Relazione del Presidente della Associazione alla Assemblea

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Relazione del Presidente della Associazione alla Assemblea Generale 2016
L’attuale Consiglio Direttivo si è insediato il 1° aprile 2016 a seguito di regolari votazioni svolte
tra i soci aventi diritto: il mandato scadrà pertanto il 31 marzo 2019. All’insediamento del C.D.N.
non risultavano approvati i bilanci del 2012 e 2013 e non risultavano predisposti quelli del 2014 e
2015.
Nella riunione del CDN del 1* marzo 2014 vennero esaminati il Bilancio consuntivo del 2012 ed
il preventivo del 2013. Da far rilevare che il consuntivo 2012 risultava essere in linea con la
formulazione del suo preventivo e che chiudeva con un avanzo di gestione di oltre € 84.000 e come
lo stesso fosse stato redatto da un commercialista professionista.
Veniamo a parlare invece di cose più vicine a noi.
Anzitutto un sommario di quelli che sono stati i risultati economici globali della Associazione
negli ultimi anni. Per globali intendo la somma di quelli di ARI ed Ediradio, perché, essendo
l’Ediradio al 100 % di proprietà dell’ARI la situazione totale è quella che ci dice come siamo messi
e che ci dà l’idea esatta di dove siano i problemi e quanto siano gravi o meno. I dati sono quelli
degli ultimi 4 anni, arrotondati a € 1000. In nero i risultati positivi, in rosso quelli negativi. Da un
esame dei verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo sembrerebbe che non siano state molte le
informazioni che il liquidatore della Ediradio (e VicePresidente ARI ) ha portato a conoscenza del
Direttivo stesso per allertare tutti sulla situazione economica molto precaria della società
controllata.
ANNO
ARI
EDIRADIO
TOTALE
2012
84.5
73.0
11.5
2013
6.8
10.3
3,5
2014
128.6
28.6
157,2
2015
2.6
47.7
45.1
34.7
159.6
194.3
TOTALE
Torniamo alla situazione ARI ed in particolare agli ultimi due anni, per i quali, purtroppo mi devo
limitare a commentare le situazioni contabili di quelle attività per le quali, non essendo parte del
Consiglio Direttivo, ho avuto consapevolezza abbastanza scarsa, come socio che riceveva dei
servizi e al quale arrivavano informazioni parziali e spesso di parte. Mi manca la possibilità di
commentare specifiche situazioni interne alla gestione della Associazione, per le quali, dall’esterno
potevo solo intravedere una situazione che mi sembrava estremamente caotica e caratterizzata in
particolare da una continua contrapposizione tra Consiglio Direttivo e Collegio Sindacale,
contrapposizione che aveva portato alla paralisi molte delle attività che invece potevano essere
indispensabili per il buon andamento della Associazione e per la soddisfazione del corpo sociale.
Sempre dal di fuori, e sempre come osservazione personale, posso dire che mi sembrava
mancasse la consapevolezza che, a lungo andare, una situazione del genere poteva solamente
portare al disastro e che le parti in causa, piuttosto che rinunciare a delle posizioni preconcette e
cercare di trovare delle formule di compromesso che potevano salvare il nostro sodalizio,
continuavano a non cercare soluzioni e, da parte del Collegio Sindacale si passava a minacciare
azioni legali, denunce alle forze di finanza ed altro. Da parte mia il ricorso alla Magistratura e tutte
le paventate denunce hanno provocato un mio allontanamento dalle posizioni del C.S. che a volte
condividevo e che, per certi versi posso considerare ancora fondate, ed un avvicinamento a quelle
del C.D. che pur non mi piaceva in quanto ritenevo di essere stato trattato ingiustamente.
Mia personale convinzione è che i problemi si devono risolvere internamente e che il ricorso alle
azioni legali porta solamente a costituire ritardi intollerabili e spese che i soci guardano con molta
insoddisfazione.
Questo chiude una osservazione che ritengo necessaria per chiarire la mia posizione.
Passando a cose più relative alla mia relazione devo far presente quello che riguarda alcuni dei più
importanti servizi che vengono dedicati ai soci.
Radiorivista: E’ regolarmente uscita con 11 numeri, di cui quello estivo doppio. Il costo di
produzione è calato, tra il 2014 ed il 2015 del 10%. E’ un dato significativo che dimostra la validità
della operazione di controllo dei costi e la ricerca del risparmio che il Direttore, Gabriele Villa,
continua a portare avanti. Da parte mia mi permetto di commentare sulla validità del nostro Organo
Ufficiale riferendo l’unanime commento positivo che ci perviene dalle Associazioni consorelle di
tutto il mondo.
Sevizio QSL: Anche per questo servizio, a parità del livello qualitativo, il costo è diminuito del
10% di fronte ad una riduzione dei quantitativi mossi di circa il 5 %.Ne faremo oggetto di un
dettagliato articolo sulla rivista. Le tariffe di trasporto, posta + corrieri, sono aumentate, ma
l’aumento più considerevole che dovremo sopportare sarà più pesante nel 2016, anno in cui le
tariffe per l’estero sono aumentate in certi casi anche del 50% . I risparmi si possono solamente
ottenere con la concentrazione delle spedizioni ed il ricorso al trasporto a mezzo corrieri, che
comunque è limitato ai paesi della comunità europea, con l’abolizione delle pratiche doganali.
Questo purtroppo non tocca due delle destinazioni più importanti per noi, il Giappone e gli Stati
Uniti. Per l’Europa invece abbiamo un accordo con alcuni corrieri che ci permette di spedire anche
più volte il mese, in particolare verso la Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Polonia, al
raggiungimento di pacchi da 10 chili. Verso queste destinazioni spediamo, come già detto anche
più volte in un mese senza un aggravio dei costi.
Il livello qualitativo del nostro servizio non è secondo a nessuno ed è allo stesso livello, se non
migliore, di quello della Germania e del Regno Unito, che sono considerate al top.
Ma venendo a guardare più da vicino la situazione finanziaria associativa tengo a precisare che il
risultato negativo che avete visto più sopra è ancora coperto dai risultati positivi che abbiamo
raggiunto negli anni precedenti e che avevano dato vita a quello che io chiamo il “tesoretto di
Ortona”, circa 300.000 € investiti in obbligazioni, che sono stati, per un terzo, utilizzati a fine 2015
per permettere le spese di fine anno e che saranno utilizzati in toto a partire da settembre, per lo
stesso scopo, come già deliberato dal Consiglio Direttivo.
Perché siamo arrivati a dei risultati così negativi? La prima risposta è molto semplice. Nel 2013 è
stata deliberata la riduzione della quota sociale da 72 a 68 € l’anno, valida a partire dal 2014.
Questo senza fare un esame accurato di quelli che erano i dati contabili relativi al 2013, che come
abbiamo visto, con la quota del 2013 che era di 72 € avrebbe poi chiuso con soli 6.8 €. La
differenza di 4 € per ogni socio significa una differenza di circa 50.000 €, tale cioè da portare, a
parità di soci e di spese, ad una perdita secca di appunto quasi 50.000 € per ciascun anno in
questione. Questa decisione, che oggi possiamo definire assurda ed incauta era stata presa su
sollecitazione dell’allora Segretario Generale, senza avere dei dati contabili che comprovassero una
situazione economica largamente positiva e con la convinzione invece che questa riduzione avrebbe
portato ben 2.000 nuovi soci al sodalizio, cosa che avrebbe sistemato la differenza. Naturalmente
questo non è avvenuto e i risultati sono di fronte a tutti.
Aggiungiamo poi che è stata decisa anche la presa in carico di un Segretario Amministrativo che,
nel 2014 è stata di 36.000 € oltre ad altri 8.100 € di spese, viaggi, pasti ed alberghi. Continuando a
guardare tra le voci del bilancio troverete anche che la spesa per gli stipendi della Segreteria è stata
superiore a quella dell’anno precedente e di quello successivo. Questo per la assunzione di una
impiegata che, in parte, ha coperto gli incarichi delle dipendenti definite incapaci ed infedeli, e che
poi sono state reintegrate nelle loro funzioni, da chi invece pensava di essere un bravo
amministratore. I fatti lo hanno smentito. Aspettiamo ora che lo smentiscano anche le sentenze,
visto che ha fatto causa all’ARI.
1 + 1 fa 2 e più un altro 1 fa 3. E con questo giustifichiamo il risultato orribile del 2014. Nel 2015
chiudiamo sostanzialmente in pareggio, nonostante la quota ridotta, grazie allo scarso livello di
attività fatte in Associazione, e le relative spese.
Non posso chiudere senza far presente che, nel 2016 sono arrivate varie parcelle relative a cause
legali svolte nel 2015 e a ricordare che l’Associazione non ha mai iniziato cause, ma ha solamente
reagito in difesa dei diritti della stessa e di conseguenza di tutti i soci. Nel 2016 e 2017 avremo
invece tra gli introiti atipici il rimborso di spese legali nelle cause vinte contro i tre ex sindaci e
quella per l’espulsione dell’ex Presidente.
Finirei con una spesa di poca consistenza, ma che comunque sarebbe utile considerare con
attenzione. Nel 2014 abbiamo speso oltre 12.000 € per l’assicurazione ARI-RE. Sono soldi ben
spesi se si tratta veramente di assicurazione ARI-RE. Bisogna chiarire che la assicurazione che noi
abbiamo sottoscritto con la società assicuratrice copre le partecipazioni ad operazioni di protezione
civile ed esercitazioni di protezione civile. Spesso invece le coperture che vengono richieste sono in
realtà operazioni di assistenza a manifestazioni civili, sportive, religiose e simili. Se succedesse
qualche inconveniente la compagnia assicuratrice, in questi casi, non interviene e la pratica viene
considerata nulla. Ricordatevene quando chiedete alla Segreteria di coprire l’operazione: le
coperture sono valide solamente per operazioni di protezione civile e loro esercitazioni, non sono
valide per altre manifestazioni.
Ora, per concludere la carrellata fatta su alcuni aspetti della nostra attività associativa devo finire
ricordando che, per far fronte alla situazione economica, che non è disperata come alcuni cercano di
far credere, ma che non è per niente florida, dovremo fare maggiore attenzione alle spese, siano esse
di ARI che di Ediradio e cercare invece di migliorare gli introiti. E’ come in una famiglia, per stare
bene bisogna spendere sempre un pochino di meno di quanto si guadagna, altrimenti è la fine.
Grazie per la attenzione e i migliori auguri di buona attività radiantistica.
Mario, I2MQP
Presidente ARI