EducAzione ai diritti umani - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto

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Transcript EducAzione ai diritti umani - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto

Comitato Giovani
della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO
Sezione regionale per il Veneto
Proposta formativa per gli istituti scolastici superiori di secondo grado:
“EducAzione ai diritti umani”
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CENNI STORICI
UNESCO, l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per l’Educazione, le Scienze e la
Cultura nacque nel 1945, tre anni prima della Dichiarazione Universale dei diritti
dell’uomo, dai lavori della Conferenza dei Ministri dell’Educazione dei Governi alleati che
si riunirono a Londra per individuare e porre le fondamenta per la costruzione futura e
duratura di un ordine internazionale di pace, una volta che il secondo conflitto mondiale
fosse giunto al termine. L’atto costitutivo dell’UNESCO venne adottato il 16 novembre
1945 ed entrò in vigore il 4 novembre 1946 a seguito del deposito dello strumento di
ratifica da parte di venti Stati, come disposto dall’articolo 15. Nel Preambolo della
Costituzione gli Stati Parti della Convenzione dichiararono: “​[...] che poiché le guerre
nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le
difese della pace; che la reciproca incomprensione dei popoli è sempre stata, nel corso
della storia, l’origine dei sospetti e della diffidenza tra le nazioni, per cui i dissensi hanno
troppo spesso degenerato nella guerra; che il grande e terribile conflitto testé terminato è
stato generato dalla negazione dell’ideale democratico di dignità, d’eguaglianza e di
rispetto della personalità umana e dalla volontà di sostituirgli, sfruttando l’ignoranza e i
pregiudizi, il dogma delle diversità razziali ed umane; che la dignità dell’uomo esige la
diffusione della cultura e l’educazione generale in un intento di giustizia, di libertà e di
pace, per cui a tutte le nazioni incombono sacrosanti doveri da compiere in uno spirito di
mutua assistenza; che una pace basata esclusivamente su accordi economici e politici tra i
Governi non raccoglierebbe il consenso unanime, duraturo e sincero dei popoli e che, per
conseguenza, detta pace deve essere fondata sulla solidarietà intellettuale e morale
dell’umanità”.
Nel pieno del secondo conflitto mondiale, indipendentemente dagli esiti finali dello
stesso, i Governi alleati cercarono una soluzione affinché tali brutalità e barbarie non
potessero mai più verificarsi in futuro e identificarono nell’educazione e nell’istruzione
tale soluzione.
Per tali motivi venne istituito UNESCO, con l’obiettivo di contribuire al mantenimento
della pace e della sicurezza rafforzando, con l’educazione, le scienze e la cultura, la
collaborazione tra le nazioni, allo scopo di garantire il rispetto universale della giustizia,
della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, a profitto di tutti, senza
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distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione, e che la Carta delle Nazioni Unite
riconosce a tutti i popoli (Art. 1.1 Costituzione UNESCO).
Attualmente gli Stati Parti di UNESCO sono 195. L’operato e la vocazione
dell’Organizzazione sono pertanto universali.
A seguito della firma della Convenzione di Londra l’Italia ha istituito nel 1950 la
Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO avente lo scopo di favorire la promozione,
il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi UNESCO in
Italia.
Nel 2015 nasce il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO,
un’associazione no profit composta da giovani tra i 20 e i 35 anni, presenti e strutturati in
ciascuna regione italiana, che si propone di realizzare e promuovere attività in tutto il
territorio italiano per avvicinare UNESCO ai giovani e viceversa, nonché favorire il dialogo
tra istituzioni e società civile al fine di attuare i valori ed i principi UNESCO in Italia.
La proposta formativa elaborata dal Comitato Giovani della Commissione Nazionale
Italiana per l’UNESCO per l’anno scolastico 2016/2017 riguarda l’educazione ai diritti
umani. Quest’ultima trova la propria base giuridica all’interno dell’articolo 26 comma 2
della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, il quale dispone “​L'istruzione deve
essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del
rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la
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comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e
deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace”.
Eleanor Roosevelt presenta la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
RIFERIMENTI ALL’ ATTUALITA’
In una società caratterizzata dall’attraversamento di una crisi valoriale, dal diffondersi
dell’estremismo e della violenza, soprattutto tra i giovani, è necessario moltiplicare gli
sforzi di informazione, educazione e comprensione dei diritti umani fondamentali e dei
valori da questi incarnati. Troppo spesso le istituzioni preposte alla promozione dei diritti
umani sono percepite con distacco e lontananza dalla società civile. Il Comitato Giovani
UNESCO si propone di ridurre questo divario avvicinando istituzioni e giovani, nell’intento
di rendere i ragazzi attori e promotori di una cultura di pace, di solidarietà, di
comprensione e conoscenza dell’altro secondo un approccio “glocale” (dal locale al
globale) e pragmatico.
La Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e il sistema valoriale di cui UNESCO si fa
promotore necessitano una interpretazione che li renda accessibili e li leghi all’attualità
esperienziale dei giovani studenti. A tal fine si propone di stimolare una riflessione
attraverso modalità che offrano la possibilità di conoscere il documento adottato
dall’Assemblea Generale, i relativi dispositivi e la connessione tra questi strumenti e la
realtà quotidiana attraverso casi concreti ed attuali che possano far comprendere ai
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ragazzi stessi come il tema dei diritti umani sia molto più vicino a loro di quanto possano
pensare.
Già all’epoca dell’atto costitutivo dell’UNESCO, ci si rese conto di come l’educazione e il
diritto alla conoscenza fossero gli elementi base e i principi cardine sui quali poi si sarebbe
fondata una nuova società civile nell’era post bellica.
Il focus rientra per contenuti ed obiettivi nell’ambito dell’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione” volto a formare le nuove generazioni attraverso la consapevolezza del
sistema di valori del vivere civile, stimolando la partecipazione attiva all’interno della
società.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso la realizzazione della presente
proposta formativa sono:
●
Far conoscere il sistema di valori UNESCO, di cui il Comitato Giovani della CNI per
l’UNESCO è promotore;
●
Informare e far comprendere i diritti umani contenuti nella Dichiarazione
Universale dei diritti dell’uomo, nel Patto sui diritti civili e politici e nel Patto sui
diritti economici sociali e culturali (nonché nei principali documenti internazionali
disciplinanti i diritti umani);
●
Elucidare valori universali;
●
Far acquisire e sviluppare capacità di analisi e di comparazione;
●
Stimolare e promuovere la partecipazione attiva dei giovani;
●
Stimolare l’interiorizzazione dei concetti fondamentali attraverso la produzione
creativa ed originale e la rielaborazione personale e di gruppo dei contenuti
proposti;
●
Promuovere la contestualizzazione della Dichiarazione universale nella società
attuale e nell’esperienza del quotidiano;
●
Promuovere riflessioni, discussioni e analisi riguardanti questioni d'attualità
attraverso, ​inter alia, la simulazione di casi concreti e la preparazione di elaborati
da parte degli studenti;
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●
Educare ed educarsi a comportamenti responsabili impegnandosi a modificare una
serie di atteggiamenti anche quotidiani.
●
Informare sull’adozione dell’Agenda 2030 e dei ​Sustainable Development Goals
(gli obiettivi di sviluppo sostenibili che sono stati adottati nel 2015 in linea di
continuità con i ​Millennium Development Goals e possono essere considerati un
piano operativo per realizzare concretamente i diritti umani in tutto il mondo);
FINALITA’
Le finalità che si intendono perseguire attraverso la presente attività formativa sono:
●
Promuovere una cultura della pace, della interculturalità, del rispetto e della
conoscenza dell’altro, senza qualsivoglia tipologia di pregiudizio;
●
Creare nelle giovani generazioni la consapevolezza dei propri diritti e doveri,
promuovendo una concreta realizzazione degli stessi;
●
Rendere consapevole lo studente del percorso effettuato dall’essere umano per
cercare di salvaguardare la propria persona e poter esprimere liberamente la
propria opinione.
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●
Riconoscersi come persona alla luce della Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo, delle leggi nazionali e della normativa europea e cercare soluzioni ed
alternative razionali ai problemi attuali, anche attraverso la realizzazione da parte
degli studenti di una loro Carta dei diritti umani, la quale consentirà di
comprendere la loro visione della società attuale, i loro bisogni ed esigenze ed
eventuali loro soluzioni.
●
Partecipare al processo di accoglienza e di integrazione tra studenti all’interno
della scuola.
METODOLOGIA
La metodologia adottata è quella della multidisciplinarietà e dell’educazione orientata
all’azione, secondo quanto disposto dalla ​Raccomandazione adottata nel novembre 1974
dalla Conferenza Generale dell’UNESCO ​sull’educazione per la comprensione, la
cooperazione e la pace internazionali e sull’educazione relativa ai diritti umani e alle
libertà fondamentali.
IPOTESI CAUSALI
I molteplici episodi di intolleranza, discriminazione e violenza comunicati ogni giorno dai
mezzi di informazione conducono alla creazione, al consolidamento e al rafforzamento di
pregiudizi, differenze sociali e creazione di gruppi sociali estremisti.
Questo comporta per lo studente una accresciuta difficoltà d’integrazione all’interno della
società la quale può sfociare in fenomeni di razzismo e violenza, episodi che inducono il
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pensiero errato di ricerca di integrazione all’interno della società. Il giovane pensa di non
avere diritti e di non essere tutelato nella sua individualità e nel suo ruolo nel mondo.
IPOTESI D’INTERVENTO
La conoscenza e la comprensione delle problematiche odierne correlate ai diritti umani
saranno i due cardini delle ipotesi di intervento. Si cercherà di stimolare le risorse
presenti nella rete sociale, affinché gli studenti siano più attivi e siano in grado di essere
più supportivi all’interno della società.
Si vuole stimolare l’empatia e la capacità di comunicazione relazionali all’interno dei
gruppi. Stimolare la capacità di mettersi nell’altro, accettarsi e integrarsi, nonostante le
varie difficoltà (poco lavoro, poca parità di genere ecc).
Sarà interessante capire quali sono i problemi attuali per i ragazzi e quali sono per loro le
possibili soluzioni.
Con questo progetto si intende stimolare la conoscenza nell’ambito dei diritti umani fra i
ragazzi stessi e le integrazioni di ognuno di noi, in base alle nostre capacità e conoscenze
all’interno della società: la creazione di una maggiore collaborazione attraverso
l’eliminazione delle barriere relazionali quali le differenze sociali o etniche sarà uno dei
risultati ai quali questo progetto tenta di arrivare, attraverso le sopra descritte ipotesi di
intervento.
L'attività formativa si struttura in n. 3 incontri di ore 2 ciascuno, per un totale di n.
6 ore per percorso formativo e ogni incontro è basato sullo schema PDCA. Il PDCA
(Plan-Do-Check-Act) è un metodo di gestione in quattro fasi, utilizzato in attività per il
controllo e il miglioramento continuo dei processi.
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FASE PLAN – Nella prima fase è previsto un colloquio e un confronto con gli
studenti e il personale didattico per poter approfondire eventuali richieste o
esigenze.
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■
FASE DO – Nella seconda fase, dove è prevista l’azione del progetto, saranno
introdotti e spiegati i diritti umani contenuti nella Dichiarazione universale. Ci sarà
modo di interloquire con gli studenti su vissuti soggettivi, fatti d’attualità e sulle
loro esigenze quotidiane, le quali sovente non incontrano sufficiente attenzione
da parte della società.
Ai ragazzi verrà proposto di poter creare una loro Carta dei diritti umani. Questo
permetterà di capire cosa hanno appreso e come interpretano i diritti umani
nell’attuale società.
Si elucideranno i diritti umani con un approccio partecipativo - concertativo,
dando molta importanza ai processi di co-definizione dei contenuti in
considerazione delle esigenze percepite e della co-progettazione tra gli studenti.
■
FASE CHECK - Saranno rivisti gli obiettivi previsti inizialmente dal progetto. Nella
fase Check, sarà svolta una valutazione in itinere per valutare se si stanno
perseguendo gli obiettivi prestabiliti dal progetto. Le informazioni sono utili per
realizzare il passo successivo: "Act".
■
FASE ACT – Nella fase Act è possibile determinare se gli obiettivi ed i risultati sono
stati raggiunti e se la metodologia adottata si è rivelata corretta. Tale fase richiede
azioni correttive su eventuali differenze significative registrate tra i risultati
effettivi e attesi. Si analizzeranno le differenze per determinarne le cause e
individuare gli aspetti sui quali agire per apportare le modifiche e ottenere il
miglioramento del progetto. Quando un procedimento, attraverso questi quattro
passaggi, non comporta la necessità di migliorare la portata a cui è applicato, il
ciclo PDCA può essere raffinato per pianificare e migliorare con maggiore dettaglio
la successiva iterazione, oppure l'attenzione deve essere posta in una diversa fase
del processo.
Durante ogni incontro è previsto uno spazio iniziale di 30-45 minuti dedicato alla lezione
frontale, cui faranno seguito le attività interattive. Le tematiche affrontate durante le
lezioni frontali sono ​la comprensione e la tutela dei diritti umani fondamentali, la
promozione di una cultura di pace, il dialogo interculturale, la partecipazione attiva e
consapevole dei giovani nella società. Durante la lezione frontale saranno stimolati il
dialogo e lo scambio di pareri tra gli studenti, anche con modalità di ​brain-storming.
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L’obiettivo della lezione frontale è quello di fornire ai partecipanti le nozioni di base in
materia di diritti umani, sulle quali ciascuno di essi potrà sviluppare il proprio pensiero
articolato.
Nel corso del primo modulo formativo alla lezione frontale farà seguito ​la discussione in
piccoli gruppi di alcuni casi di attualità, con l’obiettivo di permettere agli studenti di
familiarizzare con i concetti relativi ai diritti dell’uomo e favorire l’identificazione delle
situazioni di violazione di tali diritti. Gli studenti saranno stimolati a sviluppare le proprie
capacità empatiche tramite l’immedesimazione con i protagonisti dei casi presentati e
verranno quindi guidati alla comprensione dell’universalità di quei concetti che
costituiscono le fondamenta dei diritti umani.
Il secondo modulo formativo prevede l’utilizzo del ​role-play allo scopo di simulare in aula
la Conferenza di Londra del novembre 1945, che portò alla nascita dell'UNESCO. Il
role-play è un particolare tipo di esercitazione che richiede ai partecipanti di svolgere, per
un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra
loro, mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” dei contenuti e dei processi che la
rappresentazione manifesta. Si tratta quindi di una rappresentazione improvvisata e quasi
teatrale di una scena simile a quello che può accadere nella realtà. Tale attività mira a
rendere i partecipanti consapevoli dei propri atteggiamenti, evidenziare i sentimenti e i
vissuti sottesi alla situazione creata e rinviare alla dimensione soggettiva, alle modalità di
proporsi nella relazione e nella comunicazione.
La scelta di tale metodo è motivata dall’apprendimento per imitazione e azione che è in
grado di elicitare, attraverso l’osservazione del comportamento degli altri, i commenti
ricevuti sul proprio e mediante l’analisi dell’intero processo.
Infine, durante il terzo modulo formativo agli studenti verrà chiesto di lavorare in gruppo
per elaborare una propria carta dei diritti umani fondamentali da condividere in plenaria.
Seguirà un breve sunto dell’attività svolta e la raccolta dei questionari di feedback.
Le strategie d’intervento saranno:
●
Il lavoro di gruppo: offre importanti strategie che permetteranno di elaborare
metodi di partecipazione finalizzati a valorizzare, stimolare il confronto tra i pari e
l’apprendimento attivo per quanto concerne la comprensione e la tutela dei diritti
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umani fondamentali, la promozione di una cultura di pace, il dialogo
interculturale, la partecipazione attiva e consapevole dei giovani nella società.
●
L’empowerment individuale e sociale: un processo attraverso il quale le persone
diventano consapevoli dei diritti e dei bisogni all’interno della società trovando le
capacità e la consapevolezza di essere parte integrante della società e portatori di
diritti.
●
Sviluppo dell’assertività e dell’empatia: elucidando i diritti contenuti nella
Dichiarazione Universale dei diritti umani si stimolerà lo studente a confrontarsi
con le difficoltà presenti nell’attuale società.
TARGET
L’attività formativa proposta si rivolge agli studenti delle classi IV degli istituti secondari
superiori della regione Veneto.
In particolare si potrà lavorare con una sola classe di max 30 studenti per n. 1 Istituto
scolastico per ciascuna delle seguenti città:
●
Padova,
●
Venezia,
●
Verona,
●
Vicenza.
PARTNER
L’attività sarà interamente realizzata dai membri del Comitato Giovani della Commissione
Nazionale Italiana per l’UNESCO – Sezione regionale per il Veneto, in accordo con il
Dirigente scolastico ed il corpo docenti di ogni singolo istituto.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’
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Agli studenti verrà introdotta la Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo e si
promuoverà la sua conoscenza e comprensione attraverso la discussione e la
comparazione di casi concreti d'attualità. In particolare, verrà utilizzato il testo della
Dichiarazione come base concreta di confronto con l’attualità, in una prospettiva
comparata: lo studente sarà impegnato ad analizzare sia il testo della Dichiarazione, sia il
contesto sociale attuale in cui egli vive. Il risultato atteso sarà l’attualizzazione del testo
stesso attraverso la comparazione con casi concreti.
Lo studente sarà pertanto impegnato nel ricercare i diritti lesi della persona, utilizzando il
testo della Dichiarazione come base di partenza: l’obiettivo di questa attività sarà
trasmettere l’importanza, la concretezza e l’applicazione attuale del contenuto della
Dichiarazione nella vita quotidiana di ciascuno. Sovente si è portati a pensare che i diritti
umani siano lontani dalla propria realtà, si è portati a trattarli come qualcosa di scontato,
di ovvio. Il Comitato Giovani per l’UNESCO - sezione regionale per il Veneto, sarà quindi
impegnato a far comprendere, anche con il contributo dei docenti coinvolti nelle attività,
l’importanza del testo della Dichiarazione.
Agli studenti sarà chiesto di simulare in aula, attraverso il ​role-play, alcune fasi del
processo che portò la CAME (​Conference of Allied Ministers of Education), dal 1942 al
1945, alla Conferenza di Londra (novembre 1945) e alla nascita dell'UNESCO.
A ciascuno studente verrà attribuito il ruolo di Ministro dell’Educazione o plenipotenziario
di ciascuno degli stati che hanno partecipato alla Conferenza di Londra. Si trattava di Paesi
Alleati contro i regimi nazi-fascisti, contro le dittature imperanti sul territorio europeo e
oltre. Ciascuno studente dovrà immedesimarsi nella parte assegnata e rappresentare le
esigenze avvertite in quel particolare periodo storico dalle rispettive popolazioni,
confrontarsi con gli altri rappresentanti, elaborare delle soluzioni comuni, impegnarsi
nella redazione di un testo finale, approvarlo e firmarlo.
L’attività di ​role-play consentirà ai partecipanti di comprendere maggiormente i principi e
i valori incarnati da UNESCO e dalla Dichiarazione, nonché la loro importanza nella
costruzione dell’ordine internazionale post-bellico.
L’analisi della Dichiarazione servirà come testo di partenza per arrivare alla simulazione in
aula della Conferenza di Londra del 1945, anche se dal punto di vista cronologico l’una
precede l’altra.
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Questo tipo di attività sarà utile sotto diversi punti di vista per tutti gli studenti coinvolti:
avranno un ruolo in prima persona e quindi dovranno approfondire le proprie
conoscenze; insegnerà loro a rispettare le opinioni degli altri studenti che
rappresenteranno, in quell’occasione, uno Stato; avranno la possibilità di agire in prima
persona, cercando di far valere le proprie opinioni, ma, senza perdere il rispetto dell’altro;
saranno coinvolti nell’interazione stessa e nell’uso di un linguaggio consono al tipo di
attività, imparando quindi ad esprimersi con chiarezza.
Agli studenti sarà altresì chiesto di lavorare in gruppo per elaborare una loro carta dei
diritti umani fondamentali. Questa parte del lavoro potrà essere sviluppata anche in
maniera creativa ed artistica (attraverso ausili audio e video, ad esempio), in accordo con
il corpo insegnanti, e valutando i mezzi e le proposte che perveranno direttamente dagli
studenti attraverso una modalità interattiva di costruzione dei contenuti.
Agli studenti potrà essere richiesto di utilizzare una forma semplificata di PCM (Project
Cycle Management): dall’analisi delle problematiche che afferiscono la realtà, e
dall’individuazione dalle possibili cause, si ricercano possibili soluzioni da intraprendere.
Il Comitato giovani della CNI per l’UNESCO - sezione regionale per il Veneto potrà, su
richiesta, mettere a disposizione le attrezzature necessarie (audio-video) per la
realizzazione di un breve filmato con il quale documentare e raccontare il lavoro svolto
dagli studenti. La realizzazione di un breve video e la sua eventuale divulgazione sono
funzionali al coinvolgimento e alla partecipazione attiva degli studenti, previa
l’autorizzazione da parte dei propri genitori e degli insegnanti coinvolti in prima persona
nel progetto.
Tale ultima attività servirà al Comitato Giovani UNESCO in modo particolare anche per
sondare esigenze, bisogni ed aspettative dei ragazzi, stimolare ad intraprendere future
iniziative ed attività che meglio rispecchino le istanze dei giovani del territorio; l'attività
sarà funzionale a favorire il confronto tra i dispositivi della Dichiarazione Universale dei
diritti dell'uomo ed i valori, i contenuti, i diritti individuati dai ragazzi negli elaborati da
loro redatti, favorire il dialogo, il confronto, l'interpretazione del testo della Dichiarazione
alla luce delle questioni d'attualità segnalate dai ragazzi.
TEMPISTICHE ATTIVITA’
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L'attività formativa sarà strutturata in n. 3 incontri di ore 2, per un ammontare previsto
per ciascun percorso formativo di ore 6.
Si propongono in totale n. 4 percorsi formativi, per un ammontare massimo di ore di
formazione: 24.
Le attività saranno svolte nel secondo quadrimestre dell’a.s. 2016/2017 nella fascia oraria
pomeridiana, quali attività extra-curriculari.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
STRUMENTI E TEMPI PER IL MONITORAGGIO
Saranno adottati dei metodi di monitoraggio per valutare il lavoro svolto all’interno delle
scuole e le eventuali criticità pervenute dagli studenti. Questo permetterà al Comitato di
migliorare in itinere il progetto da proporre successivamente ad altri istituti.
Gli strumenti di monitoraggio e valutazione saranno:
●
Questionario di gradimento del progetto.
A conclusione dell’attività verrà predisposto e somministrato a docenti e studenti
che hanno partecipato al progetto, un questionario di gradimento, i cui dati
saranno elaborati come feedback.
●
Focus group con il personale scolastico.
I soci del Comitato Giovani della CNI per l’Unesco - sezione regionale per il Veneto
agiranno a stretto contatto con il personale scolastico.
È prevista la realizzazione di due Focus Group (uno a metà progetto e uno al termine) che
avranno lo scopo di analizzare il funzionamento del progetto, la soddisfazione sul lavoro
svolto e i punti di forza o di debolezza del servizio. La valutazione avrà un approccio
“costruttivista”, ovvero sarà oggettiva e rilevante per il corso del progetto.
LA VALUTAZIONE EX - ANTE
Nella società contemporanea si stanno moltiplicando e acuendo fenomeni di xenofobia,
violenza, intolleranza ed estremismo. Tale situazione ha indotto il Comitato Giovani dell
Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ad elaborare una proposta formativa per
gli istituti scolastici superiori di secondo grado incentrata sull’informazione e
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comprensione dei diritti umani fondamentali nell’intento di fornire ai ragazzi maggiori e
migliori strumenti per la comprensione di sé, dell’altro e della società.
Il progetto dovrà essere:
●
rilevante, cioè attinente alla spiegazione e comprensione dei diritti umani secondo
una lettura degli avvenimenti sociali e fattuali d’attualità;
●
adeguato alla formulazione prefissata;
●
congruente alle aspettative, alle esigenze e ai ruoli di tutte le parti coinvolte
(studenti, Comitato Giovani della CNI per l’UNESCO, personale scolastico).
LA VALUTAZIONE IN ITINERE
Accompagna lo sviluppo del progetto e si interessa al monitoraggio. Nella valutazione
in-itinere sarà constatato, attraverso gli strumenti di monitoraggio, se non sono emersi
ostacoli fra quello che è stato progettato e realizzato e se il progetto si sta avvicinando
agli obiettivi prefissati con molta partecipazione da parte degli studenti.
Il progetto si propone di cambiare il modo di comunicare i diritti umani agli studenti e di
stimolare il dialogo e il confronto sulla tematica.
Per valutare se il progetto avrà raggiunto gli obiettivi prefissati si raccoglieranno
informazioni attraverso degli indicatori di processo:
●
numero studenti contattati e presenti alle attività,
●
interesse partecipanti, modalità di conduzione,
●
caratteristiche e soddisfazione degli studenti,
●
riflessioni, proposte, difficoltà progetto, ipotesi sull’impatto, ecc..
LA VALUTAZIONE EX - POST
Il progetto sarà considerato valido se si sarà dimostrato:
●
efficace, dovrà cioè aver raggiunto gli obiettivi prefissati;
●
d’impatto, ovvero avrà ottenuto i cambiamenti indotti dal progetto;
●
rilevante, perché ha inciso sui problemi di rilevanza sociale precedentemente
individuati.
CREDITO FORMATIVO
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A fronte della partecipazione degli studenti alla presente attività formativa si propone il
riconoscimento della stessa ai fini dell’assegnazione del credito scolastico.
Il Comitato Giovani della CNI per l’UNESCO rilascerà a ciascun studente partecipante un
attestato di partecipazione.
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