STAMPA TUTTO - Continentali da Ferma

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N° 114 - Novembre 2016
Un breve ritardo nell’uscita del giornale per ospitare l’esito della Coppa Italia. Il disastro di Norcia
Di norma, questo giornale dovrebbe andare
on-line l’ultimo fine settimana del mese.
Ma questa volta ciò avrebbe coinciso con la
Coppa Italia.
Se quindi avessi mantenuto la data di
pubblicazione del giornale il 28 Ottobre, avrei
necessariamente ritardato di un mese
l’informazione relativa all’esito della più
importante manifestazione cinofila dei
Continentali.
Per questo ho ritenuto opportuno ritardare di
qualche giorno l’uscita del giornale e dare ai
lettori – come contropartita – le notizie sull’esito
della Coppa.
Spero con ciò di non aver deluso il mio paziente
pubblico.
Mentre ero a Roccarespampani per la Coppa
Italia, c’è stato il tragico terremoto che ha
distrutto Castelluccio di Norcia, luogo a cui sono
legati magici ricordi di noi vecchi cinofili.
Là infatti facevamo le più belle prove a quaglie di
tutta italia.
Il nesso fra cinofila ed i tragici eventi di
Castelluccio è evocato in modo commovente dal
documentario che troverete su Internet
cliccando www.vigilfuoco.tv/news/page/2
alla voce: 3 Norcia - Salvataggio cane sotto le
macerie.
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N° 114 - Novembre 2016
PRIME BECCACCE E UNA SORPRESA!
di Silvio Spanò
Le notizie dei primi abbattimenti.
Una personale eccezione che conferma la regola
Le notizie:
Il 17 settembre, l’amico Gattoni di
Gozzano (NO) mi segnala (e poi
porta in osservazione/regalo) una
beccaccia morta per incidente d’auto(!) sulla strada provinciale di
Borgomanero (NO) a 310 metri sul
livello del mare, che attraversa la valle del torrente Sizzone (discreta per
le beccacce a tempi debiti!). Si trattava di una giovane femmina dell’anno, a muta alare completata, ma ancora “leggera” (gr. 252), che sono
propenso a ritenere nata in zona, o
quanto meno nell’adiacente fascia
alpina.
Dal 6 ottobre in poi ho avuto le consuete notizie di incontri e catture in
caccia nel nord Italia, ovviamente più
nelle regioni del Nord Est (ma sempre con numeri inferiori alla norma),
ma anche in Appennino settentrionale.
Il 15 ottobre la prima brinata nella
collina del basso Piemonte e una nevicata sulle Alpi fino a 1200 metri ha
mosso qualcosa di più, con gran passo in quota di colombacci nella Marche e notizie di qualche beccaccia nel
nord della Grecia (E. Cavina
com.pers.). Lentissimo incremento
dei numeri nelle giornate successive:
perfino io vedo (e padello) una beccaccia fortuita lungo il fiume Bormida in provincia d’Alessandria, poi
recuperata da un collega e gentilmente regalatami (adulto, maschio, gr.
280 ).
In queste giornate da estate dei Santi (a partire dal 27) con leggera tramontana, penso avremo qualche notizia in più: già ieri (29 ottobre) ho
avuto due news: un amico S. Mattedi
in Trentino ha trovato in un giorno 5/
6 beccacce, e S. Cardoni mi ha inviato il consuntivo di 56 inanellate a
Vormsi!
Ultima notizia di fine ottobre (F.
Prandi): gran passo di uccelli vari
venerdì 28; sabato 29 sulle Alpi occidentali un beccacciaio ha alzato 3
beccacce; in Appennino genovese un
altro collega ne ha trovata una sabato e un’altra domenica 30.
Sembra abbiano “aperto la gabbia”!
Verso metà settembre ... è cascato
l’asino!
A fronte del mio aumento di ansietà
nei momenti di perdita di contatto con
Maya, con temporanea acutizzazione
di spiacevoli sensazioni di contrazioni bronchiali (BPCO) e la nota,
splendida caratteristica di Maya che
mi aspetta sempre e ovunque anche
per più di un’ora, con la conseguente necessità di trovarla senza scoppiare dalla fatica (a volte temo proprio di non farcela), decido di acquistare un satellitare: GPS sul collare e
display in mano mia! Una saccata di
soldi, per fortuna spesi da mia sorella che stava cercando un regalo
idoneo per il mio 78° compleanno
(16 settembre). Ho spudoratamente
vinto la vergogna e, grazie a Beppe,
mio figlio ingegnere delle telecomunicazioni, sono riuscito ad utilizzare
sufficientemente il marchingegno in
tempi relativamente brevi (per questo tipo di cose son sempre stato
negato!). E così per una decina di
giorni di pre-apertura ho fatto pratica in spazi aperti, abituandomi a controllare i segnali mentre ero in vista
diretta di Maya su vastissimi
campagnoni, dopo un iniziale
“spaesamento” per il ritardo di qualche secondo della risposta satellitare
rispetto alla realtà (vedo la cagna che
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rientra laddove il segnale la dà ancora in allontanamento). Però quando
sei nel bosco manco te ne accorgi e
l’utilità dell’insieme si fa ben sentire.
Il secondo mercoledì dopo l’apertura, dopo giornate di vuoto pneumatico, Maya mi fa due notevoli lavori
su due fagiane in uno fitto di
sanguinelle, piene anche di rovi, che
ho portato a conclusione (in un caso)
solo grazie alle indicazioni dell’aggeggio: era una bellissima “tenebrosa”
senza anello né buchi nel setto nasale! ... non entro nei particolari degli
strappi alla mia pelle ed agli abiti.
Ricordo ancora una ferma
“introvabile” che il GPS ad un certo
momento mi ha indicato che la cagna era “a un metro” e io non la vedevo: girandomi appena, il segnale si
spostava in senso opposto (sempre
a distanza 1 m); guardando meglio a
sinistra, in un solco della macchia, ho
visto qualcosa di bianco: era Maya
sdraiata a terra! Senza il GPS mai
Prime beccacce: una sorpresa (Pagina 2 di 2)
l’avrei trovata.
E qui di fatto casca “l’asino” (cioè io
nella fattispecie): è ovvio che l’aiuto
è immenso per l’aumentata serenità
nella ricerca senza la spada di Damocle di non sapere dov’è la cagna
e cosa sta facendo perché Maya –
come forse ricorderete – è il mio
“amore sordo” dalla nascita, con un
legame che ha qualcosa di irrazionalmente spasmodico. Ma è anche chiaro che grazie al GPS la caccia è facilitata e i selvatici hanno margini di
competizione sempre più stretti.
Quindi ad essere onesti dovremmo
impegnarci a non sparare a quelli che
non avremmo individuato senza l’attrezzo diabolico: insomma risparmiare i furbi e sacrificare (il “tatto” ogni
tanto esige la sua soddisfazione) quelli
più “stupidi”.
Ma credo che questa sia la continuazione dell’illusione!... e almeno non
fa orribili rumori!
È chiaro che, a questo punto, sarò
molto criticato per aver a lungo predicato bene e – alla fine – razzolato
male....ma io mi incammino verso il
capolinea e desidero visceralmente
poter ancora andare qualche volta a
caccia serenamente e sapere se
Maya in quel momento è a 200 o a
30 metri, a destra o a sinistra (anche
perché – essendo sorda – non posso chiamarla,!)... e ciò mi dà un aiuto psicologico, indipendentemente
dalla ferma... che, pure, ha la sua
importanza.
Resta quindi un serio interrogativo
etico che desidero “girare” a tutti gli
utilizzatori ...e qui sento un coro:
“Spanò, il solito rompiballe!”, che
quasi mi fa piacere.
Eppoi Maya si merita che riesca a
“servirla” dopo che mi ha aspettato
in ferma – senza che io riuscissi a trovarla – per un’ora e quaranta minuti
(come quella famosa volta il 14 ottobre 2014 !)
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N° 114 - Novembre 2016
QUAGLIE E COTURNICI PER SALVARE LE STARNE
di Mario Di Pinto
Una trasferta in Macedonia dove si può cacciare magnificamente nel rispetto della selvaggina
a beneficio della passione cinofila
Le cattive notizie sulla nidificazione
provenienti dal Grande Nord ci hanno sconsigliato l’annuale viaggio in
quei bellissimi territori. Parlandone
con il mio amico Cecchetti, titolare
dell’ADICA CACCIA, abbiamo
allora deciso di dirottare la trasferta
verso la Macedonia dove lui gestisce bellissime zone ricche di starne,
di quaglie e – in montagna – di magnifiche coturnici: il progetto è di gestire una zona in cui limitare l’abbattimento delle starne, facendo assumere a quel tipo di prelievo solo il
ruolo di premio per qualche cane giovane che lo meritasse; del resto per
chi ha voglia di sparare ci sono numerose quaglie… e per chi ha gambe buone e voglia di arrampicarsi in
montagna non mancano gli incontri
con magnifiche coturnici.
Un paio di giorni prima dell’apertura
alla stanziale sono quindi partito con
il mio amico (che è setterista); io avevo due cagne: una Spinona ed una
Pointer – esperte interpreti di tante
battaglie in giro per il mondo – ed un
giovane Spinone figlio di Bora e di
Aziz, il cane che diedi all’amico Cordani, il grande cacciatore siciliano. Il
cucciolo che da quell’accoppiamento ho preso per me l’ho chiamato
Lord, come il famoso bracco di Bonasegale, capostipite dei Bracchi italiani che hanno forgiato la nostra passione per il Continentale italiano. Ed
a quel cucciolo ricordavo che aveva
un nome importante e che doveva
meritarselo. Sta di fatto che il mio
Lord sin dalle prime uscite ha dato
dimostrazione di essere all’altezza: in
estate ho avuto la fortuna di allenarlo
in una splendida zona di montagna
popolata di starne e di poter partecipare ai censimenti sulle cotorne e
in quell’occasione ha dimostrato di
aver eccellenti doti naturali, unite ad
un ottimo fondo ed un coraggio non
comune nell’affrontare quei difficili
territori. Ed anche in Macedonia ha
fermato con grande autorità numerosi e bellissimi branchi di starne ed
ha riportato in maniera perfetta tutto
quello che gli ho abbattuto, recuperando in un paio d’occasioni selvatici rotti d’ala che si erano sottratti di
pedina per centinaia di metri. Un
pomeriggio mi è capitato un episodio che solo nei Paesi dove esiste
ancora un’agricoltura arcaica può
accadere: sotto la ferma del cane in
un basso granturcheto sono partite
contemporaneamente un nugolo di
quaglie: saranno state 30/40 o più con
un rumore incredibile; si sono quindi
riunite in cielo come fanno gli storni e
sono sparite all’orizzonte. Evidentemente si erano radunate per migrare
ed noi ne abbiamo accelerato la partenza.
Su quelle montagne dal fondo insidioso ho usato le due cagne adulte a
coturnici; subito all’apertura abbiamo trovato un grosso volo, di cui una
ne ha presa il mio amico con il suo
Setter ed un’altra l’ho prelevata io
sotto fermaa dalla Spinona. Poi ne
abbiamo padellate due sotto ferma
della Pointer (che se ci avesse preso
a morsi avrebbe avuto ragione). Siamo poi dovuti scendere a valle per la
pioggia che ci flagellava e perché è
salito un nebbione talmente fitto da
non vedere a due metri; in questi casi
bisogna solo legare i cani e trovare il
sentiero che porta all’auto.
Il giorno dopo c’era ancora cattivo
tempo in montagna, quindi siamo
andati a starne divertendomi un mondo prelevandone un unico esemplare sotto ferma di Lord e diverse quaglie grasse (come devono essere
allorché affrontano le fatiche della
migrazione) che ovviamente si sono
rivelate squisite per cena.
Nel pomeriggio c’è stata una schiarita ed abbiamo deciso di tentare
ancora in montagna.
Il nostro accompagnatore ci ha portato ai piedi di un monte più alto di
quello di ieri sulla cui sommità ci sono
dei boschetti di faggio: avevamo a
disposizione tre ore di luce e ci siamo affrettati, ma per un’ora e più le
cagne non hanno dato segno d’incontro; poi finalmente nella parte alta
di un canalone le ho viste dare indicazioni su tracce di coturnice, così
come testimoniavano le fresche “fatte” presenti sul terreno che inducevano a pensare trattarsi di adulti e non
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di una covata. Abbiamo proseguito
e due canaloni più avanti la Spinona
ha fermato e guidato su selvatici
che evidentemente si allontanavano velocemente a piedi. Io mi ero
portato quasi in cima al monte e
d’un tratto mi ha mozzato il fiato il
fragore dell’esplosione di un volo
di 5 o 6 cotorne lanciate a valle:
ho tirato ad una e l’ho fulminata,
ma non sono riuscito a sparare il
secondo colpo perché rischiavo
di ruzzolare nel sottostante dirupo. Al mio amico sono passate
fuori tiro. La Spinona ha eseguito
il riporto di una coturnice di dimensioni come avevo visto solo
in Kirghisia: pesava quasi un chilo!
Mentre scendevamo a valle, non
potevo che riflettere su queste
magiche zone in cui nello stesso
giorno si può cacciare quaglie,
starne e coturnici: ed è il massimo
per la cinofilia.
Quaglie e coturnici per salvare le starne(Pagina 2 di 2)
Ma il fatto più costruttivo è che l’atteggiamento nei confronti della starna
si sta spostando dalla predazione alla
protezione, con la chiusura per le
starne di ampie zone in cui si po’
solo allenare; altrove invece il
carniere massimo è di quattro
starne (che secondo me sono
anche troppe!).
Nel caso mio e del mio amico ci
siamo imposti limiti ferrei, con
l’impegno a non mai tirare nei
branchi e di prelevare un massimo di due starne al giorno,
Purtroppo però in passato son
stati fatti prelievi indiscriminati e
la specie ne ha risentito.
Bravo quindi Daniele Cecchetti
che con successo sta facendo
capire agli amministratori locali
che una starna viva vale molto
piu’ di una morta! E ne sia di
esempio la Serbia che dista pochi chilometri.E per noi cinofili è
l’ultima sparanza rimasta per selezionare i nostri cani su questa
insostituibile selvaggina
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N° 114 - Novembre 2016
XVI EDIZIONE
COPPA ITALIA
a cura della Redazione del Giornale della Cinofilia
Il discorso introduttivo del Presidente della SABI
L’importante è partecipare ed in tal senso la Coppa Ita- Bracchi italiani hanno cerca ristretta ed altre vecchie conlia è la più olimpica delle manifestazioni cinofile: però vinzioni del tutto superate.
anche vincere è una grande gioia…e lo dico ancor cari- In questo senso, la Coppa Italia ha un grande valore
co dell’emozione di cui noi braccofili abbiamo gioito l’an- culturale per l’opportunità che offre di fornire una visione aggiornata sugli effettivi valori delle singole razze che
no scorso.
Il senso della Coppa Italia consiste nella verifica ormai di fatto si equivalgono sul piano funzionale, esalzootecnica delle varie razze Continentali che dal con- tando per contro le differenze stilistiche quale sostanziafronto traggono spunto per verificare l’evoluzione delle le motivo di preferenza dell’una rispetto all’altra. Ma afqualità create dalla selezione che mai deve arrestarsi, finché il grande pubblico sia in grado di percepire ed
perché anche in questo settore chi si ferma è perduto. E apprezzare le differenze stilistiche, le Società Specializchi ha buona memoria è buon testimonio di quanto le zate debbono svolgere la funzione che mira a diffondere
prestazioni di ciascuna delle nostre razze sono migliorate la cultura della loro razza e la consapevolezza delle difin cinquant’anni (ed ancor molto di più nell’ultimo seco- ferenze stilistiche che le rendono desiderabili.
E questo rientra nella funzione della Coppa Italia, in quanlo).
Quindi, nell’aprire questa XVI Coppa Italia, rivolgo un to manifestazione i cui valori culturali debbono essere da
pensiero di gratitudine ai nostri maestri che hanno avuto tutti noi evidenziati e propagandati.
il merito di istituire una manifestazione che non ha l’eguale Una volta ancora, ha ragione De Coubertin nell’asserire
in Europa, non solo per i valori agonistici, ma soprattutto che l’importante è partecipare per far sì che la Coppa
Italia sia innanzitutto un magico palcoscenico in cui
per quelli cinotecnici.
Infatti il confronto della Coppa Italia consente di fare il evidenziare i valori delle nostre razze.
punto sullo stato qualitativo delle singole razze, prescin- Chi poi avrà anche la soddisfazione di vincere, sarà dopdendo dall’aspetto quantitativo della loro diffusione, che piamente felice!.
non necessariamente riflette i relativi meriti perché le ri- In qualità di Presidente della Società organizzatrice, spero
chieste di mercato esprimono soprattutto la maggiore o che l’accoglienza da noi prevista sia rispondente alle
minore cultura degli utilizzatori legate a credenze spesso vostre esigenze e che tutti possiate divertirvi.
obsolete o comunque non aggiornate. E mentre lo dico
Cesare Manganelli
mi par di sentir tuttora ripetere la vecchia credenza che i
Albo d’oro della Coppa Italia
2015 SABI
2014 e 2013 C.I.E.B.
2012 K.C.I.
2011 C.I.D.
2010 C.I.E.B.
2009 C.I.S.P.
2008 C.I.E.B.
2007 K.C.I.
2006 C.I.E.B.
2005 Non assegnata
2004 e 2003 C.I.E.B.
2002 S.A.B.I.
2001 C.I.E.B.
LEGENDA
SABI: Soc. Amatori Bracco italiano
CIEB: Club Italiano Ep. Breton
KCI: Kurzhaar Club Italiano
CISP: Club Itaiano Spinoni
CID: Club Italaino Drahthaar
CIBF: Club it. Bracco Francese
Bracco Bleu d’Auvergn
CIGK: Club It-Griffone Korthals
WCI: Weimaraner Club Italia
Club Bracco Borbonese
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XVI Edizione di Coppa italia (Pagina 2 di 5)
Programma Giornaliero
Venerdì 28 Ottobre
Entro le ore 16:00 ritrovo presso la casa di caccia della AZIENDA FAUNISTICA CASTEL DI SALCE. Verranno quindi
effettuare le iscrizioni defi nitive delle squadre partecipanti secondo quanto previsto dal Regolamento della Coppa Italia.
Ore 20:00 cena presso i locali dell’Azienda FV Castel di Salce.
Sabato 29 Ottobre
Nello spazio prospicente il Castello Rocca Respampani, gentilmente concesso dalla Amministrazione Comunale di
Monte Romano, alle ore 07,30 si terrà la presentazione delle squadre, al termine della quale seguirà la partenza delle
batterie per la prova CAC/CACIT. Al rientro delle batterie, presso l’Azienda Castel Di Salce, verrà servito il pranzo; a
seguire la valutazione morfologica e la prova di riporto dall’acqua profonda.
Avrà quindi luogo la riunione del Coordinamento delle razze Continentali.
Cena di gala presso il castello Rocca Respampani.
Domenica 30 Ottobre
Alle ore 07:30 colazione e presentazione dei lavori della giornata presso la casa di caccia dell’AFV Castel di Salce e
partenza batterie per la prova su selvatico abbattuto CAC.Al rientro delle batterie verrà servito il pranzo presso i locali
dell’AFV Castel di Salce; terminato il pranzo si svolgerà la verifica dei punteggi e la definizione delle classifi in base
alle le relazioni degli Esperti Giudici e l’assegnazione defi nitiva della Coppa 2016, del premio individuale, e dei
differenti riconoscimenti previsti per questa occasione.
I Giudici
Acerbi Riccardo
Aglio Pietro
Bonasera Francesco
Bovicelli Amedeo
Caponi Giovanni
Corrao Giuseppe
Frangini Piero
Mantovani Alvaro
Storto Francesco
Spezia Artemio (abilitato al rilascio del CAC)
Le squadre
SABI: Selezionatore Mauro Bellodi
Brenno nato il 30/09/ 2011, All. Tognolo, Prop.
Manganelli, Cond. Angelini
Luchino di Cascina Croce nato 15 /05/2012
All. Gritti, Prop. Manganelli. Cond. Angelini
Paco nato 08/10/2009, all. Tognolo, Prop. e
Cond. Cioli
Piera nata 24/01/ 2011, All. Agostini, Prop.
Gamberini, Cond. Turci
Talvez dei Sanchi nato 30/04/2011, All. Sanchi,
Prop.e Cond. Savioli
Tobia dei Sanchi, nato 15/06/2011, All. Sanchi,
Prop.e Cond. Savioli
Riserva
Pato dei Sanchi nato 28/02/2011, All. Sanchi, Prop
e Cond. Ravaglia
CISP: Selezionatore Evangelisti Alessandro
Tancredi di Morghengo nato 29/04/2011 Prop.
Lozza, Cond. Giancotti
Nené di Morghengo nato 04/05/2013 Prop.
Rusticali, Cond. Giancotti
Faruk della Becca nato 15/05/2011 Prop.
Garbelli, Cond. Rebaschio
Micro nato 05/04/2012 Prop. Torretta, Cond.
Rebaschio
Cabiria del Buonvento nata 20/11/ 2009 Prop.
e Cond. Mencio
Blez nato 19/10/2010 Prop. D’arrigo, Cond. Nelli
Riserva
Gea nata 30/04/2013 Prop. Santoro Cond. Nelli
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XVI Edizione di Coppa italia (Pagina 3 di 5)
Club. It. Bracco Francese: Selezionatore Claudio Lombardi
Made in Canada Axel nato 02/12/2009 All.
Filazzola, Prop. e Cond. Renzi.
Feal nato 23/04/2010 All. Ragatzu, Prop. e Cond.
De Santis
Jacopo di S.Donato nato 29/03/2013 All.
Ragatzu, Prop. e Cond. De Santis
Dasy nata 21/’1/2010 All. Bertazzolo, PropTreggi, Cond. Moretti
Charlotte nata 01/04/3019 All. Bertazzolo, Prop.
Tonini, Cond. Mariani
Fedra nata 31/08/2010 All. De Santis, Prop. e
Cond. Assanti
Riserve
Lino di S. Donato nato 22/05/2015 All. Ragatzu,
Prop. e Cond. Della Corte.
Ablen del Guardengo nata 22/05/2012 All.
Fugenzi, Prop, Renzi, Cond. De Santis
Bracco Bleu d’Auvergne; Selezionatore Claudio Lombardi
Fosca nata 11/05/2013 All. e Prop. Picci, Cond. Fallugiani
Club It. Drahthaar: Selezionatore Silvano Campedelli
Dina nata 03/10/2013 Prop. De Marco, Cond.
Mafia nata 07/06/2014 Prop. e Cond. Amadori
Bisignani
Eolo nato 27/02/2011 Prop. e Cond. Vadorini
Dix Von Den Vier Eichen nato 08/o5/2014,
Boris nato 02/05/2014 Prop. e Cond. Tornello
Iran nato 19/05/2014 Prop. e Cond. Vadorini
Prop. e Cond. Caucchioli
CIEB: Selezionatore Gaddini Daniele
Yago nato 08/07/2011 All. e Prop. Chiarini, Cond. Roky nato 19/02/2010 All. e Prop. Marchi, Cond.
Boschi
Iacomini
Gephore de Keranlouan nato 09/10/2011 All. Deasy nata 23/02/2011 All. prop. e Cond. Rosi
Morin, Prop. e Cond. Goffi
Riserve
Baldo de Keranlouan nato 20/07/2006 All. Morin Artù nato 20/02/ 2009 All. e Prop. Del Rio, Cond.
Prop. e Cond. Aldovardi
Boschi
Schumy nato 24/10/2011 All. Prop. e Cond. Astra nata 25/11/2010 All. Prop. e Cond. Calcinai
Calcinai
Club It. Griffon Korthal: Selezionatore Giorgio Gaggero
Gemma nata 24/01/2010 All. Parladori, Prop. e Dora nata 06/06/2012 All. Parladori Prop.
Cond. Mosti
Fuscarini, Cond. Vanzin
Orlando nato 30/05/2012 All. Salvadori, Prop. e Ralf nato 02/07/2014 All. Vanzin, Prop. Masiero,
Cond. Ciampi
Cond. Vanzin
Erin nata 14/06/2010 All. e Prop. Baldini Cond. Brigante nato 01/01/2014 All. Troisi, Prop. Aorta,
Troisi
Cond. Costanzi
Kurzhaar Club Italiano: Selezionatore Sergio Marchetti
Queirò del Cassinello nato 21/06/2010 Prop. Pradellinensis Clio nato 16/04/2011 All. Capelli, Prop e ùcond. Cerocchi
Meloni Cond. Martegan
Lolita nata 20/06/2013 Prop. Meloni, Cond. Pradellinensis Sara nata 20/03/2013 Capelli,
Prop. Squilloni, Cond. Ubirti
Pezzulli
Nadir di S. Mamiliano nato 21/06/2010 Prop. Riserve
Trueba di Val Di Rem nata 05/11/2011 Prop. e
Maselli, Cond. Moretti
Cond. Malizia
Lola nata 15/06/2012 Prop. e Cond. Littamè
Perseo nato 08/01/2013 Prop. e Cond. Mazzeo
Weimaraner Club: Responsabile Roberto Rossi
Tea nata 31/05/2013 All. Meneghello, Prop.
Le Quatrieme de Chanel Nommeé Bob nato
Della Latta, Cond. Dinelli
09/03/2011 All. Rossi, Prop e Cond. Bausani
Californication Fala Love’a nato 08/02/2010,
Riserve
All. Szwarcm Prop. e Cond. Superbi
B‘Snow White, nata 25/12/2014 All. Superbi,
Royal Weim Ruby Tuesday nata 06/01/2011,
Prop e Cond. Soldati
All. e Prop Raimondi Cominesi, Cond. Joly
Ligne de Chanel au Soleil Bramasole nato
Royal Weim Rock me Amadeus, All. e Prop.
06/10/2013, All. Rossi, Prop. e Cond. Bausani
Raimondi Cominesi, Cond. Bausani
Ombra Grigia Santa Claus Dasher nata 16/
12/2013 All. Costa, Prop e Cond. Manfredi
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XVI Edizione di Coppa italia (Pagina 4 di 5)
Vizsla Club: Selezionatore Omar Canovi
Sole nata 04/08/3010 All. e Prop. Silvi, Cond. Nelli
Iaro nato 13/02/2011 All. e Prop. D’Andria, Cond.
Renzi
Goku Ercole del Fatalbecco nato 21/12/2007
All. Poggini, Prop. Merlo, Cond.Troysi
Lorna che te canta del Fatalbecco nata 18/10/
2013 All. Poggini, Prop. Zerbini, Cond, Dinelli
Saruman Orthan del Fatalbecco nato 15/10/
2014 All. Poggini, Prop. e Cond. Guglielmini
Brezza nata 09/03/2012 All. Brusa, Prop e Cond.
Guglielmini
Riserve
Baktai Fekete Aramis nato 14/06/2012 All.Gabor
Klem prop. Poggini, Cond. Troysi
Amigo Von Der Siezenheimerau nato 23/=2/
2014 All. Lindner, Prop. e Cond.Merz
Club Bracco Borbonese
Estree de La Benigousse nata 04/05/2009
All. Bout, Prop. Vaglio, Cond. Bottani
Jade de La Benigousse nata 07/=9/2014, All.
Bout, Prop. Vaglio, Cond. Bottani
Gitane de La Croix D’Angoleme nata 13/12/
2013, All. e Pr. Vaglio, Cond. Baronio
Imago des Peuts Pres nato 01/05/2013, All.
Bassuel, Prop. Giannini, Cond. Baronio
Qualifiche e Classifiche
29 Ottobre: prova su selv. nat.
Batteria 1: Giudici Spezia-Storto
1° Ecc. CAC CACIT Schumy, Ep. Br.
2° Ecc. Deasy, Ep.Br.
Batteria 4: Giuria Capone-Frangini
1° Ecc. Brenno, Br. it.
2° Ecc. Fedra, Br. francese
Batteria 2: Giudici Bovicelli-Acerbi
1° M.B. Piera, Br. it.
CQN Nenè di Morghengo, Spinone
Batteria 5: Giuria Bonasera Corrao
1° Ecc. Made in Canada Axel, Br. Francese
Batteria 3: Giudici Mantovani-Aglio
1° Ecc. Pradellinensia Sara, Kurz.
2° M.B. Faruk della Becca, Spinone
30 Ottobre: prova su selv. abb.
Batteria 1: Giudici Bovicelli-Acerbi
1° Ecc. Micro, Spinone
2° Ecc. Iacopo di San Donato, Br. francese
Batteria 2: Giudici Spezia-Storto
1° Ecc. CAC Nadir di San Mamiliano Kurz.
2° Ecc. Piera Br. it.
3° Ecc. Baldo de Keranlouan
CQN Estree de la Benigousse Br. Borb.
Batteria 3: Bovicelli-Acerbi
1° Ecc. Faruk della Becca, Spinone
2° M.B. Boris, Drahthaar
3° M.B. Lola, Kurz.
Batteria 4: Giudici Mantovani-Aglio
1° Ecc. Roky, Ep.Br.
Batteria 5: Giuria Capone-Frangini
1° Ecc. Luchino di Cascina Croce, Br. it.
2° Ecc. Dasy, Br. francese
3° M.B. Made in Canada Axel, Br. Francese
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XVI Edizione di Coppa italia (Pagina 45di 5)
Valutazione morfologica e riporto da acqua alta
Punteggio per squadra
Morfologia Riporto
Weimaraner punti
Bracco Francese
Bracco italiano
Spinone
Drahthaar
71
70
68
66
64
12
7
6.5
5
10
Criffon Korthal
Kurzhaar
Viszla
Epagneul Breton
Bracco Borbonese
Morfologia Riporto
61
60
60
58
37
7
11
11
10,5
4
CLASSIFICA FINALE
1ª CLASSIFICATA Squadra dei Bracchi Francesi punti 92,73
2ª CLASSIFICATA Squadra degli Epagneul Breton punri 90,83
3ª CLASSIFICATA Squadra dei Bracchi italiani
punti 77,87
4ª CLASSIFICATA Squadra Spinoni
5ª CLASSIFICATA Squadra Kurzhaar
6ª CLASSIFICATA Squadra Drahthaar
punti 68,10
punti 63,10
punti 22,83
Tralasciamo l’indicazione del punteggio delle squadre che
non si sono classificate nelle prove su selvaggina naturale
e su selvatico abbattuto
1° CLASSIFICATO INDIVIDUALE Faruk della Becca - Spinone punti 46,20
Commenti e recensioni della XVI Coppa Italia
verranno pubblicati sul prossimo
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N° 114 - Novembre 2016
22 - 23 OTTOBRE - COPPA DELLE DELEGAZIONI
ROCCA SAN CASCIANO
di Franco Poletta
La squadra della Lombardia vince la Coppa delle Delegazioni
L’impegno organizzativo di questa
due giorni è toccato alla Delegazione Emilia Romagna che ha dimostrato canche questa volta di essere all’altezza dell’incarico. Emidio Rusticali, coadiuvato dal Gruppo Cinofilo
Forlivese, ci ha accolti nel migliore
dei modi e questo, per chi da tanti
anni si sobbarca queste trasferte a
volte anche onerose, non è cosa da
sottovalutare; per questo ho deciso
di non mancare, non solo per l’amicizia che mi lega ad Emidio e agli
amici spinonisti, ma perché – come
Delegato Lombardo – ho seguito e
supportato moralmente la mia squadra che ha partecipato, insieme alla
Toscana e all’Emilia Romagna, al
Campionato a squadre su selvatico
abbattuto in programma nella seconda giornata.
Il primo giorno ha avuto luogo una
prova su selvaggina naturale per Continentali Italiani con C.A.C, su cui
purtroppo non sono in grado di relazionare chi mi legge perché per impegni di famiglia sono arrivato alle
Vallicelle a mezzogiorno; ho seguito
però con molto interesse le relazioni
dei giudici Alessandro Evangelisti e
Piero Frangini che, molto soddisfatti, hanno sottolineato il buon stato di
salute venatoria dei soggetti da loro
giudicati, con relative classifiche e
qualifiche che di seguito riporto.
Vince la prova Tancredi di Morghengo di Lozza condotto da Pino Giancotti con il 1° Ecc. CAC; al secondo
posto con la Riserva di CAC il giovane Nenè di Morghengo di Rusticali condotto da Giancotti; al terzo
Eccellente Micro di Sabrina Torretta, condotto da Rebaschio; qualifica
di Eccellente per Faruk della Becca
di Garbelli condotto da Rebaschio;
Eccelente per Cabiria del Buonvento di Mencio; Molto Buono per il
Bracco Italiano Aiace di Cascina
Croce di Mencio; Molto Buono per
Blez e Gea condotti da Marco Nelli;
CQN per Tarros del Buon Santo di
Oriano Zuccheri e CQN per il Bracco Italiano Marzemino condotto da
Rebaschio.
In quell’occasione il giudice Evangelisti, selezionatore della nostra squadra che il 29 e30 ottobre parteciperà a Viterbo alla Coppa Italia per
Continentali, ha ulteriormente visionato i soggetti che per l’occasione
erano presenti nella sua batteria. Nel
pomeriggio di sabato ha avuto luogo
il raduno morfologico (al quale devo
amaramente constatare una scarsa
partecipazione) giudicato da A.
Evangelisti. BOB a Ambra dell’Adige di Maria Grazia Poli e BOS per
Epithelium Giotto di Paolo Amadori.
I risultati del Raduno sono consultabili all’interno del nostro sito ufficiale
di Razza.
Come da consuetudine, alla sera la
calorosa cena sociale a Castrocaro
in un posto stupendo, organizzata e
intrattenuta piacevolmente da Piero
Frangini con il suo simpatico humor
romagnolo.
All’alba di domenica tutti pronti alle
Vallicelle per la prova su selvatico
abbattuto che appunto prevede al
suo interno il Campionato sociale a
squadre per Delegazioni, al quale ha
partecipato anche il sottoscritto, ma
non facente parte della squadra Lombarda.
Dopo una salita di alcuni chilometri,
siamo arrivati con la mia batteria, giudicata da Frangini, in una grande vallata prevalentemente costituita da
medicai contornati da boschetti, ma
senza calanchi, tipico ambiente dell’Appennino emiliano; dall’alto era
possibile seguire una buona parte dei
turni.
Al rientro delle due batterie alla casa
di caccia, dopo avere fatto i conteggi in base alle qualifiche riportate dai
vari componenti le tre squadre, apprendiamo che per un solo punto di
differenza la squadra Lombarda risulta vincitrice del campionato a
squadre 2016; seconda classificata
l’Emilia Romagna: ovvia la mia grande soddisfazione per il risultato ottenuto e posso solo dire che nella
squadra Lombarda avrebbero potu-
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to prendere posto soggetti come
Faruk della Becca, Tancredi di Morghengo e Micro, cioè tre soggetti sui
cui risultati era ovvio ben sperare; ma
per correttezza e sportività quegli
Spinoni non son stati messi in squadra per lasciar posto agli Spinonisti
che – prima ancor che cinofili – sono
cacciatori e dimostrare così che anche chi non frequenta abitualmente
le prove può avere in mano ottimi
soggetti ed incoraggiare la loro partecipazione attiva a queste manifestazioni. Per dovere di cronaca riporto
qui di seguito le qualifiche e le classifiche assegnate.
Coppa delle Delegazioni CISp (Pagina 1 di 2)
Nella batteria giudicata da Evangelisti si registra un 1° Eccellente di Faruk della Becca condotto da Rebaschio, un 2° Eccellente di Nenè di
Morghengo condotto da Giancotti, un
3° Eccellente di Gea condotta da
Nelli, Molto Buono per Gas di Tagliani e Liù condotta da Nelli.
Nella seconda batteria, giudicata da
Frangini, 1°Eccellente per Zagabria
di Bottoni, 2° Molto Buono a Varen
del Buon Santo di Zamboni, 3° Molto
Buono di Odessa di Morghengo di
Tirotti, Molto Buono per Minerva di
Bottoni; CQN per Gaia dell’Adige
di Poli.
A conclusione di questa mia succinta
cronaca non posso esimermi dal condividere il malcontento espresso da
Presidente Lozza e anche dai due
vicepresidenti Rusticali e Poli che
hanno lamentato la scarsa partecipazione a questo tipo di manifestazioni,
ma anche lo scarso impegno delle
Delegazioni territoriali in quello che
dovrebbe essere il loro compito, vale
a dire organizzare eventi ufficiali per
mantenere vivo il contatto e l’aggregazione con i soci.
E magari sarebbe un buon motivo per
rivedere l’incarico di alcuni Delegati.
GIANCOTTI SERVE IL PUNTO DI TANCREDI
LA SQUADRA LOMBARDA VINCITRICE
Ambra dell’Adige di Maria Grazia Poli BOB
e Epithelium Giotto di Paolo Amadori BOS
nel Raduno
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N° 114 - Novembre 2016
COPPA DELLE DELEGAZIONI
A SELVATICO ABBATTUTO
di Giancarlo Cioni
Successo organizzativo e tecnico.
La squadra toscana di aggiudica l’ambito Trofeo della Coppa delle Delegazioni.
Ancora una volta l’organizzazione
messa in campo da Stefano Savioli
ha fatto centro: domenica mattina 16
ottobre presso il tradizionale ritrovo
del Ristorante Ponte Giori, il parcheggio antistante il locale forniva
l’immagine del successo della manifestazione, con tutte le auto ed i furgoni ordinatamente allineati, con all’interno i bracchi pronti per la prova.
Un ambiente permeato da serenità e
tranquillità con una segreteria, composta, oltre che da Stefano, anche
da Roberta Pelagatti ed Alessandro
Ermini che assicuravano precisione
e tempi di attesa brevissimi.
Un tocco di internazionalità veniva
conferito da tre gentilissime appassionate Finlandesi che si contendevano un cucciolo di bracco (figlio di
Tomas) e che hanno seguito per l’intera giornata la manifestazione, respirando l’aria della bella prova.
36 bracchi a catalogo, suddivisi in
quattro batterie agli ordini degli
Esperti Giudici: Asioli, Modonese,
Petruzzelli e Trivellato.
La partenza delle batterie è stata,
come al solito, suddivisa per destinazione, tanto è che le strette strade
della campagna emiliana non hanno
creato alcuna difficoltà di parcheggio ai numerosi appassionati al seguito.
Terreni e clima perfetti con vegetazione sufficiente per consentire ai selvatici un idoneo riparo.
L’estrazione delle batterie affidavano la prima al Sig. Petruzzelli che
aveva tra i suoi concorrenti Cioli,
Bencich, Colombo Manfroni e
Scortecci.
La seconda batteria, agli ordini di
Giancarlo Trivellato, vedeva sul terreno i bracchi di Angelini, Agostini,
Carpineti oltre ad un amico dello stesso Carpineti che ormai da due anni è
presente alla manifestazione con due
soggetti che regolarmente conduce
nelle sue uscite di caccia.
La terza batteria era giudicata da
Asioli e tra i concorrenti potevamo
vedere Turci, Ermini e De Cassan
che come sempre fa risaltare la sua
signorilità e sportività.
Quarta ed ultima batteria all’Esperto
Modonese, con Antonielli e Turci ai
suoi ordini.
Ho avuto da Giancarlo Trivellato –
grande amico di lunga data – il piacere dell’invito ad accompagnarlo.
Così, con il taccuino sotto braccio,
seguendo le istruzioni degli accompagnatori, è iniziata la giornata.
Si inizia con Luchino di Cascina Croce, condotto da Angelini. L’azione è
potente, alcuni passaggi mettono in
evidenza un trotto di pregevole fattura; i calanchi vengono esplorati con
una presa di terreno che ha dell’incredibile, ma forse proprio questa
avidità lo rende troppo indipendente.
Segue il maschio di Maurizio Agostini
che si mette sul terreno con un’azione giusta per le caratteristiche del terreno; a bordo di un calanco ferma
fagiana che – abbattuta – riporta.
Rilanciato migliora l’azione, ma sfrulla
selvatico utile.
È di nuovo la volta di Angelini con
Brenno. Il terreno viene esplorato
con intelligenza, sfruttando gli spazi
iniziali dei calanchi; in uno di questi,
avverte fila a lungo poi ferma molto
distante dal conduttore ed in bella
vista del giudice. A cane immobile si
leva fagiana e Brenno resta fermo fino
al sopraggiungere del conduttore. A
freddo riporta con immediatezza.
È la volta della femmina del concorrente marchigiano. La cagna esplora
il terreno in modo meticoloso anche
se la cerca non è molto ampia. In un
folto di ginestre ferma fagiana che
viene abbattuta, ma che nonostante
gli incitamenti del conduttore non viene riportata.
Altra femmina sul terreno, Ambra di
Angelini. Appena sciolta ha un breve accertamento, una filata a testa
alta ed una ferma all’interno di fitto
cannucciaio; all’avvicinarsi del conduttore la fagiana si invola e viene
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abbattuta con una splendida fucilata
dallo sparatore. Il selvatico cade all’interno delle canne dove Ambra si
lancia subito per il riporto. Le difficoltà vengono evidenziate da Angelini
che scompare all’interno della vegetazione, con condimento di imprecazione.
La bracca insiste per un tempo che
sembra infinito, poi finalmente
recupera e consegna al conduttore a
pochi metri da lei.
Quello che è da far risaltare è la bellezza del territorio con tutta una serie
di calanchi che obbligano i bracchi
ad un lavoro condito di fatica e di
difficoltà. A me invece fa immenso
piacere vedere l’amico Giancarlo in
splendida forma salire su quei terreni
senza tralasciare delle brevi corse per
non perdere di vista i soggetti presentati. Complimenti Giancarlo !”.
Anche Carpineti non scherza: con un
maschio di buona impronta si presenta sul terreno, ma nel minuto non
sfrutta selvatico utile. Rilanciato
evidenzia avidità ed in uno sporco
accenna ferma, ma fa un passo di
troppo e nonostante l’impegno del
conduttore rincorre a fondo.
Termina questa bellissima batteria
Rios del Buonvento di Angelini che
si fa distrarre dal continuo abbaiare
di un cane di un vicino podere, inframezzando il turno con continue soste non giustificate.
Coppa delle Delegazioni a selvatico abbattuto (Pagina 2 di 3)
Sul terreno viene svolta la prova di
coppia per i due bracchi col punto
ed alla fine il Giudice comunica la
classifica:
1° Ecc. CAC Brenno di Angelini e
2° Ecc. Ambra di Angelini, entrambi
componenti la squadra Toscana.
Ritorniamo verso il luogo del raduno
ed un bel sole consente una piacevole attesa, mentre alcune batterie
terminano i loro turni ed i lavori di
coppia sotto i nostri occhi.
Con due cani in classifica e con le
notizie provenienti dalle altre batterie, Roberta spera ancora che la
squadra Toscana possa riappropriarsi dello splendido Trofeo dell’artista Marcucci
Si respira un’aria di tranquillità e
sportività percepita anche dai Giudici che lo evidenziano nelle loro relazioni.
Ed ecco il riepilogo dei risultati:
1ª Batteria – Giudice Sig.
Petruzzelli
1° Ecc. CAC TAR di Bencich
2° Ecc. Ris. CAC GIANNA di Cioli
3° MB SIBERIA di Marchesi David
B. JOLE di Scortecci
CQN CAIO DELLE CRODE di
Colombo Manfroni
2ª Batteria – Giudice
Trivellato
1° Ecc. CAC BRENNO di Angelini
2° Ecc. AMBRA di Angelini
Continua nella pagina seguente
3ª Batteria – Giudice Asioli
1° Ecc. PIERA di Turci
2° Ecc. PARON DEI SANCHI di
De Cassan
3°MB LEO di Ermini
4ª Batteria – Giudice
Modonese
1 Ecc. TALVEZ DEI SANCHI di
Turci
2 MB ATOS di Antonielli
3 MB ARTURO di Antonielli
La squadra Toscana vince con 58
punti la Coppa delle Delegazioni
composta da:
Angelini, Antonielli, Ermini, Scortecci
Al secondo posto le Marche con:
Cioli, Carpineti e l’amico marchigiano
Al terzo posto l’Emilia Romagna
Come commento conclusivo, si deve
mettere in positivo risalto sicuramente l’organizzazione, gli splendidi terreni con selvatici che hanno fatto il
loro lavoro in modo egregio.
Un ringraziamento particolare – oltre alla qualificata Giuria – anche agli
sparatori che con la loro abilità hanno consentito un perfetto svolgimento della prova.
Alle amiche Finlandesi, con il loro
prezioso carico del figlio di Tomas,
un sentito arrivederci al prossimo
anno in occasione della seconda
Mondiale.
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Coppa delle Delegazioni a selvatico abbattuto (Pagina 2 di 3)
La squadra toscana
Marche
Emilia Romagna
Veneto
Umbria
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N°114 - Novembre 2016
L’ULTIMA DEL BOSCACCIO
di Cesare Bonasegale
La dolorosa dipartita dell’ultima rappresentante dello storico affisso.
Addio Ghita, l’ultima “del Boscaccio”, figlia da dieci generazioni di cani
miei: aveva quasi tredicianni, quindi
– per “la regola del sette” – era suppergiù mia coetanea: io ci vedo da
un occhio solo… e lei stava peggio
perché era totalmente cieca e sorda.
Lo scorso Agosto era stata colpita
dalla sindrome vestibolare del cane
anziano (così come sei mesi fa era
accaduto a sua sorella Ciccinin) però
era riuscita a superare la crisi e dopo
un paio di settimane aveva ripreso a
camminare senza più girare su se
stessa (che è la tipica deviazione della
sindrome vestibolare) riuscendo addirittura a trotterellare in giardino guidata dalla memoria e dal naso. Ed
un giorno la trovai in ferma statuaria
indicando a testa alta un cespuglio da
cui, avvicinandomi, schizzò via un
coniglietto selvatico, di quelli che
abitualmente scorazzano nei campi
appena fuori dal mio cancello. Immaginatevi un po’: cieca, sorda, traballante sulle gambe… eppure ancor
capace di regalarmi una ferma! Ne
fui profondamente commosso e fu
l’ultimo suo magnifico dono. Poi la
ricaduta, un altro attacco della sindrome vestibolare da cui non si è più
ripresa.
Sono seguite alcune settimane durante le quali ho dovuto accudirla in tutto e per tutto, accompagnarla fuori
dalla cuccia per farla sporcare in cortile, accostarle alla bocca la ciotola
da cui cibarsi, per quindi indirizzarla
con carezze verso il box dove era
nata e sempre vissuta. Lei mi dimostrava tutta la sua riconoscenza sco-
dinzolando ed uggiolando. E quelle
mie cure non mi pesavano affatto…
anzi erano il modo con cui cercavo
di ricambiare tutto quello che lei mi
aveva regalato negli anni trascorsi al
mio fianco.
Morfologicamente era quel che considero il Bracco ideale: tipica ma in
nessun modo ipertipica, di taglia ridotta – come deve essere un fondista – con un’espressione dolcissima
ed intelligente. Venatoriamente era
stata precocissima, dotata di eccezionale facilità di apprendimento e di
straordinarie qualità stilistiche e di
rendimento. Aveva un trotto entusiasmante che esprimeva in una cerca
ampissima… ma sempre spontaneamente collegata e che si riduceva là
dove la natura del terreno lo richiedeva; con lei il fischio era inutile e
comunicavo esclusivamente a gesti,
a volte solo con occhiate che lei sapeva sempre interpretare. Aveva il
dono di una strabiliante potenza olfattiva, grazie alla quale faceva ferme a distanze incredibili, a cui abbinava grande capacità di discernimento. In una parola, era fenomenale …
però non la feci mai partecipare a
prove di lavoro perchè tutti i frutti
hanno la loro stagione e per me le
competizioni erano ormai acqua passata; oltre a ciò – e per essere sincero fino in fondo – mi scocciava sottoporla al giudizio di personaggi che
notoriamente mi vedevano come il
fumo negli occhi e che quindi avrebbero fatto di tutto per penalizzarla
…(come del resto era già successo
con altri miei cani). Quindi fui io – e
solo io – a godermi la gioia delle sue
eccezionali prestazioni in caccia e nei
frequenti allenamenti che ricordo con
emozione ogniqualvolta rivedo i luoghi teatro delle sue prodezze.
Ghita non è mai stata neppure madre, perché in vita mia non ho mai
venduto un cucciolo: tutti i cani nati a
casa mia son sempre rimasti presso
di me fino all’età in cui venivano iniziati alla caccia, per quindi cedere
solo soggetti in grado di dimostrare
il loro valore venatorio (ed in tanti
anni, non mi è mai capitato di dover
scartare un cane nato a casa mia!).
Ciò però voleva dire crescere ed
addestrare tutti i prodotti della cucciolata, con un impegno che ormai
da qualche anno non sono più in grado di affrontare. Quindi, pur essendo una femmina eccezionale, ho rinunciato a farla accoppiare.
So bene che tredici anni per un Bracco italiano sono una bella età, quindi
dovevo attendermi la sua prossima
dipartita… ma anche se prevedibile,
il dolore rimane comunque… tanto
più perché coincide con la fine di una
esperienza durata sessant’anni, colmi di successi che diventano motivo
di ancor più malinconiche rimembranze.
Un caro amico voleva regalarmi un
suo cucciolo, che ho rifiutato perché
non voglio sacrificare un buon Bracco italiano come cane da compagnia:
ripeto che ogni frutto ha la sua stagione e la mia ormai è solo quella dei
ricordi.
Ghita…mi manchi!
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N° 114 - Novembre 2016
La responsabilità
dell’esattezza delle
informazioni e delle
qualifiche attribuite ai
soggetti qui riprodotti è dei
proprietari dei cani
Lapponia:
Esuss della Bassa Brianza in ferma su pernici bianche
In Finlandia la sauna è una cultura
a cui partecipano
tutti i membri della famiglia.
Ed i cani sono parte della famiglia.
In questa foto Esuss
della Bassa Brianza, sua madre
Dree della Bassa Brianza e
Dopodisnà della Bassa Brianza
si riposano nel caldo della sauna
dopo una giornata di caccia.