MESAGNE Corso di aggiornamento all`ISBEM

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CORSO di AGGIORNAMENTO in ECOCARDIOGRAFIA
per MEDICI e SPECIALISTI CARDIOLOGI e del TERRITORIO
Mesagne, ex-Convento dei Cappuccini, 11 Novembre 2016
Nella sede dell’ISBEM a Mesagne, l’ANCE (Associazione Nazionale Cardiologi Extra-ospedalieri)
ha organizzato un evento di formazione avanzata in ecocardiografia per il giorno di San Martino.
Tale corso di aggiornamento è rivolto non solo a cardiologi ma anche a medici internisti, medici di
famiglia, medici di Pronto Soccorso e dell’Urgenza. Nella vecchia struttura dei Cappuccini (1503),
sito centrale del progetto strategico MONASTERO del 3° MILLENNIO (www.isbem.it/m3m), il
Prof. Paolo Barbier, pilastro della Fondazione Monzino di Milano (www.cardiologicomonzino.it),
terrà delle lezioni teorico-pratiche sulle seguenti patologie cardiache che sono ben studiabili con gli
ultrasuoni (ecocardiografia ed effetto Doppler): ipertensione, ischemia miocardica, miocardiopatie e
scompenso cardiaco, valvulopatie aortiche e mitraliche, cioè patologie cardiache tutte ben studiabili
con gli ultrasuoni. Dopo ogni lezione nei laboratori dell’ISBEM, ci sarà la discussione della teoria,
l’esecuzione di esami, l’esercitazione su casi clinici e la refertazione dei risultati.
Il Corso di Aggiornamento dura una sola giornata ma sarà ripetuto se ci sarà la richiesta di medici,
di specialisti, di tecnici e di ricercatori. La partecipazione (gratuita) è stata limitata ad un massimo
di 15 partecipanti, per aumentare l’efficacia dell’evento, con un riconoscimento finale di 10 Crediti
ECM assegnati dall’ANCE, secondo le normative ministeriali vigenti. Il rilascio della certificazione
è subordinato alla partecipazione effettiva all’intero programma formativo teorico-pratico, alla
verifica dell’apprendimento e al rilevamento delle presenze. Ai partecipanti verrà anche rilasciato
un attestato di partecipazione da utilizzare ai fini del proprio curriculum professionale.
Prosegue quindi il prezioso lavoro sul territorio dei tanti Cardiologi dell’ANCE in Puglia
(www.ancecardio.it). Fra essi Luigi Dante Giuncato, Giuseppe Lantone, Antonio D’Adamo e
Giuseppina De Benedittis che, in particolare, è Consigliera Nazionale ANCE e dipendente dell’ASL
Lecce. Nella veste di clinico ricercatore, in sinergia con altri docenti e clinici oltre che con i giovani
ricercatori ISBEM, De Benedittis ha recentemente pubblicato un lavoro sullo scompenso cardiaco
nelle distrofie muscolari curate con Ivabradina, un farmaco innovativo che ha dato buoni risultati.
Con tali corsi, l’ANCE e l’ISBEM si propongono di far emergere i percorsi clinici ottimali delle
patologie cardiache e delle problematiche ad esse correlate. Lo scopo finale è quello di mettere gli
operatori sanitari nella condizione di utilizzare un sistema di valori universali (in Puglia e nel
Salento gli esami si devono fare come negli Usa, o in Norvegia o in Russia, etc. ) usando linguaggi
comprensibili e condivisi, in modo che i pazienti si sentano sicuri di essere seguiti bene nei loro
percorsi diagnostico-terapeutici, senza discriminazioni e senza essere i “commessi di se stessi”.
E’ un dato di fatto inoppugnabile che l’innovazione in sanità, le norme nazionali e quelle regionali
sul riordino ospedaliero, nonché i PTA (Presidi Territoriali Assistenza) che sono in gestazione,
puntano tutti verso la necessità di integrare i centri ospedalieri con l’attività sanitaria (e sociosanitaria) del territorio. Pertanto, i vari specialisti e coloro che operano nelle comunità locali devono
cooperare strettamente in un sistema multi dimensionale che abbia al centro i bisogni del singolo
cittadino, sempre ed in ogni caso anche complesso. Da qui la necessità di attivare percorsi formativi
volti alla gestione della prevenzione, della diagnosi, della cura nonché della riabilitazione delle
patologie acute e croniche, adottando un modus operandi uniforme e sostenibile.
Oggi, grazie anche alle risorse umane qualificate e alle tecnologie di imaging non invasivo,
disponiamo di un patrimonio culturale, tecnologico, professionale e manageriale che può rendere la
nostra comunità “smart”, cioè sempre più a servizio della salute dei cittadini.