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Mercati
Venerdì 18 Novembre 2016
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A SETTEMBRE AVEVA SOVRASTIMATO IL TEMPO DI VISUALIZZAZIONE DEGLI ANNUNCI VIDEO
Facebook ha falsificato altri dati
Errati la portata dei post di marketing, il numero delle
visualizzazioni dei video e il tempo di fruizione degli
Instant Articles. Cresce la sfiducia degli inserzionisti
di Mike Shields
Mark Zuckerberg
D
opo la scandalo di fine
settembre, in cui Facebook aveva ammesso di
aver enormemente sovrastimato il tempo medio di visualizzazione degli annunci video
notificato sulla propria piattaforma per due anni, il social network ha rivelato altri parametri
viziati relativi alle modalità
secondo le quali i consumatori
interagiscono con i contenuti,
sollevando ulteriori quesiti circa
le metriche su cui gli esperti di
marketing si affidano per decidere se acquistare gli annunci sulla
rete dei social media.
La società ha reso pubblico che
una verifica interna completa dei
parametri ha riscontrato discrepanze, o «bug», che hanno causato la sottostima o sovrastima
di quattro dati, tra cui la portata
settimanale e mensile dei post
di marketing, il numero delle
visualizzazioni complete dei
video e il tempo di fruizione degli Instant Articles delle
testate editoriali. Nessuno dei
parametri in questione interessa
la fatturazione, ha chiarito Mark
Rabkin, vicepresidente del core
ads team.
Ora, dopo aver individuato altri
casi di errori di calcolo dei dati,
FACEBOOK
135
quotazioni in dollari
130
125
Menlo Park ha informato che
provvederà a ulteriore revisione
indipendente di alcuni dati per
tentare di recuperare la fiducia
di utenti e inserzionisti. La pubblicazione di altri errori potrebbe
disturbare alcuni inserzionisti e
editor del web che si affidano a
Facebook per la distribuzione e
la monetizzazione. Molti aveva-
no già richiesto l’ulteriore verifica di terze parti.
Nel quadro dello sforzo per attenuare le preoccupazioni degli
inserzionisti per la solidità delle
sue metriche, l’azienda fornirà
dati sulla visibilità di terzi quali
Moat and Integral Ad Science per
120
115
110
17 ago ’16
17 nov ’16
le campagne pubblicitarie display.
In precedenza, questi dati erano
limitati alle campagne video.
«Raddoppieremo i nostri sforzi di
verifica ad opera di terze parti»,
ha anticipato Carolyn Everson,
vice presidente delle soluzioni
di marketing globali.
Inoltre, il social sta collaborando
con Nielsen per il conteggio delle visualizzazioni video, incluse
quelle on demand e quelle live,
come elemento del servizio Digital Content Ratings. E, infine,
prevede di formare un Measurement Council composto da
La Russia blocca l’accesso a LinkedIn
è il primo grande social network a essere bloccato
LdelinkedIn
dalle autorità russe per aver infranto la legge del 2014
Paese, che richiede ai siti web di immagazzinare i dati
personali in server russi, cosa che non avrebbe fatto la società statunitense secondo l’authority per le comunicazioni
Roskomnadzor. La settimana scorsa un tribunale di Mosca
aveva respinto il ricorso della società, accusata di violare la
legge sul trattamento dei dati personali. Il provider internet,
Rostelcom, ha sottolineato di aver già bloccato l’accesso al
sito mentre altri due, Mts e Vimpelcom, hanno anticipato
che sono in procinto di fare lo stesso a breve. Questa estate
sarebbero state inviate due lettere di richiesta di informazioni in merito all’attuazione della legge sulla localizzazione
dei dati personali sul territorio della Federazione russa. Ma
la società, acquistata da Microsoft, non avrebbe fornito alcuna risposta.
esperti di marketing e top manager provenienti da agenzie di
pubblicità, e lancerà un blog per
comunicare più regolarmente gli
aggiornamenti dei parametri.
Per quanto riguarda i bug di
recente scoperta, gli errori riguardano quattro delle oltre 220
metriche calcolate internamente.
In un caso, Facebook ha constatato la sovrastima delle persone
esposte a post organici, post normali non a pagamento, in quanto
aggiungeva la portata giornaliera
per determinati periodi senza tenere conto delle visite reiterate.
La metrica corretta in media sarà
inferiore di circa il 33% per il
periodo di sette giorni e del 55%
per il periodo di 28 giorni.
In un altro caso è stata individuata la sottostima delle visualizza-
LA SOLUZIONE DI CONFINDUSTRIA PER TROVARE I CAPITALI PER L’AUMENTO
Sole, viale dell’Astronomia in pegno
di Andrea Montanari
I
l risanamento dei conti del Sole24Ore è
la priorità di Confindustria. Un processo
che deve giocoforza passare da un robusto rafforzamento patrimoniale del gruppo
editoriale che ha chiuso
i nove come con un giro
d’affari di 208,4 milioni,
un mol negativo per 25,3
milioni, una perdita di
61,6 milioni e con una pfn
negativa per 40,8 milioni
a fronte di un patrimonio netto di 16,4 milioni.
L’opzione sul tavolo è
quella dell’aumento di
capitale da 70-80 milioni,
della società guidata dal
nuovo amministratore deVincenzo
legato Franco Moscetti. Il
Boccia
socio di riferimento, ovvero l’associazione degli
industriali, farà logicamente la sua parte, potendo contare su una
dotazione di cassa superiore ai 40 milioni
e avviando, come anticipato da MF-Milano
Finanza lo scorso 26 ottobre, la valorizzazione di parte del portafoglio immobiliare
che, a fine 2015, come risulta dal bilancio
della controllata Aedificatio, presieduta da
Antonella Mansi, ammonta a 93,62 milioni
su un totale immobilizzazione materiali di
128,38 milioni. Senza trascurare il sostegno
del sistema creditizio italiano, con Intesa
Sanpaolo in pole. Per questa ragione, il
presidente Vincenzo Boccia sta valutando
l’opportunità di ottenere una linea di credito
rilevante a fronte della quale dare in pegno
la sede storica di Confindustria, a Roma,
che è iscritta a bilancio a un valore di carico complessivo di 82,8
milioni (oltre al valore
del terreno, anch’esso
di proprietà, su cui sorge lo stabile, che vale
25,15 milioni). Ma non
è escluso che si possa
anche procedere alla
vendita della proprietà
di Via Veneto, sempre
nella capitale (valore, 6,9
milioni) o il building di
Bruxelles (3,9 milioni).
«Abbiamo avuto questo
nuovo cda, abbiamo un
nuovo amministratore
delegato, aspettiamo il
piano industriale e vedrete che faremo un ottimo lavoro dal punto
di vista aziendalistico; il Sole è un grande
asset per Confindustria e per il Paese», ha
dichiarato ieri lo stesso numero uno di viale
dell’Astronomia.
Boccia domenica scorsa, intervistato da
Giovanni Minoli alla trasmissione Faccia
a Faccia su La7, aveva confermato come
«Il Sole24ore non sia in vendita», preannunciando al contempo «un piano lacrime
e sangue» che potrebbe portare all’uscita
dal gruppo di 250-300 degli attuali 1.250
dipendenti. Intervento che è la priorità
dell’ad Moscetti.
E non è da escludere che uno dei temi presto
all’attenzione del nuovo cda presieduto da
Giorgio Fossa possa essere quello relativo
alla direzione del quotidiano di viale Monte
Rosa. L’attuale direttore, Roberto Napoletano, di recente è stato sfiduciato dal 74% della redazione del Sole24Ore ma gode ancora
dell’appoggio del socio Confindustria e del
presidente Boccia. Ma non è da escludere
che all’inizio del prossimo anno qualche
novità in questo senso ci possa essere. Per
questo sul mercato circolano i nomi dei
possibili candidati alla sostituzione: tra i
papabili ci sarebbero Fabio Tamburini, già
direttore di Radio24 e dell’agenzia Radiocor e oggi vicedirettore dell’Ansa, Alberto
Orioli, vicedirettore della testata economico-finanziaria, Luca Paolazzi, direttore del
centro studi di viale dell’Astronomia e già
giornalista del Sole24Ore, il vicedirettore
del Corriere della Sera, Daniele Manca, e
l’editorialista del quotidiano di via Solferino Dario Di Vico. È ipotizzabile, che per
dare un segnale al mercato e all’organizzazione stessa, alla fine si opti per una scelta
interna al giornale. Anche se da qualche
giorno sta prendendo forma quella che per
ora è solo una suggestione: il ritorno in sella
di Ferruccio de Bortoli. Ma al momento
non ci sono conferme in questo senso. (riproduzione riservata)
zioni complete degli annunci
video. Alcune persone guardano gli annunci video nella loro
interezza, ma perché le tracce
audio e video non sono sempre
perfettamente sincronizzate, e
Facebook non contava alcune
visualizzazioni come completate al 100%. Di conseguenza, la
stima è che il dato aumenti del
35%. A causa di un altro errore
di calcolo, la quantità di tempo
dedicato dagli utenti alla fruizione degli Instant Articles in media è stata esagerata del 7-8%
da agosto 2015. «Alcuni [bug]
avranno un impatto maggiore
rispetto ad altri», ha precisato
Rabkin. «Il range varia. Abbiamo voluto peccare per eccesso di
correttezza e trasparenza».
Gli sforzi di Facebook per ricostruire la propria reputazione
potrebbero essere inferiori alle
richieste. Per esempio, nell’ambito del potenziamento della
verifica dei dati, Facebook non
ha intenzione di lasciare che gli
acquirenti di annunci monitorino
le campagne utilizzando i propri «tag», o tracking code, come
alcuni hanno proposto. La mancanza di controllo di terze parti
completamente indipendenti è
stato un vero punto critico in seguito alla recente disavventura di
conteggio dei video di Facebook, soprattutto se si considera il
crescente ruolo di Facebook nel
mondo della pubblicità.
GroupM, la media investment
company del gruppo Wpp, si è
detta incoraggiata dal chiarimento sui parametri e la richiesta di
consulenza. Tuttavia, «la situazione attuale è lontana dal completo monitoraggio da parte di
terze parti che riteniamo ancora
fondamentale per la fiducia degli
inserzionisti in tutto il mercato»,
ha comunicato GroupM. Facebook potrebbe tranquillizzare
gli acquirenti frustrati sottoponendosi a un controllo tramite
il Media Rating Council (Mrc),
autorità di ricerca indipendente
del settore media. A seguito del
recente errore di sovrastima,
l’Association of National Advertisers aveva raccomandato
pubblicamente una revisione
dell’Mrc, cosa che Facebook sta
ora prendendo in considerazione, ha fatto sapere Everson.
traduzione di Giorgia Crespi