La Grande Guerra nelle foto dei lecchesi, in mostra in centro

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La Grande Guerra nelle foto dei lecchesi, in mostra in centro
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8/11/2016
Si sono appena concluse le celebrazioni per i 100 anni di Gorizia italiana. E' stata la prima vittoria della Grande Guerra, nel
1916, che costò all'Esercito Italiano 20.000 caduti. Il campo fortificato della città si presentava formidabile, con pilastri difensivi
austriaci di grande rilevanza, in particolare il Monte Santo, dove ebbero pesanti perdite anche reparti della fanteria italiana del
73° reggimento, addestrati presso la caserma Sirtori di Lecco dove ancora una targa ricorda tale circostanza.
La presa di Gorizia era particolarmente presente nelle memorie di un giovanissimo ufficiale lecchese, reduce dal fronte, che
aveva più volte confidato ad amici quando, giunto sulle rive dell'Isonzo, volle osservare le acque indicate azzurrognole del fiume
per un particolare processo di erosione delle rocce carsiche a monte e notò, invece, vaste chiazze di sangue lasciate da plotoni
della fanteria italiana, che avevano attraversato il corso d'acqua sotto il fuoco nemico.
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Capita, quindi, a proposito la mostra fotografica sulla Grande Guerra, con diverse immagini sul fronte di Gorizia, che è stata
allestita nella hall del palazzo del Commercio, di piazza Garibaldi, già palazzo Fack. Il materiale fotografico esposto, una
quarantina di immagini, si deve alla ricerca di Giancarlo Airoldi, grande appassionato di montagna, cultore di memorie storiche,
nonché fotografo, che ha avuto la collaborazione del gruppo alpini ANA, di Ballabio, guidato da Cesare Goretti. L'inaugurazione
ufficiale della mostra è avvenuta nella ricorrenza del 4 novembre; rimarrà visitabile sino al 25 novembre. L'ingresso è libero
negli orari di apertura al pubblico degli uffici di Confcommercio. La mostra ha avuto il sostegno organizzativo dell'Associazione
Cinquanta & più Lecco, che raduna commercianti in pensione e che si distingue per una serie intensa di iniziative.
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La cerimonia inaugurale ha visto l'intervento di Simona Piazza, assessore alla cultura del Comune di Lecco, di Eugenio Milani,
presidente di Cinquanta & più Confcommercio, e dei curatori della mostra Giancarlo Airoldi e Gianluigi Daccò, già conservatore
dei musei civici di Lecco.
Il materiale fotografico esposto è stato rintracciato dopo ricerche avvenute tra vecchi album di famiglia, materiale dimenticato
della Grande Guerra 1915/1918, in particolare tra i residenti del Comune di Ballabio, dove ha operato con esemplare impegno il
locale gruppo delle penne nere.
A.B.
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