Ok dei sindaci al piano Casati

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Latina
Il giornale di
MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2016
Latina
Il giornale di
MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2016
La conferenza sanitaria
IL DIBATTITO
La conferenza sanitaria
Le modifiche all’atto aziendale approvate con il voto favorevole di 17 sindaci su 23
Ok dei sindaci al piano Casati
IL FRONTE CONTRARIO
“Atto ‘figlio’ del modello Caporossi”
Salvatore De Meo spiega le ragioni del suo No a Casati
Il commissario dell’Asl disponibile a ridiscutere i tagli ad Ortopedia e Ginecologia nel presidio Centro
di MARCO BATTISTINI
L
’atto aziendale passa
ma non c’è stata l’unanimità. Le modifiche al piano di riorganizzazione dei servizi sanitari sono state al centro della conferenza dei sindacisvoltasi. Alla fine 17 voti favorevoli, 2
contrari (Fondi e Sonnino) e 4
astenuti (Terracina, Sperlonga, Monte San Biagio e
Gaeta). Per il momento il
commissario dell’Asl Giorgio
Casati è riuscito a schivare lo
scoglio principale, quello legato al taglio di Ortopedia a
Terracina ed al declassamento di Ginecologia a Fondi.
Proprio Casati ha illustrato
gli interventi sul territorio e
sulla rete ospedaliera. “La
bozza di atto aziendale verra'
sottoposta al vaglio della Regione –ha ricordato il commissario- ritengo importante l’introduzione della Uoc
Liste d'attesa, con una struttura che possa presidiare il
governo delle prestazioni.
Previsto un dipartimento
strutturale con Frosinone.
Come pure viene rafforzata
la strutturafarmaceutica, dal
momento che abbiamo problemi sul consumo eccessivo
di medicinali. Si studia la
possibilita' di avere due
strutture complesse per le
professioni sanitarie”. E’ sui
servizi territoriali che si dovrà misurare l’efficacia
dell’atto aziendale. “Puntiamo suun cambio di ruoloper i
distretti, che comunque ri-
parole critiche verso l’atto.
“Sono rimasto deluso da queste modifiche –ha detto il
sindaco di Terracina- viene
cancellato il reparto di Ortopedia di un intero presidio
che interessa 150000 persone, un numero in estate destinato a raddoppiare. In
questo modo si penalizzano
gli anziani, dal momento che
la maggior parte degli interventi al femore si eseguono
proprio al Fiorini”. E’ stato
quindi presentato un documento firmato da diversi sindaci che chiedeva all’Asl di rivedere
la
soppressione della Uoc
Ortopedia
del Fiorini.
Salvatore De
Meo è stato
il più fedele
alleato di Procaccini in questa battaglia che ha unito
Terracina a Fondi. “Avrei gradito la riattivazione del comitato di rappresentanza
–ha sottolineato il sindaco di
Fondi- ad oggi noto che si
continua a ragionare sul modello Caporossi. Io esprimo
parere negativo su questo atto aziendale. Si percepisce
sul territorio una carenza nei
servizi sanitari. Si e' operato
un declassamento di Ortopedia a Terracina e di Ginecologia a Fondi. Non bisogna poi
dimenticare che il piano strategico 2014-2016 non aveva
le coperture finanziarie a
detta della stessa Regione.
Abbiamo quindi il timore che
si vada verso la configurazione di una macroarea fra Latina e Frosinone”. Solidali con
Procaccini si sono dichiarati
Anna Maria Bilancia (sindaco di Priverno), Carla Amici
(sindaco di Roccagorga), Eleonora Della Penna (sindaco
di Cisterna e presidente della
Provincia) e Claudio Damiano (sindaco di Sermoneta),
tutti però favorevoli all’atto
aziendali. In difesa della Regione Lazio è intervenuto
Sandro Bartolomeo. “Ricordo che la provincia e' stata
trattata bene dalla Regione,
essendo l'unica ad avere due dipartimenti di Emergenza
–ha affermato il sindaco di Formia- il bipolarismo ospedaliero e' semmai un problema
che va affrontato con l'amministrazione regionale. Sono
favorevole a questo atto aziendale, fermo restando che
serve una riorganizzazione
della rete riabilitativa”. Nella
sua replica il commissario
dell’Asl ha preso atto dei rilievi mossi sul presidio Centro. Casati ha quindi dato la
disponibilità a confrontarsi
sia su Ortopedia a Terracina
che su Ginecologia a Fondi.
Quanto al tema dei punti di
primo intervento, il commissario ha fatto intendere di avere un piano B, relativo ad una possibile se non probabile
loro riconversione.
Indirizzi bocciati
da De Meo, si
astiene Procaccini
g
Damiano Coletta e Giorgio Casati (Foto di Fabrizio Maffei)
marranno gli stessi sul piano
numerico –ha detto Casatima ildirettore deldistretto avrà maggiori poteri, per lui ci
sara' una funzione di committenza da svolgere. Sara' il
garante della comunita' locale. Si spoglierà del compito
della produzione e diventerà
il governatore della direzione generale sul territorio”.
Naturalmente non poteva
mancare il capitolo degli accorgimenti sui nosocomi. “E’
stato decisodi spaccarel'area
chirurgica e quella medica.
Da una parte il Dea di II livello
e dall'altro il resto della rete
ospedaliera -ha sottolineato
il commissario Asl- una unita' operativa per la Diagnostica e l'interventistica sul
Dea di II livello ed un'altra solo disgnostica per Fondi, Terracina e Formia”. Altro fronte
caldo è quello dell’Università. “Cisono problemiper l'integrazione coni mediciospedalieri –ha ammesso Casatima noi non facciamo che applicare il protocollo d'intesa
previsto dalla Regione. Tre u-
nita' operative semplici all'Icot erano state assegnate all'Asl, ovvero Neurologia,
Cardiologia e Chirurgia senologica. Ora non lo saranno
piu'. Purtroppo adesso abbiamo tre unita'operative complesse in piu' di quelle che dovremmo avere. Ci sono infatti 54 letti in carico all'Icot che
non rientrano piu' nell'ambito dell'Asl”. Ma sul piano pratico è sui tagli al Fiorini e al
SanGiovannidiDio chesièanimato il dibattito. Nicola
Procaccini ha pronunciato
IL DOCUMENTO
Sarà creata una struttura
per assistere gli immigrati
Maggiore attenzione al tema delle malattie infettive
L’atto aziendale è stato approvato
all'unanimita' dal collegio di direzione dell'azienda sanitaria. L’Asl
mantiene 88 unità operative complesse mentre rimodula le Uos (unità operative semplici) che passano da 43 a 33. Il commissario
Giorgio Casati ha provveduto alla
rimodulazione dei Dipartimenti:
cinque di rete clinica di valenza aziendale (Area Critica, Servizi,
Materno Infantile, Area Chirurgica e Area Medica), un Dipartimento Strutturale per il governo gestionale ed organizzativo della rete ospedaliera, due Dipartimenti
funzionali, uno dedicato all’inte-
grazione ospedale-territorio, il secondo al coordinamento della rete
ospedaliera. Da segnalare la soppressione dei Dipartimenti clinici
aziendali dell’Area Chirurgica e
dell’Area Medica con contestuale
individuazione di due dipartimenti per ciascuna delle aree citate: il
primo focalizzato sul solo Presidio
S. Maria Goretti allo scopo di assicurare un governo specifico delle
strutture afferenti anche in considerazione del percorso di realizzazione del Dea II livello, il secondo
destinato al governo delle strutture afferenti ubicate nei restanti tre
presidi ospedalieri. Di estrema ri-
levanza la creazione di una struttura che per l'assistenza primaria
degli immigrati. Altre proposte di
modifica, riguardano interventi di
carattere marginale quali: la riunificazione delle attività di anestesia e rianimazione; la soppressione della Uoc di Radiologia Interventistica presso il Dea II Livello e il mantenimento della Uoc di
Radiodiagnostica Dea II Livello la
cui soppressione era prevista a
partire dal 1° gennaio 2017 in favore della precedente per dare origine ad una Uoc aziendale di Radiodiagnostica che, a questo punto, viene invece ridenominata li-
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mitandone la sfera d’azione ai restanti tre presidi ospedalieri. Tra
le nuove Uoc merita una segnalazione quella riguardante le liste
d’attesa. Lo Staff della Direzione
Strategica passa da 5 a 9 Uoc e da 4
a 2 Uos. La Line Tecnico-Amministrativa passa da 11 a 6 Uoc e mantiene una Uosd con saldo complessivo. Presso il Dipartimento di
Prevenzione, si evidenzia l’attiva-
zione di 2 Uosd (Screening; Profilassi e Sorveglianza Malattie Infettive). Inoltre si registra la trasformazione dell’attuale Dipartimento Interaziendale funzionale
con la ASL di Frosinone, in Dipartimento Strutturale finalizzato alla gestione, oltre che del settore
Tecnico Patrimoniale, delle funzioni di Provveditorato e dei Sistemi Informativi.
In prospettiva si passa dall’orbita dei cugini di Terracina a quella del “Dono Svizzero” di Formia, ma per il resto nessun sostanziale cambiamento rispetto alla vecchia stesura dell’atto aziendale, per quanto riguarda il “San Giovanni di Dio” di
Fondi. Ed il problema è proprio questo: il
“surplus” a suo tempo assicurato dai vertici della Regione, in particolare relativamente ad Ostetricia, Ginecologia e pronto
soccorso, si è confermato un miraggio.
Quasi scontato, dunque, il “no” ratificato
ieri - quasi in solitaria - dal primo cittadino della Piana, Salvatore De Meo: “Il mio
voto non poteva non essere quello poi espresso, anche perché si sono avuti circa
due anni per valutare l’impatto effettivo
del piano Asl”, ha detto dopo la Conferenza dei sindaci. “Ho votato ‘no’ perché non
LA REAZIONE
condivido questo modello di sanità. Nonostante le parziali modifiche, che guardano solo alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale nell’ottica di far decollare il modello della presa in carico del paziente cronico, per me questo atto aziendale rappresenta ancora la politica figlia
dell’ex manager Michele Caporossi, un
modello inadeguato che non tiene conto
delle peculiarità dei territori”. Senza contare che quelle apportate dal commissario
dell’Azienda sanitaria pontina Giorgio
Casati in relazione all’ospedale di Fondi,
ha ricordato De Meo, “non sono modifiche
che vanno nella direzione che il governatore Nicola Zingaretti ci aveva prospettato nei mesi scorsi, quella di un potenziamento. Che, ne siamo consapevoli, potrà
esserci solo con un intervento regionale”.
Intervento nelle intenzioni di De Meo da
sollecitare per l’ennesima volta nel corso
di un prossimo vertice con lo stesso Zingaretti, da tenersi a giorni. Un altro dei
motivi del “niet” di ieri: “Voglio avere ancora più forza e legittimità per chiedere di
tenere conto delle rivendicazioni degli utenti, e nello specifico di quelli che fanno
riferimento agli ospedali di Fondi e Terracina, che meritano un’attenzione di tipo
diverso”. Non manca una stilettata agli omologhi pontini del fronte del “sì”: “La
Conferenza dei sindaci non si rende conto
che più si avallano determinate decisioni,
più da Roma riterranno che quella intrapresa sia la strada più opportuna. E personalmente credo che il livello di percezione
dell’offerta sanitaria da parte degli utenti,
da Latina a Formia, sia tutt’altro”.
Il sindaco di Terracina porta a casa un risultato DAMIANO COLETTA
Procaccini ora esulta:
“Vince il buon senso”
“Piano condivisibile
e positivo per Latina”
La soppressione della Uosd di Ortopedia verrà ridiscussa
Chiesto all’azienda anche il potenziamento del personale
Si riaccendono le speranze sul mantenimento del
reparto
di
Ortopedia
dell’ospedale Alfredo Fiorini di Terracina. Potrebbe
essere rivista la decisione
di sopprimere l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale. E’ quanto assicurato ieri mattina dal
commissario dell’Azienda
Sanitaria di Latina Giorgio
Casati nel corso della
Conferenza dei Sindaci
convocata per discutere la
botta di modifica dell’Atto
Aziendale approvato un
anno e mezzo fa. “E’ stata
una vittoria del buon senso” ha commentato il sindaco Nicola Procaccini. Il
commissario dopo aver visionato il documento presentato dal primo cittadino e sottoscritto da almeno dieci Comuni si è detto
disponibile nel rivedere il
passaggio sulla soppressione della Uosd di Ortopedia e il suo accorpamento con il Dono Svizzero di Formia. Il documento illustrato dal primo cittadino ricorda come “l’Atto Aziendale approvato
nel 2015, ha trovato ad
oggi solo una parziale e limitata applicazione ed attuazione. Particolarmente
per quanto riguarda il no-
Soddisfazione per l’esito del voto della conferenza
sull’atto aziendale è stata espressa dal sindaco Damiano
Coletta. “Esprimo parere favorevole alle modifiche proposte – ha sottolineato il Sindaco Damiano Coletta nella
sua dichiarazione di voto – perché condivido il principio
di dare valore ai distretti sanitari affinché siano potenziati i servizi ai cittadini e al Direttore di Distretto quale
ricognitore dei bisogni di salute del territorio. La nostra
è una provincia complicata perché estesa, lunga, per cui
dobbiamo essere capaci di contenere l’affluenza dei pazienti in ospedale: mandare in ospedale meno persone,
o meglio mandarci chi ne ha davvero bisogno. Per riuscire a fare questo dobbiamo lavorare al potenziamento dei
territori, soprattutto sul fronte della prevenzione, fermo restando che al presidio di Latina va riconosciuta la
dignità di Dea di II livello valorizzando le risorse professionali ospedaliere, così come la struttura di Formia deve essere adeguata perché sia un Dea di I livello e gli altri
presidi ospedalieri periferici devono essere rimodulati
in funzione dei due Dea. Oltre a ciò – ha aggiunto il Sindaco – condivido del nuovo Atto alcuni spunti quali l’assistenza alla popolazione migrante e l’attenzione alla
Terapia del Dolore a alle Cure Palliative. Il mio parere è
favorevole – ha concluso Coletta – perché sono convinto che sarà più funzionale in futuro innestare su un impianto giusto eventuali rimodulazione”.
“
L’ospedale Fiorini
punto di riferimento di un’area vasta
”
socomio di Terracina,
pensato negli ultimi anni
per l’emergenza-urgenza”. Basti pensare agli accessi al pronto soccorso
del Fiorini registrati tra il
2015 ed il 2016, circa
33.500, che sommati a
quelli del San Giovanni di
Dio di Fondi, circa 24 mila,
“collocano i due nosocomi
dell’ex Presidio Centro tra
gli ospedali provinciali al
secondo posto dopo il
Santa Maria Goretti di Latina, tra i primi del Lazio”.
Inoltre, sempre nel documento, viene sottolineato
come il Fiorini negli anni
sia diventato “punto di riferimento di un’area vasta
che include gran parte dei
Comuni della fascia collinare, senza considerare
l’interazione positiva con
il San Giovanni di Dio per
un bacino di assistiti di
circa 150 mila utenti, che
nei mesi estivi si quadruplica”.
Pertanto “l’intenzione di
sopprimere la Uosd rappresenterebbe un grave
errore logistico e funzionale destinato a ripercuotersi negativamente sulla
salute di migliaia di nostri
concittadini” ha aggiunto
Procaccini che anziché tagliare chiede al numero uno della Asl di individuare
un responsabile per la Uosd e potenziare il personale.