n.18 - novembre 2016

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Transcript n.18 - novembre 2016

2° serie
Giornalino di informazione e formazione
della Parrocchia S.STEFANO da NICEA
novembre
2016
18
La sfida a cui reagire
a cura di p.Aldo
Nelle ultime settimana abbiamo vissuto momenti forti e intensi,
che certamente lasceranno una traccia nella nostra comunità civile
ed ecclesiale. Mi riferisco innanzitutto alla “visita” della Madonna
della Consolazione, ma penso pure agli alterni eventi legati alla
presenza/partenza degli immigrati. Le parole iniziali che il Vescovo ci ha rivolto
prima della recita del rosario, ci aiutano a cogliere la traccia aperta.
“…. noi dobbiamo andare al di là del quadro. Io vi ho portato il quadro della
Madonna qui perché la Madonna seduta con il bambino in braccio possa
essere per voi la madre che insegna.…. Se una parola e un verbo oggi dovete
portarvi a casa come parola consegnata dalla Madonna questa parola è
“reagire” con una rinnovata coscienza cristiana e una rinnovata coscienza
civile: REAGIRE….!”
Ho la sensazione che la “sfida” di fronte a cui maggiormente dobbiamo reagire sia
quella di essere troppo facilmente etichettati con l’immagine del recente passato
di quartiere ‘ndranghetista.
Significative a riguardo alcune righe dell’articolo di p.7 che commenta la cena con
i profughi: “sembra quasi il colmo: Archi, frazione reggina famosa negli anni per i
trascorsi di ‘ndrangheta e malaffare, divenuta, nel giro di qualche mese, il cuore
pulsante della solidarietà e dell’accoglienza!”. Sì, dobbiamo continuare a reagire
ai tentativi di volerci etichettare, perché Archi è
anche altro… (lo ha evidenziato anche il Sindaco nel
SOMMARIO
suo discorso fatto in chiesa!).
- “Dobbiamo reagire” ................2-3
- Notizie dal CPP ......................... 4
Proprio perché si possa continuare sempre più a
- Iinformazioni dal mondo cat.. .... 5
reagire, ho sentito il bisogno (mentre camminavo
- Conquistati dalla sua. ................ 5
dietro il quadro della Madonna nel suo ingresso
- Il coraggio di amare ................... 6
- Fratelli sotto lo stesso cielo ....... 7
nella nostra chiesa) di chiedere alla Vergine di
- Un santo al mese ...................8-9
riempiere della grazia divina la nostra parrocchia e
- Consacrati nella verità ............. 10
il nostro quartiere, proprio come aveva fatto
- Creativ – Arte .....................11-12
- Il sorriso è la benzina .............. 13
entrando nella casa di Elisabetta.
- Iniziative in calendario. ............ 14
- Anagrafe, turni, bilancio........... 15
- Notizie flash ............................. 16
Archi, 8 novembre 2016: storica visita della Madonna
Il messaggio del Vescovo ai numerosi fedeli raccolti
davanti al quadro della Madonna della Consolazione
a cura di p.Aldo
Riportiamo alcuni passaggi delle accorate parole che il Vescovo ha rivolto alla
numerosissima folla di fedeli accorsa alla notizia che il quadro della Madonna della
Consolazione veniva portato nella chiesa parrocchiale di S.Stefano da Nicea, a seguito
degli atti vandalici compiuti nelle settimane scorse nell’asilo nido di Archi, quando era
pronto per essere riaperto dopo i lavori di ristrutturazioni. Ecco alcune delle parole del
Vescovo
“…Abbiamo portato il quadro della Madonna e siamo felici, pieni di gioia: forse
non è mai venuto il quadro della Madonna qui e forse non verrà più, il quadro
che rappresenta l'unità religiosa della nostra città di Reggio. Però vorrei che mi
ascoltaste: noi dobbiamo andare al di là del quadro. Io vi ho portato il quadro
della Madonna qui perché la Madonna seduta con il bambino in braccio possa
essere per voi la madre che insegna. Ed io, Vescovo, vorrei avere la
presunzione questa sera di parlarvi in nome della Madonna. Voglio dire a voi
cose dalla Madonna, cose di Gesù e voglio approfittare di questo momento per
richiamare l'attenzione di tutta la città di Reggio su certi problemi e certe
carenze che noi non possiamo accettare, alle quali noi dobbiamo reagire.…. Se
una parola e un verbo oggi dovete portarvi a casa come parola consegnata
dalla Madonna questa parola è “reagire” con una rinnovata coscienza cristiana
e una rinnovata coscienza civile: REAGIRE….
…Non è possibile che nella nostra città
neanche in un mese cinque attentati
sono stati fatti al bene comune e 4 di
questi attentati sono stati fatti contro
strutture preparate per i bambini: i
bambini che non si toccano….
Reggio non può tacere dinanzi a
questa situazione, dobbiamo reagire e
io vi ho portato qui questa sera il
quadro non per un diversivo, ma
perché quello che sto per dirvi lo prendiate come detto dalla Madonna, sennò
questa fede religiosa a che serve?
I battesimi, le prime comunioni, le cresime e matrimoni a che servono se poi
dobbiamo assistere in città a questi fenomeni. Certo non voglio criminalizzare
tutta la città, ma sono fatti che succedono nella nostra città, sono fatti che
succedono in mezzo a noi! E certamente non saranno venuti da Marte o dalla
luna le persone che fanno questi scempi!
2
….Dobbiamo educarci con la scuola, con le parrocchie, con le famiglie. Certi
valori come legalità, come bene comune, dobbiamo insegnarli ai ragazzi. Voi
genitori dovete insegnare ai vostri figli che a scuola non possono prendere a
calci la porta, non possono scrivere sui banchi, non possono scrivere sui muri.
Dovete educarli a questi valori. E se la scuola vi chiama e vi dicono che vostro
figlio ha rotto qualcosa, non dovete giustificarli….
Certi valori come la legalità e il bene comune sono valori che dipendono anche
dalla nostra fede. Se io rompo una panchina, come cristiano sono colpevole e
devo confessartelo….
Questa sera voglio farvi riflettere
mentre recitiamo il rosario su
questo valore del bene comune al
quale tutti dobbiamo contribuire.
Se un asilo, una scuola viene
rispettata, è un bene di tutti. Se
disprezziamo quel bene ci
rimettiamo tutti. Ecco come il male
di uno si ritorce contro tutti…
Vorrei che tornassimo a casa
questa sera tutti con questa convinzione: quando io faccio un male contro il
bene comune quel male lo faccio contro tutti.
La Chiesa definisce così il bene comune: “è un insieme di quelle condizioni
della vita sociale che permettono tanto a gruppi quanto ai singoli membri di
raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente”. Un asilo
è un bene comune perché con l'asilo i bambini raggiungono l'educazione. Ecco
la grande idea che pongo davanti ai vostri occhi all'inizio di questa preghiera e
deve servirci a tutti per una conversione interiore che sia reale….
Come realizziamo le condizioni sociali per il bene comune? Le realizziamo se
ognuno di noi ogni gruppo tiene conto dei bisogni e delle legittime aspirazioni
degli altri gruppi. Io non sono solo nel mondo per cui faccio quello che mi pare
e piace. Infatti Dobbiamo imparare che la nostra libertà finisce lì dove
incomincia la libertà degli altri: se vuoi essere rispettato tu devi rispettare gli
altri. La nostra libertà deve coniugarsi con la libertà degli altri….
Genitori che mi ascoltate: educate i vostri figli in questo modo al rispetto
dell'altro e noi stessi cerchiamo di crescere con questa mentalità. Quanti posti
della nostra città sono diventati discariche proprio perché manca l'educazione
al rispetto dell'altro e del bene comune….
E’ proprio qui davanti al quadro della Madonna che io vi dico queste cose:
questa è fede. La fede non è solo stare con le mani giunte… E quando andiamo
a confessarci ricordiamo di dire che ho buttato la spazzatura fuori posto. Quella
che noi chiamiamo legalità è espressione anche della nostra nostra fede.
Chiediamoci: ho rispettato il bene comune, gli oggetti. In questo modo cresce
una città, in questo modo cresce un popolo…. Altrimenti diventiamo homo
homini lupus”.
3
NOTIZIE DAL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
di Patrizia Parisi
Nel consiglio pastorale parrocchiale che si è svolto lunedì 7
novembre 2016 alle ore 19.00 si è discusso della
programmazione pastorale liturgica dei prossimi mesi e si sono
definite le iniziative pastorali parrocchiali.
Ricordiamo che nei prossimi giorni ci sarà la chiusura diocesana
del Giubileo (sabato 12) e, a seguire la domenica di Cristo Re,
la chiusura universale a Roma. Facciamo fruttificare nei nostri cuori i semi della
tenerezza, della misericordia e del perdono che sono germogliati in noi in
quest’Anno Santo della Misericordia. “Chi fa opere di misericordia, le compia
con gioia” (Rm 12,8).
L’inizio dell’Avvento vedrà, il martedì, la ripresa della lectio divina settimanale ed
anche l’avvio di nuove iniziative come la catechesi mensile sul documento del Papa
Amoris laetitia, che si aggiunge agli incontri mensili con i genitori, e il venerdì,
della Coroncina della Divina Misericordia. E’ sempre più avvertita l’esigenza di
una formazione efficace degli operatori pastorali e la necessità di alimentare la vita
della comunità attraverso la preghiera e la partecipazione ai momenti di fede. A tal
proposito Padre Aldo invita tutti i membri a riflettere sulle Indicazioni pastorali
Diocesane sulla vocazione che sviluppano i temi della preghiera, della
testimonianza, dell’evangelizzazione e della chiamata. Propone di svilupparle
durante l’anno attraverso momenti di formazione e concrete iniziative pastorali
(come la preghiera e adorazione per le vocazioni, il gruppo vocazionale…) che ci
aiutino a crescere come comunità.
Tra le iniziative già messe in calendario si segnala che l’8
dicembre ci sarà la crespellata con cui si inaugureranno i
campi di basket e bocce.
“Domenica della CARITÀ”
Si è ripresa con il mese di ottobre la domenica della Carità, che sarà
proposta ogni 3° domenica del mese. Ha lo scopo di tenere vivo nella
comunità parrocchiale il senso di solidarietà. E’, in fondo, la
consegna che ci lascia, ora che si chiude, l’anno giubilare della
misericordia, che ci chiedeva di essere “misericordiosi come il Padre”,
attraverso una pratica più assidua delle opere di misericordia: “dar
da mangiare agli affamati…”. La condivisione dei viveri è possibile
non solo la 3° domenica del mese, ma sempre, ponendo ciò che si
vuole donare in chiesa dove è stato creato “l’angolo della carità”
4
Il Giubileo MARIANO
di Pietro Vadalà
Come ormai tutti sappiamo, il 20 di novembre si concluderà l’anno
GIUBILARE della MISERICORDIA voluto da PAPA FRANCESCO. Tra i
tanti momenti che hanno caratterizzato il percorso di questo anno speciale
merita di essere ricordato quello del giubileo mariano che è stato celebrato a
Roma lo scorso 7-9 ottobre.
Un Giubileo nel nome di Maria, la
migrante che ci insegna a camminare
nella vita, seguendo la volontà di Dio.
Papa Francesco nel celebrare l’Anno
Santo Mariano, non dimentica
l’attualità, e ricorda nella messa di
Domenica mattina, la solitudine che la
famiglia di Nazareth provò, scappando in Egitto, la stessa che moltissime
persone ancora oggi sentono non appena mettono piede su di un barcone di
fortuna, per guadagnarsi il futuro: il Santo Padre ci dice che moltissimi
stranieri, anche di religioni diverse, ci danno esempio di valori, che noi molte
volte dimentichiamo, o tralasciamo; infatti il Papa ci dice che chi vive
accanto a noi, forse disprezzato ed emarginato perchè straniero, può
insegnarci invece come camminare sulla via che il Signore vuole. Anche la
Madre di Dio, insieme al suo sposo Giuseppe, ha sperimentato la lontananza
dalla sua terra. Per lungo tempo, ci dice Francesco, anche lei è stata straniera
in Egitto, lontana da parenti ed amici; davanti ai tanti pellegrini, ai devoti
della Vergine, provenienti dai diversi Santuari del mondo, il Papa, ha invitato
a ritornare a Gesù per dirgli grazie per i benefici della sua misericordia, come
fece il samaritano, l’unico di dieci lebbrosi a farlo dopo esser stati guariti
dalla malattia. L’invito che ci fa’ Bergoglio, è di rivolgersi a Maria, per
comprendere che tutto è dono di Dio.
Durante la veglia del sabato, sul sagrato di piazza San Pietro, si sono
posizionate, le delegazioni dei grandi Santuari giunti in San Pietro da ogni
parte del mondo, formando una cordata d’amore intorno a Maria.
Ogni volta che contempliamo un momento, un mistero della vita di Cristo,
siamo invitati, ci dice il Papa, a riconoscere in quale modo Dio entra nella
nostra vita, per poi accoglierlo e seguirlo; significa farsi servi dei fratelli
discepoli come Maria.
5
31 ottobre 2016: cena di saluto agli immigrati presenti ad Archi
di Terry della Parrocchia S. Agostino
“Buon cammino, grazie”: è lo striscione che cattura l’attenzione appena
arrivati nella piazza della parrocchia di Santo Stefano, in Archi; uno
striscione ancora vuoto che aspetta di essere riempito dai pensieri di ciascuna
persona. Alcune associazioni del luogo e altri volontari hanno organizzato
questo momento per salutare l’ultimo gruppo di migranti rimasto, ormai da
tempo, nella struttura di primissima accoglienza e, adesso, quasi pronto a
partire verso una nuova destinazione.
Il benvenuto alla festa è dato da un momento di preghiera guidato dall’imam
Driss, per la comunità musulmana, e da padre Aldo, per la comunità
cristiana: insieme trasmettono un messaggio di speranza, calore e fraternità
che si è promulgato, poi, per tutto il resto della serata.
Un clima, quindi, di amicizia accompagnato da balli e musica provenienti da
diverse
parti
dell’Africa, un mix di
emozioni che tocca il
cuore di tutti noi
presenti, ma anche di
chi è assente. Molti,
infatti,
hanno
contribuito alla buona
riuscita della festa
cucinando
i
piatti
preferiti dai ragazzi che,
ovviamente, sono stati
più che graditi!
L’atmosfera si riempie di voci, risate e qualche specifico ringraziamento ai
volontari da parte dei ragazzi: «Cosa possiamo fare per sdebitarci?», chiede
qualcuno. La risposta è solo nel loro cuore, in fondo a quell’anima a cui noi
auguriamo tutta la felicità che merita.
“Buon cammino, grazie”. Adesso riesco a leggere tanti pensieri, tante
parole, tanti sentimenti… tutti fissati in piccoli fogli colorati che hanno il
volto di ognuno di questi amici.
Avete dato tanto… buona vita a tutti voi!
6
Chiesa e Associazioni insieme con i migranti
di Gabriella Lax
Condivisione è la parola d’ordine. Condivisione di gesti, di sorrisi e,
soprattutto, di emozioni. Lunedì sera, cena di arrivederci per il centinaio di
migranti ospitati nel centro di primissima accoglienza di Archi.
Un evento voluto e realizzato da chi, in questi anni, ha lavorato a contatto
con gli immigrati, con le loro storie di dolore e di addii. Insieme, a salutare
gli amici venuti da lontano ed arrivati nel nostro mare in cerca di bagliori di
speranza… Una cena per salutarsi, per scambiarsi un segno di pace tra i
popoli, nel cortile della parrocchia di Santo Stefano da Nicea ad Archi.
Un momento suggellato dalla preghiera condivisa col parroco della chiesa
di S.Stefano, p.Aldo Bolis e Moufakir Drìss, imam di Villapiana,
marocchino in Italia dal 1982, e guida della moschea della cittadina
cosentina Insieme a loro, a far da traduttore, il figlio di Driss, Abdellah,
ventiseienne in Italia dal 2004, oggi un mediatore culturale.
Karaoke, musiche portate dai ragazzi, in inglese ed in arabo e cibo
condiviso offerto dai presenti, oltre che da molti fedeli. «Fratelli e sorelle
sotto un unico ciclo... - racconta una
volontaria - nessuna paura, niente odio,
solo la gioia di stare insieme». Perché è
stata la gioia, quella pura e contagiosa,
ad attraversare le anime.
A pensarci sembra quasi il colmo.
Archi, frazione reggina famosa negli
anni per i trascorsi di ‘ndrangheta e
malaffare, divenuta, nel giro di qualche mese, il cuore pulsante della
solidarietà e dell’accoglienza. Un luogo in cui chi può aiuta l’altro. In cui
giovani donne e uomini volenterosi si improvvisano insegnanti per far
conoscere ai giovani migranti l’italiano. L’ex polo della facoltà di
“Giurisprudenza” ha avuto lettini, docce, pranzi e cene per tutti. Una
struttura che però, dopo qualche mese, si è dimostrata inadeguata ai flussi
continui che la città, così come l’Europa, non era riuscita ad immaginare, né
tantomeno a fronteggiare.
Del centro di Archi ne ha parlato anche il sindaco al consiglio comunale…
Ai cittadini, che tanto si sono spesi per l’accoglienza, la struttura sarà
restituita nel migliore dei modi, ha promesso il primo cittadino.
7
Un santo al mese
vescovo – 11 novembre
Martino nacque a Sabaria in Ungheria nell'anno 316, quando era
imperatore Costantino.
Figlio di un ufficiale, visse la sua infanzia in diverse città-guarnigione.
Un mondo fatto del cigolio dei carri sul selciato, del clamore delle
botteghe intorno ai campo, di disciplina militare, di intenso lavoro dei
contadini e dei soldati addetti ai lavori più duri.
Martino, suo malgrado, deve imparare il mestiere delle armi. Essendo
figlio di un soldato romano, è arruolato già a 15 anni e inizia ad
esercitarsi nell'arte della guerra. Controvoglia è al servizio del dio
della guerra, Marte, di cui porta il nome. Anche se già dall'età di 12
anni, a Pavia, ha incominciato a servire un altro Dio.
L'inverno del 339 è particolarmente freddo. Alla porta della città di
Amiens, Martino incontra un povero quasi nudo che chiede aiuto.
Commosso, strappa il suo mantello militare a metà per rivestirlo.
Quella stessa notte gli appare Cristo, che gli mostra la parte del mantello donato al povero.
Per Martino, già catecumeno, è giunta l'ora di chiedere il battesimo e
di rivestire la veste bianca dei battezzati. Ha 18 anni.
Dovrà restare militare ancora per lunghi anni, ma sotto l'armatura
dell'ufficiale sta maturando il soldato di Cristo. Prendendo il Vangelo
sul serio tratta bene lo schiavo che è a suo servizio e cerca di
convertire il suo tribuno.
Nel 354 rifiuta il dono che l'imperatore Giuliano offre come
ricompensa ai suoi ufficiali, ma in cambio gli chiede di essere lasciato
libero di servire il suo Dio, poiché nessuno può servire due padroni.
Appena libero, Martino raggiunge Ilario, il santo vescovo di Poitiers,
che diverrà per lui il maestro ammirato ed il padre amato.
8
Poi, obbedendo ad un sogno, torna a casa
con il desiderio di convertire i genitori. La
madre l'accoglie e condivide la sua fede,
non così il padre.
Nel viaggio di ritorno si scontra con gli
Ariani che negano la divinità di Cristo. A
Milano riescono a catturarlo, lo picchiano e
lo cacciano dalla città.
Martino si ritira a Gallinara, un'isola della
costa ligure, dove vive da monaco
pregando e digiunando.
Nella primavera del 360 viene a sapere
che Ilario ha finito l'esilio, è ritornato a
Poitiers e ha ripreso la guida degli altri
vescovi nella lotta contro l'eresia ariana. Martino raggiunge subito il
suo maestro spirituale che lo consiglia di provare a realizzare il suo
sogno di vita monastica. Con alcuni compagni si ritira a Ligugé. Ben
presto molti lo seguono e Ligugé diventa il primo monastero
d'occidente.
Nel luglio del 371 Martino è quasi costretto da una folla di abitanti
della Turenna ad accettare di essere il loro vescovo. Nonostante
l'opposizione di alcuni vescovi mondani che lo rifiutano per la sua vita
da povero, il popolo sceglie lo stile evangelico di Martino in opposizione ad una Chiesa legata ai ricchi ed ai potenti. Nominato vescovo
di Tours, Martino, che rifugge dallo stile mondano, pone la sua sede
a due miglia dalla città, a Marmoutìer. Come Gesù si ritirava sulla
montagna a pregare, cosi Martino prepara la sua opera di
evangelizzazione sulle alture dì Marmoutier in mezzo ai suoi fratelli
monaci che pregano e digiunano con lui.
Da qui porta avanti il suo compito di Vescovo in modo molto attivo:
infatti, a piedi o a dorso d’asino, visita anche i luoghi più sperduti della
sua diocesi. E diviene una figura di grande importanza come
evangelizzatore della Gallia rurale e come padre del monachesimo
francese; la sua fama si diffonde in tanto in Occidente quanto in
Oriente.
L’8 novembre 397 muore a Candes dove si era recato per mettere
pace tra i chierici in lite tra loro. Il suo corpo fu ricondotto, navigando
sulla Loira, fino a Tours. Fu sepolto nel cimitero del sobborgo in una
semplicissima tomba, dove ben presto sarebbe sorta una basilica.
9
CAMMINO DIOCESANO 2016-2017 /1° parte
Un anno dedicato alle
VOCAZIONI
di speciale consacrazione
di Maurizio Demetrio
Il nuovo anno pastorale per l'intera diocesi di Reggio Calabria – Bova sarà
dedicato alla riflessione sulle vocazioni di speciale consacrazione.
Il nostro Arcivescovo, infatti, a chiusura dell'anno giubilare della
misericordia, voluto da Papa Francesco, ha ritenuto opportuno richiamare la
nostra attenzione sulla necessità di riflettere su questo importante tematica.
Ma cos'è che ha spinto Mons. Morosini ha compiere questa scelta? La prima
e sicuramente più immediata risposta è la carenza di sacerdoti, religiosi e
religiose che ormai si registra in tutta la Chiesa italiana.
Certamente questo sarà uno dei motivi, ma non l'unico. Infatti, così come più
volte dallo stesso presule specificato, l'indizione di un anno di riflessione e
preghiera per le vocazioni si è reso necessario
perchè sempre di più nelle nostre assemblee,
nelle nostre catechesi e nei gruppi il tema
sembra essere scomparso.
Ed allora cosa vuole dire vivere un anno di
riflessione e preghiera per le vocazioni di
speciale consacrazione? Vuol dire mettere al
centro dei nostri percorsi pastorali la vocazione,
sia essa di speciale
consacrazione o sponsale. La vita del cristiano è
chiamata ad un progetto di amore che il Padre ha
sin dalle origini pensato per ciascuno e la cui
realizzazione porta alla felicità.
Ed è proprio da quest'ultima affermazione che
partiremo per sviluppare le ragioni e la
necessità di un anno di riflessione e preghiera
per le vocazioni di speciale consacrazione.
.
10
(1 - continua)
di Stella Suraci
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Arte e Cultura
-5° parte-
Alla SCOPERTA
delle nostre ORIGINI
di Angelita Riggio
La fama egli splendori della città di Reghion non ebbero eguali, Stra' bòn, la definì
città illustre e il filosofo Plàtòn riferì delle tonalità violacee che al tramonto
assumevano i colori del mare e dell'entroterra, nel tratto di costa che va da
Cannitello a Palmi, passando per Scilla e Bagnara, da cui è rimasto l'attuale
toponimo "Costa Viola": a livello ottico, ciò è dovuto alla conformazione
morfologica del fondale marino, che sprofonda bruscamente.
La prosperità economica, aveva favorito la crescita culturale della città; il punto di
contatto di queste due sfere lo possiamo ritrovare nella ceramica Calcidese a figure
nere: si tratta di un raffinato vasellame dipinto a figure nere che vide come centro
di produzione principale Reggio. Sui vasi reggini, si può, guardando un'immagine,
citare il verso omerico esatto che esso illustra e riproduce e mette in relazione la
cultura dei maestri pittori con l'opera di Theagenes Reggino, primo grammatico e
primo studioso di Omero della storia, capace di restituire il testo originario
dell'Iliade e dell'Odissea, ma anche di influenzare le botteghe dei ceramografi
Reggini.
(continua).
La CATTEDRALE di Reggio Calabria /1
di Pino Calabrò
La Cattedrale di Reggio Calabria è il più grande edificio sacro dell’intera
Calabria: m. 94 in lunghezza, 22 in larghezza e 21 m. in altezza.
Nel corso dei secoli ha subito vari passaggi e rifacimenti: intorno al 1000 la
Cattedrale è stata legata prima con la chiesa latina di Roma, poi con quella
greco-bizantina, infine di nuovo all’influenza latina. Diversi sono stati i
rifacimenti per terremoti, guerre, saccheggi fino alla riedificazione nella
forma attuale dopo catastrofico terremoto del 28 dicembre del 1908 (ore
5,00). I lavori di costruzione, per iniziativa del vescovo mons. Rinaldo
Camillo Rousset iniziarono con la posa della prima pietra il 15 luglio 1917 e
si protrassero fino al 2 settembre 1928, concludendosi nel 1929 con la
costruzione del campanile. E’ sopraelevata rispetto alla prospiciente vasta
piazza recentemente abbellita.
La Cattedrale si raccorda con una scalinata sulla quale sono collocate le due
statue di San Paolo e di Santo Stefano da Nicea.
(continua).
12
B
U
O
N
di Melissa Parisi
Un prete e un rabbino si incontrano dopo tanti anni che non si
vedono. Entrambi hanno un nipote a cui tengono molto. Tra l'altro,
si sa, gli ebrei hanno fama di essere molto intelligenti. Il rabbino
chiede "Come sta il tuo caro nipote?".
E il prete risponde "Bene grazie. E' un ragazzo molto buono. Senza
dubbio diventerà prete come me! E il tuo?".
"Il mio" dice l'altro "ha finito il liceo e si è iscritto a ingegneria".
Il prete è un po' invidioso e quindi aggiunge: "Sai, mio nipote è
talmente bravo che forse diventerà vescovo...".
E il rabbino: "Il mio invece è così intelligente che riuscirà a entrare
alla NASA...".
Il prete pensa: "Caspita, addirittura la NASA" ed è verde di invidia.
Quindi sbotta: "Mio nipote diventerà cardinale!".
E il rabbino: "Cardinale...e poi basta?".
"Be' -ribatte il prete- magari diventerà Papa!".
"Papa... e basta?" dice il rabbino.
"Come, Papa e basta, che cosa vuoi, che
diventi Dio?".
"Non faccio per vantarmi"- dice il rabbino "ma uno dei nostri ragazzi c'è riuscito!...".
R
I
S
O
F
A
P
A
R
A
D
I
S
O
.
Sei contento della nuova macchina che hai acquistato?
Mah… …per dire la verità mi è venuto qualche dubbio quando ho
letto il libretto di istruzioni
Come mai?
Perchè nell’ultima pagina ci sono gli orari degli autobus!
La catechista chiede a Pierino:
-Dimmi caro cos’è un uomo senza fede?
E Pierino risponde:
-Uno scapolo.
Una frase dice al verbo: "Sposami!". Ed
il verbo: "Mi dispiace ma sono già
coniugato!!!”
13
14
NASCITE e BATTESIMI
Anche se con mestizia per il brevissimo corso della sua vita terrena,
condividiamo la serenità e gioia dei genitori Roberto e Stefania per il dono
del piccolo D’Antoni LEONARDO COSIMO, nato il 1 novembre,
solennità di Tutti i Santi, che ora già glorifica Dio accompagnando i suoi
genitori. Essi sono certi di avere ora, in cielo come angelo, quel figlio, che
hanno avuto la gioia di poter amare e vedere, anche se per pochi giorni, ma
sufficienti per scorgere con la fede i tanti segni della luce di Dio.
DEFUNTI




il 23 ottobre è morto Costa SALVATORE di anni 73
il 28 ottobre è morta Callea ANNA ved. Pennestrì di anni 90
il 8 novembre è morto D’Antoni LEONARDO COSIMO di 6 giorni
il 9 novembre è morta Nicolò CARMELA in Porcino di anni 73
Turni di ANIMAZIONE della messa domenicale
* 20 novembre: 3° elementare
* 27 novembre: 4° elementare
* 4 dicembre: 5° elementare
* 11 dicembre: Coro
Proiezione FILM (domenica ore 16.30)





13 novembre: Simba, il Re Leone (cartone)
20 novembre: Il 7 e l’8 (comico con Ficarra e Picone)
27 novembre: La terra di Maria (film di contenuto sul Medjugorje)
4 dicembre: Miseria e nobiltà (commedia italiana con Totò)
11 dic.: Continuavano a chiamarlo Trinità (con Bud Spencer e Terence Hill)
Bilancio Parrocchiale di OTTOBRE 2016
ENTRATE
collette SS.Messe
ministero parroci
offerte a mano
offerte pulizia d.chiesa
candele
TOTALE entrate
P. di giro: pro-Missioni
USCITE
570,00
315,00
630,00
226,00
50,00
1.791,00
370,00
culto+foglietti
pulizia della chiesa
cancelleria
capitaria parroco
att.parr.
manut.immob.: basket+bocce
TOTALE uscite
passivo mensile
91,00
210,00
12,00
100,00
30,00
2.002,00
2.445,00
- 654,00
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vita parrocchiale in breve
Oratorio adulti-anziani
Gruppo VOCAZIONALE
Sono ripresi ogni mercoledì alle ore
16.00 gli appuntamenti dell’oratorio
per gli adulti e anziani, caldamente
invitati ad incontrarsi per un momento
settimanale di amicizia e fraternità.
A seguito della proposta annuale
diocesana, si è deciso di ricostituire il
gruppo vocazionale, che si riunirà una
volta al mese. Chi desidera farne
parte, faccia riferimento a Mimma M.
Inaugurazione bocce-basket
Raccolta pro MISSIONI
L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, si
ripeterà la crespellata serale, con cui
si inaugureranno i 2 nuovi spazi di
gioco: il campetto di basket e quello di
bocce. Entrambi saranno preceduti
nelle prossime settimane da iniziative
sportive. Chi vuole partecipare si
rivolga a Alessio, Pasquale o Natale.
Grazie alla raccolta straordinaria fatta
in parrocchia e nei lotti domenica 23
ottobre, si è potuto consegnare la
somma di 370,00 € per le Missioni.
CALENDARIO pastorale
NOVEMBRE
 14 l.: incontro catechisti (19.00)
 16 m.: inc. Gender (18.30-Regione
 19 s.: incontro dei genitori (15.30)
 20 d.: mandato Min.st.Com. (15.45
 21l.: incontro CPP (19.00)
 22 m.: inizio lectio (19.00)
 26 s.: incont. ministranti ad. (19.30)
 27 d.: 1°Avvento –
 27 d.: Madonna all’Eremo (15.30)
 30 d: giubileo dell’infanzia
DICEMBRE
 3 s.: Catechesi parrocchiale (18.0)
 5 l.: incontro oratorio (19.00)
 6 m.: form.Min.str.Com. (18-Semin.)
 8 g: Immacolata - crespellata
 9 v.: form.Catechisti (18-SS.Salvat.)
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Iniziative di formazione
Nella pagine delle “Iniziative in
calendario” (p.14) sono riportate le
locandine di alcuni percorsi formativi
diocesani. Per l’impatto che può avere
nella società, in particolare nelle nuove
generazioni, si segnala l’incontro
culturale sul GENDER (mercoledì 16
novembre- 18.30- sala della Regione).
Pure preziosa l’opportunità formativa
per gli operatori Caritas che si terrà ad
Archi-S.Giovanni il mercoledì - 19.00
Coroncina e Lectio
E’ già iniziata la recita comunitaria
della
Coroncina
alla
Divina
Misericordia (venerdì ore 15.00);
martedì 22 novembre (ore 19.00)
riprenderà pure la lectio sulle letture
della domenica.
Laboratorio di informatica
Nel salone parrocchiale inizierà
venerdì 18 novembre (15.30) il
laboratorio oratoriale di informatica per
aiutare ragazzi e adulti ad utilizzare
alcune potenzialità del computer.
sul sito della parrocchia puoi trovare
la versione a colori del giornalino