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Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile
Ufficio diocesano per la Pastorale delle Vocazioni
Ai presbiteri, agli animatori, ai capi scout, a tutti gli educatori presenti nelle comunità cristiane
Laboratorio annuale 2016-2017
LA NONA BEATITUDINE
Carissimi amici,
è il quinto anno che la Pastorale Giovanile e la Pastorale Vocazionale fanno una proposta ai Gruppi
Educatori-Animatori, alle Comunità Capi degli Scout e a tutti i gruppi di giovani di qualsiasi comunità,
associazione o movimento, che intendono cogliere la provocazione e partecipare.
Durante la veglia vocazionale dello scorso maggio (14 maggio 2016), diversi educatori hanno
consegnato nelle mani del vescovo la carta d'identità, frutto del lavoro sulla propria identità e storia
di gruppo. Gli anni precedenti, per fare un veloce riepilogo, abbiamo portato al vescovo sempre in
occasione della veglia giovani e vocazionale, i segnali stradali ideati nel laboratorio "per una Chiesa
in uscita", una preghiera scritta comunitariamente (scrittura condivisa di un salmo) e la professione
di fede composta dai gruppi nell'Anno della Fede.
Questo nuovo anno pastorale (2016-2017) inizia alla conclusione del tempo giubilare e porta con sé
lo slancio del pellegrinaggio della GMG #aPolonia2016 e di tutto il percorso che ci ha coinvolti in
lungo e in largo: è bello ripartire con gioia, carichi di entusiasmo, nelle nostre iniziative di Pastorale
giovanile e nell'ordinarietà dei nostri impegni all'interno dell'effetto boomerang positivo che le
esperienze forti azionano!
In questo anno in cui ci sentiamo sempre più "viandanti della fede" (così papa Francesco ha definito
i giovani nell'Evangelii Gaudium1), vorremmo stare su questa gioia che dona l'essere cristiani nel
tempo d'oggi. Ecco perché desideriamo ripartire dalla proposta delle Beatitudini che Gesù, nel
discorso della montagna, stila come la carta d'identità del cristiano di ogni tempo.
In questa prospettiva, proponiamo alle “comunità educanti” (gruppi Educatori-Animatori e
Comunità Capi scout, ma anche tutti i gruppi di giovani che lo desiderano) di vivere nell'anno
pastorale appena iniziato un laboratorio sulle beatitudini dal titolo "LA NONA BEATITUDINE".
Si tratta di lavorare in gruppo per approfondire il significato delle beatitudini, per calarle nella nostra
realtà, per lasciarci provocare dalla loro attualità e dal loro messaggio "destabilizzante". La pagina del
Vangelo di Matteo 5, se presa in mano con calma, dà notevoli spunti da sviluppare: mette a tema la
felicità, ci interroga sul nostro desiderare la beatitudine, ci mette a confronto con le figure di beati
della storia della chiesa, ci provoca sui temi sociali e sulle situazioni che il Maestro chiama "beate".
L'obiettivo finale dell'anno è consegnare nelle mani del vescovo una nona beatitudine, una nuova
beatitudine, tutta nostra, in cui ci riconosciamo come giovani.
1
Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in
ogni angolo della terra! (EG 106)
Per scrivere con parole nostre la Nona beatitudine potrebbe anche bastare una serata in cui ci si
ritrova come gruppo educatori o comunità. Oppure si può usare il laboratorio annuale come uno
strumento da prendere in mano più volte durante il corso dell'anno, in momenti di gruppo forti come
le uscite o le riunioni distese. Chi vuole mettere a tema le beatitudini per delineare attorno ad esse un
possibile cammino spirituale del suo gruppo, ha la possibilità di progettare il percorso in alcune FASI
o MOMENTI (interscambiabili e aggiustabili a seconda delle proprie esigenze):
• Momento di approfondimento del testo
Vi consigliamo di leggere personalmente alcuni commentari al vangelo di Matteo o dei testi
specifici come, a titolo esemplificativo:
"Il discorso della montagna: meditazioni" di Carlo Maria Martini
"Le vie della felicità. Gesù e le beatitudini" di Enzo Bianchi
"Patire le beatitudini" di MichaelDavid Semeraro...
E' sempre possibile e proficuo invitare un/a ospite, appassionato/a della Parola, che possa dare
le chiavi di lettura giuste per entrare nel brano evangelico ed esprimerne tutte le sfumature.
• Momento di attualizzazione e approfondimento dei temi
Sono molteplici i modi di andare a fondo sulle diverse tematiche risvegliate dalle beatitudini: a
mo' di esempio vi consigliamo di guardare gli interessanti video tratti dalla trasmissione "Beati
voi" di TV2000 e in particolare le rubriche "Le beatitudini degli ospiti" o "Le nostre beatitudini"
in cui si cimenta lo stesso staff a scrivere una nuova beatitudine che parte dalla loro vita.
(vedi: http//www.tv2000.it/beativoi/)
• Momento di conoscenza e azione nella realtà
Le beatitudini mettono in campo alcuni temi sociali che non possono essere velocemente
spiritualizzati. L'invito è quello, in continuità con l'Anno della Misericordia che abbiamo
vissuto, di cercare e andare a conoscere nel proprio territorio chi oggi può incarnare le
categorie nominate da Gesù: chi sono oggi i poveri, chi è nel pianto, chi sono i miti, gli affamati
e assetati di giustizia, i misericordiosi, i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati?
In che modo sono "beati"?
Interessante sarebbe guardare ai beati della storia della chiesa (e associarne uno ad ogni
beatitudine) ma anche ai "comuni beati" di cui spesso non ci accorgiamo nelle nostre comunità,
parrocchie e UP: bello sarebbe dare un nome e un volto ad ogni beatitudine!
• Momento di scrittura comunitaria
Questa ultima fase del percorso vuole aiutarci a fare sintesi interrogandoci su una ultima
beatitudine da scrivere noi, di nostro pugno per continuare l'elenco di Gesù. Come suoi
discepoli, possiamo chiamarci beati, viviamo una nostra personale o comunitaria beatitudine
nell'essere giovani cristiani, oggi? Raccontiamoci, con animo grato, quelle occasioni da
riscoprire, che ci donano una gioia umile e serena, che ci indicano il senso dell'andare!
Possiamo continuare a scrivere: "Beati noi, quando...", "Beati noi perché..."
La nona beatitudine sarà il segno che ciascun gruppo consegnerà al vescovo il 6 maggio 2017, nel
consueto appuntamento in cattedrale “Giovani chiamati a vegliare”, la Veglia in cui vivremo il
momento conclusivo dell'anno con tante realtà giovanili, associazioni e movimenti.
Tutti i suggerimenti che trovate in questo foglio sono solo uno spunto, una traccia. Con la vostra
fantasia e originalità saprete dare un vostro volto, tutto nuovo, alle beatitudini.
Vi ricordiamo anche le serate di INCROCI + Cammini di felicit(t)à che quest'anno saranno attorno
alle beatitudini: un'occasione per sentirci incamminati insieme come giovani che desiderano felicità!
Ci auguriamo buon anno pastorale con le parole di papa Francesco:
“Questo tempo chiede di vivere da protagonisti, la vita è bella se la viviamo fino in fondo, non lasciamo che siano altri a
decidere per noi. Quando il Signore ci chiama non pensa a ciò che siamo ma a tutto quello che vorremmo fare, scommette
sempre sul futuro, sul domani, su tutto l’amore che siamo capaci di contagiare. Voi siete un’opportunità per il mondo, abbiate il
coraggio di percorrere le strade della fraternità”
Equipe ristretta di PG