Lingua sarda in Rai, importante dibattito il 17 Novembre a Sassari

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Transcript Lingua sarda in Rai, importante dibattito il 17 Novembre a Sassari

Lingua sarda in Rai, importante
dibattito il 21 Novembre a Sassari
“Su sardu in Rai ” è il titolo dell’incontro che si terrà a Sassari al fine
introdurre la lingua sarda nei programmi regionali Rai. All’incontro,
organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni, saranno presenti personalità di
spicco del panorama politico nazionale e regionale e del mondo
dell’informazione.
Ad aprire il dibattito alle
Commercio in via Roma, sarà
dell’Istituto sassarese, da
valorizzazione della lingua
17.30 nella sala convegni della Camera di
Michele Pinna, direttore scientifico
sempre impegnato nella difesa e nella
e cultura sarda.
Seguirà l’intervento del senatore Silvio Lai, che nel settembre 2015 aveva
reso nota sul proprio blog la possibilità di inserire il sardo nella
televisione pubblica a partire dal 2016. Molto atteso l’intervento Franco
Siddi, noto giornalista sardo e Consigliere di amministrazione Rai, già ai
vertici dell’Fnsi (il sindacato nazionale dei giornalisti).
A rappresentare la Giunta regionale sarà invece Claudia Firino, assessora
alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
della Ras. Modererà il dibattito Maria Doloretta Lai, presidente dell’Is.Be.
A tenere alta l’attenzione sull’esclusione della lingua sarda dai programmi
Rai, già lo scorso anno era stato proprio l’Istituto Bellieni che,
nell’agosto 2015, aveva organizzato una significativa ma pacifica
manifestazione di fronte alla sede Rai sassarese, coinvolgendo in via dei
Mille numerosi attivisti e componenti del Colcs (Coordinamento operatori di
lingua e cultura sarda).
Subito dopo i dirigenti dell’Is.Be. avevano inviato una lettera di
sollecitazione a parlamentari sardi, a rappresentanti di Consiglio e Giunta
regionale e ad altre personalità del mondo intellettuale isolano affinché si
impegnassero attivamente per favorire l’inclusione della lingua sarda in Rai,
come già avviene per altre minoranze linguistiche nelle loro regioni
d’appartenenza. L’incontro di lunedì potrebbe segnare il passo decisivo per
un cambiamento di rotta che finora era parso solo un’utopia.