Gilberto Forni

Download Report

Transcript Gilberto Forni

Dal gruppo astrofili persicetani
MARGHERITA HACK (1922- 2013)
Gilberto Forni
Preferiva la bicicletta all’automobile, era vegetariana perché
amava tutti gli animali, condivideva con gatti e cani gli spazi
dell’esistenza della casa e dell’osservatorio astronomico. I
suoi studi si concentrarono sulle “variabili cefeidi” e sulle “stelle a
emissione B”: Zeta Tauri, 55 Cygni, Omega Tau, Zeta Hercules, sono
i nomi delle stelle che segnarono la sua carriera. Margherita
Hack si distinse e acquisì fama, soprattutto con la divulgazione
scientifica, scrisse una settantina di libri tra cui si ricordano:
Siamo fatti di stelle, La mia vita in bicicletta, L’universo di Margherita,
Una vita tra le stelle, inoltre pubblicò centinaia di articoli scientifici.
Alcuni anni fa assistetti a una sua conferenza che si tenne nel
teatro di un paese del modenese.
C’era posto solamente in ultima fila già mezz’ora prima
dell’orario d’inizio. Lei arrivò trafelata, con passo grintoso,
sebbene barcollante, attraversò la sala e si sedette a un tavolo
sul palcoscenico. Un personaggio che non conoscevo iniziò
la presentazione: “Vedete quanto la scienza riesce a tenerci
in forma, e come ci permette di invecchiare bene…”, lei lo
interruppe prendendo la parola con decisione:
“ Senza rincoglionire!” disse, gelando le signore bene delle prime
file e iniziando la conferenza con la sua cadenza toscana; iniziò
a descrivere le stelle come se fossero palline da tennis, a spiegare
i pianeti paragonandoli a cocomeri, senza troppi congiuntivi, né
formule a ingombrarle il discorso. E tutto mi risultava semplice
e chiaro: la Luna gira attorno alla Terra, che gira attorno al Sole,
che gira intorno al centro della galassia, che… e poi un fotone
qua e là, un po’ d’idrogeno e di elio, gli anni luce più lunghi di
un righello… il bello era che ogni similitudine aveva il suo senso
e dava il giusto significato alle cose che ci circondano. In ultima
fila ascoltavo, sorridevo e imparavo. Quando ci ripenso sorrido
di nuovo. Poi, a esposizione terminata, iniziarono le domande,
come succedeva sempre alle sue conferenze, le furono posti i
soliti, banali e provocatori interrogativi riguardanti l’astrologia,
la politica e la religione. “Lo sa che c’è chi la definisce uno
scienziato ossessionato da Dio?” e lei: ”Mai avuti turbamenti
religiosi. Non mi è mai fregato nulla dell’aldilà e non ho mai
avuto paura della morte: fin che ci son io non c’è la morte,
quando ci sarà la morte non ci sarò più io”.