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LA REVISIONE AL RIBASSO DELLE
STIME SULL’ECONOMIA ITALIANA
10 novembre 2016
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati
Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente – Forza Italia
EXECUTIVE SUMMARY
2
Secondo le ultime previsioni autunnali della Commissione
Europea, pubblicate il 9 novembre, il Pil italiano crescerà nel
2016 soltanto del +0,7% e del +0,9% nel 2017.
entrambe le stime sono inferiori del -0,1% a quelle
presentate dal governo italiano.
Stesso discorso vale per il deficit relativo al 2017: secondo la
Commissione si manterrà al 2,4%, mentre il governo italiano
aveva indicato una discesa al 2,3%.
Ancora una volta, la Commissione quindi rivede al ribasso le
troppo ottimistiche previsioni del Tesoro.
preoccupa, in particolare, l’aumento previsto del debito
pubblico, che già si trova ai suoi massimi storici.
INDICE
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Il tasso di crescita del Pil
Il deficit pubblico
Il debito pubblico
I rischi per l’economia italiana
IL TASSO DI CRESCITA DEL PIL
4
Il 9 novembre la Commissione Europea ha rivisto al ribasso le
stime di crescita dell’Italia:
Il tasso di crescita del Pil è stato abbassato:
a +0,7% nel 2016;
a +0,9% nel 2017.
Nelle previsioni di primavera la Commissione aveva previsto
+1,1% e +1,3%.
“La ripresa in Italia prosegue a passo modesto, visto che strette
condizioni di finanziamento e incertezza trattengono una crescita
più forte”, si legge nelle previsioni.
Un giudizio che contrasta fortemente con quanto sempre
dichiarato dal presidente del consiglio Matteo Renzi.
IL DEFICIT PUBBLICO
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La Commissione ha lasciato invece invariato al 2,4% la stima
relativa al deficit italiano per il 2016, mentre ha alzato
sempre al 2,4% quello 2017 che invece in primavera vedeva
a 1,9%.
Il deficit strutturale è stimato in discesa di 0,1% nel 2016
(1,6% rispetto a 1,7%) è in netta risalita nel 2017: 2,2%
invece dell’1,7 previsto in primavera.
IL DEBITO PUBBLICO
6
Riviste al rialzo le stime sul debito: 133% nel 2016 e 133,1%
nel 2017, mentre nella previsioni di primavera era
rispettivamente a 132,7% e 131,8%.
particolarmente pesante è quindi la revisione al rialzo
relativa al 2017, che prevede addirittura un aumento del
rapporto debito/Pil nel corso degli altri, inibendo il tanto
sbandierato percorso di rientro del debito previsto dal
Tesoro.
I RISCHI PER L’ECONOMIA ITALIANA
7
Secondo la Commissione esistono per l’Italia “rischi al ribasso a
causa dell’incertezza politica, in particolare per il referendum
costituzionale del 4 dicembre, di un ulteriore rallentamento della
domanda esterna” uniti “al lento aggiustamento del settore
bancario”.
relativamente al settore bancario, la Commissione, anche se
non esplicitamente, si riferisce alle numerose questioni aperte
con le banche italiane:
Crisi del Monte dei Paschi di Siena;
Vendita delle 4 good banks (Etruria, Marche, Cariferrara,
Carichieti)
Ricapitalizzazione Unicredit
Riforma delle banche popolari
8
“L’elevato affidamento su ricavi una tantum per finanziare le
misure espansive previste dalla legge di bilancio 2017
contribuiscono al marcato peggioramento del saldo strutturale
nel 2016 e 2017 (1,6% e 2,2%)” si legge nel capitolo delle
previsioni economiche relative all’Italia.
L’utilizzo delle misure una tantum per le coperture della
legge di Bilancio 2017 è stato criticato anche da altri
organismi quali l’Ufficio Parlamentare di Bilancio e Corte
dei Conti.