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N. 32 9 novembre 2016 I ATTUALITÀ
OCSE
«Gran ritorno dei russi
dopo due anni di stop»
L’Italia non piace
agli investitori
L’Italia è penultima tra i paesi Ocse
per attrattività di investimenti esteri,
piazzandosi al 34° posto su 35
dall’organismo socio-economico
VERSO MITT 2017 La parola a Maria Badakh,
direttore della fiera di Mosca: «Rublo più forte,
i flussi outbound sono tornati a crescere»
internazionale e che valuta l’at-
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trattività dei vari stati in base alle
GIORGIO MAGGI
Paesi membri. È il risultato del ranking che ogni anno viene stilato
condizioni fiscali per le imprese
ed altre voci d’imposta. Di fatto,
nella graduatoria 2016, l’Italia risulta
la meno appetibile insieme alla
Francia, a causa di una forte pressione fiscale e di una burocrazia
che penalizza l’economia.
Le cinque
variabili
prese in
esame
dall’Ocse riguardano il “corporate
tax level”, ovvero il livello dell’imposta sui profitti d’impresa che in
Il turismo outbound russo? Il peggio
è passato. Parola di Maria Badakh,
exhibition director di Mitt, la più
grande fiera dell’industria del travel
della Russia che si tiene ogni anno
all’Expocentre Fairgrounds della
città moscovita (l’appuntamento
2017 è dal 14 al 16 marzo).
«Dopo due anni di flessione, i flussi
outbound sono di nuovo tornati
a crescere», dice la manager della
fiera che vede ogni anno partecipare oltre 1.800 tra aziende ed enti
del turismo in rappresentanza di
più di 192 destinazioni. I motivi
sono tanti, a cominciare dal rafforzamento del rublo nei confronti
dell’euro, che da inizio anno ha
perso oltre il 10%. Per non parlare
dell’allentarsi delle tensioni geopolitiche tra la Federazione e alcuni
Paesi tradizionalmente meta dei
russi in vacanza, Turchia in primis.
Italia si attesta al 31% (l’Irlanda è
ferma al 12%, l’Ungheria registra
un 19%), il livello dell’Iva (ora al
21% contro il 7,2% degli Usa),
l’indice delle imposte individuali
(salari, capital gains e dividendi)
e infine l’imposta internazionale.
Proprio quest’ultima voce sottolinea
come il Paese che tassa meno le
rendite straniere sia l’Olanda, seguito dal Regno Unito.
Il podio dei paesi Ocse più attrattivi
per gli investimenti esteri, nel 2016,
è occupato dall’Estonia, dalla Nuova Zelanda e dalla Lituania, mentre
i Paesi europei più virtuosi si confermano Svizzera, Svezia e Paesi
Bassi.
«L’estate appena trascorsa –
informa Badakh – è stata un successo per alcune destinazioni del
Mediterraneo, come Grecia, Italia,
Spagna, Bulgaria, Montenegro e
Israele. Cipro, solo per fare un esempio, ha registrato nel solo mese di
settembre il 52% in più di arrivi
dalla Russia rispetto al 2015. Il trend
positivo è continuato poi con la
riapertura, avvenuta ad agosto, dei
voli charter con la Turchia». E proprio quello del Paese a cavallo tra
europa e Asia sarà il ritorno più
gradito tra i padiglioni della fiera.
«Il ministro del Turismo turco ha
confermato la propria partecipazione alla manifestazione, dopo
l’assenza dello scorso anno», fa sapere la manager. «Per noi si tratta
di una grande notizia, in grado di
attirare molti agenti di viaggi, visto
che quel Paese rappresenta una
delle destianzioni top per il mercato
russo», aggiunge.
Buone notizie arrivano anche sul
fronte degli enti del turismo del
resto del mondo, che per la maggior
parte hanno già dato la loro adesione. «Un’altra novità riguarda il
cambiamento del format, con
l’apertura della fiera solo ai visitatori
del trade e la durata, che sarà di
tre giorni», dice ancora Badakh.
settore, punto di riferimento per
la maggior parte degli operatori
italiani». Stesso discorso per Confindustria Alberghi, che per il secondo anno consecutivo non mancherà. «Nei mesi successivi alla
fiera 2016, è stato registrato un notevole aumento degli accessi dalla
Russia al nostro sito. Proprio per
questo bisogna continuare a essere
presenti per intercettare e incrementari i flussi di turisti, adattando
l’offerta alle nuove condizioni di
Riguardo al mercato italiano,
sempre presente tra gli stand
moscoviti anche negli anni più difficili, il 2017 non vedrà nessun cambiamento di rotta, complice il buon
andamento delle prenotazioni invernali (+ 25% per le vacanze sulla
neve, secondo Ilya Itkin, general
manager di Pac Group). Ma a credere nella Russia continuano ad
essere anche gli espositori più isituzionali. «Per molti operatori la
Federazione resta un mercato molto
promettente – fanno sapere dalla
sede Enit di Mosca – e negli ultimi
mesi le regioni italiane sono state
protagoniste di presentazioni, workshop e altri eventi rivolti ai loro
partner russi. Per non lasciarci
sfuggire un prezioso momento di
collaborazione e di crescita, ci sembra doveroso continuare a essere
presenti al Mitt, visto che la manifestazione si conferma come il
forum principale in Russia per il
mercato e creando servizi mirati»,
si legge in una nota dell’associazione. A pensarla così è anche Isabella Amaduzzi, marketing manager
presso la Direzione Turismo dell’Emilia Romagna: «Abbiamo notato
il ritorno di agenzie di viaggi e tour
operator, ottimisti riguardo alla
stagione. I partecipanti hanno registrato un leggero aumento delle
prenotazioni, segno di un ritorno
del turismo dalla Russia».