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Cantiere biografico degli Anarchici IN Svizzera

Dati aggiornati al: 15/11/2016 ore 14:50

Chiave di ricerca:

Biografie lettera: S

SABATO Antonio

rappresentante commercio

Napoli 1888

Immigrato a Lugano TI e schedato come anarchico nel Casell.pol.centr. Roma - busta 4509. Nel fascicolo risulta "materiale a stampa" e nelle annotazioni: iscritto alla Rubrica di frontiera.

SABBADINI Giovanni

Falegname menuisier

Piacenza 3.12.1888 da Giulio e Enrichetta Castelli - Parigi 19.3.1936

.

Emigra a Berna/BE, poi espulso nel 1913 [prob. decisione unicamente cantonale) per "condotta politica sospetta".

Rientrato a Piacenza figura come un militante della Camera del lavoro sindacalista locale. Nel 1927 si trasferisce in Francia, installandosi nella regione parigina di Montreuil-sous-Bois, convivendo con A. Louise Vlaminck (nata Vander il 16.12.1891 in Belgio).

Nel 1934 la polizia lo segnala con frequentatore delle riunioni del gruppo anarchico locale e del Comitato pro vittime politiche di Parigi. Nel dicembre 1934, colpito da un decreto di espulsione, si reca a Marsiglia per alcuni mesi, per poi ritornare a Parigi e partecipare alla campagna contro le espulsioni promossa dal movimento anarchico.

Al suo funerale partecipano numerosi anarchici italiani.

Giovanni Sabbadini avait émigré à une date imprécise

en Suisse où il allait résider à Berne. En 1913, suite à «

une conduite politique suspecte

» il était expulsé et retournait à Piacenza où il allait être un militant actif de la Chambre du travail. A la fin 1927 il émigrait en France et s’installait en région parisienne à Montreuil-sous-Bois. Il y vivait alors avec A. Louise Vlaminck (née Vander le 16 décembre 1891 en Belgique).

En 1934 la police le signalait comme un habitué des réunions du groupe anarchiste local et du Comité en faveur des victimes politiques de Paris. Ses activités lui valaient alors d’être l’objet le 26 décembre 1934 d’un arrêté d’expulsion. Il gagnait alors Marseille où il allait rester quelques mois avant de revenir à Paris pour y participer à la campagne menée par le mouvement libertaire contre les expulsions et enfaveur du froit d’asile.

Giovanni Sabbadini est décédé à Paris le 9 mars 1936. A son incinération participèrent un grand nombre de militants anarchistes italiens.

FONTI: DBAI / DIMA (AD Gard 1M757 - Menées terroristes) /

SABBADINI Giulio

Carpentiere

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Calcinate-Treviglio 29.5.1872 da Giovanni e Maria Corenzi Residente a Cossonay /VD nel 1903. Nel 1912 è a Losanna /VD.

FONTI: GB // Anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France, Min. de l'Intérieur, avril 1903 //

SACCHI Cesare

muratore

Borgnovo Val Tidone (PC) 1872

Nel 1912 risulta residente a Obermatt (Engelberg-Obwalden).

(Emigrato al Cairo e a Lucerna LU. Schedato come anarchico nel Casell.pol.centr. Roma - busta 4516.) FONTI: GB // Verzeichnis von Anarchisten..., agosto 1912, E21/14565, info di WP // (CPC Roma non visionato) //

SACCHI Egidio

ex legatore libri

Milano 1872

Immigrato in CH e schedato come anarchico nel Casell.pol.centr. Roma - busta 4516.

SACCO Antonio

muratore

Bogogno (NO) 1870

Immigrato in CH e schedato come anarchico nel Casell.pol.centrale di Roma - busta 4518.

SACCO Luigi (Louis)

Sarto, gessatore, minatore, pittore

Levistate di Veruno (No) 31.12.1887

- (1949?) Dom. a Ginevra.

Con il fratello Humbert nel corso di un interrogatorio dichiarano apertamente che sono anarchici, membri del gruppo Germinal e del Réveil. Segnalato nuovamente nel maggio 1912, a GInevra, a causa della visita in CH dellImperatore tedesco.

Iscritto alla Rubrica di frontiera (italiana).

FONTI: ME-GB // Police judiciare, Genève, 1909-1939 // [Casell.centr.pol. di Roma-non visionato] // segnalazione del 20.6.1912: Besuch. des Deutsch. Kaisers //

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SACCO Umberto

Meccanico

San Veruno, 14.3. 1890

Dom. a Ginevra.

Con il fratello Luigi* nel corso di un interrogatorio di polizia dichiarano apertamente di essere anarchici, membri del gruppo Germinal e del Réveil. Risultano entrambi domiciliati a Ginevra nel 1912.

FONTI: GB // Police judiciare, Genève 1909-1939 // [ inserito come socialista nel Casell.pol.centr. di Roma-non visionato] // segnalato nel maggio 1912 a proposito della visita dell'Imperatore tedesco in CH: Besuch des Deutsch. Kaisers //

SADIER Jules Alexandre (Francia) 1862 - Buenos Aires 8.3.1936

.

Refrattario al servizio militare si rifugia in Svizzera, a Ginevra /GE, dove collabora nel 1883 con Jean Grave* a Innocenti... poi dopo l'espulsione di Grave nel settembre 1885, si reca in Belgio, da cui viene espulso.

Le Révolté,

accanto a Belnet (disertore, compositore), Steiger*, Bareis (tedesco, sarto), Ries*, Perrare*, Dumartheray*, Herzig*, Cretton*, Naglia*, Nel 1886 è a Buenos Aires, come redattore con Emile Piette e José Falconnet del settimananale anarchico francese

La Liberté

(1893-1894), poi nel 1895 riprende la libreria di Piette (deceduto) e collabora alla stampa libertaria internazionale, tra cui il bollettino parigino antimilitarista Pure autore di un rapporto sulla storia del movimento operaio argentino inviato per il Congresso rivoluzionario internazionale di Parigi nel settembre 1900.

Temps Nouveaux-Bulletin AIA

(1906).

Rientra a Parigi nel 1910 ca, sempre attivo nel movimento anarchico. Nel corso della prima guerra collabora al foglio interventista (1916-1919) pubblicato da Grave.

Dal 1926 al 1935 risiede a Nizza, collaborando a

L'Emancipateur

,

Plus Loin,La Voix Libertaire

...

L'8 novembre 1935 rientra presso i suoi figli a Buenos Aires, e muore l'8 marzo 1936 da un tumore allo stomaco.

Opere: Les conditions d'une paix durable (publ. des T

emps Nouveaux,

1918).

Né vers 1862 - mort le 8 mars 1936

.

Insoumis au service militaire, Alex Sadier s’était réfugié en Suisse où il avait collaboré avev Jean Grave, redacteur du Révolté... puis en 1885 en Belgique dont il fut expulsé.

En 1886 il arrivait en Argentine et militait à Buenos Aires où il fut l’un des rédacteurs avec Emile Piette et José R. Falconnet

Pierre Quiroule

de l’hebdomadaire anarchiste français

La Liberté

(Buenos-Aires, 13 numéros du 25 janvier au 17 avril 1893, puis 26 numéros du 18 mars au 3 septembre 1894). A la mort de Piette en 1895, il reprenait la librairie fondée par celui-ci et collaborait à plusieurs titres de la presse libertaire internationale dont le bulletin antimilitariste

AIA

(Paris, 3 numéros d’octobre à décembre1906) animé par Miguel Almereyda et Eugène Merle ainsi qu’aux organes argentins

El Perseguido

et

La Anarquia

.

Il fut l’auteur d’un rapport sur l’histoire du mouvement ouvrier argentin envoyé pour le congrès révolutionnaire international tenu à Paris en septembre 1900.

Vers 1910 il revenait en France où il continuait à militer. Pendant la guerre il collabora à la feuille interventionniste

Temps Nouveaux Bulletin

(Paris, 16 numéros de mai 1916 à juin 1919) éditée par Jean Grave.

De 1926 à 1935 il résidait à Nice où il collaborait notamment à

Plus Loin

(Paris, 1925-1939) du Docteur Pierrot, aux

L’Emancipateur

(Flemalle Grande, 1928-1936) de Camille Mattart,

Publications de la Révolte et des Temps Nouveaux

(Robinson, 1920-1936) de Grave et à

La Voix Libertaire

(Limoges, 1929-1939) l’organe de l’AFA.

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Le 8 novembre 1935 Alex Sadier retournait auprès de ses enfants à Buenos Aires où il décèdait le 8 mars 1936 d’un cancer de l’estomac.

Oeuvre : - Les conditions d’une paix durable (Publications des Temps Nouveaux, 1918).

FONTI: GB // Feuille fédérale, Rapport du procureur général de la Confédération au Conseil fédéral sur les anarchistes en Suisse, mai-juin 1885 // DIMA -

Plus Loin

No 133

, Temps Nouveaux

, René Bianco "Un siècle de presse anarchiste" // Jean Grave, "Le Mouvement libertaire", Paris 1930 //

SAGLIONI Giuseppe

Carpentiere, facchino

Minerbo (BO) 15.2.1882 da Gaetano e Marianna Gaian

i Per la sua attività politica a Zurigo /ZH viene segnalato anche alla polizia italiana nel 1898. Rimpatriato nel 1903, viene periodicamente vigilato sin dal 1911 fino al 1942.

Il 10.7.1942 viene radiato dall'Italia dall'elenco dei sovversivi.

FONTI: GB // (casell. politico centrale di Roma - non visionato - annotazione: "radiato") // T. Marabini (tratto dal diz. biogr. "Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese") /

SALA Celestino

muratore

Brusacco Cavagnolo (TO) 1883

Emigrato a Ginevra GE e in Francia a Lione, schedato dal 1912 come anarchico nel Casell.pol.centr. di Roma - busta 4527.

SALA Giovanni

Olcenengo (No) 1881

Immigrato a Losanna VD, schedato dal 1910 come anarchico nel Casell.pol.centr. di Roma, busta 4527.

SALA Pellegrino

Calzolaio

Rubbiano 1.8.1870 da Giuseppe e Francesca Torraca

- S'ignorano luogo e data di morte Milita nel movimento libertario di La Spezia sin dal 1893. Nel 1904 sostituisce Giuseppe Farina alla gerenza del settimanale

Il Libertario

di Binazzi.

Nel maggio 1905 per evitare 2 anni di carcere per reati di stampa, si rifugia in Svizzera. Mentre si trova a Bellinzona /TI, viene a conoscenza che il 3 luglio la Corte d'assise di Sarzana gli ha inflitto 3 anni di reclusione per un articolo antimilitarista apparso sul periodico. Si sposta tra le città elvetiche nell'intento di far perdere le tracce. In ottobre si trasferisce a Basilea dove rimane fino al gennaio 1907. Poi probabilmente a Zurigo.

Nel novembre 1912 è di nuovo a Basilea, ma il 20.1.1912 (???) viene raggiunto da un decreto di espulsione ed è consegnato a Como alle autorità italiane e tradotto nelle carceri di Sarzana.

Per effetto di un'amnistia è rimesso in libertà nel febbraio 1914. Poi abbandona la militanza.

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FONTI: DBAI

SALADINO Francesco

insegnante elementare

Bisacquino (PA) 1881

- 21.4.1934

Immigrato in Ticino, a Bellinzona, schedato dal 1904 come anarchico nel Casell.pol.centr. Roma, busta 4529. Annotazioni:

"radiato"

.

Giunge in Ticino nel 1904, segnalato dalla polizia italiana come anarchico e, in base ai ragguagli di Roma viene espulso nel 1905.

Ritorna più tardi a Bellinzona TI, diventando sin dal 1921 "l'uomo forte" del fascismo in Ticino.

[Vedi anche Ferrante*, in cui si rileva che il Saladino divenne console fascista...].

Infatti già dal settembre 1922 sul quotidiano socialista Libera Stampa non mancano numerose comunicazioni del suo attivismo, e neppure "apprezzamenti" del genere:

"il fascista Saladino non è neanche capace di suscitare sdegno. Fa semplicemente schifo"

(9.10.1922)

;

inoltre è

"dirigente del fascio locale"

(22.5.1926)

, "segretario del Direttorio fascista"

(7.1.27

), "vice Console"

a Bellinzona (20.9.1928),

"Capo banda del fascismo bellinzonese"

(13.6.1929).

FONTI: GB // Casell.pol.centrale di Roma non visionato // "Fra Roma e Berna", Franco Angeli 1986 //

Libera Stampa

, organo del Partito socialista ticinese, art. citati // Mauro Cerutti in

SALATI Vinicio

Redattore, scrittore, poeta, traduttore, libero giornalista.

Paradiso /TI 9.7.1908 da Umberto e ... - Lugano 27.10.1994

.

Originario di Caneggio /TI.

Socialista, membro del Libero Pensiero, della Loggia Signa Hominis (e altre...).

"...Una delle poche personalità locali che in qualche modo fecero da mediatori con questi ambienti, fu V. Salati, figura di intellettuale originale e imprevedibile... Spirito ribelle, a vent'anni era già a Francoforte dove si guadagnava da vivere accompagnando al pianoforte. Qui conosce Georg Grosz, Otto Dix, Kokoscka, Johnny Friedländer. È in contatto con Ignazio Silone il quale, prima di ottenere il permesso di restare in Svizzera, fu accolto e nascosto da lui a Lugano. Fu in relazione con Kurt Kläber, scrittore tedesco fra i primi a lasciare la Germania con la moglie scrittrice Lisa Tetzner, dopo l'arresto per essere stato il fondatore della Lega degli scrittori proletari rivoluzionari. In casa sua a Carona conobbe Bertold Brecht e Helene Weigel, che vi soggiornarono esplorativamente prima di orientarsi verso altri luoghi di residenza. Salati fu uno dei pochi a non vedere nei forestieri tedescofoni solo una minaccia della colonizzazione, bensì un valore grazie al quale uscire dalle secche della chiusura cultura locale. Non è però un caso che, dopo la morte, la sua figura sia stata rimossa, mentre lo studio del suo ruolo culturale potrebbe essere d'esempio a un'apertura su quel mondo che sarebbe ora di considerare non episodicamente ma in rete"

(Carlo Piccardi).

Frequenta il ginnasio e il liceo a Lugano, poi università di Francoforte, Berlino e Zurigo.

Redattore dal 1934 al 1940 del quotidiano socialista

Libera Stampa

. Collabora attivamente con Canevascini e compagni socialisti nel gruppo antifascista clandestino "Liberi e Svizzeri" [esiste un'intervista su queste attività raccolta da Marco Cerruti].

Presente a Barcellona nel 1936 per i previsti giochi olimpionici, vi rimarrà per alcune settimane, proprio nel corso della Rivoluzione di luglio, conoscendo alcuni anarchici. Il suo nome appare in una copia del lungo elenco di un quaderno dell'anarchico Giuseppe Pasotti (tramite importante per il passaggio ed info in Spagna - copia sottratta) residente a Perpignano, inviato dal Capo divisione polizia politica italiana, Ministero dell'Interno in Francia, alla Divisione affari generali e riservati, del 26. 11.1937.

Dal 1943 al gennaio 1973 direttore del settimanale l'

Azione

(coop. Migros). Più tardi collaboratore della Radio della Svizzera italiana

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(300 lavori radiofonici), della RAI ed in seguito libero giornalista e traduttore di numerose pubblicazioni dal tedesco e dal francese.

Vicepresidente dell'Associazione svizzera dei giornalisti, membro del comitato della società svizzera degli scrittori svizzeri.

Nel 1937 gli viene attribuito il Premio Schiller per la raccolta di liriche "La Casa vuota", 1936. In seguito pubblica "Carota Bill" 1989, "Lugano: bella terra ospitale", 1990.

Amava sovente dire - e senza peli sulla lingua - del quotidiano ticinese (cui aveva anche collaborato)

Il Corriere del Ticino

: "

Il Corriere del cretino

" (Fonti G. Bottinelli).

FONTI: GB // Carlo Piccardi in "Dare un senso alla nostra frontiera", in "Diario di un volontario svizzero nella guerra di Spagna", La Baronata 1986 // DSS // per il gruppo antifascista "Liberi e Svizzeri" vedi Fondo Fondazione Pellegrini-Canevascini 01, PST // Ministero dell'Interno [italiano], Direzione generale della pubblica sicurezza, divisione polizia politica, 26.11.1937 // Mario Agliati,

laRegioneTicino Corriere del Ticino

, 28.03.2009 // Vedi sua introduzione in Albert Minnig, , 29.10.1994 //

Corriere del Ticino

31.10.1994 per la Loggia //

Libero Pensiero

, Caslano dicembre 1994 //

SALERNO Diego

Segnalato da Tunisi nel 1934 come diffusore del

Risveglio anarchico

di Ginevra, fa la spola con Pantelleria ...

FONTI: G. Sacchetti, "Anarchici e pubblica sicurezza 1921-1943", in La Resistenza sconosciuta, Zero in Condotta 2005 /

SALGHINI Giulio

1864 – Zurigo marzo 1944.

Attivo nel gruppo libertario zurighese già nel corso della Prima guerra mondiale (vedi Copetti).

FONTI: Risv. aprile 1944, No 86 //

SALIVES Jean-Baptiste Auguste (alias Claude LE MAGUET)

Tipografo, correttore

Albas (Francia) 27.4.1887 da Dominique e Marie Gaignebé - Chêne-Bougeries /GE 14.7.1979

.

Cittadino francese.

Dall'età di 6 anni fino ai 16 anni, è ospite dell'orfanatrofio di Cempuis diretto da Paul Robin, dove segue un apprendistato di tipografo.

Lavora al giornale

L'Anarchie

e conosce Victor Serge, Mauritius, Libertad, Paral-Javal, Lourolot, Faure, poi si stabilisce nella comunità d'Aiglemont (Ardennes) fondata da Henry Fortuné. Obiettore, nel 1908 si rifugia in Belgio, ritorna in Francia (1908-1909) lavorando come tipografo dall'anarchico e sindacalista Benoît Broutchoux, scrive sul

Journal du Peuple

(organo del sindacato minatori).

Arrestato a Lille in una manifestazione è condannato a 1 mese di prigione, ma la sua vera identità non viene conosciuta.

Dopo le persecuzioni legate all'affare della Banda à Bonnot del 1912, si rifugia in Svizzera e dal 1913 è a Losanna /VD, dal 1914 Ginevra (con la sua compagna Marcelle, da cui ha avuto una figlia). In questo periodo collabora a

La Voix du Peuple

di Losanna, a

Le Réveil anarchiste

Ledrappier e Cécile Noverraz la rivista ad una anarchismo non violento, tolstoiano, di cui è direttore dal 1917 al 1919 (e da lui in parte illustrata). Rivista che non aderì, a differenza di , a

Demain La Feuille

di Ginevra (dal 1917 al 1920). Fonda a Ginevra , su consiglio di Guilbeaux, con Frans Masereel, Albert

Les Tablettes

(ottobre 1916 -gennaio 1919 stampato dall'Imprimerie des UO), che si inspira alle idee zimmerwaldiane né al programma bolschevico. D'altronde rifiutò il segretariato di

Demain

offertogli da Guilbeaux.

Dal 1920, lavora come correttore presso la Società delle nazioni (SDN).

Nel 1939, pensionato per malattia, ritorna in Francia non volendo apparire refrattario nella lotta antifascista, ma viene subito imprigionato a Lione poi a Quimper. Dopo tre mesi riesce a rientrare a Ginevra, collabora a

Liberté

di Lecoin e ai

Cahiers de l'humanisme libertaire

di Gaston Leval, consacrandosi soprattutto alla poesia.

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Opere: "Antologie des écrivains réfractaires de langue française" (1927), "Les anarchistes et le cas de conscience" (Parigi 1921), "Un ouvrier de poésie: Claude Le Maguet" (antologia versi e prosa), La Tour de Feu, No special, cahier 105, marzo 1970.

Fils d’un receveur des contributions indirectes établi à Paris en 1888, Jean Salives dit Claude Le Maguet fut confié, à l’âge de six ans, à l’orphelinat Prévost à Cempuis (Oise), dirigé par Paul Robin, après le départ de sa mère du domicile conjugal. Il en sortit à seize ans, ayant appris le métier de typographe, marqué par les idées libertaires. À partir de 1903, il travailla d’abord comme apprenti à Paris. Puis, il s’embaucha à l’Anarchie où il côtoya Libertad, le jeune Kilbatchiche Victor Serge, Mauricius, Georges Paraf-Javal, André Lorulot, Sébastien Faure. Il rejoignit la petite communauté anarchiste internationale d’Aiglemont, dans les Ardennes, crée par Fortuné Henry frère d’Émile. Il y composa des brochures anarchistes. Appelé sous les drapeaux, il déserta après trois semaines passées dans une caserne de Vendée. Ce fut le début d’une longue insoumission et illégalité, d’une vie de vagabond durant laquelle il dut changer de noms, de métiers.

Passé en Belgique, il revint en France à Lens (Pas-de-Calais) où il trouva une place de typographe chez Benoît Broutchoux, d’octobre 1908 à la fin de 1909, et écrivit ses premiers articles dans le Journal du Peuple. Arrêté à Lille lors d’une manifestation en faveur d’un camarade incarcéré, il fut condamné à un mois de prison. Il mena alors une vie errante sous différents pseudonymes : Trivaux, Prevel, Béhier, Malaise. Ayant trouvé un emploi à l’hôtel de ville, il dut l’abandonner à la suite des arrestations consécutives à l’affaire Jules Bonnot. En 1912, il rencontra Marcelle, la cousette qui deviendra la compagne de sa vie. Il passa ensuite en Suisse, travailla comme typographe à Lausanne, puis à Genève. À la déclaration de guerre, il resta fidèle à « l’internationalisme prolétarien » selon sa propre expression.

Claude Le Maguet fit bientôt partie des milieux pacifistes et rencontra Frans Masereel, Henri Guilbeaux, Pierre-Jean. Jouve, René Arcos, Romain Rolland, Birukoff, J. Humbert-Droz. En 1916, peu après la création de la revue « zimmerwaldienne » Demain (Genève, 1916-1919), et sur les conseils de son fondateur Henri Guilbeaux, il fonda, avec F. Masereel, Cécile Noverraz et Albert Ledrappier, la revue les Tablettes (Genève) dont le premier numéro parut en octobre avec un dessin de Masereel. Nées pour dénoncer la guerre, les Tablettes voulaient s’adresser à un public plus large que celui de Demain ; et, à la différence de cette revue, les Tablettes n’adhérèrent jamais aux idées zimmerwaldiennes ni au programme bolchevik. Le Maguet refusa le secrétariat de Demain. Sa revue, marquée d’abord par les idées anarchistes, se rattacha à la philosohie de la non-violence inspirée par Tolstoï qu’il avait lu avant la guerre, notamment "La Loi de violence ou d’amour". En témoigne un beau numéro consacré à Tolstoï en juin 1917, orné d’un bois gravé de Masereel et le texte de Tolstoï « Le patriotisme et la paix » (n°23).

Des textes d’une rare qualité littéraire parurent dans les Tablettes : poèmes de Pierre-Jean Jouve tirés de "la Danse des morts" (1917), de Marcel Martinet tirés des "Temps maudits", de Le Maguet lui-même. Romain Rolland y publia une « Adresse à Gorki » (août 1917) et le jeune Jean de Saint-Prix, dans le même numéro, sa « Lettre aux Suisses », signée Jean-Louis. Les Tablettes cessèrent de paraître en janvier 1919 (numéro 27). « Ce fut la plus libre, la plus noble, la mieux rédigée et la mieux présentée de ces revues protestataires » écrivit M. Martinet en septembre 1919.

Claude Le Maguet collabora également aux journaux suisses, la Voix du Peuple, la Feuille(Genève, 28 août 1917 à 14 août 1920, quotidien puis hebdomadaire) de Jean Debrit (articles non signés jusqu’à la fin de la guerre) et illustré par Masereel et en France aux Cahiers idéalistes, aux Humbles (Roubaix, 1913-1914, puis Paris, 1916-1940) de Maurice Wullens En 1920, Claude Le Maguet entra comme correcteur à la SDN. En 1939, il fut mis à la retraite pour maladie. Convalescent, il retourna en France, à la déclaration de guerre, ne voulant pas faire figure de réfractaire dans une guerre contre le fascisme. Il fut emprisonné à Lyon, puis à la caserne de Quimper. De retour à Genève, il fut, selon ses propres mots, « happé par la poésie ». Il collabora toutefois à Liberté (Paris, 1958-1971) de Louis Lecoin et aux Cahiers de l’Humanisme libertaire (Paris, 1963-1976) de Gaston Leval.

FONTI: GB scheda it. / ME scheda fr. // DBMOF // Ephéméride anarchiste // DIMA // Le Rév. 1.1.1916, suo art. in favore dell'antimilitarismo di Romain Rolland //

SALVAGNI Augustin

tipografo typographe

Dolceacqua (Italia) 1857 -

Dom. a Losanna /VD.

Partecipa nel settembre 1901 a una riunione del Syndicat mixte international al café Umiglia a Ginevra, alla presenza di Luigi Bertoni e di ca 45 operai, in maggioranza Italiani.

[GB: si tratta forse dello stesso Salvagni espulso da Grenchen nel 1913? - Risv. 1.11.1913]

Né en 1857 à Dolceacqua (Italie),

travaille à Lausanne.

Participe en septembre 1901 à une réunion du Syndicat mixte international au café Umiglia, rue de la Fontaine à Genève, avec Bertoni et environ 45 autres personnes, en majorité des Italiens.

FONTI: ME / AFS: E21 13982

SALVATERRA Umberto

....... di Anselmo Residente nel 1902 a Bellinzona TI e Mesocco GR.

FONTI: GB// Anarchici residenti nel Canton Ticino, lista 1902 //

SALVIONI Carlo

Filologo, linguista, professore

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Bellinzona 3.3.1858 da Carlo e Martina Borsa - Milano 20.10.1920

.

Sposato con Enrichetta Taveggia.

Frequenta il collegio San Giuseppe a Locarno /TI, il ginnasio cantonale di Lugano /TI, ha come compagno di scuola Mosè Bertoni, poi il liceo.

Nell'inverno 1873 conosce Elisée Reclus che, liberato dalla prigione di Versailles e al bando per 10 anni dalla Francia, si era stabilito nell'aprile 1872 alla Levina di Pazzallo /TI (con la moglie Fanny Lherminez, la suocera e le due figlie nate dal primo matrimonio) per poi stabilirsi nella Svizzera romanda nell'agosto 1874, e con il quale rimarrà in contatto epistolare per diversi anni.

Nel 1874 conosce Bakunin, appena giunto a Lugano proveniente dalla Baronata.

Per la morte di Bakunin il 3 luglio 1876 è a Berna, sulla sua tomba parlano i rappresentanti dell'Internazionalismo anarchico: Schwitzguébel, Guillaume, Elisée Reclus per la FG, Carlo Salvioni a nome della gioventù rivoluzionaria italiana, Paul Brousse per la gioventù rivoluzionaria francese e Betsien per il proletariato di lingua tedesca.

Da Bellinzona, una lettera al Comitato federale giurassiano, in data 7 ottobre 1876 Salvioni annuncia la fondazione di una sezione ticinese e l'adesione alla FG (quote: 7 - poi 12 paganti secondo "Guillaume"). Probabilmente l'iniziativa di Salvioni di organizzare una sezione così piccola deve collegarsi al fatto che la sezione Ceresio di Lugano sta orientandosi in senso antibakuniano sotto l'influenza di Malon, Favre, Zanardelli, Nabruzzi.

Nell'ottobre 1875 su Santandrea, Z.X.

La Plebe

sottoscrive un manifesto "a favore di tutti i cittadini attualmente detenuti per cospirazione itnernazionale" accanto a Emilio Borghetti, Gaetano Grassi, Olympe Koutouw [Olimpia Kutuzova], Serafino Mazzotti, Marietta Focaccia, Enrico Cima, Domenico Carpaneti, Michele Bakounine, Armand Ross, Kravtchesnay [prob. Kravcinskii), Giuseppe Nel 1875 si era iscritto in medicina all'UNI di Basilea, ma sotto l'influenza di Cornu si interessa agli studi di dialettologia. Ritorna a Bellinzona, poi nell'ottobre 1876 a Lipsia, sempre per studi di medicina. Alla notizia della insurrezione internazionalista del Matese (5.4 – 12.4. 1877) Salvioni vorrebbe accorrere a fianco degli amici Cafiero e Malatesta, ma Reclus in una lettera lo distoglie da questa decisione. Dalla Germania collabora con quattro articoli tra il gennaio e marzo 1877 al giornale

Il Martello

di Bologna e tra il 1877-78 tre corrispondenze sempre da Lipsia pubblicate su

Le Travailleur

di Ginevra.

Crisi di studi, ma anche di politica: nel 1878 interrompe gli studi di medicina, sempre a Lipsia si iscrive in filosofia, poi approfondendo la filologia romanza e classica, grammatica sanscrita, storia letteraria italiana e poesia provenzale con l'obiettivo dell'insegnamento universitario. Probabilmente passa qualche giorno dell'agosto 1879 presso Reclus a Clarens.

Dottorato nel 1883 (su "Fonetica del dialetto moderno della Città di Milano") laureato in filologia romanza, lingua e letteratura latina, linguistica generale. Libero docente a Torino in Storia comparata delle lingue classiche e neo latine, poi Milano, Pavia, come ordinario di storia comparata delle lingue classiche e neolatine fino al 1902. In seguito ancora a Milano nel 1901 e 1902.

Pubblica nel 1900 la bibliografia dei dialetti ticinesi e lo studio tra il 1904 e 1905 "Lingua e dialetti della Svizzera italiana". Nel 1907 fonda il "Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana".

Abbandonato ormai l'anarchismo da oltre un ventennio, è membro del Partito conservatore, fonda con Francesco Chiesa una sezione ticinese della Società Dante Alighieri, subito guardata con sospetto dalle autorità federali che subdoravano intenti irredentistici. Poi "padre spirituale" e finanziatore del periodico di cultura sollecito alla conclusione del Risorgimento.

austriaco nel maggio 1916.

L'Adula

(primo numero: luglio 1912), sotto la direzione di Teresina Bontempi e Rosetta Colombi, sostenendo poi (sempre con F. Chiesa) l'impresa Libica e aderendo al nazionalismo interventista italiano come I suoi due figli, Ferruccio e Enrico, decisero di partecipare in quanto volontari alla guerra con l'Italia e furono uccisi dal piombo

Opere:

Gli scritti linguisitic

i, cinque volumi, a cura di Michele Loporcaro, Romano Broggini, Lorenza Pescia e Paola Vecchio, Ed. dello Stato del Canton Ticino, Bellinzona 2009.

FONTI: GB // Romano Broggini, "Due Anniversari: Carlo Salvioni e Clemente Merlo", Bellinzona 1971 // Romano Broggini, Appunti sui gruppi anarchici e libertari a Bellinzona, in "Pagine bellinzonesi", Bellinzona 1978 // Orazio Martinetti, in Giuseppe Polimeni "Lettere dal fronte di Ferrruccio e di Enrico Salvioni" in

Il Cantonetto laRegioneTicino

, Lugano giugno 2015 // , 9.12.2008 // Mauro Cerutti, "Fra Roma e Berna", Franco Angeli 1986 // Guillaume // PC Masini, "Eresie dell'Ottocento", Milano 1978 // Silvia Morgana e

SAMAIA Italo

meccanico elettricista

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Lugo 31.12.1878 da Giacomo e Cesira Forti - Bologna 8.05.1943

Fratello di Nino.

Probabilmente si reca con il fratello in Svizzera, per qualche tempo a Ginevra, dove risulta ancora nel 1903.

All'inizio della prima guerra passa al Partito socialista, poi sarà eletto al Consiglio comunale di Bologna e Milano.

FONTI: DBAI / Anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France, Ministère de l'Intérieur -aprile 1903 /

SAMAJA Nino (ps Kristen Larsen)

Medico Médecin

Lugo (RA) 30.7.1876 da Giacomo e Cesira Forti - Bologna 12.9.1959

.

Nell'ultimo decennio dell'Ottocento è più volte arrestato, in contatto con Malatesta e Cipriani. Il 30.9.1896 vi è un decreto di interdizione sul suolo francese. Dopo l'arresto nel 1898 dei redattori del periodico

L'Agitazione

(in cui scrive con lo ps. di Kristen Larsen

)

, si fa carico con Luigi Fabbbri ed altri, della compilazione e diffusione clandestina del giornale.

Si rifugia quindi a Ginevra nel 1899 e risulta studente in medicina. Coinvolto in un'inchiesta straordinaria della Confederazione per la pubblicazione dell'

Almanacco socialista anarchico per l'anno 1900

verrà tolto qualsiasi sospetto di partecipazione all'

Almanacco

assieme a Frigerio, Bertoni e Held, pubblicato a fine 1899, è in stato d'arresto per alcuni giorni nel gennaio 1900: verrà rilasciato su cauzione di frs. 1'500, versata da due compagni. Poco dopo , tanto che non verrà processato come Frigerio, Bertoni e Held, poi assolti dal Tribunale federale nel maggio 1900.

Risulta tra i fondatori del bilingue

Il Riveglio socialista anarchico / Le Réveil socialiste anarchiste

(1.7.1900) destinato a divenire uno dei più importanti giornali dell'anarchismo europeo. Più volte conferenziere con Ch. Fulpius e Luigi Bertoni su questioni riguardanti la religione o in difesa dello studente Basadonna* espulso dal canton Ginevra nel 1902. Delegato per la Svizzera al Congresso internazionale di Parigi del 1900 (vi sono decreti di espulsione contro i delegati stranieri venuti a Parigi - vedi anche il suo rapporto al Congrès antiparlamentaire international, "Conditions de la propagande anarchiste en Suisse" in

Les Temps Nouveaux,

suppl.

littéraire, No 23-32).

Nel frattempo, nel luglio 1900 si è laureato in medicina presso l'Università di Ginevra, nel 1902 sposa la rumena Eugenia Giulescu, nel 1903 ottiene il dottorato in medicina. Già residente a Bologna nel 1905, lascia definitivamente Ginevra nel 1907.

Rientrato in Italia, a Bologna, negli anni della Prima guerra si allontana dal movimento anarchico e si avvicina a quello socialista, pur senza iscriversi al partito. Nel 1933 non presta giuramento al regime fascista e di conseguenza è privato della libera docenza in patologia speciale medica dimostrativa. Nel gennaio 1940 è radiato dall'albo dei medici perché ebreo.

Nel secondo dopoguerra risulta iscritto al Partito socialista (Partito socialista di Unità proletaria) e diventerà vicesindaco di Bologna.

Non mancherà, nel 1953, di commemorare la scomparsa di... Stalin!

Alcune opere in francese: Traduttore dall'italiano al francese dell'opera di Guglielmo Ferrero, "Le militarisme et la société moderne", Stock 1899 "La législation ouvrière, résponse a M. Jaurès", 1902 (poi pubblicato in italiano nel 1906).

"Conditions .... " in

Les Temps Nouveaux

(vedi) "Le siège des convulsions épileptiformes toniques et cloniques", Genève 1903 (Premio della Facoltà di medicina, Ginevra 1905).

Né à Lugo (Ravenna, Italie) le 30.7.1876 ; mort à Bologne le 12.9.1959

anarchiste

L’Agitazione

police, il partit pour la France d’où il fut probablement expulsé.

publication de

l’Almanacco socialista anarchico per l’anno 1900,

Samaja fut alors au nombre des fondateurs du

Réveil/Risveglio

.

En 1897-1898, Samaja était membre de la Fédération anarchiste de Romagne. Après l’arrestation des rédacteurs du journal , Samaja prit en charge sa publication clandestine avec Luigi Fabbri, Felice Vezzani et d’autres. Traqué par la On le retrouve à Genève en 1899, où il étudia la médecine. Il fut inculpé avec Carlo Frigerio, Louis Bertoni et Emile Held pour la maintenu en détention quelques jours puis relâché sous caution, et libéré de tout soupçon ; ses co-inculptés furent tous acquittés par le Tribunal fédéral en mai 1900.

(voir Bertoni), puis délégué par les anarchistes suisses au Congrès antiparlementaire international de Paris en 1900 (voir son rapport, "Conditions de la propagande anarchiste en Suisse",

Les Temps Nouveaux,

suppl. littéraire, No 23-32). Il fit à plueisurs reprises des conférences, avec le libre penseur Charles Fulpius et Bertoni, sur la religion ou la défense des expulsés.

Il obtint son diplôme de médecine en 1902 et épousa une Roumaine, Eugenia Giulescu. Il quitta Genève probablement en 1907.

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De retour en Italie, il s’éloigna du mouvement anarchiste au cours de la guerre et se rapprocha des socialistes, sans pour autant s’inscrire au parti. En 1933 il refusa de prêter serment au régime fasciste et fut interdit d’enseignement. En 1940, il fut radié de l’ordre des médecins en tant que juif.

FONTI: GB-ME // DBAI //

Risveglio socialista anarchico // Temps nouveaux

citato

// Journal de Genève

diversi dal 1900, 29.9.1900 sul decreto di interdizione sul suolo francese del 30.9.1896..., 6.12.1903 per il dottorato in medicina , 2.8.1907 sull'epilepsia sperimentale //

SAMORI Matteo

muratore

Tredozio (FO) 1880

Immigrato in CH e schedato sin dal 1911 come anarchico nel Casell.pol.centr. di Roma - busta 4560. Annotazioni: Iscritto alla Rubrica di frontiera.

SAMSON Jean Paul

Scrittore, poeta, traduttore Ecrivain, poète, traducteur

Parigi 28.8.1894 – Zurigo 4.1.1964

.

Studi di filosofia e diritto alla Sorbona, nel 1913 aderisce alla 18e sezione della SFIO. La sera stessa dell'assassinio di Jaurès, parte per Londra. Alla dichiarazione della guerra, chiamato dal consiglio di revisione all'ambasciata di Francia, Samson viene rinviato per debolezza fisica. Rientra in Francia in ottobre e inizia una campagna contro la guerra. Pensava che la guerra era la conseguenza prevista dell'imperialismo e doveva essere condannata come tale dall'insieme del movimento operaio, dai socialisti ai libertari ai sindacalisti: la sua posizone non era per niente compresa. Nel 1915-1916 partecipa alle riunioni del Comité pour la reprise des relations internationales dove incontra Pierre Monatte. I due uomini dovevano poi stringere una amicizia agli inizi degli anni Trenta, tramite un intermediario comune, il medico zurighese Fritz Brupbacher.

Dopo una nuovo consiglio di revisione, Samson è inserito nel servizio ausiliare, ma non voleva affato diventare un "imboscato di retrovia". Richiamato alle armi dal 4 settembre 1917, si rifugia in Svizzera con la sua compagna, Germaine Lefeuvre. Spiegò le ragioni della renitenza in

Demain,

la rivista di Henri Guilbeaux. Accolse la rivoluzione russa con simpatia e speranza, ma prese rapidamente le distanze con il nuovo regime come lo testimonia nel 1926 la sottoscrizione a una petizione di intellettuali per la liberazione dell'anarco-sindacalista Nicolas Lazarévitch, imprigionato in URSS.

Dal 1918 collabora alla rivista di Maurice Wullens Dal 1953 è l'animatore a Zurigo della rivista

Les Humble

s.

Si ingaggiò dapprima come manovale in una fabbrica di Basilea, poi, installato a Zurigo, visse con la sua compagna dando lezioni alla Scuola Berlitz. In seguito trova lavori più remunerativi mediante traduzioni (saggi di F. Brupbacher "Socialisme et liberté", diversi romanzi dell'amico Ignazio Silone come "La scuola dei dittatori", "Fontamara", "Il seme sotto la neve").

Témoins

, che pubblica 35 numeri, di cui numerosi numeri speciali sulle rivoluzioni spagnole, la rivolta di Budapest; omaggi a Brupbacher, Albert Camus, Pierre Monatte; documenti sul razzismo, sulla giustizia militare.

La rivista, cui collaborano strettamente André Prudhommeaux e Robert Proix, pubblica pure testi di Michel e Pierre Boujut, Albert Camus, Gaston Leval, Louis Mercier, Pierre Monatte, Georges Navel, Victor Serge, Ignazio Silone, Gilbert Walusinski, Simone Weil, ecc. Ma Samson non voleva essere classificato tra i libertari:

"L'etichetta è bella, ma è una etichetta"

ribatteva a Prudhommeaux.

Deceduta la sua compagna nel settembre 1933, dopo vent'anni sposa Gritta Baerlocher, poi deceduta nel 1959.

Nel corso della sua vita aveva tenuto dei quaderni, e al di fuori di quello del 1940 e qualche frammento apparso su

Témoins

e

La Tour de feu

(No 71,73 e 105), l'essenziale rimane sempre inedito.

Paris, 18.8.1894-Zurich 4.1.1964

.

Jean-Paul Samson fit des études de philosophie et de droit en Sorbonne. En 1913, il adhéra à la 18e section de la SFIO. Le soir même de l’assassinat de Jean Jaurès, il partit pour Londres.

A la déclaration de guerre, appelé en conseil de révision à l’ambassade de France, Samson fut ajourné pour faiblesse de constitution. Rentré en France début octobre, il mena campagne contre la guerre. Il pensait que la guerre était la conséquence prévue de l’impérialisme et devait être condamnée comme telle par l’ensemble du mouvement ouvrier, des socialistes aux libertaires en passant par les syndicalistes ; mais il se heurta à l’animosité générale. En 1915-1916, il participa à des réunions du Comité pour la reprise des relations internationales où il rencontra Pierre Monatte. Les deux hommes devaient se lier au début des années trente par l’intermédiaire d’un ami commun, le médecin zurichois Fritz Brupbacher.

Soumis à un nouveau conseil de révision, Samson fut versé dans le service auxiliaire, mais il ne voulut pas devenir un « embusqué à l’arrière ». Devant être mobilisé à partir du 4 septembre 1917, il gagna en août la Suisse avec sa compagne, Germaine Lefeuvre. Il

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s’expliqua sur les raisons de son insoumission dans sympathie et espoir mais prit rapidement ses distances avec le nouveau régime, comme en témoigne la signature qu’il donna en 1926 à une pétition d’intellectuels pour la libération de l’anarcho-syndicaliste Nicolas Lazarévitch, emprisonné en URSS.

Il s’embaucha d’abord comme manœuvre dans une usine de Bâle puis, installé à Zurich, vécut avec sa compagne de leçons données à l’Ecole Berlitz. Par la suite, il obtint « des travaux plus rémunérateurs mettant à contribution ses capacités intellectuelles ». Il traduisit notamment F. Brupbacher et l’essentiel de l’œuvre de son ami Ignazio Silone.

Dès 1918, Samson collaborait à la revue

Les Humbles Demain

, la revue d’Henri Guilbeaux. Il accueillit la révolution russe avec de Maurice Wullens. Il entama au printemps 1953 la publication de la revue

Témoins Témoins

. L’avertissement du premier numéro posait, avec modestie mais détermination, l’objectif fixé : « Qui sait parmi la foule de tant de décervelés et d’idéologues, si une poignée de à Prudhommeaux.

témoins

n’est pas aujourd’hui, quelque précaires que puissent en être les faibles modalités à nous permises, l’un des seuls moyens de restaurer tant soit peu la réalité de l’homme. » publia 35 numéros du vivant de Samson, dont plusieurs numéros spéciaux sur les révolutions espagnoles, sur la révolte de Budapest ; des hommages à F. Brupbacher, Albert Camus, Pierre Monatte ; des documents sur le racisme, sur la justice militaire. La revue, à laquelle collaboraient étroitement André Prudhommeaux et Robert Proix, publia aussi des textes de Michel et Pierre Boujut, Albert Camus, Gaston Leval, Louis Mercier, Pierre Monatte, Georges Navel, Victor Serge, Ignazio Silone, Gilbert Walusinski, Simone Weil, etc. Mais Samson ne voulait pas être classé parmi les libertaires : « L’étiquette est belle, mais c’est une étiquette », rétorquait-il Sa compagne était morte en septembre 1933. Vingt ans plus tard, il épousa Gritta Baerlocher qui décéda en 1959. Peu après son ultime voyage à Paris, Samson s’éteignit à son domicile zurichois, victime d’un arrêt du cœur. Il avait tenu toute sa vie un journal qui comprend une soixantaine de carnets et dont, en dehors de celui couvrant l’année 1940 et quelques fragments parus dans

Témoins

et

la Tour de feu

(n° 71, 73 et 105), l’essentiel est toujours inédit.

FONTI: ME // DBMOF // Fabian Mugny, "Jean-Paul Samson", Mémoire de licence, Faculté des lettres, UNI Fribourg 2005 //

SANER Ernst

Operaio agricolo Lohn /SO 20.4.1911- Tardienta (Spagna) 29.4.1937

Originario di Beinwil /SO Domiciliato a Breitenbach /SO parte in Spagna come miliziano nel Gruppo internazionale della Colonna Durruti dal 16 novembre 1936, e muore al fronte il 29 aprile 1937 (comunicazioni del DAS, Deutsche Anarco-Syndicalisten).

Il Tribunale militare lo condanna in contumacia l'8 maggio 1937 !!! a 4 mesi di detenzione e a 3 anni privato dei diritti civili...

FONTI: Ulmi-Huber / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen

SANFTLEBEN Alfred (Slovak)

Impiegato di commercio, giornalista, traduttore, tipografo, carpentiere

Turingia 23.8.1871 - Los Angeles 10.2.1952

Nasce in Turingia, ma ottiene grazie ai suoi genitori, oppositori all'Impero prussiano, la nazionalità Svizzera. Inviato in un internato in Svizzera, diventa poliglotta (francese, tedesco, italiano, inglese, castigliano, portoghese...). Nel 1890 è impiegato di commercio a Berlino e milita nelle Gioventù socialiste, allora prossime alle posizioni libertarie. Poco dopo ritorna a Zurigo, dove diventa un militante anarchico molto attivo, collaborando sia alla rivista di Gustave Landauer

Der Sozialist,

sia a

La Révolte

e a

Temps nouveaux

.

Per il I maggio 1894 viene arrestato a Berna /BE con altri compagni che portavano una bandiera nera.

La sua conoscenza delle lingue gli permette di tradurre numerosi articoli per la stampa libertaria internazionale e nel 1896 propone persino di creare un ufficio internazionale di traduzione di documenti anarchici al suo domicilio zurighese (cf.

Les Temps Nouveaux

).

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Nel 1896 assiste a Londra al Congresso socialista internazionale dove conosce Max Nettlau. Nello stesso anno propone una traduzione in tedesco della "Conquista del pane" di Kropotkin. Appassionato dell'opera di Giovanni Rossi e della sua esperienza di vita comunitaria (La Cecilia), pubblica nel 1897 a Zurigo una importante raccolta degli scritti di Rossi, editi ed inediti e di altri testi come articoli e lettere al riguardo: "Utopie und Experiment" (Verlag Sanftleben, Zurigo 1897) [ripubblicato dalla Karin Kramer Verlag, Berlino 1979]. Nel 1898 interviene in quanto anarchico in un incontro a Zurigo tra anarchici e socialisti per l'assassinio dell' imperatrice d'Austria da parte di Luccheni, condannando tale atto.

Nel 1900, dopo aver donato la sua biblioteca a un gruppo anarchico di Zurigo, si reca in California per tentare di ricuperare allo Stato l'eredità di uno zio. Lavora allora come tipografo, ma contrae una malattia professionale (legata al piombo) che tenterà di guarire soggiornando 2 anni nel deserto. Prosegue in seguito la sua militanza negli ambienti cosmopoliti, socialisti, sindacalisti e libertari attorno a Los Angeles. Qui conosce i fratelli Ricardo e Enrique Flores Magon e collabora alla quarta serie di collabora a

Freiheit

di Most, alla rivista

Mother eaarth

della Goldmann e a

The road to freedom Regeneracíon

, di cui assicura la redazione della pagina inglese. Nel dicembre 1910, dopo la pubblicazione del No 15, sorgono dei dissidi con i Magon.

Sostituito da Ethel Duffy Turner, proseguirà tuttavia la sua collaborazione alla stampa socialista e anarchica, (con il nome di Slovak di Havel (1924-1932) rimanendo in contatto con Rudolf Rocker e Max Nettlau in Europa.

Negli anni Trenta risulta membro del "gruppo Kropotkin" di Los Angeles, di cui erano membri pure J. Scarceraux, Harry Cohen, Walter Holloway, Sprading, ecc.

Secondo la testimonianza di Johanna Boetz lavorò fino alla fine della sua vita come carpentiere,

piacevano i gatti, un uomo gentile e delicato"

che donò i suoi archivi a R. Rocker.

"viveva solo e frugalmente, gli

FONTI: GB // Ephéméride Anarchiste //

Journal de Genève

, 2.5.1894, 24.9.1898 // DIMA-

Temps Nouveaux

1896-Avrich,

Anarchist voices.

.. //

SANGUAGNINI Ferrante 1878 - Zurigo nel gennaio 1928

.

Dom. a Zurigo /ZH.

FONTI: GB / Risveglio 4.2.1928 //

SANNIO Antonio

Attivo negli anni Venti nel gruppo anarchico di Ginevra.

FONTI: GB

SANTANDREA Andrea

Calzolaio Cittadino Italiano.

Residente a Lugano /TI.

Aiuta quotidianamente Bakunin (mettersi a letto, ecc., con la coppia Mazzotti), negli ultimi anni, quando questi risiede a Lugano Besso.

FONTI: GB

SANTARELLI Vincenzo

Muratore

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Cerretto Laziale 27.3.1874 da Giovanbattista e Diomira Baroni - Palermo 25.12.1925

.

Attivo negli scioperi edili romani del 1910.

Lascia Roma e si reca a Ginevra nel giugno 1910 dove, istruito in ciò da Ettore Sottovia, entra immediatamente in contatto con gli ambienti dell'emigrazione politica. In settembre si allontana dalla Svizzera e viene arrestato vagabondaggio a Besançon, poi espulso dalla Francia dopo una condanna a 2 anni di prigione, ma assolto in appello.

Rientrato a Roma, tenta di espatriare nuovamente in Svizzera, ma viene arrestato a Genova dove si era rifugiato. Condotto a Roma lo troviamo attivo nel gruppo Germinal nel 1912. Nel gennaio 1913 parte per l'Argentina, Paraguay. Rientrato in Italia è richiamato alle armi nel maggio 1915 e inviato al fronte [Il suo nome risulta come sostenitore del "Manifesto dei sedici" nel Bulletin del 1 maggio 1916 di

Temps Nouveaux

o della

Libre fédération

di Losanna].

Ritorna alla capitale nel 1919, poi arrestato nel corso di uno sciopero. Entra a far parte degli Arditi del popolo.

Muore all'ospedale S. Saverio di Palermo.

FONTI: DBAI // ME //

SANTORO Raffaele

Ex funzionario della polizia italiana, rappresentante di commercio, negoziante di vini, giornalista Ceresano (CS) 17.5.1856 da Lorenzo e Raffaella De Luca - Argentina, prob. nel 1930.

Delegato di polizia presso la colonia di coatti di Porto Ercole, fugge con alcuni coatti nel 1895 in Francia, a Marsiglia. Diviene agente segreto francese ai danni dell'Italia.

Nel 1897 vive a Zurigo/ZH con moglie e figli. Espulso dalla Svizzera con altri 35 anarchici il 23.9.1898 (per altre info riguardanti tali espulsioni vedi ARCHIMEDE Guido).

Rimpatriato, vive poi a Londra dedicandosi al commercio dei vini, e nel 1910 si stabilisce in Argentina, a Mendoza.

FONTI: GB / Decreto di espulsione del Consiglio federale del 23 settembre 1898 / Katia Massara, Oscar Greco, "Rivoluzionari e migranti, dizionario biografico degli anarchici calabresi", BFS 2010 /

SARLI Antonio

Sarto Tailleur

Albano 1866 -

Prob. residente in Ticino.

Espulso dalla Svizzera per proganda anarchica il 4.10.1898 (con Fraschini Mauro, ecc, vedi).

FONTI: Decreto di espulsione del Consiglio Federale del 4 ottobre 1898 //

Gazzetta ticinese

11.10.1898 //

SARTINI Giuseppe

Imbianchino

Grosseto 9.1.1876 da Antonio e Adelaide Ginanneschi - Bologna, gennaio 1957

Avvicinatosi all'anarchismo in giovane età, agli inizi del secolo è considerato "uno dei capi del partito" nel grossetano. Assume la segreteria della Camera del lavoro di Carrara, che affronta duri scontri con il padronato. Nell'agosto 1910 si stabilisce a Bologna, dove al fianco di Borghi si dedica ad una intensa propaganda anarchica, avendo sempre come punto di riferimento il sindacalismo rivoluzionario, antistatale e antiautoritario. Imputato insieme con tutta la redazione de 1912 alla Corte d'assise di Bologna per il processo.

L'Agitatore

di istigazione a delinquere e di apologia di reato a mezzo stampa, in un primo tempo riesce a sottrarsi all'arresto, ma poi si presenta spontaneamente nell'aprile Condannato a 13 mesi e 22 giorni di detenzione, si dà nuovamente alla macchia e ripara a Lugano /TI, dove rimane fino agli inizi del

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1913, quando approfitta di un'amnistia e rientra a Bologna, riprendendo la sua attività di propagandista.

Alla fine dello stesso anno assume l'incarico di segretario della Camera del lavoro di Piacenza, poi e alla testa dello sciopero generale di protesta del giugno 1914 (Settimana rossa). Tra i più tenaci oppositori della linea interventista di De Ambris, Corridone e Masottti, diventa segretario amministrativo dell'USI a Bologna. Arrestato con l'intero comitato permanente dell'USI nel 1919. Corrispondente di

Umanità Nova

e nell'aprile 1920 presiede il Congresso regionale emiliano-romagnolo dell'UAI. Nel marzo 1922 partecipa al IV Congresso dell'USI a Roma, ma dopo l'avvento del fascismo al governo si ritira dalla politica attiva. Viene costantemente sorvegliato.

FONTI: GB /// DBAI // Verzeichnis von Anarchisten..., agosto 1912, E21/14565, info di WP //

SARTORI Giuseppe

Domiciliato a Zurigo, attivo nel movimento con Copetti (vedi) nel corso della Prima guerra. Segnalato come sovversivo dal fascismo nel 1940, sempre a Zurigo.

(Si tratta di Sartori Zirola Giuseppe Antonio, Caprino Veronese 1879 o 27.3.1873 segatore di pietre? - GB)

FONTI: GB / Ministero dell'interno, div. polizia politica, Roma 27.4.1940, No 500.11198 /

SARTORI Giuseppe

Domicliato a Alstätten /SG.

Attivo negli anni Venti del gruppo anarchico locale con Celeste Garavaglia, Crinelli, Cattini, Luigi Taiana.

FONTI: GB /

SARTORI Umberto 1884 – Amriswil /TG 3.4.1928

("polmonite acuta").

Rivenditore del

Risveglio

, attivo militante.

[A Amrsiwil vi è una biblioteca del Gruppo libertario (Risv. 9.11.1912)].

FONTI: GB // Risv. 12.5.1928 //

SASSI Adolfo Luigi

Uggiate (CO) 1866

Immigrato in Svizzera e schedato come anarchico nel 1930 nel Casell.politico centr. di Roma - busta 4623.

SASSI Alfredo

scalpellino

Saltrio (VA) 1889

-

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Immigrato in CH e segnalato come anarchico nel Casell.pol.centr. di Roma dal 1911. Busta 4623.

SASSI Ector (Ettore) Milano 7.1.1875

Decreto di espulsione dalla Francia del 25.7.1894, e secondo la polizia politica francese residente in Svizzera nel 1894.

FONTI: ME // Francia: dossier Ppo BA 1509, anarchistes résidant à l'étranger en 1894 //

SASSI Giulio

Domiciliato a Caslano /TI.

Abbonato al Risveglio dagli anni Trenta .... anni '50.

FONTI: GB

SASSI Remigio Alberto

manovale

Ginevra GE 1911

Risede a Villa Cavazzoli (RE), schedato dal 1927 come anarchico nel Casell.pol.centr. di Roma - busta 4624. Annotazioni: "denunciato per offese al capo del Governo. Radiato".

SASSO Antonio

Pubblica nel 1911 mediante la Biblioteca Libera Editrice di Basilea, "I vinti, dramma in 3 atti".

(Forse lo stesso Sasso che con Porcelli* e Aldeghi* nel 1910 fonda un nuovo gruppo libertario a Ginevra "Fascio rivoluzionario" ?)

(Si tratta dello stesso? - (DBAI, p. 497). : SASSO Antonio, Trissino 21.06.1867 da Marco e Teresa Calbria, sarto - s'ignorano luogo e data di morte... ma che non cita alcuna emigrazione all'estero....).

FONTI: GB //

SASSO Sergio

calzolaio

Minervino Murge (BA) 1876

Immigrato in CH e schedato come anarchico dal 1909 nel Casell.pol.centrale di Roma - busta 4626. Annotazioni: iscritto alla Rubrica di frontiera.

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SAVANI Enrico Migliarina di Carpi (MO) 11.5.1885 da Giocondo eClarice Camurri

- Non si conoscono...

Emigrato da alcuni a Zurigo /ZH, nel 1905 viene imputato per truffa.

Nel periodo 1908-1909 è segnalato a Milano, dove frequenta ambienti sovversivi ed anarchici.

Nel 1909 provvisoriamente a Carpi, da dove si allontana nel 1910 per recarsi a Grenoble e poi di nuovo a Zurigo, presso un parente.

Dal 1913 viene segnalato per la sua adesione e militanza nel Gruppo "Pietro Gori" di Wichingen /SH.

Viene espulso dalla Svizzera per "libertinaggio".

Nel 1923 ripara in Francia a Mulhouse, dove esercita diversi mestieri. Naturalizzatosi francese per poter divorziare dalla moglie, si segnala ripetutamente il suo disinteresse dalla politica finché, nel 1936, il ministero dell'Interno avverte la sua attiva propaganda antifascista e sovversiva.

FONTI: Andrea Pirondini, "Anarchici a Modena. Diz. biografico", Milano 2012 // GB //

SAVINI Paolo

muratore

Bagnacavallo (RA) 1891

Attivo a Derendingen/SO negli anni Venti. Abbonato a Vogliamo ! nel 1930.

In seguito a Biasca /TI.

FONTI: GB // (Casell.pol.centr. di Roma - non visionato) //

SAVIOLI Vincenzo (Vincent)

Carpentiere, ebanista, poi proprietario di una fabbrica di mobili

Quistello (MN) 22.02.1893 - [deceduto prob a Ginevra negli anni '60]

Sposato con Zelma Caimmi.

Domiciliato a Ginevra.

Nel settembre 1914 viene segnalato dalla polizia per una sua partecipazione ad un assemblea anarchica a Ginevra con Bertoni, Herzig, Bérard, ecc.

Militante del gruppo del Risveglio di Ginevra. Proprietario di una fabbrica artigianale di mobili.

Al VI Congresso nazionale della FAI a Senigallia (1-4.11.1957) invia la sua adesione come “Il Risveglio” di Ginevra (mentre Frigerio figura come delegato del gruppo anarchico di Ginevra).

(Ancora abb. al Réveil negli anni '50).

Iscritto alla Rubrica di frontiera (italia).

Risulta schedato in Italia dal 1914 e vigilato fino al 1951 (info di T. Marabini).

FONTI: GB // HT // "I Congressi della FAI" // Police judiciaire, Genève, 1914-1937 // info Marabini //

SAVOIA Albino Amedeo 1899- Lavorgo/TI 9.5.1955

.

Sposato con Erminia nata Berta. Figlio Bruno.

Domiciliato a Lavorgo /TI.

Figura tra gli organizzatori di una conferenza di Bertoni a Bodio /TI agli inizi di novembre 1932. Venditore de

Il Risveglio

in Leventina.

Attivo sindacalmente.

Funerale civile a Anzonico/TI l'11 maggio, con interventi di Domenico Visani quale presidente della Camera del lavoro e per la FSLEL.

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Encore abonné au Réveil 1947-1950.

FONTI: GB // Lettera a Vanza c/o CCV Locarno //

Libera stampa

10.5.1955 e 13.5.1955 // CIRA

SAYS Francisque (Francis) Lione 1863 ca

Originario di Gilly VD.

Membro agli inizi degli anni 1890 del Groupe international di Ginevra, animato da Moise Ardaine e Lucine Weill. Nella notte tra il 10 e l'11 novembre 1890 venne arrestato col una decina di altri compagni (vedi Petraroja) per aver affisso il manifesto

Souvenons nous

in ricordo dei martiri di Chicago.

Condannato a Lione il 24 agosto 1891, per infrazione a un decreto di espulsione del 26.4.1890. Segnalato come "anarchico pericoloso", venne arrestato nel febbraio 1893 a Algeri, dove lavorava presso il compagno Faure e accusato nuovamente per "infrazione al decreto di espulsione". Nel corso della perquisizione nella sua camera la polizia confiscò diversi giornali anarchici.

Né à Lyon vers 1863

.

Francisque Says dit

Souvenons nous Francis

, qui était de nationalité Suisse d’une famille originaire de Gilly (Vaud), était membre au début des années 1890 du groupe international de Genève animé notamment par Moïse Ardaine et Lucien Weill. Dans la nuit du 10 au 11 novembre 1890 il avait été arrêté et poursuivi avec une dizaine d’autres compagnons (voir Petraroja) pour avoir affiché le placard rappelant les martyrs anarchistes de Chicago.

Il fut condamné à Lyon, le 24 août 1891, pour infraction à un arrêté d’expulsion datant du 26 avril 1890. Signalé comme “anarchiste dangereux”, il fut arrêté en février 1893 à Alger, où il travaillait depuis son arrivée chez le compagnon Faure, et fut poursuivi une nouvelle fois pour “infraction à l’arrêté d’expulsion”. Lors de la perquisition faite dans sa chambre, la police avait saisi divers journaux anarchistes.

FONTI: GB-ME // Dima (Arc. Nat. BB 186450, F7/12507 , F7/12518) //

SAZIN Mickhail (vedi - più conoscosciuto con lo ps di ROSS Arman) SCALA Aurelio

Muratore Muore a Basilea nel novembre 1918, militante del Gruppo libertario locale.

FONTI: Risv. 23.11.1918

SCALPELLINO Antonio

sarto

Oleggio (NO) 1866

Immigrato a Ginevra GE e schedato sin dal 1903 come anarchico nel Casell.pol.centrale Roma - busta 4654.

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SCALTRI Attilio

Impiegato di commercio, commesso viaggiatore, direttore d'azienda industriale Verona 13.2.1872 da Carlo e Pellegrina Bianchini - Bologna 12.9.1936 .

Conosciuto nell'ambiente anarchico è in relazione con Borghi, Malatesta, Fabbri, ecc. nel primo decennio del Novecento. Durante il primo conflitto mondiale a Bologna si adopera per aiutare i disertori: i suoi figli Guido* (vedi) e Carlo non si presentano alle armi, riparando in Svizzera e a casa sua nel 1917 sono arrestati alcuni disertori (GB: Infatti dal 1917 risulta schedato come anarchico nel Casellario politico centrale di Roma). Quindi nel giugno 1918 viene inviato al domicilio coatto a Potenza, da cui ritorna nel gennaio 1919.

Nel dopoguerra partecipa a tutti i Congressi dell'UAI. Nel novembre 1920 in una perquisizione gli trovano in casa diverse armi: 90 giorni di detenzione.

Nel marzo 1933 informatori di polizia segnalano l'iniziativa per un ricordo marmoreo da erigere alla memoria di Malatesta: l'incaricato della raccolta dei fondi sarebbe proprio Scaltri, che si reca a volte in Svizzera, a visitare i figli e le loro famiglie a Zurigo e Lucerna, accompagnato dalla moglie Caterina (n. nel 1893). Per il Primo maggio 1935 un informatore segnala la sua presenza a Zurigo, dove porge un saluto all'oratore, Luigi Bertoni. In seguito a questo rapporto gli viene revocato il passaporto e diffidato.

(vedi scheda del figlio, Guido Scaltri*, domiciliato a Zurigo).

FONTI: GB // DBAI // Risv. 17.10.1936 per la morte //

SCALTRI Carlo

Verona 25.1.1900 da Attilio e Allegri Lavinia -

Fratello di Guido*.

Residente a Lucerna. Condannato dal tribunale di guerra di Brescia.

FONTI: GB // Archivio stato Bologna //

SCALTRI Caterina

casalinga

Verona 1893

Residente a Bologna, emigrata in Svizzera a Zurigo ZH, schedata come anarchica nel Casell. pol.centrale di Roma sin dal 1931. Busta 4654.

SCALTRI Guido

negoziante frutta

Verona 1898 da Attilio e Caterina - Zurigo ZH 4.10.1981

.

Coniugato con Lilly ARMUZZI *.

Riparato a Zurigo nel corso del Primo conflitto come disertore con il fratello Carlo* (il padre Attilio*, pure anarchico rimane in Italia).

Rimane per sempre a Zurigo, animatore con Spotti*, Rusconi,* Fabbri* e Bergamasco* del movimento anarchico della città.

Nel 1952 con Carlo Frigerio* e Hans Nüssler* pubblica un anarchico tenuto a Zurigo nel settembre 1952.

Vanza* di Biasca, Bergamasco e Garavaglia*.

Bollettino/Bulletin du mouvement anarchiste en Suisse

(1.10.1952, poi gennaio 1953, 3 aprile...), bollettino in lingua francese e italiana edito dalla commissione di corrispondenza nominata all'incontro Partecipa al centenario dell'Internazionale antiautoritaria di St.-Imier nel settembre 1972, accompagnato dai vecchi compagni quali Iscritto come socialista nel CPC di Roma, dal 1929 al 1943 ed iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 4654.

(prob. cittadino elvetico dal 1929)

(Un figlio, Ivo, era domciliato a Zurigo negli anni '80).

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FONTI: GB / Risv. ottobre,novembre, dicembre 1949 // (Casellario politico centrale di Roma - non visionato) // Bianco: 100 ans de presse anarchiste //

SCALTRITI (SCALTRITTI) Carlo

operaio meccanico, carpentiere

Milano 22.5.1880 da Giovanni e Maria Meistarz

i Residente a Livorno, emigrato a Ginevra GE, schedato nel Casell.pol.centr. di Roma come anarchico dal 1901, busta 4654. Nel 1903 risulta ancora a Ginevra.

FONTI: GB // CPC di Roma non visionato // Anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France, Min. de l'Intérieur, avril 1903 // Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)

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