Bimba ustionata, parla la maestra

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Latina
Il giornale di
Aprilia
APRILIA
MARTEDÌ 8 NOVEMBRE 2016
31
Cisterna
La 27enne imputata per le lesioni insiste che la temperatura non fosse così alta
Bimba ustionata, parla la maestra
Per il consulente delle parti civili a causare le ustioni può essere stata solo acqua bollente
di SILVIA COLASANTI
U
dienza clou per la
vicenda della piccolina di appena
nove mesi ustionata all’interno di un asilo nido di Aprilia dopo essere stata lavata, secondo l’accusa,
nell’acqua bollente. Ieri
mattina davanti al giudice
del tribunale di Latina Silvia Artuso sono stati ascoltati alcuni testimoni e la
stessa imputata, la 27enne
Veronica Maione. Prima di
lei ha risposto alle domande del pm e degli avvocati il
consulente della parte civile: i nonni della bimba, assistiti dal legale Stefano Sabatino. Il professor Andrea
De Bellis dirigente medico
presso il reparto grandi ustionati
dell’ospedale
Sant’Eugenio di Roma che
ha chiarito come le bruciature non possono essere altro che la conseguenza di una immersione in acqua
bollente. La stessa conclusione alla quale era giunta il
medico legale della Procura Maria Cristina Setacci
che aveva spiegato come un
arrossamento da pannoli-
CISTERNA
no, la tesi sostenuta dalla
difesa, dovuto anche a più
episodi di diarrea, non avrebbe mai potuto procurare ustioni profonde di secondo grado. La ragazza,
all’epoca al secondo anno
di università e senza una
qualifica specifica, il 20
settembre del 2011, nel lavare la piccola, sempre secondo gli inquirenti, l’avrebbe immersa nell’acqua
bollente o comunque messa sotto il rubinetto senza
controllare prima la temperatura. La bambina aveva riportato ustioni gravis-
sime nelle parti intime, sulle cosce e nella regione sacrale. Tutte le ustioni erano
di secondo grado e profonde, tanto che il medico legale ha anche aggiunto che
se la poveretta fosse stata
spostata immediatamente
dall’acqua non avrebbe ri-
portato quelle lesioni, ma
ustioni più lievi. È stato poi
il momento del consulente
della difesa che ha insistito
sul fatto che le ustioni potrebbero essere state causate da un arrossamento acuito dalla diarrea che aveva al momento la neonata.
L’imputata ha spiegato invece in aula di aver lavato la
bambina con un guanto,
ma che l’acqua non era affatto così calda, e non ha saputo spiegarsi come mai la
piccola avesse riportato
quelle ustioni. Quando aveva iniziato a lavarla però
la neonata aveva cominciato ad urlare richiamando le
altre maestre, poi era stata
trasportata al pronto soccorso di Genzano e infine
all’ospedale Sant’Eugenio
di Roma dove era stata presa in cura proprio dal Professor De Bellis che aveva
constato le ustioni nel 12
per cento del corpo. Nella
scorsa udienza era stata
sentita anche la madre della bambina che aveva ricostruito gli attimi di paura, il
terrore di perdere la sua
piccolina e poi il calvario
della neonata e di tutta la
sua famiglia. I genitori sono stati già risarciti dall’assicurazione della direttrice
dell’asilo con una somma di
circa 450mila euro. L’udienza è stata rinviata al
prossimo 13 febbraio per
discussione e per la sentenza.
I residenti di piazza Michelangelo infuriati
Troppe perdite d’acqua e incidenti
“L’amministrazione deve occuparsi di questo quartiere”
di DANIELE RONCI
Un intero quartiere sotto
scacco dalle perdite d’acqua
e i cittadini perdono la pazienza per una situazione
che ormai è diventata quasi
un’abitudine. Ad alzare la
voce sono i residenti ed i
commercianti di piazza Michelangelo che in troppe occasioni sono testimoni di situazioni alquanto ambigue.
Perdite d’acqua in via Michelangelo. A causa del problema
frequente l’attraversamento pedonale è stato rimosso
g
Persone investite
dopo la rimozione
dell’attraversamento
“Ormai ogni giorno spunta
fuori un nuovo problema,
prima le perdite d’acqua sulla rotonda nei pressi della
farmacia all’incrocio con via
Carlo Alberto Dalla Chiesa,
adesso le condutture rotte si
sono spostate sui marciapiedi come è ben visibile davanti
i negozi tra il civico 40 e 42.
Abbiamo segnalato il problema già la settimana scorsa
ma ancora non si vede nessuno. Sono anni – continuano a
raccontarci alcuni residenti
del posto – che segnaliamo
gli cattivi odori che arrivano
dal tombino antistante alla
perdita d’acqua, ma mai nessuno è venuto a fare anche
un sopralluogo. Vogliamo
parlare di sicurezza? Addirittura l’attraversamento pedo-
nale rialzato è stato rimosso
perché impediva il normale
scorrimento dell’acqua piovana creando così una pozza
d’acqua. Da quel momento
però c’è stata una serie continua di pedoni investiti dalle
autovetture che sfrecciano a
tutta velocità, poi addirittura
abbiamo scoperto che sarebbe stato rimosso in fretta e
furia perché potrebbe essere
irregolare e non a norma, anche se realizzato con i soldi
dei contribuenti e poi smantellato sempre a spese dei
cittadini”. Piazza Michelangelo negli ultimi anni ha re-
gistrato il record d’incidenti
in cui i pedoni e i ciclisti vengono investiti dagli automobilisti che transitano in una
zona dove le macchine vengono parcheggiate anche in
terza fila e limitano la visuale
di chi deve attraversare la
strada costretto ad sporgersi
sulla carreggiata. “Il nostro
appello è rivolto a qualche
amministratore che abbia
voglia di occuparsi di questo
quartiere dove i negozi e le abitazioni rischiano di rimanere a secco e allo stesso
tempo allagarsi a causa delle
tubature rotte o che magari si
domandi perché siano stati
rimossi l’attraversamento
pedonale rialzato e la grossa
magnolia sul marciapiede
all’angolo dell’incrocio con
via Dalla Chiesa”