Programma 2016 - Premio Letterario Nazionale Paolo Volponi

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Transcript Programma 2016 - Premio Letterario Nazionale Paolo Volponi

foto di Mario Dondero
18
novembre 3 dicembre
2016
XIII edizione
con il sostegno dei Comuni di:
Porto San Giorgio / Fermo
Altidona / Montegranaro
Monte Vidon Corrado / Pedaso
18
novembre 3 dicembre
XIII edizione
2016
in collaborazione con
organizzato da
Il Circolo di Confusione
Fermo e Porto San Giorgio
Altidona Belvedere
Fototeca provinciale di Fermo
L’Altritalia Montegranaro
ISML - Fermo
Centro Studi“Osvaldo Licini”- M. V. Corrado
La Luna
Mouse Associazione
Segreteria organizzativa e informazioni
Andrea Braconi 329.9745968
[email protected]
www.premiopaolovolponi.it
XIII edizione
2016
PRESENTA ZIONE
Coordinamento progettuale
Peppino Buondonno
Angelo Ferracuti
Giuria Tecnica
Andrea Bajani
Enrico Capodaglio
Massimo Gezzi
Maria Pace Ottieri
Massimo Raffaeli
Emanuele Zinato
i
3 libri vincitori
“Costellazione familiare”
Rosa Matteucci
Adelphi
“Rosso nella notte bianca”
Stefano Valenti
Feltrinelli
“La prima verità”
Simona Vinci
Einaudi
P R E S E N TA Z I O N E
S
aluto con entusiasmo l’organizzazione della tredicesima
edizione del Premio letterario nazionale.
La manifestazione si inserisce all’interno di un contesto
culturale ricco e fervido, fatto di sani interessi, originalità e
sensibilità, peculiarità che hanno caratterizzato l’attività della
straordinaria figura di Paolo Volponi.
Dedicare tempo alla scrittura rappresenta oggi un’azione
sempre più rara, ma proprio per questo preziosa. L'evento
offre ancora una volta un'occasione straordinaria di
promozione del territorio, in particolare della nostra città, che
è lieta di ospitare sabato 3 dicembre in teatro la serata finale.
Porto San Giorgio vivrà il momento centrale da protagonista,
forte dell’intuizione d’aver ideato il premio e d’averlo
sostenuto.
Esso porta con sé un duplice significato: da un lato è un
riconoscimento che viene dato, dall’altro chi lo riceve diventa
egli stesso modello e punto di riferimento. Esprimo il mio
grazie per ciò che gli scrittori hanno saputo fare, con l’augurio
che siano sempre sostenitori di una cultura attenta ai
problemi del mondo.
Avv. Nicola Loira
Sindaco di Porto San Giorgio
P R E S E N TA Z I O N E
I
l Premio letterario nazionale “Paolo Volponi. Letteratura
ed impegno civile” costituisce, da tredici anni, un
appuntamento di notevole interesse per la realtà
marchigiana. Ma, da diverse edizioni, esso ha assunto un
crescente rilievo nazionale; non solo per il richiamo ad uno dei
più grandi scrittori italiani del secondo Novecento, ma anche
per la capacità di coinvolgere intellettuali, artisti, case editrici,
in un lavoro di valorizzazione della letteratura, strumento di
interpretazione critica del presente e delle sue contraddizioni.
Motivazione non secondaria di questa longevità - propria di
manifestazioni non effimere – è la capacità di andare molto
oltre la “competizione letteraria” (pur sempre avvincente),
costruendo, nelle città e nelle scuole, una rete di
partecipazione e coinvolgimento di giovani e meno giovani
lettori; di offrire, ogni anno, su tematiche diverse ed attuali,
un tessuto di incontri ed occasioni di approfondimento.
Anche da questo punto di vista, il Premio ha saputo
conservare uno spirito volponiano, coniugando rigore
intellettuale ed apertura a nuovi interessi e ad un pubblico
non esclusivamente specialistico; nella convinzione che il
momento storico che attraversiamo richiede che gli
intellettuali non si chiudano in una dimensione
autoreferenziale, ma sappiano essere, invece, riferimento e
stimolo per l’intera compagine sociale.
La Regione Marche – che sin dagli inizi sostiene il Premio
Volponi – saluta gli scrittori, gli intellettuali, le personalità
della cultura che in questi giorni interverranno, e tutti coloro
– pubblico, Giuria e organizzatori – che fanno vivere questo
incontro con la narrazione dell’Italia e del mondo.
Moreno Pieroni
Assessore regionale alla Cultura
P R E S E N TA Z I O N E
XIII edizione
2016
PROGRAMMA
Venerdì 18 novembre
PEDASO - CineTeatro Valdaso - ore 21.00
Tutto inizia sempre
Concerto del cantautore Marco Rovelli
Ingresso libero
Sabato 19 novembre
MONTEGRANARO - Associazione culturale PhilosofArte
(C.so Matteotti 7) - ore 19.00
Aperitivo e Presentazione del libro di Marco Rovelli:
“La guerriera dagli occhi verdi” (Giunti)
L’autore conversa con Francesco Marilungo (Università di Exeter - GB)
Domenica 20 novembre
ALTIDONA - Teatro comunale - ore 17.00
Essere sociale
Inaugurazione della mostra fotografica collettiva di:
Luigi Crocenzi, Romano Folicaldi, Vittorio Gioventù
Intervengono: Peppino Buondonno, Romano Folicaldi, Renato Novelli
Coordina: Pacifico D’Ercoli
PROGRAMMA
Lunedì 21 novembre
FERMO - Caffè letterario - ore 18.00
Presentazione del libro:
Itaca sparita. Fermo nelle opere di Luigi Di Ruscio
A cura di Gianni Cisbani
Letture di Oberdan Cesanelli
Giovedì 24 novembre
FERMO - Sala Postacchini, Hotel Astoria - ore 18
Sud
Inaugurazione della Mostra fotografica di Alessandro Miola
Interviene: Paolo Padovani
Venerdì 25 novembre
PORTO SAN GIORGIO - Teatro Comunale - ore 17,30
L’Italia oggi. Come cambia un paese
Intervengono: Aldo Bonomi (sociologo) e Pier Luigi Celli (Senior
Advisor Poste Italiane)
Coordina: Angelo Ferracuti
Sabato 26 novembre
FERMO - Sala Lettura, Biblioteca civica “R. Spezioli” - ore 17,30
Restiamo umani, ma non inermi
Intervengono: Alessandro Portelli (storico) e Igiaba Scego (scrittrice)
Coordina: Andrea Braconi
Presentazione del Catalogo ed inaugurazione della Mostra fotografica
Aritmie
A cura dei progetti SPRAR - Cooperativa NuovaRicerca.AgenziaRes
CAPODARCO DI FERMO - Teatro Nuovo - ore 21,15
S/guardo oltre. Spodestati, migranti e viaggiatori
Concerto di: Marco Milozzi & Adamsberg Group
Ingresso: € 10
Domenica 27 novembre
MONTE VIDON CORRADO - Teatro comunale - ore 18.00
Solitudine postmoderna
Proiezione dei lavori fotografici di Vito Sforza
Intervengono: Maria Rita Bartolomei, Vito Sforza, Daniela Simoni
A cura del Centro studi “O.Licini”
PROGRAMMA
Mercoledì 30 novembre
MONTEGRANARO - Biblioteca comunale - ore 21.00
Proiezione del Film-documentario: This Was Hasankeyf (2015)
Regia: Tommaso Vitali
Ricerche e testi: Carlotta Grisi e Francesco Marilungo
Intervengono: Francesco Marilungo e Tommaso Vitali
Giovedì 1 dicembre
PORTO SAN GIORGIO - Sala Castellani - ore 18.00
Presentazione dei libri:
Angelo Ferracuti, Addio. Il romanzo della fine del lavoro (Chiarelettere)
Angelo Mastrandrea, Lavoro senza padroni (Baldini & Castoldi)
Conversazione tra gli autori
Venerdì 2 dicembre
FERMO - Sala Lettura, Biblioteca civica “R. Spezioli” - ore 17,30
Presentazione del libro di Claudio Magris:
Non luogo a procedere (Garzanti)
L’autore ne discute con Massimo Raffaeli
Al termine, consegna del Premio “Lettere e Arti” 2015 a Claudio Magris
FERMO - Sede Contrada Fiorenza (Via Pio Marrozzini, 11) - ore 21.00
Presentazione del libro di Massimo Gezzi
Uno di nessuno. Storia di Giovanni Antonelli, poeta (Casagrande)
Poema musicale scritto ed eseguito dal vivo, da Massimo Gezzi e Roberto
Zechini
Sabato 3 dicembre
FERMO - Aula magna Liceo Scientifico “T. C. Onesti” - ore 10.30
Gli scrittori incontrano gli studenti
Intervengono: Stefano Valenti e Simona Vinci
Coordina: Angelo Ferracuti
PROGRAMMA
XIII edizione
2016
Sabato
SERATA FINALE
3 dicembre
Porto San Giorgio
Teatro comunale / ore 21
Conduce
Marino Sinibaldi
Premio “Mario Dondero” per l’impegno civile
Gino Strada
Ritira il premio Cecilia Strada, Presidente Emergency
Premio Opera prima “Stefano Tassinari”
Gabriele Di Fronzo
”Il grande animale” (Nottetempo)
Premio “Cultura e Impresa”
Gabriele Gabrielli
Fondazione ”Lavoro per la persona”
Lucia Ferrati
legge Paolo Volponi
Musica dal vivo
Francesco Di Rosa (oboe)
XIII edizione
2016
LIBR I FINALISTI
Rosa Matteucci
Costellazione
familiare
(Adelphi)
Nel suo romanzo, l’ autrice sa odiare senza essere
cattiva e carica d’amore senza essere sentimentale,
mettendo al centro, come in Tutta mio padre, la famiglia: un nucleo
infiammabile, a rischio di esplosione, che si regge in un equilibrio
precario grazie alla personalità dei componenti, alla forza elastica degli
affetti e alle virtù stilistiche della scrittrice: tre potenze fuori
dell’ordinario che la fanno resistere, con energia inventiva, a ogni
disavventura. La malattia della madre, tema cruciale fin da Cuore di
mamma, non genera infatti, nella vita come nell’arte, un racconto
intimo e dolente, ma scatena un’epopea cosmica nella costellazione
femminile, una favola tragicomica, nella convivenza pericolosa tra le
due donne (e un cane), nella quale non domina né il tragico né il comico,
ma la fede etica e poetica nella vita, e nella diversità geniale, benché
insopportabile, delle persone che amiamo.
PEDASO
LIBRI FINALISTI
Stefano Valenti
Rosso nella
notte bianca
(Feltrinelli)
Ulisse Bonfanti è tornato dalla Valsusa nella malga
dove è cresciuto ed è stato ragazzo, nel microcosmo
dove è diventato uomo, per fare i conti non solo con la propria vicenda,
quella della sua famiglia, ma con la Storia. “Mettere ordine nelle cose”
dice, “sono tornato a mettere ordine nelle cose”. Non è tornato solo per
vendicarsi, prendere a picconate Mario Ferrari, il traditore che aveva
accompagnato in casa sua i fascisti arrivati fin lì per catturarlo mezzo
secolo prima, ma il suo è anche il ritorno di un personaggio-uomo che
sembrava estinto con l’epoca, franato con i crolli del Novecento, rimasto
travolto nelle eclissi dell’ideologia comunista.
La prosa, abilmente inventata da Valenti, è ritmica, scarna e scabra, non
priva di una sua ruvida pronuncia, concentrata e martellata, compulsiva,
un flusso di coscienza inarrestabile e una macchina narrativa che pare
alimentarsi dalle ruote dentate di un oscuro ingranaggio psicotico.
Simona Vinci
La prima verità
(Einaudi)
Romanzo dalla costruzione composita, scandita in
tempi diversi che si intersecano ed inseguono; è
ambientato in gran parte nell’isola di Leros, nel Dodecaneso, tra la metà
degli anni ’60 e i nostri tempi.
Il racconto evoca la storia di un manicomio-lager fondato nel 1959, in cui
– durante la dittatura dei colonnelli – furono rinchiusi, insieme ai malati
di mente, anche oppositori politici, scrittori e artisti poco graditi al
potere. Una storia rivelata, trent’anni dopo, da un articolo dell’Observer
e da un gruppo di psichiatri e volontari, allievi di Basaglia, seguendo
labili tracce d’archivio e segni magici. Un romanzo corale, sostenuto da
una scrittura mobile e variegata, che penetra nella mente e nei corpi con
vivida precisione; è, questa, un’opera civile – di restituzione della
dignità e di resistenza della ragione – che ha il merito di tornare,
attraverso la vicenda dimenticata del manicomio di Leros, al nodo
insolubile del confine tra normalità e follia.
LIBRI FINALISTI
XIII edizione
2016
I PREMI
Premio
Opera prima “Stefano Tassinari”
Gabriele Di Fronzo
Il grande animale
Nottetempo
Il romanzo racconta la storia di Francesco
Colleone, di professione tassidermista, in altre
parole imbalsamatore; uno che “ha a che fare
con la parte viva dei morti”, mestiere che
esercita con la scrupolosità dell’umanista più che dell’etologo, alle prese
con il ricordo e la perdita. Quando si trasferisce nella casa del padre,
malato terminale, porta con sé gli attrezzi, gli scalpellini anatomici, i
raschiatoi, e un serpente avvolto nella carta di giornale.
Scritto con brevi, fulminanti e cesellati capitoli, a volte vere e proprie
epifanie, in un clima rarefatto da natura morta, il testo colpisce per il
montaggio esatto, la qualità della lingua, essenzialissima e tersa, che
ben aderisce alle ambientazioni e ai movimenti dei personaggi, e
un’immaginazione letteraria capace di insinuarsi, prepotente, nelle
segrete dell’animo umano, laddove la pietà diventa il disperato gesto di
dare alle persone amate l’aura impossibile dell’immortalità.
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P R E M I
Premio “Mario Dondero”
Gino Strada
(ritira il Premio: Cecilia Strada)
Questo premio dedicato all’impegno civile,
che prende il nome di Mario Dondero,
quest’anno va a Gino Strada – fondatore di
Emergency – ma anche a tutti i collaboratori e volontari; a questa
grande comunità solidale e internazionale che opera in Afghanistan,
Iraq, Italia, Libia, Repubblica centrafricana, Sierra Leone, Sudan, dove
cura gratuitamente e porta soccorso ai poveri, ma soprattutto alle
vittime delle guerre, delle mine antiuomo, ai bambini salvati dalla
mortalità infantile.
Una medicina che incontra la sofferenza degli ultimi e, concretamente
e quotidianamente, difende i diritti umani; lotta contro le
disuguaglianze e la violenza del potere; diffonde una cultura di pace e
giustizia sociale.
Come ha detto di loro - con l’impronta del militante internazionalista Mario: “Per me Emergency è un esempio ammirevole di umanità, di
serietà, di bellezza.
Con la loro dedizione, l’efficienza dell’organizzazione, riescono a
salvare tante vite. (…) I medici che sono lì sono esemplarmente fedeli
al giuramento di Ippocrate: curano tutti, senza distinzione, la
popolazione civile e i feriti di tutte le fazioni e di tutte le etnie. Come
tutti i medici dovrebbero fare.
Con Emergency lavorano dottori indiani, etiopi, occidentali, orientali,
c’è gente che proviene da ogni parte del mondo e di ogni credo
religioso e questa è una garanzia di equità, d’indipendenza, di
atteggiamento super partes.”
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P R E M I
Premio “Cultura e Impresa”
Gabriele Gabrielli
(Fondazione “Lavoro per la persona”)
In un momento storico in cui – assai più di altre fasi
– il lavoro viene considerato prevalentemente una
merce, una pura variabile economica e l’”impresa
etica” è spesso un puro schermo retorico, Gabrielli
cerca di affermare la centralità dell’uomo rispetto al profitto, l’idea del
lavoro – in ogni suo aspetto – come realizzazione di sé, come concorso
solidale alla costruzione di una società più umana.
Attraverso la Fondazione “Lavoro per la persona” e la sua attività di ricerca e
formazione, egli sviluppa una cultura d’impresa attenta ai bisogni ed alla
crescita dei soggetti umani che la fanno vivere; capace di coniugare la
dimensione privata e l’interesse sociale, la crescita delle aziende e i bisogni
di chi ci lavora. Fragilità, diversità, solidarietà e diritti – categorie che la
logica neoliberista tende a considerare ostacoli all’impresa – vengono
affrontati, in un lavoro formativo aperto a manager, lavoratori e cittadini,
come risorse di una nuova civiltà delle relazioni produttive e sociali.
Questa Fondazione è, per lo spirito che la anima e per la concretezza delle
sue attività, assai vicina allo spirito olivettiano che tanta parte ha avuto nella
formazione intellettuale e civile di Paolo Volponi.
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XIII edizione
2016
MOSTRE
ALTIDONA - Galleria “Sotto l’Arco
Essere sociale
L’aggregazione di ieri, in una socialità che cambia
Mostra fotografica di:
Luigi Crocenzi, Romano Folicaldi, Vittorio Gioventù
INAUGURAZIONE domenica 20 novembre 2016 - ore 17,00
ORGANIZZAZIONE Altidona Belvedere, Fototeca Provinciale di Fermo
APERTURA MOSTRA dal 20 novembre al 28 dicembre
ORARI dal 22 novembre al 4 dicembre 16,00 / 19,30
Dicembre: sabato e domenica 16,00 / 19,30
Apertura straordinaria giovedì 8 dicembre 16,00 / 19,30
INFO [email protected] - [email protected] - tel. 3480331387
Sessanta fotografie, divise in quattro sezioni. Tre fotografi hanno
raccontato, con i loro scatti, uno spaccato della vita fermana degli anni '60
e '70. Il filo conduttore è la socialità, intesa come opportunità di
conoscenza e condivisione di interessi e di bisogni, di elevazione delle
relazioni sociali e personali: dalle fotografie di Romano Folicaldi, che si
soffermano su alcuni momenti di alto valore politico e culturale, che
escono dagli spazi chiusi per aprirsi
in un'azione coinvolgente con la
città; a quelle della giocosa e
travolgente marcialonga raccontata
da Vittorio Gioventù; per terminare
con il ritorno, intimo ed intenso, alla
spiritualità forte e struggente del
viaggio a Loreto di Luigi Crocenzi.
Foto di Romano Folicaldi
Fermo, 21 luglio 1979
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FERMO - Sala Postacchini, Hotel Astoria
Sud
Mostra fotografica di Alessandro Miola
INAUGURAZIONE giovedi 24 novembre 2016 - ore 18,00
APERTURA MOSTRA dal 24 novembre all’ 8 dicembre
ORARI da martedì a domenica 10.30-13.00 / 15.30-18.30
INFO tel. 0734 / 217140
Venti scatti, il racconto di un viaggio, un
reportage nelle regioni dell’Etiopia
meridionale; dove, da anni, la Comunità
Volontari per il Mondo opera per la
realizzazione di pozzi d’acqua e centrali a
biogas. Le condizioni di vita difficili, di
un’umanità povera e dignitosa, in villaggi
remoti degli altopiani etiopi; la narrazione di
un’esperienza solidale, di uno dei tanti progetti
di cooperazione decentrata, finalizzati a garantire autonomia e diritti
nelle sfere più elementari.
All’ipocrisia di chi dice: “Aiutiamoli a casa loro”, per chiudere le porte in
faccia a profughi e migranti, questi scatti rispondono: lo stiamo già
facendo, e non da oggi. Ma evidentemente non basta; se il nord del
mondo alimenta le guerre ed un modello di sviluppo distruttivo, non
basta. Dunque, li aiutiamo là e qua; dovunque un essere umano abbia
bisogno e dovunque venga negato un diritto. La solidarietà è sempre
biunivoca, perché il mondo è uno, è piccolo ed è di tutti.
Drammi e splendore del Corno d’Africa vivono negli sguardi e nei
paesaggi di queste foto, che sono – insieme- un segno di amore e
responsabilità.
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FERMO - Sala degli incontri (Palazzo dei Priori)
Aritmie
Mostra fotografica collettiva
ORGANIZZAZIONE Progetti SPRAR e NuovaRicerca.AgenziaRes
INAUGURAZIONE Sabato 26 Novembre - ore 17,30
Sala Lettura, Biblioteca civica “R. Spezioli”
APERTURA MOSTRA dal 26 Novembre 2016 al 6 Gennaio 2017
ORARI da martedì a domenica 10.30-13.00 / 15.30-18.30
INFO SPRAR 392 8872577 / Tel. 0734 217140
Laboratorio di Umanità
“Ho un cugino che ha attraversato
il deserto del Sahara a piedi per
raggiungere l’Europa. In un’altra
epoca e con un’altra pelle avrebbe
potuto essere un celebre
esploratore...” comincia così
l'articolo - apparso su Internazionale del 9 luglio 2015 - dal titolo eloquente: “Vogliamo quello che volete
voi”, a firma della venticinquenne scrittrice nigeriana Chibundu Onuzo.
Chi, come noi, lavora nell’accoglienza non può limitarsi ad offrire una
coperta e un pasto caldo. Chi, per professione o per passione, fa questo
“lavoro” è tenuto ad accogliere, cioè ascoltare, capire, confrontarsi,offrire
e ricevere. In un’epoca in cui ormai ci si vanta di respingere i disperati, noi
diciamo che le persone devono potersi spostare per avere una vita
migliore; e le persone valgono molto di più delle cose.
Per questo, da due anni abbiamo avviato un gruppo con i fotografi Ennio
Brilli, Umberto Bufalini e Gianfranco Mancini, con il giornalista Andrea
Braconi e con l'esperto grafico Noris Cocci, tutti amici ed allievi del
maestro Mario Dondero.
Di questo gruppo fanno parte anche Nihat, Mary, Mercy,Akhtar, Taifoor,
Babar, Soultan, Lole, Muhamed Lamin, Uzbek, Hassan, Djibriel, John e
tanti altri ed altre che ci hanno insegnato come si può attraversare
l’inferno restando umani. Un laboratorio di fotografia che si è trasformato
in laboratorio di umanità.
Maria Jolanda Dezi
(Coordinatrice Sprar)
Marco Milozzi
(Operatore referente Progetti di inclusione sociale e culturale)
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