offerte in calo in Italia, ma veneziani controcorrente

Download Report

Transcript offerte in calo in Italia, ma veneziani controcorrente

GENTE VENETA | Primo Piano
Venerdi, 18 Novembre 2016
Sostentamento clero: offerte in calo in Italia, ma
veneziani controcorrente (da primato)
Quanto ci stanno a cuore i nostri sacerdoti? A Venezia, a quanto pare, di più rispetto ad altre
diocesi. A dirlo sono le offerte deducibili destinate al sostentamento dei preti diocesani.
«Secondo le rilevazioni ufficiali - spiega l'incaricato del servizio diocesano del Sovvenire Diego
Righetti - nel 2015 la nostra Diocesi si è dimostrata più generosa rispetto alla media nazionale,
in quanto le offerte hanno coperto il 3,5% del fabbisogno rispetto all'1,9% dell'intero paese.
Inoltre vi è stato un donatore ogni 494 abitanti contro 858 a livello italiano».
Ma il calo delle offerte non si ferma. Un buona consolazione, rispetto al trend negativo
riscontrato anno dopo anno dalla diminuzione delle offerte che promuovono l'attività pastorale di
35mila sacerdoti diocesani italiani, di cui 3mila anziani e malati. In base ai dati Cei, infatti, si è
passati dai quasi 24 milioni di euro del 1994 a meno di 10 milioni nel 2015.
«Purtroppo, ciò che è emerso dall'ultimo incontro semestrale con il vescovo Lucio Soravito de
Franceschi, delegato del Sovvenire per il Triveneto, è che continua il trend negativo derivante
dalla crisi in atto, calo che perdura da alcuni anni e che registra una costante diminuzione sia
degli offerenti che delle offerte. Unico timido segnale di ripresa è l'aumento dell'offerta media
che è salita a 99 euro rispetto ai 95 dell'anno precedente» precisa Righetti.
Entra in gioco la 28^ Giornata per il sostentamento del clero. A gridare l'importanza delle
offerte deducibili in tutta Italia sarà, domenica 20 novembre, la ventottesima Giornata nazionale
dedicata al sostentamento dei sacerdoti. Un'occasione, nel corso dell'intera solennità di Cristo
Re, per sensibilizzare i fedeli sull'importanza di queste offerte, che hanno un ruolo del tutto
differente rispetto all'otto per mille. Quest'ultimo viene in parte destinato ai preti, nonostante sia
prevalentemente finalizzato ad altre attività caritatevoli, proprio perché le offerte deducibili sono
sempre più scarse e ancor più essenziali negli ultimi 30 anni, da quando i sacerdoti non
ricevono più uno stipendio dallo Stato.
Anche il cinque per mille è in calo. Anche le firme del cinque per mille subiscono, comunque
«un analogo trend negativo» continua l'incaricato diocesano. «La percentuale è scesa
dall'89,8% delle dichiarazioni presentate nel 2004 all'80,3% delle dichiarazioni del 2012. Anche
qui, un timido segnale di ripresa nelle dichiarazioni 2013 (ultimo anno di cui disponiamo i dati)
che ha visto una risalita all'80,9%, non si sa se questa sia dovuta a quello che in linguaggio
borsistico è definito un "rimbalzo tecnico"; ci si auspica invece che sia dovuto all'"effetto
Bergoglio": un accresciuto interesse verso l'istituzione ecclesiastica dopo l'elezione di papa
Francesco avvenuta proprio nel periodo delle dichiarazioni fiscali».
Da dove proviene il reddito dei sacerdoti? A coprire oggi il proprio fabbisogno annuo
provvedono, per il 18%, gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti, nel caso siano
anche insegnanti di religione o svolgano servizi pastorali nelle carceri e negli ospedali. Il 7,6% è
invece coperto da parrocchia e diocesi dove prestano servizio. Un 9,3% proviene dalle rendite
degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero. Il restante 65,1% si divide tra offerte
deducibili ed eccezionalmente, ma ciò avviene ormai ogni anno a causa della scarsità delle
offerte, da alcuni fondi dell'otto per mille.
Le offerte dei "bussolotti". In circa la metà delle nostre parrocchie sarà disponibile allora il
"bussolotto" delle offerte, «l'apposito raccoglitore da destinare ai sacerdoti, allestito apposta per
raccogliere le offerte di minore entità e quelle di coloro che non intendono avvalersi della
detraibilità fiscale. Le offerte raccolte in questo contenitore - illustra Righetti - vanno versate
usando i bollettini del conto corrente postale intestato alla parrocchia stessa, per consentirne la
tracciabilità. A questo proposito la nostra diocesi, seppur territorialmente molto piccola, nel 2015
è stata quella che ha raccolto in assoluto più di ogni altra».
Giulia Busetto
Tratto da GENTE VENETA, n.44/2016
Articolo pubblicato su Gente Veneta
http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=8896
Copyright 2016 © CID SRL P.Iva 02341300271