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AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO
1740
DI VENERDI 11 NOVEMBRE
2016
A CURA
DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO
Aggressione ad un Ispettore
di Polizia penitenziaria e
detenuto non fa rientro in
carcere dal permesso , le
droga e telefonini rinvenuti
dalla Polizia penitenziaria a
Genova ultimissime
DÌ
TUTTI_
Al Capo D.A.P.
Pres. Santi Consolo
Al Provveditore Regionale Lazio
Dr.ssa Cinzia Calandrino
Ai Segretari Nazionali
LORO SEDI
Ancora un aggressione dopo quella di pochi
giorni fa subita da un Ispettore della Polizia
penitenziaria nel carcere di Opera , un altro
grave episodio questa volta nel carcere
dell’Ucciardone, a Palermo, dove anche qui
un ispettore della polizia penitenziaria e’
stato aggredito da un detenuto . La
Segreteria Generale Alsippe nel condannare
l’episodio di violenza esprime la propria
vicinanza e solidarieta’ all’ispettore
coinvolto nell’ aggressione, e gli invia gli
auguri di una pronta guarigione.
Un telefono cellulare e’ stato rivenuto dal
personale di Polizia penitenziaria della
Casa Circondariale di Genova abilmente
occultato in un pacco diretto ad un
detenuto
.Brillante operazione delle
unita’ cinofile della Polizia penitenziaria
effettuata a contrasto dell’introduzione di
sostanze stupefacenti e psicotrope
nell’istituto penitenziario di Genova
Marassi che ha portato al sequestro di
sostanza stupefacente in possesso di un
uomo straniero che stava effettuando un
colloquio con il proprio familiare
detenuto.
Segreteria Generale
Sit in di protesta presso la
Sede del Dap, il giorno 14
novembre
Avrebbe finito di scontare la sua pena nel
2019 , un detenuto di origini albanesi di 28
anni recluso per reati comuni nella Casa
Circondariale
di
Strada
Santissimo
Salvatore a Viterbo non ha fatto rientro
mentre usufruiva di un permesso premio.
Subito iniziate le ricerche del detenuto da
parte delle Forze dell’Ordine ma per ora
dello stesso nessuna traccia
In questi mesi la CC. REBIBBIA N.C. ha
subito due evasioni che hanno portato
alla luce le lacune di un sistema che fa
acqua da tutte le parti, con la piena
responsabilità
dei
vertici
dell’Amministrazione Penitenziaria, sia
a livello regionale e soprattutto a livello
centrale, in considerazione delle nuove
modalità di esecuzione della pena e della
c.d. sentenza Torreggiani, che, di fatto,
invece
di
attuare
un
modello
trattamentale, unito a un nuovo sistema
di
sicurezza,
tra
l’altro
sancito
chiaramente
dal
regolamento
di
esecuzione della legge Gozzini, permette
alla popolazione detenuta di essere
‘libera’ di circolare nelle sezioni detentive,
lasciando che, i Poliziotti Penitenziari,
svolgano soltanto il compito di ‘portinai’,
non potendo avere più il controllo di ciò
che accade all’interno delle sezioni
detentive. Tale situazione è, a parer
nostro, anche controproducente per gli
stessi detenuti che vogliono partecipare
al trattamento, favorendo, quindi, coloro
che, invece, vogliono il controllo delle
sezioni e perché no, come già verificatosi,
avere tutto il tempo per organizzare le
evasioni dal carcere. L’amministrazione
invece che puntare a riprendere in mano
l’Istituto penitenziario, pensa bene di
punire preventivamente, senza alcuna
indagine accurata e senza alcuna
individuazione
di
responsabilità
disciplinare, ben 7 Agenti di Polizia
Penitenziaria, distaccandoli in altra sede,
per
asseriti
motivi
di
incompatibilità ambientale e, allo stesso
tempo, continua con eventi ovvero
spettacoli
teatrali
addirittura
all’esterno dell’istituto per permettere la
tournee alla compagnia teatrale di Milano
Opera, composta tra l’altro da ben 14
detenuti ‘Alta Sicurezza’, trasferiti
temporaneamente con un elevato costo a
carico dell’Erario, tra le spese sostenute
per il loro trasferimento e le spese
relative
al
personale
di
Polizia
Penitenziaria. Ben
inteso,
non
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intendiamo ledere alcun diritto ai detenuti,
ma crediamo opportuno e urgente oggi
che, l’istituto di Rebibbia N.C., torni alla
normalità e, quindi, che siano ripristinati i
giusti livelli di sicurezza, interna ed esterna,
non gravando solo e soltanto sui Poliziotti
Penitenziari. Ciò che sta accadendo in
questi giorni, è il segno chiaro e tangibile
del
fallimento
dell’attuale
gestione
del Dipartimento
dell’Amministrazione
Penitenziaria, a iniziare dal Capo, Santi
Consolo, sicuramente ottimo magistrato,
ma evidentemente supino al mondo politico
e alle associazioni di volontariato che, di
fatto, hanno soltanto altri interessi che
esulano da quelli nei confronti dei
detenuti. Chiediamo,
intanto,
che
i
provvedimenti dei distacchi relativi ai 7
Colleghi
siano
immediatamente
sospesi, almeno fino al momento della
conclusioni delle indagini preliminari. Per
questi motivi, queste Organizzazioni
Sindacali, continuano lo stato di agitazione
del personale di Polizia Penitenziaria, con
momenti di protesta che saranno poi
comunicati all’amministrazione, iniziando
con un sit in di protesta presso la Sede del
Dap, il giorno 14 novembre
Segreteria Generale
Dall’intercettazione di una
missiva da parte della Polizia
penitenziaria , arrestato un
cittadino siriano accusato di
associazione con finalità di
terrorismo
Quella del ventitreenne, dunque, era una
rete molto ampia, al punto che anche
durante la sua detenzione nel carcere di
Catanzaro continuava a tenere contatti
con altri terroristi. Infatti, la polizia
penitenziaria ha intercettato una missiva
giunta dalla Danimarca e nella quale
l’interlocutore chiede al cittadino siriano
le caratteristiche che deve avere la
persona da individuare per un compito
non ben chiarito. “Una frase che non
c’entrava nulla con il contesto della
lettera – ha evidenziato il procuratore
aggiunto Giovanni Bombardieri – e che
sottolinea come fosse lui a dovere
scegliere la persona giusta”. Subito dopo
avere intercettato questa missiva, l’uomo
è stato trasferito nel carcere di Rossano in
attesa di ottenere la custodia cautelare
che nel frattempo era stata richiesta al
gip.Nelle indagini della guardia di finanza
sono stati ricostruiti diversi movimenti
dell’uomo in varie nazioni europee prima
del suo arresto in Italia come scafista, a
dimostrazione di continui movimenti.
Inoltre, è stato possibile risalire a tre città
siriane nelle quali lo stesso presunto
terrorista si sarebbe addestrato e
formato. Si tratta di Hama, città in cui è
nato ed ha iniziato l’addestramento,
Idleb, altro luogo di addestramento, e
Tartus, dove il ventitreenne avrebbe
anche festeggiato l’uomo che indossava
una cintura esplosiva e che è stato ritratto
in
una
delle
foto
sequestrate.(Jobsnews.it)
"Manca
la
metà
dei
poliziotti
della
penitenziaria previsti"
sia spesa l’attuale dirigenza per risolvere
quei problemi, di varia natura, che
affliggono il carcere. Ovviamente restano
ancora da sistemare alcune cose ma le
premesse sono positive. Apprezzamento
per l’operato del direttore Paolo Malato, è
stato espresso anche dagli stessi agenti
durante l’incontro con l’Onorevole,
seguito al termine della visita".
"Purtroppo, rimane un grosso e
fondamentale problema rappresentato
dagli operatori e dall’organizzazione
sindacale
Osapp,
intervenuta
col
segretario regionale Gioacchino Lenaris;
il numero degli agenti. Attualmente gli
agenti in servizio nel Penitenziario sono
circa 70, a fronte dei previsti 150 circa. 70
uomini che, tolte le fisiologiche assenze e
gli incarichi fissi, riduce il personale a
circa 45 unità da suddividere in 3
turni". "Questo fa sì che il personale si
riduca ad un numero di poco superiore
alle 10 unità per turno che, nelle ore
serali e notturne scende a volte a 5 o 6. In
riferimento ai turni, viene segnalato dagli
agenti e dall’Osapp come questi da
contratto siano 4, ma a causa della
mancanza di personale, si passa a 3 turni
con
straordinario
obbligatorio.
Tutto ciò ovviamente comporta gravi
rischi per l’incolumità degli agenti che,
nei bracci detentivi, si trovano a
fronteggiare da soli circa 60 detenuti". "E’
stata fatta presente all’onorevole, la
mancanza di strumenti adeguati ad
evitare il contatto fisico con gli arrestati
in caso di episodi violenti, auspicando
l’adozione da parte del Ministero, per
tutti gli istituti sul territorio, del teaser o
dello spray urticante. Si è posta
l’attenzione su come questa grave
mancanza di personale, sia frutto di
mancati
arruolamenti,
turnover
inesistente, mancata applicazione della
mobilità nazionale straordinaria per la
recente aperura del Nuovo istituto
rodigino". "Tutti fattori che comportano
anche
un
utilizzo
minimo
del
penitenziario che, a fronte dei circa 120
ospiti attuali, potrebbe contenere una
popolazione carceraria almeno doppia".
L’agente
della
Polizia
Penitenziaria che si e’
sparata non era depressa
Una ispezione che ha premiato l'operato
del direttore del carcere di Rovigo, che sta
risolvendo, assieme al personale, ma ha
Catanzaro. Arrestato un cittadino siriano
anche evidenziato la cronica mancanza di
accusato di associazione con finalità di
personale alla casa circondariale di
terrorismo Gli apparati informatici e le foto
Rovigo Rovigo - Venerdì 4 Novembre il
del suo inserimento diretto nei gruppi
circolo comunale di Fratelli d’Italia –
terroristici erano “il suo passaporto per
Alleanza Nazionale ha accompagnato
accreditarsi a certi livelli una volta giunto in
l’onorevole
Walter
Rizzetto,
Europa”. Il cittadino siriano Abo Robeih
vicepresidente della Commissione Lavoro
Tarif, arrestato oggi a Catanzaro con
Pubblico e Privato in visita al nuovo
l’accusa di associazione con finalità di
Sissy Trovato Mazza non era depressaCon
carcere
rodigino.
L’onorevole,
terrorismo, aveva, dunque, compiti ben
il trascorrere delle ore paiono farsi spazio
accompagnato durante la visita dai
specifici. A confermare questa tesi è stato il
ipotesi diverse dal tentato suicidio
responsabili provinciali FdI Ceccarello
procuratore capo di Catanzaro, Nicola
.Mentre a Venezia in una stanza
Daniele, Valeria Mantovan e da uno dei
Gratteri, nel corso di una conferenza
d’ospedale,
l’agente
della
Polizia
responsabili alto polesani Daniele
stampa tenuta nella sede del Comando
Penitenziaria
di
Taurianova
Maria
Teresa
Cordone, è stato ricevuto e accompagnato
provinciale
della
Guardia
di
“Sissy” Trovato Mazza, 28 anni,langue
durante l’ispezione dal direttore del
finanza.Secondo il procuratore, “l’uomo
senza che i medici possano dare alcuna
carcere Paolo Malato."L’onorevole avrebbe dovuto compiere delle riprese video
speranza, attesa la gravità delle lesioni
spiega la nota di Fratelli d'Italia - durante
in uno dei Paesi con i quali aveva contatti”.
all’encefalo provocate dal colpo di pistola
la visita, ha potuto constatare quanto si
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che secondo le tesi della prima ora la
ragazza avrebbe esploso contro se stessa per
suicidarsi, angosciosi dubbi sulle vere
causa dell’episodio e sulla sua ricostruzione
prendono corpo facendo vacillare la tesi del
tentativo di suicidio avallata dalla locale
stampa veneta che sulla scorta di non
meglio precisate fonti riferisce in cronaca
che la ragazza fosse da tempo depressa.
Espressione questa che ha scatenato le
proteste di tutti coloro – parenti e amici –
la conoscevano e che fino a pochi giorni
prima riferiscono
di una ragazza
esuberante e piena di vita. Tutto il contrario
della vittima di una depressione accentuata
al punto da volersi togliere la vita. Con il
trascorrere delle ore e dei giorni, i tasselli
del mosaico investigativo però non vanno
in alcun modo a combaciare ed emergono
infatti sempre più evidenti dubbi sulla
ricostruzione e sulle attività di discovery
fin’ora svolte e in relazione al ritardo con il
quale venne informata la famiglia e alle
affrettate conclusioni di un tentativo di
suicidio in forza del quale probabilmente
nessuna indagine di particolare spessore
sarebbe stata aperta.Secondo fonti vicine
alla famiglia la ragazza presenterebbe due
evidenti ferite alla testa dovute al foro
d’entrata e a quello d’uscita del proiettile
(che non sarebbe dunque rimasto nel
cervello per come riferito dalla stampa
veneta). Una delle ferite, sul lato sinistro
del cranio al di sopra della tempia, e la
seconda sul lato destro fra la mandibola e
la gola. Non è dato sapere quale dei due fori
sia da considerarsi d’entrata per il
proiettile. Ma quale che sia ad una analisi
appena superficiale la tesi del suicidio
sembrerebbe vacillare e lasciare spazio ad
altri ipotesi. Ciò perché la ragazza che non
era mancina e portava la fondina della
pistola sul fianco destro se avesse deciso
per l’insano gesto non avrebbe utilizzato
l’arma con la mano sinistra e il foro
d’entrata avrebbe dovuto trovarsi sul lato
destro, all’incirca all’altezza tempia destra e
giammai sul lato sinistro, quasi sulla nuca,
e il proiettile avrebbe dovuto effettuare una
traiettoria orizzontale – fuoriuscendo, ove
mai, dalla tempia opposta o tendendo verso
l’alto. Nel caso in cui il foro d’entrata fosse
quello sotto la mandibola appare strano che
una persona che voglia suicidarsi punti
l’arma contro la propria gola sparandosi dal
basso verso l’alto. Entrambe le ipotesi
sembrerebbero più plausibili invece in una
logica omicidiaria non disgiunta da un
possibile colluttazione o altra forma di
resistenza che non in un possibile suicidio.
Basti pensare a una persona che spari alla
nuca della vittima, a bruciapelo o da breve
distanza: andrebbe a provocare una ferita
esattamente compatibile con quella che
presenta Sissy Trovato Mazza sul lato
sinistro del cranio. Allo stesso modo un
aggressore che placchi la sua vittima da
tergo puntandole alla gola la canna di una
pistola ed esplodendo un colpo che
entrando dalla gola esca dal cranio.Nell’un
caso e nell’altro – quale che sia il foro
d’entrata nella testa della giovane donna in
coma irreversibile, la dinamica del suicidio
sembrerebbe
non reggere. E poi,
sembrerebbe che il reparto dove la
detenuta partoriente era ricoveratasia
collocato in un piano terra rialzato solo di
pochi gradini. Perché, una ragazza, atletica
giocatrice di calcio e avvezza al
movimento e allo sforzo fisico, avrebbe
dovuto prendere l’ascensore per scendere
appena quattro scalini?Occorre indagare
a 360°. E finalmente grazie anche alla
presenza e allo sprone dei genitori le
indagini sembrerebbero aver lasciato
l’alveo dello scontato e ineluttabile
suidicio. Morte senza colpevoli né
responsabili da ricercare e assicurare alla
giustizia. Quel che sembrerebbe certo è
che quel giorno Sissy Trovato Mazza non
avrebbe dovuto fare quel servizio.
Qualcuno glielo avrebbe chiesto e
l’avrebbe fatta andare nell’ospedale dove
ora lotta fra la vita e la morte. Chi era a
conoscenza di ciò. E perché tutto questo
silenzio? Chi vuole far calare la sordina su
un fatto gravissimo e inquietante che
dietro il tentativo di suicidio potrebbe
celare
una
premeditata
azione
omicidiaria? I TG Nazionali hanno
riferito in questi giorni e in queste ore di
altri episodi omicidiari. Silenzio assoluto
su questo che a buon titolo potrebbe
essere titolato “Il giallo della Giudecca” .
Forse Sissy Trovato Mazza – all’interno
della struttura penitenziaria dove
prestava servizio potrebbe aver visto o
scoperto qualcosa che mai avrebbe
dovuto scoprire o vedere? Forse nella sua
vita privata- come tutte le ragazza delle
sua età – vi potrebbero essere stati spazi
per rapporti sentimentali? Una storia
d’amore finita nel sangue? Chissa? Sono
interrogativi
legittimi.
Da
“Giallo
d’autore” , che giustificano e impongono
una seria indagine da parte della
Magistratura che, in questo caso –
parafrasando il titolo di un celebre film –
dovrà indagare su tutto e tutti: anche su
coloro che potrebbero sembrare al di
sopra di ogni sospetto. Le colleghe della
ragazza,
certamente
potrebbero
confermare che Sissy tutto era tranne che
depressa. Motivata, determinata a
laurearsi e a creare le condizioni giuste
per la sua crescita professionale; in
questa fase delle sua vita Sissy non
appariva depressa. Per altri aspetti,
calabrese d’origine e dunque testarda e
caparbia, la ragazza aveva un carattere
duro, professionalmente da gendarme
asburgico, e credeva
in maniera
fortissima ai valori della legalità e alla
necessità di fare sempre e fino in fondo il
proprio dovere. E, forse, questo suo
rigore, questo suo essere inflessibile,
rigorosa e integgerima, potrebbe aver
dato fastidio a qualcuno. Che dopo averla
raggiunta o attesa in ospedale l’avrebbe
attirata dentro l’ascensore ferendola per
ragioni sconosciute poi con la sua stessa
arma d’ordinanza. Per questo, l’auspicio
– a parte un miracolo che restituisca
una esistenza dignitosa a una ragazza
che guardava alla vita con fiducia e
ottimismo – è quella che Magistratura e
Ispettori del Ministero facciano luce su
questo inquietante episodio, agendo con
tempestività al fine di impedire che
eventuali tracce o prove che possano
contribuire ad una lettura alternativa
dell’episodio possano essere alterate,
inquinate, disperse o distrutte.
Rinnovo dei contratti delle
forze di polizia, discussione
di mozioni
Senato Assemblea – XVII Legislatura
ORDINE DEL GIORNO Martedì 8
novembre 2016716 a e 717 a Seduta
Pubblica svolta alle ore 11 . Continuano in
Senato le discussioni di mozioni sul
rinnovo dei contratti delle forze di polizia
(testi allegati)
Clicca il link sotto per scaricare le
mozioni discusse oggi in Senato
senato-8-novembre-mozionicontratto-forze-di-polizia
Segreteria Generale
Scuola
di
perfezionamento per le
Forze
di
Polizia.
ll
presidente del Consiglio
Matteo Renzi partecipato
alla
cerimonia
d'inaugurazione dell'Anno
accademico
Anno accademico polizia, Renzi:
«Da voi risposta meravigliosa
contro minacce»In anni in cui l'Italia
vive
allarmi
e
minacce
«quasi
quotidiane» le forze di polizia «stanno
rispondendo agli stress test in modo
meraviglioso». Lo ha detto il premier
Matteo
Renzi
nel
suo
discorso
all'inaugurazione dell'anno accademico
della scuola di perfezionamento delle
forze di polizia, sottolineando che «se
l'Italia avesse passato altri stress test
come quelli passati dalla sicurezza,
sarebbe un paese più forte e solido». Voi,
ha aggiunto il presidente del Consiglio
rivolgendosi direttamente agli uomini e
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alle donne delle cinque forze di polizia,
«non siete soltanto funzionari delle forze
dell'ordine, siete donne e uomini chiamati
ad un ruolo decisivo per dire dove sta
andando l'Italia».Ed è per questo che «ogni
investimento» sulle forze di polizia «non è
un contentino ma l'inizio di un rapporto
diverso» tra lo Stato e i suoi servitori. Renzi
ha rivendicato gli 80 euro diventati
strutturali anche per le forze dell'ordine e i
fondi per le assunzioni e il riordino delle
carriere. «Era un impegno preso e
mantenuto - ha detto - con buona pace di
chi diceva che erano provvedimenti spot».
«Grazie per il vostro servizio - ha scritto il
premier sul libro della scuola prima di
lasciare la sede dell'istituto di alta
formazione - Una missione strategica per
rendere l'Italia un paese più solido e
sicuro».In tempi di sfide «difficili e nuove»,
l'Italia ha risposto «con un modello italiano
di sicurezza che è un modello vincente».
Così il ministro dell'Interno Angelino
Alfano. «Tante divise riunite sotto un'unica
bandiera incarnano perfettamente lo spirito
di squadra» che è il segno vincente del
modello
italiano, ha detto
Alfano
rivolgendosi agli allievi della scuola. «Avete
fatto - ha aggiunto - anche con la
magistratura un lavoro straordinario nella
lotta al crimine».Il titolare del Viminale ha
poi sottolineato come in questi anni si siano
raggiunti
una
serie
di
«obiettivi
ragguardevoli»:
«sono
cresciuti
gli
investimenti in materia di sicurezza e, negli
ultimi tre anni, sono costantemente
diminuiti i reati, da quelli più gravi a quelli
che riduttivamente vengono definiti di
micro criminalità. »Ieri, ha concluso, ho
parlato di un 'poker d'assì: gli 80 euro resi
strutturali, i fondi per il riordino delle
carriere, le premesse per il rinnovo del
contratto e le nuove assunzioni. Tutto
questo dimostra con i fatti e non a
chiacchiere che la sicurezza è una vera
priorità del governo«.
Circolari ministeriali e note
D.A.P. novembre 2016
Per leggere le ministeriali vai sul sito
www.alsippe.it
Segreteria Generale
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
[email protected]
Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione
fronte e retro
2) Documento di riconoscimento
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
La Segreteria Generale in collaborazione
con i rappresentanti regionali provinciali
e locali presenti sul territorio ha stipulato
una serie di convenzioni per gli iscritti
Alsippe e i propri familiari , per usufruire
di servizi con sconti particolari. Per
usufruire dei predetti sconti bastera’
esibire la
Tessera Servizi Alsippe che
potra’ essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il link
sotto potrete visionare i servizi offerti
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contattate l’indirizzo email:
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definito una convenzione per la stipula di
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