19 novembre 2016

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Transcript 19 novembre 2016

1 Primo piano
13 febbraio 2010
19 novembre 2016
POLVERI SOTTILI E TUMORI,
SCENDE IN CAMPO
IL CNR DI LECCE
Alessio Quarta
pag. 11
Primo piano
A NARDÒ RINASCE
MASSERIA BONCURI
GRAZIE A “DIRITTI A SUD”
Stefano Manca
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pag. 12
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XV n. 603
19.11.2016
ALL’INTERNO
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Cattiva scuola
Malori per quasi 200 alunni delle scuole elementari di Nardò e Corigliano d’Otranto dopo aver usufruito del
servizio mensa fornito da “La Fenice” di Galatone, che serve anche le scuole di altri comuni salentini. E mentre
l’Asl sospende l’attività dell’azienda, un’indagine di Legambiente mette sotto accusa la sicurezza degli edifici
scolastici pugliesi, e topi e blatte fanno visita alle scuole elementari di Vignacastrisi e Poggiardo
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Editoriale
Vita dura
per i bambini pugliesi
OPINIONI
Acqua alta in via Leuca a Lecce
di Andrea Colella
Come se non bastasse la disastrosa condizione
delle nostre scuole dell’infanzia, le cui criticità relative a igiene e sicurezza alimentare o strutturale sono protagoniste della nostra copertina, arriva in questi giorni una ventata di sano pessimismo in seguito alla pubblicazione del settimo
“Atlante dell'Infanzia” di Save the children. Nello specifico, l’associazione umanitaria internazionale ha analizzato la condizione dei minori a
rischio povertà nel nostro Paese, stabilendo
che in Puglia gli stessi sono aumentati dal 27%
al 32% rispetto alla media nazionale che ha visto sì una crescita, ma dal 19% al 20%.
In fondo non è una novità: già lo scorso anno lo
stesso “Atlante dell'Infanzia” metteva in evidenza questo trend drammatico, frutto certamente
della crisi economica ma anche dell’assenza di
interventi mirati al sostegno delle famiglie più deboli (ad eccezione forse del Reddito di dignità i
cui effetti positivi, tuttavia, potranno essere evidenti solo nel prossimo anno).
Un’infanzia a rischio, dunque, sia dentro casa che
a scuola: una fotografia che certo non fa ben sperare per coloro che rappresentano il nostro futuro.
Se a questo si aggiungono il drastico calo delle
nascite e i pericoli derivanti dall’inquinamento da
polveri sottili (si veda al riguardo il nostro primo
piano sull’argomento) non ci si deve meravigliare se sempre più salentini scelgono di far crescere
i loro figli lontano da questa terra. La soluzione?
Riconsiderare il valore dell’infanzia quale fondamentale per la nostra vita, pretendendo dalle istituzioni la massima attenzione per garantire la migliore qualità della vita ai nostri bambini. E farlo in fretta!
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 3 dicembre 2016
Tra le zone della città che, in occasione di temporali, puntualmente si allagano c’è anche via
Leuca, oggetto da tempo di lavori in corso di “rigenerazione urbana” che, purtroppo, non hanno risolto il problema delle pozzanghere che rendono difficile il passaggio di auto e pedoni.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Indispensabile un presidio di Giustizia
nel Basso Salento
I recenti, gravissimi fatti di
sangue che hanno interessato
Casarano rendono necessaria
una pur breve riflessione. La
città è stata riportata tragicamente indietro di quasi due
decenni, quando il suo territorio e quello dei paesi vicini
si doveva confrontare con le
guerre intestine alla malavita
organizzata. Esistono presidi
la cui presenza determina, se
non la soluzione dei problemi
sociali, il senso di attenzione
constante dello Stato nella
società. L’assenza, al contra-
rio, determina un allontanamento pericoloso dello Stato
dal territorio e questo contribuisce al diffuso senso di
smarrimento e di insicurezza
sociale.
La disastrosa riforma della
geografia giudiziaria ha comportato anche la chiusura del
presidio giudiziario di Casarano (Tribunale), tanto sebbene l’Avvocatura locale, attraverso la Camera Forense,
avesse ripetutamente segnalato il grave pericolo connesso alla chiusura, in ragione
della peculiarità territoriale e
si sia battuta sino ad un anno
fa, momento di chiusura, per
conservare la struttura, anche
davanti all’Autorità giurisdizionale.
I vertici della Giustizia sono rimasti sordi alle segnalazioni.
Oggi la triste verità ripropone la problematica, compresa
quella della indispensabilità di
un presidio di Giustizia (Tribunale) nel Basso Salento.
Avv. Massimo Fasano
Presidente della Camera
Forense di Casarano
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
Dopo aver crocifisso
Gesù, il popolo stava a vedere, i capi invece lo deridevano, anche i soldati
lo deridevano. Uno dei
malfattori appesi alla croce lo insultava, l’altro invece lo invocava: “Gesù, ricordati di me nel tuo
regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con
me in Paradiso”.
Amici di Belpaese, con la Festa di Cristo Re (20
novembre) si chiude l’Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco, durante il
quale siamo stati in pellegrinaggio a Roma o nelle cattedrali per attraversare la Porta Santa e ottenere il perdono dei peccati. La pagina del Vangelo sopra citata ci riporta la scena drammatica
della crocifissione, durante la quale alcuni deridono e insultano Gesù, mentre altri lo supplicano: “Ricordati di me nel tuo regno”.
Il buon ladrone sul Calvario ci dà un grande insegnamento: quanti tra noi, nel momento della
prova e del dolore, esclamano: “Dio si è dimenticato di me!”, invece il buon ladrone ci fa sapere che il nostro Dio si ricorda di noi e non ci abbandona. Al riguardo Papa Francesco con uno dei
suoi tanti neologismi ama ripetere che il compito più importante del nostro Dio è “misericordiare”. Lo comprendiamo bene dalla risposta data
al buon ladrone: “Oggi sarai con me in Paradiso”.
L’Anno della Misericordia ci insegna inoltre di fare
ad altri quello che riceviamo per noi, infatti nel
Vangelo risuona spesso l’adagio: “Vai e fai anche
tu lo stesso!”. L’Anno della Misericordia ha dato
a tutti l’opportunità di riceverla in abbondanza,
in particolare cito alcune categorie come il Giubileo dei carcerati, dei disabili e del volontariato. Ci mancava il terremoto per sconvolgere per
ben due volte il Centro Italia, offrendoci il triste
spettacolo degli sfollati, non dimenticando le migliaia di profughi che riescono ad attraversare il
Mar Mediterraneo. Perché l’Anno Santo non si riduca a solenni celebrazioni o ad eventi straordinari, Papa Francesco ha voluto in ogni Diocesi un “segno” con il quale esprimere la misericordia permanente.
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A cura di Diletta Pascali
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SUCCEDEVA
IL 19 NOVEMBRE
Nuvola bluetooth
Nel 1493 Cristoforo Colombo
diventa il primo europeo ad approdare su un'isola che era stata avvistata per la prima volta il giorno precedente. Le dà
il nome di San Juan Bautista
(diverrà in seguito Porto Rico).
Nel 1969 Pelé realizza su rigore al '34 della partita fra il
Santos (in cui milita) e il Vasco
da Gama il suo millesimo goal.
Nel 1998 L'Autoritratto senza
barba (1889) di Vincent van
Gogh viene venduto all'asta a
New York per 71,5 milioni di
dollari.
Richard Clarkson, designer di New York,
propone Making Weather, un altoparlante
bluetooth a forma di
candida nuvola. Si
presenta fluttuante
sospesa su una base
a specchio grazie ad
appositi magneti.
Bianca, realizzata con
fibre di poliestere, riproduce i suoni di
lampi e fulmini tutte
le volte si desidera.
Sinuosità antartica
Julieanne Kost, una fotografa
con la predisposizione per la
paesaggistica ha deciso di passare qualche giorno in Antartide
per
fotografarne
atmosfere, panorami e soprattutto dettagli. A bordo di una
zodiac boat tra le zone di Black
Head e Cuverville Island, ha fotografato il “continente blu” e
le sue diverse gradazioni.
Lattine di aria inquinata
Un imprenditore cinese ha pensato che l’aria inquinata di Pechino poteva essere un ottimo souvenir, e ha deciso di mettere in pratica la sua idea, nata come una sorta di risposta ai
numerosi imprenditori che importano in Cina lattine di aria
pura dall’estero. Sulla lattina sono disegnati alcuni degli scorci caratteristici di Pechino, accompagnati da una descrizione
ironica del contenuto.
È il Brasile
il più Eco
Nonostante diversi Paesi si
stiano prodigando per produrre energia con le rinnovabili, il primato per ora
spetta al Brasile.
In questa nazione dell’America meridionale si
produce, infatti, il 39,4%
del fabbisogno nazionale.
Secondo gli ultimi dati
Unep (Programma delle
Nazioni Unite per l’ambiente), gli ultimi investimenti hanno fruttato
un aumento della produzione di energia pulita del 93% rispetto al
2013.
Post-it
curiosità dal mondo
Arte “alla lavagna”
Hirotaka Hamasaki è un professore giapponese. Quello che lo
rende speciale e diverso da tutti gli altri è la sua grandissima
maestria nel disegno, in grado di realizzare riproduzioni identiche dei quadri più belli e famosi della storia. La sua tela, ovviamente, non poteva che essere la lavagna di scuola.
Paese che vai…
Bere alcolici in strada può apparire una
cosa innocua per molti ma se l’alcol vi
rende un po’ troppo rumorosi, a
Madrid ve la potete “cavare”
con una multa da 600€ (e a Copenaghen con una sanzione di
50€), ma in città come Lisbona, Stoccolma e Reykjavík possono aprirsi per voi le porte del carcere.
Lo straordinario ragno specchio
Si tratta di un aracnide che vive principalmente in Australia ed è dotato sull’addome di minuscole strutture riflettenti dall’aspetto metallico, costituite da speciali cellule che producono cristalli di guanina.
Le macchie argentate somigliano a frammenti di specchio che mutano dimensione ogni qualvolta il ragnetto si sente minacciato.
La mela
avvelenata
dell’Amore
È stata creata da un negozio
giapponese che è specializzato in accessori magici. Le
mele sono coltivate in
un’area che si dice sia satura di energie spirituali e
sottoposte ad una “infusione di magia”. La mela è accompagnata da un dettagliato foglio di istruzioni, che
invita a recitare un incantesimo pensando alla persona di cui
desiderano
conquistare le grazie.
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in copertina
Cattiva scuola
Malori per quasi 200 alunni delle scuole elementari di
Nardò e Corigliano d’Otranto dopo aver usufruito del
servizio mensa fornito da “La Fenice” di Galatone, che
serve anche le scuole di altri comuni salentini. E
mentre l’Asl sospende l’attività dell’azienda,
un’indagine di Legambiente mette sotto accusa la
sicurezza degli edifici scolastici pugliesi
A cura di Alessandro Chizzini
È il luogo in cui ognuno di noi ha
iniziato a educare la propria personalità, quello che ci ha dato le
basi della nostra crescita. La scuola, insieme alla famiglia, è l’istituzione che guida ogni bambino
nel suo cammino a diventare un
uomo responsabile e indipendente. Conseguentemente, dovrebbe
anche offrire ai genitori la certezza che i propri figli trascorrano
delle ore lontano dalle loro case in
un ambiente sicuro sotto tutti gli
aspetti. Dovrebbe, appunto. Negli
ultimi giorni, infatti, alcune scuole elementari e materne della provincia di Lecce sono salite loro
malgrado agli onori della cronaca per episodi di particolare gravità, in grado di mettere a rischio
l’incolumità degli alunni e di tutto il personale scolastico.
L’aspetto maggiormente compromesso è quello igienico-sanitario:
sotto i riflettori sono finite soprattutto le mense scolastiche gestite dall’azienda “La Fenice srl”
di Galatone, considerata responsabile dei malori di quasi 200
bambini frequentanti le scuole
elementari di Nardò, Gallipoli e
Corigliano d’Otranto; una vicenda che ha portato alla sospensione dell’attività del centro di cottura
della ditta ordinata dall’Asl dopo
una serie di controlli e all’apertura di una inchiesta da parte della
Procura di Lecce, che ha ipotizzato
il reato di lesioni colpose aggravate
dalla violazione delle norme sull’igiene del lavoro nei confronti di
ignoti.
L’allarme è scattato anche per altri Comuni che hanno affidato la
gestione delle mense scolastiche all’azienda di Galatone, i quali, anche se non sono stati riscontrati
malori nei loro alunni, stanno
valutando la possibilità di revocare
il servizio a “La Fenice”.
Nessun problema alimentare invece per le strutture scolastiche di
Poggiardo e Vignacastrisi (frazione di Ortelle), che hanno però ricevuto la visita di blatte, gechi e
topi, costringendo così i rispettivi sindaci ad ordinare la sospensione le lezioni per consentire le
obbligate operazioni di disinfestazione. Interventi che, come se
non bastasse, nel caso di Poggiardo si sono poi rivelati danno-
si per alcuni alunni alla riapertura dell’edificio, a causa dei persistenti effetti tossici dei disinfestanti.
Insomma, sembra le scuole salentine non sia il luogo più adatto
dove lasciare i nostri bambini, con-
siderando (giusto per non farci
mancare nulla) che una recente indagine di Legambiente ha messo
in evidenza il bisogno per numerosi plessi scolastici pugliesi di urgenti interventi di manutenzione.
E mentre le Amministrazioni co-
munali pugliesi investono poco
sulla sicurezza delle strutture e sulla qualità delle mense, soprattutto a causa dei tagli governativi,
non ci si può non chiedere quanto i giovani salentini siano al sicuro
all’interno delle nostre scuole.
Blatte e topi per le scuole elementari di Poggiardo e Vignacastrisi
Condizioni igienico-sanitarie inadeguate per le due strutture appartenenti allo stesso Istituto Comprensivo.
E a Poggiardo gli alunni hanno accusato bruciori, pruriti e irritazioni dopo la disinfestazione
Brevi e forzate vacanze per gli alunni delle
scuole elementari di Poggiardo e di Vignacastrisi, frazione del Comune di Ortelle, entrambe ricadenti nell’Istituto Comprensivo di
Poggiardo. Nelle scorse settimane i sindaci dei
due centri salentini sono stati costretti, tramite
apposite ordinanze, a sospendere tempora-
neamente le lezioni a causa delle inadeguate
situazioni igienico-sanitarie dei due plessi
scolastici.
Giuseppe Colafati, primo cittadino del Comune di Poggiardo, intervenne lo scorso 23
settembre a causa della rilevata presenza di
blatte e gechi nelle aule e nel gabbiotto della
scuola elementare “De Gasperi”.
Gli interventi di disinfestazione
partirono il giorno successivo,
con la riapertura della scuola il
27 settembre. I disagi, però, si ripresentarono quello stesso giorno, quando gli alunni, e anche alcuni insegnati, tornarono a casa
lamentando bruciori, pruriti e irritazioni in diverse parti del corpo, tanto che molti genitori decisero di rivolgersi al pediatra e
al Pronto Soccorso. Disturbi
Scuola elementare di Poggiardo
che vennero subito collegati alle operazioni disinfestazione appena effettuate e che videro il
sindaco costretto a emettere altre due ordinanze di chiusura delle strutture. Dal 30 settembre l’attività scolastica è finalmente ripresa
con regolarità. Un caso che ha suscitato non
poche polemiche, sia tra i cittadini che tra gli
stessi amministratori, con l’opposizione consiliare che ha accusato il sindaco di aver gestito con superficialità un problema emerso ed
evidenziato già in estate dal dirigente scolastico.
La scorsa settimana è stata invece la scuola elementare di Vignacastrisi, che accoglie anche
gli alunni di Ortelle, a chiudere il portone per
disagi di carattere igienico-sanitario. Il 9 novembre un’ordinanza del sindaco Francesco
Massimiliano Rausa ha infatti sospeso le lezioni dopo la presenza di escrementi riconducibili a topi all’interno di alcune aule e nei
corridori della struttura. Memore proprio del-
Scuola elementare di Vignacastrisi
l’esperienza di Poggiardo, il primo cittadino
di Ortelle ha ordinato la chiusura del plesso
a tempo indefinito, così da permettere il progressivo dileguarsi degli effetti tossici delle operazioni di derattizzazione e disinfestazione. Nel
frattempo, l’attività scolastica è ripresa sfruttando temporaneamente alcuni locali della Biblioteca “Maria Paiano” di Vignacastrisi e della scuola media di Ortelle, mentre l’immobile di via Lottizzazione Guglielmo potrebbe riaprire a partire dal 21 novembre.
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in copertina
Intossicazioni alimentari
a Nardò e Corigliano
L’Asl ha chiuso l’attività del centro di cotture de “La Fenice” di Galatone.
Appalti revocati e mense temporalmente sospese nei comuni serviti dall’azienda
I primi sono stati i bambini delle scuole primarie e dell’infanzia di Nardò, ma l’emergenza si
è poi diffusa in numerosi altri
comuni del Salento. Sono stati
ben 174 i casi di malori e dissenteria che hanno coinvolto i
piccoli alunni del comune neretino e di Corigliano d’Otranto tra il 18 e il 19 ottobre scorso. A finire immediatamente
nell’occhio del ciclone è stato il
centro di cottura “La Fenice srl”
di Galatone, che serve moltissime mense della provincia di
Lecce, tra cui proprio quelle delle scuole frequentate dai bambini rimasti intossicati.
Le dimensioni del fenomeno
hanno convinto sia l’Asl che i
Carabinieri del Nas ad effettuare una serie di controlli
presso la struttura incriminata
e i risultati emersi si sono rivelati preoccupanti: il centro di
cottura è infatti stato sottoposto ad una attenta analisi e ben
23 campioni prelevati sono risultati positivi alla salmonella
e allo stafilococco aureo; si
tratta di germi trasmissibili
per via oro-fecale, cioè attraverso l’assunzione di liquidi o
cibo contaminati da feci.
L’Asl non ha così potuto fare
altro che sospendere l’attività
del centro di cottura dell’azienda di Galatone, denunciando anche servizi igienici
inadeguati e la sua scarsa collaborazione nelle indagini;
un’accusa, quest’ultima, respinta dalla stessa “La Fenice”,
che ha poi allontanato anche
qualsiasi collegamento tra la
loro attività e i malori dei
bambini.
Questo però non è bastato a
convincere l’Asl a tornare sui
suoi passi, né tantomeno a impedire alle Amministrazioni
comunali di Nardò e Gallipoli di prendere una decisione
drastica, cioè quella di revocare
l’appalto del servizio di refezione scolastica aggiudicatosi
da “La Fenice” (occorre precisare che a Gallipoli non sono
stati riscontrati casi di intossicazione legati al servizio dell’azienda).
Lo stop dell’attività imposto
dall’Asl non ha potuto non ripercuotersi anche sulle altre
scuole della provincia che si affidavano al centro di cottura
incriminato: servizio mensa,
quindi, temporaneamente sospeso a Nardò, Galatone, Parabita, Corigliano d’Otranto e
Collepasso, con quest’ultimi
due che stanno valutando l’idea
di dare l’opportunità all’azienda di fornire i pasti attraverso altri centri di cottura.
A Gallipoli, invece, il servizio
è stato affidato alla ditta giunta seconda in graduatoria.
E proprio nel corso di una
conferenza stampa tenutasi
nella sede municipale del comune costiero, il sindaco Stefano Minerva ha preannunciato un protocollo d’intesa
con i comuni di Nardò, Alezio,
Corigliano d’Otranto e Parabita. Contro il verificarsi di
questi episodi, il presidente di
Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, ha ricordato la Legge
Regionale n. 31/2008 che prevede l’obbligo dell’utilizzo nelle mense pubbliche di prodotti agricoli di origine regionale
in misura non inferiore al 50%;
prodotti biologici e a Km0 che
compongono il menù delle
mense delle scuole di Caprarica di Lecce e suggeriti nei giorni scorsi in una mozione presentata al Consiglio comunale
di Nardò da Lorenzo Siciliano
(Pd), esponente dell’opposizione.
Maglia nera alla Puglia per l’edilizia scolastica
Secondo il rapporto “Ecosistema Scuola 2016” di Legambiente la provincia di Lecce è al 42esimo posto in Italia
per attività di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole. Peggio a Bari e Foggia, ferme al 60esimo posto
Topi, blatte, gechi, cibi avariati nelle mense. La sicurezza degli alunni non passa però
solo attraverso gli aspetti igienico-sanitari.
Una indagine di Legambiente, intitolata
“Ecosistema scuola 2016”, ha stabilito
come la provincia di Lecce sia al 42° posto
in Italia per la sicurezza dell’edilizia scolastica, e a non sorridere è l’intera regione, con
Bari e Foggia collocate rispettivamente al
60° e all’80° posto (nessun dato è invece stato fornito dalle altre tre province pugliesi).
Un report che ha preso in esame 222 edifici scolastici della regione, frequentati da
oltre 53mila ragazzi.
Secondo quanto riportato dall’indagine, in
Puglia ben il 24,3% degli edifici scolastici
necessità di interventi urgenti di manutenzione: questo è ciò che dice il report di Legambiente, nonostante il 55,3% delle sue
strutture sia stato realizzato dopo il 1974
(anno di entrata in vigore delle normative
antisismiche), rispetto al 34,9% di media
nazionale; benché le scuole pugliesi siano tra
più nuove in Italia, solo il 2,3% è stato realizzato in rispetto delle regole antisismiche,
mentre ben il 24,3% ha bisogno di interventi di manutenzione considerati urgenti.
Una scarsa attenzione nel settore confermato anche dalla quantificazione delle
spese: secondo l’indagine le amministrazioni
pugliesi hanno destinato alla manutenzione straordinaria una media di 17mila e 485
euro per ogni scuola, ben al di sotto della
media nazionale che si attesta a poco meno
di 39mila euro; la spesa per la manutenzione
ordinaria si attesa invece a 7mila euro,
2mila in meno della media nazionale.
Le istituzioni locali pugliesi, comprese
quelle della provincia di Lecce, sembrano
dunque non dare giusta attenzione alla sicurezza dell’edilizia scolastica ed era proprio questo che si pone di verificare questa
indagine, giunta alla sua 17esima edizione,
quantificando gli investimenti destinati a
questo settore.
Intanto l’Unione degli Studenti di Puglia, che
ha attivato lo sportello “Sos Edilizia”, nei
giorni scorsi ha reso noto che in base alle
segnalazioni giunte da oltre 50 istituti, in
tutta la regione sono presenti scuole non a
norma, con numerosi casi di infiltrazioni e
crolli di intonaco come numerosi sono anche gli incidenti che si sono verificati nell’ultimo anno in vari edifici, dal cedimento del solaio al “Fermi” di Lecce (nella foto)
al crollo di calcinacci al “Poerio” di Foggia.
La causa dei disservizi?
Le gare al ribasso
La scarsa qualità delle mense scolastiche non
è solo un problema salentino, ma riguarda anche altre realtà italiane. È il caso, ad esempio,
della scuola di Benevento, da mesi al centro delle cronache per i pasti forniti dal centro di cottura di Capodimonte (Napoli); negli scorsi giorni una alunna della scuola è stata intervistata
da un giornalista della trasmissione televisiva “Pomeriggio 5”, spiegando come avesse mangiato
del prosciutto acido e trovato nella pasta delle
“piccole palline nere”.
Un fenomeno che ovunque sembra legato ad una
sola causa: le gare d’appalto. Le mense scolastiche, infatti, vengono affidate con il ribasso
d’asta, premiando la ditta che applica lo sconto più vantaggioso. Ed è proprio questo l’elemento
che si traduce in un servizio scarso, sia riguardo la qualità del cibo, che il rispetto delle norme di sicurezza. Una prassi messa in atto dalle Amministrazioni comunali per far fronte alla
scarsità di risorse finanziarie dovute ai tagli applicati ormai da anni dal Governo.
Il futuro sembra però più roseo in seguito alla
recente approvazione del nuovo Codice degli appalti che, tra le altre cose, prevede che anche
le gare di ristorazione pubblica dovranno essere aggiudicate sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, considerando il rapporto qualità/prezzo. Questa normativa potrebbe, forse, rendere più adeguato un servizio
che, come denunciano i sindacati, spesso viene fornito attraverso personale non qualificato
e senza garanzie contrattuali o di sicurezza sul
lavoro.
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Polveri sottili e tumori, scende
in campo il Cnr di Lecce
Dopo Milano e Bologna, tocca all'Osservatorio Climatico-Ambientale indagare sul
legame tra Pm 10-2,5 e aumento esponenziale di casi di neoplasie ai polmoni in Salento
A cura di Alessio Quarta
Il Salento sempre più maglia nera per
i tumori in Puglia. A testimoniarlo
ulteriormente un recente studio
condotto dall’Osservatorio Climatico-Ambientale della sezione di
Lecce di Isac-Cnr, presso l’Ecotekne, e condotto dal gruppo di ricerca guidato da Daniele Contini (nella foto), ricercatore dell’Istituto di
Scienze dell’Atmosfera e del Clima
del Cnr e studioso di trasporto e diffusione di inquinanti. In particola-
La centrale “Federico II” di Cerano
Campi Salentina ed Arnesano i comuni più a rischio
Un salentino su quattro rischia di ammalarsi di tumore: era stato questo l’allarme contenuto nel report “Ambiente e Salute” presentato ed elaborato da Centro Salute Ambiente e Arpa nello scorso mese di febbraio. In particolare, polmoni e vescica risultano
essere gli organi più “sensibili” all’insorgere di tumori.
Sono le polveri sottili, i pesticidi, l’anidride carbonica, la diossina
e l’arsenico i nuovi nemici da combattere e sconfiggere. “Fumo
di sigaretta, radon, i minatori che hanno lavorato in Belgio, abbiamo
presente tutto, ma non ci accontentiamo di quello che è immediatamente evidente e ci poniamo il problema. Sappiamo che ci
sono ricadute da Brindisi e dall’Ilva e che le polveri sottili rileva-
te nel Salento, per il 5% sono composte da polveri industriali”, così
in quei giorni aveva commentato il report Giovanni De Filippis, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Lecce.
Altri dati allarmanti erano arrivati già sul finire del 2015 quando
Campi Salentina ed Arnesano erano risultati i due comuni con le
più alte concentrazioni di particolato in tutta la Puglia. Fino al 23
dicembre scorso sono stati 34 a Campi Salentina e 33 ad Arnesano i giorni in cui è stato registrata una concentrazione superiore
ai 50 microgrammi per metro cubo, a fronte di un limite annuale di 35. Ma come mai proprio Campi ed Arnesano avevano fatto registrare dati così elevati?
re, l’attenzione degli studiosi si è concentrata sul potenziale ossidativo del
particolato (Pm 10 e Pm 2,5). Un legame, quello del particolato con l’insorgere dei tumori, ancora tutto da
dimostrare scientificamente, benché
gli effetti nefasti sulla salute umana
siano già in parte conosciuti.
“Il particolato atmosferico (Pm) spiega Contini- ha effetti negativi sulla salute. Gli esatti meccanismi della tossicità del particolato non sono
ancora del tutto noti seppure risulta una correlazione tra le proprietà
chimico-fisiche del particolato e la
sua tossicità. Recenti studi evidenziano che le Reactive oxygen species
(ROS), presenti nelle particelle, oppure generate attraverso reazioni chimiche catalizzate dal particolato
atmosferico, possono causare effetti dannosi a livello cellulare”. Si tratta per lo più, come sottolineato dall’associazione Salute Salento, “di
processi fisico-chimici intracellulari di riduzione dell’ossigeno, imputabili alla formazione di superossidi, perossidi di idrogeno e altro, che
aumenterebbero i radicali liberi”.
Quando si parla di polveri sottili oc-
corre, tuttavia, fare una distinzione
importante. “C’è una grande differenza -sottolinea Contini- fra le
polveri del deserto che arrivano nel
Salento a seguito delle tempeste di
sabbia e le polveri emesse dalla
combustione di biomasse o del carbone, per esempio, nella centrale di
Cerano. I risultati mostrano che durante gli eventi di trasporto di polveri africane si hanno grandi incrementi di concentrazione -spiega il ricercatore Isac- ma il potenziale ossidativo rimane comunque simile a
quello tipico. Mentre nel caso di sorgenti di combustione si ha un forte
incremento del potenziale ossidativo”. Motivo per cui il potenziale ossidativo del particolato viene sempre più studiato in Italia.
Dopo Milano e Bologna tocca ora
a Lecce monitorare la situazione. Il
gruppo di ricerca guidato dal dottor
Contini ha, infatti, presentato una
serie di progetti, ancora in attesa di
finanziamento, per cercare di individuare, per esempio, come mai in
provincia di Lecce negli ultimi tempi si sia registrato un boom di tumori
al polmone.
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Masseria Boncuri rinasce
grazie a “Diritti a Sud”
Lo stabile nelle campagne di Nardò ospita oggi sedici migranti africani ospiti della
struttura, che per quattro mesi sarà gestita dall’associazione guidata da Rosa Vaglio
A cura di Stefano Manca
“Un nuovo modello di accoglienza, ce la metteremo tutta per esserne all’altezza”. Con queste parole i volontari di “Diritti a Sud”,
associazione neretina che da anni
si occupa di migranti, hanno accolto lo scorso 4 novembre la notizia dell’assegnazione al proprio
sodalizio di Masseria Boncuri per
ospitare sedici migranti. Per quattro mesi, questa la decisione del Comune di Nardò, gli immigrati troveranno riparo nell’immobile di re-
cente ristrutturato, abbandonando
il ghetto di contrada Arene-Serrazze.
Nonostante infatti la raccolta delle angurie sia lontana, alcuni ragazzi africani restano a Nardò anche dopo l’estate, arrangiandosi per
quanto riguarda vitto e alloggio. Il
sindaco Giuseppe Mellone ha così
assegnato all’associazione neretina
(“per meriti acquisiti sul campo”,
ha dichiarato) le chiavi di Boncuri fino al prossimo febbraio. Una
piccola grande svolta. Boncuri non
è un luogo qualsiasi: da qui nel
2011 sono partite le rivolte dei
braccianti “neri” vittime di sfruttamento nei campi assolati. “Diritti
a sud -ha scritto Rosa Vaglio (nella foto), presidente dell’associazione- nasce ufficialmente il primo
novembre 2014. Due anni di lavoro intensi che ci hanno portato
ad avere grande riconoscibilità anche da parte delle istituzioni. Ringraziamo tutta l’Amministrazione
comunale di Nardò e il Sindaco”.
Nei giorni scorsi è cominciato il lavoro: arredare Boncuri, gestire i turni (l’associazione presidia la strut-
Mellone: “Così laviamo l’onta del processo Sabr”
Un’assegnazione diretta, dal 5 novembre al 28 febbraio 2017. Così il sindaco di Nardò Giuseppe Mellone ha di fatto tolto sedici senzatetto dal campo di
Arene-Serrazze per ospitarli a Boncuri. I
16 extracomunitari, spiegano da Palazzo Personè, sono in regola con le normative sul lavoro e la permanenza in Italia e sono stati identificati dalla Polizia.
Si affrontano, in un sol colpo, problemi
sociali ed igienico-sanitari. Il campo estivo di Arene-Serrazze tra l’altro sarà definitivamente chiuso e sgomberato.
Il sindaco spiega il perché di queste scel-
te: “Questa città finalmente non avrà più
lavoratori extracomunitari che vivono
per strada o nelle campagne -ha commentato Mellone- e così laviamo l’onta
del processo Sabr e della mancata costituzione di parte civile da parte della
vecchia Amministrazione.
Boncuri sarà fulcro di tutte le attività che
metteremo in campo per il 2017, con costi ridotti e senza oneri per gli affitti come
è stato sino ad oggi. Soprattutto usciamo da una visione emergenziale per passare a una idea di programmazione, visto che nei prossimi giorni sarò a Bari per
calendarizzare l’accoglienza del 2017 con
i dirigenti della Regione Puglia. Inoltre
metteremo a bando i terreni intorno a
Boncuri per permettere a chi lo vorrà di
utilizzarli con una logica di agricoltura sociale.
La decisione di procedere con un affidamento diretto a Diritti a Sud è stata
dettata dall’urgenza di trovare un tetto e
un ricovero dignitoso ai migranti e scongiurare i tempi ragionevolmente più
lunghi di un affidamento tramite un bando di gara (che verrà comunque messo
a punto per il futuro)”.
tura 24 ore su 24) e organizzare le
attività. “Stiamo capendo come gestire in maniera condivisa gli spazi -spiega Angelo Cleopazzo, vicepresidente di “Diritti a Sud”-. Andremo a individuare attitudini e capacità dei ragazzi, cercando per
loro un inserimento lavorativo e seguendoli anche nella formazione
scolastica”. I ragazzi ospiti della
struttura, dicevamo, sono sedici. Il
più adulto è del 1960, il più giovane del 1995. Vengono da Marocco, Ciad, Nigeria, Sudan e Senegal. Dieci i volontari neretini che
dal 5 novembre si alternano a
Boncuri in un clima di generale serenità.
Intanto lo scorso 13 novembre
Yvan Sagnet, camerunense, è stato insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di “Cavaliere dell’Ordine al
Merito della Repubblica” Italiana
per il suo impegno contro lo sfruttamento dei braccianti africani e
contro il caporalato. La sua storia
cominciò proprio alla Masseria
Boncuri, dove si scontrò con il fenomeno del caporalato e si fece
promotore di una sollevazione collettiva contro gli stessi diventando
il leader del primo sciopero dei
braccianti stranieri nelle campagne
di Nardò in Puglia nell’agosto
2011. “Siamo molto felici per
Yvan -ha commentato Rosa Vaglioe credo ci incontreremo il 23 novembre, quando saremo a Mesagne
ad un incontro in cui è invitato anche lui”. Nel frattempo a Boncuri
servono ancora prodotti per la
pulizia, un frigorifero e farmaci da
banco. E non solo: “Invitiamo la
comunità -conclude Rosa Vaglioa venirci a trovare. Non serve solo
offrirci oggetti: si può donare anche il proprio tempo”.
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lecce
Una battaglia per “Renata Fonte”
Con una lettera indirizzata al sindaco Perrone, Maria Luisa Toto, presidentessa del Centro Antiviolenza,
critica le scelte di Palazzo Carafa che impediscono alle volontarie di svolgere correttamente il proprio lavoro
A volte si ha la sensazione di urlare in una
stanza affollata senza che nessuno riesca ad
ascoltarci. A volte si vogliono urlare i propri
disagi a chi si spera possa accoglierli e quanto meno considerarli. Si parla dell’urlo disperato delle donne vittime di violenza che,
nonostante siano riuscite a condividere il proprio tormento con l’auspicio di superarlo, si
ritrovano dinanzi amministratori privi di sensibilità.
Raccogliamo lo sgomento di Maria Luisa
Toto, presidentessa del Centro Antiviolenza
“Renata Fonte”, sino a poco fa sito presso l’ex
Conservatorio di Sant’Anna nel centro storico leccese. La Toto, in una lettera indirizzata al primo cittadino nonché presidente dell’Ambito Territoriale Sociale di Lecce Paolo
Perrone, ha voluto riassumere i meriti e gli
ostacoli del Centro. “Il Centro Antiviolenza
Renata Fonte nasce a Lecce nel 1998 -ricorda Maria Luisa Toto-. Nel 2004 firma con il
Comune di Lecce una Convenzione con la
quale viene assegnata la sede presso l’ex Conservatorio di Sant’Anna, tale convenzione viene rinnovata annualmente. Le attività svolte dalle socie e dalle operatrici (psicologhe, avvocatesse, assistenti sociali, educatrici) sono
svolte a titolo gratuito. Nel novembre 2012
l’Amministrazione comunale decide di non
rinnovare la convenzione; si intraprende
una dura battaglia con sciopero della fame risolvendo così il problema. Proprio in quei
giorni il Centro Antiviolenza veniva insignito del Premio Minerva, primo riconoscimento
italiano dedicato alle donne sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica”.
I guai continuano nell’aprile 2015 quando il
Comune, senza consultare le operatrici del
Centro e senza alcuna motivazione esplicita,
delibera la riduzione degli spazi a disposizione.
“Il 29 settembre scorso venivamo a conoscenza della delibera n. 274 attraverso un telegramma che preannunciava per il 4 ottobre
lo sgombero coatto di parte degli ambienti
della Sede assegnata -continua la presidentessa-. Il 4 ottobre alle 11.30, mentre il Centro svolgeva le sue attività e alla presenza di
alcune utenti, si presentavano i pubblici ufficiali per dare seguito allo sgombero coatto.
I funzionari, in quella sede, dichiaravano di
non aver preso visione della Pec con la quale si richiedeva la revisione della delibera n.
274 del 3 aprile 2015 e la riassegnazione degli ambienti. Le donne occupano il locale del Centro e
gli ufficiali sospendono lo sgombero”.
Non si è lasciata attendere l’esigua
risposta di Paolo Perrone il quale
afferma che “il Comune da sempre
riserva al Centro la massima attenzione, che però non autorizza la
responsabile a evitare il rispetto delle regole”. Ma nella risposta di Perrone non vi è alcuna proposta alternativa, nessuna soluzione al disagio delle operatrici di
questa preziosa istituzione. Ci si auspica che
il problema si risolva al più presto, senza ri-
schiare di divenire complici di
un crimine contro la dignità
e la libertà delle donne.
Gian Piero Personè
Street control, bilancio positivo:
in 8 mesi sanzioni per 800mila euro
Si sta dimostrando efficace il nuovo sistema di rilevazione delle infrazioni
I leccesi in strada sono indisciplinati, lo sappiamo ben
oltre il luogo comune anche
perché spesso noi stessi in
prima persona cediamo alla
tentazione di quella che potrebbe apparire ad alcuni
un atto di impazienza ad altri una furbata. Per i con-
trollori o meglio per i vigili
si tratta sempre e solo di infrazioni. Controllo, dissuasione, educazione tre voci
evidentemente poco note all’utenza stradale tanto più in
questi ultimi tempi con l’entrata in vigore dello street
control, il sistema di rileva-
mento attraverso due telecamere Wi-Fi sul tetto del
veicolo della Polizia municipale.
Il controllo in effetti è entrato in azione solo da poco
tempo ma i risultati parziali (otto mesi circa) su base
annuale sono significativi
sia da un punto di vista statistico per confermare il perdurare del fenomeno sia per
le casse comunali che nel periodo di attività di questo occhio elettronico hanno fruttato circa 100mila euro al
mese ovvero circa 800mila
euro in 8 mesi. Quantificato il peso della nostra indisciplina non rimane che
comprenderne la natura. Ed
allora ecco il ritratto di furbetti stradali. Il numero maggiore di sanzioni riguarda la
sosta in divieto di fermata:
1.383 infrazioni da 41 euro,
per un totale di 56.703 euro.
Sosta nella corsia riservata ai
mezzi pubblici: 1.162, con
una contravvenzione da 85
euro, per un totale di 98.770
euro. Auto in doppia fila:
909 sanzionati che dovranno sborsare, in tutto, 36.900
euro (ogni multa 41 euro).
Auto in area vietata: 272
peccatori, per 41 euro a testa, 11.132 in tutto. I veicoli sui marciapiedi: 238 i multati a 85 euro l’uno, per un
totale di 20.230 euro.
E le strisce pedonali usate
come una zona per il parcheggio? 160 automobilisti
maleducati destinatari di
una multa da 85 euro, ovvero in totale 36.900 euro. E
che dire poi dei 221 veicoli
privi della copertura assicurativa, dei 917 senza la re-
Troppi furti nelle marine, ma la
vigilanza spetta al Comune
Quindici furti e
una tentata rapina in quindici
giorni: questi i numeri della sola
marina di Torre
Chianca. Una situazione insostenibile per chiunque. I dati hanno
fatto sollevare le
proteste dei cittadini e Daniele
Biasco, presidente dell’Associazione Marina di Torre Chianca, ha già
inoltrato formale esposto in Questura recandosi in più in Prefettura e dal Sindaco Perrone per chiedere un incontro ufficiale sulla grave questione. “Sono sempre di più i cittadini leccesi che vivono tutto l’anno nelle marine -ha dichiarato Andrea Guido (a destra nella
foto), assessore comunale alle Politiche ambientali-. Occorre che la
Prefettura disponga immediatamente un piano d’azione per rispondere
con forza e tempestivamente a questa ondata di criminalità. Proporrò al Prefetto di avvalersi dell’aiuto delle forze armate presenti
in città affinché possano pattugliare, almeno per un periodo di tempo circoscritto, le marine leccesi durante la notte”.
Giuseppe Albanese, presidente dell’Associazione Tutela Ambiente,
Animali e Protezione Civile, ha tuttavia ricordato che Torre Chianca,
Spiaggia Bella e Torre Rinalda fanno parte del Parco di Rauccio, un
Parco Regionale istituito con la Legge Regionale n. 25 del
23.12.2002, la quale prevede che “la sorveglianza sull’osservanza degli obblighi e dei divieti previsti è affidata all’Ente di gestione
(il Comune), che la esercita attraverso l’utilizzo del proprio personale di sorveglianza”. Spetta dunque al Comune di Lecce utilizzare Polizia municipale e ispettori ambientali appositamente nominati
per garantire l’igiene e la sicurezza delle marine.
visione obbligatoria e di altrettanti senza documentazione? Rispettivamente
187.408; 154.973; 37.597
euro. E per finire con il conto dei conti: le violazioni
commesse sono costate in
tutto la sottrazione di 2.358
punti. Ed allora fermiamoci
(non in divieto di sosta naturalmente) e riflettiamo.
Fabio Antonio Grasso
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ASPIRANTI
CLOWTERAPISTI
CERCASI PER
GLI OSPEDALI SALENTINI
L’Associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” Onlus guidata da don Gianni Mattia, da oltre dieci anni impegnata ad alleviare le sofferenze di chi ha bisogno, organizza per sabato 26 e domenica 27 novembre un corso
di clownterapia per la formazione di animatori di corsia.
Scopo del corso è quello di preparare i volontari a lavora-
re con i bambini ricoverati presso i reparti di Pediatria, ma
anche i pazienti di Psichiatria, i diversamente abili, gli anziani e tutti gli allettati presso gli ospedali della provincia
di Lecce.
Gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo [email protected].
La protesta di studenti e dottorandi
contro le “Cattedre Natta”
Il decreto per il reclutamento straordinario di docenti da parte del Governo proprio non va giù alle associazioni
universitarie, che anche a Lecce hanno organizzato numerose manifestazioni
Gli Atenei italiani si stanno confrontando sul decreto “Natta”, che andrebbe a limitare le università nella scelta del corpo docente. Il Governo ha previsto infatti il reclutamento straordinario
di un certo numero di docenti meritevoli, su chiamata diretta. Nello specifico
il “Fondo per le cattedre universitarie
del merito Giulio Natta” è stato voluto per garantire studiosi di grande merito scientifico così da accrescere l’attrattività e la competitività del sistema
universitario italiano a livello internazionale. Gli studenti dell’Ateneo leccese sono scesi in campo e hanno già rivolto una lettera al rettore Vincenzo
Zara affinché prenda le distanze da questo “iniquo e autoritario decreto”.
Le associazioni promotrici della protesta sono Link per gli studenti e Adi per
i dottorandi. “Le cattedre Natta -affermano i rappresentanti di Link- sembrano rispondere alla preoccupazione
di attrarre nel nostro Paese un numero
tutto sommato esiguo di cervelli eccellenti dall’estero, nell’assenza di una
vera politica della ricerca fornita di adeguato sostegno economico e senza bilanciare il flusso di quasi 8mila ricercatori non meno eccellenti in uscita dal
sistema universitario nei prossimi anni
che sono costati non poco alla collettività in termini di investimento e formazione”.
Gli studenti ritengono che la creazione
del Fondo sia “inadatta a rispondere alle
esigenze strutturali di reclutamento del
sistema universitario, e tale anzi da dirottare considerevoli risorse che potrebbero invece essere investite per
l’accesso al ruolo di centinaia di ricercatori precari. Il Consiglio -aggiungono loro- ha inoltre respinto le motivazioni addotte per giustificare la mancata
consultazione delle università, giudicando anzi indispensabile consultare
preventivamente il Cun e la Crui. Viene infine messo in rilievo come la nuova procedura non indichi chiaramente
i requisiti di accesso dei candidati, né
tantomeno preveda una verifica dei risultati didattici e scientifici dei 500 super-professori, a differenza di quanto
previsto per il resto del corpo docente:
si lascia così ai presidenti un’ampia e indebita discrezionalità nell’indicazione
dei commissari, e si rende concreto il rischio che ad essere selezionati non siano davvero gli eccellenti”.
Gian Piero Personè
Roberto Bolle and friends
in scena al Politeama
Un appuntamento imperdibile per tutti glia amanti della danza sabato 26 (alle 20.30) e domenica 27 novembre (alle 18) al Politeama Greco: il
ballerino Roberto Bolle proporrà il suo spettacolo Roberto Bolle and Friends, del quale non è solo
interprete ma anche direttore artistico.
Bolle, forte della sua intensissima esperienza internazionale, è riuscito a ricreare uno spettacolo
magico, riunendo alcuni dei più importanti ballerini internazionali e dando vita con loro a un programma vivace, sorprendente, che ha saputo coinvolgere pubblici eterogenei e mai così vasti finora. Dai grandi classici, alle coreografie più nuove,
il Roberto Bolle and Friends ha radunato ogni anno
il meglio della danza del mondo, offrendo una possibilità culturale rara e prestigiosa e infrangendo
alcuni tabù che costringevano il balletto nella definizione di “arte di nicchia”.
Gli appuntamenti al Politeama saranno preceduti dalla proiezione del film Roberto Bolle - L’arte della danza presso il Multisala Massimo in programma
lunedì 21 novembre (orario: 18.15, 20.15 e 22.15).
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Gioielleria Loffredo, tradizione di famiglia
Lo showroom nel cuore di Maglie, aperto nel 1949, raddoppia con l’apertura
nei prossimi giorni di un nuovo punto vendita in piazza Aldo Moro
Nel cuore di Maglie è custodito il segreto di
come coniugare passato e futuro, fra gioielli e gemme che impreziosiscono la tradizione
e la restituiscono al presente. Stiamo ovviamente parlando della Gioielleria Loffredo, una grande occasione di orgoglio per
la famiglia che ha saputo ricavare dall’esperienza di nonno Domenico Andrea
Loffredo l’occasione per creare una realtà
competente e qualificata, punto di riferimento per chi apprezza gemme e preziosi.
Domenico nasce a Torre del Greco il 27 settembre 1910, frequenta la scuola orafa acquisendo una grande competenza sulla lavorazione e incastonatura dei coralli e pietre preziose. Si sposta successivamente a Na-
poli, dove ha la possibilità collaborare con
importanti e prestigiose maison come Virgilio, Ventrella, Gaito, accreditate presso la
Casa Reale, producendo, quindi, gioielli
esclusivi per i Reali d’Italia. Negli anni ‘30,
nonno Domenico continua la produzione dei
preziosi monili anche durante il servizio militare, a testimonianza del grande amore per
la tradizione orafa. È nel 1949 che, dopo il
congedo, inaugura il grande sogno di aprire il negozio con laboratorio in via Toma
Nuzzichi a Maglie, dove nel corso degli
anni realizza gioielli di grande originalità,
sempre particolari ed esclusivi per clienti selezionati. Il 18 ottobre 1956, a Domenico Loffredo viene conferita la prestigiosa nomina
a perpetuo di Cavaliere di
Malta.
Ma la storia dell’attuale
punto vendita, che affonda
le radici nel primo laboratorio, comincia esattamente nell’ottobre del
1961, quando il negozio si
trasferisce presso la sede attuale in via Roma. Ed è qui
che Domenico passa il testimone al figlio Pietro, che ne coglie l’esperienza e l’estrema professionalità sino a
oggi. L’attuale punto vendita, infatti, continua a essere un punto di riferimento per
clienti affezionati e non, grazie anche alla
collaborazione dei più giovani Andrea,
Anna e Alessandra, figli di Pietro, che
mantengono sempre vivo il ricordo della professionalità e dell’originalità di nonno Domenico.
Grande coraggio imprenditoriale, quindi,
ma anche audacia nel guardare sempre in
avanti, forti dell’orgoglio che li lega a una tradizione e a un passato sempre presenti. Proprio da questo nei prossimi giorni nascerà,
sempre a Maglie, un nuovo punto vendita
Loffredo, un progetto che valorizza ancora
il prestigio e l’esperienza, ma soprattutto la
tradizione e la continuità delle idee e della
famiglia Loffredo, insieme all’esigenza di abbracciare e accontentare anche un altro
tipo di clientela.
Il nuovo punto vendita aprirà in piazza
Aldo Moro n. 17 di fronte al Liceo “Capece”,
uno scorcio suggestivo ed accogliente che sa-
prà valorizzare l’intimità di un punto vendita così affidabile e pronto a soddisfare le
richieste di un mercato che si rinnova ogni
giorno, puntando al tempo stesso su una
strategia comunicativa che ovviamente passa anche dall’arredamento del punto vendita
dove protagonista è il colore bianco, luminoso e apprezzato soprattutto da chi ama gli
spazi eleganti e allo stesso tempo smart e originali, minimal ma con quel tocco di ricercatezza che dà la misura della grande attenzione ai dettagli. I clienti potranno, infatti,
indugiare tra gioielli e preziosi sotto una vera
e propria galleria, un soffitto illuminato
con led e ricamato con trame, proprio per
dare agio al connubio tra modernità e romanticismo, tra semplicità e accuratezza.
La famiglia Loffredo è quindi lieta di invitarvi
a visitare il nuovo punto vendita, testimonianza concreta di quanto siano stati abili a
preservare e tramandare un patrimonio
consolidato di conoscenze e competenze,
stando attenti a intercettare e accontentare nuovi clienti e nuove esigenze.
Federica Miggiano
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maglie
100 candeline per Pippi Donadeo
Questa settimana vi presentiamo la storia di uno degli storici postini magliesi, il cui
compleanno mercoledì scorso è stato festeggiato insieme al sindaco Ernesto Toma
Classe 1916. Una classe di cui gli
stampi sono andati esauriti. La
classe di Giuseppe Donadeo, detto Pippi, che mercoledì 16 novembre ha raggiunto l’invidiabile traguardo delle 100 candeline.
Pippi è un personaggio conosciutissimo a Maglie, data la sua
lunga militanza nelle file di un
“corpo” che, fino a pochi anni fa,
era un’istituzione per la gente: il
portalettere. Proveniente
da una numerosa famiglia
di sette fratelli, è stato il
protagonista di una vita
che sembra quasi presa a
spunto da una sceneggiatura. Compagno di classe
di Aldo Moro, Pippi venne fatto prigioniero in Libia durante la Seconda
Guerra Mondiale, per poi
essere successivamente trasportato in un campo di
concentramento in Sudafrica, sotto gli inglesi. E il
destino vuole che proprio
in quel campo, grazie al
suo abile stratagemma di
fingersi infermiere e quindi dover passare in rassegna tutto il campo insieme
ai dottori per visitare gli
ammalati, riesca a ritrova-
re il fratello Paolo, fatto anch’esso prigioniero, per una straordinaria combinazione della
vita.
La corrispondenza verso casa
era sottoposta ovviamente al filtro degli inglesi, ma questo non
impedisce a Pippi di comunicare
a casa il lieto incontro, elaborando uno stratagemma geniale
oltre ogni modo: trasformare la
via di casa, sulla busta, in “Via
Sto con Paolo”. Tornato dalla
guerra, Pippi lavora per qualche
tempo col fratello Giuseppe in tipografia, per poi diventare il postino di Maglie nella zona dell’attuale Parrocchia dell’Assunta,
nei pressi di via Muro. Un lavoro che lo porta nelle case di buona parte dei magliesi, in un periodo storico in cui, senza cellulari e computer, il postino
rappresentava, a differenza
di oggi, uno dei pochi contatti con il resto del mondo
per avere qualche comunicazione.
E forse anche la forte dedizione al proprio lavoro è
una delle concause che porta Pippi a metter su famiglia
molto tardi, esattamente a
51 anni, nel 1967, quando
sposa Mimì e mette al mondo il suo unico figlio, Clemente. È proprio lui a fare
un ritratto privato di Pippi:
“È stato un padre premuroso e presente, e da buon
figlio unico, sono stato sempre strapazzato e non mi è
mai mancato nulla. Mio padre ha oggi 100 anni ma la
sua testa non lo sa: guarda
galatone
Artisti uniti per Amatrice
la tv, ci ricorda la scadenza delle
bollette, non si perde un numero
della sua ‘Famiglia Cristiana’,
parla della sua preziosissima 500
del ’65. Lui è molto conosciuto
dalla gente, forse perché rappresenta uno dei simboli di una
Maglie che non c’è più”.
Il Comune di Maglie si è ovviamente mobilitato e ha preparato
una targa riconoscimento che è
stata consegnata a Pippi nel giorno del suo compleanno. A farlo
è stato il sindaco Ernesto Toma
in persona insieme ad una piccola
delegazione comunale. Tutti a festeggiare il ‘mitico’ Pippi.
Ugo Tramacere
L’associazione Caledda organizza una serata di
beneficenza a favore delle popolazioni colpite dai
recenti terremoti. Lunedì 21 novembre a partire
dalle 20 in Piazza Crocifisso si esibiranno Luigi
Bruno & Mediterranean Psychedelic Orkestra
(nella foto) con la partecipazione di Claudio “Cavallo” Giagnotti dei Mascarimirì, proponendo alcuni brani del loro recente album Assud, prodotto
da Irma Records, Bujun Records e Illsun Records.
In apertura spazio alla pianista Valeria Vetruccio,
che si esibirà con la cantante Alessia Terragno,
alla band indie/rock La13, alla cantautrice Federica Palma e alla cantante Carol Cirignaco.
Durante la serata i ristoratori aderenti all’iniziativa
prepareranno un piatto di pasta all’Amatriciana.
In chiusura verrà estratto il biglietto vincitore di
un cesto di prodotti tipici.
Ingresso gratuito; info: [email protected].
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tricase
Volontari ospedalieri in prima
linea al “Cardinal Panico”
Si è concluso in questi giorni il 17esimo corso di formazione per operatori dell’Avo
“Agape”, la cui missione è alleviare con la loro presenza le sofferenze dei pazienti
L’ospedale “Cardinal Giovanni
Panico” di Tricase, oltre ad essere eccellente punto di riferimento
nella sanità salentina, negli anni è
diventato centro di una rete di solidarietà. Sì, perché nelle corsie del
nosocomio alla cura del dolore e
delle patologie si affianca l’operato
di volontari che da anni si occupano con la loro presenza amichevole di offrire ai degenti, calore
umano e dialogo per alleviare la
sofferenza, l’isolamento e la noia.
Una di queste attività è portata
avanti dall’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) “Agape” di
Tricase, il cui 17esimo corso di formazione per tirocinanti si è ultimato proprio in questi giorni.
L’associazione nasce nel 1975 a
Milano per volontà del dottor Erminio Longhini, scomparso il 5
Da Grs la moda è uno spettacolo
Grs si conferma punto di riferimento per
chiunque sia alla ricerca di capi d’abbigliamento
must have di stagione con un evento imperdibile: sabato 26 novembre da Grs a Tricase andrà in scena il Fashion Show per portare in passerella tutta la moda che conta. Per l’occasione si svolgerà una sfilata con lo stile come protagonista assoluto, per presentare alcune delle nuove collezioni Autunno-Inverno 2016/2017.
Ma non solo: in un’atmosfera elegante e di indiscussa classe, lo special guest star d’eccezione
Francesco Arca (nella foto), noto fotomodello
e attore televisivo italiano, presenterà alcune
anticipazioni delle collezioni Primavera-Estate 2017.
Lo showroom Grs in piazza Cappuccini, che resterà regolarmente aperto alla vendita tutto
il giorno dalle 9 alle 23, si trasformerà per l’occasione in un autentico tempio dove onorare
la moda del momento con dell’ottima musica a fare da sottofondo. Qui i visitatori potranno
ammirare i migliori brand di abbigliamento
come Calvin Klein, Daniele Alessandrini, Musani, Fred Perry, Guess, Harmont & Blaine, Kocca, Marina Yachting, Pennyblack, Fabiana Ferri, Entre Amis, Patrizia Pepe, Tresophie, Invic-
novembre scorso. Era l’8 dicembre 1967 e il giovane ricercatore
universitario, facente funzioni di
primario nella divisione di Medicina interna, si avvicinò al letto in
cui giaceva una donna che, con un
flebile ma insistente gemito, continuava a chiedere un bicchiere
d’acqua. Longhini rimase colpito
dal fatto che quella semplice richiesta cadesse nel vuoto.
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ta, Woolrich, Napapijri, Peuterey, Elisabetta Franchi, Twin Set e molti altri, oltre ad accessori e
calzature per l’uomo e la donna.
Tale opera di carità è giunta nelle corsie dell’ospedale di Tricase
nel 1999 grazie all’operato di un
gruppo di filantropi del luogo e di
suor Dina Della Notte. Attualmente sono 80 i volontari in forze, distribuiti in tutti i reparti
compreso l’Hospice “Casa di Betania”.
“La nostra associazione- afferma
il professor Romeo Erminio, volontario e presidente dell’Avo di
Tricase- rappresenta una realtà importante sia sul piano privato che
su quello pubblico. Arricchisce spiritualmente e alimenta il principio
cristiano dell’aiuto e dell’ascolto
e al contempo collabora con le isti-
tuzioni amministrative comunali
e dell’ente ospedaliero”.
Non dimentichiamo che l’Avo di
Tricase, assieme ad altre associazioni di volontariato, è impegnata in tutte quelle iniziative rivolte ai cittadini bisognosi e nelle operazioni di solidarietà in caso di catastrofi umanitarie e naturali come
le recenti calamità che hanno colpito le popolazioni del centro Italia. Quanti fossero interessati a conoscere il mondo del volontariato ospedaliero potranno rivolgersi a Cosimo Damiano Turco
(335.365656) e Romeo Erminio
(338.8282961).
M. Maddalena Bitonti
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poggiardo
Una cena al “Tesoretto”
con il cuore al Centro Italia
Il prossimo 20 novembre il Lions Club Lecce “Tito Schipa” organizza
un evento presso la struttura ricettiva di Poggiardo per raccogliere
fondi da destinare alle popolazioni terremotate
l Lions Club Lecce “Tito Schipa” in soccorso
delle popolazioni terremotate del Centro Italia con una cena benefica che si terrà domenica 20 novembre presso il “Tesoretto Grill
Music Hotel” di Poggiardo. Una iniziativa
che parte da Gianfranco Ruggeri, esperto in
marketing e comunicazione e socio del predetto Lions Club: “L’idea originale era rivolta
ai cittadini di Amatrice, Accumoli e Arquata,
coinvolte nel terremoto del 24 agosto, ma i
nuovi recenti episodi ci hanno portato ad attivarci per tutti gli abitanti del Centro Italia.
A loro verrà devoluto il ricavato della cena”.
E sarà proprio un simbolo della gastronomia
di quei territori il protagonista del menù,
l’Amatriciana: un piatto famoso in tutto il
mondo che verrà proposto in versione aperitivo finger food e in tre principali portate, tra
cui una tradizionale Amatriciana rivisitata e
due altri piatti a sorpresa, nonché un originale dessert al sentore di Amatriciana. Tutto
nascerà dalle mani di Ivan Tronci (nella foto),
giovane chef otrantino di 30 anni che si è già
costruito una importante immagine a livello
internazionale: giudice della finale di “Masterchef Portogallo” e nominato da “Chef &
Maitre” come Ambasciatore italiano della
cucina nel mondo come chef emergente, Ivan
ritorna nel Salento dopo dieci anni trascorsi
nei ristoranti più prestigiosi di tutto il mondo,
lavorando, tra l’altro, come braccio destro del
pluripremiato Heinz Beck presso il ristorante
“La Pergola” di Roma. Protagonista di aperture di grandi ristoranti gourmet anche a
Dubai, Algarve e Costa Smeralda, Ivan
Tronci per la prima volta esibirà la sua cucina
nel Salento, dopo aver preso a cuore l’idea di
Ruggeri, tanto è vero che presterà gratuitamente il suo lavoro.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da
Serena Camboa, presidentessa del Lions Club
Lecce “Tito Schipa”: “Dopo il terremoto del
24 agosto, il distretto Lions pugliese, il
108AB, si è attivato aprendo un conto corrente col quale raccogliere fondi da destinare
alle zone del Centro Italia e proprio su quel
conto confluirà il denaro raccolto nella cena
al Tesoretto, al netto delle spese, che verrà poi
devoluto per obiettivi specifici. Abbiamo
avuto già molte adesioni e apprezzamenti e
non resta che rimetterci alla coscienza e alla
bontà dei salentini”. Una serata molto intensa
e che vedrà anche l’esibizione prestigiosa del
cantante lirico Giorgio Schipa, discendente
proprio di Tito Schipa.
Alessandro Chizzini
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castiglione d’otranto
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Al via la raccolta fondi per il primo
mulino di comunità in Puglia
La struttura collettiva nascerà nelle campagne della piccola frazione di Andrano
grazie ad un progetto della “Casa delle Agricolture Tullia e Gino”
La semina collettiva ha avuto inizio a Spongano, in
zona More, a cura della locale Associazione “PresentèFuturo” e degli alunni
della III elementare che,
guidati dagli agricoltori di
lungo corso Donato Stefanelli e Filippo Paiano hanno seminato su filare varietà di grano antico e moderno. Nel giorno successivo
l’iniziativa si è spostata nel-
marittima
Degustazioni gustose ed equo-solidali in Bottega
La Bottega Equo-Solidale di Marittima, già protagonista nell’estate scorsa dell’iniziativa “Sé-menti
in festa” e impegnata in un commercio alternativo volto ad uno sviluppo sostenibile, organizza la seconda edizione di “Degustazioni in
Bottega”. La serie di eventi, articolati
in quattro settimane, si svolgerà
presso la propria sede a Marittima
di Diso in via Conciliazione n. 11
e coinvolgerà i partecipanti in
un’atmosfera pre-natalizia con
musica soft al lume di candela, accompagnandoli nella degustazione di prodotti equo-solidali e del-
le coop sociali salentine.
L’itinerario prende il via dal 20 novembre con “L’emporio del tè e delle tisane”; secondo appuntamento il 27 novembre “In un mondo di
cioccolato”, con la prelibatezza del
cioccolato di Modica del laboratorio
“Don Puglisi” (nella foto). Si continua il 4 dicembre con “Un arcobaleno di frutta”, marmellate e passate di frutta del commercio equosolidale e delle coop sociali e salentine. Ultimo appunamento l’11
dicembre con “Una cascata di cioccolata”, per assaggiare i gusti più
variegati della cioccolata calda.
La Bottega sarà aperta alle degustazioni dalle 17 alle 22 con ingresso gratuito.
Info: 320.4173720, equomarittima.jimdo.com.
Clara Scarciglia
le campagne di Castiglione
d’Otranto dove si è proceduto con la tecnica della
“semina a spaglio”, coinvolgendo adulti e ragazzi.
L’importante iniziativa è
stata patrocinata dai Comuni di Spongano ed Andrano.
In concomitanza con la seconda giornata della semina è avvenuta la presentazione dell’iniziativa “Il mulino di comunità” e della rispettiva raccolta fondi, a sostegno della quale sono intervenuti Donato Nuzzo
(presidente della “Casa delle Agricolture Tullia e
Gino”, associazione promotrice dell’iniziativa), Angelo Salento (docente di Sociologia Economica e del lavoro presso l’Università del
Salento) e Francesca Casaluci (responsabile dell’associazione “SalentoKm0”).
La campagna di raccolta
fondi è finalizzata alla costruzione di un mulino tradizionale con macine in pietra nei pressi di Castiglione,
il primo mulino di comunità in Puglia, il secondo in
Italia. L’obiettivo ed il significato dell’iniziativa è
quello di conferire un’opportunità collettiva con
equità di accesso, ma soprattutto garantire una lavorazione naturale, non industriale, e maggiormente
qualitativa: utilizzando il
mulino in pietra si producono farine notevolmente
pregiate, più ricche di vitamine, oli, enzimi e sali minerali.
Il mulino avrà sede nel cuore delle campagne Castiglione accanto alla chiesetta della Maddalena. A sostegno di questa campagna
di raccolta fondi, oltre alle
associazioni e piccoli produttori, vi sono anche i cittadini; l’obiettivo è quello di
raggiungere la somma totale
di 47.700 euro (nel dettaglio
25.350 euro per un mulino
con le macine a pietra,
12.350 euro per l’impianto
di decorticatura dei cereali
e 10mila per la messa a
norma del locale) e al momento sono già stati raccolti
circa 8mila euro. È possibile effettuare le donazioni
utilizzando il seguente Iban:
IT47E033596768451070
0191234.
Clara Scarciglia
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Informazioni pubblicitaria
L’arte della pasticceria
secondo Le Dolci Fantasie
Presso i punti vendita di San Cassiano, Tricase e Lecce è possibile degustare il meglio della
produzione dolciaria del nostro territorio, tra cui gli ottimi panettoni artigianali al cioccolato,
uvetta e arancio o mandorle e fichi
C’è un luogo nel Salento, conosciuto e rinomato per la sua raffinatezza e per la bontà delle sue
creazioni. Si tratta di un luogo in
cui si respira dolcezza, premura,
attenzione e cura per ogni dettaglio, per ogni particolare che possa comunicare la sapienza delle
mani che creano. È un luogo che,
anno dopo anno, ha saputo costruire e mantenere l’immagine di
eleganza e ricercatezza che l’ha
contraddistinto fin dai primi passi: si tratta di Le Dolci Fantasie,
bar-caffè, gelateria e pasticceria a
San Cassiano.
È una storia lunga quella di Le
Dolci Fantasie, fatta di passione,
impegno, intraprendenza, fantasia
e grande estro. Tutto inizia tra le
mura domestiche dove Antonio
Catamo (nella foto) apprende i segreti della pasticceria e prosegue,
nel 1991, con la nascita di un primo laboratorio artigianale di pasticceria tipica salentina, in cui si
respira il profumo dell’arte dolciaria curata da Antonio e sua moglie. Ben presto Le Dolci Fantasie
diventa un nome importante della produzione pasticcera salentina arricchendo le sue creazioni di
prodotti tipici: pasticciotti, rustici, paste secche, dolcetti in pasta
di mandorla e gelato ai quali si affiancano prodotti innovativi quali mousse, pasticceria mignon,
torte monumentali, cioccolateria
e pralineria in un mix vincente di
tradizione e innovazione.
Nel 2003 Le Dolci Fantasie si trasferisce nella zona artigianale di
San Cassiano dove realizza un laboratorio all’avanguardia accompagnato da un’elegante sala di
esposizione e vendita al dettaglio di tutti i suoi prodotti e dove
dà vita a un’accogliente sala ristorante o sala da tè, un ambiente intimo, raffinato, classico, da
poco ristrutturato, ideale per banchetti ed eventi indimenticabili.
È solo l’inizio di un percorso di
crescita e di impegno che porta poi
il gruppo Catamo ad aprire un altro punto vendita a Tricase, in via
Cattaneo, e che nel 2007 farà rilevare anche la gestione del Caffè Alvino, celebre bar-pasticceria
nella splendida piazza Sant’Oronzo di Lecce.
Da alcuni anni, inoltre, il gruppo
Catamo offre servizi di catering e
banqueting di altissima qualità e
professionalità con un’ampia gamma di suggestive location tra cui
poter scegliere per realizzare gli
eventi più importanti della nostra
vita. Il ricevimento diventa così un
incantesimo, un’esperienza unica
da vivere e ricordare, un trionfo
di gusti, sapori e colori indimenticabili e preziosi.
Veniamo ora alle squisite novità
del 2016 di Catamo Le Dolci
Fantasie: fra le tante il pasticciotto cereali e fichi, cereali e
mela e una linea dedicata alle specialità della nostra pasticceria
come le “monachine”, croccanti
fazzoletti di pasta sfoglia con tanti ripieni gustosi o il cornetto che,
grazie alla passione instancabile
con cui è prodotto, continua a presentarsi come una creazione unica, familiare, ricca di storia e suggestione. E ancora gli squisiti
cioccolatini artigianali preparati in
più gusti, dai più classici ai più sfiziosi, come il cioccolatino allo
zenzero! Continuiamo questa deliziosa carrellata parlando delle
creme spalmabili artigianali, in
vari gusti di frutta secca e frutta
fresca, gianduia e mandorla, per
sperimentare anche nuove dolci
consistenze.
E infine, con l’approssimarsi del
Natale, l’attesa si fa ancora più
dolce con il panettone artigianale creato in tanti modi: con gusti
classici, ad esempio uvetta e arancio, mandorle e fichi, cioccolato o
con una serie di gustose varianti
e combinazioni di gusto. Tutto
questo da sempre accompagnato
dalla sapienza e dall’attenzione
che il patron e chef Antonio Catamo dedica a ciascuna delle sue
creazioni: “Sperimentiamo sempre con amore e passione nuovi
prodotti, nuovi prodotti artigianali
per soddisfare il vostro gusto e la
vostra curiosità. Questo Natale
sarà ancora più dolce con il panettone artigianale creato con la
sapienza che da anni accompagna
il percorso di Le Dolci Fantasie e
che fa della pasticceria una vera e
propria arte. Venite a provare la
dolcezza di ogni creazione, unica
nel suo genere”.
Provate le mille sfiziose creazioni di Catamo Le Dolci Fantasie.
Troverete ad attendervi un mondo di dolcezze, prelibatezze, delicate declinazioni e combinazioni di gusti, colori, sapori e suggestioni.
Le Dolci Fantasie si trova sulla
strada provinciale per Poggiardo
- Zona PIP a San Cassiano.
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Luca Borgia, un elettrauto
per ogni esigenza
Antifurto satellitari, diagnosi computerizzata, riparazioni aria condizionata e
contachilometri, installazione monitor e conversione kit Xenon sono solo alcuni
dei servizi offerti dall’elettrauto magliese
L'elettrauto installa, mette a punto e ripara apparecchi elettrici ed
elettronici di auto, moto, camion
e autobus. Luca Borgia non è
solo questo. L'attività, sita a Maglie in via XXIV maggio, è stata
ereditata dal padre e nel corso degli anni ha avuto uno sviluppo e
una costante crescita legata alla
necessità di offrire ai propri clienti una gamma e una qualità di
prodotti e servizi senza eguali.
Le sue attività comprendono la
verifica del funzionamento dell'impianto elettrico dei veicoli;
l’individuazione dei guasti sulla
base delle indicazioni del cliente, di un'ispezione del veicolo e di
misurazioni effettuate.
A questi servizi si aggiungono la
messa a punto dell'accensione, la
riparazione o sostituire generatori di corrente, alternatori, motorini d'avviamento, pompe di
alimentazione e regolatori di
tensione. L’attività si completa
con la sostituzione temporanea
dell’auto in caso necessità d’uso
per il cliente e la duplicazione di
chiavi.
Per svolgere tutto questo, all’interno della sua storica officina,
Luca accoglie ben cinque software diagnostici grazie ai quali
compie un iniziale check-up della macchina per comprendere a
pieno quale sia la problematica
dell’auto. A questo punto, grazie
all’esperienza pluriennale nel
campo, Borgia interviene diret-
tamente sull’oggetto segnato,
mettendo di nuovo in funzione
l’apparecchiatura danneggiata,
siano essi i cablaggi, errori software o file danneggiati.
L’aggiornamento è continuo e la
conoscenza dei principi dell’elettronica e dei componenti
delle autovetture quali Abs, air
bag, sistemi moderni di sicurezza, climatizzazione e raffreddamento dell’aria diventano fondamentali per poter svolgere in
maniera competente il servizio.
Sia le aziende fornitrici dei software, che le case madre dei componenti offrono numerosi corsi di
aggiornamento che sono necessari per garantire un ottimo servizio ai clienti.
Di fatto il passaggio dall’era della meccanica a quella dell’elettronica ha reso le auto più fragili dal punto di vista dell’affidabilità, per questo sempre maggiori sono gli interventi sulle valvole anti inquinamento, che in virtù delle alte temperature e delle
vibrazioni tendono a mal funzionare. Lo stesso avviene per le
centraline airbag, che nell’urto
perdono la loro funzionalità.
Per la sicurezza dell’auto è diventato fondamentale l’antifurto satellitare, ormai si installano
unità con sempre maggiore complessità in grado di fornire un insieme di informazioni ancor più
utili per una corretta gestione
economica dell’auto. Il banco
prova a rullo viene adoperato
per la prova freni nella revisione
periodica del veicolo, così come
l’uso di strumenti per il controllo dei gas di scarico (analizzatore, opacimetro) nella revisione
periodica del veicolo.
Per la sostituzione di una qualsiasi pezzo che risulti non riparabile, l’elettrauto Luca Borgia
utilizza i pezzi originali forniti
dalla case automobilistiche, garantendo alti livelli di qualità e
prezzi competitivi.
Un servizio a 360 gradi quello offerto dall’elettrauto magliese che
comprende anche le riparazioni
dell’aria condizionata, l’installazione di televisori e monitor personalizzati, oltre alla conversione di kit Xenon.
Quello che è più piacevole è ricevere clienti dai punti più estremi della Provincia di Lecce, perché la migliore pubblicità è quella che si fa attraverso i propri
clienti affezionati che tornano più
di prima a richiedere personalizzazioni e componenti che fino a
qualche anno fa nemmeno comparivano tra i desideri del più
competente cliente.
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inSalute
Supplemento a Belpaese n. 603 del 19 novembre 2016
Coordinamento editoriale: Diletta Pascali
Vaniglia, zenzero e cannella:
spezie del benessere
Per combattere il freddo non c’è niente
di meglio che sfruttare le proprietà
terapeutiche di questi aromi naturali
Gli antichi lo sapevano bene, per depurare il nostro corpo non c’è niente di più efficace delle spezie. L’inverno poi, ci regala la possibilità di
coccolarci con delle calde e buone
tisane. La vaniglia, oltre ad essere
buonissima, ha la virtù di sprigionare delle sostanze aromatiche durante la digestione, che poi traspirano dalla pelle, rendendola profumata e seducente. Il solo annusarla, suscita una sensazione di benessere e di rilassamento, trasmette buon umore ed allegria, ed è antidepressiva. Il suo aroma è euforizzante e confortante, attenua la
collera e l’irritabilità, allenta le tensioni, lenisce l’insoddisfazione e la
frustrazione, procurando un senso
di appagamento fisico. Proviamo ad
annusare un bastoncino di vaniglia
quando ci prende la smania di
mangiare “schifezze”, e ci accorgeremo subito che il suo profumo
aiuta a contrastare la fame nervosa. In cosmesi, l’olio essenziale di vaniglia svolge attività ristrutturante,
rigenerante, purificante, idratante,
nutriente e addolcente ed è pertanto consigliato nella cura delle irritazioni cutanee e degli eczemi pruriginosi. Lo zenzero è buonissimo
nel tè, nei dolci, ma anche sulla carne, specialmente quella di maiale e
nei sughi. Tradizionalmente usato
per aiutare la digestione e contrastare ogni tipo di nausea, di recente, alcuni ricercatori, hanno messo
in evidenza le sue qualità antiossidanti. Inoltre, possiede un effetto termogenico, ossia produce calore e fa
bruciare calorie. Ciò lo rende adatto per chi vuol dimagrire, purché
usato nell’ambito di una dieta equilibrata. La tisana o il decotto possono essere preparati con fettine di
zenzero fresco, ma in molte bevande come il Ginger Ale si usa in polvere. Fresco, è anche un utile coadiuvante in caso di alitosi. Il nome
cannella ha origine dall’arabo e significa “pianta profumata”. È un
antisettico naturale in grado di
combattere ed eliminare funghi,
virus e batteri; per questo motivo negli ultimi anni si trovano in commercio dentifrici e prodotti del genere a base di questa preziosa spezia. Recenti studi hanno dimostrato come la cannella aiuti a regolare la percentuale di zuccheri nel sangue venendo così in aiuto a diabetici ed iperglicemici. Infine, le proprietà antiglicemiche di questa spezia, contribuiscono a placare gli stimoli della fame tra un pasto ed il seguente che sono caratteristici nei pazienti interessati da glicemia.
notizieinpillole
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19 novembre 2016
inSalute
Omega 3
dopo l’infarto
Gli acidi grassi Omega 3, oltre a proteggere
il cuore dal rischio di infarto del miocardio,
sarebbero efficaci anche nel post-evento. Aiuterebbero cioè, assunti quotidianamente, a ridurre gli esiti cicatriziali favorendo anche il miglior
pompaggio del sangue. Sono i risultati di uno studio condotto dal Brigham and Women’s Hospital di
Boston, negli Stati Uniti.
Le sostanze nocive
della plastica
Alcune sostanze chimiche contenute nella plastica di oggetti di uso comune sono dannose per la salute dell'uomo. In particolare, ad essere
pericolosa sarebbe l'esposizione ai cosiddetti "distruttori endocrini",
una vasta categoria di sostanze o miscele di sostanze chimiche che alterano la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi
sulla salute dell’organismo.
^ìíáëãç=É
ÅçãìåáÅ~òáçåÉ
Aiutare le famiglie di
bambini autistici con
training specifici sulla comunicazione riduce
i sintomi della malattia
per anni, con benefici
come il miglioramento
delle interazioni sociali e
la riduzione di comportamenti ripetitivi. Non una
cura, è bene sottolinearlo fin da
subito, ma un modo per alleggerire i segni del
disturbo e migliorare la vita delle famiglie colpite.
rå~=Ä~å~å~=
~ä=ÖáçêåçÁ
rçî~=Ääì
Questo colore ottimizza la quantità di luce assorbita dall’uovo,
ma evita che questo si surriscaldi. Colori più intensi e scuri pos-
sono fare da “parasole” ma, nel
contempo, rischiano d fare assorbire troppa luce (il cosiddetto effetto macchina scura). Ecco,
dunque, che l’evoluzione ha guidato verso un bilanciamento
tra le due opposte esigenze.
Grazie all’alto contenuto di potassio,
aiuta a combattere
l’ipertensione e lo
stress. Contiene tanto ferro ed è ricca di vitamine del complesso B
che calmano il sistema nervoso e, grazie alla presenza
di Triptofano è ideale per chi
soffre di depressione. Infine, le
sue fibre aiutano il
transito intestinale.
mÉêÅܨ=~ãá~ãç=
á=Ñáäã=íêáëíá
Secondo Dubar, ricercatore dell’Università di
Oxford, i film tristi o drammatici hanno il potere di suscitare in noi delle emozioni più intense,
che liberano endorfine, i neurotrasmettitori che
riducono il dolore e producono una sensazione di benessere. Questo esperimento comunque
dimostra che le nostre preferenze cinematografiche possono avere anche una spiegazione
fisiologica.
kqu
qÉÅÜåçäçÖó=
Sarebbe una combinazione di
sostanze che proteggerebbero il fegato dagli effetti negativi dell’alcol, il tutto senza alterare il gusto della bevanda. Dopo 10 anni di ricerche, stanno arrivando
sul mercato i primi prodotti che lo sfruttano. C’è però
un problema: i regolamenti di
quasi tutti gli stati impediscono di affermare che un
prodotto alcolico non fa
danni alla salute, indipendentemente dalle prove scientifiche che vi siano a supporto di tali affermazioni.
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inSalute
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inSalute
19 novembre 2016
Bontà e benefici
del frutto dell’inverno
La castagna è un frutto tipico dell’autunno dal sapore molto gradevole, ha un alto contenuto calorico ed è quindi poco
indicato per chi segue una dieta.
Molto ricca
di sostanze
amidacee, è
nutriente ed
energetica, ma
non solo: possiede una grande
percentuale di sali
minerali: il potassio
che funge da antisettico e rinforza muscoli e
ghiandole; il fosforo (calcificante), essenziale per la formazione
della cellula nervosa; lo zolfo, antisettico, disinfettante, particolarmente importante per la robustezza delle ossa; il sodio, utile alla digestione ed essenziale per l’assimilazione dei cibi; il magnesio, vero e
proprio equilibratore dell’umore
rigeneratore del sistema nervoso; il
calcio, essenziale per la formazione
delle ossa, del sangue e dei nervi; il
cloro, importante per la salute dei
denti e dei tendini e infine il ferro per
una buona circolazione del sangue.
Come la maggior parte dei farinacei, giova a coloro che soffrono di
itterizia (la cui bile si travasa nel sangue). Inoltre contiene cellulosa in misura tale da evitare il problema della stitichezza e poiché è un tonico del
sistema venoso, è
particolarmente indicata se si ha predisposizione a varici o emorroidi.
Inoltre questi frutti, proprio per la
ricchezza di glucidi, dimostrano
proprietà energetiche e sono perciò
molto efficaci nelle astenie fisiche e
intellettuali per chi pratica sport o
è soggetto a stress, mentre sono
sconsigliati per i diabetici. La presenza di zuccheri lo indica come alimento alternativo per i bambini allergici al latte di vacca o al lattosio.
La farina sopperisce, nella preparazione di dolci e minestre, al fabbisogno di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai
cereali. Viene utilizzata con successo anche nei casi di anemia, magrezza e in gravidanza, in virtù del
suo apporto di acido folico.
Carpaccio
di branzino
Ingredienti per 4 persone
* 1 cedro
* 400 gr di filetto di branzino
* Olio d’oliva
* Una manciata di finocchietto selvatico
* 2 rametti di aneto
* Sale e pepe q.b.
Ha qualità antinfiammatorie (grazie al potassio) ed è particolarmente indicato in caso di febbre e dolori
reumatici. Le foglie del castagno
possono essere utilizzate contro il
raffreddore, basta semplicemente
comporre con esse un decotto da
sorseggiare alla sera. Infusi con
l’aggiunta di miele sono invece indicati come rimedi alla tosse da
bronchite, oppure sotto forma di impacchi contro i reumatismi. Infine
ha anche proprietà cosmetiche: con
la sua polpa, infatti, si può realizzare
una tinta “fai da te” che, applicata
sui capelli, li schiarirà in modo naturale. Un impacco formato da
bucce appena cotte, applicate dopo
lo shampoo, potrà conferire ai capelli una rinnovata lucentezza.
Tagliate il filetto di branzino a fettine sottili e disponetele su un piatto da portata facendo un solo strato.
Lavate e asciugate con cura il finocchietto
e l'aneto e tritateli finemente. In una terrina preparate la marinata mescolando il
succo di cedro con qualche cucchiaio di
olio, il trito di aneto e finocchietto, un
pizzico di sale e una spolverata di pepe.
Versate sulle fettine di branzino e lasciate
riposare in frigorifero per almeno mezz'ora. Per affettare più facilmente il filet-
Informazioni pubblicitaria
Zio Giglio, pizze (e non solo)
per tutti i gusti
Presso la storica pizzeria e rosticceria in via San Domenico
Savio a Lecce è disponibile un’ampia scelta di ricette
tradizionali, gluten free e a basso contenuto glicemico
Pizzerie e pub sono sempre più attenti alle
esigenze della clientela, cercando di evitare i rischi di contaminazione per quanto riguarda la presenza di glutine o cercando di
accogliere all’interno del proprio menù ricette vegan o biologiche. E c’è chi queste attenzioni le coltiva già da anni, diventando,
anche e soprattutto per questo, un punto di
riferimento nella provincia e nel capoluogo
leccese: stiamo parlando di Zio Giglio che
da oltre 15 anni risponde sempre in maniera
adeguata alle richieste dei suoi aficionados
o di chi, per la prima volta, cerca sapori originali e legati a quelli tradizionali e alla cucina tipica.
Pasti gustosi e sfiziosi, ma anche tanta cortesia al servizio della qualità e della notevole esperienza: pizzeria, rosticceria,
panini e focacce, schiacciatine di melanzane e ancora arancini, sia nella formula tradizionale che in quella vegetariana. Infine,
ovviamente non per ordine di importanza
(e lo sa bene chi proprio non riesce a resistere
alle dolci tentazioni), i dessert. Nell’ampio ven-
taglio di prelibatezze, quella a cui non si può
rinunciare è la “Pizza Edonè”, pezzo forte dell’anno, rigorosamente a basso contenuto glicemico e alta digeribilità. Alimenti sicuri, naturali, integrali o gluten free, quindi, dagli
antipasti sino ai dolci.
E ovviamente, se si parla di cucina tradizionale, non può mancare il motivo d’orgoglio
del locale, in particolare, e dei salentini, più
in generale: il calzone fritto. Ma da Zio Giglio
la prelibatezza tipica della cucina leccese è
a prova di tovagliolino, non unge e anche in
questo consiste tutta la sua originalità.
Zio Giglio vi aspetta in via San Domenico Savio n. 74 a due passi dalla chiesa dei Salesiani, aperto dal martedì al sabato con orario continuato dalle 10 fino a mezzanotte, per
rispondere ai ritmi più frenetici del mondo
del lavoro e a pause non proprio lunghissime, mentre la domenica è aperto dalle 10
alle 13 e nel pomeriggio dalle 16.30 in poi.
Per contatti: 0832.399814, www.pizzeriaziogiglio.it.
Federica Miggiano
CEDRO, NON SOLO BUONO
to di branzino, lasciatelo 15 minuti in
freezer affinché si rassodi.
Agrume di origine asiatica, è sulla costa calabra che la sua coltivazione diventa così importante tanto che la zona viene denominata riviera dei Cedri. ricco di sali minerali e vitamina C, svolge
un'azione antisettica per l’intestino, ma la sua virtù principale è nell’essere un naturale regolatore dell'ipertensione: consumato al mattino, il cedro aiuta a tenere sotto controllo la pressione. l’olio essenziale per uso esterno è poi un toccasana contro la cellulite: mescolatene poche gocce con l’olio di mandorle e usatelo per i massaggi, poiché ne aumenta l’efficacia. Con una soluzione alcolica è
una ottima frizione per stimolare la crescita dei capelli.
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19 novembre 2016
inSalute
Informazioni pubblicitaria
Da Ancel Keys ad oggi: riscoprire
lo stile di vita mediterraneo
La comunità scientifica, in
questi giorni, è in fermento.
Un turbinio divulgativo
avanza a gran voce, brulicante di iniziative, con lo scopo di promuovere nel Belpaese la Dieta Mediterranea,
divenuta patrimonio dell’UNESCO nel 2010. Le
abitudini alimentari degli
italiani, difatti, ormai dimentichi di Ancel Keys, il
Nicolò Copernico della
scienza della nutrizione
umana che rivelò al mondo
(agli inizi del secolo scorso)
le virtù della dieta e dello stile di vita mediterranei, stanno profondamente cambiando, adeguandosi alla
globalizzazione con diete
sempre meno equilibrate,
ree di aver alterato la nostra
fisiologia e calpestato un
patrimonio culturale e gastronomico che ha fatto del
popolo italiano uno dei più
longevi al mondo.
Numerosi studi, nel corso
degli anni, hanno dimostrato la validità di questo modello alimentare nel prevenire e diminuire il rischio di
incidenza delle cosiddette
“malattie del benessere”,
quali l’obesità, il diabete,
l’ipertensione, i disturbi digestivi e i tumori. Ma fu il
dottor Ancel, assieme alla
moglie Margaret, a comprendere per la prima volta,
nel ’51, che la dieta mediterranea fosse un elisir di lunga vita. In quegli anni, il 50%
degli uomini americani moriva di infarto e l’eziologia
della patologia era sconosciuta. Tra lo scetticismo
generale, i due scienziati iniziarono uno studio di screening di una popolazione napoletana equivalente a quella studiata negli Stati Uniti
e, analizzando i campioni di
sangue, riscontrarono che
l’elemento discrepante tra le
due popolazioni era il colesterolo. Questa scoperta rappresentò una svolta epocale
che pose le basi per ridefinire il concetto stesso di salute, considerando che uomini americani abbienti morivano prematuramente, mentre uomini napoletani, della
stessa età ma indigenti, godevano di una condizione fisica migliore e avevano
un’aspettativa di vita più
alta. Venne avviato, così, il
più grande studio epidemiologico di sempre: il “Seven Counrties Study”, durato ben 35 anni, che dimostrò inconfutabilmente come
la dieta mediterranea rappresentasse uno stile di vita,
basato sulla corretta ali-
mentazione e in grado di allungare la vita.
Ciò che distingue la dieta
mediterranea dagli altri regimi alimentari, rendendola
oggi più che mai una panacea, è il corretto bilanciamento degli alimenti e la
scelta dei cibi tipici dell’area
del Mediterraneo. In accordo con la dietologia moderna, inoltre, il computo
delle calorie, passa in subordine per mettere in luce
il vero aspetto fondamentale di una dieta che si rispetti, ovvero la ripartizione dell’energia introdotta con l’alimentazione in adeguati rapporti tra i macronutrienti
energetici: 12-15% di proteine, 25-30% di lipidi, 5560% di carboidrati.
Entrando più nel dettaglio,
le proteine di origine vegetale
sono in sovrannumero rispetto a quelle di origine
animale.
I carboidrati sono forniti in
gran parte dal frumento e in
quantità minore da altri cereali complessi e da legumi
secchi, notoriamente ricchi
di fibre, vitamine e oligoelementi tra cui il ferro. I lipidi, invece, sono principalmente apportati dai prodotti ittici e dall’olio extravergine di oliva, fonti di acidi
grassi essenziali e di acido
oleico, assicurando che
l’energia fornita da acidi
grassi saturi risulti non superiore al 7% dell’energia totale, come raccomandano i
LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento dei
Nutrienti) per la popolazione italiana. D’altronde, dai
risultati epidemiologici del
“Seven Countries Study”
emerge che un elevato apporto di acido oleico è negativamente correlato con il
colesterolo plasmatico e con
la mortalità per coronaropatia. Anche il rapporto 6/ -3 è adeguato, essendo a
favore degli -3, molecole
chiave nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Infine, l’abbondanza di frutta, verdura ed erbe aromatiche offrono una quantità di
composti fenolici con una
spiccata azione antiossidante
che difficilmente è ottenibile con altre diete.
Il regime dietetico mediterraneo, inteso come un insieme di competenze, conoscenze e tradizioni che
vanno dal territorio alla tavola, dovrebbe quindi rappresentare il migliore stile di
vita da seguire e tramandare.
Dott.ssa Nicole Acquaviva
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inSalute
19 novembre 2016
Gambe e caviglie gonfie:
Un contatto
può essere utile un ecocolordoppler degli arti inferiori molto ravvicinato
Il dottor Milco De Giorgi, chirurgo vascolare ecografista presso lo Studio
Alemanno di Maglie, illustra i vantaggi dello studio doppler sulle gambe
Il caldo della stagione
estiva può amplificare
dei segnali che ci manda
l’organismo come la pesantezza e gonfiore agli
arti inferiori, prurito o
formicolii alle gambe e
ai piedi, colorazione diversa della pelle fino
alla presenza di piccoli
cordoni sottocutanei,
tutti avvisi che possono
segnalare la presenza di
patologie venose agli
arti inferiori.
L’esame ottimale per lo
studio dei principali vasi
arteriosi e venosi degli
arti inferiori è l’ecolordoppler,
che in pratica è un’applicazione
dell’ecografia. Si tratta di un esame di facile esecuzione per il paziente poiché quest’ultimo viene
fatto distendere su un lettino e sulle gambe applicato un gel denso
che farà da cuscinetto fra la sonda ecografica e la cute. Nello studio arterioso le immagini che
scorrono sul monitor mostrano la
morfologia e il calibro delle pareti
arteriose, nonché la direzione e velocità del flusso sanguigno, mettendo in evidenza aneurismi
(dilatazioni) e stenosi (restringimenti) dei vasi,
quest’ultima patologia riscontrabile
soprattutto
nei sog-
getti fumatori o diabetici (pazienti a rischio) per l’apposizione
sulle pareti arteriose di placche calcifiche.
Anche nello studio venoso vengono valutati la
morfologia delle
pareti venose,
il calibro e
la
velocità e direzione del
flusso sanguigno. Nel
sospetto clinico di trombosi venosa questo è un
esame da praticare in
carattere di urgenza, ma
l’indicazione principe è
lo studio della malattia
varicosa. Infatti, con la
perdita di elasticità della parete venosa e la distruzione delle valvole,
viene messa bene in evidenza la dilatazione permanente delle vene con
il rallentamento del flusso sanguigno.
Gli individui con familiari già affetti da questa patologia sono purtroppo predisposti e
fattori di rischio come il caldo, il
sesso femminile, la posizione eretta prolungata, la sedentarietà,
l’obesità, la gravidanza ed altri ancora, ne possono accelerare l’insorgenza. Con l’ecodoppler si monitora egregiamente la situazione
e con l’osservazione di buone norme che vengono consigliate caso
per caso, si può prevenire o limitare la comparsa della malattia.
Dottor Milco De Giorgi
Studio Radiologico Alemanno
Maglie
Per un bambino appena nato non c’è miglior
“incubatrice” delle braccia e del petto della mamma.
E anche i papà possono dare il loro contributo…
Subito dopo la nascita,
il bambino è investito
da un mare di sensazioni per lui nuove: l’aria
entra per la prima volta
nei polmoni, i suoi sensi sono attivi al massimo, la temperatura
esterna è bassa, le luci
e i rumori sono penetranti, è in un ambiente
in cui si perde, senza alcun confine che lo contenga. Ciò di cui avrebbe bisogno
è lì a disposizione ed è la sua mamma; riconoscere il suo odore, la sua
voce, il battito del suo cuore basterebbe per tranquillizzarlo e farlo sentire protetto.
L’Oms raccomanda: dopo la nascita, se il bambino è nato a termine di gravidanza, piange vigorosamente ed ha un buon colorito, qualsiasi tipo di procedura
medica andrebbe ritardata il più
possibile. Piuttosto, bisognerebbe
dare la possibilità al bambino di
stare a contatto pelle a pelle con
la propria mamma.
Con il contatto pelle a pelle, il neonato è tranquillo, la sua frequenza
cardiaca si regolarizza, l’ossigenazione migliora. È indispensabile
per un buon adattamento neonatale: favorisce l’allattamento al
seno precoce, riducendo il rischio
di ipoglicemia; garantisce al bambino la stabilità termica, poiché il
calore materno provvede a riscal-
darlo a sufficienza; inizia il bonding
mamma-bambino, importantissimo a livello psicologico e per il reciproco riconoscimento. Tramite il
contatto skin-to-skin, inoltre, il
bambino può essere colonizzato
dai batteri buoni della pelle della
mamma, che costituiranno la base
immunitaria per la sua crescita. Il
neonato e la mamma possono
così riconoscersi e guardarsi negli
occhi per la prima volta.
Che sia in casa o in ospedale, se
presente al parto, il papà ha l’importante compito di proteggere e
contenere questo momento di
dolce intimità e quando sarà pronto, potrà parlare ed accarezzare il
bambino: quella voce e quella
mano che nella pancia erano ovattate, ora diventano reali e gli danno sicurezza e protezione. È il
modo migliore per dare il benvenuto al neonato, accolto da mamma e papà. È l’inizio di un grande
amore.
aÉéêÉëëáçåÉ=éçëí=é~êíìã=~ä=ã~ëÅÜáäÉ
L'arrivo di un figlio è una rivoluzione, e anche il neo-papà può accusare
il colpo. A pagarne il prezzo sono sempre i più piccoli, secondo i ricercatori. I padri depressi, esattamente come le madri, rischiano di sorridere
poco ai figli perdendo anche il contatto visivo con loro: due elementi chiave nel primo anno di vita del bambino, in cui si gioca molto della sua futura stabilità psichica ed emotiva. Questo problema può avere un pesante impatto anche sul comportamento dei bambini, che potrebbero
essere più bugiardi, violenti, ansiosi e depressi dei loro coetanei.
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inSalute
19 novembre 2016
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DIC e DAC sulla pelle
Ogni volta che la nostra cute è
interessata da arrossamenti e
prurito bisogna pensare, tra le
diagnosi possibili, alla
dermatite da contatto o
eczema da contatto
Gli eczemi da contatto si dividono in due gruppi: le dermatiti irritative da contatto (DIC) e le
dermatiti allergiche da contatto
(DAC). La DAC è una dermatosi
pruriginosa caratterizzata, in fase
acuta, da chiazze arrossate, spesso infiltrate, edematose, a bordi
sfumati e mal definiti. Su queste
lesioni iniziali compaiono le caratteristiche lesioni dell’eczema,
ossia delle piccole vescicole di dimensioni variabili da 1 a pochi
millimetri. Le vescicole inizialmente isolate denotano da subito una tendenza a confluire in vescicole più grosse sino a vere e
proprie bolle. Tutta la superficie
corporea può essere interessata.
Quando il contatto con la sostanza allergizzante continua
compaiono le lesioni croniche
come la lichenificazione (ispessimento della pelle con evidenziazione del normale disegno
geometrico cutaneo), solitamente molto pruriginose.
La DIC è l’espressione dell’azione tossico-irritativa diretta
delle sostanze che vengono a
contatto con la pelle e si manifestano già al primo contatto. La
DAC, per contro, richiede complessi meccanismi immunitari
per il suo determinismo. Questo
meccanismo avviene in due fasi:
la fase di sensibilizzazione e la
fase di elicitazione. Fase di sen-
sibilizzazione:
una sostanza
(che chiameremo allergene) penetra nella pelle e si lega alle
cellule di Langherans, le cellule
immunitarie che, lasciano la pelle e portano l’allergene nei linfonodi. Da questo punto inizia la
proliferazione di linfociti T, che
memorizzando l’allergene interverranno nella sua ripresentazione. Questa fase è caratteristica per ciascuna sostanza e può
durare alcuni giorni o alcuni
anni (come per la parafenilendiamina responsabile dell’allergia
alle tinture per capelli). Fase di elicitazione: il successivo contatto
dell’allergene con la nostra pelle
provoca il reclutamento dei linfociti T precedentemente sensibilizzati, già dopo 24-48 ore, con
formazione dell’arrossamento e
delle vescicole accompagnate dal
prurito, sempre presente.
Le sostanze chimiche in grado di
provocare una reazione cutanea
allergica sono più di 3mila. Le
prove allergologiche che si eseguono per la diagnosi causale della DAC sono i “patch test”: le sostanze da saggiare sono posizionate su speciali “cerotti” che
vengono applicati nella parte superiore del dorso. Si effettuano
due letture: la prima alla 48esima
ora,
la seconda
alla 72esima. Il risultato ci dirà qual è la sostanza responsabile della nostra allergia
(nella foto un caso complesso).
Tra le sostanze ricordiamo il nichel, un metallo presente in molti oggetti, come, collane, monete, cinturini di orologi ecc; il cromo, fonte di allergia per i muratori e i lavoratori nei cementifici,
è presente anche nei detersivi, nei
saponi, nei tessuti; il cobalto,
presente nel cemento e in varie leghe metalliche, inchiostri, tinture, oli lubrificanti nei cosmetici;
i coloranti utilizzati nella cosmesi, nelle tinture dei capelli, nel
settore tessile -esistono dei tessuti
colorati privi di coloranti dispersi e di metalli pesanti identificabili con il marchio oeko.tek vis,
ecolabel sull’etichetta-; le resine
utilizzate nei settori industriali,
elettrico, automobilistico, ma anche in odontoiatria. Tutte le preparazioni farmaceutiche possono
essere causa di DAC ricordiamo
tra gli antibiotici la neomicina il
cloramfenicolo e le penicilline, il
resorinolo,
la clorexidina, gli idrossichinolonici, il miconazolo, la prometazina, la benzocaina, gli stessi
cortisonici. In ogni caso, la sensibilizzazione ad un prodotto topico può dipendere sia dal principio attivo, sia dall’eccipiente che
dai conservanti (parabeni), questi ultimi presenti anche nell’industria alimentare e dolciaria
(balsamo del Perù). Ogni cosmetico, compresi i profumi, può
essere allergizzante.
Consigli terapeutici. Il trattamento della DAC implica, prima
di qualsiasi altro provvedimento,
la cessazione del contatto con l’allergene responsabile: ogni trattamento sintomatico è destinato
ad una sconfitta totale
se non comprende questa
fondamentale misura. Il dermatologo potrebbe suggerire di
indossare particolari indumenti di
protezione, utilizzare delle creme
barriera protettive, l’uso dei guanti in cotone. Modificare alcune
abitudini lavorative può essere utile ad alleviare i problemi e magari
ad evitarli nel futuro. Ad esempio
un parrucchiere che ha problemi
legati ad un componente della tintura potrebbe indossare dei guanti oppure dedicarsi solo al taglio.
Leggere attentamente etichette e
composizione di tutti i prodotti
per uso topico per individuare il
nome dell’allergene responsabile. Per casi gravi e complessi si
può ricorrere alla terapia steroidea topica e/o sistemica.
Massimo Gravante
Dermatologo
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inSalute
19 novembre 2016
Paleodieta, la dieta del futuro
che viene dal passato
È sempre più frequente la tendenza
a considerare il legame tra dieta e salute e le origini della specie umana,
quando sono avvenuti dei cambiamenti fondamentali nell’alimentazione dei nostri antenati. L’introduzione dell’agricoltura e l’adozione dei
cereali come alimenti base ci hanno
fatto abbandonare il nostro precedente stile di vita di cacciatori-raccoglitori e ci hanno trasformato
nella società tecnologico-industriale odierna. Il problema è che siamo
geneticamente adatti a nutrirci come
i cacciatori-raccoglitori e molti dei
nostri attuali problemi di salute
sono la diretta conseguenza di ciò che
mangiamo e di ciò che non mangiamo.
La dieta standard dei Paesi industrializzati e persino le cosiddette
“diete salutari” causano disagi alla
nostra costituzione e sono ben lontane dalla dieta che la natura ci ha
destinato, la dieta inscritta nei nostri
geni, che soddisfa i bisogni veri dell’organismo. Loren Cordain, nutrizionista americano, che insegna all’Università del Colorado, da anni si
dedica alla ricerca nel campo dell’alimentazione nella preistoria. L’essere umano ha iniziato a popolare la
Terra 2,5 milioni di anni fa, mangiando carne, pesce, frutta fresca, verdure. Cordain ci ricorda che i cibi più
salutari sono quelli più semplici, che
ci aiutano a prevenire gran parte delle malattie cronico-degenerative
come malattie cardiache, cancro,
osteoporosi, etc.
La rivoluzione agricola risale a circa 10mila anni fa, durante il periodo Neolitico quando, con lo sviluppo dell’agricoltura e l’allevamento di
animali, mutarono in maniera importante le nostre abitudini. Il nostro
DNA prova che la nostra genetica
non è cambiata dai tempi del Pa-
leolitico e non si è evoluta abbastanza
per metabolizzare cereali, legumi, latticini, zuccheri raffinati (compresi
quelli contenuti nelle bibite), grassi
idrogenati, margarina, olio di semi,
olio di mais, olio di girasole, olio di
colza, olio di cartamo.
Il nostro cibo ideale dovrebbe provenire da carni nutrite a erba, pollame allevato in libertà, pesce pescato, radici, verdure e frutta preferibilmente biologiche. I cereali (anche quelli integrali) o pseudo cereali (quinoa, amaranto, grano saraceno) ed i legumi (compresi soia e arachidi) contengono lectine che irritano l’intestino, modificando la permeabilità delle pareti e riducendo
l’assorbimento dei nutrienti.
Tiziana Striani
Personal coach del benessere, consulente alimentare
Personal trainer Top Master BIIO
NBBF- CONI
Pilates: una scelta consapevole
per il nostro benessere
L’attenzione al benessere è al centro dei nostri programmi invernali. Diverse sono le discipline praticate da ottobre a giugno, per tenere il fisico in forma nonostante il ritmo frenetico della vita quotidiana e le tensioni che
accumuliamo ogni giorno. Ecco perché c’è
sempre maggiore attenzione verso le discipline olistiche e verso attività legate tradizionalmente al fitness, ma che offrono un programma integrato, attento al benessere fisico e mentale.
Il Pilates è tra le discipline più conosciute negli ultimi anni, proprio per i benefici che riusciamo ad ottenere attraverso la sua pratica
costante. E’ molto comune che cattive posture
o patologie che ci portiamo avanti negli anni,
indeboliscano il nostro corpo e limitino la consapevolezza delle nostre capacità di migliorarci e star bene. Proprio per questo con il Pilates, attraverso l’apprendimento corretto di
ogni esercizio e la frequenza costante al
programma annuale di allenamento, possiamo raggiungere nel tempo benefici inaspettati, che ci fanno dimenticare vecchie abitudini posturali e dolori frequenti. Inoltre, la
concentrazione e la respirazione controllata
lo rendono un allenamento fisico e un efficace metodo di rilassamento. Già dopo le pri-
me lezioni avremo la sensazione di sentirci
sbloccati, meno contratti e questo ci metterà la voglia di continuare.
Presso la nostra associazione Soniboni Officine Culturali, attiva da alcuni anni a Maglie
nel campo del benessere sociale, durante la
settimana vengono organizzate diverse sessioni di Pilates. Corsi che si adattano all’età
e al livello di ogni singolo allievo, offrendo un
programma per chiunque voglia migliorare la
consapevolezza dei limiti del proprio corpo e
degli obiettivi da raggiungere. Quest’anno una
nuova lezione è stata integrata al percorso offerto: una lezione di Step che prevede anche
una parte di lavoro su tappetino attraverso sequenze di Pilates e alcuni esercizi di tonificazione alla sbarra.
È importante prendere il Pilates come pratica costante perché può aiutarci a cambiare la nostra quotidianità, senza esporci a traumi ma rinforzando la schiena, i muscoli e le
ossa, vincendo così la rigidità a cui siamo quotidianamente abituati. Come diceva Joseph Pilates: “Dopo 10 lezioni sentirai la differenza,
dopo 20 vedrai la differenza, dopo 30 lezioni
avrai un corpo nuovo”.
Stefania Cosi
Esperta in fitness e comunicazione
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19 novembre 2016
inSalute
Detartrasi, troppo spesso
“vorrei ma non voglio”
Troppi proprietari con la detartrasi del
cane e del gatto hanno un rapporto di
“vorrei, ma non voglio”. Malgrado per
noi esseri umani sia ormai un fatto accettato e assolutamente normale che
l’igiene dentale sia fondamentale e importantissima, con i nostri animali spesso si decide di chiudere gli occhi e far finta di nulla “perché animali”, “perché fa
paura l’anestesia” o “perché costa tanto”.
A causa di questa mentalità iniziano a
fiorire proposte senza anestesia e senza
apparecchiature specifiche. Si passa dal
comune raschietto passato semplicemente sul dente ai più tecnologici spazzolini ad ultrasuoni (venduti normalmente anche per gli umani nei più forniti supermercati).
Questi sistemi purtroppo non possono sostituire un’accurata detartrasi fatta dal
medico veterinario o dal dentista (per gli
umani) e anzi possono causare importanti danni. In primo luogo entrambi i
metodi, oltre a grattare via il tartaro in
eccesso, strisciano per forza di cose lo
smalto e, senza il processo di lucidatura
che viene fatto normalmente dopo la detartrasi, queste lesioni causano la formazione di ulteriore tartaro in tempi ancor più brevi.
Il secondo punto a sfavore di questi metodi è che entrambi non possono togliere la placca dentale sottogengivale che è
quella più pericolosa, che irrita le gengive,
che può causare riassorbimento osseo
fino a causare frattura, che può causare
infezioni molto gravi le quali si diffondono in vari distretti corporei e potrebbero causare patologie mortali come le
miocarditi batteriche. La placca dentale
sottogengivale si può togliere solo con
una detartrasi classica e con gli specifici strumenti.
L’anestesia e il costo.
Attualmente per gli animali il costo e
l’impegno da parte del medico per effettuare la pulizia dei denti sono uguali
a quelli richiesti ad un dentista. La detartrasi costa uguale ma va aggiunta
l’anestesia, perché non è possibile dire al
cane o al gatto “tieni aperta la bocca”,
“tieni qui sul lato l’aspiratore” o “sputa
ora”. L’anestesia è fondamentale per tutti gli animali anche se il vostro cane è
buonissimo, perché il processo di pulizia
del tartaro sottogengivale può essere assai fastidioso.
L’anestesia, se fatta con tutti i crismi, è
sicura. Certo, non deve essere improvvisata, non deve consistere semplicemente di un animale addormentato e lasciato a sé stesso su un tavolo di acciaio
per tutto il tempo senza monitoraggi, riscaldamento o ossigeno. Purtroppo, tutto questo ha dei costi che, non essendo
una sanità pubblica, che
paghiamo indirettamente
senza accorgercene, ma
una sanità privata a tutti gli
effetti, ricadono su di noi.
Ricapitolando
- Una bocca non curata e
sporca è pericolosa per noi
come per i nostri animali.
Può portare a infezioni
molto gravi, perdita dei
denti, riassorbimento e fratture ossee, dolori importanti e incapacità di mangiare;
- la detartrasi richiede apparecchiature specifiche
che possano togliere la pericolosa placca dentale sottogengivale e poi effettuare un’accurata lucidatura
per preservare lo smalto e
salvaguardare la salute dei
denti, riducendo anche i
tempi di formazione di
nuovo tartaro;
- la detartrasi nei nostri animali richiede
un’anestesia generale che PUÒ essere sicura se fatta come si deve e con le giuste
attrezzature, non semplicemente “addormentando” o “immobilizzando” il
povero animale.
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Paesana e genuina:
la carne salentina a Km0
Presso lo spaccio aziendale dell’azienda agricola “Gabriele Petracca”
è possibile trovare carni di alta qualità di animali nutriti in maniera
naturale e non a contatto con sostanze inquinanti
Oggigiorno è sempre più difficile
comprendere cosa possa fare del
bene al nostro organismo. Siamo letteralmente invasi da prodotti provenienti da chissà dove e non è sempre chiaro come le materie prive
vengano trasformate. Occorrono
anni di esperienza e di ottima qualità per garantire una tranquillità alimentare ai consumatori. Ecco che
a San Cassiano nasce una macelleria con prodotti nostrani: gli animali vengono allevati in un ambiente sano, non a contatto con l’inquinamento, non si somministrano
mangimi geneticamente modificati ma con cereali, orzo, farro e foraggio prodotti dalla stessa azienda
agricola.
Si parla sempre più frequentemente di filiera corta, che è un sistema
di produzione e distribuzione di prodotti alimentari che accorcia le distanze fra produttore e consumatore, facendogli ritrovare sulla propria tavola cibi più genuini, salutari, economici e sostenibili. Con la filiera corta, il mercato dei consumi
si orienta verso la sostenibilità, con
il duplice guadagno sia per il consumatore, che compra prodotti di
alta qualità a prezzi ragionevoli, si
per l’economia del territorio, che torna a fiorire. È proprio Gabriele Pe-
tracca, titolare della macelleria, a
esporci i punti di eccellenza della sua
azienda: “Abbiamo inaugurato lo
scorso aprile tuttavia già da tempo
producevamo mangimi per animali a base di orzo o avena. Da noi
si allevano carni bovine, suine ed
equine”. Ecco come aziende come
quelle di Petracca si distinguono delle altre: il Km0 è adatto a coloro che
conducono uno stile di vita naturale
poiché il gusto si coniuga con la qualità e la genuinità delle carni lavorate.
Nelle aziende agricole inoltre, gli
agricoltori coltivano seguendo i ritmi della natura e si possono trova-
re solo prodotti di stagione, in netta contrapposizione con la “non stagionalità” tipica della grande distribuzione. Sempre più ricerche dimostrano come mangiare alimenti di stagione sia importante per il
benessere fisico e mentale dell’organismo perché si tratta di un’alimentazione più varia e nutriente.
Con la filiera corta si riscoprono infatti le varietà locali degli alimenti,
considerate minori dalla grande
distribuzione.
Da sottolineare inoltre è la valorizzazione delle varietà di cereali che
la produzione agricola industrializzata ha soppiantato, ma che
sono state recentemente oggetto
di progetti di recupero e conservazione della biodiversità. Da un
punto di vista etico inoltre, la filiera corta costituisce un importante
mezzo di sostentamento per i tanti piccoli e medi produttori agricoli, schiacciati dalla crisi economica
e tagliati fuori dalla grande distribuzione. A differenza di altri allevamenti, in quello di Gabriele Petracca non vengono somministrati
mangimi a base di mais o soia in
quanto possono provocare danni
alla salute degli animali e delle
persone. Tutto ciò va a garantire la
genuinità dei prodotti grazie anche
all’assenza di inquinamento.
Ultimamente si sta diffondendo
l’importanza dei prodotti agricoli a
Km0 legati alla ridotta incidenza
delle emissioni di gas inquinanti per
far arrivare un alimento sulle nostre
tavole, al consumo spropositato di
concimi e fitofarmaci necessari per
il ciclo produttivo intensivo. Le
aziende agricole locali tendono anche ad evitare gli ormoni sintetici,
i fertilizzanti ed altre sostanze chimiche nocive per l’ambiente e la salute dell’uomo. I prodotti agricoli locali dovrebbero risultare, non solo
più freschi, ma anche più sicuri.
Non da poco la considerazione
che aiutando a crescere le aziende
locali che praticano colture adatte
al proprio territorio, tendono a
consumare meno energia e, quindi,
ad offrire i loro prodotti ad un
prezzo più basso.
I vantaggi derivanti dalla filiera
corta sono notevoli sia in termini
economici, sia per favorire la produzione di prodotti nostrani, più freschi e di stagione, che non hanno
perso le proprietà organolettiche a
causa di lunghi viaggi. Senza dubbio l’attività di Gabriele Petracca,
sita sulla Strada provinciale 161 a
San Cassiano, garantisce gusto e salubrità a tutti i suoi clienti.
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19 novembre 2016
speciale volley Maglie
Betitaly, la forza del gruppo
per continuare a stupire
Con la vittoria di Baronissi il vessillo rossoblù è stato issato in cima alla classifica. Ora Kostadinova
e compagne affilano le armi per il derby con il Cutrofiano in programma il 20 novembre
I primi della classe: un onore, ma anche un
onere. Un privilegio e una grande responsabilità. Per la Betitaly la strepitosa vittoria
di Baronissi ha sancito un orizzonte importante, un valico che necessita di un esame di coscienza. Essere o non essere, questo è il dilemma. Essere pronti a tutto questo e non essere abbagliati da tanto clamore. Piedi ben saldi a terra e testa fissa sugli
obiettivi. Le ragazze di Emiliano Giandomenico quindi decidono di procedere a
piccoli passi, uno alla volta, sempre con la
schiena dritta. E il coach salentino “de
Roma”, con il fare del buon padre di famiglia, dovrà prendere per mano le sue atlete
e camminare insieme verso la meta, cercando
di evitare ogni insidia.
Unico salto consentito sarà quello sottorete e magari più in alto possibile. Già, perché
il prossimo atto della fantastica avventura della Betitaly si chiama Cutrofiano. Non una
gara, ma la gara. Per quanto si possa pensare
che le partite devo essere tutte uguali, qualche piccola differenza c’è. Ed è anche bello che sia così. Il folklore di una sfida che infiamma animo e colori, che fa respirare gran-
de volley e che rappresenta comunque un
onore per il Salento. Per le magliesi sarà poi
tutto diverso perché si presenteranno col piglio delle prime della classe. Quindi una grande responsabilità.
Non ci sono dubbi che Kostadinova, Corna
e compagne sapranno onorare l’impegno,
dando al pubblico di casa un grande spettacolo. Classe, qualità, impegno e determinazione: è il DNA che sta contraddistinguendo il Maglie in questo avvio di stagione. Il condottiero Emiliano Giandomenico
non vuole scomporsi e si adopera per dosare
entusiasmo e parole: “La vittoria di Baronissi
è stata importante perché ottenuta in trasferta
e in condizioni ambientali non facili. Più che
la classifica sono contento per i progressi che
sta facendo la squadra dal punto di vista tecnico-tattico e mentale. Questo gruppo ha un
solo segreto, la voglia di migliorarsi”.
Inevitabilmente, però, il coach deve fare i
conti con la classifica e sa benissimo cosa
vuol dire: “Essere in vetta al campionato vuol
dire che tutti contro di noi daranno il massimo. È un campionato molto difficile e guardando al prossimo impegno sappiamo bene
che servirà una grande prestazione per ottenere la vittoria. Il derby deve essere, però,
una bella giornata di pallavolo in cui due
squadre di buon livello dovranno dare il massimo all’insegna della correttezza sportiva e
del rispetto reciproco, in campo e sugli
spalti”.
Resta comunque importante non montarsi
la testa: “Abbiamo giocato solo cinque gare.
Tutte le squadre sono lì; basta vincere o perdere una partita e cambia completamente la
classifica. Fa piacere essere primi, ma per ora
sono numeri che lasciano il tempo che trovano”. Pensieri basati sulla saggezza e sull’esperienza, con i quali annacquare il fuoco della vigilia, ma l’impegno contro il Cutrofiano (domenica 20 novembre alle 18) resta una gara da vivere intensamente per due
comuni separati da una manciata di chilometri. Da sempre è bello il contesto, il calore
delle tifoserie, le sensazioni del giorno dopo.
Un derby resta un derby. Con la bellezza della sua cornice. Tutto naturalmente in un clima di sana passione sportiva, pulita e corretta. Perché, più di ogni altra cosa, la vera
vittoria spetta sempre allo sport e allo spettacolo. Vinca il migliore, quindi.
Francesco Paglialonga
foto di Mauro Tridici
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19 novembre 2016
Per segnalazioni:
[email protected]
a cura di
Claudia Mangione
spettacolo
Noemiin concerto
alle Industrie Musicali
Sabato 19 novembre la cantautrice romana farà battere a Maglie
il suo “Cuore d'artista Club Tour”
Mentre Fedez, Arisa e Manuel si contendono
lo scettro di miglior giudice di X Factor, torna puntuale come ogni anno la polemica talent show sì o talent show no. Forse dinanzi a questo amletico dilemma occorrerebbe
semplicemente affidarsi ai fatti, piuttosto che
alle parole, e chi meglio di Noemi, vincitrice della seconda edizione di X Factor, è l’emblema della scoperta di un grande talento?
Firma un contratto con l’etichetta discografica Sony Music, il suo singolo Briciole
ottiene il disco d’oro e diventa la colonna sonora dell’estate 2009, quarta classificata al
Festival di Sanremo del 2010 con Per tutta
la vita e terza nel 2012 con Sono solo parole,
tra dischi di platino e di multiplatino arriverà poi lei stessa a indossare le vesti di giudice, dal
2013 al 2015, a The Voice of Italy, il talent show di Rai2.
Ma ai fan della brava e bella cantante romana poco importa delle
chiacchiere perché l’unica cosa
che conta è sapere che, a distanza
di due anni dal suo ultimo tour, è
tornata sul palco con il suo nuovo
“Cuore d’artista Club Tour” e
farà tappa anche a Maglie, alle Industrie Musicali, sabato 19 novembre. Noemi sceglie di portare
il suo live nella dimensione raccolta
dei club, tornando al suo pubblico in un modo speciale e autentico e valorizzando così un contatto intimo ed esclusivo. Si esibirà
con una formazione di sei ele-
menti e sarà l’occasione per ascoltare dal vivo
i brani del nuovo album Cuore d’artista
(Sony Music) che include, tra gli altri, La borsa di una donna, Fammi respirare dai tuoi
occhi, scritto per lei da Giuliano Sangiorgi
e Idealista, ma non mancheranno inoltre le
hit di sempre come Briciole, L’amore si odia
e Vuoto a perdere. E quello di sabato 19 novembre alle Industrie Musicali di Maglie segna un lieto ritorno della rossa cantautrice,
che pochi mesi fa è stata ospite al Locomotive Jazz Festival 2016 de “L’alba in Jazz”
a Marina Serra.
Prevendite e biglietti su www.ciaotickets.com.
Principio Attivo Teatro vola in Asia con Hanà e Momò
Dopo le recenti tournée tra Singapore, Macedonia, Bulgaria e Romania, la compagnia salentina Principio Attivo Teatro conclude il
2016 mettendo a segno un altro importante
traguardo: Hanà e Momò, che in giapponese
significa “fiore e pesca”, sarà portato in tournée nel continente asiatico.
Dal 7 all’11 dicembre sarà, infatti, proposto ai
piccoli spettatori tra Nanjing e Shangai, in Cina,
e dal 15 al 27 dicembre in tutto il Giappone
con quasi 15 repliche in diverse città.
Nato nel 2013 dall’incontro tra Cristina Mileti (attrice e fondatrice di Principio Attivo Teatro) e Francesca Randazzo (pedagoga e attrice stabile della compagnia) lo spettacolo ha
riscosso un notevole interesse negli operatori
stranieri provenienti dall’Asia.
A giugno 2016 è stato ospitato all’ACT3 International Festival di Singapore. Ma la compagnia
Principio Attivo Teatro (composta da Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Silvia Lodi, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Francesca Randazzo, Raffaella Romano, Felice Russo, Giuseppe Semeraro e Adamo Toma) non è nuova
alle tournée internazionali; i suoi lavori per grandi e piccoli, a partire dal 2009, sono già stati
replicati all’estero in Brasile, Cile, Tunisia, Turchia, Francia, Spagna, Germania, Austria e Croazia con grande successo di critica e di pubblico in occasione di ogni esibizione.
A cura di Diletta Pascali
FESTIVAL ITALIANO DELLA CUCINA
FESTA DEGLI ALBERI
Il 21 novembre prossimo ricorre
la “Giornata Nazionale degli Alberi”, riconosciuta ai sensi dell’art.1 della Legge n.10 del
14.01.2013. In occasione di tale
giornata l’Assessorato comunale alle Politiche Ambientali, in collaborazione con l’Associazione
Valori e Rinnovamento, l’Associazione per la Diffusione delle
Piante tra Amatori (ADiPA), Compost Natura S.r.l. e Peperoncinoitalia.com organizzano a Lecce la prima edizione della Festa
degli Alberi.
Si tratta di una
serie di iniziative previste
per il pomeriggio e la sera
di lunedì 21
novembre nella Sala Open
Space di Palazzo Carafa e
in Piazza Sant’Oronzo volte a
promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, la tutela
della biodiversità e il rispetto
delle specie arboree, anche ai fini
del mantenimento dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale, al fine di favorire l’adozione dei comportamenti
quotidiani ecosostenibili.
Come ogni anno, grazie alla caparbietà e alla passione di Cosimo Lardiello, presidente del Centro di cultura Renoir, il “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina” riparte per la 12esima
edizione. Il prezioso frutto del
Mar Piccolo di Taranto torna così
da protagonista nelle pietanze
che saranno preparate con maestria e fantasia creativa da cinque
artisti della cucina che parteciperanno alla serata di apertura di
questo ormai prestigioso evento gastronomico presso i Caroli
Hotels. Come nelle
precedenti edizioni
la manifestazione
sarà seguita dalla
stampa locale e nazionale, senza dimenticare la presenza costante delle telecamere di Rai2 con
la trasmissione “Eat Parade”.
Gli chef partecipanti, tutti provenienti da prestigiose strutture
ricettive da ogni parte d’Italia, arricchiranno con nuove proposte
creative il prodotto jonico con ab-
binamenti insoliti e accattivanti
che esaltano la materia prima tarantina, conferendo nuove sensazioni al palato e scrivendo di
volta in volta nuovi pezzi di storia della cucina italiana.
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19 novembre 2016
TEATRO
DOMENICA 20
Teatro in Tasca
LECCE, Cantieri Koreja - ore 11 e 17.30
Appuntamento con un classico per l’infanzia Diario
di un brutto anatroccolo, lo spettacolo ispirato alla fiaba di Andersen. Una sorta di romanzo di formazione di un piccolo anatroccolo alla ricerca di sé stesso e del suo posto nel mondo.
a cura di Claudia Mangione
MUSICA
SABATO 19
La Municipàl
in concerto
NARDÒ, Arci, via Matteotti
ore 22
Una performance acustica intervallata dalle poesie di Fabio
Filograna è quella che vedrà La
Municipàl far battere mani e
cuore al ritmo del suo pop cantautorale. La band è composta
da Carmine e Isabella Tundo,
fratello e sorella nella vita, che
cercano attraverso musica, arte
e poesia di descrivere la propria
romantica visione del mondo.
Nel 2016 è uscito il loro primo
album dal titolo Le nostre guerre perdute (La Rivolta Records).
DANZA
SABATO 19
Lacrime
GALATONE, Teatro Comunale - ore 20.45
Lo spettacolo Lacrime, ideato dalla coreografa Enza Curto e
dalla stessa interpretato insieme a Claudia Proto e Francesca
Stomeo, affronta con l’arte del teatrodanza il fenomeno della violenza domestica. Un racconto sul vissuto di donne (bambine, adolescenti, spose) dove la crescita, la gioia e l’illusione lasciano il posto alla violenza e al dolore.
EVENTI
GIOVEDÌ 24
Cabaret Live Show
LECCE, Teatro Politeama Greco - ore 20.30
Una serata dedicata alla lotta contro il cancro con il sorriso sulle labbra e una sana ironia. Sarà, infatti, un evento tutto da ridere quello organizzato dall’Ass. di Volontariato “Lorenzo Risolo”
e che vedrà alternarsi sul palco i comici Gianluca ‘Scintilla’ Fubelli, Max Pieroboni, gli Scemifreddi e i ragazzi di Party Rock
Salento (nella foto). Info: 347.5847184.
ARTE
SABATO 26
TEATRO
SABATO 3
Renato Guttuso
in mostra
La banalità
del male
OTRANTO, Castello
Aragonese ore 17.30
Con la presentazione critica di
Gianfranco Terzo si inaugura la
mostra monografica di Renato
Guttuso. La figura femminile
sarà protagonista indiscussa
dell’esposizione del maestro, insieme alla preziosità del suo incantesimo pittorico, espressa
dalla singolarità dell’olio di
splendidi dipinti su tela. Accanto ai quadri ad olio ci sarà
un’ampia selezione di opere a
china e disegni su carta. Orari:
10/13 e 15/18 nei giorni feriali,
10/20 nei giorni festivi.
LECCE, Koreja - ore 20.45
Lo spettacolo di e con Paola Bigatto è tratto da Eichmann in Jerusalem, il saggio di Hannah
Arendt che raccoglie i suoi articoli scritti per il The New Yorker sul processo al tenente colonnello delle SS Otto Adolf Eichmann che durante il Nazismo
si occupò dell’organizzazione logistica dello sterminio, tenutosi a Gerusalemme nel 1961. Attrice e drammaturga, la Bigatto si è formata alla scuola di
Luca Ronconi e Renata Molinari. Info: 0832.242000.
TEATRO
DOMENICA 27
I corteggiatori. Amori a colpi di poesia
SPONGANO, Teatro Sotterraneo - ore 20.30
La Compagnia DeLoi mette in scena I Corteggiatori. Amori a
colpi di poesia di e con Vito De Girolamo e Carlo Loiudice, selezionato per "In Scena!Italian Theater Festival New York 2014".
Una commedia d’autore, fatta di dialoghi serrati e battute coinvolgenti, in cui poesia e umorismo si legano in un gioco ricco di colpi di scena. Info: 327.9860420.
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19 novembre 2016
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Frank
Lucignolo
Pasolini, Pablo Neruda.
Autori preferiti in prosa?
Vittorini, Calvino e Pavese
Libri preferiti.
Non ho un libro preferito, ma
preferisco vari libri musicali, biografie di musicisti.
Attori e attrici preferiti.
Tomas Milian, Massimo Troisi,
Diego Abatantuono e Gian Maria
Volonté.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Valerio Mastrandrea.
Film preferiti.
Il trucido e lo sbirro, Il postino,
Cani arrabbiati, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
I tuoi pittori preferiti.
Keith Haring, Prof. Bad Trip e
Jean-Michel Basquiat.
Il colore che preferisci.
Rosso, giallo e blu elettrico.
Se fossi un animale, saresti?
Un gatto.
Cosa sognavi di fare da grande?
Il pilota di Formula 1.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
I miei due amici Cheko e Ania.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Il mio amico Celestino.
Quel che detesti più di tutto.
La superbia delle persone.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Molto tempo.
Piatto preferito.
Spaghetti.
Il profumo preferito.
Il profumo del gelsomino.
Il fiore che ami.
Non amo molto i fiori perchè sono
allergico…
La tua stagione preferita?
Inverno.
Il paese dove vorresti vivere?
Varsavia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Negli anni ‘70 in America.
Personaggi storici che ammiri di
più.
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Illustratore, street artist e dj, Francesco Luceri, in arte Frank Lucignolo,
vive ed opera a San Donato di Lecce. Classe 1989, completati gli studi presso l'Istituto d'Arte "G. Pellegrino" e l'Accademia di Belle Arti a Lecce, inizia il suo percorso artistico come writer dove apprende nuove tecniche e
nuovo studio delle forme. Negli anni continua la sua sperimentazione e nei
suoi lavori dà una profonda attenzione ai soggetti raffigurati e alle decorazioni
che arricchiscono le sue opere, e soprattutto ai messaggi. Ha collaborato con
il collettivo d'arte South Italy Street Art realizzando numerose opere in tutta Italia e all’estero (Macedonia, Polonia, Lussemburgo, Germania, Portogallo,
ecc.). Spesso ama collaborare con altri artisti ed inoltre organizza numerose collettive d'arte ed eventi culturali. Da qualche hanno è un collezionista di vinile, approfondisce tutti i vari generi legati alla musica rock e alle
subculture musicali, nei suoi dj-set porta avanti una ricerca musicale legata
a vari stili da punk al surf, dal grunge all'alternative. Il 17 novembre scorso ha inaugurato presso “Viveur”, in via Umberto I a Lecce, una sua nuova mostra personale di pittura.
Il tratto principale del tuo carattere.
La tranquillità.
Il tuo principale difetto.
L’impulsività.
La qualità che preferisci in una donna?
L’indipendenza.
E in un uomo?
La sincerità.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Il rispetto.
Cos’è la felicità?
La ricerca di quello stato di serenità e tranquillità.
L’ultima volta che hai pianto?
Quando ho ascoltato una canzone.
Di cosa hai paura?
Di rimanere da solo.
Canzone che canti sotto la doccia?
Ho varie canzoni che canto, dipende sempre da cosa ascolto nell’ultimo periodo.
Musicisti o cantanti preferiti?
Vinicio Capossela, Bob Dylan e tanti altri.
Poeti preferiti?
Anno XV - n. 603
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Andy Warhol e Salvador Dalì.
Personaggi storici detestati.
Tutti coloro che hanno distrutto il
nostro pianeta, inquinandolo e
sfruttandolo.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Credo che potrei farmi incarcerare.
Chi è il tuo eroe vivente?
Mio padre.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Andare a vivere a Mosca.
Il tuo rimpianto più grande?
Non ho nessuno rimpianto.
Cos’è l’amore?
L’amore è qualcosa che ti sconvolge in tutti i sensi.
Stato attuale del tuo animo.
Irrequieto.
Il tuo motto.
“Non cercare di diventare un uomo
di successo, ma piuttosto un uomo
di valore.”
(Albert Einstein)
Come vorresti morire?
Ascoltando il mio disco preferito al
mare.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
19 novembre 2016
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A cura di
Diletta Pascali
PIZZA ALLA FARINA DI CASTAGNE
ingredienti
(per 4 persone)
preparazione
mypersonaltrainer.it
In una capiente ciotola, setacciare la farina Manitoba
e quella di castagne e mescolare aggiungendo anche
Per l'impasto
lo zucchero. Sciogliere il lievito di birra in mezzo bicchiere d’acqua tiepida. Praticare un solco al centro
* 380 ml circa di acqua
delle
farine e versare il lievito sciolto. Lasciare ripo* 300 g di farina di castagne
sare per circa 15 minuti. A questo punto unire l’ac* 300 g di farina Manitoba
qua (280 ml circa), 2 cucchiai di olio ed il sale. Im* 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
pastare per bene con le mani per ottenere un com14
g
di
Sale
posto liscio ed omogeneo. Se necessario, aggiunge*
20
g
di
zucchero
re ancora un po’ di farina. Stendere la pasta con le
*
mani,
direttamente sulla piastra da forno foderata con
* 12 g di lievito di birra
carta forno. Se l’impasto risulta difficile da stendere, si consiglia di versare un cucchiaio d’olio sulle mani.
Per la farcitura
Lasciar riposare l’impasto in un luogo tiepido e umi* 150 g di funghi champignon do. Quando sarà gonfio, distribuire un sottile strato di passata di pomodoro sull’intera superficie. In* 100 g di mozzarella
* 150 g di passata di pomodoro fornare immediatamente la base della pizza a 180°C
e cuocere per 15 minuti. Rimuovere dal forno e far* 1 ciuffo di prezzemolo
cire
con mozzarella, scamorza e funghi trifolati. In* 100 g di scamorza
fornare e terminare la cottura per altri 15 minuti. Ultimare con prezzemolo tritato e servire calda.
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