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Ordine Nazionale dei Biologi
TEL. (06) 57.090.1 r.a. – Telefax: 57.090.235
00153 ROMA - Via Icilio, 7
www.onb.it [email protected]
Roma 10 novembre 2016
Prot
44096/16
Al Presidente Raffaele Topo
Consiglio regionale della Campania
V Commissione permanente
Sanità e Sicurezza Sociale
[email protected]
Preg.mo Presidente,
Le scrivo in qualità di Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi e a nome del
Consiglio dell’Ordine porto alla sua attenzione il dramma che le strutture di laboratorio
private accreditate stanno vivendo a causa della richiesta di aggregazione.
L’Ordine Nazionale dei Biologi ha proposto ricorsi più volte al TAR Campania
per la difesa del titolo professionale e della categoria dei biologi che per oltre il 90 per
cento gestisce e dirige i laboratori di analisi privati accreditati nella regione.
A ridosso di ogni sentenza del TAR Campania, veniva pubblicato dal
Commissario ad acta un DCA che modificava il precedente. Siamo quindi stati costretti a
riproporre ulteriori ricorsi.
Come ben saprà, l’Ordine dei Biologi è intervenuto contro le aggregazioni
obbligatorie non solo in Campania, ma anche in Sicilia, Calabria, Lazio e Basilicata e,
con alterne sentenze, abbiamo ottenuto risultati significativi a favore della categoria.
Recentemente la Regione Calabria, a seguito del ricorso vinto dall’Ordine dei
Biologi, ha annullato le aggregazioni obbligatorie e ha proposto con il DCA n. 112 del
02/11/2016 il contratto di rete.
Si tratta di uno strumento che, al contrario delle aggregazioni obbligatorie,
consente alle strutture di continuare a operare in autonomia sul territorio andando a
migliorare la qualità nella erogazione dei servizi, di rappresentanza e di risparmi negli
acquisti.
Questo dimostra che si può trovare una soluzione condivisa tra le esigenze della
Regione e quelle delle strutture cui è consentito continuare a operare e a erogare un
servizio importante e non sostituibile a favore della popolazione sul territorio. Ciò
consente anche di conservare posti di lavoro, altrimenti a rischio.
In questo scenario, la politica può mostrare di ascoltare e accogliere le istanze di
una parte importante della popolazione, fatta di professionisti del settore che hanno
impegnato risorse economiche, formazione continua e anni di studi per raggiungere la
propria posizione professionale. I costi a carico della Regione resterebbero immutati,
non ci sarebbe alcun incremento diretto o indiretto.
Il mio vuole essere un accorato appello alla sua sensibilità, a nome dei numerosi
colleghi che rappresento, affinché anche la Regione Campania possa consentire di
adottare in totale libertà il contratto di rete o le aggregazioni facoltative.
Certo del suo interessamento e dichiarando sin da ora la mia totale disponibilità
ad avviare un confronto, Le porgo i saluti più cordiali.
Ermanno Calcatelli
Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi