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venerdì 11 novembre 2016, 13:30
Bagarinaggio elettronico: chi è che non sapeva?
Il sistema attraverso il quale ci si arricchisce in maniera sproporzionata in pochissimo tempo; chi pagherà?
di Gerardina Trovato
Ora lo chiamano ‘mercato secondario’ (‘secondary ticketing’), ‘bagarinaggio elettronico’, e comunque sembrerebbe il
nuovo grandissimo scandalo che coinvolge il mondo dei Vip, più in particolare quello dei cantanti... La puntata de 'Le
Iene' di martedì (il video non è più disponibile) ha scoperchiato un qualcosa che sembrerebbe un mostro sepolto da anni....
la 'Mani Pulite' del Pop italiano e, vista la citazione dei Cold Play, pure di quello internazionale. Ma di cosa stiamo
parlando? Stiamo parlando di 'Bagarinaggio' o di comuni e semplici 'truffatori del mondo dello spettacolo'? Stiamo parlando
di 'bagarinaggio' o di incontrollata ingordigia, onnipotenza, narcisismo stellare e, forse più semplicemente, propensione al
furto ed alla truffa che sembra una bellissima prerogativa delle classi politiche ed al comando del nostro Bel Paese? Il
servizio in questione, purtroppo, lo trovo molto di parte, non lo trovo assolutamente, come vorrebbero farlo passare, un
servizio che informa di un reale scandalo. Se uno approfondisce, anche solo su internet, si può chiaramente vedere come
pure al loro interno le cose non siano proprio limpide e serene... ma lasciamo perdere questo e parliamo di questo fenomeno
del cosiddetto 'mercato secondario' dei biglietti, che di secondario non ha proprio nulla. Non facciamo demagogia
attaccando l'antico mestiere del 'bagarino' che, seppur nell'illecito per la maggior parte dei casi, è una professione che
ha sempre fatto parte del folclore popolare. Io, personalmente, conosco uno dei più grandi bagarini storici d'Italia, e lui,
spero che mi legga, mai ha venduto un biglietto falso, mai ha rubato un biglietto, ma, semplicemente, dagli anni '70 i
biglietti li ha sempre regolarmente acquistati dagli enti organizzatori, anzi... ha pagato sempre pure i biglietti 'Omaggio',
vedi il caso degli spettacoli lirici Areniani, emessi regolarmente dalla biglietteria. E che tipo di clientela si appoggia ad
un Bagarino del genere? Vi meravigliereste moltissimo nel vedere i grandi industriali ed imprenditori che a lui si rivolgono
poiché fornisce un servizio che nessuna agenzia fornisce... e cioè la consegna del biglietto con cortesia ed educazione,
cura nella scelta dei posti e consulenza sulla bontà o meno dell'evento. Detto questo chiariamo immediatamente
una cosa: il bagarino è colui che, su propria iniziativa imprenditoriale, acquista i biglietti dagli organizzatori, i
quali, assolutamente in maniera non lecita, gli fanno pagare anche i biglietti omaggio, ma si garantiscono, in
questo modo, il 'sold out', indipendentemente dallo sforzo organizzativo per la vendita vera, tanto che, come il
caso di Verona, lo 'sporco bagarino' diventa il primo e più importante cliente. Direi, quindi, che vedere contratti e
fatture in aperta violazione di accordi di esclusività, vedere che l'organizzatore percepisce un 90% di un furto,
o truffa che dir si voglia, fregandosene apertamente del pubblico che paga, quel pubblico che adora gli artisti e li fa
vivere come vivono, non può giustificarsi dicendo che è costretto... dicendo che sono gli artisti che lo costringono. Il
bravissimo Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts, lo ha ben spiegato, col suo fare da bonaccione che casca dalle
nuvole, che è solamente il sistema attraverso il quale ci si arricchisce in maniera sproporzionata in pochissimo
tempo. La cosa più grave vista nel servizio è la squallidissima ammissione del furto da parte di un colosso
come De Luca, una persona che, almeno sino a martedì, aveva potere di vita o di morte sugli spettacoli di tutta
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/bagarinaggio-elettronico-chi-e-che-non-sapeva/
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Italia. Spezzo una lancia a favore di Roberto De Luca e, spero, di mettere una pulce nell'orecchio del buon Stefano
Lionetti Amministratore Delegato di TicketOne: se io organizzo uno spettacolo che prevede una capienza di pubblico di
100.000 persone e tu, Lionetti, che hai un contratto di vendita in esclusiva di quell'evento, ti vedi la possibilità di vendere
solamente 80.000 biglietti, non ti fai sorgere un dubbio su dove sono gli altri 20.000 biglietti mancanti? Puttanate dette da
De Luca a parte, è possibile che una società di sbigliettamento in esclusiva non controlli biglietti in disponibilità
e capienza di pubblico dell'evento? Se così non fosse, significa che, come avviene sempre in Italia, ma non solo, si
chiudono gli occhi e NON SI VUOL VEDERE la realtà. Le società tacciate di bagarinaggio elettronico -aggettivi usati per
depistare- sono regolarissime piattaforme di vendita che agiscono con semplici contratti di mediazione: a
differenza dello 'sporco bagarino', loro investono pochissimo nei biglietti... quando li vendono pagano
trattenendosi la percentuale concordata... se non li vendono li distruggono. Dobbiamo continuare? Credo proprio di
si, poiché se, come dice il 'povero' De Luca, sono gli artisti che lo costringono a truffare il pubblico, è giusto che,
oltre alla pubblica gogna del De Luca, vi sia anche quella di coloro che rubano al loro pubblico, che vivono come idoli,
rubando a chi li ama. Questo fenomeno, come dice e non dice il buon Trotta, lo conoscono tutti. Vediamo, ora, quanto
ci metteranno a mostrarlo al pubblico, quante balle si inventeranno per trovare il capro espiatorio di tutto, verso chi
sarà condotta questa crociata.... vedremo se ci sarà un Craxi che pagherà per tanti, vedremo quanta ipocrisia saranno
capaci di vendere come morale, contiamo i giorni che ci vorranno perché finisca tutto a tarallucci e vino.
di Gerardina Trovato
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