Due nodi da sciogliere per il sisma
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Transcript Due nodi da sciogliere per il sisma
Il Sole 24 Ore
Lunedì 7 Novembre 2016 N. 307
5
La legge di bilancio
Rata extra large
Sfruttando tutto il plafond di spesa ammessa
lo sgravio annuo andrà da 9.600 a 16.320 euro
LE AGEVOLAZIONI
La chance per i condomìni
In caso di opere sulle parti comuni il credito
si potrà cedere a soggetti privati e fornitori
Due nodi da sciogliere per il sisma-bonus
FOCUS
Linee guida
Sulle detrazioni fino all’85% per la messa in sicurezza pesano il rischio incapienza e l’entità dell’investimento determinanti
per valutare
Percentuali su più livelli
l’intervento
A CURA DI
Dario Aquaro
Cristiano Dell’Oste
pDetrazioni ricche come il si
smabonus previsto dalla legge di bilancio 2017 non si vedevano da dieci anni, da quando il 55% sul
risparmio energetico veniva rimborsato dal fisco in tre rate annuali. Basta questo dettaglio a dimostrare quanto sia forte la volontà del Governo di dare una spinta alla messa in sicurezza preventiva contro i terremoti. Tuttavia, il pacchetto di agevola
zioni delineato dal Ddl ora alla Camera non pare in grado di of
frire a tutti i proprietari l’aiuto economico necessario a soste
nere i lavori di prevenzione. Lo strumento della detrazio
ne – tra tanti pregi, compreso il contrasto al sommerso – ha due limiti:
1 il contribuente deve avere (o farsi prestare) il denaro per pa
gare i lavori, e solo l’anno succes
sivo – quando presenterà la di
chiarazione dei redditi – il fisco comincerà a rimborsargli a rate una quota dell’investimento ini
ziale, sotto forma di sconto dalle imposte;
1 se l’imposta non è così “ca
piente” da assorbire la detrazio
ne, parte del bonus andrà perso.
È chiaro che chi ha le risorse
iniziali da investire e dichiara un reddito elevato sfrutterà al mas
simo le detrazioni extra large. Ma bisogna intendersi su “quan
to” dev’essere alto il reddito. Ad esempio, chi spenderà 100mila euro nel 2017 per mettere in sicu
rezza una villetta in zona 2 con passaggio a una classe di rischio sismico inferiore potrà recupe
rare in cinque anni il 70% dell’in
vestimento: quindi il bonus sarà QUOTIDIANO DEL CONDOMINIO
Va rimossa la veranda
vietata dal regolamento
Sul Quotidiano Condominio
tutti i giorni l’offerta informati
va del Gruppo Sole 24 Ore gli
operatori professionali.
Nell'edizione online di oggi
l’approfondimento di Luca Bridi
sulla rimozione della veranda
eretta in violazione del regola
mento condominiale.
www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com
di 13.440 euro l’anno. Uno sconto
per assorbire il quale serve un reddito di almeno 45mila euro – presumendo l’assenza di altre detrazioni – che sale a circa 46mila per dipendenti e pensio
nati (che hanno detrazioni ad hoc legate al reddito).
In Umbria il reddito comples
sivo medio dichiarato nel 2015 è stato di 19.160 euro, cui corri
sponde un’imposta netta di 4.255 euro. Mentre nelle Marche e in Abruzzo, altre due regioni ad al
to rischio e colpite dagli ultimi terremoti, entrambi i valori sono
poco più bassi. Anche ipotizzan
do un investimento iniziale di
mezzato a 50mila euro – e anche riducendo la detrazione al 50% se i lavori non migliorano la clas
se sismica – il bonus varrebbe 5mila euro all’anno. Come dire: per il contribuente medio di que
ste regioni l’incapienza è dietro l’angolo e la riduzione del recu
pero da dieci a cinque anni può persino essere controproducen
te, perché ingrossa la rata.
Per rimediare, il Ddl di bilan
cio prevede la possibilità di cede
re la detrazione, ma solo per i bo
nus “maggiorati” per lavori su parti comuni condominiali, ed esclude espressamente la ces
sione a banche e intermediari fi
nanziari. Quindi bisognerà tro
vare un soggetto capiente dispo
sto a rilevare il credito d’imposta
(magari il genitore che paga i la
vori per la casa del figlio). Oppu
re si potrà proporre all’impresa di acquisire il bonus in cambio di
uno sconto sulla fattura: è un’ipotesi interessante, anche se
molto dipende da come le Entra
te attueranno la norma ed è evi
dente che l’azienda dovrà a sua volta farsi finanziare per coprire il costo dei lavori.
Un’altra soluzione contro l’in
capienza – ora non prevista dal Ddl – è lasciare libero il contri
buente di scegliere il numero di rate entro un range prefissato. È già successo nel 2008 per l’eco
bonus, ma andrebbe valutato il costo per l’Erario e non sarebbe una soluzione per tutti.
Le cose si complicano per i
proprietari che non hanno le ri
sorse per sostenere l’investi
mento. In questi casi serve un fi
nanziamento che riduca o azzeri
l’esborso iniziale. Trovare un equilibrio finanziario sostenibi
le – a tavolino – non sembra im
possibile (si veda l’articolo in basso). Ma si tratta di soluzioni la
cui praticabilità andrà provata sul campo.
Ancora più complessa è infine
la situazione in cui il proprieta
rio, oltre a non avere il denaro, è incapiente, perché qui va trovata
anche una strada per “monetiz
zare” il bonus, cedendolo a pri
vati o all’impresa incaricata dei lavori.
Le detrazioni per la messa in sicurezza antisismica nel 2016 e le regole previste dal Ddl di bilancio dal 2017
Tipo di edificio
e zona di rischio
Spesa massima agevolata (euro)
e detrazione %
Rateazione
(anni)
Rata annua di detrazione
su una spesa di 100.000 euro
Cessione
del credito
LE REGOLE FINO ALLA FINE DEL 2016
Abitazioni principali e costruzioni adibite
ad attività produttive in zona 1 e 2
96.000
65%
10
6.240
"Patrimonio edilizio" in genere in
zona 3 e 4 e altri edifici in zona 1 e 2
96.000
50%
10
4.800
96.000
50%
Senza miglioramento
della classe di rischio
5
9.600
96.000
70%
Con passaggio a una
classe di rischio inferiore
5
13.440
96.000
75%
Con passaggio a una classe di
rischio inferiore in condominio
5
14.400
96.000
80%
Con passaggio a due
classi di rischio inferiori
5
15.360
96.000
85%
Con passaggio a due classi di
rischio inferiori in condominio
5
16.320
dal 1° gennaio al
31 dicembre 2017
96.000
50%
10
4.800
dal 1° gennaio
2018
48.000
10
1.728
IL PROGETTO DAL 2017
Abitazioni e costruzioni adibite
ad attività produttive in zona 1, 2 e 3
Spese pagate dal 1° gennaio 2017
al 31 dicembre 2021
"Patrimonio edilizio"
in genere in zona 4
e altri edifici
in zona 1, 2 e 3
36%
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’opzione. L’abbinata con i mutui ristrutturazione
Se lo sconto fiscale
ripaga il prestito
pQuando la capienza fiscale è sufficiente ad accogliere la detra
zione, ma non si dispone della li
quidità per pagare gli interventi, si
può valutare un finanziamento. Considerando tuttavia che, oltre alle “normali” condizioni reddi
tuali e di età richieste al contri
buente, il mutuo ristrutturazione – a seconda degli istituti – viene di solito erogato fino a una certa per
centuale del valore dell’immobile.
Per semplicità, prendiamo
l’esempio di un 50enne, dipen
dente a tempo indeterminato, che intenda finanziare i lavori antisismici su una casa nelle Marche in zona 2: andrebbe sì a pagare le rate del mutuo, ma po
trebbe anche scalare dall’Irpef una parte della spesa. Per un con
veniente mutuo quinquennale di 50mila euro con tasso fisso a copertura dell’intera spesa edili
zia, il contribuente dovrebbe re
stituire alla banca ogni anno cir
ca 10.300 euro; mentre con la di
chiarazione dei redditi successi
va ai lavori si vedrebbe restituiti in forma di detrazione 7mila o 8mila euro, a seconda del “salto” di classe di rischio (cui potrebbe aggiungersi la detrazione del 19% sugli interessi se si ristruttu
ra l’immobile da adibire ad abita
zione principale). Con finanzia
mento decennale, la rata scende
rebbe a circa 5.400 euro e sareb
be inferiore allo “sconto” fiscale:
ma per il primo anno di rimborso
alla banca e dal settimo in poi, ra
ta e detrazione non si incroce
rebbero.
E nel caso si volesse (e potes
se) chiedere 100mila euro? Con mutuo quinquennale si restitui
rebbero alla banca circa 20.850 euro l’anno, a fronte di un suc
cessivo bonus fiscale di 13.440 o 15.360 euro. Mentre se il finanzia
mento fosse decennale, le rate annue sarebbero pari a quasi 11.150 euro: anche qui, inferiori al
l’importo della detrazione ma da
versare in dieci anni.
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Bianca Lucia Mazzei
L’
ondata di scosse sismi
che che sta sconvolgen
do l’Italia ricorda a tutti
(se ancora ce ne fosse bisogno) l’altissimo rischioterremoti del nostro Paese. Il potenziamento delle de
trazioni finalizzate a migliora
re la resistenza di abitazioni (sia
prima che seconde case) e strutture industriali, previsto dal Ddl di bilancio, può costitui
re un’opportunità per rendere più sicuri gli edifici in cui si vive
e lavora. Il testo all’esame del Parlamento lega i superincen
tivi fino all’85% alla riduzione del pericolo sismico e alla loca
lizzazione nelle aree ad altissi
mo rischio (1 e 2) e a rischio mo
derato (3).
Dopo aver individuato la zo
na in cui ricade il proprio im
mobile (www.protezionecivi
le.gov.it) bisogna quindi capire qual è il grado di rischio. «È un compito molto delicato che va affidato a un professionista abi
litato a firmare progetti struttu
rali», spiega Paolo Segala, membro del consiglio direttivo
dell’associazione Ingegneria sismica italiana (Isi). «Non esi
ste un albo specializzato, né un tariffario: i costi dipendono da molti fattori ma possono oscil
lare da 510mila euro per una villa di 300 metri quadrati a 20
30mila euro per un condomi
nio di 45 piani». Spese molto elevate, che potranno però be
neficiare delle detrazioni per i lavori antisismici, a patto che i bonifici siano eseguiti dal 1° gennaio 2017.
Fondamentale è però che si
chiarisca il quadro normativo. In base al Ddl di bilancio, le li
nee guida per la classificazione degli edifici e per l’attestazione dell’efficacia degli interventi vanno definite con un Dm delle
Infrastrutture entro il 28 feb
braio 2017. Dovranno, da una parte, stabilire le regole per l’in
serimento degli edifici nelle classi (probabilmente da A a F) e, dall’altra, individuare i criteri
che permettano al professioni
sta di stimare i costibenefici dell’intervento. «È una valuta
zione di tipo economico conti
nua Segala finalizzata a far sì che i bonus non vengano distri
buiti a pioggia ma siano legati ai
risultati ottenuti». Altro tassello importante è
l’aggiornamento delle nuove Norme tecniche per le costru
zioni approvate nel 2008. La re
visione è in fase avanzata: il te
sto è all’esame della Conferen
za StatoRegioni, dopodiché sarà sottoposto a verifica euro
pea. L’obiettivo è l’approdo in Gazzetta Ufficiale nei primi mesi del 2017, insieme al varo della circolare esplicativa. Il costo della messa in sicu
rezza dipende da una moltepli
cità di fattori che vanno dallo stato dell’immobile alla sua col
locazione. «La letteratura sui tipi di intervento è amplissima
spiega Giovanni Cardinale, consigliere del Cni (Consiglio nazionale ingegneri) , spetta al
professionista adeguare le so
luzioni tecniche ai casi singoli, in maniera sartoriale».
Fino a oggi, la spesa per gli in
terventi antisismici è stata solo di 300 milioni di euro. Un valo
re contenuto che, ora, il Gover
no intende far crescere puntan
do anche sui condomini che go
dranno, per le parti comuni, di uno sconto maggiorato del 5 per cento. «Qui il problema è superare il vincolo del consen
so “generale” aggiunge Cardi
nale . Proporremo di introdur
re nelle linee guida una soluzio
ne tecnica che preveda la mes
sa a punto di un progetto preliminare generale attuabile per interventi singoli». Una possibilità che dovrà però fare i
conti con il fatto che, in base al
l’articolo 16bis del Tuir, gli in
terventi per essere agevolati fiscalmente devono «riguar
dare le parti strutturali» e «comprendere interi edifici».
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