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CLIMA E CAMBIAMENTI CLIMATICI: ECCO
L'ATLANTE DEL CREA
A cura dell’Ufficio Stampa
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AMBIENTE. CREA PRESENTA ATLANTE ITALIANO CLIMA E CAMBIAMENTI
CLIMATICI
(DIRE) Roma, 10 nov. - In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici
il Crea, con il suo Centro di Agricoltura e Ambiente, presenta l''Atlante italiano del clima e
dei cambiamenti climatici, un''opera cartografica tematica per illustrare il clima del nostro
Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni. Attraverso mappe, grafici e tabelle,
l''Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale, presenta elaborazioni climatiche
stagionali e annuali che si riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010. In
particolare per quest''ultimo trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, e''
illustrata anche la distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidita'',
precipitazioni e diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche
del territorio italiano. Gli elaborati presentati nell''Atlante si basano su variabili
meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il territorio nazionale mediante una griglia
regolare, a partire dai dati acquisiti da singole stazioni meteorologiche omogeneamente
distribuite. La scelta di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal fatto che il clima non
deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni
meteorologiche in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo
degli elementi meteorologici di quell''area (fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale,
1992). L''Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di
medio e lungo periodo, in quanto puo'' supportare i processi decisionali in campo
economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i benefici economici e sociali. Gli
andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti, hanno ripercussioni sui settori
dell''agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di energia, nella
gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute umana.
In quest''ottica il Crea ha fornito un contributo informativo sui limiti e sulle potenzialita''
climatiche del nostro territorio, soprattutto in riferimento alla idoneita'' agro-ambientali, a
sostegno della comunita'' scientifica e degli operatori che a vario titolo operano sul
territorio, sia in ambito agricolo sia in altri settori produttivi. Cosi'' in un comunicato
il Crea.
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Primo Atlante con 50 anni di
cambiamenti in Italia
Presentato dal Crea per ridurre rischi ambientali
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Redazione ANSA ROMA
11 novembre 201610:45
Smog: industria, Italia ai primi posti in Ue per danni © ANSA
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ROMA - Al via il primo Atlante nazionale su come è cambiato il clima in Italia negli ultimi 50 anni.
A presentarlo è il Crea, con il suo Centro di Agricoltura e Ambiente, in occasione della Conferenza
mondiale dei cambiamenti climatici. Attraverso mappe, grafici e tabelle, l'Atlante presenta
elaborazioni climatiche stagionali e annuali dei trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010; in
particolare per quest'ultimo periodo, punto di riferimento per il clima attuale, è illustrata anche la
distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e diversi indici
climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche delle aree.
Si tratta di un utile strumento nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo, in
quanto può supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e
ottimizzare i benefici economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche,
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infatti, hanno ripercussioni sui settori dell'agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella
produzione di energia, nella gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e
della salute umana.
I dati contenuti nell'Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il
territorio nazionale.
La scelta di analizzare un ampio arco di tempo deriva dal fatto che il clima non deve essere inteso
come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni meteo in una determinata area,
caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi meteorologici di quell'area.
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CLIMA E CAMBIAMENTI CLIMATICI: ECCO L’ATLANTE DEL CREA
Pubblicato il 10/11/2016 at 14:15
In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici il CREA, con il suo Centro di
Agricoltura e Ambiente, presenta l’Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici, un’opera
cartografica tematica per illustrare il clima del nostro Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni.
Attraverso mappe, grafici e tabelle, l’Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale, presenta
elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e
1981-2010. In particolare per quest’ultimo trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, è
illustrata anche la distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e
diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche del territorio italiano.
Gli elaborati presentati nell’Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il
territorio nazionale mediante una griglia regolare, a partire dai dati acquisiti da singole stazioni
meteorologiche omogeneamente distribuite. La scelta di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal
fatto che il clima non deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni
meteorologiche in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi
meteorologici di quell’area (fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale, 1992).
L’Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo,
in quanto può supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e
ottimizzare i benefici economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti,
hanno ripercussioni sui settori dell’agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di
energia, nella gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute
umana.
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In quest’ottica il CREA ha fornito un contributo informativo sui limiti e sulle potenzialità climatiche del
nostro territorio, soprattutto in riferimento alla idoneità agro-ambientali, a sostegno della comunità
scientifica e degli operatori che a vario titolo operano sul territorio, sia in ambito agricolo sia in altri
settori produttivi.
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Clima: il Crea prepara un atlante sui
cambiamenti
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Agroalimentare
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Social
(AGENPARL) – Roma, 10 novembre ’16 – In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti
climatici il CREA, con il suo Centro di Agricoltura e Ambiente, presenta l’Atlante italiano del clima e
dei cambiamenti climatici, un’opera cartografica tematica per illustrare il clima del nostro Paese e le sue
variazioni negli ultimi 50 anni.
Attraverso mappe, grafici e tabelle, l’Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale, presenta
elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e
1981-2010. In particolare per quest’ultimo trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, è
illustrata anche la distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e
diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche del territorio italiano.
Gli elaborati presentati nell’Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto
il territorio nazionale mediante una griglia regolare, a partire dai dati acquisiti da singole stazioni
meteorologiche omogeneamente distribuite. La scelta di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal
fatto che il clima non deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni
meteorologiche in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi
meteorologici di quell’area (fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale, 1992).
L’Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo,
in quanto può supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e
ottimizzare i benefici economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche,
infatti, hanno ripercussioni sui settori dell’agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella
produzione di energia, nella gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della
salute umana.
In quest’ottica il CREA ha fornito un contributo informativo sui limiti e sulle potenzialità climatiche del
nostro territorio, soprattutto in riferimento alla idoneità agro-ambientali, a sostegno della comunità
scientifica e degli operatori che a vario titolo operano sul territorio, sia in ambito agricolo sia in altri
settori produttivi.
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AMBIENTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI, ECCO L'ATLANTE DEL CREA
ROMA (ITALPRESS) - In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici il CREA, con il suo Centro di
Agricoltura e Ambiente, presenta l'Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici, un'opera cartografica tematica
per illustrare il clima del nostro Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni. Attraverso mappe, grafici e tabelle,
l'Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale, presenta elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si
riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010. In particolare per quest'ultimo trentennio, periodo di
riferimento per il clima attuale, e' illustrata anche la distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidita',
precipitazioni e diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche del territorio italiano. Gli elaborati
presentati nell'Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il territorio nazionale mediante
una griglia regolare, a partire dai dati acquisiti da singole stazioni meteorologiche omogeneamente distribuite. La scelta
di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal fatto che il clima non deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma
come la sintesi delle condizioni meteorologiche in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo
degli elementi meteorologici di quell'area (fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale, 1992). (ITALPRESS) (SEGUE). sat/com 10-Nov-16 13:37 NNNN
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AMBIENTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI, ECCO L'ATLANTE DEL CREA - 2
"L'Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo, in quanto puo'
supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i benefici economici e
sociali - spiega il CREA in una nota -. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti, hanno ripercussioni
sui settori dell'agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di energia, nella gestione delle risorse
territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute umana. In quest'ottica il CREA ha fornito un contributo
informativo sui limiti e sulle potenzialita' climatiche del nostro territorio, soprattutto in riferimento alla idoneita' agroambientali, a sostegno della comunita' scientifica e degli operatori che a vario titolo operano sul territorio, sia in ambito
agricolo sia in altri settori produttivi".
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Agricoltura: Crea presenta l'Atlante dei cambiamenti climatici
giovedì 10 novembre 2016 - 15:33
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 10 nov - In
occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici
il Crea, l'Ente di ricerca del ministero delle Politiche
agricole, presenta l'Atlante italiano del clima e dei
cambiamenti climatici, un'opera cartografica tematica per
illustrare il clima in Italia e le sue variazioni negli
ultimi 50 anni. Attraverso mappe, grafici e tabelle,
l'Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale,
presenta elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si
riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010. In
particolare per quest'ultimo trentennio, periodo di
riferimento per il clima attuale, e' illustrata anche la
distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura,
umidita', precipitazioni e diversi indici climatici, oltre a
specifiche caratterizzazioni agroclimatiche del territorio
italiano.
Arl
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Agricoltura: Crea presenta l'Atlante dei cambiamenti climatici -2giovedì 10 novembre 2016 - 15:35
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 10 nov - Gli
elaborati presentati nell'Atlante si basano su variabili
meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il territorio
nazionale mediante una griglia regolare, a partire dai dati
acquisiti da singole stazioni meteorologiche omogeneamente
distribuite. La scelta di analizzare un arco di tempo ampio spiega una nota dell'Ente di ricerca del Mipaaf - deriva dal
fatto che il clima non deve essere inteso come qualcosa di
fisso, ma come la sintesi delle condizioni meteorologiche in
una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo
periodo degli elementi meteorologici di quell'area.
"L'Atlante rappresenta uno strumento utile nella
pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo, in
quanto puo' supportare i processi decisionali in campo
economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i
benefici economici e sociali. In quest'ottica il Crea sottolinea ancora la nota - ha fornito un contributo
informativo sui limiti e sulle potenzialita' climatiche del
nostro territorio, soprattutto in riferimento alla idoneita'
agroambientali, a sostegno della comunita' scientifica e
degli operatori che a vario titolo operano sul territorio,
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sia in ambito agricolo sia in altri settori produttivi".
Arl
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Ecco l'atlante del clima e cambiamenti climatici
Dettagli
Categoria: Cultura
Pubblicato: 10 Novembre 2016
Interessantissima iniziativa del Crea
(Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) che
presenta con il suo Centro di Agricoltura e Ambiente, l’Atlante italiano del clima e
dei cambiamenti climatici. Un’opera cartografica tematica per illustrare il clima del
nostro Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni ed ideata in occasione della
Conferenza
mondiale
dei
cambiamenti
climatici.
Attraverso mappe, grafici e tabelle, l’Atlante, il primo nel suo genere su scala
nazionale, presenta elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si riferiscono
ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010. In particolare per quest’ultimo
trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, è illustrata anche la
distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e
diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche del
territorio
italiano.
La scelta di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal fatto che il clima non
deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni
meteorologiche in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo
periodo degli elementi meteorologici di quell’area (fonte: Organizzazione
Meteorologica
Mondiale,
1992).
L’Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di
medio e lungo periodo, in quanto può supportare i processi decisionali in campo
economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i benefici economici e sociali.
Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti, hanno ripercussioni
sui settori dell’agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di
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energia, nella gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della
sicurezza e della salute umana.
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CLIMA E CAMBIAMENTI
CLIMATICI: ECCO L’ATLANTE
DEL CREA
10 novembre, 2016
In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici il CREA, con il suo Centro di
Agricoltura e Ambiente, presenta l’Atlante…
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CLIMA E CAMBIAMENTI CLIMATICI: ECCO L’ATLANTE DEL
CREA
In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici il CREA, con il suo Centro di Agricoltura e
Ambiente, presenta l’Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici, un’opera cartografica tematica per
illustrare il clima del nostro Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni.
Attraverso mappe, grafici e tabelle, l’Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale, presenta elaborazioni
climatiche stagionali e annuali che si riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010. In particolare per
quest’ultimo trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, è illustrata anche la distribuzione territoriale
dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni
agroclimatiche del territorio italiano.
Gli elaborati presentati nell’Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il territorio
nazionale mediante una griglia regolare, a partire dai dati acquisiti da singole stazioni meteorologiche
omogeneamente distribuite. La scelta di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal fatto che il clima non deve
essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni meteorologiche in una determinata area,
caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi meteorologici di quell’area (fonte: Organizzazione
Meteorologica Mondiale, 1992).
L’Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo, in
quanto può supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i benefici
economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti, hanno ripercussioni sui settori
dell’agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di energia, nella gestione delle risorse
territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute umana.
In quest’ottica il CREA ha fornito un contributo informativo sui limiti e sulle potenzialità climatiche del nostro
territorio, soprattutto in riferimento alla idoneità agro-ambientali, a sostegno della comunità scientifica e degli
operatori che a vario titolo operano sul territorio, sia in ambito agricolo sia in altri settori produttivi.
Il volume è consultabile al seguente link
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Riscaldamento Globale
Cambiamenti climatici, consumi ecosostenibili ed energie rinnovabili
Ambiente: Crea presenta Atlante italiano clima e cambiamenti climatici
(DIRE-SIR) ? In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici il Crea, con il suo
Centro di Agricoltura e Ambiente, presenta l'Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici,
un'opera cartografica tematica per illustrare il ...
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Servizio Informazione Religiosa
(DIRE-SIR) – In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici
il Crea, con il suo Centro di Agricoltura e Ambiente, presenta l’Atlante italiano
del clima e dei cambiamenti climatici, un’opera cartografica tematica per
illustrare il clima del nostro Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni.
Attraverso mappe, grafici e tabelle, l’Atlante, il primo nel suo genere su scala
nazionale, presenta elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si riferiscono
ai cicli trentennali: 1961-1990, 1971-2000 e 1981-2010. In particolare per
quest’ultimo trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, è illustrata
anche la distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità,
precipitazioni e diversi indici climatici, oltre a specifiche caratterizzazioni
agroclimatiche del territorio italiano. Gli elaborati presentati nell’Atlante si
basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il territorio
nazionale mediante una griglia regolare, a partire dai dati acquisiti da singole
stazioni meteorologiche omogeneamente distribuite. La scelta di analizzare un
arco di tempo ampio deriva dal fatto che il clima non deve essere inteso come
qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni meteorologiche in una
determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi
meteorologici di quell’area (fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale,
1992). L’Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e
progettazione di medio e lungo periodo, in quanto può supportare i processi
decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i
benefici economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni
climatiche, infatti, hanno ripercussioni sui settori dell’agricoltura, dei trasporti,
del turismo, ma anche nella produzione di energia, nella gestione delle risorse
territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute umana. In
quest’ottica il Crea ha fornito un contributo informativo sui limiti e sulle
potenzialità climatiche del nostro territorio, soprattutto in riferimento alla
idoneità agro-ambientali, a sostegno della comunità scientifica e degli operatori
che a vario titolo operano sul territorio, sia in ambito agricolo sia in altri settori
produttivi. Così in un comunicato il Crea. (www.dire.it)
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Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici
Posted by: Redazione , novembre 11, 2016
In occasione della Conferenza mondiale dei cambiamenti climatici il CREA, con il suo Centro di Agricoltura e
Ambiente, presenta l’Atlante italiano del clima e dei cambiamenti climatici, un’opera cartografica tematica per
illustrare il clima del nostro Paese e le sue variazioni negli ultimi 50 anni.
Attraverso mappe, grafici e tabelle, l’Atlante, il primo nel suo genere su scala nazionale, presenta
elaborazioni climatiche stagionali e annuali che si riferiscono ai trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 19812010. In particolare per quest’ultimo trentennio, periodo di riferimento per il clima attuale, è illustrata anche la
distribuzione territoriale dei valori mensili di temperatura, umidità, precipitazioni e diversi indici climatici, oltre
a specifiche caratterizzazioni agroclimatiche del territorio italiano.
Gli elaborati presentati nell’Atlante si basano su variabili meteorologiche giornaliere ricostruite su tutto il
territorio nazionale mediante una griglia regolare, a partire dai dati acquisiti da singole stazioni
meteorologiche omogeneamente distribuite. La scelta di analizzare un arco di tempo ampio deriva dal fatto
che il clima non deve essere inteso come qualcosa di fisso, ma come la sintesi delle condizioni
meteorologiche in una determinata area, caratterizzata da statistiche di lungo periodo degli elementi
meteorologici di quell’area (fonte: Organizzazione Meteorologica Mondiale, 1992).
L’Atlante rappresenta uno strumento utile nella pianificazione e progettazione di medio e lungo periodo, in
quanto può supportare i processi decisionali in campo economico, ridurre i rischi ambientali e ottimizzare i
benefici economici e sociali. Gli andamenti meteorologici e le condizioni climatiche, infatti, hanno
ripercussioni sui settori dell’agricoltura, dei trasporti, del turismo, ma anche nella produzione di energia, nella
gestione delle risorse territoriali e nella salvaguardia della sicurezza e della salute umana.
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In quest’ottica il CREA ha fornito un contributo informativo sui limiti e sulle potenzialità climatiche del nostro
territorio, soprattutto in riferimento alla idoneità agro-ambientali, a sostegno della comunità scientifica e degli
operatori che a vario titolo operano sul territorio, sia in ambito agricolo sia in altri settori produttivi.
Il volume è consultabile al seguente link
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