Merano Wine Festival, le vette della qualità

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Merano Wine Festival, le vette della qualità
Merano Wine Festival, le vette della qualità. L’élite del vino dispiega i
suoi calici migliori per momenti di degustazioni che poi ritornano e
diventano iconici ricordi sui quali puntare.
di Antonella Iozzo
Merano – Merano Wine Festival, le
vette della qualità anno dopo anno
sfiorano altitudini vertiginose
confermano il successo di una
manifestazione sempre più ambita e
apprezzata da produttori giornalisti e
trader provenienti per lo più da
Germania, Austria e Svizzera.
Alla kermesse, gioiello cult firmato da Helmuth Köcher, esserci equivale ad esclusività
consapevole e conclamata. Uno stato fondamentale per i produttori che incontrano i
propri colleghi, un pubblico attento e preparato e molti esperti internazionali. Al Merano
Wine Festival dopo la vendemmia si aprono le porte della comunicazione e la città
accoglie i suoi ospiti con l’eleganza discreta e la nonchalanse di chi sa di possedere la
dota innata per il successo.
Living the wine passion che tasta la situazione del momento, scopre le tendenze,
confronta opinioni e intreccia dialoghi tra produttori, prima di tutto.
Dal 4 novembre all’8 novembre Merano Wine Festival, focus la Kurhaus, sala capace di
raccontare la storia e di tesserla nelle mille sfumature del vino.
L’Italia dei grandi vini è in mostra, produttori, direttori sales e marketing, ma soprattutto
i calici parlano di interpretazioni e brindano al futuro che parte anno dopo anno da qui,
essendo fra l’altro l’unica manifestazione in tale periodo. Da Castello Banfi a Marchesi di
Barolo, da Bertani a Fontanafredda, da Poderi Einaudi Luigi a Barone Ricasoli, da San
Leonardo a Biondi Santi, un continuum di soddisfazioni che conferma la regola: al MWF il
pathos del vino è il collante fra produttore e consumatore.
Ogni sala è gremita, il pubblico riconosce l’alta qualità di vini che non solo, sono la più
piena espressione del made in Italy, ma hanno una propria storia da raccontare e
Marchesi Antinori, Il Borro, Petrolo, nomi simbolo della Tuscany Valley, si affiancano alla
civiltà enologia veneta Masi, Anselmi, Adami, Cesari Gerardo, Bisol, Allegrini riconosciuta
in tutta il mondo per il suo imprinting evolutivo e carico di tradizione, appeal che incontra
e si fa Arte e la triplice A è nel loro Dna Allegrini, Amarone, Arte.
Merano Wine Festival, l’élite del vino
dispiega i suoi calici migliori per
momenti di degustazioni che poi
ritornano e diventano iconici ricordi sui
quali puntare. E come dimenticare
l’excellence Monteverro? Vini che fanno
la differenza, vini come Masciarelli,
Lageder, Arunda, Elena Walch che nel
segno dinamico delle nuove generazioni
Karoline e Julia esprimono la migliore
tradizione di un presente proteso nel
domani.
Si parla di qualità Alto Adige, si gioca in casa e i produttori fieri e attenti ad ogni
segmento della comunicazione del marketing rilasciano il loro saver-faier proponendo la
loro migliore interpretazione nel calice dalla Cantina Terlano alla Cantina Bolzano, da
Kellerei Tramin a Manincor, superlativo, e ancora Kellerei Kaltern Caldaro, Kellerei
Kurtatsch, Kellerei Meran Burggräfler, e la Kellerei St. Pauls sempre attenta a piccole
rarità che rilascino grandi emozioni e presto una perla ambrata scivolerà nei nostri calici
appagando un’attesa degna di superlativa eleganza…
Merano Wine Festival multisfaccetato
MWF sempre più ricco con bio&dynamica il 4 novembre, dedicata ai vini naturali,
biologici e biodinamici di 100 aziende italiane e 30 internazionali, Wine International 60
produttori dal Sud America, Francia, mitteleuropea Romania, Austria, Germania, Croazia,
Serbia, Slovenia, Uruguay, Cile e Argentina. E ancora “New Entries” le piccole aziende
emergenti lunedì 7 novembre e le annate più vecchie dei vini selezionati, anche oltre 10
anni, in degustazione alla “Longevity Vintage Collection”. Focus estremamente
interessante l’Union des Grands Crus de Bordeaux” (con 25 storici Châteaux che hanno
proposto in anteprima i loro prodotti più prestigiosi, e la “Catwalk Champagne” (8
novembre), bubbles per iniziare e continuare.
All’Hotel Terme Merano le Charity Wine Masterclasses come il focus on Georgia Wines,
Sangiovese & Sagrantino on stage, Gruppo Matura. Otto i vini in degustazione, per un vis
à vis Brunello di Montalcino e Sagrantino di Montefalco, vini interessanti ognuno diverso
per la diversa interpretazione del produttore che lasciano al tempo la loro anima per
ritornare a noi degni del loro nome. E quattro amici enologi erano di là dal tavolo più
qualcuno in sala che in un gioco di rimandi sul fil rouge della confidenza lasciava spazio
ad una presentazione di curriculum punteggiati di note tecniche: esposizione, microclima,
geologia del suolo.
Decisamente diversa Merano Wine Award Selection – 25 Platinum 2016, scelta di vini,
che hanno preso il bollino PLATINUM (oltre 95/100 punti) da parte del WineHunter.
Fuori Festival d’eccezione sabato 5 novembre il Terlan Sens Event Party, l’evento chic e
glam di tendenza.
Merano Wine Festival un successo che nasce da un’unione d’intenti e di talenti ad
iniziare da Helmuth Köcher, e dai produttori, perfettamente integrata alla città di
Merano e al territorio e allo stesso tempo alle dinamiche più ampie della realtà italiana e
internazionale, una realtà che conquista sempre di più il pubblico e gli esperti di settore
tanto che la Merano Award Selection, nei prossimi mesi sarà di scena a Roma, Siena e
Milano.
di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
(10/11/2016)
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