Manifestazione nazionale a Pavia contro

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Transcript Manifestazione nazionale a Pavia contro

Manifestazione nazionale a Pavia
contro allevamenti animali da
pelliccia
MILANO, 11 novembre
2016-Associazione
Animalisti Onlus, con la
collaborazione di LEAL
Lega Antivivisezionista,
Animalisti Italiani,
Fronte Animalista,
Riscatto Animale e Meta,
organizza a Pavia un
corteo nazionale per
protestare contro gli
allevamenti di animali
da pelliccia e chiederne
la chiusura totale in
Italia.
La partenza sarà dal Ponte Coperto e percorrerà Corso Porta Nuova fino a
Piazza della Vittoria dove sarà allestito un Maxischermo con immagini
esplicite, nel contempo verrà rappresentato dal vivo il massacro degli
animali da pelliccia da attori (non professionisti).
In Italia ci sono allevamenti di visoni e cincillà, capannoni nascosti nelle
campagne che allevano e uccidono migliaia di animali per ottenere pellicce,
inserti, colli e rifiniture per capi di abbigliamento.
Nel mondo esistono nazioni che hanno deciso di porre fine a queste torture.
Olanda, Austria, Regno Unito, Croazia e Bosnia sono alcune ad aver vietato
l’allevamento di animali da pelliccia. L’Italia culla della civiltà non ha
ancora approvato alcuna legge per abolire gli allevamenti da pelliccia,
diciamo basta a questi allevamenti barbari e senza alcun senso logico di
esistere oggi.
Alessandro Mosso, presidente di Animalisti Onlus dichiara: “Nei grandi
magazzini, nei reparti di abbigliamento sportivo italiani vendono indumenti,
cappotti e giocattoli confezionati con pelli e pellicce di cani e di gatti.
l’Italia e l’Europa importano dall’Asia pellicce dei “migliori amici
dell’uomo” utilizzati nell’abbigliamento, nei calzaturifici e nei giocattoli,
il Governo Italiano deve intervenire noi insieme ad altre associazioni
vogliamo una interrogazione parlamentare che fermi questo traffico
inammissibile per un paese civile.”
Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani Onlus sottolinea: “Ogni
anno milioni di animali compresi cani e gatti vengono uccisi per produrre
pellicce o inserti e risvolti per capi d’abbigliamento. Per questo motivo,
nelle more dell’approvazione di una legge che sancisca la completa e
definitiva abolizione di queste inenarrabili torture , la nostra associazione
ha lanciato una raccolta di firme affinché si individui un’etichettatura che
provveda ad indicare correttamente ed in modo inequivocabile, senza
l’utilizzo di sinonimi, l’animale utilizzato per realizzare o rifinire il
capo di abbigliamento o l’accessorio di moda in pelliccia.”