo -tit_org-elisoccorso Santa Fiora riceveabilitazione Via libera a voli notturni e con il maltempo
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Corsa tra i Comuni per rientrare tra chi ha diritto ai benefici dell'emergenza sisma: forse oggi la lista del commissario A Villa San
Cipriano gli studenti tornano in classe nel nuovo liceo ad una settimana dalla consegna dei lavori
Viabilità e scuole, Amatrice prova a ripartire = Amatrice prova a ripartire: riaprono le scuole
e le strade
[Redazione]
Corsa tra i Común i per rientrare tra chi ha diritto ai benefici cidi'emergenza sisma:/orse o i la lista (lei commissario
Viabilità e scuole, Amatrice prova a ripartire alle pagine 3 e 37 A. Villa San Cipriano gli studenti tornano in classe nel
nuovo liceo ad una settimana dalla consegna dei lavori Amatrice prova a ripartire: riaprono le scuole e le strade
AMATRICE posto ad Amatrice, a neanche segna dei lavori. Tornano dunAmatripp ÿ ã ïÿ -tirp In dieci chilometri di
distanza da auein classe eli alunni dell'isti- I AMATRICE Amatrice prova a ripartire e lo fa con convinzione e tenacia.
In un clima che pure con le dovute preoccupazioni del caso, riaffiorate dopo i danni del terremoto del 30 ottobre,
sembra essere diametralmente op posto ad Amatrice, a neanche dieci chilometri di distanza da Accumoli, altro centro
duramente dal sisma, dove oggi riaprono le scuole di ' Villa San Cipriano, compreso il nuovo liceo che inaugura la sua
attività ad una settimana dalla con segna dei lavori. Tornano dunque in classe gli alunni dell'istituto comprensivo,
grazie al parziale ripristino della viabilità, con i lavori del personale di Astral - il gestore stradale della Regione Lazio che proseguono senza sosta su tutte le principali vie di comunicazione. E' stata la vittoria della gente di Amatrice che
è rimasta attaccata alla sua terra, non ha voluto accettare di trasferirsi sulla riviera adriatica per consentire ai figli di
tornare a scuola. Hanno preferito restare aggrappati a questa terra che continua a tremare e a gettare nello sconforto
la popolazione già duramente provata ma alla fme hanno avuto ragione. 1 peroblemi alla viabilità sono stati risolti in
tempi relativamente brevi e questo consentirà oggi ai raghazzi amatriciani di tornare a scuola. Tutti, dai liceali agli
studenti delle scuole medie ed elementari. Camusso ad Amatrice Ma quello di oggi non sarà l'unico evento in
programma ad Aamtrice. Nell'area dell'istituto Don Minozzi, la Cgil incontrerà gli abitanti di Amatrice con un focus sul
tema della ricostruzione e dello sviluppo del temtori. Ad intervenire sarà, oltre al sindaco Sergio Pirozzi, la segretaria
del sindaca to Susanna Camusso; presenti anche Morena Piccinini, Michele Azzola e Luigi Cocumazzo.
Appuntamento alle ore 10 di mattina, poco dopo che la campanella della scuola di San Cipriano sarà tornata a
suonare. Maltempo Intanto puntuale è arrivato il freddo nelle zone del sisma. Sui monti della Laga, in particolare, è
comparsa la prima neve con le temperature che ad Amatrice e Accumoli si aggirano poco al di sopra dello zero
termico durante il giorno. Nei prossimi giorni il tempo dovrebbe peggiorare ulteriormente con pioggia mista a neve e
questo rende più complicato l'intervento degli operatori che con la scossa di terremoto del 30 ottobre scorso hanno
dovuto praticamente ricominciare il lavoro appena occluso con i sopralluoghi ad edifici pubblici e privati già controllati.
Assistenza Nel frattempo sono circa 25.000 le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in se
guito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30
ottobre scorsi. Per quanto riguarda, invece, i cittadini del Lazio gli assistiti sono arca 700: più di 70strutture di prima
accoglienza allestite a livello comunale e quattordici in tenda. Le restanti persone hanno scelto di trasferirsi fuori
regione: circa 490 negli alberghi della costa adriatica e oltre cento presso gli alloggi del piano Case e Map messi a
disposizione in Abruzzo. 4 Susanna Camusso in visita nei luoghi del sisma -tit_org- Viabilità e scuole, Amatrice prova
a ripartire - Amatrice prova a ripartire: riaprono le scuole e le strade
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Tarquinia
Martedì convocato Consiglio comunale straordinario
[Redazione]
_____ TARQUIINIA Convocato il consiglio comunale in sessione straordinaria martedì 15 novembre alle 16. Trai
punti all'ordine del giorno: scioglimento della convenzione tra i Comuni di Tarquinia e Tuscania relativa al servizio in
forma associata della segreteria comunale; protocollo aggiuntivo per la trasmissione telematica dei documenti
informatici sottoscritti con firma digitale - provvedimenti; deliberazione sul Programma integrato di intervento su area
definita da via delle Croci, via Ripagretta, via Nardi, via Sacconi; modifiche/integrazioni del Regolamento edilizio
comunale; piano di emergenza comunale di Protezione civile. ò -tit_org-
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La promessa
"Non saranno i container del passato"
[Redazione]
I ROMA È nata una nuova necessità per dare una risposta a chi non ha la possibilità di spostarsi e di trovare una
soluzione locale. Dunque è nata l'esigenza di creare delle aree dove le tende saranno sostituite dai container. Lo ha
detto il capo del Dipartimenti di protezione civile Fabrizio Curcio. Si tratta - ha aggiunto - di soluzione La promessa di
gran lunga superiore ai container che venivano utilizzati in passato. Non è una soluzione comoda ma consente a chi
non ne ha altre di rimanere nella propria comunità. A valle dell'emanazione del decreto di ieri, - ha aggiunto Curcio che prevede anche la costituzione di aree con container, abbiamo subito emanato un'ordinanza che consente di
avviare una gara pubblica insieme Consip per la fornitura dei container. Entro mercoledì dunque, le aziende
interessate alla gara dovranno presentare le loro oiferte e indicare quanti moduli sono in grado di fornire entro 15
giorni: tempi ridottissimi, che consentiranno entro l'inizio di dicembre di installare primi container. 4 -tit_org- Non
saranno i container del passato
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Da Norcia l ` appello dei commercianti
[Redazione]
Da Norcia l'appello dei coiiiinerciaiit Invito anche alle aziende romagnole Servono ùre fabbricati e moduli in Ìemo -A\J
A lanciare l'appello è Emanuele Persiani, titolare di "Abc on Line" - azienda che fornisce prodotti e servizi informatici anche lui coinvolto nello "sfratto" della propria sede causato dal terremoto, ma che guarda già alla possibilità di far
convergere le piccole realtà economiche della cittadina in gran parte a conduzione famigliare - in un luogo sicuro dove
allestire, appunto, una sorta di villaggio fatto di costruzioni in legno di circa 40 metri quadrati, disponibili in breve
tempo. Quello che possiamo dare in cambio a chi ci vorrà aiutare - spiega Persiani - è la pubblicità che garantiremo
ad ogni produttore di moduli abitativi, di strutture in bioedilizia o di moduli commerciali. Considerando che ogni
abitante di Norcia non vorrà ricostruire con pietra e cemento e potreb be essere interessato piuttosto alla costruzione
di un'abitazione con tecnologie alternative. Quindi, se un'azienda dispone di un modulo del vecchio catalogo, di una
struttura usata per esposizione, di un prodotto ritirato da una sede, in pratica se può aiutare ü popolo terremotato,
potrebbe avere una pubblicità in un'area dove la ricostruzione dovrà considerare molte idee differenti. L'esigenza dei
commercianti di Norcia è dettata dall'incertezza del futuro, considerando - dicono - che lo Stato assicura la struttura
abitativa emergenziale a tutti i privati che si sono trovati senza dimora dopo i vari terremoti, ma non è chiaro se lo
stesso avverrà per tutti i commercianti. Non sono stati dichiarati tempi e modalità di conferimento di eventuali moduli
per le attività economi che e non si sa dove questi potranno essere collocati. Per questo - prosegue l'appello - noi
commercianti chiediamo di poter ripartire, di avere un nuovo avvio in tempi rapidi e di conseguenza chiediamo uno
spazio. Per saperne di più è possibile leggere su: http://bit.ly/SOS-negozi. FORLI. Dateci un prefabbricato o una casa
in legno e vi faremo pubblicità. Questo è l'accorato appello, rivolto anche alle aziende produttrici romagnole, che viene
dalla cittadina umbra di Norcia, dove il terremoto del 30 ottobre ha messo in ginocchio tutte le attività commerciali
presenti nel centro storico ora inaccessibili per il pericolo di crolli. Da Norcia l'accorato appello dei commercianti tit_org- Da Norciaappello dei commercianti
Estratto da pag. 11
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VALLE SAVIO
Precipita dal viadotto e muore = Muore dopo un volo di 40 metri nel vuoto
l
[Redazione]
TRAGEDIA SULLA E45 Muore dopo un volo di 40 metri nel vuot( Camion sfonda guard-rail su un viadotto Nessuno
scampo per l'autista 35enne L'incidente si è verificato intorno alle 22.20, in seguito ad una perdita di controllo di un
autoarticolato munito di cella frigorifera, di una ditta romana. Il conducente morto nello schianto abita a La tina. Si
chiama Florin Popovici ed è di origine rumena. Dai primi rilievi effettuati dalla polizia stradale di San Piero in Bagno
sembra che l'uscita di strada ed il conseguente impatto al suolo, dopo avere sfondato il guard-rail ed essere
precipitato per una quarantina di metri, sia avvenutamodo autonomo. Non ci dovrebbe essere stato insomma alcun
coinvolgimento di altri veico- li. La dinamica è di quelle che fanno pensare ad un colpo di sonno o ad una distrazione.
Ma anche il fondo stradale scivoloso e la pioggia battente potrebbero avere avuto un ruolo nella sbandata, che si è
verificata al km. 162 della superstrada, sulla corsiadirezione sud. Sul posto, oltre agli agenti della polstrada, sono
intervenuti il 118 ed i vigili del fuoco. Le operazioni successive all'incidente si sono rivelate complesse. A cominciare
dal recupero della salma (si sono subito rivelati vani i tentativi di rianimare il conducente, una volta estratto dalla
cabina). Ma a quell'ora non è stato facile neppure rintracciare tempestivamente i familiari della vittima: grazie ad una
rete di collegamenti che è stata attivata, si è riusciti a dare la triste notizia ad un conoscente, che si è poi preso
l'impegno di avvertire i parenti più stretti del camionista. VALLE SAVIO. Un impressionante volo di 40 inetri giù da un
viadotto della E45 non ha lasciato scampo, nella tarda serata di sabato, ad un camionista di 35 anni. La tragedia è
avvenuta al confine tra la Romagna e la Toscana, a poche centinaia di metri dal territorio comunale di Vergherete
anche se già nell'area di competenza di Pieve Santo Stefano. Sopra, il punto dove è precipitato il camion. Sotto,
tervento sul posto di vigili del fuoco e polstrada in- -tit_org- Precipita dal viadotto e muore - Muore dopo un volo di 40
metri nel vuoto
Estratto da pag. 13
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Aiuti materiali e spirituali, così rinasce Montemonaco
L ' esperienza dei vigili del fuoco ravennati nel paese marchigiano che il terremoto ha trasformato in un borgo
fantasma
[Redazione]
Aiuti materiali e spirituali, cosi rinasce Montemonaco)'esperienza dei vigili del fuoco ravennati nel paese marchigiano
che il terremoto ha trasformato in un borgo fantasr Sopra, I caposquadra Stella A lato e sotto, immagini dell'attività e
dei danni a Montemonaco RAVENNA. Un centinaio di interventi in appena una settimana. E oltre ai crolli, alle verifiche
di stabilità degli edifici lesionati dal terremoto, all'aiuto ai cittadini per il recupero di enetti personali e oggetti preziosi
all'interno delle abitazioni che la terra fa tremare ogni mezz'ora, i vigili del fuoco ravennati in trasferta nelle Marche
hanno dovuto fare i conti anche con il vento. Mentre eravamo là c'è stata una tempesta con raffiche che hanno
soffiato continuativamente a oltre 100 km/h e che hanno squarciato il tendone allestito dalla Protezione civile,
disperdendo anche parte del lavoro fatto, come per i puntellamenti o le coperture dei tetti delle case danneggiate che
avevamo appena sistemato racconta Maurizio Stella caposquadra del primo gruppo di pompieri che ha operato in
trasferta. Montemonaco, paesino di poco più di 650 abitanti a mille metri di quota nel cuore del Parco dei Sibillini. E'
qui, nel piccolo borgoprovincia di Ascoli Piceno alle pendici del Monte Vettore che gli uomini del Comando provinciale
di Ravenna stanno operando dall'inizio del mese; la prima squadra con nove vigili e due tecnici si è già avvicendata
con i colleghi che stanno proseguendo l'attività avviata. Gente avvezza a lavorarecondizioni critiche anche se di fronte
alle tragedie e alle calamità naturali non ci si abitua mai. Appena entrato nei vigili del fuoco fui distaccato a
Sant'Antonio in Morignone, in provincia di Sondrio, paesino della Valtellina spazzato via dall'alluvione provocata da
una frana nel 1987, ma come alcuni dei colleghi che erano con me sono stato anche a Modena e a L'Aquila spiega
Stella. Disastri accomunati dalla disperazione per aver perso tutto ma in cui grazie agli aiuti si cerca di ritrovare per
quanto possibile un po' di normalità. Praticamente tutto il centro storico del paese rientra nella zona rossa - rimar ca
Stella -. Oltre il 70% degli immobili non è agibile, ma la restante parte è comunque lesionata. Il terremoto ha svuotato
il borgo, dove vive attualmente solo l'ex comandante dei carabinieri, per il resto case e strade sono deserte. Gli sfollati
che vivono nelle tende o nell'ex colonia dove è stato riallestito il centro della Protezione civile sono un centinaio, tra
cui molti anziani; chi poteva è andato da parenti e amici ad Ascoli o sul litorale. Il terremoto ha inferto un duro colpo
all'economia del territorio basata, oltre che sulla pastorizia, soprattutto sul turismo (la zona è meta di appassionati di
trekking, mountain bike e sci alpinismo, ndr) e su tante piccole attività artigiane che ora sono chiuse per l'inagibilità
degli edifici; situazione analoga per le strutture ricettive, tra cui diversi b&b e agriturismi per i quali la stagione ormai è
compromessa e il rischio è che lo sia anche la prossima. Pur tuttavia si sta cercando di fare il possibile per la
popolazione, dando priorità alle prime case e salvando il salvabile, come nel caso del gestore del bar nella piazza
centrale del paese e del macellaio che abbiamo aiutato a recuperare la mercé deperibile, acquistandone anche una
parte, in modo da evitare che perdessero anche quella. E oltre alle cose materiali, i vigili ravennati hanno pensato
anche al patrimonio storico e spirituale, mettendo in sicurezza la torre civica del paese e recuperando la campana
risalente al 1200 del campanile della chiesa di San Giorgio all'Isola, (gi.ro.) -tit_org-
Estratto da pag. 53
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Lettere - Non si parla più terremoto
[Posta Dai Lettori]
AMBIENTE Non si parla più del terremoto SCUSATE, c'è stato un terremoto di recente in ITALIA???? Veramente
nessuno ne parla e potrebbe essere stata una bufala di qualcuno!'!!! Ma se veramente è successo cosa pensare di
quei poveretti che sono rimasti senza casa, sono in montagna ed il clima è molto freddo ora, vedrete che comunque si
troveranno i modi per intervenire e si troveranno anche i fondi per la ricostruzione e per il rilevamento geologico
addirittura di tutto il territorio italiano!!!!! Sembrano battute anomale ma in effetti del terremoto non si parla più o quasi.
Esprimo la mia più grande solidarietà ai terremotati sofferenti e spero non dimenticati e credo si debba tenere il caso
sempre aperto anche per l'opinione pubblica che deve sollecitare gli amministratori a continui interventi per discutere
nelle scuole di tutti i tipi per il futuro dei giovani-Ringrazio per l'attenzione. Luciano Baruzzi Lugo di Romagna -tit_org-
Estratto da pag. 63
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14-11-2016
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FONTANELLATO PROVATI I PIANI DI EVACUAZIONE IN CASO DI AVARIA A DUE TRENI NEL TUNNEL
Emergenza simulata in galleria esercitazione nel corso della notte
[R C]
FONTANELLATO PROVATI I PIANI Dl EVACUAZIONE IN CASO Dl AVARIA A DUE TRENI NELTUNNI Emergenza
simulata in galleria Esercitazione nel corso della notte FONTANELLATO 11 Due treni alta velocità si fermano
contemporaneamente all'interno di una galleria: il primo, diretto a sud, per un principio d'incendio a bordo e il secondo,
in viaggio verso nord, per un guasto tecnico. La circolazione ferroviaria viene sospesa, la linea di alimentazione
elettrica dei treni disalimentata e i passeggeri evacuati attraverso i percorsi di emergenzaQuesto lo scenario
dell'esercitazione di Protezione Civile che si è svolta nella notte fra sabato e ieri frale0.30ele3.30 all'interno della
galleria di Fontanellato sulla linea Alta velocità Bologna - Milano, cui hanno partecipato le squadre di primo intervento
del Gruppo Ferrovie dello Stato, Ntv, i vigili del fuoco, il 118, la Croce Rossa Italiana e la Polizia Ferroviaria, coordinati
dal Servizio di Protezione Civile della Prefettura, di Parma. L'attività, che si è svolta in condizioni il più possibile
realistiche e con la partecipazione di figuranti, rientra fra quelle previste nel Piano di Emergenza Estemo per le
gallerie di lunghezza superiore a un chilometro (la galleria artificiale Fontanellato si sviluppa per 1,635 m). Particolare
attenzione è stata riservata alla verifica dell'efficacia e rapidità di azione e alla comunicazione fra le diverse sale
operative interessate e il Posto di Comando Avanzato istituito nell'area all'imbocco della galleria, nonché alla
procedure e attività previste dalla Convenzione per l'assistenza ai passeggeri stipulato dal Gruppo FS e dalla
Protezione Civile della Regione Emilia Romagna. r.C. p.' RIPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-
Estratto da pag. 16
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POLESINE MIGLIAIA DI PERSONE, UN WEEKEND DA INCORNICIARE
Un pretone da 490 chili divorato in venti minuti
[Paolo Panni]
Primo piano POLESINE MIGLIAIA DI PERSONE, UN WEEKEND DA INCORNICIARE II momento più gustoso dell
che ha battuto tutti i record di a kermesse presenze 11 Successo strepitoso per il secondo dei quattro appuntamenti
con November Porc... speriamo ci sia la nebbia. Della nebbia, a dire il vero, non si è vista neanche l'ombra, mentre il
sole è stato protagonista praticamente per tutto il week-end. Tra venerdì sera e ieri, Polesine è stata letteralmente
presa d'assalto da migliaia e migliaia di persone. Battuti tutti i record delle edizioni precedenti, con un successo che
ha superato anche tutte le più rosee aspettative. Presi d'assalto i mercati (sia quello dei prodotti tipici che quello
dell'artigianato) e tutti gli eventi collaterali, dalla festa giovane e tutte le iniziative che hanno caratterizzato questa
seconda tappa della straordinaria kermesse enogastronomica. Ieri pomeriggio l'attesissimo momento clou della
distribuzione gratuita del pretone, ar- Paoto Panni rivato quest'anno a toccare quota 490 ñÛ. I volontari della sezione
Federcaccia (Mario Cappa, Angiolino Vaccari, Riño Cavalli.Achille Bragadini, Nicola Bottazzi, Maurizio Gandelli,
Giuliano Loffi, Nicola Boarini e Marco Sartori) lo hanno messo a cuocere sabato intomo alle 16, e ieri, poco dopo le
15, sotto gli occhi del sindaco Andrea Censi e del presidente della Strada del culatello di Zibello Massimo Spigaroli,
insieme ad altri volontari, hanno issato e distribuito ai tantissimi presenti. Superato non solo il record di peso ma
anche quello del tempo impiegato a divorarlo. In 22 minuti il pubblico ha sbriciolato pretone. Ma questi non sono che
alcuni dei numeri che evidenziano il successo di questo secondo appuntamento con la 15a edizione del grande
evento promosso dalla Strada del Culatello Dop di Zibello e dagli Antichi Produttori del culatello e della spalla cruda,
in collaborazione con i Comuni di Sissa, Polesine Zibello e Roccabianca, e col patrocinio di Regione Emilia Romagna,
Apt Servizi e Provincia di Parma. Anche gli altri numeri la dicono lunga. Nel week-end sono stati divorati qualcosa
come 20mila andini, 640 porzioni di stinco, 750 preti (compresi quelli utilizzati per il pretone ), più di 3 quintali di
polenta ed altri 4 di palatine, 200 porzioni di vescovi e 4mila di guancialini e 5 quintali di bollito. In più 97 stand
enogastmomici, oltre 200 camper, più di lllmila contatti settimanali sulla fans page di Facebook e almeno cento
volontari al lavoro messi in campo da Avis, Lilt, Amici del Po, associazione Motonautica Polesine, Federcaccia,
gruppo di protezione civile Gianluigi Ghelfi, Us Polesine e Real Vidalenzo. Un successo incredibile - ha commentato il
sindaco Andrea Censi - e una qualità del cibo davvero straordinaria. Abbiamo battuto tutti i record e siamo già pronti a
batterne ancora il prossimo anno. Censi ha tenuto a ringraziare e ad elogiare sia lo chef stellato Massimo Spigaroli in
quanto ideatore della manifestazione che tutti i numerosi volontari per l'enorme impegno profuso osservando come
uno dei punti di forza sia stato, ancora una volta, quello di fare squadra, tutti insieme. Direi che l'essere uniti lavorando
insieme è la forza del nostro territorio e si è dimostrato che anche il November Porc è per tutti. Grande soddisfazione
anche da parte di Massimo Spigaroli, ideatore di questa eccezionale kermesse enogastronomica. Un'idea vincente
che dura da quindici anni - ha affermato Spigaroli - e nel caso di Polesine siamo certamente stati fortunati perché è
piovuto, poco, solo una volta. Però ci siamo trovati anche a superare una piena del Po dando vita a due appuntamenti
con November Porc. Qui volutamente la festa si tiene sul fiume perché dal Po questo paese ha preso molto. Ogni
tanto ci troviamo anche a doverlo combattere, per questo abbiamo la testa dura, che ci aiuta nelle idee vincenti come
questa. Siamo in un territorio - ha concluso - che fino a non molti anni fa era pra ticamente sconosciut
o. Con tenacia e determinazione abbiamo creato il "sistema Bassa" andando incontro a un'evoluzione che ha portato
questo territorio a diventare uno dei percorsi enogastronomici più importanti a livello nazionale, cosa che ci è stata
riconosciuta anche nell'ultimo numero di Bell'Italia. Successo di squadra Un esercito di volontari, almeno un centinaio,
messi in campo da tante associazioni in questo week-end straordinario. -tit_org-
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CALESTANO ALTA GASTRONOMIA, MUSICA, SPETTACOLO
Sua maestà il tartufo di Fragno: boom di presenze
Dopo 6 domeniche cala il sipario sulla fiera Successo nonostante un calo di ritrovamenti
[Nn]
CALESTANO ALTA GASTRONOMIA, MUSICA, SPETTACOLO Dopo 6 domeniche cala il sipario sullafiera Successo
nonostante un calo di ritrovamenti II Chiude col botto la fiera del tartufo di Fragno a Calestano: in una domenica dal
tempo incerto ma comunque benevolo, tanta gente ha affollato le vie del paese e soprattutto tanti tartufi ancora ben
figuravano sui tavoli dei tartufini locali. La tendenza è comunque verso un calo di ritrovamenti, si è visto verso la fine
di questa settimana, dicono Giuseppe e sua moglie Orìana tartufini di Felegara. Gli altri cercatori confermano. Ma
ormai sulla kermesse di Calestano cala il sipario, anche se i ristoranti, fin che si potrà, continueranno a proporre i
menu al tartufo. Tra i tanti tartufi raccolti, è stato trovato in settimana anche il campione del 2016 (almeno tra quelli
registrati alla fiera), un tartufo di ben 572 grammi trovato da Cristiano Bersellini e Euro Giraldini con i due cani Huit e
Balù, nella zona di Ravarano. Un Antono RinaJdi pezzo che davvero non capita di vedere tutti gli anni e men che
meno in anni un po' scarsi come lo è questo. Tanta gente anche ieri a pranzare nella tensostruttura della Protezione
civile, con alcuni accenti particularmente forestieri, probabilmente le famiglie dei tartufini giunti da Reggio, Modena,
Bologna, Ravenna, Trento e Verona, per la gara dei cani da cerca che si è svolta nel pomeriggio. Iborghi storici più
belli del paese, hanno ripreso le sembianze medievali grazie ai dimostratori di antichi mestieri di Fomovo che per tutto
il giorno li hanno animati; la festa si è poi protratta fino all'imbrunire sulle note della PiccolabandadiCalestano che
girava per le vie del paese. Soddisfatto dell'andamento della fiera il presidente della Pro loco Pino Ciro Silvestri: È
andato tutto per il meglio, siamo riusciti a garantire 6 domeniche di festa: cibo, musica, spettacolo, ovviamente tartufo,
e anche tanta gente alla scoperta della Val Baganza con le escursioni delle Guide ambientali escursionistiche. Ora un
po' di riposo e poi ci rimetteremo a lavorare per le prossime iniziative e laprossima fiera. tavola La tensostruttura
allestita per la fiera ha ospitato moltissimi appassionati e turisti arrivati da molte parti del Nord Italia. -tit_org-
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BEDONIA INIZIATIVA BENEFICA IDEATA DAL GRUPPO DI LAVORO NATALE ALLA PIEVE,
Tanti doni natalizi ai bambini di Accumoli, feriti dal sisma
Saranno consegnati il 17 dicembre durante il Raduno bedoniese
[Monica Rossi]
BEDONIA INIZIATIVA BENEFICA IDEATA DAL GRUPPO DI LAVORO NATALE ALLA PIEVE, Tanti doni natalizi ai
bambini di Accumuli, feriti dal sisme Saranno consegnati I 17 dicembre durante I Raduno bedoniese II La solidarietà
per i bambini di Accumoli, devastata dal terremoto dello scorso 24 agosto, sarà al centro di una serie di iniziative
beneficile ideate dal Gruppo di Lavoro Natale alla Pieve, la neonata associazione promotrice di un calendario di eventi
per le prossime festività. Scopo dell'iniziativa è raccogliere più fondi possibili per acquistare doni per i 40 bambini del
paesino in provincia di Rieti, ora ospitati in un albergo di San Benedetto del Tronto con le loro famiglie. Ci siamo
chiesti cosa avremmo potuto fare per aiutare chi si trova in difficoltà - ha detto Michele Sartori, portavoce del Gruppo pensiero è subito andato alle tante famiglie accumolesi che a causa del devastante terremoto della scorsa estate
hanno perso tutto. In particolare i bambini, i cui giocattoli sono sepolti sotto le macerie. La raccolta fondi avverrà prinMorica Rossi cipalmente in occasione di due concerti, in calendario rispettivamente per il 26 novembre e il 3
dicembre: Tasti e Bottoni. Dal tango al jazz, dal valzer al gospel e fantasie natalizie, che sarà realizzato con il
contributo del Lion's Club Borgo Val di Taro, e Concerto di Natale a cura della Corale Lirica Valtaro e con il contributo
dell'Amministrazione Comunale di Bedonia. In programma, per la sera del 9 dicembre, c'è anche una cena di
benefidenza presso la locanda II Moretto. I regali, una volta impacchettati, saranno consegnati fl 17 dicembre dai
Babbi Nataleoccasione del Raduno bedoniese. È stato grazie alla Protezione Civile di Berceto e in particolare al
sindaco bercetese Luigi Lucchi che siamo riusciti a metterci in contatto con Stefano Petrucci, primo cittadino di
Accumoli prosegue Sartori - che ha ricor dato che sono soprattutto i bambini ora ad aver bisogno di serenità.
L'iniziativa arricchisce quanto già fatto da Berceto, dove lo scorso 25 settembre si sono svolte molte iniziative
benefiche prò-terremotati. Abbiamo raccolto 5.700,88 euro e li abbiamo consegnati direttamente al sindaco Petrucci,
ricorda Luigi Lucchi. Lo stesso faremo noi informano i commercianti del Gruppo bedoniese - mandando físicamente i
doni a San Benedetto del Tronto. Prima però, contatteremo nuovamente Petrucci per ricevere da lui le informazioni
sui singoli bambini, in modo da "mirare" i regali secondo età, genere e preferenze. Manderemo loro anche un filmato,
un biglietto di Natale informatico insomma, con i nostri saluti. (e; RiPRODUZIONE RISERVATA -tit_org-
Estratto da pag. 22
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VARANO MELEGARI CERIMONIA NEL CASTELLO PALLAVICINO, DAVANTI AL CONSIGLIO COMUNALE
Il San Martino d`oro a Meggi
[Valentino Straser]
VARANO MELEGARI CERIMONIA NEL CASTELLO PALLAVICINO, DAVANTI AL CONSIGLIO COMUNAI II San
Martino d'oro a Meggi il La festa del Patrono è un'importante occasione nella quale ognuno di noi dovrebbe sentirsi
orgoglioso di appartenere a una comunità sociale. Così il primo cittadino di Varano Melegari, Giuseppe Restiani, ha
introdotto la cerimonia di consegna del premio San Martino, come atto di riconoscenza nei confronti di cittadini e
associazioni impegnate nella valorizzazione del paese e per atti di solidarietà e altruismo: valori che hanno
caratterizzato la vita di San Martino. La cerimonia, svolta nel castello Pallavicino, innanzi al consiglio comunale di
Varano, al sindaco dei ragazzi e delle ragazze Marcello Violi, e ad una sala d'onore gremita di pubblico, è stata
preceduta alla mattina dalla Messa celebrata da don Evio Busani nella chiesa parrocchiale di Varano, resa solenne
dai canti del Colliculum coro diretto da Valentino Straser Roberto Fasano e dall'allestimento, del Marche d'na volta
organizzato da Gas Val Ceno nella suggestiva corte del castello Pallavicino. La giornata di festa ha offerto l'occasione
per una visita guidata gratuita del castello, a cura dell'associazione culturale Oltre lo Specchio, del Museo della civiltà
contadina; mentre i bambini si sono cimentati in un mini torneo di tiro con l'arco. Il prestigioso riconoscimento San
Martino d'Oro è stato assegnato da una specifica commissione consiliare, ad Alessandro Meggi, direttore di
So.Ge.Sa., la società che gestisce l'Autodromo Riccardo Paletti e costituisce un motivo di orgoglio della comunità
varanese e una punta di diamante nell'universo motoristìco nazionale ed internazionale. Ð San Martino d'Argento è
stato consegnato a Giuseppe Pel- liani, edicolante e punto di riferimento del paese e a Pietro Fecci, agricoltore che
contribuisce a mantenere vivo il tessuto economico in zone marginali e disagiate. La consegna delle benemerenze è
proseguita con la consegna dei diplomi all'artista e burattinaio Patrizio Dall'Argine, alla Protezione Civile del gruppo
Ana, con il premio ritirato da Mario Maccini e seguito da un intervento di Daniele Pompignoli, e ai quattro ragazzi
protagonisti di un gesto di onestà, per un portafoglio trovato e consegnato al proprietario: Gian Maria Cavalli,
Alessandro Vicini, Samuele Bemazzoli e Simone Rabidi. E' I direttore di SoGeSa, la società che gestisce l'autodromo
Riccardo Paletti Castello Pallavicino La cerimonia di consegna del San Martino d'oro. -tit_org- Il San Martino d'oro a
Meggi
Estratto da pag. 22
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I frati francescani lasciano San Carlo
[Giorgio Pacetti]
I Dopo quattro secoli e quarant'anni di vita il convento resterà vuoto di GIORGIO PACETTI La chiesa di San Carlo
Borromeo è stata chiusa alla devozione dei fedeli. A seguito della forte scossa di terremoto del 30 Ottobre 2016 delle
7,41 la chiesa di San Carlo Borromeo è stata chiusa alla devozione dei fedeli. Questa chiesa, dopo 4 secoli e 40 anni
di vita parrocchiale dei frati minori conventuali della provincia romana, è stata consegnata dal P. Provinciale Vittorio
Trani ofm conv. alla curia della diocesi di Palestrina per mancanza di frati, a causa della forte crisi divocazioni. E' stata
affidata al parroco don Gerardo Battaglia, già vicario parrocchiale a San Vito Romano e direttore dell'Ufficio liturgico
Diocesano, che aveva preso "servizio" Domenica 16 Ottobre 2016 alla presenza del sindaco Angelo Lupi, del P.
Provinciale Vittorio Trani ofm conv., del Vescovo Sigalini e della comunità parrocchiale in pompa magna. Dopo
l'insediamento di don Gerardo Pattaglia la chiesa è stata chiusa per precauzione a causa delle lesioni provocate dalla
forte scossa sismica. E' straordinaria ta le coincidenza che dopo 14 giorni dal passaggio delle consegne tra i frati
conventuali e la Curia di Palestrina, sia arrivata con tanto tristezza la chiusura della chiesa di San Carlo per causa del
terremoto! Speriamo che la chiesa venga riaperta quanto prima e che altri sacerdoti possano prendere il posto dei
frati francescani andati via nei giorni scorsi. -tit_org-
Estratto da pag. 14
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GIORNALE DI LATINA
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INCENDIO
Insegna a fuoco nella notte si pensa a un cortocircuito
A dare l'allarme un automobilista di passaggio
[Redazione]
INCENDIO Intervento delicato, poco dopo le due, al centro commerciale Latina Fic A dare l'allarme un automobilista
di passaggio Ci sarebbe un cortocircuito alla base dell'incendio che poco dopo le due della scorsa notte ha completa;
mente distrotto l'insegna estema di uno dei negozi del centro commerciale batìna Fiori. La chiamata ai vigili del fuoco
è giunta poco dopo le 2.40 con gli uomini della squadra 1A del comando provinciale di Latina che alle 2.50 si
trovavano già sul posto. Il loro intervento ha evitato che le fiamme si propagassero al le altre insegne luminose
presenti. Sul posto anche l'ufficiale di P.G. che ha effettuato un.accurato sopralluogo per scongiurare la matrice
dolosa delle flamme. Sempre i vigili del fuoco della squadra 1A del comando provinciale dei vigili del fuoco, poco dopo
le 16.30 di ieri pomeriggio, sono intervenuti in un appartamento di via Terzarioì a Latina dove un uomo, colto da
malore, non riusciva ad aprire ai soccorritori del 118 nel frattempo giunti sul posto. A.L. Nel pomeriggio soccorso un
uomo colto da malore I L'intervento dei vigili del fuoco -tit_org-
Estratto da pag. 14
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GIORNALE DI LATINA
14-11-2016
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Auto in fiamme notte di paura
Vigili del fuoco a caccia delle cause che hanno sprigionato l'incendio e possibili inneschi
[Mirko Macaro]
IL FATTO Rogo nel centro storico, in via San Benedetto Auto in fiamm notte di paura ( Vigili del fuoco a caccia delle
cause che hanno sprigionato l'incendio e possibili inneschi di MIRRO MACARO Nottata di paura nel cuore di Fondi,
dove nelle primissime ore di domenica un'auto è stata distrutta da fiamme la cui natura per il momento resta tutta. da
decifrare. Un rogo registratesi nel centro storico, in via San Benedetto, a due passi da dove sorgeva il vecchio
^monastero delle Benedettine e dalla Giudea, e che ha interessato una Bmw Serie 5 di proprietà di un uomo del posto
ma di fatto in uso alla moglie 34enne. Questione di poco e la berlina è stata avvolta e resa inservibile, con l'incendio
che stando ai primi riscontri sarebbe divampato partendo in partico- La Bmw distrutta ma non ci sono stati altri danni
lare dalla parte'anteriore. Dopo ^allarme - erano circa le 4 - sul posto si è portata la squadra 3 A dei vigili del fuoco,
proveniente da Terracina e che per quanto possibile ha tentato di salvare il mezzo in fiamme. Nulla da fare, però. La
combustione aveva già preso ampiamente piede. Terminate le operazioni di spegnimento, in via San Benedetto è
entrato in scena l'ufficiale di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, al lavoro per un accurato controllo della scena alla
caccia di eventuali elementi utili a risalire alle esatte cause del rogo. Sopralluogo che ad ogni modo non ha portato al
rinvenimento ne di residui di possibili inneschi, ne di altri particolari che potessero aiutare ad inquadrare in maniera
univoca l'accaduto. Un episodio che allo stato dei fatti non è escluso possa essere riconducibile anche a cause
accidentali, ad esempio un semplice cortocircuito, e su cui stanno comunque indagando i carabinieri della Tenenza
locale. Oltre alla Bmw distrutta, per fortuna non si sono registrati altri danni. -tit_org-
Estratto da pag. 24
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GIORNALE DI LATINA
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SERVIZI E DISSERVIZI
In 700 contro i nuovi orari
[Giuseppe Mallozzi]
SERVIZI E DISSERVIZI La manifestazione dei pendolari della stazione di Mintumo-Scauri "Ribadiamo il nostro diritto
alla mobilità, che vuoi dire anche lavoro, studio, salute, turismo" di GIUSEPPE MALLOZZI Erano in 700 ieri mattina
alla manifestazione organizzata dai pendolari della stazione di Mintumo-Scauri contro il nuovo orario dei treni deciso
da Trenitalia, in vigore dal 14 dicembre. Nonostante le recenti rassicurazioni della Regione e del sindaco Gerardo
Stefanelli, che sono riusciti a garantire una quota di convogli in partenza da Mintumo, gli organizzatori - Comitato
Pendolari, Terranima e Confconsumatori - hanno deciso lo stesso di confermare il corteo, che si è radunato alle 10 nel
piazzale antistante l'ex fabbrica Sieci di Scauri e da lì ha percorso il lungomare, deviando su Via Marconi e
proseguendo lungo la Via Appia fino al parcheggio della stazione ferroviaria. Una partecipazione molto ampia,
scortata da Polizia, Carabinieri, Polizia Munici pale e Protezione civile di Mintumo, con tanto di striscioni e cartelloni.
"Minturno Stazione, nessuna variazione" lo slogan più gettonato durante la marcia gridato dalcorte.chenonha avuto un
carattere non tanto di protesta quanto di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e del mondo istituzionale per ottenere
un miglioramento del servizio. Diverse le associazioni che hanno appoggiato la manifestazione: il Dopo lavoro
ferroviario di Mintumo, il Cosmos che ha partecipato con tante biciclette, l'Avis comunale, il Comitato Colombo,
l'associazione "Levante di Monte d'Argento" e altre ancora. "Questa manifestazione - ha spiegato Franco Conte,
presidente della Confconsumatori di Latina - è importante per sensibilizzare la cittadinanza sull'importanza della
stazione di Minturno-Scauri. Ribadiamo il nostro diritto alla mobilità, che vuoi dire anche diritto al lavoro, allo studio,
alla salute, al turismo. Non è vero che c'è stato un miglioramento nei nuovi orari. Oggi abbiamo 22 treni che partono
da Minturno, e altrettanti al ritomo. Dal 14 dicembre ne saranno 44 ma meno della metà sarannoconilcambioaFornua.
Il nuovo orario, quindi, non miglioral'esistente". Franco D'Acunto, referente del Comitato Pendolari ha dichiarato: "La
gente deve essere messa a conoscenza' dello stato delle cose dal 14 dicembre. L'obiettivo che persegue Trenitalia è
quello della puntualità, ma per Mintumo cambierà il modo di viaggiare. Se per Formia non cambierà nulla, per
Minturno i nuovi orari avranno un forte impatto. Quella del pendolare è una vita faticosa, che ritaglia il tempo da
dedicare alla famiglia. Sono persone che per lavoro devono prendere il treno ogni mattina e non lo fanno di certo per
piacere. Bisogna dare atto che la nostra amministrazione ha ottenuto dei collegamenti diretti, ma saranno garantiti
solo per il 45%, l'altro 55% dei treni per Roma saranno in partenza da Formia. Ringraziamo le istituzioni per aver
sostenuto la nostra battaglia e per aver conseguito 'dei risultati ma questo non ci soddisfa completamente". Tra i
manifestanti c'era anche l'unico esponente del consiglio comunale, il consigliere di minoranza Massimo Moni:
"Condivido le ragioni della protesta e sono qui come rappresentante politico. Mi sento vicino a queste persone,
avendo fatto il pendolare per sei anni. Ci sono state date rassicurazioni sulla quota di treni in partenza da Mintumo ma
bisogna verificare sesiasoddisfacenteperibisogni dei pendolari. La stazione di Mintumo è migliore a livello logistico
rispetto a Formia, che già oggi non riesce a gestire l'affluenza. Tra l'altro, non è un caso se da Penino, Gianola e
Santa Croce i pendolari usufruiscono della nostra stazione. Resto preoccupato e critico verso le scelte di Trenitalia e
Regione Lazio". In prima fila associazioni e amministratori -tit_org-
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Rogo nella notte Brucia un ` insegna
[Redazione]
Rogo nella notte Broda un'insegna L'allarme Intervento dei vigili del fuoco al centro commerciale Latina Fiori. La pista
è accidentale Un violento incendio è divampato nel cuore della notte al centro commerciale Latina Fiori in viale
Pierluigi Nervi. Erano le 2,50 quando l'attenzione di alcuni automobilisti di passaggio ma anche di alcuni residenti
della zona è stata catturata dalle fiamme e dal fumo che si stava alzando verso l'alto e hanno dato immediatamente
l'allarme alla sala operativa dei vigili del fuoco. Correte sta bruciando un'insegna luminosa qui a Latina Fiori, ha detto
un richiedente molto allarmato anche per le conseguenze che poteva avere il rogo. I vigili del fuoco sono prontamente
intervenuti e hanno circoscritto le fiamme che hanno interessato un'insegna luminosa di una nota attività commerciale
che si affaccia proprio all'ingresso della struttura, dove c'è il grande parcheggio. Ancora qualche altro secon do e la
situazione poteva diventare ancora più difficile da gestire. Le fiamme infatti si potevano sviluppare anche in altri punti
e interessare altre insegne ma fortunatamente il provvidenziale intervento di una squadra dei vigili del fuoco ha evitato
il peggio. Una volta che le fiamme sono state completamente domate gli esperti del Comando Provinciale di Latina
hanno eseguito un accurato sopralluogo nella zona sulla crime fire, come viene chiamata in gergo per risalire alle
cause del rogo. Dai primi riscontri è emerso che viene completamente scartata l'ipotesi dolosa mentre viene presa in
considerazione la pista accidentale, probabilmente il fuoco si è sviluppato a causa di un corto circuito che ha
provocato il rogo. Nelle scorse settimane un'altra attività commerciale in li- La segnalazione alle 2,50 eseguito
un'accurato sopralluogo dagli esperti nea d'aria ad un tiro di schioppo dal centro commerciale Latina Fiori, il cinema
Oxer era stato interessato da un violento incendio, anche in quel caso scoppiato per un corto circuito. I due episodi
ovviamente non sono collegati. Intanto il cinema dovrebbe riaprire i battenti nel mese di dicembre. Alcune immagini
dell'intervento dei vigili del fuoco al centro commerciale Latina Fiori in viale Pierluigi Nervi nel cuore della notte Alcuni
residenti hanno dato l'allarme alla sala operativa del 115 -tit_org- Rogo nella notte Brucia un insegna
Estratto da pag. 10
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Senzatetto nella stazione chiusa Principio di rogo nei locali dello scalo
[Redazione]
II caso alcune notti fa Anneriti muri e pavimentazione Quel che resta sul pavimento è un cumulo di carta ridotta in
cenere, con i muri e il mattonato anneriti dal fumo. Alcune notti fa un principio di incendio, spento con tutta probabilità
dalle stesse persone che lo avevano provocato, si è sviluppato all'interno dei locali della stazione ferroviaria.
L'immobile, di fatto inutilizzato da quando 4 anni fa è stata interrotta la linea Terracina-Priverno, deve essere diventato
un riparo per senzatetto. Forse le fiamme sono state dovute al tentativo maldestro di accendere il fuoco per riscaldar
si. I muri anneriti all'interno della stazione L'immobile inutilizzato ferroviaria da quando diTerracina è Stata interrotta la
tratta ferroviaria -tit_org-
Estratto da pag. 19
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Incidente sull ` Appia Giovane in ospedale
Incidente sull ' Appia Giovane in ospedale
[Redazione]
Incidente sull'Appia Giovane in ospedale E' finita in ospedale per le ferite riportate in seguito alla caduta dal suo
motociclo sull'Appia a Monte San Biagio. L'incidente si è verificato nella tarda mattinata di ieri all'altezza del
cavalcavia, a poca distanza dal cimitero. La giovane ha riportato conseguenze fortunatamente non gravi. Sul posto
per i rilievi i carabinieri di Fondi e per gestire la viabilità i volontari del gruppo di protezione civile CentroOperativo
Circe. -tit_org- Incidente sull Appia Giovane in ospedale
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Brucia un ` auto nel centro storico
[Federico Domenichelli]
FBMBI Brucia urfauto nel centro storia Cronaca Le fiamme la scorsa notte in via San Benedetto: danneggiata una
Bmw parcheggiata sotto un'abitazio L'incendio è stato domato dai vigili del fuoco. Sul posto non sono stati trovati
inneschi: indagini dei carabinieri FEDERICO DOMENICHELLI Le fiamme sono divampate all'improvviso,
danneggiando in modo piuttosto serio una Bmw serie 5 parcheggiata in via San Benedetto a Fondi. L'episodio è
avvenuto poco prima dell'alba di domenica, attorno alle quattro di notte. La causa resta ancora tutta da chiarire, visto
che sul posto non sono stati eventuali inneschi che possano far propendere per la pista dolosa. Motivo per cui non si
esclude che possa essersi trattato anche di un cortocircuito. Ad accorgersi dell'accaduto sono stati i residenti della
zona, che hanno immediatamente lanciato l'allarme. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco della squadra ÇÀ, che
grazie al tempestivo intervento sono riusciti a domare il rogo. Il fuoco è evidentemente partito dal lato anteriore della
Bmw che era par cheggiata sotto una palazzina, danneggiando pesantemente la vettura. Fortunatamente il mezzo era
a parecchia distanza dalle altre automobile, per cui si è evitato che in qualche modo l'incendio potesse raggiungere gli
altri mezzi. Anche la palazzina adiacente fortunatamente non è stata colpita dall'incendio, ma solamente annerita dal
fumo. Un ufficiale di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, come da prassi, ha effettuato un sopralluogo nella zona per
cercare di individuare elementi che potessero consentire agli investigatori - del caso se ne sono occupati i carabinieri
della Tenenza di Fondi, diretti dal tenente Ivan Mastromanno e diretti dal capitano Margherita Anzini - di risalire alle
cause del rogo. Sul posto, tuttavia, non sono stati trovati indizi, motivo per cui non è stato possibile stabilire con
esattezza quanto accaduto. Non è esclusa alcuna pista, ma a quanto pare l'ipotesi più accreditata è che possa
essersi trattato di un cortocircuito. Alcune immagini dell'auto danneggiata dall'incendio -tit_org- Brucia un auto nel
centro storico
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Lettere - La spesa pubblica per il terremoto
[Ascanio De Sanctis]
La spesa pubblica per il terremoto Molti hanno giustamente elogiato la solidarietà dimostrata più volte dai cittadini
italiani nei confronti dei terremotati; ma dopo il terremoto del 2009 all'Aquila e provincia è mancata la solidarietà
istituzionale, del governo in carica, che non ha avviato un consistente e rapido piano di ricostruzione. Eppure già
allora era vigente il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea che afferma: Sono compatibili con il mercato
interno europeo gli aiuti destinati ad ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali. Certamente il debito pubblico
sarebbe cresciuto (10 miliardi di euro sono pari allo 0,5% del debito pubblico) ma si sarebbe ridata vita alla città
dell'Aquila, alla sua economia e consentito di tornare ai tanti studenti che ne frequentavano l'università. E parte delle
spese pubbliche sarebbero rifluite allo Stato attraverso le imposte sulla ritrovata vivacità economica. Ascanio De
Sanctis Roma -tit_org-
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La scimmia che immagina il futuro o il pappagallo che etichetta gli oggetti: l'etologo olandese Frans de Waal ci spiega quanto
sottovalutiamo gli animali
L`intelligenza è una cosa bestiale
[Marco Ventura]
La che il o il che gli.. Ëde ci gli I/intelligenza è una cosa bestiale IL CASO Provate a mettervi nei panni di un pipistrello,
un polipo, uno scoiattolo, un pappagallo, un delfino, una cornacchia, un elefante, un gorilla, un maiale o
semplicemente un cane o un gatto e vedrete che bisogna essere intelligenti per sopravvivere. L'intelligenza negli
animali, anche nell'animale uomo, è la scoperta di soluzioni complesse alla necessità di difendersi e procurarsi cibo.
Un processo adattativo nel quale l'Homo sapiens non sempre ha il primato: lo scimpanzè è più precoce di un bambino
nell'apprendere certe abilità. Scrive l'etologo olandese Frans de Waal nel saggio ora in libreria "Siamo così intelligenti
da capire l'intelligenza degli animali?" (Raffaele Cortina editore) che noi umani sottovalutiamo l'intelligenza degli
animali perché neghiamo loro capacità che diamo per scontate in noi stessi. PIETRE E NOCI Un esempio? Il volo
degli uccelli, che non è solo istintivo. E poi: chi ha detto che gli animali sono intrappolati nel presente e soltanto gli
esseri umani possono prendere in considerazione il futuro?. De Waal cita Lisala, un bonobo femmina osservata
trasportare sul dorso una grossa pietra col piccolo aggrappato alla schiena. Dieci minuti di cammino nella foresta,
qualche noce raccolta lungo il tragitto, infine il traguardo: una grande lastra di roccia. Mamma scimmia schiera le noci,
poi afferra la pietra e schiaccia i gusci sulla roccia. Aveva raccolto un utensile da usare in un luogo ancora lontano,
per procurarsi del cibo che poteva solo avere immaginato. Aveva pianificato il futuro. È l'antropocentrismo, per De
Waal, a renderci stupidi di fronte all'intelligenza animale. Siamo molto antropocentrici, conferma Enrico Alleva, etologo
autore de "La Mente animale" (Einaudi). L'animale che lo impressiona di più è il cane. Trovo affascinante il modo in
cui la sua mente si è plasmata su quella umana. E mi colpisce che animali così diversi dai vertebrati come le seppie
abbiano una mente tanto complessa. Gli animali possono avere cognizione del futuro e della morte? Il problema è
l'auto-consapevolezza. Gli animali conoscono il futuro perché vivono di esperienze: il futuro per loro è figlio del
passato. Un falchetto su un tetto di Roma trova il punto in cui dormono i pipistrelli e continuerà a cercarli per
acchiapparli quando escono da sotto le tegole. ALLO SPECCHIO L'idea di futuro come finitezza della vita è
argomento interessantissimo, dice Alleva, indagato negli esperimenti sulle reazioni degli scimpanzè e delle scimmie
superiori davanti allo specchio. Danilo Mainardi, etologo di fama intervistato da Linkiesta, ammette di restare senza
parole davanti a uno scimpanzè per la prima volta allo specchio: Apre la bocca, guarda e si tocca i denti, alza un
braccio e poi l'altro in una sequenza commovente. De Waal cita Happy, elefantessa asiatica che riconosce la croce
bianca che ha sopra un occhio: Si frega ripetutamente il segno stando davanti allo specchio. Il pappagallo Alex,
cenerino africano allevato dalla psicoioga Irene Pepperberg, riusciva a etichettare oggetti, un'abilità linguistica. Certe
capacità i primati le raggiungono prima dei bambini - spiega Alleva anzi i bambini le perdono da adulti, come la
memoria spaziale rispetto a eventi molto rapidi. Lo scimpanzè batte più velocemente di un uomo i tasti che
memorizza. Pappagalli e corvidi, i più sapienti tra gli uccelli, hanno costumi complessi: mangiano cibi diversissimi,
sono molto sociali, e bravi nei riconoscimenti individuali e nelle alleanze. I cuccioli di uomo imparano in 12 mesi a
camminare (i primati in tré) così come a percepire la permanenza degli oggetti (le scimmie antropomorfe in dieci).
Niente esclusiva umana sull'empatia. De Waal ricorda che nel '54 furono visti due delfini sostenere fuor d'acq
ua un loro compagno colpito dallo scoppio di un candelotto di dinamite, permettendogli così di respirare seppure
stordito. Il professor Alleva ricorda il cocker che ha vegliato la bara del padrone ucciso dal terremoto a Pescara del
Tronto. Il senso del lutto è probabile lo abbiano per esempio elefanti e cani. Ricordate? Paul Auster fa parlare in
"Timbuctù" Mr. Bones, il cane che deve fronteggiare la morte dell'amato clochard suo padrone. AL CINEMA Ed è in
questi giorni nelle sale "A spasso con Bob", film sul rosso micio che salva la vita al senzacasa James Bowen e ottiene
un abbonamento dalla Metropolitana di Londra. Una storia vera. Intelligente è la cornacchia di De Waal che pare
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ispirarsi alla favola di Esopo sul corvo e l'anfora: butta sassolini in un tubo d'acqua per alzarne il livello e raggiungere
col becco una larva che ci gal leggia. Per Thomas Suddendorf, psicologo sostenitore dell'unicità umana, non ci sono
prove evidenti che gli animali abbiano mai raggiunto un accordo sul piano quinquennale. È vero, ribatte De Waal. Ma
quanti esseri umani l'hanno mai fatto?. Marco Ventura ALLEVA RICORDA IL COCKER CHE VEGLIA DAVANTI ALLA
BARA E IL BATTO DEL FILM "A SPASSO CON BOB" SALVA IL PADRONE Top five Scimpanzè Questi primati
condividono con l'uomo il 98 per cento del codice genetico Quindi anche una parte dell'intelligenza umana Delfini In
alcuni casi sono in grado di usare "utensili", come l'animale nella foto che usa una spugna per proteggersi Cefalopodi
I polipi hanno un grosso cervello che usano per operazioni complesse A destra il polpo Paul, "oracolo" del Mondiale
2010 Elefanti Hanno memoria e possono riconoscersi allo specchio Cani II miglior amico dell'uomo dimostra di avere
capacità d'eccellenza. Per esempio, sa riconoscere un disegno -tit_org-intelligenza è una cosa bestiale
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Capriolo in riviera show a Giulianova
[Francesco Marcozzi]
Per la Forestale ha risalito il Tordino un vero corridoio ecologico d'Abruzzo LA SORPRESA BIULIANOVA I caprioli
amano Giulianova, il suo lungomare ed il mare. O forse, più probabilmente, l'episodio è da attribuire alle mutazioni
climatiche che si susseguono senza sosta e magari, chissà, ad una fuga )anche lui) dalle zone inteme attaccate dal
terremoto. Lo scorso anno, alla vigilia di Pasqua, ne venne catturato uno mentre nuotava in mare aperto ad un miglio
e mezzo dalla costa. Ieri mattina, poco dopo le sette, di buonora un'esemplare femmine vagava verso l'alto sul
lungo.are centrale. Ad immortalarlo è stata una guardia giurata che tornata dal lavoro. Incuriosito dalla presenza
dell'animale è riuscito a riprenderlo con il cellulare confezionandone in un video. Secondo quanto raccontato dalla
guardia, l'animale dapprima ha brucato dell'erbetta nel giardino dello spartitraffico del lungomare centrale e poi si è
diretto con assoluta calma e per nulla spaventato sul marciapiede, incrociando anche qualche appassionato di footing
e che già stava camminando da quelle parti e poi ha attraversato la strada, ma questa è chiaramente una casualità,
sulle strisce pedonali, facendo perdere ogni traccia. Quanto accaduto ieri mattina ha richiamato chiaramente alla
mente l'incredibile episodio del Sabato santo dell'anno scorso. In quel caso il capriolo era stato avvistato mentre
nuotava nel fiume Tordino ma poi era finito in mare e si era spinto Successivamente l'animale veniva catturato con
non poche difficoltà dall'equipaggio di un'imbarcazione che si era posta al suo inseguimento. Una volta trasportato
con la barca, era stato adagiato ben legato perché aveva tentato ripetutamente di fuggire, sulla banchina di porto,
dove era stato preso in consegna dalla Forestale che lo ha portò all'interno della riserva dei Calanchi di Atri, dove
venne liberato. Da dove è sbucato? Secondo la Forestale, questi animali scendono l'asta del fiume Tordino "che
costituisce un vero e proprio corridoio ecologico". Scendono verso le città anche spinti dalla fame e, difatti, come
quanto ha raccontato la guardia giurata, ieri si è accontentato della poca erbetta che si trova nelle aiuole spartitraffico
del lungomare. Francesco Marcozzi tiBPlìODUaONElìISEKVATA -tit_org-
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Pescara
È rivolta alla Pascoli = I nostri figli costretti a fare lezione in un ex magazzino
[Sandro Abruzzese]
Pescara È rivolta alla Pascoli PESCARA Stiamo pensando seriamente di non far andare i nostri figli a scuola. Le aule
provvisorie della Mazzini non sono a norma ed erano utilizzate come deposito. Ritardi, promesse mai mantenute,
scale antincendio inesistenti: i genitori della scuola media Pascoli sono sul piede di guerra, pronti a un gesto forte per
far sentire le loro ragioni. Dall'inizio dell'anno, trecento alunni sono emigrati in tré diverse sedi, a causa del rifacimento
del tetto del plesso di via Roma. Abruzzese a pag. 38 I nostri figli costretti a fare lezione in un ex magazzino La
protesta dei genitori dei ragazzi della media Pascoli ospitati provvisoriamente, a causa dei lavori, alla Mazzini
INCUBO SISMA Stiamo pensando seriamente di non far andare i nostri figli a scuola. Le aule provvisorie della
Mazzini non sono a nonna ed erano utilizzate come deposito. Ritardi, promesse mai mantenute, scale antincendio
inesistenti: i genitori della scuola media Pascoli sono sul piede di guerra, pronti a un gesto forte per far sentire le loro
ragioni. Dall'inizio dell'anno, trecento alunni sono emigrati in tré diverse sedi, a causa del rifacimento del tetto del
plesso di via Roma. Le classi prime ospitate dalla elementare di via Milano, le seconde dal Michetti e le terze dalla
media Mazzini. La chiusura dei lavori, inizialmente prevista prima delle festività natalizie, è slittata di un mese
provocando impazienza e irritazione: II buon senso ci aveva spinto a questa situazione provvisoria, seppur
incredibilmente scomoda, ma adesso il vaso è colmo dichiara la rappresentante d'istituto -. Abbiamo chiesto più volte
un incontro con il sindaco Alessandrini che non c'è mai stato. Si è limitato a un colloquio telefonico con la nostra
dirigente per comunicarle un ritardo nella consegna dei lavori, ma senza specificarne le motivazioni. Dietro le dure
parole della rappresentante, la preoccupazione post terremoto, acuita dall'assenza di misure di sicurezza nelle aule
assegnate a 70 studenti delle terze: I ragazzi trasferiti alla Mazzini sonorealtà in una struttura scollegata rispetto
all'ingresso principale: una vecchia area dismessa, utilizzata da anni come deposito di mobili scolastici obsoleti,
accatastati lì chissà da quanto. Non esiste una scala antincendio e una via di fuga, specie per i ragazzi che si trovano
al secondo piano, letteralmente intrappolati. I due plessi sono collegati solo da un corridoio al piano terra, diviso da
una porta interna. Un tecnico comunale ci aveva rassicurati, perché in realtà una scala esterna esiste: peccato non
sia a norma e possa garantire l'evacuazione della metà degli studenti presenti nell'ala assegnata alla Pascoli.
PROMESSA MANCATA Una situazione al limite che parte da lontano, dalla promessa di ospitare gli studenti in un'ala
del liceo Classico D'Annunzio, tra l'altro a due passi dal plesso di via Roma, successivamente assegnata in fretta e
furia a dieci classi del liceo Da Vinci, rimasti senza sede dopo che le aule individuate a piazza Grue erano in realtà già
occupate da un Circolo sociale per anziani. Da quel momento in poi erano nati sit-in di protesta sotto il Comune da
parte degli stessi liceali della succursale, stanchi di essere sballottati come pacchi postali e autodefìnitisi Nomadi in un
o striscione più volte esposto davanti al municipio. Siamo tutti vittime delle carenze strutturali delle nostre scuole concludono le mamme della Pascoli -. Pretendiamo solamente il rispetto dei tempi stabiliti per la ristrutturazione del
nostro plesso, altrimenti saremo costretti a prendere provvedimenti drastici. Non è possibile che i nostri ragazzi siano
stati trasferiti in aule non a norma, incapaci di garantire la loro sicurezza e la nostra serenità. Sandro Abruzzese
RIPRODUZIONE RISERVATA TRECENTO ISCRITTI SONO EMIGRATI PROVVISORIAMENTE IN PARTE ANCHE
AL MICHETTI E A VIA MILANO AULE PROWISORIE NONANORMA E SCALE ÁÍÔÉ INCENOIO INESISTENTI
SCATTA LA PROTESTA OEGLI STUDENTI NOMADI L'ingresso della scuola media Mazzini -tit_org- È rivolta alla
Pascoli - I nostri figli costretti a fare lezione in un ex magazzino
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Vasto, rogo in palestra è caccia ai piromani = Palestra a fuoco non si esclude la pista
dolosa Il giallo resta
[Gianni Quagliarella]
Vasto, rogo in palestra è caccia ai piromani VASTO Probabile natura dolosa per l'incendio che ieri mattina ha causato
danni ingenti a una palestra di arti marziali di Vasto. Continua la serie di roghi in città. Quagliarella a pag. 40 Palestra
a fuoco non si esclude la pista dolosa II giallo resta VASTO Gli accertamenti sono in corso e non si esclude il dolo tra
le cause dell'incendio che, ieri mattina, ha causato danni ingenti a una palestra di arti marziali in via del Porto 20, ora
sotto sequestro. Si tratta della Kuroshio Martial Arts. Erano le 7 quando alcuni condomini del palazzo dove, al
pianoterra si trova il locale hanno visto il fumo, dando spaventati l'allarme. Sul posto sono subito giunti i vigili del fuoco
del distaccamento di via Madonna dell'Asilo che, domato il rogo, hanno poi bonificato gli ambienti, fatto mettere in
sicurezza l'impianto del gas e compiuto le prime verifiche strutturali sulle strutture portanti del fabbricato. L'esito
dell'ispezione, per fortuna, sembra rassicurante per le famiglie che vivono nello stabile. Allo stesso tempo i vigili del
fuoco hanno controllato meticolosamente il locale, alla ricerca di eventuali tracce di innesco, tali da far ipotizzare
l'origine dolosa dell'episodio. Non è comunque da escludere che a provocare l'incendio sia stato un cortocircuito
all'impianto elettrico o il cattivo funzionamento di qualche apparato. Sul fatto indagano i carabinieri di Vasto che, tra le
testimonianze acquisite, hanno raccolto anche quella del gestore della palestra: l'uomo avrebbe escluso di aver
ricevuto minacce o tentativi di estorsione, per cui i militari starebbero estendendo le indagini. Lo scopo è di spazzar
via al più presto ogni dubbio su un episodio che, di domenica mattina, ha destato grande apprensione per i residenti
dell'edificio, a quell'ora quasi tutti ancora a letto. Gianni Quagliarella MPRODU210NE RISERVATA I vigili in via del
Porto -tit_org- Vasto, rogo in palestra è caccia ai piromani - Palestra a fuoco non si esclude la pista dolosa Il giallo
resta
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Scuole, a Teramo riapertura a ostacoli = Scuole: rientro ma non per tutti Mancano i piani di
evacuazione
[Valentina Procopio]
Incubo sisma. Verifiche e accuse, osmi sfilano i Scuole, a Teramo riapertura a ostacoli TERAM O A rilento, ma
soprattutto a ostacoli, il ritorno in classe a Teramo dopo il terremoto. L'Agrario riaprirà mercoledì, il plesso di via Diaz
tra una settimana. Oggi sfilano i genitori. Procopio a pag. 41 Scuole: rientro ma non per tutti Mancano i piani di
evacuazione) HI Pd attacca l'amministrazione sui controlli ^Vertice con le ditte incaricate dei lavori La Provincia ha
fatto visitare tutti i suoi plessi II plesso di via Diaz riaprirà tra una settiman: I CONTROLLI Scuole aperte, ma solo in
parte. Se la Provincia ha mantenuto la promessa, facendo visitare, ieri mattina, i plessi di sua competenza a ragazzi e
genitori, il Comune non è stato altrettanto ligio: alcune persone, tra cui gli stessi consiglieri del Pd che hanno
effettuato una ricognizione per vedere di persona lo stato di avanzamento dei lavori, hanno trovato, in molti casi, porte
chiuse e lucchetti. In sostanza, sottolinea il Pd, solo quelle scuole in cui c'erano le ditte a lavorare sono risultate
aperte, tra queste, la Noè Lucidi, la Serroni, a Nepezzano, la Diaz, il nido e l'infanzia di Colleatterrato (nido e infanzia)
e la San Giorgio. Le scuole chiuse sono quelle in classe A, dove non sono stati necessari interventi, ribatte il sindaco
Maurizio Brucchi che ieri mattina ha indetto una riunione con le ditte che stanno lavorando per terminare le ultime
opere di manutenzione. Al termine, è stato deciso che il plesso di via Diaz, limitatamente alla materna che dovrà
ospitare gli 85 bambini della San Giuseppe, riaprirà con una settimana di ritardo per ultimare i lavori di tinteggiatura,
mentre stamattina per tutti gli altri. Lunedì 21 sarà la volta anche della Molinari, che ospiterà i ragazzi della Savini-San
Giuseppe, dichiarate inagibili. Apertura ritardata, ma solo di qualche giorno, per la materna di via Tevere: il plesso è
stato dichiarato inagibile, i bambini saranno spostati alla D'Alessandro, e torneranno sui banchi giovedì. L'Istituto
Agrario "Rozzi" invece tornerà fruibile dopodomani, mercoledì. Il Pd però sottolinea che nelle scuole che dovranno
accogliere un numero di bambini decisamente maggiore, come la Diaz e la D'Alessandro, non sono stati realizzati
piani di evacuazione adeguati ai circa 100 ragazzi in più che ci saranno rispetto a prima. Oltre ad aver lasciato le
scuole aperte, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino ha incontrato ieri mattina le famiglie dei ragazzi che
frequentano i 21 istituti superiori del territorio nell'aula Magna del Convitto: hanno partecipato all'incontro oltre 250
persone. Con schiettezza Di Sabatino ha elencato i lavori effettuati, precisando però che nessuna scuola rispetta le
normative antisismiche e che è stato progettato un programma di inter venti. In particolare, la discussione si è
incentrata proprio sull'edificio di piazza Dante che ospita Classico, Scientifico Delfico, Convitto e Coreutico, visto che il
terzo piano è stato dichiarato inagibile: il Presidente Di Sabatino ha rassicurato dicendo che i lavori effettuati sulla
struttura l'hanno resa più sicura. Ci sarà anche un'altra uscita di sicurezza su vico del Nardo. Genitori e alunni restano
comunque divisi: c'è chi stamattina non entrerà in classe e parteciperà alla manifestazione organizzata dal Comitato
spontaneo, e chi invece preme per un ritomo alla normalità, rientrando in classe anche se con qualche titubanza, visto
anche il perdurare delle scosse di terremoto. Valentina Procopio RIPRODUZIONE RISERVATA L'ISTITUTO
AGRARIO RIAPRIRÀ' MERCOLEDÌ' CON DUE GIORNI DI RITARDO MA E' EMERGENZA PER LE MATERNE
L'affollato vertice in Provincia tra i genitori ed il presidente Di Sabatino, nel tondo in alto l'Istituto di poppa -tit_orgScuole, a Teramo riapertura a ostacoli - Scuole: rientro ma non per tutti Mancano i piani di evacuazione
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I controlli
Frosinone-Ascoli, sei Daspo in arrivo
[Redazione]
I controlli >Sei Daspo (divieto diaccedere alle manifestazioni sportive): questo il bilancio dei controlli eseguiti in
occasione della partita Frosinone-Ascoli. Stando alla ricostruzione della polizia, durante le operazioni di prefiltraggio
per la Curva nord sono state rinvenute modiche quantità di sostanza stupefacente aquattro tifosi canarini, due del
capoluogo egli altri di Alatri e Veroli. Per i quattro, segnalazione all'autorità amministrativa e procedimento per
l'emissione del Daspo. Sulla base degli accertamenti, inoltre, nella fase di afflusso nel settore tribuna centrale un
tifoso locale, residente a Patrica, durante i controlli ai prevarchi ha strattonato un operatore della Protezione civile. Per
lui denuncia e procedimento per l'emissione del Daspo. Daspo in arrivo anche per un tifoso dell'Ascoli, ritenuto
responsabile dell'accensione di un fumogeno. -tit_org-
Estratto da pag. 37
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Regione Lazio - Torna il maltempo, oggi è allerta meteo
[Redazione]
Regione Lazio Torna il maltempo, oggi è allerta meteo È allerta meteo per tutta la giornata di oggi, nella Capitale e nel
Lazio. La Regione infatti, attraverso una nota fa sapere che il Centro Funzionale Regionale ha adottato il bollettino di
criticità idrogeologica e idraulica che riporta una valutazione di criticità codice giallo per rischio idrogeologico per
temporali a seguito di precipitazioni previste, da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale sulle
seguenti zone di allerta: costieri nord, Roma, costieri sud e Liri. La Sala operativa permanente ha emesso
l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di
competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al
numero 803.555. -tit_org-
Estratto da pag. 36
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SOLIDARIETA'
Il grazie del comandante ai vigili in partenza per le zone del terremoto
[Samanta Panelli]
SOVDARIETA'grazie del comandante ai vigili in partenza per le zone del terremoto ZERO straordinari a prescindere
del monte ore e tumi anche durante le festività natalizie. La polizia municipale dell'Unione dei Comuni c'è. Parola del
comandante Annalisa Maritan, alla guida del corpo che, non senza polemiche, fa capo all'ente con sede in piazza
della Vittoria. Stamattina, ore 9, un primo nucleo di agenti è pronto a partire alla volta del centro Italia messo in
ginocchio dal terremoto di fine agosto e del 30 ottobre. Si tratta della prima trasferta su fronti di questo genere da
parte del corpo - sottolinea Maritan -. Il personale ha aderito con interesse, scegliendo di prestare questo tipo di
servizio anche a Natale e Capodanno. C'è voglia di dare una mano e condividere le difficoltà di chi sta vivendo una
grave emergenza. Viabilità, pratiche amministrative, supporto anti sciacallaggio: questi alcuni compiti dei team in
partenza dall'Empolese, ogni lunedì delle prossime sette settimane. Il personale scenderà con tutte le dotazioni,
pronto a impegnarsi in attività di protezione civile. Intanto saremo a Tolentino, poi nelle destinazioni che ci saranno
comunicate dalla Direzione comando e controllo Protezione civile - spiega il comandante - Agli agenti in partenza e a
quelli che restano il mio grazie: senza l'impegno di tutti non sarebbe possibile dare una mano alle popolazioni
terremotate. Samanta Panelli -tit_org-
Estratto da pag. 35
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L'IMPREVISTO
Il soffitto è pericolante: evacuazione
[Redazione]
n soffitto è pencolante: evacuazione MOMENTI di tensione ieri pomeriggio durante la celebrazione della messa in
duomo. Durante la cerimonia, infatti, tutti i presenti si sono accorti delle condizioni pericolanti del tetto della cattedrale.
In un punto del soffitto la situazione era particolarmente precaria perché un grosso pezzo di tinta si è staccato e
penzolava minacciosamente. Pronto è stato l'intervento degli addetti alla protezione civile che, appena se ne sono
accorti, hanno subito fatto evacuare la zona, facendo spostare i fedeli che erano sistemati lì sotto. -tit_org-
Estratto da pag. 35
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Ritrovato senza vita Luca Baroni Precipitato nel dirupo di un`ex cava
La drammatica scoperta durante le ricerche ieri mattina ad Avane
[Tommaso Strambi]
Ritrovato senza vita Luca Baroni Precipitato nel dirupo di un'ex cav< La drammatica scoperta durante le ricerche ieri
mattina ad Avon di TOMMASO STRAMBI L'HO VISTO lunedì sera lasciare la macchina vicino alla chiesa del paese
poi incamminarsi verso le cave. La svolta è arrivata sabato pomeriggio. Quando i carabinieri della stazione di
Vecchiano hanno potuto raccogliere la testimonianza dell'ultima persona che ha visto Luca Baroni, lunedì scorso,
prima che venisse inghiottito dal buio. I genitori avevano immediatamente denunciato la scomparsa da casa e martedì
la sua auto, una Fiat Panda turchese, era stata ritrovata nelle vicinanze della chiesa di Avane. Ma di Luca nessuna
traccia. Per questo i familiari si erano rivolti anche alla trasmissione Chi l'ha visto?. Fino alla svolta di sabato
pomeriggio, quando una persona nel frattempo partita per qualche giorno, al proprio rientro a Vecchiano ha fornito
quell'indicazione precisa agli investigatori. E, così, ieri mattina, alle 7.30, è iniziata una battuta di ricerca che ha visto
impegnati carabinieri, vigili del fuoco, squadre della protezione civile del Comune di Vecchiano, della Pubblica
Assistenza, della Misericordia e del Soccorso Fluviale. Un'attività pianificata nella tarda serata di sabato in una
riunione in prefettura che ha disposto anche l'ausilio delle unità cinofile con il cane Nettuno, in forza al comando
regionale dei carabinieri, addestrato alla ricerca molecolare. Ma purtroppo per Luca Baroni non c'era più nulla da fare.
Neanche due ore dopo l'inizio delle ricerche, infatti, una squadra dei vigili del fuoco ha individuato il suo corpo
esanime in un ex cava di sabbia ad Avane. Sono stati poi i familiari, un'ora dopo, a compiere il drammatico
riconoscimento. Il magistrato di turno, Lydia Pagnini, consultatasi con il medico legale Chiara Toni, ha disposto alcuni
accertamenti autoptici per la giornata di oggi e di domani anche se, da una prima ricostruzione dei militari dell'Arma, le
cause del decesso sarebbero, per ora, da ricondurre alla caduta del giovane nel dirupo della cava, per la quale si
esclude il coinvolgimento di altre persone. Il resto è la cronaca di una domenica tagliata dal freddo gelido che ha
avvolto i familiari del giovane Luca che, dopo giorni di attesa e di speranza, sono caduti nella disperazione di quel
corpo esanime a terra. Così, una volta usciti da quel canalone anonimo e gelido, l'emozione prende il sopravvento di
fronte ad un gesto davvero inspiegabile. Gli amici ricordano Luca per le sue tante passioni, per i viaggi (da poco
aveva fatto un lungo interrail) e per questo non riescono a darsi una spiegazione di cosa possa averlo indotto ad
arrendersi alla vita. Un tarlo deve aver cominciato a tormentarlo sino a farlo sprofondare nel male oscuro che dei
colori dell'esistenza lascia appena un grigio triste come la disperazione. Una disperazione che gli dev'essere
sembrata impossibile da vincere. Nulla poteva restituirgli fiducia. Il resto ècronaca di un rovello che ti consuma dentro,
che ti spinge a uscire di casa, che ti lascia sospeso fra la paura del buio della morte e il nero di un'esistenza che non ti
appartiene più, che ti pare lontana, sfocata, come deve essere sembrata a Luca in un lunedì di inizio novembre. Non
c'erano più colori per lui, solo l'oblio di un dirupo a 25 metri a terra. Per un unico, ultimo, salto. Nel vuoto. LA Da una
prima ricostruzione il giovane è precipitato senza il concorso di altri L'ho visto lunedì lasciare la macchina vicino alla
chiesa e poi incamminarsi verso le cave -tit_org- Ritrovato senza vita Luca Baroni Precipitato nel dirupo di un ex cava
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Perugia - Oltre quattromila le persone assistite in Umbria
[Redazione]
Oltre quattromila le persone assistite in Umbria - PERUGIA - se nelle diverse aree colpite. Sono 2224 le ULTIMI
aggiornamenti sui dati degli as- persone assistite dai Comuni in altre sistiti dal fronte del sisma che ha colpito strutture
e tensostrutture e altre 206 perduramente una parte dell'Umbria, nello þïå sono quene assistite in strutture rispecifico
la Valnerina. Dopo l'evento si- cettlve locali smico del 30 ottobre (seguito ad una serie di scosse precedenti, a partire
da quelle del 24 agosto) ad oggi risultano assistite in Umbria 4013 persone: il dato aggiornato è stato fornito ieri dal
Servizio regionale di Protezione Civile. Le persone che hanno trovato assistenza in alberghi ubicati fuori dall'area
dell'epicentro sono 1188 e 395 sono gli assistiti in tende spar- -tit_org-
Estratto da pag. 1
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Norcia - Sisma, da oggi lezioni nei container E` un primo passo per ripartire
Norcia: superiori e medie in aula, la scuola dell'infanzia attende
[Redazione]
Sisma, da oggi lezioni nei contarne] Å' un primo passo per ripartire Norcia: superiori e medie in aula, la scuola deIV
infanzia attend - NORCIA - DA OGGI la campanella torna a suonare per gli studenti di Norcia e di altri centri della
Valnerina, che faticosamente cercano di riprendere quella normalità che il terremoto, dopo l'ultima, violenta scossa del
30 ottobre scorso, ha seriamente compromesso. Ieri i tecnici hanno continuato a lavorare per completare
l'allestimento della nuova scuola realizzata nei moduli-container. Si tornerà sui banchi in particolare nella scuola di
secondo grado a Cascia, mentre per quanto riguarda Monteleone di Spoleto e Pieci l'attività ripartirà il 21 novembre. A
Norcia ieri insegnanti, assistenti e militari dell'Esercito si sono dati da fare per sistemare banchi e cattedre. RIAPRIRE
le scuole è il primo vero passo verso una ripartenza della città e siamo tutti davvero felici per questo nuovo inizio, che
ci regala un po' di speranza. Con queste parole la dottoressa Rosella Tonti, dirigente dell'istituto omnicomprensivo di
Norcia, ha commentato la ripresa delle lezioni. La nuova sede scolastica - ha aggiunto - sarà di fatto un grande centro
di aggregazione per tutti i nostri giovani, costretti spesso, dal giorno della grande scossa, a passare le giornate in
macchina, visto che non hanno luoghi dove andare. La campanella stamani suonerà alle 8.30 per gli studenti delle
superiori, che termineranno le lezioni alle 13.30. Esattamente quando entreranno in classe gli alunni della primaria e
della scuola media, che usciranno alle 18.30. Non tutti gli studenti però si ritroveranno insieme nelle classi. Circa 200
hanno infatti trovato, provvisoriamente, sistemazione in altre scuole dell'Umbria, in particolare a Magione e Corciano,
dove gran parte delle famiglie sfollate hanno trovato una sistemazio ne dal 30 ottobre scorso. Gli insegnanti che da
oggi torneranno in cattedra sono 150. ÑÛ a Norcia è ancora costretto a pazientare prima di tornare in aula sono i
bambini dell'infanzia, la loro nuova sede ancora non è pronta. -tit_org- Norcia - Sisma, da oggi lezioni nei container E
un primo passo per ripartire
Estratto da pag. 1
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LA RIUNIONE
Norcia - Vasco Errani detta la linea sul post-sisma
[Redazione]
LA Vasco Errani detta la linea sul post-sisma - NORCIA - RIUNIONE tecnica ieri pomeriggio a Norcia tra il
commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Vasco Errani, i responsabili della protezione civile e il
sindaco Nicola Alemanno. E stato fatto il punto sul lavoro svolto per individuare le aree destinate a ospitare
nell'immediato i container collettivi per la popolazione e di quelle che saranno destinate alle casette di legno. Si è
parlato anche degli spazi per le attività economiche che saranno accorpate alle porte di Norcia. artigianali e un'altra
per i professionisti. Tutte verranno collocate all'interno di prefabbricati in spazi già delineati. Nella riunione si è anche
parlato dell'esigenza di avviare al più presto i controlli per individuare quelle ospitate in strutture agibili o meno. Alla
riunione hanno partecipato anche il dirigente della Protezione civile della Regione, Alfiero Moretti e il consigliere della
presidente della Regione, Valentino Valentìni. IN PARTICOLARE una per quelle commerciali e -tit_org-
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Terremoto / 1
Norcia - Nelle tende tra freddo, rabbia e disagi = Dopo le scosse il gelo
[Pa.pe.]
Terremoto /1 Nelle tende tra freddo, rabbia e disagi PEPPOLONI Apagina2 Castelluccio è ormai un deserto bianco; NORCIA- LA SERIE infinita di scosse che ormai scandisce le giornate degli sfollati della Valnerina, è accompagnata
da una nuova ondata di maltempo, che ha fatto calare le temperature in modo considerevole e si è portata dietro
anche la neve. Una neve che ha imbiancato le macerie di Castelluccio. UN DESERTO bianco, dove sono rimasti solo
qualche militare a presidiare e pochi temerari che testimoniano la loro affezione ad un luogo che non si rassegnano a
dare per spacciato. E i commenti sconsolati dei terremotati volono sui social e si alternano a guizzi di speranza,
perché la gente della montagna non molla fàcilmente. Su Facebook Augusto Coccia, coltivatore e allevatore, ha
postato le foto di Castelluccio sotto la neve: Non dimentichiamo questo posto - ha scritto ieri - ora ha bisogno di chi lo
ama veramente, anche se nella disgrazia ha perso tutto. Facciamo riaprire un accesso, non lasciamolo morire da
solo. Oggi pomeriggio (ieri ndr) sono tornato per prendere le lenticchie e nella piazza ho trovato solo tré militari, mi e
venuto un groppo alla gola, non lasciamolo morire così, ci ha dato la vita. Ecco, mentre la terra continua a tremare in
tutta la Valnerina, e non solo, qualcosa di saldo c'è: la determinazione della gente di Norcia, di Castelluccio e delle
altre aree colpite dal sisma di fine ottobre a non voler abbandonare questa terra. Intanto il freddo di questi giorni, ora
che l'inverno comincia a mostrare il suo volto, sta creando problemi a chi ancora è alle prese con le tende, a chi si è
riparato nelle roulotte, a chi ha ancora a che fare con sistemazioni di fortuna. L'umidità della notte e le temperature
gelide continuano ad accrescere i disagi. Stando alle previsioni-meteo degli ultimi giorni sono attese anche nevicate a
bassa quota, dopo che i fiocchi bianchi hanno raggiunto le località oltre i 900 metri di altitudine. NON A CASO i
terremotati continuano a chiedere di velocizzare al massimo i tempi di installazione dei container, quei prefabbrica ti
che sono la soluzione per superare rinvemo col minor disagio possibile, in attesa che arrivino i moduli prefabbricati.
Saranno questi ultimi, infatti, ad accompagnare - completate le opere di urbanizzazione - i terremotati verso la fase
finale del post-emergenza, quella in cui potranno vedere le loro case ricostruite. Ma la strada è ancora lunga. pa.pe.
Non dimentichiamo questa terra, ora più che mai ha bisogno di chi la ama -tit_org- Norcia - Nelle tende tra freddo,
rabbia e disagi - Dopo le scosse il gelo
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Terremoto / 3
Norcia - Senza cucina e soltanto con due docce = Senza cucina e con due sole docce E in
tenda saltano i riscaldamenti
Protestano i trenta rimasti a Popoli: 'Ma da qui non ci muoviamo'
[Sara Minciaroni]
Terremoto / 3 Senza cucina e soltanto con due docce A pagina 3 Senza cucina e con due sole doca E in tenda
saltano i riscaldamentì> Protestano i trenta rimasti a Popoli: 'Ma da qui non ci muoviamc diSARAMINCIARONI NORCIA FORTUNATO e Maria hanno 87 e 77 anni. Lui, dal giorno della grande scossa che ha distrutto la loro casa
nella frazione di Popoli (pochi chilometri da Norcia), non ha mai smesso di prendersi cura della moglie. Per lei ha un
amore smisurato - ci racconta Andrea Morgantini che insieme a loro è tra i circa 30 sfollati di Popoli - la cura in tutto e
per tutto e sono due persone veramente toste. Il problema è che il freddo comincia davvero a metterci alla prova. Qui
le cose non vanno come vorremmo o come si vede in televisione. LA SCORSA notte, nella tenda dove questi anziani
e altre persone stanno dormendo ormai da due settimane, la temperatura è scesa sotto gli undici gradi. Andrea, che è
tra gli uomini giovani e volenterosi che hanno deciso di non lasciare la loro terra, è esasperato e si sfoga: Å' sempre la
solita storia. La popolazione è stata inascoltata nel corso dei giorni - testimonia Morgantini -. Adesso in alcune tende,
come è accaduto ieri sera, i riscaldamenti smettono all'improvviso di funzionare. Si guastano. Abbiamo questa coppia
di anziani e anche altri che per riscaldarsi hanno bisogno anche di tré stufette. Ma se le accendono salta la corrente e
rimangono al freddo e al buio. DI POPOLI ci eravamo già occupati. La protesta era scoppiata quando ad una
settimana dal terremoto del 30 ottobre quassù non erano ancora arrivate le docce e gli abitanti erano costretti a
lavarsi il viso alle fontane. DOPO che la cosa è stata resa pubblica le docce sono arrivate questo è accaduto una
settimana fa - ma ne sono arrivate solo due. Noi siamo trenta persone. Il sistema sembra avere preoccupanti falle
davvero da tutteparti. Non c'è coordinamento è tutto scollato. Questi volontari generosi e impagabili trovano difficoltà
quando chiedono ai loro superiori e non si capisce a chi fare riferimento. MORGANTINI, che si fa portavoce della
protesta della sua gente ci va giù duro: II problema sta tra il livello regionale e il Dicmac con sede a Rieri- Direzione
comando controllo della Protezione Civile nazionale -. Qui insistono per farci andare via. Ci vogliono mandare negli
alberghi - tuona ma noi non ce ne vogliamo andare. Nessuno di noi vuole andarsene. Dobbiamo rimanere qui e
lavorare. IL PROBLEMA più grosso adesso sono le cucine. Noi autonomamente ci stiamo organizzando per tutto
quello che ci occorre: servono allacci, cucine, un posto dove passare le sere che adesso fuori comincia a fare davvero
freddo - racconta - e lo stiamo facendo da soli anche grazie a tutta la roba che è arrivata per allestire la cucina da
campo. Dobbiamo sistemarci in un modo dignitoso ma servono allacci elettrici, quello idrico e gli scarichi. Ci dicono
che la Prociv non può farli perché la cucina da campo non è loro. E così si cerca di sopravvivere nella piccola frazione
di Norcia. Al freddo e qualche volta al buio di notte, senza una vera cucina da campo, con la paura del futuro. Ma
nessuno vuole lasciare la sua terra. SALE LA TENSIONE Non hanno voluto ascoltare le nostre richieste. E le cose
non sono come si vede in tv IL PARADOSSO SE ACCENDIAMO LE STUFE PER RISCALDARCI VA VIA LA
CORRENTE E RIMANIAMO AL BUIO MANCA IL COORDINAMENTO NEI SOCCORSI FORTUNATO E MARIA, 87 E
77 ANNI, NON ARRETRANO DI UN PASSO SONO PERSONE VERAMENTE TOSTE POPOLI Fortunato e Maria tit_org- Norcia - Senza cucina e soltanto con due docce - Senza cucina e con due sole docce E in tenda saltano i
riscaldamenti
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SAN BENEDETTO
Norcia- Puntellata la facciata della basilica
[Redazione]
Puntellata la facciata della basilica - NORCIA - 1 VIGILI del fuoco hanno cominciato le operazioni per mettere in
sicurezza la facciata della Basilica di San Benedetto a Norcia. Struttura danneggiata ma rimasta comunque in piedi
dopo il forte terremoto del 30 ottobre che invece ha fatto quasi completamente crollare il resto della chiesa. In
particolare i vigili del fuoco stanno puntellando la facciata. Operazione per la quale viene realizzato una sorta di
supporto in legno, montato a partire dalla base. Le macerie della basilica sono state invece coperte da dai grandi teli
di plastica neri. Anche questi collocati sopra a una intelaiatura in legno per proteggere al meglio ciò che resta. Intanto
a Norcia c'è anche la chiesa della Madonna Addolorata tra i beni culturali della Valnerina umbra colpita dal terremoto
che contribuisce a controllare anche l'esercito. Un dispositivo che vede impegnato attualmente gli alpini del quinto
reggimento Vipiteno. Un centinaio di uomini dislocati tra Norcia, Preci e Cascia che collaborano con le forze di polizia
contro il rischio sciacallaggio e reati predatori. L'esercito provvede al controllo dei beni culturali con presidi fissi e
pattuglie che si spostano sul territorio. -tit_org-
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NORCIA VIGILI DEL FUOCO PRONTI AD ADOTTARLO
Norcia - Tra le rovine della zona rossa spunta il cagnolino Ciccio
[Redazione]
VIGILI DEL FUOCO PRONTI AD ADOTTARLO Tra le rovine della zona rossa spunta il cagnolino Ciccio NORCIAANCHE un piccolo cane che compare all'improvviso nella zona rossa di Norcia colpita dal terremoto può
essere uno dei segni di speranza per la ripresa della città e della Valnerina. Lo scrive l'assessore regionale alla sanità
Luca Barberini sul suo profilo Facebook. Durante un sopralluogo è infatti improvvisamente comparso un cagnolino.
SOLO E affamato - racconta Barberini - ci ha seguiti per tutto il tragitto. I vigili del fuoco lo hanno preso con loro:
cercheranno il suo padrone tramite il servizio veterinario, se non si dovesse trovare lo adotteranno, nel frattempo è
stato ribattezzato Ciccio. L'assessore ha anche annunciato che è stata smontata e messa in sicurezza l'ultima delle
quattro antiche campane della torre civica, mentre San Benedetto presidia la piazza vigilando sullo straordinario
lavoro dei vigili del fuoco. Un cartello affisso sulla vetrina di un ristorante, mentre intomo è pieno di macerie sottolinea ancora su Fb l'assessore - racconta la voglia di ripartire e la grande forza della gente della Valnerina: 'Non è
un addio ma solo un arnvederci. -tit_org-
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CASO-ANNIFO PARLA IL PRESIDENTE ALMADORI
Folignbo - Sei alloggi di Ater Umbria disponibili per l`emergenza
[Redazione]
PARLA IL PRESIDENTE ALMADORI Sei alloggi di Ater Umbria disponibili per l'emergenza -FOUGNO- IL
PRESIDENTE di Ater Umbria, Alessandro Almadori è intervenuto ieri precisando la destinazione delle sei abitazioni
situate ad Annifo, località nel comune di Foligno, attualmente non assegnate: saranno rese disponibili pe ri
terremotati. Al riguardo anche il presidente del Wwf, Sauro Presenzini, era intervenuto sottolineando come le case
Ater di Annifo fossero state abbandonate nel degrado negli ultimi anni e fossero anche state a più riprese danneggiate
e depredate (nella foto) di quanto contenevano (dalle rubinetterie alle caldaie del riscaldamento, tanto per fare
qualche sempio). Gli alloggi di Annifo - ha detto à presidente dell'Ater, Almadori -, per i quali è necessario un
intervento di manutenzione ordinaria, al netto degli atti vandalici subiti, so no stati segnalati, sin dopo gli eventi del 24
agosto, come disponibili per la gestione dell'emergenza sisma. Per tali abitazioni e per tutte quelle limitrofe ai comuni
del cratere, sono stati già perfezionati i progetti definitivi per stanziare la provvista necessaria per il ripristino. Eravamo
in attesa - ha aggiunto Almadori - della pubblicazione del Decreto del Governo per la gestione dell'emergenza
terremoto e la ricostruzione, per poter procedere in questo senso. Le abitazioni in questione sono così vicine al
'cratere', da poter essere utili, così come altre di Ater Umbria già disponibili senza necessità di interventi, per essere
tempestivamente assegnate. -tit_org- Folignbo - Sei alloggi di Ater Umbria disponibili peremergenza
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IL CAMPIDOGLIO
Protezione civile lascia il capo che ha gestito il Giubileo
[Luca Monaco]
IL CAMPIDOGLIO D'Angelo è tornata dai vigili del fuoco. Il molo è vacante. Interini a Porta LUCA MONACO LASCIA
la direzione della Protezione civile di Roma, Cristina D'Angelo. La dirigente superiore dei vigili del fuoco, 51 anni, si
era insediata il 10 novembre 2014. Al momento, il Campidoglio non ha individuato il sostituto. La ex direttrice ha
cessato l'incarico il 9 novembre, tornando a disposizione del suo corpo di appartenenza. E due giorni più tardi è stato
nominato direttore a interim, fino alla fine del mese, il comandante generale della polizia locale. Diego Porta. Sul
nome del futuro capo della Protezione civile c'è un punto interrogativo. Nei due anni di mandato, D'Angelo, succeduta
a Mario Vallorosi, si è occupata da sola (aveva chiesto un altro dirigente in affiancamento che non è mai arrivato) del
piano per il Giubileo, dell'accoglienza degli sfollati dopo i crolli del Flaminio e di ponte Milvio, dei grandi in cendi estivi.
Lascia alla città, come ultimo atto, il nuovo piano speditivo di gestione delle emergenze all'Idroscalo di Ostia. Il
documento è stato approvato dalla giunta comunale venerdì: 40 pagine scandiscono con le operazioni di prevenzione,
soccorso e evacuazione dei 770 residenti alla foce del Tevere in funzione dei tré livelli di allerta meteo. Chiariscono il
ruolo dei vari soggetti chiamati tutelare l'incolumità delle persone, dal municipio ai vigili del fuoco. Al 118 è affidato il
soccorso ai disabili censiti recentemente. Mentre l'Atac si occuperà del trasporto nelle zone di sosta (piazze e scuole )
in caso di evacuazione. -tit_org-
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Anche Ascoli e Macerata nel cratere Niente tasse per chi ha subìto danni
Emergenza terremoto, ecco in anteprima il decreto del governo
[Mario Di Vito]
Anche Ascoli e Macerata nel cratere Niente tas se per chi ha subito danni Emergenza terremoto, ecco in antepnma il
decreto del governo Mario Di Vito ASCOLI SONO diventati 128 i Comuni insenti all'interno del cratere del terremoto
che da oltre due mesi funesta l'Italia centrale. Ai 60 individuati a metà ottobre, se ne aggiungono altri 68, quelli cioè
che hanno subito danni con le nuove scosse di fine ottobre. L'elenco è contenuto nella relazione tecnica allegata al
decreto varato dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi. Le misure già previste per l'emergenza di Amatrice,
Accumoli e Arquata del Tronto saranno così allargate a un bacino territoriale molto più grande, distribuito su quattro
regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) e sei province (Perugia, Macerata, Ascoli, Fermo, Rieti e Teramo): in
quest'area si concentrerà la maggior parte degli interventi del governo. LA NOVITÀ più importante riguarda le città più
grandi (Teramo, Rieti, Ascoli, Macerata e Spoleto) che avranno la facoltà di sospendere i vincoli del patto di stabilità e,
per tutta la durata del decreto (ovvero fino alla fine dell'emergenza), dovranno sopprimere le imposte comunali
soltanto a chi ha subito danni e sarà in grado di dimostrarlo mediante adeguata documentazione, come scrive il
commissario alla ricostruzione Vasco Errani. La questione è di capitale importanza, ed è stata anche il principale
scoglio - superato - nella stesura dell'elenco dei Comuni del cratere: sospendere le tasse locali a tutti i cittadini
avrebbe voluto dire, almeno per le città più grandi, sfondare il proprio bilancio ed esporsi a un rischio foltissimo di
dissesto finanziario. Le amministrazioni pubbliche, inoltre, avranno la possibilità di assumere fino a 350 persone con
contratti a tempo determinato. Stesso discorso per la protezione civile, che potrà assumere fino a 20 persone e
allargare i propri cordoni di spesa fino a 140mila euro per quest'anno e 960mila euro per il prossimo. Per il resto, sarà
finanziata al 100 per cento la ricostruzione delle case, mentre fuori dal cratere il governo darà contributi fino al 50 per
cento del valore dei danni subiti. I sindaci vedono aumentare i propri poteri e le proprie responsabilità: per ristrutturare
i beni culturali, ad esempio, i Comuni potranno procedere ad affidare senza gara tutti i lavori di importo inferiore ai
40mila euro. In altre parole, i cantieri potranno aprire in tempo brevissimo, senza dover passare per il canonico
percorso delle gare d'appalto. I SINDACI, poi, avranno l'onere di individuare le aree in cui insediare le abitazioni
provvisorie, particolare che, in caso di mancata comunicazione, sarà a carico del Dipartimento di protezione ci vile e
delle Regioni. Per rimettere in piedi il territorio demolito dal sisma, il governo ha anche varato imponenti misure
finanziarie: 412 milioni per il 2016,346 milioni per il 2017, 280 milioni per il 2018,62 milioni per il 2019,42 milioni per il
2020, 2 milioni per il 2021 e 140mila euro per il 2022. Entro una decina di giorni, il ministero dell'Economia provvederà
a licenziare una serie di decreti per le variazioni al bilancio. L'obiettivo è di completare la maggior parte dei lavori da
qui a due anni, in modo da far tornare alla vita normale i paesi della fascia appenninica il prima possibile. La partita
più importante, dunque, è quella contro il tempo: più ne passa e meno saranno le possibilità che i borghi montanari
torneranno ad essere abitati. Pioggia di denaro per rimettere in piedi i centri abitati. L'obiettivo è di completare la
maggior parte delle opere in 2 anni BENI Più potere ai sindaci: potranno affidare senza gara i lavori fino a 40mila euro
LA NOSTRA SOTTOSCRIZIONE Per aiutare i terremotati fate una donazione a questo conto corrente Banca:
Unicredit Iban: IT72H0200802515000106427989 Intestazione conto beneficiario: SOTTOSCRIZIONE TERREMOTO
CENTRO ITALIA Raccolti a oggi: 233.158,73 euro, per 1. 480 versamenti Prosegue la nostra sottoscrizione: aiutate il
popolo del terremoto a rialzarsi, aiutate Arquata del Tronío a riavere il suo palasport é; à é él es HBit WiBnti!: é ' é é à,
é. Appignano delTronto, Ascoti, Castel di Lama, i Castignano, Castorano, Colli tclel Tronto, Fblignano, Maltignano,
Offida, Spinetoli i Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, é. ò é é.! ISN HiwI HH ' Hi A ini ii ' i i' 'Apiro,
Belforte del Chienti, Caldarola, Ñà ò åã ïî, Camporotondo di Piastrone, Casteiraimondo, Cingoli, Colmurano,
Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino,
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Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenzà, Ripe San Oinesio, San Séverine, Sefro,
Serrapetrona, iSerrayalle del Chienti, TjOlent no,Tre a,Urt>isagl a:. a i!.i feì ìBeIrnonte Piceno, Falerone, Massa;; F
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Altri dieci Comuni sono nel cratere Ascoli, niente tasse per chi ha danni
[Mario Di Vito]
Altri dieci Comuni sono nel cratere Ascoli, niente tasse per chi ha dann In città solo chi potrà certificarli sarà esentato.
Ecco la lista complet SONO VENTIDUE i comuni del Piceno inseriti nel cossiddetto cratere del terremoto. Agli undici
già individuati e inseriti nel primo decreto licenziato dal consiglio dei ministri a metà ottobre (Acquasanta Terme,
Arquata del Tronío, Comunanza, Cossignano. Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo,
Montemonaco, Palmiano, Roccafluvione e Rotella), se ne aggiungono altri dieci: Appignano, Ascoli, Castel di Lama,
Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Folignano, Maltignano, Offida e Spinetoli. L'elenco non è contenuto nel
decreto, ma nella relazione tecnica a supporto, documento di cui il Carlino è in grado di darvi notizia. La novità più
importante riguarda il capoluogo: Ascoli uscirà sì dai vincoli del patto di stabilità, ma non dovrà sospendere a tutti le
tasse comunali. Ad aver diritto alle misure di sostegno fiscale saranno soltanto i soggetti effettivamente danneggiati
che comprovino il dannosubito mediante adeguata documentazione. Il punto è centrale: in caso di sospensione totale
delle im poste municipali, il bilancio di palazzo Arengo rischierebbe seriamente il dissesto, motivo per il quale
l'inserimento di Ascoli nel cratere è stato oggetto di una lunga trattativa con il governo e il commissario straordinario
Vasco Enani. ALTRA NOVITÀ importante è quella che riguarda gli appalti, per i quali viene concessa ampia
discrezionalità ai sindaci. Così, al fine di avviare tempestivamente gli interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio
storico e artistico danneggiato dal sisma si applicano per i lavori, i servizi e le forniture di somma urgenza relativi ai
beni culturali le norme del nuovo codice degli appalti, cioè gare più ristrette e urgenti. Allo stesso tempo, per i lavori di
importo minore ai 40mila euro si potrà procedere mediante affidamento diretto a professionisti idonei, senza ulteriori
formalità. Altro compito importante per i sindaci sarà quello di individuare le aree in cui installare le abitazioni
provvisorie. In assenza di indicazioni a procedere sarà direttamente il capo del dipartimento della protezione civile,
d'intesa con i presidenti delle Regioni. PER QUELLO che riguarda invece le disposizioni finanziarie, il governo
metterà sul piatto 412 milioni per il 2016, 364 milioni per il 2017,280 milioni per il 2018,62 milioni per il 2019,42 milioni
per il 2020, 2 milioni per il 2021 e 0.14 milioni per il 2022. Soldi che serviranno a rimettere in piedi un territorio
demolito da uno sciame sismico con pochi precedenti nella storia italiana recente. Mario Di Vito ÂFFIDAHENTO
DIRETTO SARÀ POSSIBILE PER I LAVORI DI IMPORTO MINORE Al 40MILA EURO PIÙ POTERI Al SINDACI
POSSONO PORTARE AVANTI LA MESSA IN SICUREZZA E GLI INTERVENTI INDISPENSABILI -tit_org-
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Si torna a scuola dopo due settimane Stanziati fondi per aumentare il personale
[Redazione]
IL FOCUS PARZIALE RITORNO ALLA NORMALITÀ PER I RAGAZZI Si toma a scuola dopo due settimane Stanziati
fondi per aumentare il personale DOPO oltre due settimane di sospensione, oggi gli studenti di Ascoli torneranno a
scuola. Gli edifici sono stati tutti ispezionati praticamente dopo ogni scossa che ha funestato la città e i suoi dintorni:
un parziale ritorno alla normalità dopo la paura e i tanti danni dello sciame sismico che va avanti dal 24 agosto scorso.
Per quello che riguarda le misure urgenti per lo svolgimento dell'anno scolastico, il governo ha stanziato 20 milioni di
euro (5 per il 2016 e 15 per il 2017) al fine di implementare il numero delle classi nonché ulteriori posti di personale
docente, educativo e Ata. La suddivisione di questi fondi sarà individuata in un decreto di prossima uscita che verrà
stilato dal Ministero dell'istruzione. Al fine di far ripartire le attività agricole e produttive, fortemente colpite dal
terremoto, il governo ha deciso di stinare risorse fino all'importo di SOOmila euro per il 2016. Inoltre, al fine di far
ripartire i comparti nel più breve tempo possibile, la quota di cofinanziamento regionale delle annualità 2019 e 2020
dei programmi di sviluppo rurale sarà assicurata direttamente dallo Stato attraverso un fondo. Le aziende con
macchinali danneggiati, inoltre, potranno riacquisire il tuttolocazione: le spese sostenute verranno poi rimborsate. Altra
questione di non secondaria importanza è quella contenuta nell'articolo 10 della relazione tecnica allegata al decreto
terremoto: le norme transitorie per consentire il voto agli elettori mori residenza. Verranno istituiti, infatti, seggi
speciali: Risulta oggettivamente piuttosto difficile - si legge nell'articolo - prevedere il numero dei seggi speciali che
dovranno essere costituiti. Essi, tuttavia, non potranno che essere numericamente molto limitati, visto che se ne
prevede l'istituzione solo in caso di assoluta necessità. INAGIBILE La scuola di Monticelli, gli studenti andranno in via
Sardegna -tit_org-
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Referendum, seggi speciali per i terremotati
[Redazione]
II In occasione del referendum costituzionale del è dicembre, gli elettori residenti nei comuni colpiti dal terremoto che
a seguito degli eventi sismici sono temporaneamente alloggiati in comuni diversi da quelli di residenza possono
essere ammessi a votare nel comune di dimora. Saranno costituiti anche dei seggi speciali. -tit_org-
Estratto da pag. 35
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GROTTAMMARE
La Misericordia al lavoro per aiutare i terremotati Senza sosta dal 24 agosto
[Redazione]
GROTTAMHARE La Misencordia al lavoro per aiutare i terremotati Senza sosta dal 24 agosto IL GOVERNATORE
della Misericordia di Grottamnaare, Alessandro Speca, traccia un bilancio dell'attività svolta dai volontari in questo
difficile momento in cui il sisma ha devastato decine di comuni del centro Italia. Un'opera senza sosta dal 24 agosto,
fino ad oggi. I volontari di Grottammare insieme alle Misericordie di tutta Italia, hanno profuso il proprio impegno al
Campo base di S. Angelo, fino alla fine di settembre. Il consigliere Bruno Talamonti, responsabile della protezione
civile di Grottammare ha condiviso con i volontari della Misericordia una giornata al Campo base di Amatrice,
riscontrando come il Campo di accoglienza fosse una vera comunità ricreata dai volontari in favore degli sfortunati
ospiti. Al momento, insieme alle Misericordie delle Marche, i volontari di Grottammare sono dediti al presidio del
Centro Operativo Comunale di Ussita, dove hanno contribuito a facilitare l'evacuazione del paese verso i checkpoint
della riviera e ora collabora con vigili del fuoco, forestale, esercito e forze dell'ordine nel presidiare il sito e nella
somministrazione dei pasti, al montaggio tende e a lavori d'ufficio. Ha dato anche impulso al checkpoint di Porto
sant'Elpidio, punto d'arrivo e smistamento deUa popolazione terremotata, sito gestito con il contributo delle Mi
sericordie di Abruzzo, Marche e Molise. L'attività prosegue e il Governatore ringrazia i volontari e le aziende che
hanno dato il loro sostegno: VuefFe sri di Grottammare, Spinosi di Campofilone, le Farmacie Rivosecchi, D'Aurizio e
Riviera delle Palme, MarcheFrutta, Trevisani, la famiglia Pisauri di Civitanova, la ditta Cimme di Pedaso, Colorificio
Pezzoli di Grottammare, Pietro Giardini di S. Benedetto, Ciarrocchi Primo di Grottammare, Inim Electronics di
Centobuchi. -tit_org-
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- Terremoto: primi moduli e camper per gli agricoltori ascolani - Meteo Web - - - - [Redazione]
Terremoto: primi moduli e camper per gli agricoltori ascolaniGrazie alla solidarietà degli agricoltori di tutta Italia che
hanno risposto adun appello della Coldiretti, sono arrivati i primi camper e moduli per leaziende colpite dal terremotoA
cura di Antonella Petris12 novembre 2016 - 14:57[moduli-abitativi-del-campo-base-di-Expo-2]Grazie alla solidarietà
degli agricoltori di tutta Italia che hanno risposto adun appello della Coldiretti, sono arrivati i primi camper e moduli per
leaziende terremotate del territorio piceno. Il modulo è stato consegnatoall azienda di Salvatore Paci, il giovane
allevatore di Arquata del Trontosimbolo della volontà dei ragazzi di quei luoghi di non arrendersi, continuandoa
lavorare e attivandosi per prestare soccorso. A Maurizio Orfei, agricoltoredi Acquasanta Terme, è arrivata una roulotte
acquistata e donata direttamentedalle federazioni provinciali della Coldiretti dell Emilia Romagna, che nel2012 hanno
vissuto il dramma del Terremoto. Ad Angela Catalucci, imprenditriceacquasantana, è stato consegnato un camper,
donato dalla ditta Tosetto srl diJesolo (Vicenza).
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meteoweb.eu
14-11-2016
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- Terremoto, Errani: sono 130 i Comuni del cratere - Meteo Web - - - - [Redazione]
Terremoto, Errani: sono 130 i Comuni del cratereSono in totale 130 i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che
figurano nelcratere sismico: lo ha confermato il commissario per la ricostruzione VascoErraniA cura di Antonella
Petris12 novembre 2016 - 18:56[Terremoto-centro-Italia-Errani-e-Curcio-ad-Ussita-9640x427]LaPresse/SettonceRobertoSono in totale 130 i Comuni di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo che figurano
nelcratere sismico: il commissario per la ricostruzione Vasco Errani firmerà lanuova ordinanza lunedì 14 novembre. Lo
ha annunciato lo stesso Errani negliincontri avuti con il presidente delle Marche Luca Ceriscioli e i sindaci
delFermano, dell Ascolano e della provincia di Ancona. Oltre ai 62 Comuni giàinseriti nell ordinanza successiva al
sisma del 24 agosto, ce ne sono altri 68che hanno subito danni con le scosse di ottobre. Il nuovo Decreto
Terremotopubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale stabilisce che, sulla base delle motivate segnalazioni dei presidenti
delle 4 Regioni su danni consistenti dovuti al reiterarsi degli eventi sismici, il Commissario individuaelencoaggiuntivo
dei Comuni ai quali applicare tutte le disposizioni deldecreto-legge n. 189 del 2016, tenuto conto dell impatto dei danni
sul tessutoeconomico-sociale, sull identita dell aggregato urbano e sull omogeneita delle caratteristiche socio
economiche del territorio interessato. Ildettaglio dei Comuni si conoscera lunedi, ma e verosimile che, come
nellaprecedente ordinanza, la gran parte si trovi nelle Marche, la regione che haavuto i danni materiali piu estesi nella
crisi sismica cominciata ad agosto.
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meteoweb.eu
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- Terremoto: a Norcia attiva una postazione Servizio veterinario regionale - Meteo Web - - - [Redazione]
Terremoto: a Norcia attiva una postazione Servizio veterinario regionaleDopo l'emergenza terremoto in favore degli
allevatori e degli animali presenti,presso il Coar di Norcia è stata allestita una postazione di coordinamento delServizio
veterinario regionaleA cura di Antonella Petris12 novembre 2016 - 19:23[veterinario-640x427]Dopoemergenza
terremoto in favore degli allevatori e degli animali presenti,presso il Coar di Norcia è stata allestita una postazione di
coordinamento delServizio veterinario regionale, della Direzione Agricoltura e del personaledell Izsum per la gestione
delle esigenze del comparto zootecnico. Talepostazione, sottolinea la Regione, rappresenta un luogo di ascolto
erilevazione delle necessità e delle esigenze degli allevatori, ma anche diattivazione degli interventi, con funzioni di
raccordo tra il personale deiServizi veterinari della Ausl Umbria 2 e il personale dell Agenzia forestaleregionale, in
collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e leAssociazione di categoria interessate. Dal 31 ottobre all 11
novembre i Serviziveterinari dell Ausl Umbria 2, coordinati dal Servizio regionale, hannoeseguito, anche grazie alle
segnalazioni del Corpo Forestale, 148 sopralluoghipresso gli allevamenti dei Comuni vittime del terremoto per rilevare
i dannialle stalle e agli allevamenti al fine di assegnare strutture temporanee.Sono stati raccolti i bisogni legati alla
salute degli animali e alla loronecessità di acqua, fieno e mangime e sono state verificate le condizioni diattivitò degli
impianti di produzione industriale e artigianale presenti sulterritorio. Nel frattempo il personale della Direzione
regionaledell Agricoltura e del Corpo Forestale, unitamente alle Associazioni dicategoria, ha garantitoacqua e la
distribuzione di fieno e mangimeproveniente da donazioni. Contemporaneamente sono state individuate daiveterinari
del Coar 3 stalle inutilizzate da tempo, con una capacità diricovero per mille ovini e 150 bovini, che, dopo le opportune
verifiche diagibilità da parte dei tecnici Aedes, sono state attrezzate dall AgenziaForestale regionale e destinate dopo
la verifica di adeguatezza dei Serviziveterinari Ausl Umbria 2, a ricovero di appoggio ad uso temporaneo
degliallevatori. Inoltre, tre allevatori locali hanno dato la propria dispobilità adospitare nelle loro stalle il bestiame
proveniente dalle stalle lesionate. Sonoin corso verifiche di agibilità, per acquisire la disponibilità di ulteriori 2stalle di
appoggio con capacità di ricovero per ovini, bovini ed equini.Nel complesso sono stati trasferiti, grazie all aiuto di
veterinari e delpersonale del Soccorso alpino e del Corpo forestale dello Stato, mille ovini(di cui 700 in transumanza)
e 200 bovini (di cui 100 in transumanza)provenienti da Castelluccio (zona da evacuare) e da stalle gravemente
lesionateper un totale di otto allevamenti. Inoltre, i veterinari dell Azienda USLUmbria 2 in collaborazione con
veterinari libero professionisti e il personaledelle Associazioni di protezione degli animali, garantiscono la custodia,l
identificazione, il ricongiungimento con i proprietari e la cura di cani egatti rinvenuti nelle aree terremotate. Sono stati
recuperati e smaltiti 25corpi di animali (ovini, suini e bovini) deceduti a seguito del crollo deiricoveri ed effettuata la
bonifica ambientale che ha vistointerventocongiunto dei Vigili del Fuoco, di ditta specializzata e di personale dell
AuslUmbria 2.
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- Terremoto: anche l&#039;esercito nei centri in Valnerina - Meteo Web - - - - [Redazione]
Terremoto: ancheesercito nei centri in ValnerinaDa oggi anche l'esercito le aree della Valnerina maggiormente colpite
dalterremoto saranno sorvegliate anche dall'esercitoA cura di Antonella Petris12 novembre 2016 - 19:33[esercito640x336]Da oggi ancheesercito le aree della Valnerina maggiormente colpite dalterremoto saranno sorvegliate anche
dall esercito. In particolare gli alpinisono Castelluccio di Norcia, una delle poche frazioni quasi
completamenteevacuate dalla popolazione e tra quelle più vicine all epicentro. Una ottantinadi militari sono operativi
nella zona tra Norcia, Preci e Cascia al fine dieffettuare una concreta prevenzione e repressione dei reati predatori.
Ilpersonale si integra alle altre forze di polizia presenti nell area delcratere, in particolareesercito è impiegato in
postazioni fisse e pattugliemobili che si spostano tra i centri urbani e le frazioni al fine di sorvegliarecase, attività
produttive e beni artistici. Oltre agli alpini sono presenti inUmbria diversi altri reparti come i i militari del reggimento
Granatieri diSardegna di stanza alla caserma Garibaldi di Spoleto.
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- Terremoto, Ceriscioli: "Errani ha piena consapevolezza della vastità e gravità dei danni" Meteo Web - - - - [Redazione]
Terremoto, Ceriscioli: Errani ha piena consapevolezza della vastità e gravitàdei danni "Al di là dei disagi, dell'inverno
alle porte e delle difficoltà affrontatedagli sfollati, ''il desiderio di tutti è quello di ripartire, e al piùpresto''A cura di
Antonella Petris12 novembre 2016 - 20:27[ceriscioli71] Il commissario Vasco Errani ha piena consapevolezza della
vastità e gravitàdei danni che il Terremoto, anzi i terremoti di agosto e ottobre, hannoprovocato nelle Marche. Oggi ha
incontrato i sindaci delle aree menocompromesse dell Ascolano, del Fermano e della provincia di Ancona, con i
qualiha avuto un confronto molto costruttivo. Lo dice all ANSA il presidente LucaCeriscioli, che ha accompagnato il
commissario per la ricostruzione ieri in unaserie di assemblee con i cittadini. Lunedì avremoordinanza sui 130
Comunidel cratere sismico nelle 4 regioni interessate: penso che il maggior numerosara ancora una volta nel
perimetro delle Marche,area più colpita dice ilgovernatore. Ma, al di la dei disagi, dell inverno alle porte e delledifficoltà
affrontate dagli sfollati, il desiderio di tutti e quello diripartire, e al più presto. Ceriscioli ha apprezzatoinvito di Errani a
sfruttare al meglio tutti i meccanismi del decreto a favore dell autonomasistemazione e del rilancio delle attività
produttive e commerciali. Se unafamiglia rimasta senza casa sceglie il contributo Cas (l autonoma
sistemazione)invece del modulo spiega il presidente rimette in moto anche una piccolaeconomia locale. A tutt oggi
oggi nelle Marche le persone assistite sono25.063, di cui 10.254 in loco (in palestre, capannoni, palazzetti), 7 mila
inautonoma sistemazione e 7.808 in albergo. Le attività produttive dichiarateinagibili sono invece 950.
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- Terremoto, schiarite dopo maltempo e neve: ma adesso arriva il gelo - Meteo Web - - - - [Redazione]
Terremoto, schiarite dopo maltempo e neve: ma adesso arriva il geloA cura di Peppe Caridi12 novembre 2016 13:20[Castelluccio-di-Norcia-1-640x359]Oggi si esauriscono le piogge e le nevicate ma le temperature della
prossimanotte scenderanno su valori vicini allo zero nelle zine di Marche, Lazio eUmbria colpite dal terremoto. La
giornata di oggi vedrà un generalemiglioramento del tempo, a partire dal pomeriggio. Fino a metà giornata
infattisaranno ancora possibili nelle zone terremotate, piogge e rovesci, con nevefino a 700 metri circa. Nel corso del
pomeriggio ultime piogge in particolaresulle zone costiere delle Marche e ancora qualche spruzzata di neve fino
800metri. Le successive schiarite porteranno le temperature della notte a calaredecisamente, con qualche valore
anche sottozero. Domenica prevalenza nuvole,più dense a partire dalla serata ma senza precipitazioni.
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- Terremoto Umbria: on line i dati della crisi sismica da agosto a ottobre - Meteo Web - - - - [Redazione]
Terremoto Umbria: on line i dati della crisi sismica da agosto a ottobreIl Servizio Geologico della Regione Umbria ha
messo online come "open data" idati relativi ai mesi della crisi sismica da agosto a ottobre 2016A cura di Filomena
Fotia12 novembre 2016 - 14:17[1255094-sismogr]Il Servizio Geologico della Regione Umbria ha messo online come
open data idati relativi ai mesi della crisi sismica da agosto a ottobre 2016. Sono statiubicati 9914 eventi sismici da
agosto a ottobre registrati dalla rete sismicaregionale nei comuni di Norcia (8863), Preci (962) e Cascia (82).Il
bollettino sismico contiene i dati della Rete sismica locale della RegioneUmbria (Re.Si.R.). I dati sono mensili e
semestrali e partono dal gennaio 2015.Sono indicati gli epicentri dei terremoti con i dati principali e sono
inoltreindicati, per ogni comune umbro, il numero totale degli eventi sismici e lamagnitudo più elevata registrata. Il
colore assegnato ad ogni comune permettedi visualizzare subito il numero totale di eventi sismici verificatesi
nelperiodo temporale considerato (mensile, semestrale).Dal 24 agosto ad oggi, informa il responsabile regionale della
rete sismicaregionale, Andrea Motti, sono state effettuate molte attività per far frontealle diverse necessità: 2016 ore
di servizio prestato durante le fasi diemergenza con un massimo giornaliero operativo di 6 tra geologi o
sismologi,3600 telefonate ricevute a cui si sono fornite informazioni, 180 sopralluoghigeologici di verifica, 12 indagini
geofisiche e relazioni geologiche, 1600fotografie di documentazione, 4000 chilometri quadrati di cartografia
geologicadi dettaglio tra Umbria e Marche fornita agli Enti pubblici e di ricerca.I bollettini sismici sono disponibili sul
portale open data e sul portaleistituzionale della Regione Umbria ai seguenti link:
http://dati.umbria.it/dataset/bollettino-sismico-2016;http://www.regione.umbria.it/paesaggio-urbanistica/bollettinosismico-mensile-e-semestrale-della-rete-sismica-locale-della-regione-umbria-per-google-earth.
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Terremoto di magnitudo 4 vicino Norcia - Cronaca
[Redazione]
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Una scossa di terremoto di magnitudo 4 è stataregistrata alle 2:33 tra Marche, Umbria e
Lazio. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia(Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 11
km di profondità ed epicentro 4 km daCastelsantangelo sul Nera (Macerata), 9 da Norcia (Perugia) e 20 da
Accumoli(Rieti). Non si hanno al momento segnalazioni di nuovi crolli.
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tiscali.it
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Terremoto di magnitudo 4 vicino Norcia
[Redazione]
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Una scossa di terremoto di magnitudo 4 è stataregistrata alle 2:33 tra Marche, Umbria e
Lazio. Secondo i rilevamentidell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avutoipocentro a 11
km di profondità ed epicentro 4 km da Castelsantangelo sul Nera(Macerata), 9 da Norcia (Perugia) e 20 da Accumoli
(Rieti). Non si hanno almomento segnalazioni di nuovi crolli.14 novembre 2016Diventa fan di Tiscali su Facebook
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UNA SOLIDA RESISTENZA
[Redazione]
La piccola casa Santa Maria Aprutina resiste ai recenti eventi sismiciTeramo, 14 novembre 2016 - La struttura non è
stata lesa minimamente dallerecenti scosse sismiche. Dai controlli effettuati dalla Protezione Civile, hariportato una
classificazione di livello A (Edificio agibile.edificio puòessere utilizzato in tutte le sue parti senza pericolo per la vita
deiresidenti). La soddisfazione di utenti e operatori.I recenti eventi sismici hanno messo in ginocchio le scuole
teramane,costringendo il sindaco (i sindaci) a ordinare un lungo periodo di sospensionedelle attività didattiche, per
effettuare controlli e verifiche al fine diaccertare lo stato di agibilità degli edifici scolastici da parte degli organipreposti.
Molte scuole, infatti, sono risultate inagibili a lungo termine,mentre altre hanno richiesto interventi straordinari per
restituirnel agibilità.Un eccezione al panorama desolante delle scuole inagibili è sicuramentecostituita dalla Piccola
Casa Santa Maria Aprutina, sita in Via Vinciguerra aTeramo, anche se la notizia non compare nel prospetto apparso
sui media locali,pur trattandosi di una Scuola Paritaria. La struttura, infatti, ha rettobenissimo alle forti scosse di
terremoto, senza riportare nemmeno un graffio.Che la Piccola Casa fosse uscita integra dopo violento terremoto lo si
è potutoverificare da subito, valutazione confermata in successione dal sopralluogo diVigili del Fuoco, tecnici comunali
e diversi genitori della scuole conspecifiche competenze in materia.A suggellare, la perfetta agibilità della struttura,
poi, è intervenuto ancheil controllo da parte della Protezione Civile che ha rimesso la scheda (modelloGE1), con la
quale ha classificato la Piccola casa al LIVELLO A (Edificioagibile:edificio può essere utilizzato in tutte le sue parti
senza pericoloper la vita dei residenti).attuale Direttore della Piccola Casa, Gino Mecca,non nasconde la sua
soddisfazione. Siamo contenti dell esito del sopralluogoche conferma quanto avevamo potuto costatare come
operatori interni. Questaclassificazione contribuirà a riportare serenità nelle famiglie che potrannofruire con meno
ansia del servizio educativo della Piccola Casa. Tutto questonon fa venir meno ha aggiunto la nostra cura nella
vigilanza, nelpredisporre tutti gli accorgimenti e le procedure previste per gestione delleemergenze, inclusa quella del
terremoto. La Piccola Casa è una piccola egrande realtà, che accoglie alunni delle Sezioni Primavera, Scuoladell
Infanzia, Scuola Primaria e Servizio di Pre e Dopo Scuola. Una risorsaeducativa importante e un servizio educativo
prezioso per le famiglie e per lacittà. foto Il Centro
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umbria24.it
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Sisma: `No pendolari a scuola. Corsa per camper`
[Redazione]
Il commissario dell'istituto omnicomprensivo di Norcia scrive a Renzi, Errani eMarini: Serve un punto di ascolto
operativo per assistere le famiglie, evitarediaspora scolastica che distrugge comunità Terremoto, rientro a scuola e
disagi: Pendolarismo improbabile, è corsa percamper e roulotte I camper spuntati vicino alla tendopoli di Norcia (foto
U24)NOTIZIE CORRELATE Terremoto, con l'aiuto dell'Esercito allestita la nuova scuola di Norcia: lunedì studenti in
classe Terremoto, appello del sindaco di Cascia: Viabilità prioritaria, guardia alta sull'unica strada aperta [INS::INS] Il
pendolarismo scolastico degli studenti nursini alloggiati negli alberghi diPerugia e del Trasimeno non è sostenibile.
Per questo molte famiglie con figliiscritti alle scuole della città stanno cercando soluzioni abitative diemergenza nella
nostra zona come camper, roulotte e piccole case di legno inattesa dei container collettivi ma che attualmente è
complicato reperire acausa della corsa all accaparramento anche in zone ben al di fuori del crateresismico. Serve un
punto di ascolto operativo per offrire soluzioni piùelastiche alle esigenze dei cittadini al fine di evitare la diaspora
scolasticagià in atto, alla luce delle richieste di nulla osta presentate dai diversigenitori, che rappresenta un elemento
disgregativo della nostra comunità.Alpini allestiscono la scuola: fotogalleryNuova scuola prefabbricata: fotogallery 1 e
fotogallery 2Appello del sindaco di Cascia sulle stradeA Campi serve un super frigoriferoNuove scosseLa protesta di
Norcia: VideoIl vescovo Fontana torna a Norcia: fotogalleyPendolarismo scolastico improbabile Ci sono disagi e
richieste nella letterache Lorenzo Delli Grotti, commissario straordinario dell istitutoomnicomprensivo di Norcia, ha
inviato11 novembre, tra le altre, alpresidente del Consiglio Matteo Renzi, alla presidente Catiuscia Marini e
alcommissario per la ricostruzione Vasco Errani, in vista della riapertura dellescuole. Nella città di San Benedetto gli
studenti sono tornati a scuola lunedìmattina nella struttura prefabbricata ordinata a seguito del sisma del 24agosto e
completata nelle ultime ore. Qui alle 8.30 hanno ripresoattivitàdidattica gli studenti medi mentre il pomeriggio tra i
banchi torneranno glialunni di elementare e medie, ma le criticità non mancano: La riapertura dellascuola è
apparentemente un fatto positivo tuttavia scrive Delli Grotti, alungo direttore amministrativo del Battaglia e con un
passato da consigliereprovinciale il rientro in classe sta provocando nelle famiglie e neglioperatori scolastici seri
problemi organizzativi, abitativi e logistici cheportano con sé rabbia e disperazione. Moltissime persone (quasi 1.200,
ndr)dopo il terremoto vivono negli alberghi tra Perugia e il Lago Trasimeno e cioèa 100-140 chilometri da Norcia. In
questi giorni coninterruzione di tutte lestrade di accesso a Norcia e Preci,autobus navetta impiega anche tre ore
emezza per collegare gli alberghi alla nostra città, un tempo eccessivo peripotizzare un pendolarismo scolastico
sostenibile.Nuovo decreto leggeDonato asilo prefabbricatoGabbia di 15 mt per salvare San BenedettoProtesta a
Norcia contro i containerTrecento opere al deposito di Spoleto: fotogalleryOttanta alpini contro gli sciacalliDieci campi
container tra Norcia e CasciaCoperta la basilica di San Benedetto: FOTOSpuntano camper e roulotte Da qui le
iniziative autonome: Le famiglie vaavanti il commissario straordinario dell omnicomprensivo di Norcia sonoquindi
costrette a cercare soluzioni abitative di emergenza nella nostra zonacome camper, roulotte o piccole case in legno,
visto che i container collettivinon saranno disponibili prima del prossimo anno. Soluzioni queste che laprotezione civile
aveva finora scartato, anzi osteggiato, favorendo soloil ricovero nelle strutture alberghiere. Solo che ad oggi per le
famiglie èproblematico trovare questi mezzi di ricovero, perché si è verificata una corsaall accaparramento anche
nelle zone al di fuori del cratere sismico. Ci sonopersone che hanno acquistat
o in proprio roulotte perfino dalla Sardegna, vistoche nel raggio di 300 chilometri è impossibile trovarle. Per venire
incontro aqueste esigenze, che sono le stesse di coloro che debbono rimanere in zonaper motivi di lavoro, sarebbe
opportuno che queste necessità fossero fatteproprie dalla protezione civile e non piuttosto gestite dalle singole
personecon le conseguenti difficoltà di tipo logistico ed economico chequeste comportano, non escludendo, nei casi
di necessità per motivi di studio edi lavoro, la possibilità di anticipare per queste categoriearrivo deicontainer e delle
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casette prefabbricate.COME SARANNO I CAMPI CONTAINERSindaco Norcia: Tende piene ma se tornate troviamo
soluzione Il coraggio dei commercianti di NorciaNorcineria apre a MagioneDiaspora scolastica Poi la richiesta: In tal
senso, suggerirei un metodo menoverticistico e rigido della gestione dell emergenza, creando traaltro unpunto di
ascolto operativo che dia soluzioni più elastiche alle esigenze deicittadini. Tutto ciò potrebbe evitare la diaspora
scolastica in atto,favorita anche da alcune istituzioni che si recano negli alberghi ad invitaregli alunni a frequentare le
scuole della zona del Perugino, fatto estremamentepericoloso perché elemento disgregativo della nostra comunità.
Un processopurtroppo già in atto, vista la richiesta di nulla-osta per il trasferimentodegli alunni verso altre città, spesso
figli di importanti operatori economicidella nostra zona. La scuola riparte, ma solo per fare un esempio, le
duecartolibrerie di Norcia sono chiuse, anzi i gestori si sono trasferiti edichiarano di non aver intenzione di riaprirle,
anche quando i loro negozisaranno nuovamente agibili.Barberini ad Alfano: Temporanea sospensione arrivi nuovi
richiedenti asilo Marini: Ricostruzione aziende è prioritaria Coldiretti: A rischio 50 mila ettari La seconda scuola
prefabbricata Delli Grotti tocca poi anche il tema dellarealizzazione di una seconda scuola prefabbricata, resasi
necessaria a seguitodel sisma del 30 ottobre: Per quanto riguarda i moduli prefabbricati èintenzione delle autorità
costruirli nel terreno adiacente al Battaglia.Istintivamente potrebbe sembrare la soluzione più idonea perché si
creerebbe unpolo scolastico unico, ma il terreno individuato è quello a più alto rischioidrogeologico del Comune di
Norcia, e cioè la Valle di Patino. Mi auguro che imoduli prefabbricati vengano installati almeno nella parte alta del
terreno,utilizzando la zona più a valle come parcheggio. Auspico inoltre concludeDelli Grotti che la realizzazione
necessaria ad eliminare i doppi turni nonabbia tempi burocratici lunghi, analoghi ai prefabbricati che
verrannoinaugurati il prossimo lunedì. Questa soluzione implica una revisione dellaviabilità di accesso al polo
scolastico, prevedendoallargamento di vialeLombrici e delle altre vie di accesso all area scolastica e la creazione
dimarciapiedi, per la sicurezza degli studenti, e di nuovi parcheggi. Riproduzione riservata
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Terremoto, l&#8217;Europa: Pronti ad aiutare
[Redazione]
Messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo quella,fortissima, di magnitudo 6.5 alle 7.41 di
domenica, le scosse non si arrestanoLe macerieHome Cronaca unnamedStampa questo articolo Invia per email30
Ott 2016 08:07La strada che porta a NorciaLa strada che porta a NorciaGran brutto risveglio, quello di domenica,
quando intorno alle 7.41 unanuova forte scossa di terremotoIngv indica una magnitudo di 6.5, dopo averindicato 6.1
nell immediatezza ha fatto tremareintero centro Italia. Ilnuovo fenomeno sismico durato molto a lungo è stato avvertito
distintamenteaddirittura fino a Bolzano.LA SIMULAZIONE DELL INGV IL VIDEOL Europa Stiamo monitorando
attentamenteimpatto del nuovo terremoto inItalia. Siamo in contatto con la Protezione civile italiana.Ue è pronta
adaiutare. Così il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestionedelle crisi Christos Stylianidis su
Twitter.Sergio Mattarella a PerugiaSergio MattarellaMattarella Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha
inviato unmessaggio forte da Gerusalemme, dove si trova in visita ufficiale: I nostriconcittadini hanno difficoltà gravi
nella loro vita, occorre sorreggerli, loStato deve essere e sarà loro vicino.Uno sciame infinito La serie di scosse, poi, si
è protratto per ore, con circa120 episodi di magnitudo pari o superiore a 3.0, con due scosse molto forti di magnitudo
4.6 alle 13.07 e di 4.5 alle 14,34 ma con un numero decisamentesuperiore di intensità meno forte, ma che
praticamente non hanno concessotregua perintera giornata alle popolazioni che, anche sotto il profilopsicologico,
sono ormai al limite della sopportazione.TERNI, IL PIANO DELLA PROTEZIONE CIVILE VIDEOSan Benedetto di
NorciaSan Benedetto di NorciaLa scossa più forte Quella di domenica mattina è stata la scossa di terremotopiù forte
tra quelle che si sono verificate in Italia dal 198o, pari perintensità solo a quella del 1980 in Irpinia. Ecco un riepilogo.
23 novembre1980, 2.735 morti e 7.500 feriti: è il bilancio del Terremoto di magnitudo 6.5avvenuto in Irpinia, uno dei
più gravi di sempre. 26 settembre 1997, due scossedi magnitudo 6.4 uccidono 11 persone e causano gravi danni alla
Basilica di SanFrancesco ad Assisi. Il Terremoto di Umbria e Marche danneggia affreschimedievali di inestimabile
valore. 31 ottobre 2002, il Terremoto del Molise, dimagnitudo 5.9, uccide 30 persone nella provincia di Campobasso.
Il bilancio èreso più tragico dal fatto che 27 delle vittime erano bimbi, alunni dellascuola elementare di San Giuliano in
Puglia crollata durante il Terremoto. 6aprile 2009, un potente terremoto colpisceAbruzzo e in particolareAquila.La
scossa più forte del sisma, di magnitudo 6.3, avviene di notte, alle 3.32,cogliendo di sorpresa i cittadini.Aquila, città
del 13esimo secolo, vienedevastata. 29 maggio 2012, sedici morti e 350 feriti nella zona di Modena, inEmilia: questo il
bilancio del Terremoto di magnitudo 5.9 con una scossa di unadurata di 18 secondi. Già nove giorni prima, il 20
maggio, nella notte unascossa di magnitudo 5.9 aveva ucciso 7 persone nella stessa zona. 24 agosto2016, la scossa
principale si è prodotta alle 03:36 e ha avuto una magnitudo di6,3, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto tra i
comuni di Accumoli edi Amatrice, in provincia di Rieti e di Arquata del Tronto, in provincia diAscoli Piceno. 279 i morti,
368 i feriti. Il 26 ottobre, alle ore 19,10, unanuova forte scossa di magnitudo 5,4 è stata registrata nel comune
diCastelsantangelo sul Nera (provincia di Macerata), a cui ne è seguita unaancora più forte, di magnitudo 5,9 alle ore
21,18 con epicentro nel comune diUssita. Le due scosse hanno provocato innumerevoli crolli e diversi feritilievi. A
Tolentino, un anziano è morto colpito da infarto. Sono seguite unaserie di scosse, le più forti tra magnitudo 3.0 e
4.5.UssitaUssitaQuattro bombe atomiche La scossa di magnitudo 6.5 di questa mattina hascatenato una potenza di
circa 80 chilotoni, pari a 80.000 tonnellate ditritolo. In pratica,effetto è stato di 4 volte superior
e a quelle dellebombe atomiche che nel 1945 distrussero interamente le città giapponesi diHiroshima e Nagasaki. Il
geologo Domenico Angelone, intervistato dall Agi,spiega che ogni 0,2 magnitudo in più si raddoppia la potenza
scatenata da unsisma, in quanto la misurazione Richter procede con una scala logaritmica.La sequenza sismica Il
terremoto di magnitudo 6,5 è avvenuto nella zona aSud-Est di Norcia e rientra nella stessa sequenza sismica che si è
attivata il24 agosto, con il terremoto nel Reatino. Il terremoto di oggi è avvenuto sullostesso sistema di faglie e fa
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parte della sequenza cominciata in agosto e cheadesso sta procedendo, ha detto il sismologo Alberto Michelini, dell
IstitutoNazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).terremoto-castelluccio-di-norciaCastelluccio di NorciaCastelluccio
di Norcia isolato La parte alta della frazione di Castelluccio diNorcia è stata praticamente rasa al suolo dal forte
terremoto di domenica. Losi è appreso al Centro operativo comunale alle porte della città. È cambiatoper sempre il
panorama di quella zona sull altopiano di Norcia, hasottolineato uno di quelli che sono riusciti a verificare la situazione
sulposto. I residenti a Castelluccio vengono evacuati in elicottero, al momentol unico mezzo con cui si riesce a
raggiungere la frazione che dista da Norciauna trentina di chilometri considerato che le strade sono impraticabili.Treni
fermi Il traffico ferroviario è stato sospeso, per cautela e pereffettuare verifiche su alcune linee, traUmbria e le Marche.
Rinviata lapartita di serie A2 di pallavolo maschile che si sarebbe dovuta disputarenel pomeriggio di domenica a
Spoleto, al palaRota, per ragioni di sicurezza.CasciaCasciaFeriti Una ventina di persone sono rimaste ferite ha
spiegato il capo dellaProtezione civile, Fabrizio Curcio alcune delle quali in codice giallo.Intanto sono state attivate
tutte le squadre di search and rescue a livellonazionale, convergeranno sulle aree colpite. Per fortuna col passare
delle orenon cambiano le notizie sui feriti e non risultano dispersi.terremotoLa home page di CnnI media internazionali
La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo ed èstata rilanciata da più importanti media internazionali: la Cnn,
come altri,l ha inserita in apertura del proprio sito internet ed i corrispondentidall Italia stanno, anche loro, seguendo i
fatti i tempo reale. La fotodrammatica della Basilica San Benedetto a Norcia crollata e distrutta dallafortissima scossa
di terremoto che questa mattina ha colpitoItalia centralediventa il simbolo della tragedia che sta colpendo il Paese,
campeggiando sumoltissimi siti dei media internazionali. Bbc e Cnn la mettono in apertura,così come lo spagnolo El
Pais, il Teleraph o Russia Today. AncheAbc mostrala foto in apertura del suo sito, accompagnata da un altra
immagine dellaBasilica prima del sisma, mentre il Daily Star apre con un video del crollo diSan
BenedettoAggiornamenti a seguire
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Terremoto, danni lievi a Terni e Narni
[Redazione]
Molte le chiamate al centralino dei vigili del fuoco e decine gli interventi dicontrollo, ma per fortuna non si segnalano
situazioni graviVia San Vincenzo a TerniHome Altre notizie unnamedStampa questo articolo Invia per email30 Ott
2016 14:29terremoto-terni1-copyVia Mesenzio Carboniario a TerniNulla di paragonabile per fortuna a quello che è
successo nelle zonecolpite direttamente dalla nuova e fortissima serie di scosse di terremoto chedomenica mattina ha
squassato il nord dell Umbria, il Lazio e le Marche, ma nelternano qualche lieve danno si è registrato e anche all
interno del cimiterosono stati segnalate delle crepe aperte nelle lapidi.Le ferite Alcuni piccoli crolli si sono verificati nel
centro di Terni ed hannointeressato in particolare edifici molto vecchi, ma per fortuna non ci sonostati feriti o danni
particolarmente gravi. Qualche crepa si è però apertaanche in una palazzina di via Mesenzio Carbonario e i residenti
hanno chiestoche si verifichi lo stato complessivo dello stabile.terremoto-narni1Anziana muoreinfarto Una donna di 95
anni, residente a RoccaSan Zenone, è deceduta per arresto cardiaco appena dopo la prima e più fortescossa.Narni
Sulla strada Capitonese, a Narni, si è aperta una fenditura che, però,non ha messo a repentaglio la circolazione ed è
stata immediatamente monitoratadai tecnici comunali. Nella città del Gattamelata, per fortuna, non sisarebbero
registrate situazioni particolarmente delicate e non si segnalanodanni gravi a persone o a
cose.PiedilucoPiedilucoPiediluco Una casa, per fortuna disabitata, è stata danneggiata a Piediluco e ivigili del fuoco,
dopo il sopralluogo effettuato nelle prime ore della mattinadi domenica, hanno provveduto ad isolarla. A Marmore si
segnalano problemi allaSpecola Pio VI al Belvedere superiore della Cascata, in un casolare in stradadel Rancio, sulla
rocca di monte Sant Angelo e altri in abitazioni private.Problemi strutturali in generale, crepe in corso di verifica.
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viterbonews24.it
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Nuova scossa di terremoto nella notte tra Marche, Umbria e Lazio
[Redazione]
VITERBO - Una scossa di terremoto di magnitudo 4 è stata registrata stanottealle 2,33 tra Marche, Umbria e
Lazio.Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia(Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 11
km di profondità ed epicentro 4 km daCastelsantangelo sul Nera (Macerata), 9 da Norcia (Perugia) e 20 da
Accumoli(Rieti).Non si hanno al momento segnalazioni di nuovi crolli.
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