Gal, Bandi Psr e calamità naturali, audizione assessora Falchi in

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Gal, Bandi Psr e calamità naturali,
audizione assessora Falchi in Quinta
Commissione
Cagliari, 16 novembre 2016 – L’assessora regionale dell’agricoltura
Elisabetta Falchi, accompagnata dal direttore generale dell’assessorato
Sebastiano Piredda, e dal direttore di Argea Gianni Ibba, è stata sentita
questa mattina dalla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio
regionale. Al centro dell’audizione, lo stato di attuazione del Piano di
sviluppo rurale 2014-2020, l’esito del bando per i piani d’azione dei Gal e
la difficile situazione di alcune aziende agricole del Nord Sardegna per i
danni causati dal maltempo.
GAL
Una seduta andata avanti per oltre due ore e caratterizzata da un vivace
confronto tra la rappresentante della Giunta e i componenti della
Commissione, in particolare sull’esclusione dei Gal dell’Anglona-Romangia e
del Sarrabus-Gerrei-Trexenta dai bandi 2016. Tutti i commissari hanno
espresso forti perplessità per la decisione della Commissione regionale di
lasciar fuori dalle graduatorie 2 Gal su 17 per mancanza di copertura
finanziaria e sollecitato un intervento dell’assessore per porvi rimedio.
«Rimodulare il bando non è possibile – ha replicato Falchi – si tratta di una
selezione prevista dalle normative europee, la formulazione era nota da
tempo. Oggi non si può intervenire, occorre far partire i bandi e prevederne
un altro per il 2017 nel quale potranno rientrare anche i Gal esclusi».
Contro questa ipotesi si è espresso il presidente della Commissione Luigi
Lotto che ha suggerito un’altra via: «Occorre mettere in campo ogni sforzo
per permettere a tutti i Gal di rientrare nell’attuale programmazione. Il
principio della selezione non verrebbe meno permettendo a tutti i 17 Gruppi
di azione locale di godere dei finanziamenti. All’interno del bando sono
infatti previste quote fisse e premialità. I migliori progetti avrebbero, in
ogni caso, un trattamento migliore rispetto agli altri».
Ancora più critico il giudizio di Piermario Manca (Pds) secondo il quale
«l’esclusione di alcuni territori dai piani di azione di sviluppo locale non
è politicamente sostenibile. Tutte le zone svantaggiate devono avere la
possibilità di ottenere un aiuto per uscire da una condizione di
sottosviluppo».
Una soluzione positiva hanno auspicato anche Salvatore Demontis (Pd), Antonio
Gaia (Upc), Eugenio Lai (Sel) e Angelo Carta (Psd’Az).
I consiglieri del Pd Mario Tendas e Daniela Forma hanno invece richiamato
l’attenzione sul rimescolamento delle carte provocato dalla riforma degli
Enti locali che, con la nuova definizione degli assetti territoriali, ha
causato lo smembramento di alcuni Gal e convinto alcuni comuni a cambiare
partenariato.
Molto critico il giudizio del consigliere di minoranza Luigi Crisponi
(Riformatori). «C’è un’evidente spaccatura interna alla maggioranza causata
dall’incapacità della Giunta di ascoltare le richieste della gente – ha detto
crisponi – così facendo si alimenta lo scollamento tra la politica e i
territori. Riempire il Psr di tecnicismi è un errore gravissimo».
BANDI PSR
L’assessora ha poi risposto alle domande sui bandi del Psr relativi alle
misure 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole”, 4.2
“Trasformazione, commercializzazione e sviluppo di prodotti agricoli”, 6.1
“Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori”.
Per i primi due, Falchi ha confermato il rinvio a fine novembre dell’apertura
delle domande. «Abbiamo accolto la richiesta degli ordini professionali – ha
detto Flachi – a fine novembre in ogni caso di parte. C’è una difficoltà
dovuta al sistema informatico ma contiamo di superarla al più presto. Le
risorse disponibili saranno sufficienti a coprire tutte le richieste. I bandi
sono “a sportello” e rimarranno aperti per diversi mesi».
Preoccupa invece la misura per il primo insediamento in agricoltura (6.1):
«Dalle richieste di chiarimento pervenute in assessorato prevediamo un alto
numero di domande. Le risorse a disposizione basteranno presumibilmente a
coprire circa 400 richieste – ha detto Falchi – nei prossimi giorni ci sarà
un incontro con le associazioni di categoria, dopodiché decideremo quando far
partire il bando».
CALAMITA’ NATURALI
La Commissione infine si è occupata dei danni causati all’agricoltura da
un’intensa grandinata che nei giorni scorsi ha colpito il centro e il Nord
Sardegna. Un evento che ha distrutto le carciofaie della valle del Coghinas e
altre colture nel sassarese e nell’oristanese.
A preoccupare è soprattutto il nuovo sistema di assicurazione dai danni che
costringe gli agricoltori ad anticipare le somme (circa 5000 euro per ogni
ettaro impiantato a carciofi). «Il nuovo Piano assicurativo nazionale ha
creato meccanismi complicati – ha detto Falchi – abbiamo sollecitato più
volte il Ministero a porvi rimedio. Gli stanziamenti e i trasferimenti di
risorse devono essere più rapidi».
Rispondendo alle sollecitazione dei commissari, l’assessore ha annunciato
l’intenzione della Giunta di ripristinare lo strumento del “credito di
esercizio” in modo da permettere agli agricoltori di avere un plafond di
spesa da utilizzare per le emergenze e affrontare con serenità la campagna
agraria. «Questo strumento, accompagnato dalle altre misure messe in campo
dai Consorzi Fidi consentirebbe di avere a disposizione un credito a tasso
agevolato». La proposta sarà presentata nei prossimi giorni in Giunta. (Psp)