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martedì 15 novembre 2016
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
11
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
15/11/2016
CALENDARIO
3
Acer
La Repubblica - Cronaca di Roma
Edilizia
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
FALSO INDICE ISTAT PER RINCARARE LE CASE
4
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
IL PM: IL PRESIDENTE DEL LATINA VA ARRESTATO
6
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
IL TRUCCO FRUTTAVA OLTRE 40 MILA EURO AD APPARTAMENTO
8
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
NUOVO STADIO, VERTICE CRUCIALE IN CAMPIDOGLIO (G.Piacentini) 9
4
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
LAVORI NELL'AULA GIULIO CESARE, 20 A PROCESSO (G.De Santis)
10
15
Il Fatto Quotidiano
15/11/2016
CARMINATI: "CON ME PARLAVANO TUTTI" APPALTI IN
CAMPIDOGLIO, ALTRI 20 A GIUDIZIO
11
45
Il Messaggero - Cronaca di Roma
15/11/2016
LAVORI IN AULA GIULIO CESARE IN VENTI FINISCONO A PROCESSO
12
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
DALL'EX SINDACO AL DEPUTATO DI FDI RAS DEL LATINA CALCIO LA 13
GRANDE RETATA SU APPALTI E FAVOR
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
MERCATO DELLE CASE IL LENTO RECUPERO
15
6
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
SALA GIULIO CESARE E APPALTI TRUCCATI SOTTO PROCESSO IN
VENTI (G.Scarpa)
16
9
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
IMMOBILIARE SUL SETTORE LE INCERTEZZE MONDIALI
17
Rubrica
Lavori pubblici
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
ESPOSTO ALL ANAC: "MARRA NON HA I TITOLI"
18
4
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
PER LO STADIO A TOR DI VALLE SAPIENZA, EXPO E GIUBILEO
ARRUOLATI CONTRO BERDINI (P.Boccacci)
19
15
MF - Milano Finanza
15/11/2016
DAL NUOVO STADIO 18,5 MILIARDI DI PIL PER ROMA (A.Pira)
20
Rubrica
Urbanistica
12
Corriere dello Sport - Ed. Roma
15/11/2016
IL CASO STADIO LA ROMA TORNA IN CAMPIDOGLIO
21
20
Leggo - Ed. Roma
15/11/2016
"II CENTRO DI ROMA E' TERRA DI NESSUNO"
22
Rubrica
Politica locale
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
ARCHEOLOGIA MERCATO TESTACCIO DAI BANCHISTI COLLETTA
PER GLI SCAVI
23
1
Corriere della Sera - Ed. Roma
15/11/2016
COME STATUE DAVANTI AI VANDALI (P.Fallai)
25
37
Il Messaggero - Cronaca di Roma
15/11/2016
IL CASO TROPPI CHILOMETRI PERSI: IL COMUNE TAGLIA I FONDI
26
42
Il Messaggero - Cronaca di Roma
15/11/2016
BILANCIO DI PREVISIONE, SETTIMANA DECISIVA
28
43
Il Messaggero - Cronaca di Roma
15/11/2016
DANNI DA TERREMOTO, LA SCUOLA CHIEDE VERIFICHE (M.Galvani)
29
16
Il Tempo
15/11/2016
"ANOMALIE SUL CONSORZIO ROMA TPL" IL CAMPIDOGLIO NON
VUOLE PIU' PAGARE (V.Bisbiglia)
30
16
Il Tempo
15/11/2016
CITTA' NEL CAOS PER L'ENNESIMO SCIOPERO (F.Mariani)
31
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
CARMINATI "IO, IL DIAVOLO MA PRIMA TUTTI MI
PARLAVANO" (F.Angeli)
32
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
LA GUERRA FS-ATAC "A GENNAIO FINISCE IL BIGLIETTO
INTEGRATO" (D.Autieri)
33
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
L'ASSESSORE M5S: "RASTRELLIERE PER LE BICI IN TUTTI I
CONDOMI'NI" (L.Serloni)
34
2
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
APRE IL PARKING INFINITO DI VIA GIULIA SCAVI SEPOLTI E IL
VERDE PUO' ATTENDERE (L.Serloni)
35
10/11
La Repubblica - Cronaca di Roma
15/11/2016
TIVOLI, ANAGNI, RIETI DOVE NON C'E' RIPRESA E LA CRISI SI
AGGRAVA (S.Giuffrida)
36
5
L'Unita'
15/11/2016
LE PROPOSTE DEL PD ROMANO SU 19 TEMI DELLA
CITTA' (R.Corbucci)
38
PRIMO PIANO Martedì 15 novembre 2016
Politica interna
Centrodestra: Silvio Berlusconi, dopo l’intenso weekend che ha visto protagonisti Salvini e
Parisi, rassicura il proprio partito: “Il leader resto io, non c’è Salvini né Parisi che tenga, e
adesso andrò anche in tv per il referendum”. La decisione di un ritorno su tutti i media si
accompagna ai nuovi sondaggi sul referendum, che riportano la posizione del No con un
vantaggio sempre più solido, 52-53% contro il 47-48% del Sì (dati Euromedia Research).
Berlusconi comincerà oggi un tour de force, con una partecipazione a Radio Anch’io per un
confronto a distanza con Angelino Alfano mentre nella prossima settimana sono previsti
interventi a Porta a Porta e Matrix. Prosegue nel frattempo la lotta interna al centrodestra, con
tre tronconi ben definiti. Il primo rappresentato dall’”anima pop-lib” e guidato da Stefano
Parisi, che ieri ha ribadito: “con la leadership di Salvini non si vince”. Il secondo filone
rappresentato dal segretario leghista, che ha risposto a Parisi definendolo “uno pseudo alter
ego del centrodestra che rifiuta il confronto” attraverso le primarie. Come ultima corrente vi
sono i moderati non lepenisti, da Gelmini a Carfagna, da Bernini a Marin. Spazio in cui ha
provato a insinuarsi Angelino Alfano, che ieri ha lanciato un appello per l’istituzione di un
grande partito dei moderati, in cui però Parisi non avrebbe posto.
Matteo Renzi: I sondaggi sembrano propendere sempre più verso il No, ma Matteo Renzi non
si arrende e rilancia la corsa per la vittoria al referendum. E’ pronta una nuova lettera che,
dopo le polemiche in seguito a quella indirizzata agli italiani all’estero, spiegherà la riforma e
inviterà a votare Sì “per il cambiamento”. Inoltre il segretario del Pd ha in programma una
strategia in tre mosse. La prima è quella di evocare l’instabilità in caso di vittoria del No,
situazione che getterebbe il Paese in balia di “governicchi” e immergerebbe l’Italia in una
“palude politica”. La seconda mossa consiste nello sfruttare il sentimento anti-Casta tramite
l’utilizzo di nuovi slogan, che viaggeranno sui social network. Il terzo asso nella manica sarà la
comunicazione porta a porta, con volontari a favore del Sì che cercheranno di convincere gli
indecisi tentando di non farli irritare. Renzi intanto è pronto a festeggiare i mille giorni di
governo, durante il quale probabilmente si impegnerà a toccare più piazze possibili.
Politica estera
Difesa Ue: E’ stato trovato l’accordo tra i ministri degli Esteri e della Difesa degli Stati membri
sul piano di maggiore coordinamento per la sicurezza. La proposta, avanzata dalla responsabile
per l’Europa della sicurezza e gli affari esteri Federica Mogherini, dovrà essere approvata dai
singoli capi dei governi nazionali a dicembre. Il trattato è, secondo il ministro italiano Paolo
Gentiloni, “un piccolo passo in una direzione strategica molto importante per l’Ue” e riporta tra
tra i passaggi più interessanti la “creazione di una struttura centrale di pianificazione, che non
è ancora uno Stato Maggiore europeo, ma ne è la premessa”, il “coordinamento delle attività di
ricerca e sviluppo dell’industria militare” e “la messa in comune di assetti su questioni
strategiche come l’intelligence, la copertura satellitare e l’uso dei droni”. L’accelerazione che ha
portato all’accordo preliminare potrebbe essere una reazione alle dichiarazioni di Trump sulla
Nato, con il nuovo presidente Usa che in campagna ha ventilato l’ipotesi di una riduzione dei
fondi Usa alla Nato destinati agli alleati.
Stati Uniti: Dopo la nomina di Reince Priebus come Chief of Staff, Donald Trump spiazza
nuovamente tutti scegliendo Steve Bannon come Chief Strtaegist. Mentre il primo rappresenta
una scelta canonica, in linea con il tentativo di non rompere con i vertici del partito
repubblicano, Bannon rappresenta una sorpresa che ha attirato le ire di diverse associazioni e
comunità. Il 62enne di Virginia è stato infatti presidente di Breitbart News, un sito di notizie di
orientamento ultraconservatore e razzista e frequentato da un pubblico a favore del
suprematismo bianco. La decisione di Trump ha quindi contribuito ad alzare la preoccupazione
per l’aumento di posizioni razziste registrate negli ultimi giorni in Usa. Il neopresidente ha
definito Priebus e Bannon “due leader altamente qualificati che hanno lavorato bene insieme
durante tutta la campagna, portandoci a una vittoria storica”. Il presidente uscente Obama ha
invece preferito non rilasciare commenti, convinto che ogni presidente ha il diritto di scegliere i
membri della sua amministrazione.
Economia e Finanza
Spread: Continua a preoccupare l’andamento dello spread Btp-Bund che ieri ha toccato la
punta massima di 180 punti per poi chiudere a 176. Renzi ha parlato di una conseguenza
inevitabile poiché lo spread “se c’è incertezza aumenta. Non è una minaccia, è una
constatazione”. La dinamica dei Btp italiani è comunque condivisa anche dagli altri titoli di
Stato, soprattutto quelli Usa da cui dipende l’intero mercato del debito: in pochi giorni i titoli
decennali americani sono saliti dall’1,75% al 2,22%. E’ però evidente che l’Europa meridionale
è stata maggiormente influenzata dalla crescita dei rendimenti dei titoli statali, a causa di
economie più fragili e maggiormente esposte all’incertezza. L’Italia in particolare si mostra
ancora più debole, soprattutto dopo i nuovi dati pubblicati dall’Istat riguardo l’ennesima frenata
dell’inflazione, che ha toccato un valore di -0,1% rispetto al mese scorso e di -0,2% rispetto a
dodici mesi fa.
Mario Draghi: La cerimonia di commemorazione per Carlo Azeglio Ciampi è stata l’occasione
per il presidente della Bce Mario Draghi di lodare l’operato politico dell’ex presidente della
Repubblica, che riuscì a dimezzare l’inflazione, abbassare il debito pubblico di sei punti e il
deficit di quattro. Secondo Draghi “Ciampi vede fin dall’inizio come il successo dell’integrazione
dipenda dalla capacità del Paese di cambiare in maniera profonda, adeguando la propria
economia a quella di Paesi più forti”. Le parole di Draghi sembrano parlare del passato ma in
realtà sono ottime lezioni per l’Italia di oggi. Riferendosi al Governo Prodi di cui Ciampi fu
ministro, l’ex governatore di Bankitalia elenca i fattori secondo cui fu possibile attuare la
politica economica del tempo: “la libertà dall’emergenza” e quindi la stabilità finanziaria come
primo fattore e “la durata del governo, circa due anni, più lunga dei quattro esecutivi
precedenti” come seconda condizione.