che performance! straordinaria virginia raffaele a udine

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Transcript che performance! straordinaria virginia raffaele a udine

CHE
PERFORMANCE!
STRAORDINARIA
VIRGINIA
RAFFAELE A UDINE
Nella stagione del Grande Fratello VIP e delle veline capita
di rado di rimanere estasiati dalla bravura di una giovane
donna, salita alla ribalta e valorizzata grazie alla
televisione, che dimostra tutto il suo potenziale a teatro, in
uno spettacolo divertente che si cuce alla perfezione
sull’artista.
Virginia Raffale, chiamata in avvio della 35a stagione di
TeatroContatto del CSS di Udine, è questo, non certo una
sorpresa per chi la conosce, ma una splendida conferma che
cresce nel corso dello spettacolo e strappa applausi convinti
e sane risate che rimettono in pace con il mondo.
Performance, diretto alla regia da Giampiero Salari, non certo
l’ultimo arrivato, è satira pura fin da subito, quando si
gioca con la star dell’arte contemporanea Marina Abramovic,
presente in tutto lo spettacolo su 6 schermi/pannelli che
disegnano una scenografia minimal ma accattivante, con cui la
Raffaele gioca dall’inizio alla fine.
In scena si parte con la criminologa Roberta Bruzzone e a
seguire Francesca Pascale che riporta la mente negli anni del
berlusconismo e, complice la giornata di news americane, fa
pensare a quello che ci spetterà in futuro e che abbiamo già
vissuto.
Lo spettacolo ha una virata dirompente e di straordinaria
comicità con l’imitazione di Belen fatta coinvolgendo il
pubblico, con la Raffaele in mezzo alle poltroncine di un
Giovanni da Udine esaurito, a caccia di selfie e domande
impertinenti da giornalisti improvvisati. Ne esce un’artista,
con un fisico straordinario, capace di spaziare e di creare
un’empatia sana con i “malcapitati” divertiti protagonisti.
Le potenzialità delle Raffaele, già espresse nel canto con la
Pascale, ritornano con un “suo” personaggio, la poetessa
brasiliana transessuale Paula Gilberto Do Mar, con un pezzo
che a tratti fa riflettere, e con la superlativa imitazione di
Ornella Vanoni. Una Vanoni che spazia dalla musica con
un’atipica improvvisazione di un pezzo di J-Ax , per passare
ai classici di Gino Paoli con racconti divertenti di un’Italia
musicale che ormai è storia.
In questo pezzo diventa protagonista anche il maestro Teo
Ciavarella che, a fondo palco, compare e scompare e accompagna
i personaggi della Raffaele durante le interpretazioni canore.
Spazio ancora per un personaggio creato dalla televisione,
quella Giorgia Maura esclusa dai talent show, esclusa anche
dal vocabolario italiano, che alterna un pezzo “cantautorato”
da lei e il racconto della sue strampalate vicende familiari.
Si va verso la conclusione con il dialogo divertente fra
l’Abramovic interpretata dalla Raffaele e quella vera, sulla
in scena con dei video sugli schermi, con la protagonista che
ad un certo punto getta la maschera e racconta come sia per
lei naturale vestire panni di altri personaggi mettendoci del
suo.
Ce ne mette tanto, del suo, nell’ultimo pezzo, con una Carla
Fracci sublime e dalle mille movenze che tiene incollati gli
occhi degli spettatori sulle mani e sulle gambe di una
Raffaele che lascia il palco ricoperta da un’autentica e
meritata ovazione che ripaga un lavoro lungo e curato nei
minimi dettagli. Lavoro che mette in risalto le qualità di una
show-woman (sia letto in maniera diversa da show-girl) capace
di far ridere di personaggi famosi, ma anche di far riflettere
sul quotidiano, in una straordinaria performance fatta di
interpretazione, ballo e canto proprie di non molti interpreti
del nostro tempo.
Rudi Buset
[email protected]
@RIPRODUZIONE RISERVATA