Programmazione - Caritas Diocesana Agrigento

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Transcript Programmazione - Caritas Diocesana Agrigento

Programmazione
Caritas Diocesana Agrigento
2016/2017
1. INTRODUZIONE
Come ogni anno, la Programmazione dell’Ufficio Caritas si inserisce all’interno dell’obiettivo generale fissato
dal Piano Pastorale Diocesano, declinandone obiettivi specifici e azioni secondo modi e tempi suggeriti dalla
prossimità con le parrocchie e con le fragilità della nostra società.
Al termine del percorso giubilare, in cui si è ampiamente fatto memoriale della Misericordia di cui Dio
continua a far dono all’uomo, i cristiani hanno riscoperto l’impegno a farsi, a loro volta, annunciatori e
testimoni di tale mistero. Questo che inizia sarà per la Diocesi di Agrigento l’anno in cui le comunità – e in
esse ciascun cristiano - saranno invitate a riscoprire se stesse come attrici di primo annuncio, intimamente
connesse alla comunità diocesana e in una dimensione pastorale che travalica i confini delle singole
parrocchie in un’azione di uscita da sé per abitare il territorio e il mondo.
Il Convegno Ecclesiale di Firenze, le cui 5 vie (uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare) abbiamo
percorso durante tutto l’anno scorso, è stato una pietra miliare nella storia presente della nostra Chiesa. A
Firenze il Santo Padre ci ha indicato chiaramente la via da seguire per il futuro, il suo piano pastorale: la
Evangelii Gaudium.
«Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti.
Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi
questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà. L’umanesimo cristiano che siete chiamati a vivere
afferma radicalmente la dignità di ogni persona come Figlio di Dio, stabilisce tra ogni essere umano una
fondamentale fraternità, insegna a comprendere il lavoro, ad abitare il creato come casa comune, fornisce
ragioni per l’allegria e l’umorismo, anche nel mezzo di una vita tante volte molto dura. Sebbene non tocchi a
me dire come realizzare oggi questo sogno, permettetemi solo di lasciarvi un’indicazione per i prossimi anni:
in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di
avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium, per trarre da essa criteri pratici e
per attuare le sue disposizioni, specialmente sulle tre o quattro priorità che avrete individuato in questo
convegno. Sono sicuro della vostra capacità di mettervi in movimento creativo per concretizzare questo
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studio».
A tale Enciclica, nel corso dell’ultimo anno, ha fatto seguito la pubblicazione di quell’altro compendio di
sapienza e dottrina che è la «Laudato si’», ricchissima di orientamenti e sollecitazioni per l’azione pastorale
e civile dei cristiani di oggi e di sempre.
L’esperienza vissuta dalla Chiesa cattolica italiana a Firenze lo scorso novembre segna un punto di non
ritorno rispetto ad alcuni elementi identitari emersi con forza nel corso delle relazioni e dei laboratori:
sinodalità, rinnovamento, prossimità all’uomo di oggi, dialogo col mondo, ritorno all’essenzialità dell’annuncio
evangelico … sono solo alcuni dei tratti che delineano il volto di una Chiesa che desidera ritrovare la
freschezza delle origini per riproporsi al mondo con rinnovato slancio missionario.
Il percorso di questo nuovo anno pastorale è sostenuto infine dalla rinnovata fiducia espressa dal Santo
Padre alla Caritas in occasione del Convegno Nazionale tenutosi a Sacrofano (RM) nel mese di aprile
2016:
«Nel mondo di oggi, complesso e interconnesso, la vostra misericordia sia attenta e informata; concreta e
competente, capace di analisi, ricerche, studi e riflessioni; personale, ma anche comunitaria; credibile in
forza di una coerenza che è testimonianza evangelica e, allo stesso tempo, organizzata e formata, per
fornire servizi sempre più precisi e mirati; responsabile, coordinata, capace di alleanze e di innovazione;
delicata e accogliente, piena di relazioni significative; aperta a tutti, premurosa nell’invitare i piccoli e i poveri
del mondo a prendere parte attiva nella comunità, che ha il suo momento culminante nell’eucaristia
domenicale. Poiché i poveri sono la proposta forte che Dio fa alla nostra Chiesa affinché cresca nell’amore e
nella fedeltà».
Evangelii Gaudium, Laudato si’, Convegno Ecclesiale di Firenze, Convegno Nazionale Caritas impregnano
di sé le pagine di questo Programma Pastorale che guiderà i passi della nostra Caritas Diocesana per il
prossimo anno 2016-2017. Ci attende un programma intenso e impegnativo, dunque. Percorreremo questa
strada aggrappandoci alla fede in Cristo Gesù Risorto e consapevoli di essere prima di ogni cosa chiamati
ad annunciare il Regno di Dio che «non è questione di cibo o di bevanda, ma è Giustizia, Pace e Gioia nello
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Spirito Santo».
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2
Cfr. PAPA FRANCESCO, Discorso ai delegati nazionali del Convegno della Chiesa Cattolica Italiana, 10.11.2015.
Cfr. CEI, La Sacra Bibbia, Rm 14,17.
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2. FORMAZIONE
Quale organismo pastorale con «funzione prevalentemente pedagogica», l’ambito della Formazione
continua ad avere, all’interno del Programma pastorale della nostra Caritas, un ruolo preminente e
propedeutico a tutto il resto. Proporremo ancora una formazione generale rivolta a tutti gli animatori della
carità della diocesi e momenti di formazione specifica per i singoli ambiti di servizio, nella convinzione che la
carità debba essere «culturalmente attrezzata» per essere efficace e rispettosa delle persone che
desideriamo servire.
Una novità ci sarà offerta dalla decisione della Delegazione Regionale Caritas di condividere a livello
regionale alcuni momenti formativi: due convegni regionali su tematiche di interesse condiviso e due
momenti formativi da organizzare a livello inter-diocesano. Saranno occasioni formative che si
aggiungeranno ad altre proposte diocesane, in cui torneremo a valorizzare le esperienze di umanità delle
nostre comunità parrocchiali. Per la definizione dei temi da proporre, ogni modulo è stato associato ad un
passaggio della EG.
Almeno per le proposte di livello diocesano si tenterà di riproporre la struttura già collaudata:
preghiera/approfondimento biblico/relazione/laboratorio.
I laboratori saranno finalizzati a definire azioni concretamente realizzabili nelle comunità parrocchiali.
Il dettaglio delle proposte formative dei livelli diocesano, inter-diocesano e regionale è contenuto nel Piano
Formativo
Diocesano
Cariting/Cantiere
di
Formazione
2016-2017,
scaricabile
dal
sito
www.caritasagrigento.it.
Ad esso si aggiungono le proposte di Formazione spirituale (Avvento, Quaresima, due ritiri di staff, preghiera
settimanale per lo staff).
Prevediamo di organizzare:
- Ritiro di Avvento - I Avvento 27 novembre 2016: (EG 20-24 e 270-274). Partendo dal brano del
Vangelo di Matteo (28,19-20), si rifletterà sulla «Chiesa in uscita».
- Ritiro di Quaresima - I Quaresima – 5 marzo 2017: (EG 81-83 e 275-280). Riprendendo quanto
detto dal Santo Padre in riferimento all’accidia quale tentazione dell’operatore pastorale, si
svilupperà il tema dell’«Azione misteriosa del Risorto e del suo Spirito».
- Due ritiri di Staff del 15 gennaio (EG 176-181: «Evangelizzare è rendere presente nel mondo il
Regno di Dio». Si rifletterà sul senso più profondo del nostro servizio al povero, quale servizio è di
evangelizzazione ed annuncio del kerygma) e del 7 maggio 2017 (EG 264-267. «L’incontro
personale con l’amore di Gesù che ci salva»).
- Preghiera per dipendenti e collaboratori: ogni giovedì alle 8,30 in Fondazione.
a. Formazione d’ambito:
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§
§
Educazione all’ascolto (per operatori di cda, sas, carcere).
Il calendario delle due Tappe di formazione è contenuto nel Piano Formativo Diocesano
Cariting/Cantiere di Formazione 2016-2017, scaricabile dal sito www.caritasagrigento.it.
Formazione alla progettazione socio-pastorale. Sarà tenuta presso le parrocchie che lo
richiederanno e che manifesteranno desiderio di accedere ai fondi 8xmille.
Focus periodici di aggiornamento per i diversi servizi. Premesso che si preferirà la formazione
unitaria dei volontari sull’identità Caritas ai percorsi specifici per ambito, sarà tuttavia possibile
organizzare dei Focus periodici di aggiornamento, rilasciati all’autonoma organizzazione del
referente del servizio, che dovrà tener conto del calendario diocesano e di quello di Caritas
Diocesana. I momenti di confronto e supervisione con i volontari del Centro di Ascolto
Diocesano si svolgeranno nei giorni: 29 novembre e 11 aprile. Si prevede la realizzazione di
due incontri con i referenti dei Centri di Ascolto Parrocchiali per confrontarsi e aggiornarsi.
Presentazione libro «La Giustizia Capovolta», con l’autore Francesco Occhetta. Si terrà ad
Agrigento il 12/10 e vedrà la partecipazione del PRAP Dott. Di Gesu, di Pino Apprendi dell’Ass.
Antigone, della Dott.ssa Laura Vaccaro e del Prof. Fiandaca, Garante regionale dei diritti del
detenuto. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali.
b. Formazione Seminaristi. Da quest’anno saremo presenti all’interno del percorso formativo ciclico
dello Studio Teologico San Gregorio Agrigentino attraverso un corso di Pastorale della Carità
programmato per il secondo semestre dell’anno accademico.
3. AMBITI DI INTERVENTO
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3.1. Famiglie e Povertà
L’Ambito avrà il compito di curare le dinamiche di vicinanza alle povertà del territorio, nell’esercizio del
mandato pastorale ricevuto e della funzione prevalentemente pedagogica ricevuta da Caritas, attivando le
comunità parrocchiali perché, nella vicinanza e nella relazione con le povertà del territorio, riscoprano
appieno il loro mandato missionario. Lo farà – anche grazie al progetto «Prendersi Cura» - attraverso le
seguenti azioni:
i. Formazione all’ascolto: vedi sopra. Si valuterà, in caso di sedi particolarmente decentrate, la
possibilità di offrire un percorso formativo concentrato.
ii. CdA Diocesano. Continuerà l’attività ordinaria di accoglienza, ascolto, accompagnamento e presa
in carico delle situazioni di famiglie in difficoltà. Si proporranno ai volontari del CdA dei momenti di
confronto, supervisione e formazione specifica.
All’interno del CDA diocesano, lo Sportello di Ascolto Stranieri (vedi ambito immigrazione) sarà
aperto al pubblico due volte alla settimana.
iii.
Accompagnamento dei Centri di Ascolto parrocchiali. Le visite consentiranno la cura delle
relazioni e l’incoraggiamento degli operatori. Oltre che con le visite, l’accompagnamento verrà
realizzato mediante incontri nella sede centrale miranti al confronto con gli operatori parrocchiali,
mediante chiamate costanti e a cadenza settimanale con i referenti parrocchiali, mediante la
condivisione di notizie e materiali messi a disposizione di tutti, mediante l’invio periodico di mail
con le novità principali inerenti i CdA, mediante condivisione ed il confronto sul gruppo Whatsapp
con tutti i referenti dei CdA e delle Caritas parrocchiali.
iv.
Nascita di nuovi Centri di Ascolto: per il nuovo anno si favorirà la nascita di almeno altri 4 Centri
di Ascolto Caritas parrocchiali/interparrocchiali/cittadini, oltre al consolidamento di quelli già
esistenti.
v.
Lo Sportello Microcrediti (Microcredito Diocesano e Microcredito Regionale) sarà attivo una volta
a settimana e continuerà l’attività già avviata.
vi.
Progetto “Adotta una mamma, insieme al suo bambino”: il progetto verrà maggiormente
strutturato e verrà proposto anche alle Caritas parrocchiali come segno di maggiore vicinanza alle
famiglie in difficoltà e come strumento di animazione delle famiglie sul territorio.
vii.
Si riproporrà, come già fatto negli ultimi due anni, il progetto di “moltiplicatore alimentare”,
consistente nel riconoscimento di un sostegno economico straordinario finalizzato all’acquisto di
generi alimentari per le parrocchie munite di Centro di Ascolto Caritas e in ragione delle somme da
esse spese per l’acquisto di generi alimentari. Obiettivo del progetto, oltre a dare una risposta al
bisogno alimentare dei poveri, è quello di premiare le parrocchie che virtuosamente si siano dotate
di una Caritas secondo le linee diocesane e abbiano già sollecitato le loro comunità nella risposta
ai bisogni alimentari dei loro poveri.
viii.
Si proporrà anche quest’anno una Raccolta straordinaria generi alimentari il 10 giugno 2017 e
il 27 ottobre 2017.
ix.
Progetto anziani. Vedi ambito Ability.
x.
Sportello di Ascolto in Carcere. Oltre all’attività ordinaria di ascolto, sarà prevista
l’organizzazione di incontri di gruppo in occasione delle festività, attività già svolta nei due anni di
servizio.
3.2. Ability
Questo ambito da quest’anno ingloberà l’attenzione pastorale al mondo della diversa abilità e quella al
mondo della Terza età. Due dimensioni della vita accomunate dall’opportunità che esse offrono di riscoprire
all’interno di situazioni più o meno invalidanti la sfida della valorizzazione di risorse umane, spirituali e sociali
che difficilmente riescono a trovare espressione nella vita di ogni giorno. Accompagnare diversamente abili,
anziani e le loro famiglie verso percorsi di integrazione sociale ed ecclesiale significa aiutare le nostre
comunità parrocchiali a scoprire, inglobare e valorizzare i tesori di umanità e sapienza che sono propri di chi
vive un’esperienza di marginalità sociale come anziani e diversamente abili.
3.2.1. Diversa Abilità
Le azioni dell’ambito disabilità per il prossimo anno pastorale saranno costruite, in continuità con gli anni
passati, partendo da due punti cardine: l’accoglienza pastorale e l’ascolto del disabile e della sua famiglia,
così come indicato da Papa Francesco nell’incontro con i partecipanti al “Convegno per persone disabili”
promosso dalla CEI.
Di seguito viene riportato uno dei passaggi fondamentali: «…pensa a un sacerdote che non accoglie tutti:
che consiglio darebbe il Papa? “Chiudi la porta della chiesa, per favore!”. O tutti, o nessuno. “Ma no –
pensiamo a quel prete che si difende – ma no, Padre, no, non è così; io capisco tutti, ma non posso
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accogliere tutti perché non tutti sono capaci di capire…” – “Sei tu che non sei capace di capire!”. Quello che
deve fare il prete, aiutato dai laici, dai catechisti, da tanta, tanta gente, è aiutare tutti a capire: a capire la
fede, a capire l’amore, a capire come essere amici, a capire le differenze, a capire come le cose sono
complementari, uno può dare una cosa e l’altro può darne un’altra. Questo è aiutare a capire. E tu hai usato
due parole belle: accogliere e ascoltare. Accogliere, cioè ricevere tutti, tutti. E ascoltare tutti. Vi dico una
cosa. Credo che oggi nella pastorale della Chiesa si fanno tante cose belle, tante cose buone: nella
catechesi, nella liturgia, nella carità, con gli ammalati… tante cose buone. Ma c’è una cosa che si deve fare
di più, anche i sacerdoti, anche i laici, ma soprattutto i sacerdoti devono fare di più: l’apostolato dell’orecchio:
ascoltare! “Ma, Padre, è noioso ascoltare, perché sono sempre le stesse storie, le stesse cose…” – “Ma non
sono le stesse persone, e il Signore è nel cuore di ognuna delle persone, e tu devi avere la pazienza di
ascoltare”. Accogliere e ascoltare. Tutti».
Nel tentativo di ascoltare, accogliere, e aggiungerei anche, rispondere ai bisogni del disabile, si tenterà di
realizzare interventi rivolti a:
a. Parrocchie, attraverso azioni di:
• Sensibilizzazione.
- Entro il mese di dicembre 2016 sarà completato il secondo DVD di catechesi per sordi. Ciò ha una
valenza importantissima nell’attività di accoglienza, come evidenziato da Papa Francesco in un altro
passaggio del discorso sopra citato: “È vero che se tu vuoi fare la comunione, devi avere una preparazione;
e se tu non capisci questa lingua, per esempio se sei sordo, devi avere la possibilità in quella parrocchia di
prepararti con il linguaggio dei sordi. Ecco, questo è importante! Se sei diverso, anche tu hai la possibilità di
essere il migliore, questo è vero. La diversità non dice che chi ha i cinque sensi che funzionano bene sia
migliore di chi – per esempio – è sordomuto. No! Questo non è vero! Tutti abbiamo la stessa possibilità di
crescere, di andare avanti, di amare il Signore, di fare cose buone, di capire la dottrina cristiana, e tutti
abbiamo la stessa possibilità di ricevere i sacramenti”.
- Sarà ulteriormente valorizzato il Book Ability, per facilitare le attività delle parrocchie con la persona
disabile.
- Da novembre 2016 a marzo 2017 saranno organizzate mensilmente in una Parrocchia di Agrigento attività
laboratoriali con persone disabili, coinvolgendo i ragazzi del Centro Pastorale Diversamente.
- Si metterà nuovamente a disposizione delle parrocchie un Fondo per l’abbattimento delle Barriere
architettoniche, dietro redazione di un questionario per il rilevamento delle disabilità. Il bando uscirà a
marzo 2017.
- Continuerà l’Accompagnamento e la formazione delle parrocchie che già vivono l’esperienza di fraternità
con il disabile. Si supervisioneranno i volontari dei diversi centri pastorali per disabili esistenti e si
formeranno gli stessi, al fine di poter dare una risposta qualitativamente sempre più elevata alle necessità
del disabile e della propria famiglia.
b. Disabili e famiglie, al fine di potenziarne le abilità sociali, personali ed occupazionali, attraverso:
• Realizzazione di esperienze di autonomia, connesse anche al “dopo di noi”, e di peer-education. In
particolare, anche quest’anno, verranno realizzati i tre WEPLA - Week End Per Le Autonomie (dicembre
2016, febbraio e aprile 2017), la colonia e il campo estivo (luglio-agosto 2017), cercando, come
realizzato negli anni precedenti, di coinvolgere i gruppi ed i movimenti giovanili delle parrocchie per poter
mettere al centro la “pastoralità” di tali esperienze. Un altro elemento fondamentale di tali esperienze, in
particolare i WEPLA, sta nell’“innovatività” e competenza degli interventi realizzati che vengono condotti
utilizzando una metodologia comportamentale, riconosciuta dalla comunità scientifica come la più indicata
nel potenziamento delle abilità personali e sociali e nella riduzione di comportamenti problematici di
persone che presentano una disabilità psichica. Ciò è in linea con quanto indicato da Papa Francesco al
Convegno Nazionale della Pastorale della Salute di quest’anno: “Nessuna parola può essere credibile se
non sappiamo abitare i luoghi della sofferenza con carità e competenza”. I frutti che sono stati raccolti da
queste esperienze riguardano infatti, sia l’aspetto pastorale e di sensibilizzazione dei giovani delle
parrocchie verso i coetanei disabili, sia l’aspetto riabilitativo relativo ai disabili coinvolti, con un
considerevole potenziamento delle autonomie.
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Messa in atto di percorsi occupazionali e di life-skills.
Continueremo a fornire ai disabili competenze occupazionali, al fine di rendere il disabile protagonista della
propria esistenza. Lo si farà con i laboratori del Progetto Restarting su media education e sartoria sociale
(settembre 2016 – giugno 2017), con la realizzazione delle Bomboniere solidali (all’interno del Centro
Diversamente) e con Corsi di cucina da realizzare all’interno della nuova Mensa (da aprile 2017).
Coinvolgimento di famiglie, parrocchie e associazioni nella progettazione di interventi.
•
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Anche questa azione risulta centrale per “ascoltare” e pianificare ancora meglio l’accoglienza in una logica di
progettazione partecipata.
c. Attività di collaborazione con Enti pubblici e del privato sociale che operano nell’ambito della
disabilità.
d. Entro il mese di gennaio 2017 organizzeremo il Tavolo sul «Dopo di noi», da realizzare in
collaborazione con il Comune di Racalmuto ed altri Enti pubblici che dovessero dichiararsi interessati,
nonché con il coinvolgimento delle famiglie.
3.2.2. Terza Età
Gli anziani sono sempre più numerosi e sempre più assenti dalla comunità ecclesiale e civile: troppo spesso
l’osservazione operata tramite i nostri servizi e le parrocchie ha evidenziato come esista un rilevante numero
di fratelli e sorelle nella fede che vivono nella solitudine, nella carenza di relazioni significative sia parentali
che amicali, che abbisognano di cure e attenzioni che le aiutino a vivere in dignità e pienezza anche questa
ultima fase della loro esistenza terrena. Le case dei centri storici, con le loro architetture antiche, rendono a
volte poco agevole (spesso impossibile) all’anziano l’uscire da casa e ai parenti l’andare a trovarli; allo
stesso modo, le case in periferia, per la carenza di servizi o di sicurezza, si trasformano in prigioni in cui
l’anziano sta in attesa di qualcuno che vada a trovarlo. Spesso le più elementari operazioni della vita
quotidiana, come il fare la spesa o l’andare in farmacia, per un anziano rischiano di divenire impossibili. In
tutto ciò, la domanda che come Caritas ci poniamo è: «Cosa potrebbe e dovrebbe fare la comunità
parrocchiale?». È sufficiente ricordarsi degli anziani solo per la giornata dell’Ammalato o per l’Eucaristia
domenicale, grazie al servizio dei Ministri Straordinari della Santa Comunione? Può l’anziano essere ridotto
ad “ammalato”? L’età adulta è una malattia o uno stato della vita che ha – come ogni fase dell’esistenza – le
sue croci e le sue luci? Di quale patrimonio di esperienza umana e spirituale è portatore l’anziano? Perché
non riconoscergli la funzione educativa che merita?
Questo è il discernimento che vorremmo fare insieme alle comunità parrocchiali, partendo proprio da quelle
che già, negli ultimi anni, hanno iniziato a maturare una sensibilità su questo ambito e hanno strutturato
piccole esperienze di attenzione per il mondo della Terza età.
Nell’anno pastorale 2016/2017 inizieremo a fare i primi passi in questo ambito, con azioni mirate e concrete:
- proveremo a censire le attività già esistenti su questo fronte presso le parrocchie o associazioni del
territorio;
- raccoglieremo il punto di vista degli anziani delle nostre città, per comprenderne desiderata, fragilità
e risorse;
- avvieremo un Focus group di co-progettazione, al quale inviteremo alcuni anziani ed animatori della
carità, per ragionare insieme su un possibile progetto di assistenza domiciliare parrocchiale e su un
progetto di centro diurno parrocchiale. Il tutto potrebbe poi confluire nella Progettazione 8xmille di
Caritas Italiana per l’anno pastorale 2017/2018.
3.3. Volontariato
Seguendo le indicazioni dell’Evangelii Gaudium, l’ambito del “Volontariato”, quest’anno, porrà al centro della
propria attività pedagogica la dimensione cristocentrica dell’agire quotidiano, affinché l’orizzonte valoriale di
ogni azione posta in essere attraverso il servizio che ogni volontario fa all’interno dei nostri contesti operativi,
possa essere ricondotto a nient’altro che all’annuncio di Cristo.
Quest’obiettivo sarà perseguito attraverso una declinazione costante degli orientamenti che l’esortazione ci
dà, specie quelli che trovano un punto di contatto significativo con la Dottrina sociale della Chiesa, validi a
intercettare quella linea di confine fra la confessione della fede e l’impegno sociale che vede la prima
trasformarsi in azione.
Tali obiettivi verranno perseguiti attraverso un’azione mirata che muoverà sia sul fronte sociale che su quello
pastorale.
In dettaglio:
• Verrà realizzato un corso di formazione/sensibilizzazione sul tema del volontariato.
Il Corso si svilupperà in due cicli da 3 moduli.
I destinatari del primo modulo saranno tutte le persone interessate ad approfondire le tematiche e gli
aspetti del volontariato, il secondo e il terzo saranno di approfondimento e i destinatari saranno
coloro che vorranno intraprendere un’attività di volontariato presso uno dei servizi diocesani della
Caritas di Agrigento.
Un ciclo verrà realizzato in autunno ed uno in primavera; la sede la Fondazione Mondoaltro e l’invito
aperto a tutti.
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•
Verrà fornito alle parrocchie un supporto formativo (materiale teorico e incontri frontali) che possa
sostenere i parroci nella loro attività di accompagnamento ai volontari. L’intento è quello di
raggiungere un buon numero di parrocchie sensibilizzandole al tema del volontariato come
“annuncio di Cristo nelle realtà temporali” (Giovanni Paolo II) e aiutare quelle realtà dove questo è
già presente ma ha bisogno di svilupparsi ulteriormente.
Inoltre, nell’ordinaria attività di formazione/orientamento, i volontari già in servizio verranno aiutati a
riscoprire il valore dell’“annuncio”, come prioritario rispetto a quello della “denuncia”, così come Papa
Francesco riprende e sviluppa nell’enciclica. Sarà evidenziata l’importanza di trasferire alle persone che
incontrano la bellezza dell’annuncio e il valore di riscoprire una dimensione altra. I volontari saranno invitati a
vivere una seria conversione al discepolato come condizione essenziale ed indispensabile per svolgere la
loro missione in Caritas.
A. IDENTITÀ UNITARIA DEI VOLONTARI DIOCESANI. La creazione/rafforzamento dell’identità unitaria dei
volontari continuerà ad essere alimentata attraverso:
§ invio messaggi spirituali - motivazionali periodici ai volontari (Vescovo, Direttore, Referente);
§ sistematicità dell’invio dei contenuti formativi che accompagnano il percorso formativo dei volontari;
§ Mandato ai volontari, in occasione del Ritiro di Avvento del 27 novembre 2016
§ Festa del Volontariato – Amunì 2017: 17 GIUGNO 2017.
§ Coinvolgimento dei volontari ai ritiri spirituali di Avvento e Quaresima.
B. ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE. Quest’anno l’attività di sensibilizzazione verrà condotta attraverso:
§ L’intensificazione dell’attività di comunicazione;
§ Interventi nelle scuole;
§ Proposta di formazione ai volontari delle Caritas parrocchiali presso le singole parrocchie.
§ Giornata del Dono: 4 ottobre 2016
§ Giornata internazionale del volontariato: 5 dicembre 2016;
§ Progetti di alternanza scuola-lavoro
§ Maggiore interazione con il Polo Universitario di Agrigento
§ Costruzione di una rete con le associazioni esistenti sul territorio per la valorizzazione delle attività di
ciascuno, in vista della promozione della cultura del volontariato.
§ Coinvolgimento dei volontari per la raccolta fondi 5xmille e il fundraising.
C. COORDINAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO DEI SERVIZI
Continuerà l’attività di accompagnamento dei servizi sia nella ridefinizione ottimale degli stessi affinché
possano rispondere sempre di più alle richieste concrete – oltre che quelle pastorali - sia nella risoluzione
di eventuali problematiche organizzative o relazionali che possano sorgere.
§ Magazzino. Entro febbraio 2017 sarà completata l’operazione di sostituzione degli scaffali e di
riorganizzazione degli spazi. Verrà inoltre avviato il nuovo sistema di gestione. La sede sarà dotata degli
strumenti necessari al servizio.
§ Rifugio. Oltre all’attività di gestione ordinaria che prevede il coordinamento dei volontari, l’attività di
collegamento con il centro di ascolto, la supervisione degli ingressi e la gestione quotidiana dei locali, si
provvederà entro il mese di novembre 2016 a collegare il servizio alle associazioni presenti sul territorio
(Agesci, Masci, Azione Cattolica e associazioni laiche) al fine di rendere lo stesso occasione di
collaborazione con altri attori del territorio – soprattutto quelli legati alla Chiesa – che operano nel sociale.
§ Servizio docce.
§ Ludoteca. Si continuerà a supervisionare l’attività del servizio al fine di supportare la responsabile nella
gestione quotidiana e nella risoluzione di eventuali problematiche. Vedi sotto.
§ Sostegno scolastico. Anche quest’anno verrà rinnovata la collaborazione con l’associazione “Art. 49”
provvedendo a stilare una nuova convenzione e a ridefinire con i volontari le linee guida per un corretto
svolgimento delle attività.
D. SPORTELLO PER IL VOLONTARIATO. Dopo un colloquio iniziale per l’ammissione al servizio e una
breve formazione introduttiva, i nuovi volontari verranno orientati e inseriti nei servizi che risulteranno
consoni (e disponibili), dopodiché verranno monitorati (insieme agli altri) attraverso una relazione diretta e
periodica (sia formale attraverso l’utilizzo di questionari, sia informale) per valutare l’andamento
complessivo del loro servizio. In particolare l’attenzione verrà posta su 3 elementi specifici:
§ Relazioni. Ci sarà un confronto costante sull’andamento delle relazioni all’interno di Caritas (relazione fra
i volontari e beneficiari dei servizi; relazione fra i volontari dello stesso servizio; relazione fra i volontari e
gli operatori della Caritas Diocesana) al fine di facilitare una risoluzione positiva di eventuali
problematiche perché non incidano né sulla qualità del servizio né sulla serenità degli stessi;
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§
§
Efficienza: verrà valutata l’attività complessiva del volontario per capire se l’apporto dello stesso è
soddisfacente e affine agli obiettivi complessivi del servizio oppure va orientato verso altro affinché
un’inadeguata attività non incida negativamente sullo stesso. Entro dicembre 2016 verrà redatto e
somministrato ai referenti dei servizi un questionario di verifica sui volontari in carico presso i loro servizi.
Analoga operazione sarà fatta nel mese di giugno 2017.
Soddisfazione: verrà rilevato il grado di appagamento dei volontari tramite la somministrazione ai
volontari di un questionario. Si prevede una somministrazione a dicembre 2016 (per consentire eventuali
riorganizzazione dei servizi) e una a maggio 2017 (come verifica finale).
E. Gestione dei volontari in Servizio Volontario Europeo. Quest’anno questo servizio dovrà occuparsi di:
§ un Progetto in accoglienza (ALVEARE) che ci consentirà di beneficiare della presenza di 4 persone
provenienti da: Germania, Portogallo, Albania e Ucraina, selezionate nel mese di luglio e che presteranno
servizio alla Ludoteca e nelle attività interculturali.
§ un progetto di invio (VOLUNTEERING WORLD) presentato in collaborazione con le diocesi di Torino e di
Biella, che consentirà di inviare a Vilnius (Lituania) un giovane per diocesi.
F. Progetto Young Caritas, in collaborazione con Caritas Manchester, finanziato dalla Regione Siciliana.
Consiste nella formazione di un gruppo di 12 giovani sui temi del Volontariato, della Cittadinanza
europea, della Social Innovation … e in un corso di lingua inglese. Nel corso dell’anno la classe sarà
impiegata in attività di volontariato presso i nostri servizi. Al termine del percorso, è previsto un Campo di
volontariato di due settimane a Manchester.
G. Campi di volontariato all’estero:
a. Albania
b. Grecia
3.4. Migranti e Integrazione
L’ambito delle migrazioni è sempre più di interesse ecclesiale. L’evolversi delle dinamiche di flusso dei
migranti richiede un continuo adeguamento degli strumenti necessari ad offrire risposte concrete ai bisogni
che essi portano in sé. Assai delicato è l’impegno che viene richiesto in occasioni di emergenza, che però
nell’ultimo anno sono state circoscritte nel tempo. Molto impegnativo, alla luce della funzione
prevalentemente pedagogica della Caritas per la comunità ecclesiale e civile, è il lavoro di mediazione con le
comunità perché non cedano alle tentazioni e agli allarmismi di certe correnti politiche xenofobe. Purtroppo,
le nostre comunità parrocchiali non sono esenti da forme di discriminazione e chiusura nei confronti dei
migranti: questo ci spinge ad uno sforzo ulteriore nei loro confronti perché, nell’ottica evangelica, a nessuno
possa essere detto: «Ero forestiero e non mi avete accolto».
Accogliere non è solo e semplicemente dare un tetto e una coperta, ma fare spazio nel cuore e nella mente
perché il migrante possa realmente iniziare una vita che abbia un senso umano.
Altro ambito di azione è quello della comunicazione: raccogliere esperienze, dare un nome ai volti,
documentarsi, trasferire informazioni corrette, contrastare certa informazione volutamente errata, fare rete
con altri stakeholders …
Agrigento continua ad essere a livello nazionale una fonte di informazioni preziosa: questo è il luogo in cui è
possibile rilevare in anteprima prassi istituzionali ingiuste, diritti violati, nuovi bisogni umanitari.
Tante le iniziative programmate per il nuovo anno pastorale in riferimento all’attività di ascolto, sostegno,
formazione, animazione pastorale e integrazione.
Ascolto, Orientamento, Accompagnamento.
a) Continuerà il Servizio Ascolto Stranieri (SAS) presso il Centro di Ascolto Diocesano. Il Servizio
garantirà almeno due aperture al pubblico settimanali. In collaborazione con l’ambito del
Volontariato, sarà incrementato il numero dei volontari per garantire la presenza congiunta di due
operatori di ascolto.
b) In collaborazione con ASGI e avvocati volontari sarà agevolato l’Orientamento legale da fornire ai
migranti in transito e l’azione di advocacy nei confronti delle istituzioni.
Accoglienza e Mediazione
c) Sarà rilanciato il Progetto di accoglienza diffusa di migranti presso le famiglie.
d) Sarà curato il rapporto tra comunità di accoglienza stranieri e territorio parrocchiale.
Studio e formazione
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e) Formazione e momenti divulgativi con i migranti e la comunità parrocchiale in Licata, Ribera, Favara,
sullo sfruttamento lavorativo, anche in forza della nuova legge contro il “caporalato”.
f) Organizzazione di seminari rivolti a docenti di scuole selezionate per la presenza di MSNA, con
l'obiettivo di far conoscere meglio la condizione sociale e giuridica dei MSNA ai prof. e di consentire
a noi un quadro più chiaro della loro presenza sul territorio, dato che si è assistito nell'ultimo periodo
ad un incremento degli allontanamenti arbitrari durante la minore età.
g) Sarà rilanciato il Centro di Documentazione e Risorse sull’Intercultura attraverso azioni miranti a
dare ad esso maggiore visibilità pubblica
In collaborazione con l’Ambito Mondialità si organizzeranno i seguenti cicli di cine-forum:
- 8 novembre 2016: Zootropolis, con il coinvolgimento dei bambini della ludoteca e di una
parrocchia.
- Rassegna «Negli occhi dell’altro»: 9,16 e 23 maggio, con il coinvolgimento delle comunità etniche
- Rassegna «Muri e frontiere»: 25 luglio, 1 e 8 agosto.
Incontri Interculturali
h) Le attività del Centro Interculturale seguiranno il calendario presente nel Piano formativo Caritas
scaricabile sul nostro sito). Nel corso dell’anno si continuerà a dare visibilità agli incontri (con sintesi
dei contenuti) tramite le pagine FB e il Blog di Caritas Diocesana.
i) Relativamente all’esperienza attivata a San Giovanni Gemini, si prevede di continuarne il sostegno.
j) In collaborazione con la Coop.va Al Kharub, all’interno del Progetto Norah, si organizzeranno corsi
gratuiti di cucina per donne migranti.
Prima alfabetizzazione
k) Saranno organizzati 3 cicli di Corso d’italiano (su tre livelli simultanei): lunedì e giovedì dalle 18:00
alle 19:30. I tre moduli seguiranno il seguente calendario (orientativo): 3 ottobre-15 dicembre 2016;
16 gennaio-6 aprile 2017; 24 aprile 2017-22 giugno 2017.
Ludoteca Multietnica ALVEARE
l) Il tema guida sarà anche quest’anno quello della Salvaguardia del Creato già iniziato l’anno scorso.
Un elemento innovativo sarà quello di coinvolgere le realtà parrocchiali più vicine attraverso le figure
dei nonni; i bambini della ludoteca sono quasi tutti figli di immigrati di II generazione e pertanto non
hanno mai conosciuto queste figure familiari, vuoi perché non ci sono più (come per esempio i figli di
rifugiati) o perché sono nel Paese di origine. Si valorizzerà l’uso di strumenti audio-video-musicali.
3.5. Giovani
EG 106. «Anche se non sempre è facile accostare i giovani, si sono fatti progressi in due ambiti: la
consapevolezza che tutta la comunità li evangelizza e li educa, e l’urgenza che essi abbiano un maggiore
protagonismo. Si deve riconoscere che, nell’attuale contesto di crisi dell’impegno e dei legami comunitari,
sono molti i giovani che offrono il loro aiuto solidale di fronte ai mali del mondo e intraprendono varie forme
di militanza e di volontariato. Alcuni partecipano alla vita della Chiesa, danno vita a gruppi di servizio e a
diverse iniziative missionarie nelle loro diocesi o in altri luoghi. Che bello che i giovani siano “viandanti della
fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!».
L’attenzione di Caritas ai giovani è motivata dalla convinzione che essi, nell’attuale contesto socio-culturale,
abbiano bisogno di orientamento e accompagnamento per trovare la strada che il Signore ha in cuore per
loro. I giovani hanno in sé potenzialità di bene enormi: se ben motivati, essi sono capaci di scelte generose e
coraggiose. Ad essi deve rivolgersi con delicatezza l’attenzione della Chiesa, perché ad essi è destinato
ormai sempre più spesso il primo annuncio del Vangelo. Concretezza, credibilità, attenzione, custodia …
sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano la nostra attenzione al mondo giovanile.
Ogni giovane ha in sé un progetto da scoprire e perseguire; di ciascuno di essi è necessario farsi compagni
di viaggio discreti.
I giovani che incontriamo nel nostro servizio hanno storie diverse e richiedono attenzioni e linguaggi
diversificati: studenti, giovani con esperienze giudiziarie, giovani in cerca di lavoro o NEET, giovani con idee
di impresa, giovani periferici.
Nei limiti delle nostre forze, anche quest’anno proveremo a mettere in campo, in collaborazione con il Centro
per i Giovani della nostra Diocesi e le associazioni private, alcune azioni che abbiano una funzione di
promozione umana integrale.
3.5.1.
Sportello di orientamento socio-lavorativo – Corner Granata
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Continuerà l’azione del Corner, che nell’ultimo anno ha ricevuto un numero sempre crescente di persone
(non solo giovani) in cerca di lavoro e orientamento. Quest’anno, in particolare, saranno valorizzati gli aspetti
pastorali-sociali del servizio, attraverso il coinvolgimento delle parrocchie della diocesi e il sostegno agli altri
due Sportelli esistenti a Sciacca e a S. Giovani Gemini. Vedi Ambito Re-starting.
3.5.2. Educazione stradale
Proporremo ai giovani delle scuole un corso di Educazione stradale e uno sulla gestione delle emozioni.
3.5.3. USSM
Continuerà la collaborazione con l’USSM di Palermo perché i giovani da essi segnalati possano svolgere
presso i nostri servizi la misura della Messa alla Prova.
3.5.4. Progetti scolastici: Alternanza Scuola-lavoro
Confermeremo la nostra disponibilità ad essere sede dei progetti di Alternanza Scuola-Lavoro
3.5.5. Progetto Policoro
In collaborazione con il Centro per i Giovani e la Pastorale Sociale e del Lavoro continueremo a investire sul
Progetto Policoro.
3.5.6. Collaborazione con FabLab Agrigento
Confermeremo la nostra disponibilità alla collaborazione con l’Associazione FabLab Agrigento per la
realizzazione di attività formative sulla digital innovation e sulle potenzialità della stampa in 3D.
3.5.7. Sostegno scolastico
Continua la collaborazione con l’Ass. Art.49 per il sostegno scolastico di bambini dai 6 agli 11 anni. Il servizio
sarà aperto dal lunedì al venerdì durante tutto il periodo scolastico.
3.6. Restarting
Questo ambito raggruppa azioni e servizi che hanno l’obiettivo di aiutare chi si trovi in situazione di grave
marginalità a ripartire, ricostruendosi un futuro. Partire dal presente, guarire le ferite, ritrovare le forze,
recuperare la lucidità dello sguardo e le forze per rimettersi in cammino …è un processo che richiede tempo
e delicatezza. Con questo stile intendiamo portare avanti i seguenti servizi.
3.6.1. Casa Rahab – Housing sociale
Il progetto continuerà ad accogliere persone con grave disagio abitativo, con un maggior impegno
relativamente alla ricaduta socio-pastorale. In particolare, si punterà sulle seguenti azioni specifiche:
1. Formazione delle parrocchie, al fine di:
§ Coinvolgere le parrocchie nel processo di “inserimento ed uscita” per osservare e ascoltare meglio
persone con problemi abitativi, ma anche per facilitare percorsi di reinserimento sociale.
§ Motivare le parrocchie a prendere parte sia alla fase di programmazione individualizzata di ciascun
ospite, sia nella realizzazione degli interventi.
2. Coinvolgimento e sensibilizzazione delle Istituzioni locali sul tema dell’abitare sociale, tramite:
a. Diffusione di info sul disagio abitativo e prospettive nazionali/europee
b. Conferenza sulle Linee Guida sul disagio abitativo. 3 dicembre 2016.
c. Diffusione video Housing First Sicilia
3. Redazione e pubblicazione di un report con indicazione delle specificità del nostro intervento rispetto alle
indicazioni generali dell’Housing First.
4. Completamento arredi degli appartamenti e degli spazi condivisi, in compartecipazione con gli ospiti della
struttura.
5. Partecipazione alle attività della rete Housing First Italia e fio.PSD
3.6.2. Ambito giustizia (carcerati ed ex carcerati)
Partendo dalla presentazione del libro «La Giustizia capovolta», del 12 ottobre 2016, si presenteranno alla
Direzione del Carcere di C.da Petrusa (AG) nuove proposte di laboratori ed attività formative:
1. Secondo laboratorio di sartoria. Proseguendo l’esperienza dell’anno scorso, il laboratorio avrà lo scopo
di fornire alle detenute competenze spendibili per il futuro reinserimento nella società. L’attività consentirà
di aiutare le partecipanti a riflettere sulla cultura dello scarto e della nuova vita da dare alle cose, con
chiaro parallelismo alla loro esperienza di vita.
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2. Laboratorio di scrittura da avviare insieme all’Amico del Popolo. Consentirà l’avvio di percorsi di autonarrazione e di comunicazione dell’esperienza detentiva, al fine di aiutare i detenuti a sentirsi ancora
parte attiva della società civile. Il progetto era già stato presentato due anni fa, ma purtroppo senza esito.
Del materiale prodotto si potrà dare diffusione tramite l’Amico del Popolo e i mezzi di comunicazione
sociale diocesani. Non si esclude la pubblicazione di un testo.
3. Formazione ed attivazione di un servizio di raccolta differenziata all’interno del carcere. Stiamo
valutando insieme ad Ecoface la possibilità di proporre un intervento al carcere che preveda:
- formazione di un gruppo di detenuti che si occuperanno della raccolta e dello smistamento dei riciclabili;
- predisposizione di un sistema di raccolta all’interno della struttura;
- raccordo con l’amministrazione locale per il conferimento dei rifiuti.
4. Supportare/informare le parrocchie quale luogo di accoglienza di persone in “riparazione” o sottoposte
a misura alternativa. Il sempre crescente numero di persone sottoposte a questo genere di misure
alternative alla detenzione rappresenta un’occasione per le comunità parrocchiali, che potrebbero iniziare
ad essere un luogo di nuovo inizio.
5. Nei prossimi mesi potrebbe avviarsi il Servizio di prenotazione colloqui che il carcere ci ha richiesto. Si
tratta di un servizio di prenotazione telefonica dei colloqui con i familiari che dovrebbe migliorare le
condizioni attuali del servizio.
6. Facendo seguito alle sollecitazioni di alcuni volontari, si potrebbe proporre il coinvolgimento di comunità
parrocchiali nell’animazione della liturgia eucaristica domenicale in Carcere. Quando si avrà avuto la
disponibilità di un gruppo di almeno 4 parrocchie, si potrà chiedere l’autorizzazione per l’ingresso degli
animatori in occasione della messa domenicale.
7. A livello regionale Caritas, si proporrà per il 15 febbraio 2017 la convocazione di un tavolo tematico nel
quale condividere le esperienze e le buone prassi già maturate dalle diocesi siciliane.
8. Aderiremo al Banco editoriale delle Edizioni Paoline che, in occasione del Giubileo, donerà libri agli
istituti penitenziari. L’attività consisterà in un banco informativo presso la Libreria Paoline di Agrigento nei
giorni: 5 novembre e 3-10-17 dicembre 2016.
9. Per rendere maggiormente generativo il servizio, alla luce di quanto emerso dal laboratorio sulla
generatività, si lavorerà per:
- sollecitare l’intervento del Comune di riferimento del detenuto, perché si attivi con i servizi sociali locali;
- proporre alle istituzioni comunali la stipula di convenzioni per l’accoglienza di detenuti;
- sensibilizzare le comunità parrocchiali;
- Istituzionalizzare il tavolo di lavoro con le istituzioni coinvolte (Magistrato di Sorveglianza, UEPE,
Amministrazione penitenziaria).
- interagire con Consorzi di cooperative sociali per l’avvio di progetti lavorativi all’interno del carcere.
3.6.3. Sportello di orientamento socio-lavorativo – Corner Granata
Oltre all’apertura settimanale (almeno 3 mattine), il Corner si occuperà di:
- organizzare momenti formativi sul colloquio di lavoro (magari con i più giovani);
- promuovere il servizio presso le parrocchie e per la raccolta di proposte di lavoro su tutto il territorio
diocesano;
- coinvolgere più volontari;
- sostenere gli Sportelli di Sciacca e San Giovanni Gemini e individuare possibili nuove aperture;
- raccogliere esperienze di rinascita lavorativa;
- organizzare un laboratorio di idee con giovani fruitori del servizio;
- implementare la collaborazione con la filiera dell’impresa sociale;
- promuovere il Corner presso le aziende.
3.6.4. Sartoria sociale
Prevista dal progetto Re-starting della Presidenza del Consiglio dei Ministri, potrebbe essere avviata dal
mese di gennaio 2017, dopo la realizzazione dei due laboratori su life-skills e Media education. Sarà allestita
nell’Hub Granata e consentirà di trasferire competenze sartoriali a persone in situazione di svantaggio,
anche nell’ottica della costituzione di una cooperativa sociale.
3.7. Mondialità ed Emergenze
L’ambito quest’anno si darà una strutturazione più completa, grazie alla presenza di un operatore a ciò
dedicato ed al coinvolgimento di volontari.
Obiettivo prioritario resterà quello di proporre alla riflessione ecclesiale e civile temi ancora poco attenzionati:
la Salvaguardia del Creato, le dinamiche geopolitiche e le loro conseguenze, i conflitti attivi nel mondo e
l’educazione alla pace, il rispetto della legalità e l’eticità della economia.
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Queste le azioni programmate, alcune delle quali rientreranno all’interno del Progetto che presenteremo a
Caritas Italiana a valere sulla linea «Non Violenza e Cittadinanza»:
a. Organizzazione del Forum MeET 2017 sul tema dei nuovi scenari politici nell’area Mediterranea: 29-30
maggio 2017.
b. Definizione e avvio delle attività da svolgere all’interno di Casa della Pace. Si prevede di organizzare:
o Focus group, anche residenziali, sui temi dell’educazione alla Pace, con il coinvolgimento dei
gruppi giovanili parrocchiali e gli studenti delle ultime classi degli Istituti superiori.
o Giornata internazionale dell’albero (21 novembre 2016), con piantumazione del Bosco, in
collaborazione con l’Assessorato alle Foreste della Regione Siciliana.
o Realizzazione di un Murales che racconti come i giovani artisti vedono la Pace e la sua
costruzione.
o Valorizzazione del campetto per l’organizzazione del 1° torneo da organizzare in primavera 2017.
o Avvio collaborazione con Rondine - Città della Pace sia per momenti formativi, che per scambi di
esperienze e campi residenziali.
o OPEN DAY, con il coinvolgimento della comunità racalmutese, in primavera 2017.
c. Pubblicazione di un sussidio formativo su paesi di partenza dei flussi migratori: sarà valorizzato il
materiale raccolto dagli SVE 2015/2016.
d. Giornata della Memoria della Shoah. Il 27 gennaio 2017 si proporrà nuovamente la proiezione di un
film sul tema, anche prevedendo un momento di riflessione post proiezione.
e. Albania. Si strutturerà il rapporto di reciprocità con l’Amministrazione apostolica del Sud dell’Albania
concordando con i referenti locali le azioni concrete. Possibile pensare al sostegno per la
strutturazione di una Caritas locale, la formazione dei volontari, il coinvolgimento in un percorso di
educazione alla pace.
f. Grecia. All’interno del Gemellaggio fra Chiese greche e Diocesi italiane, continueremo a sostenere per
quest’anno l’Ordinariato armeno di Atene. Possibile anche l’organizzazione di azioni formative in
Grecia o ad Agrigento, nonché il coinvolgimento di giovani greci in un campo internazionale.
g. L’Ambito si occuperà (anche con il coinvolgimento degli SVE) dello studio di riviste tematiche
(cambiamenti climatici, finanza etica, dinamiche geopolitiche, cittadinanza europea) e
dell’Elaborazione di articoli da diffondere tramite i mezzi di comunicazione a nostra disposizione (sito,
facebook e blog).
h. Progetto «Petrusa ricicla». Vedi ambito Carcere.
i. Emergenze. In caso di Emergenze legate alle calamità naturali, ci si occuperà della sensibilizzazione
delle comunità parrocchiali, della raccolta fondi e della destinazione degli stessi.
4. LABORATORIO DIOCESANO
PER L’ACCOMPAGNAMENTO DELLE CARITAS PARROCCHIALI
La vostra misericordia sia credibile … e, allo stesso tempo, organizzata e formata … delicata e accogliente,
piena di relazioni significative … (Papa Francesco – 38° Convegno Nazionale Caritas, 2016).
§
§
§
§
§
Saremo disponibili ad incontrare le parrocchie perché la comunità possa essere aiutata nella
testimonianza della carità con:
- incontri di informazione (identità e stile Caritas; l’ascolto e l’animazione);
- incontri su tematiche specifiche (ambiti di Caritas Diocesana);
- incontri motivazionali e di sostegno per gli operatori.
La comunità parrocchiale, in quanto comunità di credenti, “fa memoria” (EG 13) di quanto Dio ha
operato nella sua storia. Aiuteremo le comunità a narrarsi, promuovendo le buone prassi sperimentate,
perché le varie realtà diocesane possano conoscersi e confrontarsi (sito web, pagina dedicata ad ogni
parrocchia ...).
Valorizzeremo meglio la necessità di trovare spazi e luoghi adatti per la condivisione del vissuto di
ciascuno (cfr. EG 77) tramite laboratori per la formazione e/o Incontri motivazionali e/o Visite informali.
Proveremo a vivere e a testimoniare come i poveri “hanno bisogno di Dio e non possiamo tralasciare di
offrire loro la sua amicizia, la sua benedizione, la sua Parola…” (EG 200), e che è necessario per gli
operatori dei Centri di Ascolto e dei vari servizi, acquisire questa consapevolezza e non cadere nel
rischio di sentirsi in dovere di dare qualcosa prima di dare Qualcuno. Per far questo occorre
primariamente che gli operatori coltivino “uno spazio interiore che conferisca senso cristiano all’impegno
e all’attività” (EG 262). Lo si farà tramite: ritiri spirituali diocesani, incontri di informazione, incontri di
formazione diocesana e specifica per ambito.
Proporremo al Vicario per la Ministerialità di organizzare un incontro formativo con i sacerdoti, a due
voci con il Vescovo, in qualità di Presidente di Caritas Italiana.
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5. OSSERVATORIO DIOCESANO DELLE POVERTÀ E DELLE RISORSE
In considerazione dell’urgenza sociale e del fatto che lo studio sul Gioco d’azzardo programmato l’anno
scorso non è stato ancora completato, anche quest’anno si lavorerà su questo tema e si produrrà un
sussidio sintetico con alcuni dati generali sul fenomeno e buone prassi a livello nazionale e locale. Questo
sussidio potrebbe essere utile per sensibilizzare le parrocchie e lanciare campagne di contrasto. In
collaborazione con i Ser.T. della provincia si verificherà quali siano i servizi attivi sul territorio a cui indirizzare
eventuali vittime di questa dipendenza.
Si produrrà anche un sussidio sul Disagio abitativo, che raccoglierà il materiale già prodotto, una sintesi
delle Linee Guida e gli esiti del Tavolo sulle Linee Guida del 3 dicembre.
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PROGETTAZIONE
L’ambito progettazione quest’anno dovrà riorganizzarsi a seguito del cambiamento dell’operatore.
7. COMUNICAZIONE
L’ambito della comunicazione sarà diversamente strutturato quest’anno attraverso una distribuzione delle
competenze fra diversi operatori, in modo da consentire un continuo aggiornamento di sito, pagina facebook
e pubblicazione di newsletter.
8. OPERE
«Vi auguro di saper coltivare al meglio la qualità delle opere che avete saputo inventare. Rendetele, per così
dire, “parlanti”, preoccupandovi soprattutto della motivazione interiore che le anima, e della qualità della
testimonianza che da esse promana. Sono opere che nascono dalla fede. Sono opere di Chiesa,
espressione dell’attenzione verso chi fa più fatica. Sono azioni pedagogiche, perché aiutano i più poveri a
crescere nella loro dignità, le comunità cristiane a camminare nella sequela di Cristo, la società civile ad
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assumersi coscientemente i propri obblighi» .
L’impegno per quest’anno è quello di rileggere le opere-segno attualmente attive nella loro piena
significanza pedagogica. Le domande che dovranno accompagnarci nel portare avanti i servizi diocesani
sono: «Cosa stiamo raccontando di Dio alla gente che incrocia i nostri servizi?», «Come fare in modo che i
servizi siano generativi di bene e di una cultura di misericordia?», «Come contemperare la fantasia della
carità con uno spirito contemplativo?».
In riferimento ai servizi (oltre a quelli già attivi) ecco alcuni obiettivi per quest’anno:
Mensa serale. Sarà allestita come Opera Segno Giubilare una mensa serale, in cui si potrà offrire un
pasto a persone individuate tramite il Centro di Ascolto Diocesano. La mensa sarà anche luogo di
formazione per ragazzi con diversa abilità (che potranno acquisire nuove competenze per la loro
autonomia) e luogo di servizio per giovani e persone sottoposte a misure giudiziarie. Sarà inoltre
un’esperienza di riciclo di scarti alimentari, grazie alle collaborazioni che si stipuleranno. Si prevede
di inaugurare questa parte dell’Opera segno nei primi mesi del 2017.
Nuovo rifugio. L’Opera segno Giubilare prevede anche la realizzazione di un mini appartamento in
cui ospitare persone in situazioni di particolare disagio.
Rifugio Garibaldi. In situazioni di emergenza continuerà ad essere disponibile per l’accoglienza di
persone senza dimora. Soprattutto in occasione di presenza di migranti di passaggio, si valorizzerà il
coinvolgimento di Medici volontari per il controllo sanitario sugli ospiti.
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PAPA FRANCESCO, Discorso alla Caritas Italiana in occasione del 40° anniversario di fondazione, 24 novembre 2011:
Insegnamenti VII,2,[2011],776 e riproposto in occasione del Convegno Nazionale del 2016.
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