PTOF - Istituto Comprensivo "B.Croce" di Latronico

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. CROCE”
di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado
Corso Vittorio Emanuele II°, s.n.c.
85043 L A T R O N I C O (PZ)
Tel.: 0973/858100 – Fax: 0973/859877 – Codice fiscale: 83001390760
C.M.: PZIC87600C – E––mail: [email protected]
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO
“BENEDETTO CROCE”
Anni scolastici 2016-17/2017-18/2018-19
Elaborato dal Collegio docenti e approvato dal Consiglio d’ Istituto in data 15/01/2016;
Revisione approvata dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 27 ottobre 2016
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DAL POF… AL PTOF
La L.107 “La Buona scuola”, ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. La legge richiama
quanto già previsto dal decreto 275 del 1999, l’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di un
“organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è” il documento base che
definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e chiarisce la progettazione curricolare,
extracurricolare e organizzativa”. Viene aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di
esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed
extrascolastica.
La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da attività di
consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento degli
obiettivi formativi ,tenendo conto di quelli forniti dal comma 7 nelle lettere a), b), c), d), e), f), g), h),
i), l), m), n), o), p), q), r), s).
 richieste del territorio e
dell’utenza, in termini di
“priorità
 risultanze del RAV, in
termini di cose che
“devono” migliorare;
Piano Triennale
PTOF
dell’Offerta
Formativa per il
triennio 2016–17,
2017–18, 2018–19
DEVE TENERCONTO
prioritariamente
mira alla
delle esigenze
valorizzazione
formative individuate
dell’autonomia
a seguito della lettura
scolastica
comparata
del RAV
 previsione dei percorsi
 risorse dell’organico
di alternanza scuola-
dell’autonomia (parte delle quali,
lavoro (DLgs. 77/05)
soprattutto a regime, potranno
 previsione azioni coerenti con il
Piano nazionale per la scuola
digitale (comma57)
essere individuate dalle scuole
stesse entro limiti generali dati)
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Elaborato dal Collegio docenti e approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio
2016
Primo aggiornamento: Collegio dei Docenti e Consiglio d’istituto del 27 ottobre 2016
Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Benedetto Croce”
di Latronico (PZ), è progettato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante
la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
 è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio
atto di indirizzo Prot. n. 2529 C/1 del 23 ottobre 2015;
 ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 15 gennaio 2016;
 è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15 gennaio 2016 ;
 il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed
in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
 il piano è pubblicato nel sito dell’Istituto è sul portale Scuola in Chiaro.
 L’aggiornamento e la revisione annuale dello stesso è stato elaborato dal collegio dei docenti
sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 2318
A/19 del 01 ottobre 2016;
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PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO
UFFICIO DI SEGRETERIA
Corso Vittorio Emanuele II°, s.n.c.
Tel.: 0973/858100 – Fax: 0973/859877
E–mail: [email protected]
ORARIO DI APERTURA
da lunedì a venerdì: dalle ore 7.18 alle ore 17,30;
sabato: dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
SCUOLA DELL’INFANZIA
AGROMONTE
LATRONICO
EPISCOPIA
Vico VIII Provinciale
Via Ing. Bruno
“Ten. Donato Fiore”
Tel. 0973 851264
Tel. 0973 655076
II traversa Via Lacava
n. sezioni 2 n. alunni 32
n. sezioni 2 n. alunni 36
Tel. 0973 858320
ORARIO
ORARIO
n. sezioni 2 n. alunni 25
Dal lunedì al venerdì:
Dal lunedì al venerdì:
ORARIO
dalle ore 8.30 alle ore 16.30
dalle ore 8.30 alle ore 16.30
Dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8.30 alle ore 16.30
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SCUOLA PRIMARIA
AGROMONTE
LATRONICO
EPISCOPIA
Vico VIII Provinciale
Via Ing. Bruno
“Ten. Donato Fiore”
Tel. 0973 851264
Tel. 0973 655085
C.so V. Emanuele II
n. classi 5 n. alunni 72
n. classi 5 n. alunni 59
0973 858100
ORARIO
ORARIO
n. classi 5 n. alunni 88
Dal lunedì al venerdì:
Dal lunedì al venerdì:
ORARIO
dalle ore 8.30 alle ore 16.30
dalle ore 8.45 alle ore 16.45
Dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8.30 alle ore 16.30
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
AGROMONTE
LATRONICO
EPISCOPIA
Via Chiesa
Via Ing. Bruno
C.so V. Emanuele II
0973 851434
0973 655086
0973 858100
n. classi 3 n. alunni 27
n. classi 3 n. alunni 31
n. classi 3 n. alunni 71
ORARIO
ORARIO
ORARIO
lunedì – sabato:
lunedì – mercoledì – venerdì:
lunedì – martedì - giovedì: dalle
dalle ore 8.05alle ore 13.05
dalle ore 8.00 alle ore 14.00
ore 8.30 alle ore 17.30
martedì – giovedì:
martedì – giovedì: dalle ore
mercoledì – venerdì:
dalle ore 8.05 alle ore 16.05
8.00 alle ore 17.00
dalle ore 8.30alle ore 16.30
mercoledì – venerdì:
sabato:
dalle ore 8.05alle ore 17.05
dalle ore 8.30alle ore 16.30
SCUOLA A INDIRIZZO MUSICALE
SCUOLA A INDIRIZZO
MUSICALE
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STORIA E IDENTITÀ
Il Circolo Didattico di Latronico è stato istituito nell’anno scolastico 1957/58. Inizialmente era
costituto da numerosi plessi, ubicati a Latronico, ad Episcopia e nelle diverse contrade rurali.
Con l’istituzione dei centri di raccolta sono diminuiti i plessi e sono scomparse le pluriclassi.
Dalla metà degli anni 70 le scuole sono state via via organizzate a tempo pieno e si è dato
avvio all’introduzione della seconda lingua (francese) fin dalla prima elementare, fatto
innovativo ed esperienza unica rispetto agli altri circoli esistenti nella nostra regione. Con la
legge 148/90 il T.P. è stato adeguato all’organizzazione modulare e ha funzionato in modo
soddisfacente fino all’a. S. 1995/96. La mancata partecipazione alla mensa, da parte degli
alunni, ha determinato la chiusura del Tempo Pieno. Nell’anno scolastico 1998/99 il plesso di
Calda è stato accorpato al plesso di Latronico capoluogo.
La Scuola Media Statale “B. Croce” di Latronico nasce come scuola privata nel 1958, diventa
successivamente scuola legalmente riconosciuta e quindi parificata nel 1959. Nell’anno
scolastico 1960/61 viene statalizzata. Nell’anno scolastico 1965/66 sono istituite le sezioni
staccate di Agromonte e di Episcopia. La sezione staccata di Episcopia acquista l’autonomia
nell’anno scolastico 1970/71 (nell’anno scolastico 1993/94 perderà la sua autonomia e verrà
di nuovo aggregata a Latronico).
In questo periodo sono organizzate attività pomeridiane di studio guidato, soprattutto per gli
alunni con maggiori difficoltà e attività ludiche liberamente scelte tra una serie di proposte.
Nell’anno scolastico 1976/77 diventa sperimentale con l’introduzione del tempo pieno,
dell’orario flessibile e con l’avvio della sperimentazione musicale.
Nell’84 viene organizzata sul modello del tempo prolungato di 40 ore settimanali e,
successivamente di 36 ore settimanali. Le attività integrative ed extracurricolari s’inseriscono a
pieno titolo nell’orario scolastico.
Nell’anno scolastico 1990/91 avvia anche la sperimentazione autorizzata dal Ministero
dell’uso didattico del computer. Con la legge sull’autonomia didattica, organizzativa e di
ricerca delle Istituzioni Scolastiche, le discipline oggetto di sperimentazione (informatica e
strumento musicale) sono diventate parte integrante del curricolo di scuola.
In seguito al piano di dimensionamento approvato dalla Regione Basilicata e alla legge 59
del 15.03.1997 – D.L. n. 112 del 31.08.1998 nascono , nell’anno scolastico 2000/2001, sul
territorio di Latronico, l’ I. C. “Benedetto Croce” di Latronico con sede a Latronico capoluogo e
l’I. C. di Agromonte, con sede ad Agromonte Mileo, comprendente le scuole su territori facenti
parte di due comuni: Latronico (Agromonte Mileo e Agromonte Magnano) e Episcopia.
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GESTIONE DELLA SCUOLA

Collegio dei Docenti
 Collaboratori

Commissioni
 Responsabili di plesso

Gruppi di lavoro
 Funzioni Strumentali
AREA
AREA
EDUCATIVA
DIRIGENZIALE
E DIDATTICA
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa Serena TROTTA
AREA
AREA
GESTIONALE
COLLEGIALE

Consiglio d’Istituto

Direttore GSA

Giunta esecutiva

Assistenti amministrativi

Consigli di interclasse/intersezione

Collaboratori scolastici
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DAL RAV AL PTOF
Piano
RAV
di
miglioramento
8
PTOF
RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
(DPR 80/13)
Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte del nucleo interno di valutazione e
aggiornato nel mese di Giugno dell’anno 2016 ha consentito, anche attraverso i Descrittori messi a
disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare:
AREA CONTESTO E RISORSE

Popolazione scolastica: il contesto socio–economico di provenienza degli studenti risulta
medio alto. E’ irrilevante l’incidenza di alunni con cittadinanza non italiana o provenienti da
zone particolarmente svantaggiate.

Territorio e capitale sociale: la scuola si colloca in un’area di notevole interesse
paesaggistico e ambientale: il Parco Nazionale del Pollino, ricco dal punto di vista della
flora e delle riserve faunistiche; le Terme di Calda, dotate di proprietà terapeutiche note fin
dall’antichità, derivanti dalle acque delle sorgenti mineralizzate che sgorgano a breve
distanza dal centro termale. La peculiarità economica è rappresentata da attività
artigianali e imprenditoriali (artigianato del legno – lavorazione della pietra grigia) e
aziende agro – alimentari (“Agrocarne” e “Valpollino”). Buona è la disponibilità degli Enti
Locali e delle Associazioni a cooperare per iniziative culturali e ad offrire i servizi necessari
al funzionamento della scuola. I servizi di competenza vengono erogati dalle amministrazioni
comunali secondo le disponibilità di bilancio.
9

Risorse economiche e materiali: le strutture scolastiche, dislocate sul territorio, sono
adeguate alle norme sulla sicurezza e le strade di accesso risultano essere agevolmente
percorribili. Si evidenzia qualche difficoltà di collegamento nella rete internet, diversificata
nei plessi. Qualche scuola è dotata di LIM (n.2 nella Scuola Primaria e n.3 nella Scuola
Secondaria di I grado); la presenza di strumenti multimediali, utili alla didattica, in alcuni
plessi è essenziale, in altri è deficitaria.

Risorse professionali: si riscontra un’elevata percentuale di docenti a tempo indeterminato,
la cui continuità è abbastanza stabile nell'intervallo 6–10 anni (56,5%). La quota d docenti
di Scuola Secondaria aventi il titolo di laurea è pari all'80%, mentre è esiguo il numero di
insegnanti della Scuola Primaria in possesso di tale titolo e di certificazioni specialistiche nei
settori linguistico e informatico.
AREA ESITI

Risultati scolastici: tutti gli studenti sono ammessi alla classe successiva e i criteri di
valutazione adottati dalla scuola sono indirizzati a garantire il successo formativo degli
stessi. Dal confronto con il dato medio nazionale si evince che nella fascia del sei si colloca
una percentuale di alunni notevolmente inferiore. Le valutazioni dal 7 al 10 sono superiori
alla media di qualche punto. Il percorso didattico–educativo tende a valorizzare le
inclinazioni soggettive e a stimolare la collaborazione. Mancano spazi e materiali idonei al
fine di progettare e realizzare attività laboratoriali per gruppi di livello.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali: con riferimento a scuole con background
socio–economico e culturale simile, il punteggio relativo alle prove INVALSI di italiano è
leggermente superiore al dato nazionale, mentre quello di matematica è sostanzialmente in
linea. Si registra fra le varie classi una variabilità di risultati sia nelle prove di italiano sia di
matematica. La scuola progetta l’azione didattica in coerenza con le Indicazioni Nazionali,
con particolare riferimento al Profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione,
adotta metodologie finalizzate alla realizzazione degli obiettivi specifici di ogni disciplina e
allo sviluppo delle competenze. Pur nella differenziazione di spazi e di mezzi, l’attività
didattica
privilegia
modalità
apprenditive
di
tipo
collaborativo
e
interattivo,
prevalentemente centrate sul confronto e sul dialogo. Si registrano frequenti simulazioni
delle prove INVALSI, volte a superare le incertezze di ordine emotivo e i disorientamenti che
generano ansia nello studente.

Competenze chiave e di cittadinanza: un discreto numero di allievi pianifica razionalmente
il lavoro scolastico e incentra il proprio iter formativo sul rispetto delle regole. Pochi studenti
denotano un relativo sviluppo delle competenze sociali e della capacità di rispetto per
l’ambiente e per gli altri.
10

Risultati a distanza: l'azione della scuola mira ad attivare percorsi didattici orientati al
“saper fare”, funzionali al corso di studi successivo. La scelta dell'indirizzo di scuola
superiore si determina sulla base di un itinerario di Orientamento volto a consapevolizzare
la conoscenza di sé e a pianificare un proprio “progetto di vita”.
AREA PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE

Curricolo, progettazione e valutazione: per l’elaborazione del curricolo si è fatto
riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012. La progettazione d'Istituto si adatta alle
esigenze e ai bisogni formativi degli studenti dei diversi ordini di scuola e fornisce
indicazioni specifiche in merito agli obiettivi di conoscenza e di abilità, nonché ai traguardi
per le competenze.
La mancata istituzione di dipartimenti disciplinari condiziona la promozione di attività
multidisciplinari condivise che, sebbene discusse nelle riunioni collegiali, spesso, non trovano
piena attuazione nella realtà.
La frammentazione della scuola sul territorio, con i suoi numerosi plessi, limita, altresì, la
pianificazione di comuni strategie di recupero e di potenziamento. I criteri di valutazione
sono codificati a livello di “ordini di scuola” ma non sufficientemente rielaborati e condivisi
per ciò che attiene le singole discipline. La scuola utilizza forme di certificazione delle
competenze, in uscita, per le classi V Primaria e III Secondaria I^. Non si è provveduto a
rendere sistematica l’elaborazione di prove strutturate comuni per classi parallele, lasciando
l’iniziativa alla libera scelta dei docenti.

Ambiente di apprendimento: l'Istituto è in linea con le modalità orarie adottate per la
durata delle lezioni e propone, ma non sempre realizza, corsi di formazione e di
aggiornamento didattico. Il contesto educativo si ispira alle norme dettate dal Regolamento
d'Istituto, dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e dal Patto educativo di
corresponsabilità. I docenti stimolano la responsabilità individuale e le relazioni positive
all’interno del gruppo–classe in un’ottica di fattiva collaborazione. Nell’anno di riferimento
del RAV, 2013, non si sono registrate sospensioni di studenti dalle lezioni, né gravi infrazioni
concernenti le norme fondamentali di convivenza civile.
L'evidente disomogeneità in termini di dotazioni tecnologiche nei vari plessi incentiva in
misura limitata le modalità didattiche innovative, inoltre, la mancata fruizione di spazi
laboratoriali adeguati determina delle ricadute non molto positive sul rendimento scolastico
degli alunni.

Inclusione e differenziazione: nei vari contesti educativi il team realizza la costruzione di
un clima inclusivo, ponendo in essere strategie metodologiche tese a sollecitare la
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partecipazione attiva degli alunni, a rendere efficaci gli strumenti compensativi e le misure
dispensative adottate.
L'individuazione, non immediata, di difficoltà apprenditivo-comportamentali o relazionali,
rende meno proficui gli esiti delle azioni di recupero e la modulazione di strategie
didattiche produttive.
La mancanza di una progettazione didattico-educativa individuale, in assenza di
certificazione medico–diagnostica, condiziona la messa in atto di tecniche mirate.
In alcune classi il recupero delle competenze si attua per gruppi di livello durante le ore di
contemporaneità degli insegnanti; mentre nelle altre classi si svolgono attività di recupero e
di potenziamento, come strategie educative, durante le ore curricolari.
Manca la possibilità di operare con piccoli gruppi nelle aule delle scolaresche più numerose,
con ricadute di scarsa efficacia sugli studenti in situazioni di svantaggio.
L'inclusione riguarda un numero sempre crescente di alunni, sia per motivi dovuti alle
differenze socio–culturali e linguistiche sia per bisogni educativi speciali, certificati o non.
Tali bisogni formativi prevedono personalizzazioni dei percorsi scolastici, codificati nei PEI e
nei PDP.

Continuità e orientamento: nella fase iniziale dell’anno scolastico si promuovono incontri tra
docenti della scuola dell'Infanzia, della Primaria e della Secondaria per uno scambio di
informazioni utili alla conoscenza degli alunni. Non si prevedono sistematici incontri per la
definizione delle competenze in uscita e in entrata nei vari ordini di scuola ad eccezione
della classe conclusiva del I° ciclo. Non si effettuano scambi di visite tra i bambini e i
ragazzi dei tre ordini di scuola. Non vengono programmate attività educative in verticale.
Si collabora con enti preposti per le attività di orientamento (APOF-IL) e vengono attivati,
con regolarità, incontri dimostrativi tra gli studenti della classe terza di Scuola Secondaria di
primo grado e i docenti dei vari indirizzi di Scuola Secondaria di secondo grado. Nella fase
conclusiva del percorso di Orientamento i consigli delle classi 3^ di Scuola Secondaria
predispongono moduli articolati per il consiglio orientativo, da socializzare agli studenti e
alle loro famiglie. Non si realizzano itinerari specifici per la conoscenza delle opportunità
lavorative offerte dal territorio, in vista della scelta dell’indirizzo di scuola superiore.
AREA PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE

Orientamento strategico e organizzazione della scuola: nel POF viene enunciato il ruolo
della scuola e le ‘idee guida’ che la ispirano, quali: una scuola di tutti e di ciascuno, una
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comunità nella quale cooperano studenti, docenti e genitori, il luogo dove sviluppare la
democrazia, l’autonomia, la centralità della persona.
La mission della scuola è percepita dai docenti e dal Dirigente, se pur con livelli diversificati
di consapevolezza, come azione tesa ad accompagnare lo studente nella crescita,
aiutandolo ad orientarsi, sviluppando in lui autostima e consapevolezza dei propri interessi e
attitudini.
Il raggiungimento degli obiettivi predefiniti non viene monitorato con strumenti di rilevazione
preordinati su base unitaria.
Le risorse economiche, materiali e finanziarie, sono impiegate in modo sufficientemente
adeguato e coerente con le scelte definite nel PTOF.
Le famiglie finanziano varie iniziative educative dell’ampliamento dell’Offerta Formativa, in
particolare, le uscite didattiche e i viaggi di istruzione.
Sussiste una netta divisione di compiti tra i docenti con incarichi di responsabilità, così come
tra il personale ATA. Non sempre i ruoli e gli incarichi aggiuntivi vengono espletati con
spirito di apertura e di rispetto reciproco, in relazione ad aspetti fondamentali come
l’organizzazione interna ed esterna alla scuola.
Le aree di intervento individuate riguardano il successo formativo, la riduzione di variabilità
fra classi, la valorizzazione delle competenze nelle varie forme espressive e della
comunicazione. Le scelte educative sono coerenti al Piano dell'Offerta Formativa, ma non
sempre risulta esserci conformità fra i percorsi educativi adottati e l'allocazione delle risorse
economiche. Vanno incrementate le attività di monitoraggio e di verifica a docenti/non
docenti, genitori e alunni.
La scuola riesce, attraverso i pochi momenti di confronto che si attuano nelle riunioni degli
organi collegiali, a individuare le priorità da raggiungere e a delineare, parzialmente, la
mission di Istituto, vanno potenziati gli strumenti di controllo per monitorare l’efficacia delle
azioni realizzate.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: la scuola raccoglie le esigenze formative
del personale ATA e, relativamente a quelle specifiche dei docenti, accoglie le proposte
avanzate dai vari gruppi di lavoro. Le iniziative di formazione dell'attività ordinaria della
scuola sono correlate alle esigenze didattiche: progettazione per competenze, didattica
inclusiva e utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica.
I gruppi di lavoro si costituiscono su basi spontanee, in relazione a tematiche riguardanti
attività e iniziative didattico–educative individuate come prioritarie, al fine di produrre
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materiali ed esiti utili alla scuola. Non in tutti i plessi sussistono spazi per un utilizzo condiviso
di strumenti e materiali didattici. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è
presente ma non diffuso.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie: sono presenti gruppi di lavoro
composti dal dirigente scolastico, da insegnanti e da rappresentanti del territorio. La
formazione e l'aggiornamento del personale risulta essere svolta prevalentemente in rete.
Le famiglie vengono coinvolte nelle varie iniziative culturali promosse dalla scuola e nei
momenti d'incontro istituzionali previsti in ambito collegiale. Si registra un basso indice di
partecipazione dei genitori alle elezioni dei rappresentanti nei diversi organi collegiali.
L’interazione scuola–territorio non si attiva con sistematicità.
PRIORITÀ E TRAGUARDI
ESITI DEGLI STUDENTI
 Riduzione variabilità fra le classi.
≈
Promuovere, nel tempo, piani di ristrutturazione delle varie realtà scolastiche, al fine di
rendere più eque le opportunità didattico–educative.
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
 Sviluppo delle competenze sociali.
≈
Effettuare scelte mirate, volte ad apprezzare il valore dei sentimenti e delle emozioni,
per imparare a condividere percorsi comuni di "relazione".
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Composizione del gruppo che segue la progettazione del P.d.M:
Nome e Cognome
Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Oliveto Maria Carmela
Docente: F.S. valutazione
Istituto
La Banca Gina
Docente: F.S. PTOF
De Biase Maria Donata
Docente: F.S. Supporto ai
docenti. INVALSI
Vano Gianfranca
(Infanzia e primaria)
Mastropasqua Lucia
(secondaria 1°)
Docenti: FF.SS. :
Rapporti Enti esterni.
Viaggi d’istruzionevisite guidate
Progetti
Del Vecchio Maria Luisa
Docente Referente Inclusione
e GH
Bruno Annibale
Docente Scuola Secondaria
Elaborazione progetto
“La scuola digitale”
Parisi Giuseppina
Docente Scuola Secondaria
Elaborazione progetto
“Io, cittadino/a del mondo”
Forastiere Nicolina
Docente Scuola Secondaria
Crispino Giuseppina
Di Lascio Angela
Docenti Scuola Primaria
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Ruolo nel team di miglioramento
Aggiornamento RAV – sintesi RAV –
Aggiornamento e monitoraggio PdM.
Didattica orientativa.
Elaborazione, coordinamento,
monitoraggio e verifica del PTOF.
Promozione e organizzazione
formazione e aggiornamento dei
docenti.
Individuazione delle criticità emerse
nelle prove nazionali.
Rilevazione bisogni formativi dei
docenti.
Promozione e monitoraggio della
progettazione.
Didattica condivisa.
Contatti con enti esterni alla scuola.
Organizzazione manifestazioni ed
eventi.
Individuazione e gestione di progetti
Europei, Nazionali, Regionali,
Provinciali.
Valutazione dell’efficacia dei progetti
realizzati.
Elaborazione progetto inclusività –
Collaborazione stesura RAV – POF –
PTOF
Collaborazione team RAV– POF –
PTOF
Elaborazione progetti di educazione
ambientale e di orientamento.
Collaborazione team RAV
Prima sezione: le sezioni del RAV
Esito degli
studenti
Risultati
scolastici
Risultati delle
prove
standardizzate
Competenze
chiave e di
cittadinanza
Risultati a
distanza
Descrizione delle
priorità
Implementare le
attività di tipo
laboratoriale e
cooperativo
Descrizione dei
traguardi
Potenziamento delle
competenze sociali e
consapevolizzazione
dei percorsi
Superare le
disequità in merito
ai risultati delle
prove INVALSI
Ridurre i divari tra le
classi intermedie e
finali dei tre plessi
Incentivare
l’educazione
cooperativa
Agevolare percorsi di
autonomia e di
crescita responsabile
nel gruppo
Attivare itinerari di
continuità e orientamento
Giungere ad una
visione integrata
dell’orientamento in
entrata e in uscita
Motivazioni delle priorità
Promuovere il successo formativo
e la crescita personale degli
studenti
Uniformare e monitorare le
modalità di sorveglianza e i
criteri di somministrazione della
simulazione delle prove
nazionali
Adeguare il processo di
insegnamento–apprendimento
alle esigenze di sviluppo delle
competenze chiave di
cittadinanza
L’orientamento implica un lungo
processo che va dalla scoperta e
dalla conoscenza di sé, alla
pianificazione di una scelta
futura consapevolizzata.
Relazioni tra gli obiettivi di processo descritti nel RAV e le priorità individuate:
Area di processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Ambiente di
apprendimento
Inclusione e
differenziazione
Continuità e
orientamento
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
Descrizione degli obiettivi per
area
1) Elaborare in ambiti sistemici di
tipo dipartimentale curricoli
orizzontali e verticali
2) Definire criteri di valutazione
omogenei e condivisi per ogni
anno di corso, anche mediante
specifiche griglie e/o rubriche
Rendere più equilibrata la
dotazione tecnologica nei vari
plessi
Agevolare l’individuazione di BES
e DSA non certificati
1) Implementare la dimensione
della continuità
2) Promuovere processi di
maggiore coinvolgimento delle
risorse umane
1) Rendere più conforme ai
percorsi educativi adottati
l’allocazione delle risorse
economiche
16
Relazione tra gli obiettivi di
processo le priorità individuate
Incrementare il confronto fra docenti
di più ordini di scuola, per
potenziare la condivisione di
pratiche e modalità didattico–
educative
Ottimizzare gli apprendimenti.
Rendere più rispondenti ai bisogni
specifici gli interventi personalizzati
Ottimizzare l’efficacia degli
interventi personalizzati, in risposta
ai bisogni specifici individuati
1) Predisporre sistematici incontri
per la definizione delle
competenze in entrata e in uscita
nei vari ordini di scuola
2) Programmare momenti di
incontro tra i bambini della
primaria e i ragazzi della
secondaria in un’ottica di
verticalizzazione delle attività
educative programmate
Adottare strumenti di controllo al
fine di monitorare l’efficacia delle
azioni realizzate sia in riferimento
all’orientamento formativo sia ai
2) Definire modalità di
percorsi di auto–orientamento e di
monitoraggio e di verifica dei orientamento informativo
questionari di gradimento
somministrati a studenti,
genitori e docenti
1) Valorizzare e incentivare le
risorse umane che si attivano al
1) Adeguare spazi e materiali alle
fine di uno sviluppo strutturato
esigenze didattiche dei vari
dei percorsi nella scuola
Sviluppo e
plessi
2) Rendere più omogenea la
valorizzazione delle
2) Ridurre le distanze in termini di
risposta dei docenti alle
risorse umane
competenze per motivare e
iniziative di formazione
dare maggiore significatività
promosse dalla scuola
all’apprendimento
3) Implementare l’azione
didattica su basi innovative
1) Stimolare il coinvolgimento
delle famiglie in modo da
Rendere più sistematica la
determinare la condivisione di
Integrazione con il
partecipazione di enti esterni e
pratiche e azioni educative
territorio e rapporto
delle famiglie al processo di
2) Implementare l’interazione
con le famiglie
formazione
scuola–territorio al fine di
programmare e coordinare
iniziative prioritarie
Seconda sezione: la linea strategica del Piano di Miglioramento
“ La strategia è la riflessione che orienta la scelta degli obiettivi e che indica le modalità con le quali
l’amministrazione intende perseguirli (delibera 112/2010 della CIVIT p. 12).”
Linea strategica del PdM
Relazione con i traguardi a lungo termine
 Potenziare le eccellenze e prevenire  Valorizzazione della continuità nei tre ordini di
l’insuccesso scolastico (scuola–laboratorio)
scuola
 Implementare l’unitarietà educativa
 Superare
discipline
la
decontestualizzazione

Promozione di una visione integrata del
“sapere” per uno sviluppo armonico di tutte le
dimensioni della persona

Sviluppo delle competenze digitali

Sviluppo delle competenze sociali, centrato
sull’operare “riflessivo”, sul costruire insieme,
sulla negoziazione e sulla cooperazione
linguistico – relazionale

Convergere verso criteri di maggiore
coinvolgimento di enti, associazioni e famiglie
delle
 Utilizzare supporti tecnologici e multimediali
 Elaborare piani strategici condivisi di
monitoraggio e di verifica delle azioni
programmate
 Interagire con il territorio
Dando un punteggio da 1 a 3 alla fattibilità e all’impatto di ciascun obiettivo di processo, si può ipotizzare un
criterio di scelta, su quali interventi sia più opportuno attivare.
Si possono considerare i punteggi come segue:
0 = nullo
1 = poco
2 = abbastanza
3 = alto
17
Fattibilità x Impatto = necessità dell’intervento
Obiettivi di processo
Fattibilità
Area 1
2
Area 2
1
Area 3
3
Area 4
1
Impatto
2
3
3
2
Necessità dell’intervento *
4
3
9
2
* Il punteggio da 1 a 3 assegnato alla fattibilità e all’impatto per le aree di processo individuate
è stato ottenuto attribuendo un “peso” ad ogni elemento che contribuisce alla realizzazione di
ciascun obiettivo di processo
seguendo il criterio dell’analisi costi–benefici, così come da
indicazioni del modello INDIRE.
1) Obiettivo di processo
Area di processo
Obiettivo dell’area di processo
su cui si intende lavorare
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Condividere all’interno del
gruppo di continuità delle prove
trasversali per gli alunni delle
classi V primaria e I secondaria
di primo grado
Ambiente
apprendimento
Ottimizzare nei tempi e nei modi
la comunicazione interna
Adottare stili educativi rispettosi
delle caratteristiche personali e
dei bisogni individuali di ciascun
alunno
Proporre esperienze formative
che valorizzino aspetti cognitivi,
socio– affettivi e relazionali e
che traducano le capacità
individuali in competenze
Inclusione
differenziazione
Continuità ed
orientamento
Orientamento
strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
Risorse umane
Monitoraggio
dell’attività
Potenziare la rete di
comunicazione tra i plessi
Obiettivi operativi legati
all’intervento
 Creare gruppi di docenti per classi
ponte
 Predisporre prove trasversali
(problem solving, comprensione,
argomentazione ecc.)
Creare gruppi di lavoro per la
predisposizione e la condivisione di
materiali, idee e percorsi didattici
Pianificare azioni ed interventi
condivisi
Predisporre schede di rilevazione in
relazione allo stato di avanzamento
del processo di identità e di
autonomia dei soggetti circa le azioni
messe in pratica
Dotare ciascun plesso di strumenti
tecnologici adeguati e finalizzati al
rafforzamento della rete intranet
Ottimizzare la formazione dei
docenti
Creare gruppi di lavoro che
individuino i bisogni formativi prioritari
Implementare la partecipazione
dei genitori agli organi collegiali
Predisporre gruppi di lavoro per la
socializzazione di attività della scuola
all’esterno e per individuare possibili
convergenze con proposte di enti e
associazioni
Risorse
Docenti – allievi – esperti
Monitoraggio e valutazione
Descrizione attività
indicatori
Questionari da
Riunioni periodiche
indirizzare a docenti,
del GdM
genitori e alunni
18
fonte
POF
Strumenti utilizzati
Materiale
cartaceo, rete
internet
Valutazione
dell’attività
Stato di
realizzazione del
progetto
(monitoraggio)
Grado di
soddisfazione in
itinere o finale
Diffusione
Destinatari
Dirigente – docenti – genitori
Attività di diffusione
Incontri informali e formali di
tipo assembleare
Materiale
cartaceo, rete
internet
PTOF – PdM
Strumenti
Comunicazione diretta o
indiretta
Possibilità di sviluppo
Relazione con i traguardi a lungo termine
In itinere
Tempistica micro– attività
Attività
Tempificazione attività
1
S
Formazione team di
progettazione
X
Aggiornamento e
Monitoraggio RAV
*
2
O
5
G
6
F
7
M
8
A
Validazione idee
guida azione
progettuale
X
Revisione del PdM
X
10
G
F.S.V.
Commissione
POF / FS POF
Team
PTOF / PdM
X
X
FSV
FSV/commissione
POF/Referente
inclusività/primo
collaboratore DS
X
Monitoraggio azioni
progettuali
X
X
Valutazione riesame
del PdM
Diffusione
/comunicazione
9
M
*
X
X
4
D
Situazione1
D.S.
Elaborazione POF
Aggiornamento
PTOF
Elaborazione
progetti
3
N
Responsabili
X
Team per il miglioramento
X
Team
Valutazione – FSV
X
Team
Valutazione – FSV
1 Verde = attuata
Giallo = in fase di attuazione/non ancora attuata
* = termini stabiliti dal SNV
Quarta sezione: Budget complessivo del PdM
Costi
Attività
19
Totale
Quinta Sezione: Attività finali del PdM – Valutazione e diffusione dei risultati e bilancio sociale
Attività finali del PdM
Attività
1. Continuità e orientamento
Attori coinvolti
strumenti
Docenti/allievi
Monitoraggio in
itinere e finale
2. Cittadinanza attiva e
consapevole
Valutazione del PdM
3. Inclusività e
differenziazione
4. Didattica innovativa e
digitale
5. Integrazione e intercultura
Diffusione dei risultati
Idem sopra
Grado di efficacia di azioni e
pratiche educative orientate
alla didattica attiva;
clima di partecipazione e
capacità di coinvolgimento dei
soggetti interni ed esterni
Bilancio sociale
DS – docenti –
genitori – enti
e/o agenzie
esterne
Comunicazione
interna ed esterna
Idem cella a sx
Risultati raggiunti in
relazione a
indicatori, obiettivi e
traguardi; apertura
verso l’esterno
15.1. Sono stati coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche
fase del Piano di Miglioramento?
Sì
X No
15.2. Se sì, chi è stato coinvolto?
Genitori
Studenti ( di che classi)
Altri membri della comunità scolastica ( specificare quali)………………….
15.3. La scuola si è avvalsa di consulenze esterne?
Sì
X No
15.4. Se sì da parte di chi?
INDIRE
Università( specificare quale ): ………………………………..…….……..
Enti di ricerca ( specificare quale ): ………………………………………..
Associazioni culturali e professionali (specificare quale ): …………………
Altro (Specificare):………………………………………………………….
15.5. Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di
Miglioramento ?
X Sì
No
15.6. Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?
X Sì
No
(Il presente Piano di Miglioramento è stato redatto secondo le indicazioni di massima contenute
nel Modello INDIRE.)
20
FINALITÀ
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il
conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente
della Repubblica 28.3.2013 n.80.
2) Definizione delle attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, tenendo conto dei
risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti
aspetti:
a) potenziare la didattica della lingua italiana, della matematica ed in generale di tutte
discipline curricolari.
b) Articolare e proporre prove di problem solving e compiti autentici di realtà.
c) Raccordarsi in pratiche ed attività tra ordini di scuola e tra plessi in orizzontale e verticale
3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, di cui tener conto nella formulazione del Piano
sono i seguenti:
a) Intensificare le attività relative all’Educazione alimentare e alla salute, tenuto conto del
contesto paesaggistico in cui è inserita la scuola (Parco Nazionale del Pollino)
prevalentemente boschivo–montano, e della presenza di uno storico complesso termale .
b) Ottimizzare l’inclusione scolastica e del diritto allo studio di “tutte le differenze”(alunni
diversamente abili, DSA, BES, stranieri, eccellenze) attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati, avvalendosi anche del supporto dei servizi socio–sanitari ed educativi
territoriali ed associazioni di settore, affinché si prevenga l’eventuale disagio scolastico e si
assicuri a ciascuno il successo formativo.
c) Migliorare le attività di orientamento in ingresso e in uscita;
d) Attivare pratiche di prevenzione e conoscenza dei rischi, in particolare rischio sismico, dato
che la scuola è ubicata in area ad elevata sismicità.
4)
Il PTOF 2016/19 farà particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge
107/15, in particolare:
a) commi 1– 4 (finalità della legge e compiti delle scuole):
a) esprimere l’identità culturale e progettuale della scuola;
b) soddisfare le esigenze dell’utenza e le vocazioni del territorio;
21
c) promuovere l’interazione, lo scambio e la sinergia tra scuola –famiglia e territorio;
d) pianificare collegialmente un’offerta formativa coerente con i traguardi di
apprendimento e di competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo
2012 e con le esigenze dell’utenza e del territorio contestualizzante, affinchè si
costruisca un curricolo verticale finalizzato allo sviluppo di competenze disciplinari e
trasversali;
e) definire percorsi didattico–formativi che ottimizzino le potenzialità di ciascun alunno,
rispettandone stili, tempi e modi di apprendimento;
f) attuare pratiche educativo–didattiche basate sull’articolazione flessibile del/dei
gruppo/i d’apprendimento e dell’organizzazione logistica (orario, spazi, tempi, ecc.);
privilegiare modelli di insegnamento che interagiscano con l’alunno in maniera proficua
e costruttiva ( problem solving, e–learning, discussioni, transfert di conoscenze e abilità,
lavoro di gruppo, circle time, riflessione metacognitiva su processi e strategie, ecc.) e
modalità di valutazione formativa e orientativa.
g) definire attività facoltative ed opzionali.
h) garantire la continuità dell’azione educativa;
i) utilizzare le T.I.C.;
j) prevedere, nel processo di costruzione del curricolo, un sistema di indicatori di qualità e
di standard efficaci per verificare i processi e le azioni previste dal PTOF, affinché si
possano tempestivamente modificare, qualora esse risultassero critiche, o potenziare,
qualora risultassero positive.
ESIGENZE DEGLI STUDENTI E
DEL CONTESTO
b) commi 5–7 e 14 (obiettivi formativi prioritari, fabbisogno di attrezzature e infrastrutture
materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta):
22
Per ciò che concerne gli obiettivi formativi prioritari si terrà conto in particolare delle
seguenti priorità, considerando i punti di criticità emersi dal RAV:
 potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali;
 potenziamento delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media;
 recupero, consolidamento e potenziamento delle competenze linguistiche;
 sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze
e il dialogo tra culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei
doveri;
 potenziamento logico–matematico e scientifico;
 potenziamento delle discipline motorie volto all’educazione alimentare e, in generale
ad uno stile di vita sano;
 potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale ed artistica.
23
 Acquisizione della
consapevolezza di sé e
dell'altro
 Ascolto e accettazione del
punto di vista altrui
 Sviluppo del pensiero
critico e divergente
 Conquista dell'autonomia
 Sviluppo dell'autocontrollo
 Consapevolezza ed
espressione culturale
Maturazione
dell’identità
personale
PROMOZIONE DELLE
Crescita
POTENZIALITA’ DI
culturale
CIASCUNO per…
Esercizio della
cittadinanza
attiva
24




 Motivazione ad
apprendere
 Acquisizione di
strumenti, tecniche e
contenuti
 Sviluppo capacità
logiche e argomentative
 Comunicazione nella
madrelingua
 Comunicazione nelle
lingue straniere
 Competenza
matematica, scientifica
di base e tecnologica
 Competenza digitale
 Imparare ad imparare
Acquisizione di ruoli
Rispetto di regole e sistemi
Assunzione di responsabilità
Spirito di iniziativa ed
imprenditorialità
 Capacità di lettura,
comprensione e interazione con
la realtà
Evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del
sapere;
Tracciare un percorso formativo unitario
Costruire una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di
Motivazioni
scuola del nostro Istituto;
Consentire un clima di benessere psico-fisico che è alla base
di ogni condizione di apprendimento; favorisce la libera
espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive
CURRICOLO
e comunicative
Assicurare un percorso graduale di crescita globale;
Consentire l’acquisizione di competenze, abilità, conoscenze e
quadri concettuali adeguati alle potenzialità di ciascun
Finalità
alunno;
Realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino;
Orientare nella continuità;
Favorire la realizzazione del proprio “progetto di vita”.
 Laboratoriale
 Esperienziale
 Comunicativa
 Partecipativa
Metodologie
 Ludico-espressiva
 Esplorativa (di ricerca)
 Collaborativa (di gruppo)
 Interdisciplinare
 Trasversale (di integrazione)
E’ organizzato per traguardi delle competenze chiave
Strutturazione
europee; è distinto per scuola dell’infanzia e primo
ciclo.
25
SCUOLA DELL’INFANZIA
CURRICOLO ORIZZONTALE
La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al diritto
all'educazione e alla cura in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti
nella Costituzione della Repubblica italiana, nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza e nei documenti dell'Unione Europea.
Essa fonda la sua azione educativa su:

Richiamo alla centralità della persona e quindi l'attenzione allo sviluppo delle sue dimensioni
costitutive. "le finalità della scuola devono essere definite a partire dal bambino, rispettando
l'originalità del suo percorso individuale, della singolarità e complessità di ogni persona, della
sua articolata identità, aspirazione, capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di
formazione".

Richiamo alla scuola come comunità educante in quanto intessuta di linguaggi affettivi ed
emotivi. promuove la condivisione dei valori che consentono di accogliere il bambino e di
valorizzarlo appieno.

Richiamo al concetto di cittadinanza. Nella scuola dell'infanzia non si parla di discipline, ma
di campi di esperienza attraverso i quali il bambino raggiungerà delle competenze specifiche
per anno di età.
Le nuove indicazioni per il curricolo riconfermano e definiscono le finalità generali della scuola
dell'infanzia:
sviluppo dell'identità
 Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente
sociale allargato.
 Conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile.
 Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità.
sviluppo dell'autonomia
 Acquisire delle capacità di interpretare e governare il proprio corpo.
 Partecipare alle attività nei diversi contesti avendo fiducia in se stessi e fidandosi degli altri.
 Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana assumendo uno spirito critico
e un pensiero libero.
26
Sviluppo delle competenze
 Imparare a riflettere attraverso l'esplorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto.
 Descrivere le proprie esperienze narrando e rappresentando fatti significativi.
 Sviluppare l'attitudine a fare domande, a riflettere, confrontare e negoziare significati.
Sviluppo della cittadinanza
 Scoprire gli altri e mettere in relazione i propri bisogni con i loro.
 Comprendere la necessità di condividere regole sociali comuni attraverso il dialogo, il
confronto e il rispetto dell'altro.
 Capire l'importanza di possedere delle basi sicure per crescere come buoni cittadini in
rapporto con gli altri e con l'ambiente.
La scuola dell’infanzia mira allo sviluppo delle competenze nei seguenti campi di esperienza:
 Il sé e l’altro
 Il corpo e il movimento
 Immagini, suoni, colori
 I discorsi e le parole
 La conoscenza del mondo
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Competenze europee:
LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE – IMPARARE AD IMPARARE – IL
SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
Il bambino:
≈
Sviluppa il senso dell’identità personale
≈
E’ consapevole delle proprie esigenze, dei propri sentimenti, stati d’animo e li sa esprimere
in modo pertinente e corretto
≈
Conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e li mette a confronto con altre
≈
Ha una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme, dei propri diritti e doveri
≈
Collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo relazionandosi positivamente con i
compagni
27
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE – IMPARARE AD
Competenze europee:
IMPARARE – IL SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
Il bambino:
≈
vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il proprio potenziale comunicativo ed
espressivo
≈
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo
≈
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e dinamici di base, li applica nei
giochi individuali e di gruppo
≈
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e lo rappresenta
LA COMPETENZA DIGITALE – IMPARARE AD IMPARARE –
Competenze europee:
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Il bambino:
≈
comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente
≈
Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative individualmente e nel lavoro di
gruppo
≈
Si esprime attraverso la drammatizzazione, la pittura, il disegno e altre attività
manipolative
≈
Sviluppa interesse per l’ascolto della musica
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA – COMUNICAZIONE IN LINGUA
Competenze europee:
STRANIERA – IMPARARE AD IMPARARE – IL SENSO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITA’
Il bambino:
≈
Sviluppa padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico
≈
Scopre la presenza di lingue diverse
≈
Esprime, comunica agli altri sentimenti, argomentazioni in differenti situazioni comunicative
≈
Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, discute, chiede
spiegazioni e spiega
≈
Si avvicina alla lingua scritta, esplorando e sperimentando nuove forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media
28
Competenze europee:
COMPETENZA MATEMATICA, SCIENTIFICA E TECNOLOGICA – IMPARARE
AD IMPARARE–IL SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
Il bambino:
≈
Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone avendo acquisito i concetti
topologici.
≈
Osserva con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
≈
Raggruppa e ordina oggetti secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà.
≈
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
≈
Ha familiarità con le strategie del contare e operare.
≈
E’ interessato ai nuovi strumenti tecnologici.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Per la scuola dell’infanzia “l’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità
pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e
verifica”
≈
Lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto, espressione della
pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola.
Lo spazio parla dei bambini del loro valore, del loro bisogno di gioco, di movimento, di
espressione di intimità e socialità attraverso l’ambientazione fisica, la scelta di arredamenti ed
oggetti volti a creare un luogo funzionale ed invitante per i bambini
≈
Il tempo disteso rende possibile al bambino giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone
di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.
≈
La documentazione (come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibile
le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento
individuale e di gruppo )
≈
Lo stile educativo (fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata
collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia)
≈
La partecipazione dei bambini (come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di
corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della
conoscenza).
29
SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Considerando che la cultura del progettare fa crescere la dimensione collegiale e dà identità
professionale alla scuola, il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2015/2016 è stato
implementato con la costituzione di dipartimenti disciplinari che propongono una nuova metodologia
didattica basata sulla ricerca–azione da parte dei docenti che fanno del metodo sperimentale–
laboratoriale e dell’applicazione sul reale la vera forma di approccio didattico così come auspicato
dalle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo
d’Istruzione, contenute nel decreto n.254 del 2012.
Tutto ciò si concretizzerà in una logica olistica di curricolo orizzontale e verticale in cui i dipartimenti
intrecceranno l’aspetto dei contenuti disciplinari con l’aspetto più specifico delle competenze personali
da promuovere in ciascun alunno.
I docenti di una stessa disciplina di tutti i plessi dell’Istituto rifacendosi agli aspetti operativi dell’
insegnamento–apprendimento analizzano e condividono i saperi essenziali della disciplina stessa e
parallelamente li adeguano alle realtà cognitive degli alunni nel rispetto della loro crescita evolutiva,
progettando percorsi strutturati secondo criteri rinnovati di ricerca–sperimentazione.
I dipartimenti hanno il compito di:

Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni
singola disciplina in stretta relazione con le altre discipline facenti parte del dipartimento.

Definire i contenuti fondamentali della disciplina, da scandire nel percorso attuativo del piano
di lavoro.

Concordare strategie comuni inerenti scelte didattiche e metodologiche.

Sperimentare e diffondere rinnovate metodologie di intervento didattico, finalizzato al
miglioramento dell’efficacia delle scelte previste dal PTOF.

Assecondare un continuo scambio di idee per ogni punto della pianificazione didattica,
confrontando quindi il processo di insegnamento–apprendimento e facilitando la
partecipazione collettiva agli obiettivi standard richieste a livello di conoscenze e competenze.

Definire azioni di integrazione e inclusività e predisporre percorsi differenziati per gli alunni
disabili e DSA.

Definire prove comuni (ingresso, in itinere e al termine dell’anno scolastico).

Progettare interventi di recupero e potenziamento delle strutture logico–cognitive.

Scegliere l’adozione di eventuali materiali di supporto didattico–formativo.

Predisporre l’adozione dei libri di testo.

Individuare gli argomenti didattici da proporre in caso di supplenze.
30
DIPARTIMENTI
DISCIPLINE
Italiano
Inglese
Francese (solo Scuola Secondaria)
Arte e immagine
Musica
Storia
Geografia
Religione
Cittadinanza e Costituzione
Matematica
Scienze
Educazione fisica
Tecnologia
Area linguistico–artistico–espressiva
Area storico–geografico–sociale
Area–matematico–scientifico–tecnologica
Area linguistico–artistico–espressiva – ha la finalità di sviluppare negli alunni la capacità di comunicare
integrando diversi linguaggi come strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la
realtà in modo autonomo. Persegue l’obiettivo di far acquisire all’alunno la padronanza della lingua italiana
nella ricezione e come produzione scritta e orale, indispensabili per comprendere, relazionarsi, interagire ed
esercitare pienamente la cittadinanza, insieme alla competenza comunicativa di almeno una lingua straniera,
necessaria alla comprensione di altre culture. La capacità di comunicare viene inoltre arricchita dalla fruizione
consapevole di molteplici forme espressive non verbali che sono conoscenze fondamentali del patrimonio
personale di ciascuno, nonché da un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Area storico–geografico–sociale – permette l’integrazione trasversale delle conoscenze che possano contribuire
alla consapevolezza del sapere, saper fare, saper essere negli alunni del nostro Istituto.
Gli obiettivi di tale area sono stati individuati, oltre che nelle singole discipline, nell’educazione alla legalità,
nell’educazione alla socialità, nell’educazione verso la crescita psicosociale, nell’educazione verso una
cittadinanza responsabile.
Il concetto di educazione è condiviso da tutti i docenti nel suo significato profondo che consiste nel far emergere
le potenzialità spesso inespresse dai bambini e dai ragazzi a causa di carenze di punti di riferimento
sociopscicopedagogici e comunque storici oltre che ampiamente culturali, al fine di valorizzare le attitudini per le
scelte da compiere per la vita adulta.
Area matematico–scientifico–tecnologica – ha l’obiettivo principale di fornire agli alunni gli strumenti necessari
per orientarsi nei diversi ambiti cognitivi del mondo contemporaneo sempre più caratterizzato dalla presenza di
situazioni problematiche che richiedono un approccio di tipo scientifico; da qui lo scopo di far acquisire agli alunni
delle competenze che li rendano di applicare i principi e i metodi propri delle specifiche discipline a contesti
differenziati. La competenza matematica richiede lo sviluppo delle capacità astrattive implicanti l’uso di modelli
matematici di pensiero e di rappresentazione grafica e simbolica che consentano di individuare e applicare le
procedure per esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. Gli alunni
dovranno perciò acquisire le abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel
contesto quotidiano per essere in grado di vagliare a coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in
molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Inoltre tale area ha l’obiettivo di facilitare l’alunno
nell’esplorazione del mondo circostante, per osservare i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del
mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di
un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi,
osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del
reale. Da qui la necessità di una didattica chiara, coinvolgente, che motivi gli alunni a spendere il proprio tempo
nello studio delle discipline scientifiche e nell’applicazione tecnologica, fornendo loro informazioni aggiornate su
argomenti in continua evoluzione e soprattutto un metodo di lavoro rigoroso, che si basi su osservazioni e
conferme sperimentali dei ragionamenti e delle ipotesi proposte. Per questo assumono particolare rilievo
l’apprendimento sull’esperienza e l’attività laboratoriale.
31
Una metodologia e non solo uno spazio fisico
Agli insegnanti è affidato il compito di organizzare le situazioni di apprendimento adeguando le
strategie, gli obiettivi formativi, i tempi d’intervento, le modalità di verifica, alternando tempi di attività
didattica frontale con attività laboratoriali, per raggiungere le competenze previste dai curricoli, in
modo flessibile e tenendo conto delle specificità di apprendimento dei singoli alunni.
Non, quindi, laboratori aggiuntivi, ma laboratori come normale attività educativo–didattica per
raggiungere gli obiettivi e le abilità specifiche delle singole discipline con strumenti, modalità, tempi e
spazi personalizzati, quindi più efficaci per assicurare ad ogni alunno il successo scolastico.
“Si impara facendo” questo è il presupposto che induce gli insegnanti a pianificare delle attività che
consentano agli alunni di fare esperienze dirette, mettendo in pratica procedure, concetti, usando
strumenti e materiali vari, superando i limiti della semplice trasmissione delle conoscenze da parte
dell’insegnante. L’alunno mentre agisce impara perché è attivo, consapevole della situazione didattica
che sta vivendo, interagisce, coopera, riflette, progetta e rispetta accordi comuni e impegni presi.
La didattica laboratoriale, già rintracciabile nella pedagogia dell’attivismo di Dewey, si fonda su tre
principi:
 Gli scopi dell’educazione vanno fondati sui bisogni intrinseci di chi apprende.
 La cooperazione contribuisce a liberare ed organizzare le capacità di chi apprende e a
trasformarle in competenze.
 La valenza educativa delle attività sta nelle connessioni e nella flessibilità di percorsi riconosciuti
dall’alunno come significativi per sé stesso e spendibili nella realtà. (Indire, nella didattica
laboratoriale un diverso rapporto tra docente e alunno.)
Nella
didattica laboratoriale, quindi, l’enfasi si pone sulla relazione educativa (dalla
trasmissione/riproduzione della conoscenza alla costruzione della conoscenza); sulla motivazione, sulla
curiosità, sulla partecipazione; sulla problematizzazione; sull’apprendimento personalizzato e l’uso
degli stili cognitivi e della metacognizione; sul metodo della ricerca; sulla socializzazione e sulla
inclusività.
La metodologia dei laboratori è dunque l’occasione per ridisegnare stili di insegnamento e di
apprendimento, in quanto costringe l’insegnante a padroneggiare le procedure per guidare gli alunni
a scoprire e padroneggiare, a loro volta, stili, modi, strategie di apprendimento.
Se il laboratorio viene inteso come la pratica del “fare”, allora l’alunno diventa protagonista di un
processo di costruzione di conoscenze che gli permettono di essere coinvolto in una situazione collettiva
di scambio comunicativo tra pari; di rielaborare la conoscenza attraverso l’esperienza diretta; di
costruire un apprendimento significativo, dovendo trovare soluzioni a situazioni problematiche; di
vivere l’esperienza attraverso emozioni positive; di essere consapevole del proprio modo di imparare
attraverso il confronto e la valutazione delle proprie idee.
32
Le dimensioni caratterizzanti del laboratorio
Il laboratorio è un’aula attrezzata con volumi, documenti, strumenti, materiali e sussidi multimediali, a
cui si aggiunge la produzione che via via viene elaborata durante l’attività didattica della singola
scuola.
Il laboratorio è principalmente un luogo mentale, una forma mentis, una pratica del fare che valorizza
la centralità dell’alunno, pone l’attenzione sul processo di apprendimento e mette in stretta relazione
l’attività sperimentale degli alunni con le competenze dei docenti.
In esso non si insegna e/o si impara ma “si fa”, si sperimenta operativamente, ci si confronta
concettualmente con la problematicità dei processi, con la complessità dei saperi. Le attività
laboratoriali devono essere: progettate, concrete, aperte all’interpretazione e orientate ai risultati.
Il laboratorio è anche un luogo fisico. Può realizzarsi in spazi di apprendimento/relazione posti
dentro la scuola, sia in luoghi specializzati (biblioteche, musei, cinema, parchi…)
Nel laboratorio si privilegia l’aspetto euristico, il laboratorio è “un’officina di metodo” dove non è
possibile offrire apprendimenti preconfezionati, dove si progettano e sperimentano i propri progetti
didattici a base interdisciplinare, dove, come sostiene Franco Frabboni, si ricercano e ritrovano le
motivazioni infantili e adolescenziali depauperate dai media.
Il laboratorio è uno spazio di comunicazione: per dare cittadinanza ai linguaggi verbali e non
verbali.
Il laboratorio è uno spazio di personalizzazione per sviluppare autosufficienza, autostima, autonomia
culturale ed emotiva, partecipazione.
Il laboratorio è uno spazio di esplorazione e di creatività
Il laboratorio è uno spazio di socializzazione: per valorizzare attività strutturali individuali, di peer
tutoring, attraverso intenzionali momenti interattivi che ritrovano la cooperazione, l’impegno, la
solidarietà tra generi, età, etnie diversi.
33
Scuola Primaria
COMPETENZE DI BASE
Asse dei linguaggi
Lingua italiana:
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti.
 Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo.
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Lingua straniera:
 Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Altri linguaggi:
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
 Utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse matematico
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, rappresentandole anche sotto forma grafica.
 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
 Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico–tecnologico
 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere
nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza.
 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
Asse storico–sociale
 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio–economico per orientarsi nel tessuto produttivo del
proprio territorio.
COMPETENZE CHIAVE
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Dimostrare una padronanza nella lingua italiana che
Dimostrare di sapersi esprimere a livello elementare in
consente all'allievo di comprendere testi di una certa
lingua inglese e di affrontare una comunicazione
complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana, in una
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
seconda lingua europea.
Competenza in matematica e in cultura scientifico–
tecnologica
Utilizzare le conoscenze matematiche e scientifico–
tecnologiche per analizzare dati della realtà e verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative da altri. Affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi dati.
Competenza digitale
Usare con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare ed analizzare dati e
informazioni, per distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di approfondimento e verifica per
interagire.
Consapevolezza ed espressioni culturali.
Impegnarsi in campi espressivi motori ed artistici in
relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento.
Imparare a imparare
Possedere un patrimonio di conoscenze e nozioni di base
ed essere in grado di ricercare e procurarsi nuove
informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti in
maniera autonoma.
Autonomia e capacità di iniziativa
Essere protagonista del proprio percorso di formazione e
orientamento. Essere capace di mobilitare le proprie
risorse intellettuali e fisiche in diverse situazioni. Dare
prova di spirito di iniziativa.
Competenze sociali e civiche
Aver cura e rispetto di sé; avere un comportamento
responsabile. Conoscere i principi e i fondamenti della vita
civica e sociale.
34
PROGETTAZIONE TRASVERSALE PER COMPETENZE
GRIGLIA DEI DESCRITTORI
COMPETENZE
CHIAVE
PROFILO DELLE
COMPETENZE
PREVISTE AL
TERMINE DELLA
SCUOLA
PRIMARIA.
COMPETENZE
SOCIALI E
CIVICHE
E’ in grado di
affrontare in
autonomia e con
responsabilità le
situazioni di vita
tipiche della
propria età.
Comprende se
stesso e gli altri,
riconosce,
apprezza e
rispetta le
diverse identità
culturali. Rispetta
le regole
condivise,
collabora con gli
altri.
COMUNICAZIO
NE NELLA
MADRELINGUA
E’ in grado di
comprendere
enunciati e testi
di una certa
complessità, di
esprimere le
proprie idee, di
adottare un
registro
linguistico
appropriato alle
diverse
situazioni.
COMUNICAZIO
NE NELLE
LINGUE
STRANIERE
E’ in grado di
esprimersi a
livello
elementare in
lingua inglese.
Utilizza la lingua
inglese nelle
tecnologie
dell’informazion
e e della
comunicazione.
DESCRITTORI
CLASSE I
DESCRITTORI
CLASSE II
Comprende
e rispetta le
regole della
classe
stabilite e
condivise dal
gruppo.
Riconosce la
differenza
tra sentire e
ascoltare.
Comunica il
proprio
vissuto.
Individua
termini
“stranieri”
nel
quotidiano.
Esprime i
propri
bisogni.
35
COMPETENZE
CLASSE III
Comprende
e rispetta le
regole nei
diversi
contesti.
Conosce,
comprende e
rispetta le
regole nei
diversi
ambienti.
Codifica il
messaggio e
risponde ad
esso in modo
pertinente
utilizzando
vari codici.
Comprende e
produce
informazioni e
messaggi di
diversa natura.
DESCRITTORI
CLASSE IV
DESCRITTORI
CLASSE V
Conosce,
comprende e
rispetta le
regole nei
diversi
ambienti.
Conosce,
comprende e
rispetta le
regole nei
diversi
ambienti.
Lavora in
gruppi
strutturati e
non,
assegnando
ruoli e
compiti ai
componenti
del gruppo.
Lavora in
gruppi
strutturati e
non,
assegnando
ruoli e compiti
ai componenti
del gruppo in
base alle
caratteristiche
individuali.
Conosce,
comprende e
usa vari
registri
linguistici.
Comprende e
usa registri
linguistici
adeguati ai
vari contesti.
Comunica
vissuti
personali e
non.
Riferisce
quanto ha
appreso.
Rielabora e
riferisce
quanto ha
appreso.
Rielabora e
riferisce
quanto ha
appreso
esprimendo
un’opinione
personale.
Scopre e
individua il
significato
dei principali
termini
inglesi usati
in ambito
tecnologico
Conosce la
traduzione
inglese di
termini italiani
pertinenti ai
diversi
ambienti.
Utilizza in
modo
funzionale i
principali
termini
inglesi usati
in ambito
tecnologico.
Padroneggia i
principali
termini inglesi
usati in ambito
tecnologico.
Comunica i
propri
bisogni in
modo
pertinente.
Comunica
rispondendo a
semplici
domande.
Comunica
utilizzando
semplici frasi.
Comunica
utilizzando
espressioni e
frasi adeguate
alla situazione e
all’interlocutore.
nel contesto
quotidiano e
individua
strategie
risolutive.
Riconosce e
risolve
situazioni
problematich
e concrete.
Risolve
situazioni
problematiche
costruendo e
verificando
ipotesi.
Affronta e
risolve
situazioni
problematiche
costruendo,
verificando
ipotesi e
valutando i
risultati
ottenuti.
Conosce e
utilizza
semplici
oggetti.
Conosce,
utilizza
semplici
oggetti e
strumenti di
uso
quotidiano.
Conosce,
utilizza oggetti
e strumenti
descrivendoli e
spiegandone il
funzionamento.
Realizza un
oggetto con
cartoncino
descrivendo e
documentando
le sequenze
delle
operazioni.
Conosce i
principali
strumenti
tecnologici e
la loro
funzione.
Riconosce la
funzione
delle
tecnologie
della
Utilizza le
tecnologie
seguendo le
indicazioni
date.
Ascolta e
segue
semplici
istruzioni.
Ascolta e
segue le
istruzioni di
varia
complessità
Riconosce
situazioni
problematiche
COMPETENZA
MATEMATICA,
SCIENTIFICA E
TECNOLOGICA
COMPETENZA
DIGITALE
IMPARARE AD
IMPARARE
AUTONOMIA E
CAPACITA’ DI
INIZIATIVA
CONSAPEVOLEZZA
ED
ESPRESSIONE
CULTURALI
E’ in grado di
analizzare
dati e fatti
della realtà e
di verificarne
l’attendibilità.
E’ in grado di
affrontare
problemi e
situazioni.
E’ in grado di
usare con
consapevolezz
a le tecnologie
della
comunicazione
per ricercare e
analizzare
dati e
informazioni.
E’ in grado di
ricercare e di
procurarsi
velocemente
nuove
informazioni e
impegnarsi in
nuovi
apprendimenti
anche in modo
autonomo.
Dimostra
originalità e
spirito di
iniziativa nella
pianificazione
e gestione dei
progetti.
Si assume le
proprie
responsabilità.
Si impegna nei
vari campi
espressivi in
relazione alle
proprie
potenzialità e
al proprio
talento.
comunicazione
Conosce i
materiali, gli
spazi e
l’organizzazi
one del
tempo
scuola.
Organizza i
propri
materiali, gli
spazi e i
tempi.
Ordina in
successione
le azioni da
compiere nel
quotidiano.
Ordina in
successione
fatti ed
eventi
Conosce
varie forme
espressive.
Riconosce la
funzione
delle varie
forme
espressive.
36
Utilizza le
tecnologie in
modo
funzionale.
Ascolta,
prende
appunti e li
rielabora
Rielabora le
informazioni
Usa i libri di
testo.
Usa diversi
sussidi e fonti.
Scopre i vari
processi di
Riflette sul
proprio
processo di
apprendimento
.
apprendimento.
Affronta e
risolve
situazioni
problematiche
costruendo,
verificando
ipotesi,
utilizzando le
risorse
opportune e
valutando i
risultati ottenuti.
Realizza un
oggetto con
cartoncino e
altri materiali
descrivendo le
fasi di
esecuzione e
valuta i risultati
raggiunti.
Sceglie e
utilizza le
tecnologie per
comunicare,
ricercare e
analizzare dati
e informazioni.
Rielabora le
informazioni in
maniera
personale
apportando un
proprio
contributo.
Sceglie sussidi e
fonti in modo
funzionale.
Individua e
utilizza la
propria
modalità di
apprendimento.
Organizza in
modo logico il
pensiero e lo
traduce in
azione.
Riconosce le
fasi
procedurali
necessarie per
progettare.
Pianifica ed
elabora
semplici
progetti.
Utilizza le
varie forme
espressive.
Sceglie e
utilizza le varie
forme
espressive in
maniera
funzionale.
Sceglie la
forma
espressiva
legata alle
proprie
potenzialità
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Ha le seguenti finalità:
 Attivare comportamenti responsabili, favorendo l’integrazione e la convivenza civile;
 rendere l’alunno consapevole delle proprie capacità ed attitudini;
 sollecitare la partecipazione attiva alla vita scolastica ed un impegno adeguato;
 acquisire conoscenze, abilità e competenze;
 orientare alle scelte future.
OBIETTIVI COMUNI ALLE DISCIPLINE:
 Acquisire un metodo di studio autonomo, sviluppando la capacità di organizzare il
proprio lavoro;
 ascoltare con attenzione;
 consolidare le capacità di comprensione e comunicazione verbale e non verbale;
 favorire l’acquisizione delle capacità di analisi, sintesi e rielaborazione;
 acquisire e potenziare le competenze digitali e usare con consapevolezza le
nuove tecnologie;
 educare e sviluppare le capacità motorie.
Ogni disciplina si inserisce con contenuti e metodi propri nel Progetto Educativo della Scuola
sia attraverso la programmazione curricolare, sia attraverso la realizzazione di progetti.
COMPETENZE CHIAVE
FINALITÀ
Sviluppare una padronanza nella
lingua italiana al fine di:

COMUNICAZIONE NELLA
MADRELINGUA
conoscere i principali tipi di
interazione verbale di testi
letterari e non
 Conoscere i differenti tipi di
stili e registri del linguaggio.
 Conoscere la variabilità del
linguaggio e della
37
COMPETENZE DISCIPLINARI
 L’alunno è capace di interagire in
diverse situazioni comunicative.
 Usa in modo efficace la comunicazione
orale per la collaborazione con gli
altri.
 Ascolta e comprende testi di vario tipo
“diretti” e trasmessi dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e le intenzioni
comunicazione in contesti
diversi.
dell’emittente.
 Espone oralmente argomenti di studio
e di ricerche, anche avvalendosi di
supporti specifici quali schemi, mappe,
presentazioni, …
 Scrive correttamente testi di tipo
diverso adeguati a situazione,
argomento.
Prima lingua comunitaria (livello A2 del
Quadro Comune Europeo di riferimento
per le lingue del Consiglio d’Europa).
 L’alunno comprende oralmente e per
iscritto i punti essenziali di testi in
lingua standard su argomenti familiari
o di studio che affronta sia a scuola sia
nel tempo libero.
 Descrive oralmente situazioni, racconta
avvenimenti ed esperienze personali,
espone argomenti di studio.
 Interagisce con uno o più interlocutori in
contesti familiari e su argomenti noti.
COMUNICAZIONE NELLE
LINGUE STRANIERE
 Sviluppare nell’allievo una
competenza plurilinguistica e
pluriculturale.
 Scrive semplici resoconti e compone
brevi lettere o messaggi rivolti a
coetanei e familiari.
 Utilizzare un registro linguistico
differente dal proprio per
interagire con gli altri.
 Affronta situazioni nuove attingendo al
suo repertorio linguistico.
 Riconoscere che esistono
differenti sistemi linguistici e
culturali, prevenendo stereotipi
e giudizi culturali.
Seconda lingua comunitaria (livello A1 del
Quadro Comune Europeo di riferimento
per le lingue del Consiglio d’Europa).
 L’alunno comprende brevi messaggi
orali e scritti relativi ad ambiti
familiari.
 Comunica oralmente in attività che
richiedono uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti
familiari e abituali8.
 Descrive oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente.
 Legge brevi e semplici testi con
tecniche adeguate allo scopo.
 Stabilisce relazioni tra semplici
elementi linguistico–comunicativi e
culturali propri delle lingue di studio.
COMPETENZA
MATEMATICA E
COMPETENZE DI BASE IN
SCIENZE E IN TECNOLOGIA
 Sviluppare la capacità di
individuare strategie risolutive
in situazioni problematiche
38
 L’alunno possiede padronanza del
calcolo nei vari insiemi numerici, delle
misure, delle operazioni di base e
delle presentazioni matematiche di
diverse.
 Indurre processi di analisi,
sintesi formalizzazione e
astrazione.
 Saper affrontare con fiducia e
determinazione situazioni
problematiche,
rappresentandole in
 diversi modi e individuando
strategie risolutive.
base, applicando relazioni e
proprietà.
 Riconosce e denomina le forme del
piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
 Riconosce e risolve problemi in contesti
diversi, valutando le informazioni e
spiega il procedimento usato.
 Sa osservare fatti e fenomeni.
 Formula ipotesi, trova soluzioni,
acquisisce le procedure del metodo
sperimentale per potenziare la
conoscenza dell’ambiente.
 Conosce il proprio corpo e lo sa gestire
in modo corretto.
 Sa attuare scelte per affrontare i rischi
connessi ad una cattiva alimentazione,
al fumo e alle droghe.
 Riconosce il ruolo della scienza e della
tecnologia nello sviluppo economico e
sociale della società nel tempo e nello
spazio.

COMPETENZA DIGITALE
IMPARARE AD IMPARARE

Utilizzare dispositivi tecnologici
in modo consapevole,
favorendo lo sviluppo di
capacità creative, logiche e
organizzative.
Raccogliere e utilizzare
informazioni per elaborare e
produrre.

Usare il computer per
interagire con realtà sempre
più ampie.

Sviluppare un’attitudine
positiva all’apprendimento.

Saper effettuare collegamenti
e relazioni tra le informazioni
acquisite.

Utilizzare varie fonti, tempi e
modi in relazione alle proprie
capacità e al proprio metodo
di studio per organizzare al
meglio il proprio
apprendimento.

Usare e applicare conoscenze
e abilità in diversi ambiti (a
39
 Rappresentare dati, catalogare
informazioni, foto e musica.
 Saper usare la posta elettronica.
 Utilizzare il PC come strumento
multimediale di apprendimento
 Raccogliere e interpretare dati grazie
alla ricerca personale e di gruppo.
 Conoscere e comprendere le proprie
strategie di apprendimento,
individuando punti di forza e punti di
debolezza.
 Sviluppare autonomia nello studio.
 Cercare nuove opportunità di
apprendimento e applicare le
conoscenze apprese ad una gamma di
contesti diversi.
casa, sul lavoro, etc.).
 Conoscere e apprezzare culture e
diversità senza fare discriminazioni.
COMPETENZE SOCIALI E
CIVICHE

Ascoltare e sapersi
relazionare con gli altri.
 Controllare e gestire le proprie
emozioni.

Educare alla conoscenza ed
accettazione di sé.

Favorire la formazione del
“cittadino europeo”
 Saper condividere opinioni, scelte e
decisioni realizzandosi positivamente
con gli altri.

attraverso la conoscenza e il
rispetto delle norme
comunitarie e delle diversità.
 Comprendere il significato e
l’importanza delle regole nei vari
contesti.
 Sapersi assumere le responsabilità.
 Portare a termine il proprio lavoro.
SPIRITO DI INIZIATIVA
E
IMPRENDITORIALITA
CONSAPEVOLEZZA ED
ESPRESSIONE CULTURALE

Formare una persona capace
di agire.

Promuovere atteggiamenti di
ricerca, di sostegno e di
potenziamento.

Organizzare il proprio lavoro.

Assumere e portare a termine
compiti e iniziative.

Conoscere bene il proprio
passato per interpretare il
presente e progettare il futuro.

Impegnarsi nei vari campi
espressivi, motori ed artistici,
tenendo conto delle proprie
potenzialità.

Utilizzare e applicare gli
aspetti comunicativo–
relazionali del linguaggio
corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i
propri sentimenti.
40
 Esplorare un ambiente e fare delle
ipotesi sulla realtà in cui uno vive.
 Conoscere il proprio corpo, i propri
pensieri, le proprie emozioni e i propri
ritmi di apprendimento.
 Saper valutare criticamente il proprio
e l’altrui lavoro.
 Assumersi incarichi di responsabilità,
superando l’egocentrismo.

Sviluppare il senso di curiosità e
desiderio di conoscere e scoprire gli
argomenti di studio.

Usare le differenti fonti di studio.

Utilizzare i libri di testo, selezionando
le informazioni.

Conoscer le diversità dei linguaggi
specifici e produrre messaggi verbali
e non.

Conoscere il patrimonio ambientale,
storico e artistico, comprendendone
significati e i valori artistici, storici,
sociali.
CORSO DI STRUMENTO MUSICALE
IL GRUPPO CLASSE POTRÀ ESSERE COSTITUITO DA ALUNNI PROVENIENTI DA CLASSI DIVERSE
L’insegnamento dello strumento musicale costituisce integrazione disciplinare ed arricchimento
dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola
media e del progetto complessivo di formazione della persona.
Esso concorre ad una maggiore appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno
preadolescente una precisa conoscenza integrando gli aspetti pratici con quelli teorici, lessicali, storici e
culturali.
Metodi ed obiettivi
Il corso triennale, una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale, ed aver
garantito a tutti gli alunni il raggiungimento delle finalità di carattere orientativo tende alla
valorizzazione e allo sviluppo delle eccellenze dei singoli che intendono proseguire gli studi musicali,
nonché alla diffusione della cultura musicale nel territorio, rafforzando il ruolo della scuola come luogo di
aggregazione e diffusione di saperi e competenze.
Particolare attenzione viene riservata a quegli aspetti del fare musica, come la pratica corale e
strumentale d’insieme, che pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con altri soggetti.
Modalità organizzative e di trasporto- Nonostante le innumerevoli difficoltà dovute all’organizzazione
dell’orario scolastico obbligatorio delle lezioni, che ponendo le ore di musica d’insieme al di fuori di esso,
coinvolge l’Ente Comunale a garantire il trasporto per l’intero anno scolastico, che invece viene erogato
solo nel secondo quadrimestre e se c’è disponibilità finanziaria.
Attività
Nella stesura dei programmi ministeriali di strumento musicale, la pratica della Musica d’insieme è posta
come strumento metodologico privilegiato, poiché l’evento musicale prodotto da un insieme,
opportunamente progettato in conformità a diverse capacità operativo-strumentali, consente la
partecipazione all’evento stesso, anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto.
Nelle esperienze degli anni passati tale concetto portante è stato sviluppato all’interno delle attività
legate allo spettacolo e al Concerto di fine anno, a rassegne e concorsi nazionali per i quali sono stati
preparati diversi brani eseguiti dall’Orchestra giovanile “B. Croce” del nostro Istituto.
Questa attività si è confermata un ottimo strumento di aggregazione e di motivazione, con enormi ricadute
educative sul piano della socialità, del rispetto dell’altro e dello sviluppo del senso di cooperazione
all’interno del gruppo.
Gli arrangiamenti hanno consentito a ciascuno degli alunni di poter partecipare senza particolari difficoltà
essendo stati concepiti tenendo conto dei livelli tecnici di ciascuno.
Le stesse partiture, sono state utilizzate per implementare lo studio degli elementi teorici e di analisi
formale, passando poi alle esecuzioni strumentali e vocali.
41
Pertanto si prevede il proseguimento di tali attività anche riguardo alla possibilità di partecipare a
concorsi e scambi culturali con altre scuole o enti operanti sul territorio.
VALUTAZIONE
La valutazione è la funzione che accompagna il processo di insegnamento–apprendimento per
accertare i livelli di conoscenza, abilità, competenza raggiunti dagli allievi e per prendere le
relative decisioni, anche in ordine alla programmazione didattico-educativa per ciascuna
classe e alla individualizzazione del processo insegnamento-apprendimento per gli alunni.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Poiché le innovazioni in atto e le opportunità offerte dalla legge sull’autonomia hanno reso
necessaria una documentazione che offra agli operatori interni ed esterni una chiara
spiegazione dell’organizzazione didattica di ciascuna istituzione scolastica, il P.O.F. si inserisce
come documento agile , snello, unitario, completo e trasparente delle scelte elaborate in
codesto Istituto e, pertanto, si indicheranno di seguito le modalità previste per la verifica e la
valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del servizio.
Il collegio docenti sviluppa l’azione di valutazione tenendo conto dei seguenti elementi:
 Livello di preparazione iniziale
 Capacità accertate
 Raggiungimento degli obiettivi prefissati
 Sviluppo di competenze trasversali
 Grado di motivazione ed impegno
42
 Partecipazione durante le lezioni
 Interesse ed attitudine emersi
SCUOLA DELL’INFANZIA
All’interno dell’azione educativa e didattica, l’osservazione occasionale e sistematica dei
bambini e la documentazione delle loro attività, permettono di cogliere e valutare le loro
esigenze, i traguardi e i livelli raggiunti per riequilibrare le proposte educative e didattiche.
Nel corso dell’anno saranno effettuate delle verifiche per la valutazione delle proposte e
l’efficacia delle strategie impiegate mediante:
≈ l’osservazione quotidiana dei singoli bambini impegnati nelle varie attività libere e
organizzate;
≈ gli elaborati individuali e di gruppo;
≈ i libri operativi;
≈ le conversazioni,
che permetteranno, se opportuno, una riprogettazione della traccia iniziale.
La valutazione vedrà pertanto un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle
capacità con cui di accede alla scuola dell’Infanzia, dei momenti interni al processo didattico,
per formulare eventuali modifiche, e il bilancio finale per valutare i traguardi e i livelli
raggiunti dai bambini al termine dell’anno scolastico.
CONTINUITÀ CON LA SCUOLA PRIMARIA
Al termine del percorso triennale della Scuola dell’Infanzia saranno compilate delle schede
predisposte per evidenziare i livelli di crescita di ogni bambino in termini di identità, di
autonomia, di cittadinanza, e lo sviluppo delle competenze di base indicate nel nuovo testo
ministeriale.
43
SCUOLA DEL PRIMO CICLO
La valutazione degli alunni e della classe è realizzata in vari momenti nel corso dell’anno e
attraverso vari strumenti predisposti per favorire l’efficacia e la condivisione del processo
valutativo, nonché la sua trasparenza:
≈
Valutazione iniziale: mediante prove d’ingresso, test e/o prove scritte, osservazioni,
l’insegnante si accerta dei prerequisiti in possesso degli alunni. Tali prove, sono
somministrate, corrette, verificate e valutate dall’insegnate non per comunicarne gli esiti agli
alunni come “prove di verifica”, ma per costituire uno strumento efficace di rilevazione dei
bisogni cognitivi ed educativi degli alunni e quindi funzionale esclusivamente alla
programmazione iniziale del docente.
≈
Valutazione in itinere: ogni docente effettua osservazioni sistematiche e verifiche
periodiche (scritte-orali-grafiche-pratiche), in relazione all’attività svolta, finalizzate sia ad
accertare il livello dell’apprendimento (conoscenze - abilità - competenze), il metodo di
lavoro, le capacità di esposizione scritta e orale, sia a rettificare eventualmente gli obiettivi
della programmazione o la metodologia seguita con gli alunni e con la classe.
≈
Valutazione sommativa quadrimestrale e finale del processo di apprendimento: è la
valutazione dell’alunno espressa alla fine di ogni quadrimestre nella Scheda di valutazione.
Le principali tipologie dei quesiti utilizzati talvolta anche in modo combinato sono:
 quesiti a risposta chiusa - vero/falso - risposta multipla - a completamento
 quesiti a risposta aperta - esercizi - questionari - rappresentazioni grafiche
 testi e problemi
 prove pratiche
Le modalità possono anche variare da docente a docente, anche in funzione del suo stile
didattico, delle caratteristiche della disciplina e della classe.
Saranno messe in atto tutte le strategie affinché alla fine dell’anno scolastico, gli alunni che
hanno bisogno di recupero non presentino insufficienze gravi tali da determinare una carenza
nella preparazione complessiva, acquisiscano un metodo di lavoro e possano raggiungere gli
44
obiettivi formativi di contenuto propri delle discipline interessate, per non compromettere
l’anno scolastico successivo e per poter seguire proficuamente il programma di studi.
SCUOLA PRIMARIA
A partire da settembre2008 (a.s. 2008/09) nella Scuola Primaria la “valutazione periodica
ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze” è espressa
in decimi ai quali si aggiunge un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno”.
Nella schede di valutazione del primo e secondo quadrimestre, ci si atterrà alla scala ufficiale
con valutazione decimale espressa in numeri interi (D.L. 137/8).
VOTO
GIUDIZIO
SINTETICO
CONOSCENZE E ABILITÀ
COMPETENZE
4
Gravemente
insufficiente
Non assimilazione degli
argomenti negli aspetti
fondamentali o gravi lacune.
Uso improprio del linguaggio. Non sa
orientarsi nelle tematiche.
5
Non
sufficiente
Conoscenze incomplete,
inferiori al 50%.
Uso impreciso del linguaggio. Non sa
applicare le conoscenze alle questioni
proposte.
6
Sufficiente
Conoscenza essenziale degli
argomenti.
Uso approssimativo del linguaggio. Si
orienta solo se guidato.
Discreto
Conoscenza strutturata degli
argomenti.
Uso adeguato del linguaggio.
Capacità di strutturare l’argomento nei
suoi aspetti.
Buono
Conoscenza degli argomenti
completa e strutturata.
Utilizzo adeguato della
strumentazione. Capacità di strutturare
l’argomento con completezza.
Distinto
Conoscenza degli argomenti
e della loro funzionalità
all’interno dell’ambito
disciplinare.
Uso corretto del linguaggio.
Utilizzo corretto della strumentazione.
Produzione personale ed
estrapolazione dei contenuti.
Ottimo
Conoscenza degli argomenti
e della loro funzionalità
nell’area disciplinare.
Uso appropriato del linguaggio.
Utilizzo competente della
strumentazione. Applicazione delle
conoscenze in contesti nuovi.
7
8
9
10
45
La valutazione del Comportamento e della Religione Cattolica sarà espressa con il giudizio
sintetico.
La valutazione del Comportamento – espressa con il giudizio sintetico – avverrà attraverso gli
stessi descrittori e indicatori previsti per la Scuola Secondaria di Primo Grado.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
I Consigli di Classe della Scuola Secondaria di 1° grado valuteranno il comportamento degli
alunni secondo le disposizioni dell’art. 2 del Decreto Legge N° 137 dell’1 settembre 2008. La
“valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze” è espressa in decimi, l’ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo
del ciclo è prevista solo se l’alunno raggiunge la sufficienza (“voto non inferiore a sei decimi”)
in tutte le discipline.
La valutazione dl comportamento è parte integrante della valutazione complessiva dello
studente e se insufficiente determina “determina la non ammissione al successivo anno di corso
o all’esame conclusivo del ciclo”.
CRITERI E DESCRITTORI DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO
VOTO
4
5
6
7
8
9
10
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
Uso improprio del linguaggio. Non sa
orientarsi nella tematica.
Uso impreciso del linguaggio. Non sa
Conoscenze incomplete
applicare le conoscenze alle questioni
poste.
Uso approssimativo del linguaggio. Si
Conoscenza sostanziale degli
orienta solo se guidato. Padronanza
argomenti
delle informazioni fondamentali.
Uso adeguato del linguaggio. Capacità
Conoscenza strutturata degli
di strutturare l’argomento con
argomenti
completezza.
Uso adeguato della strumentazione.
Conoscenza degli argomenti
Capacità di strutturare l’argomento con
completa e strutturata.
completezza.
Uso corretto del linguaggio. Utilizzo
Conoscenza degli argomenti e
corretto della strumentazione. Produzione
della loro funzionalità all’interno
personale ed estrapolazione dei
dell’ambito disciplinare.
contenuti.
Uso appropriato del linguaggio. Utilizzo
Conoscenza degli argomenti e
competente della strumentazione.
loro funzionalità nell’area
Applicazione delle conoscenze in contesti
disciplinare.
nuovi.
Conoscenze lacunose
46
COMPORTAMENTO
INDICATORI
DESCRITTORI
DECIMALI PER LA
VALUTAZIONE DEL
COMPORTAMENTO
Voto 10
Capacità di
autocontrollo
Eccellente
Voto 9
Molto Buona
Voto 8
Buona
Voto 7
Sufficiente
Voto 6
Labile
Voto 5
Molto labile
Capacità di
comunicare e di
interagire con gli
adulti e i
compagni
Interagisce in
modo
responsabile e
collaborativo
Interagisce in
modo
responsabile e
collaborativo
Interagisce in
modo abbastanza
corretto
Interagisce in
modo non sempre
corretto, è
disponibile a
rivedere i suoi
comportamenti
Ha difficoltà a
mediare i suoi
bisogni con quelli
degli altri
Non riesce a
mediare i suoi
bisogni con quelli
degli altri
47
Rispetto delle
regole
Riconosce, accetta
e rispetta le
regole in maniera
consapevole e in
ogni situazione
Riconosce, accetta
e rispetta le
regole in ogni
situazione
Riconosce, accetta
e rispetta le
regole
Riconosce ma non
rispetta
sufficientemente le
regole
Partecipazione
alle attività ed
agli interventi
educativi
programmati
La partecipazione
è attiva, costante
e costruttiva
La partecipazione
è attiva e
costruttiva
La partecipazione
è costante e
abbastanza attiva
La partecipazione
è poco attiva e gli
impegni
individuali sono
discontinui e
superficiali
Non rispetta le
regole
La partecipazione
è passiva
In contesti e
situazioni vari non
rispetta le regole
Mostra
atteggiamenti
partecipativi
avulsi dal contesto
in ogni tipo di
situazione
ORIENTAMENTO
Ispirandosi al nuovo impianto normativo, dettato dalla legge 107/2015 sulla “Buona Scuola”,
l’azione di “Orientamento e continuità” va nella direzione di creare una scuola aperta, quale
laboratorio di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, una scuola “orientata” verso
l’educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, la pari opportunità di
successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini.
A tal fine, l’offerta formativa mira ad innalzare i livelli d’istruzione e le competenze degli
studenti, a contrastare le disuguaglianze socio–culturali e territoriali, a prevenire e a
recuperare l’abbandono e le dispersione scolastica.
E’, dunque, nell’ottica di tali indicazioni che non si può prescindere dalla promozione di un
processo evolutivo, continuo e graduale, volta a guidare il soggetto alla “conoscenza di sé e
dell’altro da sè” in modo critico e costruttivo.
L’Orientamento ha la finalità di favorire nel discente la consapevolezza individuale e la
capacità di scelta, al cui conseguimento, fra i principali interlocutori, concorrono la famiglia e
la scuola. Spetta loro il compito di agevolare il percorso di crescita globale dei ragazzi
veicolando esperienze formative e messaggi positivi in una dimensione di reciprocità affettiva
e comunicativa, orientata all’autonomia e ad una percezione di sé e del mondo esterno meglio
definita.
“Conoscere e conoscersi” favorisce lo sviluppo di relazioni e interessi, di potenziali attitudini e
inclinazioni, di conoscenze e competenze attraverso cui il soggetto prende coscienza di sé
come persona e si orienta al futuro con un proprio progetto di vita.
E’ dal “sapere” e dal “saper essere” che si genera il “saper fare”, indispensabile per
qualunque tipo di attività umana.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, si precisa che, nel corso del triennio, vengono
delineati dei momenti formativi strutturati, tesi alla conoscenza di sé, alle Relazioni e
all’Autovalutazione, ai quali, nella classe conclusiva del primo ciclo, si alternano delle fasi di
lavoro di tipo informativo, concernenti la conoscenza della realtà socio–economica e culturale
del territorio, in termini di opportunità scolastiche e lavorative.
Nella fase attuativa del percorso di Orientamento si promuoveranno le seguenti attività:
 esperienze di tipo laboratoriale presso specifiche sedi di Scuola Secondaria di II grado,
prevalentemente ad indirizzo scientifico e/o professionale;
 visite guidate presso aziende artigianali del territorio;
 incontri con docenti di Scuola Secondaria di II grado, per fini prettamente informativi, in
merito alle caratteristiche e alle finalità dei vari indirizzi;
 incontri con studenti di scuola superiore per uno scambio di esperienze;
 attività formative con APOF-IL agenzia provinciale per l’orientamento, la formazione,
l’istruzione e il lavoro;
 incontri assembleari con le famiglie al fine di discutere e socializzare il consiglio orientativo
espresso dal Consiglio di Classe.
48
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E DI INCLUSIONE
Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi,
lui passerà l’intera vita a credersi stupido. (Albert Einstein)
RIFERIMENTI NORMATIVI
 Costituzione Italiana: diritti di tutti e di ciascuno
 Dichiarazione ONU dei Diritti dei bambini (1959)
 L.104/92, artt. 12/13/14: Modalità di attuazione dell’Integrazione, Assistenza per
l’assolvimento dell’obbligo scolastico come compito dell’Ente Locale
 DPR 24/02/94: Programmazione obbligatoria coordinata tra scuola, ASL, ed Enti Locali, in
relazione alla Diagnosi Funzionale, al Profilo Dinamico Funzionale, al GLH, al Piano
Educativo Individualizzato
 DPR 8 marzo 1999 n. 275 art. 21 L.15 marzo 1997 n. 59
 MIUR Linee guida per l’accoglienza degli alunni stranieri
 Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Definizione del
quadro culturale di riferimento per la progettazione delle scuole in materia di lavoro sul
clima positivo nella classe, didattica alternativa e inclusiva, progetto di vita
 Classificazioni Internazionali dello stato di salute ICIDH–ICF: nuovo impianto ermeneutico–
epistemologico della disabilità
 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2006 n. 185 “Regolamento
recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di
handicap, ai sensi dell’art. 35, comma 7 della L. 27 dicembre 2002 n. 289”
 DPR 20 marzo 2009 n. 89
 DPR 22 giugno 2009 n. 122
 Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (2006) ratificata dall’Italia con
la legge 18/2009
 MIUR 2009 – Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con la disabilità
 CM 4 dicembre 2009 “Problematiche collegate alla presenza nelle classi di alunni affetti
da Sindrome ADHD (deficit di attenzione/iperattività)
 DPR 15 marzo 2010
49
 CM del 15 giugno 2010 – disturbo di deficit di attenzione ed iperattività
 Nuove norme in materia di DSA – L.170/2010 e successivo DM 5669/2011
 Accordo Provinciale per l’integrazione delle persone con disabilità 2012
 CM n. 48 del 31 maggio 2012
 Direttiva MIUR del 27/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
 MIUR 2012 “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo
ciclo di istruzione
 CM n. 8 del 6 marzo 2013 “Strumenti di intervento per alunni BES e organizzazione
scolastica. Indicazioni operative
 Nota MIUR 2563 del 22/11/2013 – “Strumenti di intervento per alunni con BES” –
chiarimenti
 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – EUR–Lex – EUROPA
2020
RIFERIMENTI PEDAGOGICI
“L’integrazione potrebbe riguardare soltanto gli alunni disabili, l’inclusione risponde invece in
maniera individualizzata ai vari e diversissimi Bisogni Educativi Speciali, mostrati da un numero
crescente di alunni. E questo sarà possibile con un miglioramento metodologico sul piano
organizzativo e delle risorse della didattica ordinaria”.
(A. Canevaro, D. Ianes, Trasformare l’integrazione in inclusione 2007)
“L’inclusione indica un processo a doppio senso e l’attitudine delle persone a vivere insieme, nel
pieno rispetto della dignità individuale, del bene comune, del pluralismo e della diversità, della
non violenza e della solidarietà, nonché la loro capacità di partecipare alla vita sociale, culturale,
economica e politica“ da: Vivere insieme in pari dignità. Libro bianco sul dialogo interculturale,
Consiglio d’Europa, maggio 2008
50
Piano per l’inclusività
Il nostro Istituto si è posto da tempo il problema del passaggio dalla scuola che “integra” alla
scuola che “include” e, di conseguenza, in questa direzione ha già assunto iniziative e prassi che,
essendosi rivelate valide, hanno costituito il punto di partenza per la nuova pianificazione.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul contesto, mentre col
concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di
vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o
l’attenuazione degli stessi e per essere integrato nel sistema.
Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una nuova impostazione
e, quindi, importanti modifiche e messe a punto:
esse debbono avvenire nella concretezza e nella prassi ordinaria, quindi dall’interno;
il nuovo punto di vista deve essere orientato verso un pensiero inclusivo “quotidiano” e
non “straordinario” del funzionamento del sistema scolastico.
Ne consegue che l’adozione di questa ottica impone la personalizzazione dei percorsi educativi e
di apprendimento per i soggetti individuati come BES, ma anche, immediatamente, per tutti gli
studenti della scuola.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
Il nostro I.C.
 riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene doveroso procedere alla
redazione e all’applicazione di un piano di inclusività generale da aggiornare e ripresentare
annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti;
 ritiene che, nella programmazione e nell’effettuazione del percorso, l’indicazione didattica
verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba rispettare la
peculiarità di approccio, metodo/stile e livello di apprendimento afferente a tutti gli alunni e, in
particolare, ai BES;
 precisa che, proprio nel rispetto dell’individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare
nella programmazione e nell’effettuazione del percorso, con piena consapevolezza dello specifico
51
delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la generalizzazione e
la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici diverse;
 ritiene, di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli strumenti che
la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta, in relazione a individuate
categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a studenti stranieri, oltre che a studenti
DSA e DA;
 Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a:
o individualizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
o personalizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
o strumenti compensativi;
o misure dispensative;
utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale
e/o alle direttive del POF.
 Propone altresì un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali
già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (ministero, enti locali ecc. es.
facilitatore linguistico, psicologo);
ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale diritto allo studio che
possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche per quanto riguarda i DA ) o
funzionali (mancanza della dotazione della strumentazione individuale: libri di testo, ecc., per quanto
riguarda lo svantaggio socio–economico e culturale).
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Il processo d’inclusività nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il
personale coinvolto.
In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza preventiva
delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare.
Occorre, poi, formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento di esito
positivo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione assolutamente motivata) da parte del consiglio di classe
è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o
assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge:
104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del
27/12/2012). 26
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INCLUSIONE
FINALITÀ
Il presente documento contiene indicazioni riguardanti le procedure per un ottimale inserimento di alunni con
bisogni educativi speciali, come indicato dalla normativa vigente, al fine di prevenire il disagio, promuovere il
benessere, incrementare le potenzialità, permettendo al bambino di crescere e maturare nel rispetto di tempi e
modalità differenti fino ai livelli massimi consentiti a ciascuno. Il protocollo di accoglienza
• delinea prassi di carattere amministrativo burocratico (documentazione necessaria), comunicativo relazionale
(prima conoscenza), educativo – didattico, sociale (rapporti e collaborazione della scuola con il territorio);
• esplicita compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituzione scolastica,
• traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento.
Si propone
• di definire pratiche condivise da tutto il personale della scuola;
• facilitare l’ingresso a scuola e sostenere la socializzazione nel nuovo ambiente scolastico, favorendo un clima di
accoglienza;
• promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e collaborazione tra scuola ed enti territoriali coinvolti.
52
“Tutte queste iniziative hanno lo scopo di offrire maggiori opportunità formative attraverso la flessibilità dei
percorsi, non certo di abbassare i livelli di apprendimento” […] “il corrente anno scolastico dovrà essere utilizzato
per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, con l’obiettivo comune di
migliorare sempre più la qualità dell’inclusione” (nota Miur del 22/11/2013).
PREMESSA
L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende:
DISABILITA’
Gli alunni con certificazione ai sensi della Legge 104/92 sono accompagnati nel loro iter scolastico da un docente
di sostegno e/o da un assistente educatore; il documento che contiene tutte le attività educative e didattiche
programmate, con relative modalità di verifica e valutazione è il PEI, Piano Educativo Individualizzato, che viene
formulato dal Consiglio di Classe o team docenti in condivisione con la famiglia e con il personale medico di
riferimento dell’alunno. (Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità)
DSA
Gli alunni con certificazione di Disturbi specifici di apprendimento ai sensi della L.170/2010 sono accompagnati
nel loro iter scolastico dal Consiglio di Classe o team docenti che si occupa specificamente delle loro necessità.
Per questi alunni, viene predisposto un PDP, un Piano Didattico Personalizzato che illustri gli strumenti utilizzati per
agevolare gli apprendimenti. Tutti i docenti della Classe collaborano alla sua stesura e valutano le modalità da
utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi.
(Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA)
SVANTAGGIO SOCIO–ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE (altri BES)
Gli alunni che manifestano bisogni educativi speciali per determinati periodi sono accompagnati nel loro iter
scolastico dal Consiglio di Classe o team docenti, che decide se formulare o non formulare un PDP, avendo cura
di verbalizzare le motivazioni della decisione. Le richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non
hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, cioè in presenza di difficoltà non meglio specificate,
potranno indurre all’adozione di un piano personalizzato, con eventuali misure compensative e/o dispensative, e
quindi alla compilazione di un PDP, soltanto quando i consigli di classe o i team docenti siano unanimemente
concordi nel valutare l’efficacia di ulteriori strumenti.
La validità del PDP rimane comunque circoscritta all’anno scolastico di riferimento.
(Nota 2563 Miur del 22 novembre 2013).
ATTESTAZIONE CLINICA DA PARTE DI PRIVATO NON ACCREDITATO
Il certificato che attesta la diagnosi redatto da uno specialista privato, e accompagnato da una relazione, deve
essere comunque convalidato dall’UMEE che è tenuta a provvedere ad una valutazione clinica comprovante la
situazione. (Accordo di programma provinciale)
PERSONE DI RIFERIMENTO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI BES
RUOLI E COMPITI
Dirigente scolastico
– gestionali, organizzativi, consultivi
– individuazione delle risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione
– formazione delle classi
– assegnazione docenti
– promozione attività di formazione/aggiornamento
–rapporti con gli Enti coinvolti
Docente Referente
– raccorda le diverse realtà (Scuole, ASL, famiglie, Enti territoriali, cooperative, Enti di formazione)
– coordina le riunioni del GLI
– divulga iniziative relative ai BES
– raccoglie, studia e fornisce informazioni circa la normativa vigente
– diffonde iniziative del CTI e CTS
– controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita
– rendiconta al Collegio docenti
– cura la diffusione di materiali utili all’attività didattica
53
Docente di sostegno
– partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione
– cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe
– svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici
– collabora con gli insegnanti affinché l’iter formativo dell’alunno possa continuare anche nelle ore in cui non è
presente
– tiene rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali
– verbalizza incontri, riunioni, compila le documentazioni previste
– partecipa alle riunioni del GLI, dove coopera per un miglioramento costante del servizio
Docente curricolare
– accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione
– partecipa alla programmazione e alla valutazione individualizzata
– collabora alla formulazione del PEI e successivamente predispone interventi personalizzati e consegne calibrate
per l’alunno disabile soprattutto quando non è presente il collega specializzato
– si accorda con l’educatore professionale sui compiti da svolgere durante le sue ore di lezione per il
potenziamento dell’autonomia, della comunicazione e della relazione.
Docente coordinatore di classe
– partecipa alle riunioni dell’UMEE e riferisce
– segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà nonostante gli interventi di recupero posti in essere
Collaboratori scolastici
– Su richiesta aiutano l’alunno negli spostamenti interni e nei servizi. Tale compito è oggetto d’incentivazione.
Personale educativo
Provvede all’assistenza per l’autonomia:
– Accesso e uscita da scuola
– Uso servizi igienici
– Cura igiene personale
– Fornisce supporto nell’assunzione di alimenti
– Fornisce supporto all’utilizzo di strumenti didattici
Provvede all’assistenza alla comunicazione:
– Funge da mediatore nella relazione con i pari e nella comunicazione con gli adulti
Personale di segreteria
–Acquisisce la documentazione necessaria;
–verifica la completezza del fascicolo personale
–collabora con il Dirigente e la coordinatrice del GLI per tutti gli adempimenti burocratici
– amministrativi.
Famiglia
– Provvede a far valutare l’alunno, di propria iniziativa o su segnalazione del pediatra o della scuola, secondo le
modalità previste dalla normativa;
– consegna alla scuola la diagnosi;
– condivide la documentazione dei PEI o PDP;
– verifica che l’alunno porti a scuola i materiali richiesti;
– verifica regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA DOCUMENTAZIONE ALUNNI CERTIFICATI AI SENSI DELLA L.104/92
La DIAGNOSI FUNZIONALE descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di possibile evoluzione
dell’alunno certificato. Viene redatta all’atto della prima segnalazione da operatori ASUR o specialisti privati
accreditati. Viene consegnata alla famiglia che ne presenta copia alla scuola. La diagnosi funzionale include il
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, che indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità
di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le
aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo, didattico e socio–affettivo (in base alle linee
guida degli accordi di programma). Viene redatto da operatori socio–sanitari, docenti curricolari, docente di
sostegno, genitori dell’alunno (art.12 , commi 5° e 6° della L. 104 / 92) nel primo anno di certificazione
dell’alunno e viene aggiornato al passaggio ad ogni ordine di scuola successivo e durante la Scuola Secondaria
di secondo grado o in caso di variazioni significative del quadro clinico funzionale.
54
Il PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati
predisposti per l’alunno; mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più
opportune, i risultati attesi e la valutazione mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle
diverse componenti firmatarie. Viene redatto dagli insegnanti curricolari, dal docente di sostegno, dagli operatori
degli enti locali e dai genitori dell’alunno. Viene preferibilmente formulato entro i primi tre mesi di ogni anno
scolastico.
MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione è effettuata sulla base del PEI in relazione alle
discipline previste e alle eventuali attività aggiuntive programmate. Il CdC o team docenti definisce nel PEI i
criteri didattici da adottare per le verifiche e per la valutazione. Le prove di verifica possono essere uguali o
differenziate rispetto a quelle della classe, in relazione alla tipologia di PEI progettata. Dove è possibile si
consiglia di non differenziare le prove scritte articolandole piuttosto in richieste graduate a difficoltà crescente. I
colloqui orali e le prove in attività pratiche o espressive hanno valore complementare e/o compensativo e
concorrono a definire le competenze raggiunte. La valutazione intermedia e finale dello studente deve essere
congruente con quanto definito nel PEI. Per la Scuola Secondaria di primo grado, al fine di un accompagnamento
coerente dello studente, è opportuno segnalare nella scheda di valutazione che l’alunno ha seguito la
programmazione definita nel PEI. Nel diploma e nei relativi certificati non verrà però fatta menzione delle prove
differenziate affrontate in sede d’esame.
VERIFICA FINALE
Il riscontro delle attività programmate nel PEI, con eventuali modifiche, viene redatto dagli insegnanti di sostegno
e curricolari a fine anno scolastico.
ESAME CONCLUSIVO NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Nella Scuola Secondaria di primo grado gli studenti con disabilità certificata in sede d’esame possono svolgere
prove differenziate in linea con gli interventi educativi/didattici e programmati nel PEI. Nel diploma non è fatta
menzione delle prove differenziate sostenute dagli studenti. Il CdC delibera se ammettere o meno agli esami di
licenza media gli studenti certificati. Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI, il consiglio di
classe può decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso agli esami di licenza al solo fine
dell’attestato di frequenza. L’attestato di frequenza documenta il percorso scolastico e formativo dello studente e
permette l’iscrizione e la frequenza alla Scuola Secondaria di secondo grado o alla formazione professionale.
RINUNCIA AL SOSTEGNO
In qualsiasi momento, la famiglia può notificare alla scuola la decisione di rinunciare al sostegno scolastico
attraverso una comunicazione scritta, di norma condivisa con l’UMEE, che individua i motivi che la giustificano.
AGGRAVAMENTO
La scuola deve avanzare al competente ufficio scolastico la richiesta di un incremento di ore di sostegno
allegando la necessaria documentazione di supporto rilasciata dall’UMEE.
NECESSITA’ DI ASSISTENZA
In caso di necessità di assistenza, la scuola trasmette anche all’ente locale la documentazione rilasciata
dall’UMEE qualora l‘UMEE non l’invii direttamente .
DOCUMENTAZIONE ALUNNI DSA
L’istituzione scolastica provvede a segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di un possibile disturbo specifico
di apprendimento persistenti nonostante l’applicazione di adeguate attività di recupero didattico mirato, al fine
di favorire il rilascio di una certificazione diagnostica dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte.
All’atto della prima segnalazione, lo specialista rilascia una relazione clinica in cui vengono indicate la diagnosi
(che non può essere usata come indicatore di disabilità), una valutazione neuropsicologica delle potenzialità
cognitive, caratteristiche del disturbo, aspetti affettivo–relazionali e proposte per l’intervento. Sulla base delle
abilità strumentali specifiche, il CdC o team docenti definisce gli strumenti compensativi e le misure dispensative
da adottare. Alla famiglia spetta il compito di consegnare tutta la documentazione, che viene aggiornata in caso
di passaggio dello studente da un grado di scuola ad un altro, ovvero quando lo specialista o lo psicologo lo
ritenga necessario, anche tenendo conto delle indicazioni del consiglio di classe o della famiglia.
Il PDP elaborato dall’Istituto per alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento contiene i dati dell’alunno,la
diagnosi, la tipologia del disturbo, gli interventi extrascolastici, le informazioni utili sulle abilità strumentali, le
caratteristiche del processo di apprendimento, il patto di corresponsabilità educativa (misure dispensative,
strumenti compensativi, aiuti nei compiti a casa). Periodicamente , in modo condiviso con la famiglia, vanno
55
rivalutate la necessità e l’efficacia delle strategie e delle misure introdotte, adattandole ai bisogni e
all’evoluzione dello studente. Questa condivisione è utile dal momento che le strategie e gli strumenti compensativi
dovrebbero essere utilizzati sia a scuola che a casa.
MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione degli studenti è effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative che agli
strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. La strutturazione delle verifiche dovrà consentire allo
studente il grado di prestazione migliore possibile. È opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina,
definisca le modalità più facilitanti con le quali le prove, anche scritte, vengano formulate (organizzazione
percettiva delle informazioni nello spazio pagina, ripasso poco prima della verifica, formulazione della stessa
domanda in differenti modalità…). Le verifiche vanno programmate informando lo studente. Le prove scritte in
lingua straniera vanno progettate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà che presenta lo
studente. La prestazione orale va privilegiata. È buona prassi applicare, anche nelle verifiche, le misure che
possono favorire le condizioni ottimali per una miglior prestazione possibile.
RELAZIONE FINALE
Riscontro delle attività programmate nel PDP con eventuali modifiche.
ESAMI CONCLUSIVI NEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE.
In sede di esame le prove non possono essere differenziate. Ciò significa che lo studente dovrà in ogni caso
sostenere tutte le prove scritte, ma potrà avvalersi delle misure dispensative e degli strumenti compensativi
utilizzati in corso d’anno. La valutazione delle prove dovrà tenere conto della situazione particolare dello
studente e in nessun modo egli dovrà essere penalizzato per l’uso delle misure dispensative o dei tempi
supplementari.
DOCUMENTAZIONE ALUNNI IN SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
È compito degli operatori dei servizi sociali segnalare situazioni di svantaggio socio–economico; è compito della
scuola rilevare lo svantaggio derivante dall’origine straniera di recente immigrazione, da disturbi evolutivi non
compresi dalla L.104/92 né dalla L.170/2010 o con orientamenti diagnostici di specialisti non accreditati o con
iter attivato per intervento dell’UMEE al fine dell’individuazione di una disabilità o della certificazione di DSA o
per valutazione per altri disturbi di sviluppo. Il Consiglio di Classe ha un ruolo pedagogico e didattico importante
nella rilevazione dei bisogni relativi all’apprendimento e nell’attivazione di progettualità personalizzate.
L’assunzione del parere di uno specialista favorisce la comprensione più approfondita e completa della
situazione personale e socio/ambientale dello studente.
Il PDP viene adottato ogniqualvolta il CdC o team docenti rileva una situazione di svantaggio tale da
compromettere in modo significativo la frequenza e il positivo svolgimento del percorso di istruzione e
formazione. Il PDP redatto dal Centro Territoriale per l’Inclusione, che l’Istituto comprensivo utilizzerà per alunni
con altri BES, contiene la descrizione delle abilità e dei comportamenti, il patto educativo con la famiglia e le
strategie didattiche di personalizzazione.
RUOLO DELLA FAMIGLIA
Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei
bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una
collaborazione. Senza un parere positivo della famiglia i percorsi personalizzati non possono essere attivati. La
modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una
collaborazione condivisa. Pertanto la comunicazione con la famiglia deve essere puntuale, in modo particolare
riguardo ad una lettura condivisa delle difficoltà e della progettazione educativo/didattica per favorire il
successo formativo. MODALITÀ DI VERIFICA E
VALUTAZIONE
Al momento della valutazione è necessario tenere conto, da un lato dei risultati raggiunti dal singolo studente in
relazione al suo punto di partenza, dall’altro è fondamentale verificare quanto gli obiettivi sono riconducibili ai
livelli essenziali degli apprendimenti previsti dal grado di scuola frequentato. A tal fine è importante: –
concordare le attività svolte in modo differenziato rispetto alla classe e le modalità di raccordo con le discipline
in termini di contenuti e competenze; – individuare modalità di verifica che prevedano anche prove assimilabili al
56
percorso comune; – stabilire livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il
percorso comune e il possibile passaggio alla classe successiva. Considerato il carattere temporaneo, occorre
valutare l’opportunità o meno di trasferire le informazioni da un ordine di scuola a un altro. In sede di esame
finale per questi studenti non sono previste modalità differenziate di verifica, tuttavia la valutazione dovrà tener
conto della situazione dello studente e del progetto personalizzato portato avanti nel corso d’anno.
INIZIATIVE PER L’INCLUSIONE Facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola a quello successivo.
L’osservazione pedagogica compete a tutti i docenti della Classe e agli operatori che affiancano lo studente; ha
la finalità di raccogliere informazioni sugli aspetti cognitivi, emotivi, comportamentale e relazionali dello studente.
La normativa richiama con forza la competenza del Consiglio di Classe o team docenti per l’analisi della
situazione e la definizione dei bisogni dello studente. L’osservazione pedagogica è funzionale alla stesura della
documentazione richiesta e, nel corso dell’anno, al monitoraggio degli esiti dell’azione educativa e alla verifica
dell’efficacia e dell’adeguatezza del percorso progettato ed effettuato dallo studente.
Nel caso vengano rilevate difficoltà tali da rendere necessario suggerire una valutazione clinica è necessario che:
i docenti si confrontino sul tipo di difficoltà rilevate in relazione alle scelte didattiche ed alle strategie adottate;
previa condivisione con il Dirigente scolastico, si contatti la famiglia a cui spetta la richiesta di valutazione e
dell’eventuale successiva certificazione; la scuola predisponga una relazione, che la famiglia consegna allo
specialista, nella quale si descrivono le difficoltà di apprendimento, relazionali e/o comportamentali rilevate e le
azioni educative e didattiche messe in atto fino a quel momento.
57
PROGETTI
ATTIVITÀ FINALI DEL PDM
Denominazione
progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivi di processo
“Diversa… mente apprendo”
RAV: Processi – Inclusione e differenziazione
Individuare, precocemente, i bisogni di allievi con difficoltà non
certificate al fine di pianificare azioni didattico-metologiche, strategiche
condivise e adeguate.
 Realizzare la costruzione di un clima inclusivo ponendo in essere
strategie metodologiche per sollecitare la partecipazione attiva degli
alunni; rendere efficaci gli strumenti compensativi e le misure
dispensative adottate.
 Individuare le difficoltà apprenditivo-comportamentali e/o
relazionali per ottimizzare gli esiti di azioni di recupero e la
modulazione di strategie didattiche produttive.
 Valorizzare e potenziare gli alunni in condizione di eccellenza.
 Raccogliere e documentare gli interventi didattico–educativi posti in
essere.

Sostegno all’aggiornamento e alla formazione dei docenti.

Utilizzo di strumenti di osservazione per l’individuazione dei BES.
 Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive.
Situazioni su cui
interviene

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi.

Attivazione di protocolli di intesa per favorire la continuità
educativa e didattica nel passaggio tra i diversi gradi scolastici.

Incrementare gli incontri per promuovere una vera continuità tra i
diversi ordini di scuola.
 Porre particolare attenzione alle dinamiche relazionali e alla
dimensione comunicativa tra docenti, famiglia e alunni.
Attività previste

Promozione del successo formativo attraverso azioni di recupero e
/o potenziamento.

Attivazione di percorsi di “informazione, formazione e auto–
formazione specifica” per gli insegnanti volti all’apprendimento delle
58
modalità in cui operare sia in ambito dei bisogni educativi sia alla
conoscenza e all’uso di strumenti compensativi digitali e non:
≈ Dislessia Amica
≈ Inclus1ONE – Strategie innovative per l’inclusione scolastica
e sociale di alunni BES

Implementazione di corsi finalizzati all’utilizzo delle LIM, affinché
l’applicazione delle moderne tecnologie abbia un’incidenza
maggiore sui processi di insegnamento/apprendimento anche per gli
alunni in condizione di eccellenza. Elaborazione di PEI (con modello
ICF) per gli alunni disabili, PDP(con modello ICF) per gli alunni con
disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e percorsi personalizzati
per gli alunni con bisogni e attenzioni particolari.

Monitorare l’accoglienza degli alunni con bisogni speciali.

Verificare l’andamento della didattica e la modalità di valutazione
tra tutti i docenti coinvolti.

Attuare strategie didattiche atte a garantire a tutti gli alunni il
successo scolastico.

Utilizzo di didattica inclusiva e laboratoriale (tutoring, cooperative
learning…).
Risorse finanziarie
necessarie
Costi previsti per formatori, materiali, abbonamenti, o qualunque altra
cosa che richieda pagamenti o rimborsi.
Insegnanti di sostegno e curricolari
Assistenti alla comunicazione
Risorse umane
Funzione strumentali, referenti d’Istituto (disabilitò, DSA, BES)
Psicopedagogisti interni/esterni
Unità Multidisciplinare
Dotazione di strumentazioni tecnologiche adeguate in tutte le classi.
Finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, per
qualificare le risorse umane e ottimizzare gli interventi educativi e
didattici.
Altre risorse necessarie Assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità
degli alunni con disabilità.
Costituzione di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.
Incrementazione delle attività laboratoriali.
Personale ATA.
Griglie di osservazione
PEI
PDP
Indicatori utilizzati
Schede di monitoraggio e valutazione
Metodologie scientifiche e oggettive
Strumenti didattici per favorire lo sviluppo di abilità e competenze
Utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti in una logica
Stati di avanzamento
“qualitativa” e maggiore corresponsabilità da parte di tutti i docenti nel
progettare e realizzare una didattica più inclusiva e collaborativa.
Realizzazione di un clima inclusivo e utilizzo di spazi e materiali che
Valori / situazione attesi
rispettano le esigenze di ognuno.
59
Creazione, nella scuola, di un contesto di vita atto a trasformare,
valorizzandole, anche le situazioni di potenziale difficoltà
Denominazione
progetto
Priorità a cui si
riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Altre priorità
Situazione su cui
interviene
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane (ore) /
area
Altre risorse
necessarie
“La scuola digitale”
Saper utilizzare con dimestichezza, consapevolezza e spirito critico le
tecnologie della società dell’informazione (TSI) per l’apprendimento, il tempo
libero e la comunicazione.
- migliorare l’apprendimento, la motivazione e le prestazioni degli studenti
- sviluppare le diverse intelligenze e i relativi linguaggi promuovendo un
apprendimento di tipo individualizzato
- aiutare gli studenti a trovare, esplorare, analizzare, interpretare,
valutare, condividere, presentare l’informazione in modo responsabile,
creativo e con senso critico
- rendere gli studenti protagonisti nei processi di costruzione della
conoscenza
- fornire al cittadino le competenze necessarie per una cittadinanza attiva
e consapevole
- Acquisire le abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire,
valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni
nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet
- Acquisire il “pensiero computazionale”
Coinvolgere i docenti reticenti nell’uso delle TIC fornendo, anche, nuovi
strumenti a supporto dell’attività professionale (come l’introduzione di nuove
modalità organizzative e comunicative interne ed esterne alla scuola)
Gli alunni utilizzano le tecnologie informatiche prettamente per giochi,
discussioni sui social network e per l’acquisizione e l’uso di file multimediali
musicali e visivi (foto e video).
Le classi dotate delle strumentazioni informatiche necessarie dovranno
effettuare lezioni settimanali sull’uso del PC e i principali applicativi.
Si aderirà, inoltre a progetti nazionali (Es. “Programma il futuro”) e si
effettueranno corsi di approfondimento tenuti da esperti disponibili. Il tutto
avverrà in orario curriculare.
Le lezioni saranno tenute a titolo gratuito.
- Insegnante di classe/docente appartenente all’organico di potenziamento:
n° 1 ora settimanale
- Docente esperto a titolo gratuito: n° 1 ora al mese
Eventuali esperti esterni disponibili – Eventuale insegnante di potenziamento
assegnato alle scuole – LIM – classi 2.0 e 2° bando PON “Ambiente digitale”
– laboratori informatici
Personale ATA.
60
Indicatori utilizzati
Osservazioni sistematiche – questionari finali
Stati di avanzamento
Al termine del 1° anno non più del 25% di studenti insufficienti, al termine
del 2° anno non più del 20%
Valori / Situazione
attese
Al termine del percorso educativo non più del 15% di studenti insufficienti
Denominazione
progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
“Io, cittadino/a del mondo”
RAV – Sviluppo delle competenze sociali
Sviluppare il senso di responsabilità, di appartenenza per creare
una società sostenibile.
Interiorizzazione delle regole di classe e trasposizione delle stesse
nel loro significato sociale di partecipazione al bene comune.
Favorire momenti di sensibilizzazione e di partecipazione attiva.
Altre priorità
Riconoscimento di uguali diritti e pari dignità e opportunità in
occasione dei 70 anni dal voto delle donne.
Il progetto deve contribuire alla formazione dei minori, avvicinarli
Situazione su cui
interviene
alla società civile, alle istituzioni e favorire la loro partecipazione
attiva alla vita della comunità.
Gli operatori scolastici coinvolti adattano, a tal fine, la didattica e i
loro percorsi educativi.
Attività previste

Creazione di un Consiglio Comunale dei ragazzi (CCRR)

Laboratorio Ambientale “OrtoCRAzia: un orto è un fatto
democratico”

Giornate ecologiche di “Puliamo il mondo”
Risorse finanziarie
Materiale per laboratorio ambientale, per attività varie del CCRR e
necessarie
kit per giornate ecologiche.
- Insegnanti di classe
Risorse umane (ore) /
area
- docente appartenente all’organico di potenziamento : n° 1 ora
settimanale
Docenti esperti a titolo gratuito: n° 1 ora la mese
Altre risorse necessarie
Figure esterne (CEAS di Latronico e/o altre agenzie preposte),
genitori, amministratori, funzionari e associazioni. Personale ATA.

Indicatori utilizzati
Acquisizione della capacità di confrontarsi e recepire in modo
critico le idee altrui, attraverso esperienze concrete.

Saper essere protagonisti, anche se minori, e riconoscersi
cittadini attraverso una pratica di democrazia vissuta.
61
Valori / situazione attesi
Denominazione
progetto
Priorità a cui si riferisce
Essere consapevoli che le condizioni di vita dei minori costituiscono gli
indicatori ambientali primari della vita di una società.
“Cittadini consapevoli per l’ambiente, il paesaggio e il territorio”
Promuovere negli studenti i principi della cittadinanza attiva e
consapevole, al fine di educare ad affrontare i problemi della
società attuale e della convivenza civile che riguardano il
paesaggio, l’ambiente e il territorio come beni collettivi da tutelare.
- Implementare la partecipazione attiva e lo sviluppo di
competenze attraverso attività laboratoriali e iniziative
progettuali;
Sollecitare la ricerca e l’indagine sul territorio, con
-
particolare riferimento al patrimonio culturale, paesaggistico
– ambientale e alle sue risorse;
Traguardi di risultato
Incentivare comportamenti di difesa dei beni paesaggistici e
-
ambientali del territorio di appartenenza e di altre realtà
territoriali;
Fornire strumenti di lettura e analisi critica del paesaggio e
-
dell’ambiente;
˜
Assumere atteggiamenti di partecipazione e di senso civico
nella salvaguardia e nella valorizzazione del paesaggio e
dell’ambiente.
˜
Sviluppare competenze trasversali e comunicative attraverso
linguaggi multimediali;
Obiettivo di processo
˜
Acquisire, selezionare e rielaborare informazioni generali e
specifiche in funzione della produzione di testi, chiari e
corretti, di vario tipo.
Altre priorità
˜
Accrescere la capacità di porsi domande e saperne fare a
terzi in relazione ai propri scopi.
Situazione su cui
interviene
-
Lavorare, collaborare, interagire e confrontarsi in gruppo.
-
Affrontare e risolvere situazioni problematiche.
62
-
Progettare e programmare il proprio studio.
-
Riorganizzare tutte le risorse sviluppate durante il progetto
ed utilizzarle in nuovi contesti e situazioni.
Saper
leggere
il
territorio
per
conoscerlo,
promuoverlo,
salvaguardarlo e, soprattutto, per instaurare, nel presente e nel
futuro, una relazione costruttiva con la realtà naturale e sociale che
presenta.
Nello specifico, la lettura del territorio di appartenenza si effettuerà
attraverso l’osservazione diretta, la raccolta, l’interpretazione e
l’utilizzo di fonti, orali o scritte, che, nel cogliere nel passato le radici
Attività previste
del presente, evidenzieranno i cambiamenti subiti dal territorio nel
tempo.
 Ricerca storica sul territorio attraverso la documentazione
archivistica.
 Aspetti di interrelazione uomo–ambiente.
 Materiale fotografico, supporto cartaceo e documenti filmati.
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane
Altre risorse necessarie
Le lezioni saranno tenute a titolo gratuito.
- Insegnanti di classe/allievi
- docente appartenente all’organico di potenziamento
- personale esperto
Enti e/o agenzie ( esperti in ambito naturalistico–ambientale)
Eventuale docente di potenziamento assegnato all’I.C.
LIM – laboratorio multimediale.
Personale ATA.
Questionari autovalutativi
Rubriche valutative
Compiti autentici
Indicatori utilizzati
Verifica e valutazione delle conoscenze e delle competenze acquisite.
Questionario di gradimento (alunni/famiglie/docenti)
Valutazione del prodotto atteso .
Senso di responsabilità, di rispetto, di appartenenza civica, di
Valori / Situazione attesi cittadinanza consapevole e di cittadinanza attiva.
63
Denominazione
progetto
Priorità a cui si riferisce
Continuità e orientamento: Il sé e l’altro”
RAV: Sviluppo delle competenze sociali
Percorsi:
Orientamento formativo : “Conoscere se stessi”.
Conoscersi
 La propria storia, l’identikit, interiorità, emozioni, affettività,
attitudini e interessi, le aspettative
Traguardi di risultato
Relazionarsi
- Abilità di relazione, comportamenti, stili di comunicazione
Autovalutarsi
Stili di apprendimento, grado di efficacia degli esiti, capacità
e competenze, fare progetti, tracciare il proprio profilo.
Struttura della scuola
 Percorsi possibili, istruzione e formazione superiore,
prerequisiti, caratteristiche, sbocchi
Orientamento
informativo scolastico
Il mondo del Lavoro
 Settori, professionalità, titoli di studio e lavoro, leggi e lavoro
La realtà socio – economica
 Il vicino, la globalizzazione
Continuità infanzia – primaria

Stimolare la conoscenza di nuovi compagni e delle insegnanti

Consolidare la conoscenza reciproca

Favorire l’esperienza di lavoro con tempi e modalità diversi da
quelli conosciuti

Obiettivo di processo
Promuovere la capacità di collaborare con l’altro
Continuità primaria–secondaria

Essere in grado di esprimere, sostenere e discutere il proprio
punto di vista

Essere in grado di assumere incarichi consapevoli
comportandosi secondo le regole condivise

Assumere atteggiamenti collaborativi all’interno del gruppo

Acquisire e consolidare le seguenti conoscenze:
64
- Il concetto di valore morale e di diritto – dovere
- Concetto di: aiuto reciproco, solidarietà, democrazia,
uguaglianza, trasparenza, giustizia sociale.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il percorso delineato prevede nella sua attuazione due momenti
correlati tra loro: uno di carattere formativo, da realizzare nel
gruppo– classe, l’altro di tipo informativo generale.
Fase formativa
L’itinerario orientativo di carattere formativo che segue è inteso come
proseguimento del lavoro avviato dalle classi dell’infanzia ed è
articolato nelle tre classi della Scuola Secondaria di primo grado.
CLASSE PRIMA
 Socializzazione con il nuovo contesto scolastico
 Esplorazione delle risorse personali da investire nella nuova
esperienza scolastica
 Sviluppo della capacità di auto – monitoraggio sull’andamento
della propria attività formativa
 Conoscenza del territorio di appartenenza in tutti i suoi aspetti
CLASSE SECONDA
 Ricostruire l’immagine di sé adolescenti nella fase di passaggio
dall’infanzia
 Affrontare le problematiche connesse al percorso di sviluppo
adolescenziale
 Differenziare la specificità di genere nel percorso di crescita
CLASSE TERZA
 Esplorare le risorse personali in funzione della scelta
 Costruire un proprio progetto di vita
 Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte
scolastiche e professionali e progetto di vita
 Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione, leggere
grafici e statistiche, ricavare indicazioni dall’osservazione della
65
realtà, porre in relazione i dati per trarne le opportune
deduzioni
 Valutare i prerequisiti in accesso e gli sbocchi offerti dalle
diverse scuole
 Condurre gli studenti a conoscere se stessi
 Conoscere la realtà del mondo del lavoro e i percorsi scolastici
Altre priorità
successivi alla scuola dell’obbligo
Orientamento formativo : “Conoscersi”
-
Scuola dell’infanzia: elaborazione della propria immagine
(come sono, come mi vedo)
Situazione su cui
interviene
Scuola Primaria: acquisizione della consapevolezza di se stessi
e delle proprie trasformazioni rispetto al passato
-
Scuola Secondaria: espressione, comprensione e gestione delle
emozioni, analisi delle caratteristiche evolutive individuali;
analisi delle proprie attitudini e competenze, confronto
dell’idea di sé con gli altri

Azioni di raccordo e momenti di confronto tra docenti di scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria, secondo una logica strutturale e
funzionale, soprattutto nelle classi – ponte;

Collaborazione tra insegnanti/educatori dell’anno precedente
e successivo, in termini di scambi informativi di pratiche educative e di
strumenti condivisi;

Progettazione, attuazione, verifica e valutazione di percorsi di
esperienza e di attività da proporre ai bambini/ragazzi dei tre ordini
di scuola.
Attività previste
Attività di orientamento informativo con gli indirizzi di Scuola Secondaria
di II grado del territorio
 Incontri con docenti di scuola superiore per il reperimento di
informazioni in merito all’offerta formativa dei vari indirizzi;
 Scambio e confronto con studenti di scuola superiore;
 Percorsi di conoscenza di sé e delle proprie attitudini e
inclinazioni con enti preposti ( APOF–IL);
 Partecipazione a laboratori esperienziali, attività pratiche e/o
66
mini– stages, opendays;
 Visite didattiche presso aziende artigianali e/o agricole, enti
turistici e/o associazioni culturali;
A conclusione dell’ attività di Orientamento ogni consiglio di classe III
esprimerà un consiglio orientativo da socializzare alle famiglie.
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane
Altre risorse necessarie
Le lezioni saranno tenute a titolo gratuito.
- Insegnanti di classe e dei vari indirizzi di Scuola Secondaria di
secondo grado/allievi
- Esperti APOF–IL/enti o agenzie /aziende agricolo–artigianali–
zootecniche (fattorie didattiche)
Enti e agenzie formative del territorio
Eventuale docente di potenziamento assegnato all’I.C.
LIM – laboratorio multimediale.
Personale ATA.
 Test di gradimento delle attività per alunni e genitori
 Osservazione diretta
 Grafici esplicativi
 Questionari strutturati sulle tematiche condivise nel gruppo
 Griglie di valutazione dei risultati

Area affettivo – relazionale (accettazione, autocontrollo,
interazione, integrazione, socializzazione)
Indicatori utilizzati

Area cognitiva ( comunicazione, espressione, operatività)

Area metacognitiva (autonomia, impegno, autostima,
partecipazione, motivazione)

Rilevamento del numero di allievi che ha seguito il consiglio
orientativo dei docenti della Scuola Secondaria di primo grado

Determinazione della percentuale di successo o insuccesso degli
allievi che hanno seguito il consiglio orientativo

Determinazione della percentuale di successo o insuccesso degli
allievi che hanno scelto una Scuola Secondaria di secondo
grado diversa da quella consigliata.
67
Risultati attesi “orientamento formativo”
 Consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità;
 Rispetto verso gli altri nelle relazioni interpersonali;
 Sviluppo delle abilità sociali e della cooperazione;
 Assunzione di compiti di responsabilità;
 Sviluppo della capacità di risoluzione dei problemi;
 Crescita cognitiva e socio – affettiva;
Valori / Situazione
attesi
Risultati attesi “orientamento informativo o scolastico”
 Positivo inserimento degli alunni nelle scuole dell’Istituto e
Secondarie di II grado
 Assunzione di atteggiamenti positivi nei confronti del lavoro
scolastico
 Conseguimento di livelli di competenza più elevati
 Acquisizione di modalità metodologiche comuni e condivise tra i
docenti dei diversi ordini di scuola dell’Istituto.
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“ORGANICO DELL’AUTONOMIA”
Organizzazione
della scuola
Il fabbisogno di
posti comuni
di sostegno
di potenziamento
dell’organico
dell’autonomia
ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Attrezzature
e
infrastrutture
Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali
occorre evidenziare che la partecipazione a:
 Bando PON per il cablaggio RETE LAN/WLAN (avviso
pubblico MIUR prot AOODGEFID/9035 del 13 luglio 2015),
al Piano regionale per la Scuola Digitale Lucana - Distretto
Scol@stico 2.0 - Programmazione nuove azioni Cl@ssi 2.0
promosse dalla Regione Basilicata
 2° Bando PON “Ambiente digitale”,
ha consentito di dotare la scuola di sistemi di reti e di nuove
tecnologie (kit LIM, notebook, PC, stampanti, microscopi, usb…),
potenziando in tal modo le dotazioni tecnologiche dei plessi.
Nel rispetto di quanto previsto agli artt. 22 e 23 ter del d. lgs 7
marzo 2005, n.82 (Codice dell’Amministrazione Digitale) e delle
relative regole tecniche, in materia di dematerializzazione, la
scuola si è dotata di:
GECODOC PRO STOR.ILL ver. 1.0.0
69
CONS.INFOCERT 1.2 GB
Il fabbisogno di posti
comuni e di sostegno
Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno,
tenuti presenti quelli attuali, il fabbisogno per il triennio di
riferimento, in via ipotetica è così definito:
Scuola dell’Infanzia: 12 docenti su posti comune+3 docenti RC
(3h ciascuno)+1 docente di sostegno per h.12.5
Scuola Primaria: 30
docenti su posto comune + 2 docenti RC (rispettivamente 20h +
8h)+5 docenti di sostegno +1 per h. 12.00.
Scuola Secondaria di I grado:
A043 n.7 docenti + (9h); A059 n.4 docenti+ (9h); A245 n.1
docente; A345 n.1 docente; A028 n.1 docente; A030 n.1
docente; A033 n.1docente; A029 n.1 docente; n.3 docenti di
sostegno; n.2 docenti RC (rispettivamente 8h+1h); n.4 docenti di
strumento.
Il fabbisogno dell’organico dell’autonomia non corrisponde alle
richieste definite in relazione all’Area Contesto del RAV, ai
Progetti (attività finali del PdM) e alle attività previste nel Piano di
7 unità: 3 docenti della primaria (preferibilmente almeno 1 con
Il fabbisogno
dell’organico
dell’autonomia
abilitazione per l’infanzia ), e 4 per la Secondaria di I grado (n.
2 A043, n.1 A059, n.1 A345).
Nella scuola primaria, le due docenti assegnate saranno utilizzate:
n. 1 docente – 11 ore nella scuola primaria di Agromonte su tre
classi e 11ore nella scuola primaria di Latronico su tre classi con
attività di supporto alle classi.
N. 1 docente – 10 ore nella scuola dell’Infanzia di Episcopia e 12
ore nella scuola primaria di Episcopia su quattro classi con attività
70
di potenziamento in lingua inglese e musica.
Il docente A028 Arte e Immagine assegnato alla scuola
Secondaria avrà ruolo di tutor e di supporto in due classi nel
plesso di Latronico.
Nell’ambito delle scelte di organizzazione, sono state previste le
figure del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di
classe; l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari e le
funzioni di commissioni.
Il fabbisogno di posti
Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e
per il personale
ausiliario il fabbisogno è stato definito in:
amministrativo,
DSGA, n.3 Assistenti amministrativi, n.15 collaboratori scolastici.
tecnico ed ausiliario
L’assegnazione di 13 collaboratori scolastici non corrisponde alle
necessità evidenziate dall’istituto.
71
c) Commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la
conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative
rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle
risorse occorrenti);

sensibilizzazione e formazione per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo
soccorso degli alunni, in ambito curricolare, svolta dalle associazioni territoriali ;

attività di formazione rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare
di primo soccorso (BLS e BLSD, visto che il plesso della Secondaria di I grado di
Agromonte è dotato di defibrillatore), in accordo con l’RSPP e la Rete di scuole a cui
aderisce anche la nostra.
d) commi 15–16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere):
tale educazione verrà sviluppata in ambito curricolare e verticalmente (tra i tre ordini di
scuola), partecipando, eventualmente, ad iniziative e/o progetti che si presenteranno;
e) comma 20 (Insegnamento Lingua Inglese nella Scuola Primaria):
si utilizzeranno tutte le risorse professionali disponibili in organico: docenti di Scuola
Primaria in possesso di competenze certificate o abilitati all’insegnamento della lingua
inglese nella Secondaria di I grado, in qualità di specialisti.
f) commi 56–61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale

potenziamento degli strumenti tecnologici e didattico–laboratoriali;

formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della digitalizzazione;

realizzazione di attività per lo sviluppo delle competenze digitali degli alunni;

formazione per tutto il personale in materia di dematerializzazione, gestione dei dati e
archiviazione.
g) comma 124 (formazione in servizio docenti):
 formazione relativa alla didattica inclusiva;
 formazione per la digitalizzazione;
 formazione alla sicurezza (Formazione RLS e vari aggiornamenti);
 formazione sulla progettazione per dipartimenti.
72
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA a. s. 2016/2017
SCUOLA DELL’INFANZIA
AGROMONTE
Sezioni
SEZIONE A
SEZIONE B
Docenti
Campi di esperienza
La Banca Nicolina
o
o
o
Maratea Maria
o
o
o
Il sé e l’altro
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
Suanno Teresa
o
Religione Cattolica
Fiordaliso Antonietta A.
o
o
o
Guarino Dora
o
o
o
Il sé e l’altro
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
Suanno Teresa
o
Religione Cattolica
EPISCOPIA
Sezioni
SEZIONE A
SEZIONE B
Docenti
Campi di esperienza
Cosentino Domenica
o
o
o
Il sé e l’altro
I discorsi e le parole
Immagini, suoni, colori
Liccati Domenica Maria
o
o
o
Il sé e l’altro
La conoscenza del mondo
Il corpo e il movimento
Pettinato Antonietta
o
Religione Cattolica
Chiacchio Maria
o
o
o
Il sé e l’altro
I discorsi e le parole
Immagini, suoni, colori
Aiossa Maria Anna
o
o
o
Il sé e l’altro
La conoscenza del mondo
Il corpo e il movimento
Paoliello Barbara
o
Sostegno
Pettinato Antonietta
o
Religione Cattolica
73
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
LATRONICO
Sezioni
SEZIONE A
SEZIONE B
Docenti
Campi di esperienza
Gesualdi Maria Grazia
o
o
o
Gallo Michelina
o
o
o
Il sé e l’altro
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
Molinari Giovanna
o
Religione Cattolica
Panzardi Egidia Antonia
o
o
o
Gaeta Anna
o
o
o
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
Molinari Giovanna
o
Religione Cattolica
74
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
SCUOLA PRIMARIA
AGROMONTE
VECCHIONE GIANCARLA
ITALIANO  STORIA GEOGRAFIA  ARTE E IMMAGINE  MUSICA
MATEMATICA  INGLESE
DE BIASE MARIA DONATA
1^ A
SCIENZE  TECNOLOGIA  ED. FISICA
SERRAO CARMELA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
ITALIANO  STORIA  ARTE E IMMAGINE  ED. FISICA
DE BIASE MARIA GIULIA
CERBINO FILOMENA
2^ A
MATEMATICA  SCIENZE  GEOGRAFIA  TECNOLOGIA  MUSICA
SOSTEGNO
MARRA ANNA MARIA
INGLESE
SUANNO GIOVANNINA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
ITALIANO  STORIA  ARTE E IMMAGINE  ED. FISICA
SUANNO ANGIOLINA
LA BANCA GINA
3^ A
MATEMATICA  SCIENZE  GEOGRAFIA  TECNOLOGIA  MUSICA
SOSTEGNO
CAMMISITTO MARIANGELA
INGLESE
FITTIPALDI CARMELA MARIA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
ITALIANO  STORIA  ARTE E IMMAGINE  GEOGRAFIA
FITTIPALDI CARMELA MARIA
MATEMATICA  INGLESE
DE BIASE MARIA DONATA
4^ A
SERRAO CARMELA
SCIENZE  TECNOLOGIA  MUSICA  EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
GIOIA MARIA
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA  ARTE E IMM  ED. FISICA  MUSICA
MATEMATICA  INGLESE  SCIENZE  TECNOLOGIA
SUANNO GIOVANNINA
5^ A
SOSTEGNO
GIOIA MARIA CARMINA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
POTENZIAMENTO
FLORA FILOMENA
75
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
EPISCOPIA
CRISPINO GIUSEPPINA
ITALIANO  STORIA GEOGRAFIA  ARTE E IMM.  MUSICA ED. FISICA
MATEMATICA  ISCIENZE
AMOROSI MARIAPINA
1^ A
INGLESE  TECNOLOGIA
PORFIDIO VINCENZA
RELIGIONE CATTOLICA
PETTINATO ANTONIETTA
LO FIEGO GIUSEPPINA
2^ A
ITALIANO  REL. CATTOLICA  ARTE E IMMAGINE  ED. FISICA  MUSICA
MATEMATICA  SCIENZE  TECNOLOGIA
AGRELLO TERSA
STORIA  GEOGRAFIA  INGLESE
PORFIDIO VINCENZA
BRIGANTE ELISABETTA
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA  ARTE E IMMAGINE  INGLESE
MATEMATICA  SCIENZE
AMOROSI MARIAPINA
3^ A
ED. FISICA  TECNOLOGIA  MUSICA
LUCIBELLO FERNANDA
RELIGIONE CATTOLICA
PETTINATO ANTONIETTA
ITALIANO  STORIA  ARTE E IMMAGINE  GEOGRAFIA
MILIONE FRANCA
PAGANO PASQUALINA
MATEMATICA  SCIENZE  TECNOLOGIA  MUSICA  ED. FISICA
4^ A
INGLESE
AGRELLO TERESA
RELIGIONE CATTOLICA
PETTINATO ANTONIETTA
CALABRESE ANNA
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA  ARTE E IMM  ED. FISICA
MATEMATICA  SCIENZE  TECNOLOGIA  MUSICA
LUCIBELLO FERNANDA
5^ A
INGLESE
AGRELLO TERESA
RELIGIONE CATTOLICA
PETTINATO ANTONIETTA
POTENZIAMENTO
ACCILI MARIA
76
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
LATRONICO
IANNOTTI GIUSEPPINA
FERRARA FRANCESCA
ITALIANO  STORIA GEOGRAFIA  ARTE E IMMAGINE  MUSICA
INGLESE MATEMATICA  SCIENZE  TECNOLOGIA  ED: FISICA
1^ A
SCIENZE  TECNOLOGIA  ED. FISICA
SERRAO CARMELA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
VANO GIANFRANCA
2^ A
DRAMIS ROSA
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA  INGLESE  ARTE E IMMAGINE
MATEMATICA  SCIENZE  TECNOLOGIA  MUSICA  ED. FISICA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
COSTANZA GIOVANNA
FITTIPALDI PINA
3^ A
ITALIANO  STORIA GEOGRAFIA  ARTE E IMMAGINE  MUSICA
MATEMATICA  SCIENZE  INGLESE  TECNOLOGIA  ED. FISICA
SOSTEGNO
GROSSO CARMELA
SOSTEGNO
GRECO CARMEN
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
DI LASCIO ANGELA
INNECCO ROSSELLA
4^ A
SERRAO CARMELA
INGLESE  ITALIANO  STORIA  ARTE E IMMAGINE  MUSICA
MATEMATICA  SCIENZE  GEOGRAFIA  TECNOLOGIA  ED. FISICA
SCIENZE  TECNOLOGIA  MUSICA  EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
SCALDAFERRI MARIA ROSARIA
LAMBOGLIA GIULIA
5^ A
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA  ARTE E IMM  ED. FISICA
MATEMATICA  INGLESE  SCIENZE  TECNOLOGIA  MUSICA
SOSTEGNO
DEL VECCHIO MARIA LUISA
SOSTEGNO
GRECO CARMEN
RELIGIONE CATTOLICA
SUANNO TERESA
POTENZIAMENTO
FLORA FILOMENA
77
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
LATRONICO
Classe
Docente
Materia
ITALIANO
ANNUNZIATA EMMANUELA
STORIA GEOGRAFIA
REALE MARIA POMPEA
MATEMATICA  SCIENZE
LOFRANO ANTONIO
INGLESE
MASTROPASQUA LUCIA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
1^ A
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
TROMBA
TROPEA FRANCESCO
FLAUTO
DRAGONETTI LUCIO
PIANOFORTE
VENA ALESSANDRO
CHITARRA
VALENTE ELIGIO
ITALIANO  STORIA
REALE MARIA POMPEA
GEOGRAFIA
FORASTIERE NICOLINA
MATEMATICA  SCIENZE
OLIVETO MARIA CARMELA
INGLESE
MASTROPASQUA LUCIA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
RELIGIONE CATTOLICA
LAMBOGLIA TERESA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
2^ A
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
TROMBA
TROPEA FRANCESCO
FLAUTO
DRAGONETTI LUCIO
PIANOFORTE
VENA ALESSANDRO
CHITARRA
VALENTE ELIGIO
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA
FORASTIERE NICOLINA
MATEMATICA  SCIENZE
LOFRANO ANTONIO
78
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
3^ A
INGLESE
MASTROPASQUA LUCIA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
SOSTEGNO
DI SANZO BIANCAMARIA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
TROMBA
TROPEA FRANCESCO
FLAUTO
DRAGONETTI LUCIO
PIANOFORTE
VENA ALESSANDRO
CHITARRA
VALENTE ELIGIO
VITARELLI LUCIO
POTENZIAMENTO
AGROMONTE
Classe
Docente
Materia
ITALIANO  STORIA
ROSCIGNO ROSALBA
GEOGRAFIA
FERRAZZANO EGIDIA RITA
MATEMATICA  SCIENZE
BRUNO ANNIBALE
INGLESE
MASTROPASQUA LUCIA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
SOSTEGNO
SUANNO ANTONIETTA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
1^ B
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
TROMBA
TROPEA FRANCESCO
FLAUTO
DRAGONETTI LUCIO
PIANOFORTE
VENA ALESSANDRO
CHITARRA
VALENTE ELIGIO
ITALIANO
ANNUNZIATA EMMANUELA
2^ B
STORIA  GEOGRAFIA
ROSCIGNO ROSALBA
79
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
MATEMATICA  SCIENZE
BRUNO ANNIBALE
INGLESE
MASTROPASQUA LUCIA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
TROMBA
TROPEA FRANCESCO
FLAUTO
DRAGONETTI LUCIO
PIANOFORTE
VENA ALESSANDRO
CHITARRA
VALENTE ELIGIO
ITALIANO  STORIA  GEOGRAFIA
FERRAZZANO EGIDIA RITA
MATEMATICA  SCIENZE
OLIVETO MARIA CARMELA
INGLESE
MASTROPASQUA LUCIA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
3^ B
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
TROMBA
TROPEA FRANCESCO
FLAUTO
DRAGONETTI LUCIO
PIANOFORTE
VENA ALESSANDRO
CHITARRA
VALENTE ELIGIO
EPISCOPIA
Classe
Docente
Materia
ITALIANO  STORIA GEOGRAFIA
PARISI GIUSEPPINA
MATEMATICA  SCIENZE
LA BECCA MARIA
INGLESE
ADINOLFI RITA
1^ A
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
80
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
ITALIANO
LIMONGI MARILENA
STORIA  GEOGRAFIA
BONAVITA BIAGIO
MATEMATICA  SCIENZE
LA BECCA MARIA
INGLESE
ADINOLFI RITA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
2^ A
SOSTEGNO
SASSONE FILOMENA
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
ITALIANO  STORIA
BONAVITA BIAGIO
GEOGRAFIA
PARISI GIUSEPPINA
MATEMATICA  SCIENZE
PESCE MICHELE
INGLESE
ADINOLFI RITA
FRANCESE
PETILLO ANTONIETTA
3^ A
RELIGIONE CATTOLICA
LO BOSCO PIERINA
SCIENZE MOTORIE
CAPUTO FRANCESCA
ARTE
TARANTINO GIULIA
TECNOLOGIA
BELLUSCI MICHELE
MUSICA
PADOVANI BRUNA
81
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
STAFF DI PRESIDENZA
Dirigente Scolastico: prof. ssa Serena Trotta
Collaboratori del Dirigente Scolastico:
prof. Annibale Bruno
prof.ssa Antonietta Petillo
Responsabili di Plesso
Scuola dell’Infanzia Agromonte
Ins. Nicolina La Banca
Scuola dell’Infanzia Episcopia
Ins. Domenica Cosentino
Scuola dell’Infanzia Latronico
Ins. Maria Grazia Gesualdi
Scuola Primaria Agromonte
Ins. Maria Donata De Biase
Scuola Primaria Episcopia
Ins. Giuseppina Crispino
Scuola Primaria Latronico
Ins. Angela Di Lascio
Scuola Secondaria di I grado Agromonte
Prof.ssa Egidia R. Ferrazzano
Scuola Secondaria di I grado Episcopia
Prof. Biagio Bonavita
Scuola Secondaria di I grado Latronico
Prof.ssa Nicolina Forastiere
Segretario del Collegio dei Docenti
Prof.ssa Antonietta Petillo
82
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
“G.L.I.”
Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto
che assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’Inclusività.
Dirigente Scolastico o un suo delegato, referente delle attività di sostegno e di inclusività,
insegnanti di sostegno, coordinatori di sezioni/classi interessate, responsabili di plesso,
assistente e psicologa comunale, agenzie educative, genitori.
INNOVAZIONE DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
Animatore digitale: Annibale Bruno
Presidio di pronto soccorso tecnico: Egidio Cantisani
Team digitale: D.S. Serena TROTTA, D.S.G.A. Angelina DI LASCIO
Docenti: Giuseppina Parisi, Gina La Banca, Giulia Lamboglia
Ass. amm.vi: Donato Ricci, Vincenzino Suanno
COMMISSIONE POF
Giovanna Costanza, Carmela Maria Fittipaldi, Nicolina Forastiere, Giuseppina Iannotti, Gina La Banca,
Nicolina La Banca, Pierina Lo Bosco, Lucia Mastropasqua, Maria Carmela Oliveto, Giuseppina Parisi,
Rosalba Roscigno, Teresa Suanno, Gianfranca Vano.
COMMISSIONE AUTOVALUTAZIONE
Giuseppina Crispino, Maria Donata De Biase, Maria Luisa Del Vecchio, Antonietta Fiordaliso, Anna
Gaeta, Angela Di Lascio, Nicolina Forastiere, Gina La Banca, Maria Carmela Oliveto, Gianfranca
Vano.
83
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
COMITATO DI VALUTAZIONE
Membri effettivi nominati dal Collegio Docenti: Angela Di Lascio, Lucia Mastropasqua
Membri supplenti nominati dal Collegio Docenti: Maria Donata De Biase, Giovannina Suanno
Membri nominati dal Consiglio d’Istituto: 2 genitori:Sigg. Colangelo Nicola e Mileo Giuseppe, 1
docente: Ins.Fittipaldi Carmela Maria.
COMMISSIONE FUNZIONI STRUMENTALI
Dirigente Scolastico – Collaboratori del D.S.
DOCENTI REFERENTI
Attrezzature informatiche, divieto di fumo, palestra, biblioteca: Responsabili di plesso
Strumento musicale : Eligio Valente
Educazione alla Salute – Disabilità – Inclusività: Maria Luisa Del Vecchio
Dipartimenti/ambiti disciplinari:
 linguistico-espressivo:
Giuseppina Iannotti - scuola primaria
Antonietta Petillo - scuola secondaria di primo grado
 logico-matematico:
Gina La Banca - scuola primaria
Maria Carmela Oliveto - scuola secondaria di primo grado
 antropologico:
Gianfranca Vano - scuola primaria
Giuseppina Parisi - scuola secondaria di primo grado
84
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
Coordinatori di classe
SCUOLA PRIMARIA
Classe
I
II
III
IV
V
Agromonte
Coordinatore
Maria Donata De Biase
Maria Giulia De Biase
Gina La Banca
Maria Carmela Fittipaldi
Maria Gioia
Classe
I
II
III
IV
V
Episcopia
Coordinatore
Giuseppina Crispino
Maria Giuseppina Lo Fiego
Mariapina Amorosi
Pasqualina Pagano
Anna Calabrese
Classe
I
II
III
IV
V
Agromonte
Coordinatore
Giuseppina Iannotti
Gianfranca Vano
Giovanna Costanza
Angela Di Lascio
Maria Rosaria Scaldaferri
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Classe
IA
II A
III A
Latronico
Referente
Lucia Mastropasqua
Maria Carmela Oliveto
Nicolina Forastiere
Classe
IB
II B
III B
Agromonte
Referente
Rosalba Roscigno
Emmanuela Annunziata
Egidia Rita Ferrazzano
Classe
I
II
III
Episcopia
Referente
Giuseppina Parisi
Maria La Becca
Biagio Bonavita
85
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
AREA
COMPITI SPECIFICI
 Coordinamento nucleo per l'autovalutazione e il miglioramento
 Rilevazione bisogni e risorse, analisi punti di forza e criticità
(questionari, focus, group, ...).
 Coordinamento, monitoraggio, verifica delle azioni previste nel
Piano di Miglioramento.
 Didattica orientativa
AREA 1
AUTOVALUTAZIONE
ORIENTAMENTO
Prof.ssa Maria Carmela
OLIVETO
 Iniziative per l’orientamento scolastico
 Realizzazione di materiale informativo in collaborazione con le
altre FF.SS.
 Autoanalisi/autovalutazione d’Istituto in itinere e finale.
 Pubblicazione delle iniziative rilevanti (tramite stampa, Tv locali e
sito web).
 Sostituzione, in caso di assenza, del D.S. in riunioni esterne
attinenti al progetto.
 Relazione al Collegio dei Docenti sullo stato/svolgimento del Piano.
 Favorire i rapporti interpersonali e la comunicazione tra tutti i docenti.
 Elaborazione, coordinamento, monitoraggio, verifica del PTOF.
 Aggiornamento dei Patti di corresponsabilità, del Regolamento
d’Istituto e della Carta dei Servizi.
 Promozione e organizzazione formazione e aggiornamento dei
docenti.
AREA 2
GESTIONE DEL PTOF
 Coordinamento FF.SS.
 Realizzazione di materiale informativo in collaborazione con le altre
FF.SS.
Ins. Gina LA BANCA
 Pubblicazione delle iniziative rilevanti (tramite stampa, Tv locali e sito
web). Sostituzione, in caso di assenza, del D.S. in riunioni esterne
attinenti al progetto.
 Relazione al Collegio dei Docenti sullo stato/svolgimento del Piano.
 Favorire i rapporti interpersonali e la comunicazione tra tutti i
docenti.
AREA 3
SUPPORTO AI DOCENTI
INVALSI
Ins. Maria Donata DE BIASE
 Individuazione delle criticità emerse nelle prove nazionali.
 Promozione e organizzazione di attività di autoformazione.
 Rilevazione bisogni formativi dei docenti. Promozione e
monitoraggio della progettazione comune e condivisa tra classi
86
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
parallele e plessi. Coordinamento e dei dipartimenti disciplinari.
 Didattica condivisa-Coordinamento delle attività di: elaborazione di
prove strutturate e di compiti di realtà; definizione dei traguardi di
competenza per classi e discipline; revisione degli strumenti di
valutazione; definizione delle competenze nel passaggio tra diversi
ordini; definizione delle competenze di cittadinanza
 Supporto alla compilazione del modello nazionale della certificazione
delle competenze.
 Cura Invalsi
 Promozione e coordinamento iniziative di continuità.
 Valutazione dell’efficacia del lavoro realizzato.
 Sostituzione, in caso di assenza, del D.S. in riunioni esterne attinenti al
progetto.
 Relazione al Collegio dei Docenti sullo stato/svolgimento del Piano.
 Favorire i rapporti interpersonali e la comunicazione tra tutti i docenti.
 Contatti con enti esterni alla scuola.
 Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni
esterni alla scuola.
AREA 4
RAPPORTI ENTI ESTERNI
VIAGGI D’ISTRUZIONE
PROGETTI
Ins. Gianfranca VANO
Infanzia e Primaria
Prof.ssa Lucia MASTROPASQUA
Secondaria 1°
 Organizzazione manifestazioni ed eventi d’Istituto o con altri Enti.
 Progettazione e realizzazione di attività per i genitori, in
collaborazione con la F.S. 3.
 Individuazione e gestione di Progetti Europei, Nazionali, Regionali,
Provinciali.
 Coordinamento rapporti scuola - famiglia
 Valutazione dell’efficacia dei progetti realizzati.
 Sostituzione, in caso di assenza, del D.S. in riunioni esterne attinenti
al progetto.
 Relazione al Collegio dei Docenti sullo stato/svolgimento del Piano.
 Favorire i rapporti interpersonali e la comunicazione tra tutti i docenti.
87
Scuola
Primaria
Molfese Serafino
Milione Gina
Scuola
dell’Infanzia
Bianco Carmela
Bianco Carmela
Bianco Carmela
Sc.la Secondaria
di 1° grado
Gioia Gina
Maradei Nicola
Gioia Gina
Maradei Nicola
Gioia Gina
Maradei Nicola
Scuola
Primaria
Rossi Antonietta
Falabella Antonio
Maradei Nicola
Falabella Antonio
Maradei Nicola
Falabella Antonio
Maradei Nicola
Scuola
dell’Infanzia
Rossi Antonietta
Falabella Antonio
Maradei Nicola
Falabella Antonio
Rossi Antonietta
Falabella Antonio
Rossi Antonietta
Corraro Mario
Corraro Mario
Corraro Mario
Bianco Nicola
Ricci Nicola
Bianco Nicola
Ricci Nicola
Bianco Nicola
Ricci Nicola
Crispino
Giuseppina
Calabrese Carolina
Calabrese Carolina
Calabrese Carolina
Cosentino
Domenica
88
R.L.S.
R.S.P.P
R O C C H I N A
F O R A S T I E R O
A N N I B A L E
B R U N O
Gesualdi Maria
Grazia
Ferrazzano
Egidia
Molfese Serafino
Milione Gina
De Biase Maria
Cantisani Egidio
Bonavita
Biagio
Cantisani Egidio
Giacoia Maurizio
Carlomagno Giuseppina
Milione Gina
Molfese Serafino
Ricci Donato
Suanno Vicenzino
Dirigente Scolastico
Sc.la Secondaria
di 1° grado
Cantisani Egidio
Sc.la Secondaria
di 1° grado
Responsabile
Cantisani Egidio
Scuola
Primaria
Responsabile
Mastropasqua Lucia
SERVIZIO
PREVENZIONE INCENDI
Coordinatore
emergenza d’istituto
SERVIZIO EVACUAZIONE
Coll. scol. in servizio non impegnati in altri
settori della sicurezza
Scuola
dell’Infanzia
E P I S C O P I A
A G R O M O N T E
L A T R O N I C O
Responsabile
Petillo Antonietta
EMERGENZA
S C O L A S T I C O
SERVIZIO
PRONTO SOCCORSO
DI
D I R I G E N T E
SQUADRA
Coordinatore
emergenza di plesso
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
LATRONICO
AGROMONTE
Scuola Primaria
e Secondaria
Scuola
dell’Infanzia
Scuola
Secondaria
Coordinatore
Emergenza
(*)
Dirigente Scolastico o i
suoi collaboratori
Bruno A. – Petillo A.
o, in loro assenza,
Referenti di Plesso
Forastiere Nicolina
Di Lascio Angela
Referente di Plesso
Gesualdi Maria Grazia
o, in sua assenza, docente
anziano in servizio
Referente di Plesso
Ferrazzano Egidia
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Responsabile
chiamata di
soccorso
(*)
DSGA
Di Lascio Angela
o, in sua assenza
Assistente amm.vo
Carlomagno
Giuseppina
Referente di Plesso
Gesualdi Maria Grazia
o, in sua assenza, docente
anziano in servizio
Referente di Plesso
Ferrazzano Egidia
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Responsabile
attivazione
allarmi
(**)
Piano primo
Assistente amm.vo
Carlomagno
Giuseppina
Piano Terra
Suanno Vincenzino
Collaboratore scolastico
in servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
Responsabile
area di raccolta
(*)
Assistente amm.vo
Ricci Donato
o, in sua assenza
Assistente amm.vo
Suanno Vincenzino
Responsabile
dell’evacuazione
della classe
Responsabile
di piano
Scuola
Primaria
e dell’Infanzia
Referente di Plesso
Primaria
De Biase Maria
o, in sua assenza,
Referente di Plesso
Scuola Infanzia
La Banca Nicolina
Referente di Plesso
Primaria
De Biase Maria
o, in sua assenza,
Referente di Plesso
Scuola Infanzia
La Banca Nicolina
EPISCOPIA
Scuola
Secondaria
Scuola
Primaria
Scuola
dell’Infanzia
Referente di Plesso
Bonavita Biagio
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Crispino Giuseppina
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Cosentino Domenica
o, in sua assenza,
Aiossa Maria Anna
Referente di Plesso
Bonavita Biagio
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Crispino Giuseppina
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Cosentino Domenica
o, in sua assenza,
Aiossa Maria Anna
Collaboratore
scolastico in servizio
Collaboratore
scolastico in
servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
Referente di Plesso
Gesualdi Maria Grazia
o, in sua assenza, docente
anziano in servizio
Referente di Plesso
Ferrazzano Egidia
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Primaria
De Biase Maria
o, in sua assenza,
Referente di Plesso
Scuola Infanzia
La Banca Nicolina
Referente di Plesso
Bonavita Biagio
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Crispino Giuseppina
o, in sua assenza,
docente anziano in
servizio
Referente di Plesso
Cosentino Domenica
o, in sua assenza,
Aiossa Maria Anna
Docente in servizio
Docente in servizio
Docente in servizio
Docente in servizio
Docente in servizio
Docente in servizio
Docente in servizio
Collaboratore scolastico
in servizio
Collaboratore scolastico
in servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
Collaboratore
scolastico in
servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
Collaboratore
scolastico in servizio
(*) Sarà cura dei Referenti di plesso, in caso di loro assenza, avvisare i docenti anziani della loro sopravvenuta responsabilità
89
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
COORDINATORE DELLE EMERGENZE
 Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore dell'Emergenza attiva gli altri componenti della squadra e si reca
sul posto segnalato.
 Valuta la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l'edificio, attuando la procedura d'emergenza




prestabilita. Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali.
Dà il segnale di evacuazione generale e ordina all'addetto di chiamare i mezzi di soccorso necessari.
Sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso.
Dà il segnale di fine emergenza
In caso di smarrimento di qualsiasi persona, prende tutte le informazioni necessarie e le comunica alle squadre di soccorso esterne,
al fine della loro ricerca.
N.B. Nel caso in cui il Coordinatore dell'emergenza non sia il Capo d'istituto, quest'ultimo deve essere reperibile in un luogo
prestabilito per essere punto di riferimento per tutte le informazioni provenienti dal Coordinatore e dai responsabili dei punti di
raccolta.
RESPONSABILE CHIAMATA DI SOCCORSO
All'ordine di evacuazione dell'edificio:
 Attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure
previste.
 Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l'itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano
RESPONSABILE ATTIVAZIONE ALLARMI
Alla comunicazione dell’emergenza o di una simulazione di emergenza:
 Attiva l’allarme di emergenza (sirena, se presente, campanella intermittente, o a voce)
Alla comunicazione dell’evacuazione:
 Attiva l’allarme di evacuazione (tromba da stadio, o a voce)
N.B. è responsabile del controllo e del funzionamento degli apparati di allarme.
RESPONSABILI DELL'AREA DI RACCOLTA
All'ordine di evacuazione dell'edificio:
1) Per i non docenti:
 si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo l'itinerario previsto dalle planimetrie di piano
 acquisiscono dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e la trascrivono nell'apposito modulo (nel caso qualche
persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d'istituto)
 comunicano al Capo d'istituto la presenza complessiva degli studenti;
2)
Per i docenti,
 effettuano l'evacuazione della classe, come previsto dalla procedura d'emergenza
 arrivati all'area di raccolta, acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e la trascrivono
nell'apposito modulo (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le informazioni necessarie e le
trasmettono al Capo d'istituto)
RESPONSABILE DELL'EVACUAZIONE DELLA CLASSE
All'insorgere di una emergenza.
 Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza.
 Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.
All'ordine di evacuazione dell'edificio:
 Fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno in fila indiana tenendosi
per mano senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila".
 Prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all'area di raccolta e fa l'appello per compilare l'apposito modulo
allegato al registro.
RESPONSABILE DI PIANO
All'insorgere di una emergenza:
 Individua la fonte del pericolo, ne valuta l'entità e, se lo ritiene opportuno, suona la campanella di "inizio emergenza" o di
“evacuazione”.
 Avverte immediatamente il Coordinatore dell'emergenza e si attiene alle disposizioni impartite.
All'ordine di evacuazione dell'edificio:
 Toglie la tensione elettrica al piano agendo sull'interruttore nonché chiude la valvola di intercettazione dei gas.
 Se è addetto alla portineria apre i cancelli, li lascia aperti fino al termine dell'emergenza ed impedisce l'ingresso agli estranei;
 Favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell'esodo);
 Vieta l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza;
 Al termine dell'evacuazione del piano, si dirige verso l'area di raccolta esterna.
90
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
CALENDARIO DELLE RIUNIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Le convocazioni saranno stabilite in ordine alle esigenze.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
ATTIVITA’
Ottobre
Collegio
docenti
X
X
Campi di
esperienza
infanzia
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
X
x
x
x
Maggio
Giugno
X
X
x
IMPEGNI COLLEGIALI
Ambiti
disciplinari
primaria
x
Dipartimenti
disciplinari
secondaria
x
Incontri scuola
famiglia
infanzia
X
X
X
X
X
Incontri scuola
famiglia
primaria
X
X
X
X
X
Incontri scuola
famiglia
secondaria
X
X
X
X
X
x
x
x
x
x
x
x
x
x
ATTIVITA’ FUNZIONALI
Attività di
formazione e
aggiornamento
x
Consigli
d’intersezione
X
X
X
X
Consigli di
interclasse
X
X
X
X
Consigli di
classe
X
X
X
X
x
x
Scrutini
Primaria e
Secondaria
GLI
x
x
x
x
x
x
x
 Data - orario e ordine del giorno saranno comunicati in tempo utile sul sito della scuola
91
x
x
X
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Il Collegio dei Docenti ha elaborato le seguenti proposte riguardo ai progetti di A.O.F.:
Denominazione progetto
*Diversa… mente apprendo
Da un progetto lettura… a un laboratorio
interculturale - A.A. alla RC
“Tantetinte e i segreti di Amilcare” A.A. alla RC
“Alimentarsi bene… conviene!” A.A. alla RC
“Per la strada” - A.A. alla RC
“A tempo di musica!”
E-twinning “Project about music”
“Giochiamo con le note e i numeri”
Sezioni/ classi coinvolte
Referenti
Infanzia – primaria - secondaria
Docenti di sezione/classe
1^ Primaria Latronico
Docenti di classe
2^ Primaria Latronico
3^ Primaria Latronico
5^ Primaria Episcopia
IV – V Primaria Episcopia
IV – V Primaria Episcopia
Docenti di classe
Docenti di classe
Ins. Anna Calabrese
Ins. Fernanda Lucibello
Ins. Giulia Lamboglia
Secondaria Latronico
Prof. Eligio Valente
Area a rischio- competenze in azione
*La scuola digitale
“Amico computer”
“ Programma il futuro”
*Io cittadino/a del mondo
“L’appetito sano vien … cooperando”
“Fata regolina”
“Happy English”
“L’orto a scuola”
“Insegnamento della cultura e della consapevolezza
alimentare…” – Progetto Scuola ENPAB
“Sport di classe”
“Frutta nelle scuole”
“Vigile per un giorno”
Scrittori di classe: “Buona e corretta alimentazione”
concorso nazionale di scrittura creativa.
(1° quadrimestre)
*Cittadini consapevoli per l’ambiente, il
paesaggio e il territorio
“Puliamo il mondo”
“Ortodidattico e … non solo”
“Porte aperte al centro storico” – Ass. Biosfiera
E-twinning “At the museum”
“Indago nel presente… alla scoperta del passato”
(2° quadrimestre)
“IL FIUME: una risorsa vitale da rispettare…”
Infanzia – primaria - secondaria
Infanzia 5 anni Latronico
2^ 3^ 4^ Primaria Agromonte
2^ 3^ 5^ Primaria Latronico
Infanzia – primaria – secondaria
Secondaria
Agromonte – Latronico - Episcopia
Infanzia Agromonte
Infanzia 5 anni Latronico
Infanzia 5 anni Latronico
Classi terze – scuola primaria
Primaria
Agromonte- Latronico - Episcopia
Primaria
Agromonte- Latronico – Episcopia
1^ 3^ Primaria Episcopia
3^ A Secondaria Latronico
Infanzia – primaria – secondaria
2^ 4^ Primaria Agromonte
4^ Primaria Latronico
4^ 5^ Primaria Agromonte
4^ Primaria Latronico
Quinte Primaria Agromonte
Latronico
5^ Primaria Latronico
3^ A Secondaria Latronico
“Burattiniamo”
“Emozioniamoci lavorando insieme”
E-twinning “Draw Emotion”
“Aspettando insieme… il Natale”
Area a rischio- competenze in azione (solo secondaria)
Ins. Giulia Lamboglia
Docenti di sezione/classe
Docenti di sezione/classe
Docenti di sezione
Ins. Anna Gaeta
Ins.Egidia A. Panzardi
Docenti di classe
+ Tutor esterno
Docenti di classe
+ Tutor esterno
Ins. Gianfranca Vano
Ins. Giuseppina Crispino
Prof.ssa
Nicolina Forastiere
Docenti di sezione/classe
Docenti di classe
Ins. Maria Carmina Gioia
Docenti di classe
+ Tutor esterno
Ins. Giulia Lamboglia
Prof.ssa
Nicolina Forastiere
Secondaria Agromonte
Prof. Bruno Annibale
Infanzia – primaria – secondaria
Infanzia Agromonte sezioni A - B
Infanzia Latronico sez. B
Infanzia sez. B Episcopia
1^ 2^ 3^ 5^ Primaria Episcopia
1^ 3^ 5^ Primaria Latronico
Infanzia – Primaria e Secondaria
Episcopia
Docenti di sezione/classe
Area a rischio- competenze in azione
*Continuità e orientamento: Il sé e l’altro
Ins. Anna Gaeta
*Progetti previsti nel PdM
92
Docenti di sezione
Ins. Maria Accili
Ins. Giulia Lamboglia
Ins. Giuseppina Crispino
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
ESCURSIONI, VISITE GUIDATE
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite guidate ed i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative
complementari delle attività curricolari e delle educazioni delle scuole; quelle proposte sono parte integrante
dei Curricoli trasversali.
Rapporto docenti – alunni:
≈ Infanzia 1 : 5
Primaria 1 : 7
Secondaria 1 : 10
≈ I docenti di sostegno sono tenuti alla vigilanza del solo alunno a loro affidato.
≈ Per la scuola dell’Infanzia si propongono uscite sul territorio e un’escursione di sabato per i bambini
dell’ultimo anno.
≈ Per la Primaria si prevede una sola visita per classe e possibilmente per classi parallele.
INFANZIA
Visita guidata
Località
Sezioni
Referente
Periodo
Tutte
Docenti di
sezione
Intero anno
scolastico
5 anni Infanzia
Agromonte – Episcopia Latronico
Docenti di
sezione
Territorio
comunale
San Severino
Lucano
Fattoria didattica “Il piccolo mulino”
Visita guidata
Località
PRIMARIA
Classi
Territorio
comunale
Nemoli
Tutte
“Micromondo”
San Severino/
Arckeopark Policoro/Micromondo
Nemoli
“Micromondo”
Dipark / Micromondo
Giuggianello
(LE)
San Giovanni
a Piro
Orto Botanico “La cutura”
Matera
Pompei
1^ Primaria Latronico
Classi Seconde Primaria
Agromonte Latronico
Episcopia
Classi Terze Primaria
Agromonte Latronico
3^ Primaria Episcopia
4^ 5^ Primaria
Agromonte
4^ Primaria Latronico
4^ 5^ Primaria Episcopia
Scavi di Pompei
5^ Primaria Latronico
93
Referente
Periodo
Docenti di
classe
Docenti di
classe
Intero anno
scolastico
Docenti di
classe
Docenti di
classe
Docenti di
classe
Docenti di
classe
Docenti di
classe
Docenti di
classe
Aprile/Maggio
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Visita guidata
Località
Classi
Territorio
comunale
Tutte
Napoli
Viaggio teatralizzato “Le stelle di
Napoli: da Castel dell’Ovo al Maschio
Angioino” - Città della Scienza
Pietrapertosa
Dolomiti Lucane
Senise
Napoli
Caserta
Napoli
Napoli
Pompei
Teatro in lingua Inglese “Romeo and
Juliet”
Capodimonte
Museo archeologico nazionale
Passeggiata sul lungo mare
Classi Prime
Classi Prime
Classi Prime – Seconde Terze
Classi Seconde
“I due volti di Caserta: la Reggia e
Caserta vecchia”
Classi Seconde
Itinerario teatralizzato: Galleria
Borbonica “Shoah, luci e ombre della
memoria”
Palazzo Reale (interni + giardini)
Piazza Plebiscito Maschio Angioino
Escursione naturalistica e
archeologica: Sentiero Riserva
Forestale Tirone Alto Vesuvio e
Laboratorio Artistico Mineralogico
Vesuviano
Visita guidata agli scavi di Pompei
Periodo
Docenti di
sezione/classe
Prof.ssa.
Maria Pompea
Reale
Prof.ssa.
Maria Pompea
Reale
Prof.ssa. Lucia
Mastropasqua
Prof.ssa.
Maria Pompea
Reale
Prof.ssa.
Maria Pompea
Reale
Intero anno
scolastico
Aprile/Maggio
Secondo
quadrimestre
7.02.2017
Secondo
quadrimestre
Secondo
quadrimestre
Classi Terze
Prof.ssa.
Nicolina
Forastiere
Ultima decade
di Gennaio
Classi Terze
Prof.ssa.
Egidia R.
Ferrazzano
Aprile/Maggio
Policoro
“Progetto Vela”
Classi Terze
Sicilia
Viaggio d’Istruzione
Terza Latronico
94
Referente
Prof.ssa
Francesca
Caputo
Prof. Antonio
Lofrano
Secondo
quadrimestre
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
INCARICHI SPECIFICI PERSONALE A. T. A.
Alla luce delle profonde mutazioni è indispensabile ripensare all’organizzazione dei
servizi amministrativi e generali della Scuola, tenendo conto del nuovo assetto
istituzionale e della complessità dei compiti ad essa affidati, per garantire un efficace
servizio all’utenza.
Ne consegue che l’organizzazione che i servizi generali ed amministrativi devono
assumere, deve essere in relazione a questi obiettivi ed al P. T. O. F. che li
rappresenta.
Alla luce di questo processo irreversibile il C. C. N. L. offre un percorso normativo
chiaro per la riorganizzazione “Funzionale” dei servizi amministrativi e dota la scuola
di un nuovo strumento per affrontare le novità: gli “Incarichi specifici” per il personale
A. T. A.
Pertanto, anche per il corrente anno scolastico è richiesta dal P. T. O. F. la
collaborazione del personale ATA con incarichi specifici.
95
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
INCONTRI E COLLOQUI CON I GENITORI
Tempi e modalità di svolgimento:
Scuola dell’Infanzia
Vengono programmati:
1. Un’assemblea per la presentazione dell’organizzazione
scolastica (orari, modalità e tempi delle attività);
2. Un incontro per le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei
Consigli di Intersezione;
3. Incontri bimestrali per i colloqui individuali.
Scuola Primaria
Vengono programmati:
1. Un incontro per le elezioni dei rappresentanti dei genitori
nei Consigli di Classe e delle linee generali della
programmazione annuale;
2. Due incontri per la consegna delle schede di valutazione
(intermedia e finale);
3. Incontri bimestrali per i colloqui individuali;
4. Incontri su richiesta, in caso di necessità.
Scuola Secondaria di 1° grado
Vengono programmati:
1. Un’assemblea per le elezioni dei rappresentanti dei
genitori nei Consigli di Classe.
2. Incontri bimestrali pomeridiani per i colloqui individuali con
tutti gli insegnanti
3. Incontri bimestrali antimeridiani (alternati con quelli di cui al
punto 2.) per i colloqui individuali con il singolo insegnante.
4. Due incontri per la consegna delle schede di valutazione
(intermedia e finale).
5. Incontri su richiesta, in caso di necessità.
96
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
ORGANIGRAMMA UFFICI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Serena TROTTA
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
Angelina Di Lascio
AREA/SETTORE
COMPITI
AREA N. 1:
Ricevimento e trasmissione corrispondenza cartacea ed elettronica (Posta
elettronica INBOX ed INTRANET, Fax, spedizione ed invio della corrispondenza
tramite Ufficio Postale, ecc…), relativo archivio.
Protocollo elettronico, albo e tenuta del relativo registro.
Rapporti con l’ente locale (Comune, Provincia, ecc…) per pratiche di carattere
generale.
Gestione straordinari, permessi e recuperi del personale ATA, con report mensile
della situazione a tutto il personale.
Fascicolo personale (iscrizioni, frequenza, infortuni, esami, trasferimenti, ecc…)
Rilascio certificati, attestazioni.
Emissioni schede di valutazione/ pagelle, diplomi, attestati.
Visite guidate e viaggi d’istruzione.
Progetti del PTOF (collabora per ciò che è pertinenza di quest’area).
Organi Collegiali: elezioni, funzionamento oo.cc. RSU.
Adozione libri di testo – gestione –
Statistiche concernenti l’area. Obbligo scolastico.
Attività Sportiva, attività extracurriculari.
Assicurazione RC e infortuni.
Tenuta registri concernenti il settore (registro generale degli iscritti, delle assenze,
ecc…).
Rapporti con studenti, famiglie ed enti vari (Comune, ecc…) per pratiche inerenti
l’area.
Fascicolo personale (costituzione, svolgimento, modificazioni, estinzione del
rapporto di lavoro).
Assenze.
Graduatorie aspiranti docenti ed ATA, individuazione supplenti.
Rilascio certificati di servizio, dichiarazioni varie.
Statistiche concernenti l’area.
Organico personale Docente ed ATA, gestione graduatorie d’istituto.
Retribuzione personale con contratto “breve e saltuario”
Liquidazione dei compensi accessori e indennità al personale.
Registro degli emolumenti e dei contratti.
Adempimenti fiscali, erariali e previdenziali.
Collaborazione con il D.S.G.A. per gli accertamenti, riscossioni e versamenti delle
entrate, per gli impegni, liquidazione e pagamento delle spese.
Adempimenti connessi all’attività negoziale.
Rapporti con il personale ed enti vari per pratiche inerenti l’area.
Procedura acquisti (acquisizione richieste, preventivi, prospetti comparativi,
contratti d’acquisto).
Facile consumo e magazzino. Verbale di collaudo, certificato di regolare fornitura
e di regolare prestazione.
Inventario, discarico, ricognizione dei beni, rinnovo e passaggio di consegne.
Rapporti con il personale ed enti vari.
GESTIONE ARCHIVIO,
PROTOCOLLO E POSTA
ELETTRONICA
CARLOMAGNO Giuseppina
AREA N. 2:
GESTIONE ALUNNI E
DIDATTICA
RICCI Donato
AREA N. 3:
GESTIONE PERSONALE
SUANNO Vincenzino
AREA N. 4:
GESTIONE FINANZIARIA,
CONTABILITA’, PATRIMONIO
CARLOMAGNO Giuseppina
RICCI Donato
SUANNO Vincenzino
97
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
ORGANIGRAMMA SEDI COLLOCAZIONE
PERSONALE AUSILIARIO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Agromonte
Antonietta ROSSI
Antonio FALABELLA
Episcopia
Carolina CALABRESE
Nicola RICCI
Latronico
Carmela BIANCO
Serafino MOLFESE
Egidia MILIONE
SCUOLA PRIMARIA
Antonio FALABELLA
Nicola MARADEI
Nicola BIANCO
Nicola RICCI
Egidia MILIONE
Serafino MOLFESE
Agromonte
Episcopia
Latronico
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Latronico
Egidio CANTISANI
Maurizio GIACOIA
Agromonte
Gina GIOIA
Episcopia
Mario CORRARO
98
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
GESTIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario assolve alle funzioni amministrative contabili,
strumentali, operative e di sorveglianza nei tempi e nei modi previsti dalle norme vigenti e dal
contratto collettivo nazionale di lavoro in rapporto alla collaborazione con il Dirigente Scolastico e
con il personale docente.
Sono assicurati spazi ben visibili all’informazione e sono predisposti:








orario docenti
orario e dislocazione personale ATA
organigramma degli uffici
organigramma incarichi personale docente
organi collegiali
albo di Istituto
albo dei docenti
bacheca sindacale.
Presso l’ingresso e ad ogni piano sono ben riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire con
garbo e cortesia, le prime informazioni per la fruizione dei servizi.
Il personale dell’ufficio di Segreteria, ad organico completo assicura la tempestività del servizio ed
il rispetto delle procedure per il disbrigo delle principali pratiche.
Il rilascio dei certificati è effettuato nell’orario di apertura dell’ ufficio sopra indicato, entro tre
giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza, entro cinque giorni per quelli con votazione e/o
giudizi.
Gli uffici di Segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo,
osservano il seguente orario di ricevimento del pubblico:
UTENZA PERSONALE DOCENTE ED ATA
 da lunedì a sabato: dalle ore 11,30 alle ore 13,00;
 martedì - mercoledì - giovedì: dalle ore 16,00 alle ore 17,00.
UTENZA EXTRASCOLASTICA
Come da utenza personale docente e Ata
La Scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno
modalità di risposta che comprendano: il nome dell’ Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona e l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
L’Ufficio di Dirigenza riceve il pubblico su appuntamento telefonico. Per appuntamento contattare la
segreteria della scuola al numero 0973.858100
Per comunicare direttamente
Mail: [email protected]
99
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
La richiesta formale di accesso agli atti amministrativi sarà presentata direttamente al Dirigente che
potrà concedere l’autorizzazione nei modi e nei tempi previsti dalla normativa vigente.
La Scuola assicura spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare sono predisposti:
 tabella orario di lavoro dei dipendenti (orario docenti, orario funzioni e dislocazione del
personale amministrativo, tecnico e ausiliario);
 organigramma degli organi collegiali;
 organico del personale docente e Ata;
 albo di Istituto.
Sono altresì disponibili appositi spazi per:
 bacheca sindacale;
 bacheca del Consiglio di Istituto;
 bacheca personale A.T.A.
Il personale ausiliario è impiegato a rendere e conservare l’ambiente scolastico pulito e accogliente.
La Scuola si impegna a sensibilizzare le Istituzioni interessate al fine di garantire agli alunni la
sicurezza interna.
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario svolge le mansioni previste dal Contratto collettivo
nazionale di Lavoro ed integrativi, dal Contratto decentrato d’Istituto, rispettivi profili professionali.
La suddivisione del lavoro del personale ausiliario viene effettuata in maniera equa a mezzo di
ordini di servizio firmati dal Responsabile amministrativo e dal Dirigente.
Se a norma delle vigenti disposizioni di legge la palestra sarà, a seguito di deliberazione del
Consiglio d’Istituto, utilizzata da società sportive, la pulizia sarà a carico della stessa società che
potrà utilizzare personale proprio o convenzionarsi con personale ausiliario dipendente dall’
Istituzione scolastica.
La stessa società curerà la sorveglianza e custodia degli spazi esterni nelle ore di utilizzo.
Ai sensi dell’art. 86 comma del Contratto collettivo nazionale di Lavoro del 2003, costituiscono
attività aggiuntive incentivabili:
 prestazioni aggiuntive che si rendono necessarie per fronteggiare esigenze straordinarie.
All’individuazione delle attività incentivabili retribuite a carico del fondo di cui all’art.86 del Ccnl
provvede il Dirigente Scolastico sulla base della deliberazione del Consiglio di Istituto; lo stesso
determina l’impiego orario e predispone al riguardo un preciso piano d’attività.
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Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
GESTIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA
Per il buon funzionamento della scuola dovranno essere osservate le seguenti norme:
1. Gli alunni della scuola dell’Infanzia saranno accolti dagli insegnanti nel corso della prima ora e
precisamente:
≈ dalle 8,30 alle 9,30 Latronico – Episcopia - Agromonte
2. Gli alunni della scuola Primaria avranno accesso ai locali scolastici:
≈ alle ore 8.25 Latronico
≈ alle ore 8.25 Agromonte
≈ alle ore 8.40 Episcopia
3. Gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado avranno accesso ai locali scolastici:
≈ alle ore 8:00 Agromonte
≈ alle ore 7: 55 Episcopia
≈ alle ore 8, 25 Latronico
4.
Durante il periodo di socializzazione è necessario che il personale docente di turno vigili sul
comportamento degli alunni.
3.
All’uscita gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di 1° grado saranno accompagnati dagli
insegnanti fino alla porta di ingresso dell’edificio scolastico.
4.
Le assenze degli alunni, qualora si protraggano per più di cinque giorni, dovranno essere
giustificate esibendo il certificato medico.
5.
Gli alunni non potranno lasciare la scuola prima della fine delle lezioni.
6.
In casi eccezionali e su richiesta dei genitori, il Dirigente Scolastico potrà concedere permessi di
uscita anticipata.
7.
Le assenze saranno giustificate dal docente della prima ora.
8.
Il comportamento di ciascun alunno dovrà essere improntato al massimo rispetto non solo verso
gli insegnanti, il personale non docente e i compagni, ma anche nei riguardi degli ambienti,
delle suppellettili e degli strumenti di lavoro.
9.
Durante l’orario di lezioni non è consentito l’accesso ai locali della scuola a persone estranee, a
meno che debba conferire con il Dirigente Scolastico o con il personale amministrativo.
10. I familiari degli alunni possono accedere ai locali scolastici per valide motivazioni, ma non
possono colloquiare con gli insegnanti durante le ore di lezione o sostare nell’edificio.
101
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Con la legge 107/15 la formazione dei docenti assume un carattere” obbligatorio, permanente e
strutturale”, rientrando all'interno degli adempimenti della funzione docente. Il provvedimento, è
ritenuto fondamentale per la diffusione continua delle competenze didattiche all'interno delle
istituzioni scolastiche. Le attività di formazione sono, infatti,
definite dalla scuola,
in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con il piano di miglioramento da essa
stilato.
Per l’anno 2016/2017 il Piano delle attività di formazione verterà sulle seguenti tematiche e
modalità:
 FORMAZIONE SULLA DIDATTICA PER COMPETENZE (Periodo: Novembre - Dicembre)
“Percorsi didattici per competenze e gestione della valutazione con rubriche valutative”
TEMATICA INCONTRO
Ripensare la scuola: il costrutto di “competenza”
Evoluzione del concetto di competenza
Apprendimento: nuova visione
Key Competences e Life Long Learning
Riflessi dell’evoluzione sociale sulla professionalità docente
Alcune metodologie didattiche: diversi approcci con
particolare riferimento ai laboratori
Passaggi chiave per la costruzione di progetti didattici:
- Messa a fuoco della competenza
- Definizione di situazione-problema, di compiti
autentici, di compiti di realtà
- Articolazione della logica didattica
- Valutazione: strumenti di analisi delle competenze
con particolare riferimento alle “rubriche
valutative”
Modalità e procedure per la costruzione di “rubriche
valutative” con diversi esempi pratici per la scuola primaria
e secondaria di 1°
TOTALE ORE
DATA
ORE
DURATA
7.11.2016
Lunedì
2,30 h
dalle 17,00
alle 19,30
21.11.2016
Lunedì
2,30 h
dalle 17,00
alle 19,30
28.11.2016
Lunedì
2,30 h
dalle 17,00
alle 19,30
12.12.2016
Lunedì
(da confermare)
2,30 h
dalle 17,00
alle 19,30
10
 DISLESSIA AMICA: corso online. (Periodo: Gennaio – Marzo)
 PROGETTO “ASSOCIAZIONE PHILOS” PER L’INCLUSIONE SOCIALE - in via di definizione
 DIGITALIZZAZIONE – Il referente di rete, prof. Annibale BRUNO, nell’ambito delle sue competenze supporterà
i docenti interessati sull’utilizzo delle nuove tecnologie. (Periodo: intero anno scolastico)
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Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
 FORMAZIONE DEL TEAM DIGITALE E ISCRIZIONE DI 07 DOCENTI ALLA FORMAZIONE IN SERVIZIO
ALL’INNOVAZIONE DIDATTICA E ORGANIZZATIVA (PNSD) NELL’AMBITO DELL’ADESIONE AL PON ”PER
LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” -PROGRAMMAZIONE 2014-2020
FSE_SNODI FORMATIVI TERRITORIALI.
 INCLUS1ONE – Strategie innovative per l’inclusione scolastica e sociale di alunni BES
(Proposto da Enfor – ente di formazione professionale e approvato nel Collegio Docenti n. 5 in data15
gennaio 2016 e deliberato dal Consiglio d’Istituto n. 4 in data 11 febbraio 2016). (Periodo: Novembre –
Maggio)
Data inizio: 03.11.2016
Distribuzione delle ore per azione e istituto scolastico previste nel progetto “Inclus1one”
ISIS
Senise
IC
Latronico
IC
Francavill
a S.S.
IC Senise
Corso di formazione “Valutazione dei bisogni e pianificazione interventi”
Disabilità e utilizzo dell’ICF-CY nella scuola
PDP e PEI su base ICF
3
4
3
4
3
4
Totale
ore
28
3
4
12
16
Corso di formazione “Strumenti e strategie socioeducative per alunni con BES”
36
Disturbi specifici dell’apprendimento
Disturbi dello Spettro Autistico
Multiculturalismo e inclusione
Corso di formazione “Tecnologie a favore
dei BES”
Gathering
Seminari “BES e Genitorialità”
Laboratori sulla diversità per
bambini/adolescenti
Progetti di inserimento sociale di alunni
BES
Attività di supervisione tecnica
Totale ore di attività
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
12
12
12
3
3
3
3
12
20
3
20
3
20
3
20
3
80
12
15
15
15
15
60
60
15
132
60
57
57
57
Tutta l’attività prevede:
 L’interazione con esperti/relatori;
 Il monitoraggio dei processi e dei risultati;
 La produzione di documenti e/o di altro materiale didattico da utilizzare nella prassi professionale;
 La valorizzazione delle esperienze realizzate e delle competenze acquisite.
103
15
303
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
IL FINANZIAMENTO DEL P.T.O.F.
Le attività dell’Istituto saranno finanziate con i fondi messi a disposizione dallo Stato.
Si intendono richiedere, inoltre, dei contributi finanziari alla Comunità Montana, all’Amministrazione
Comunale, alla Regione, alla Provincia, al Consorzio Cittadella del Sapere e alle famiglie degli
alunni.
UTILIZZO DEL FONDO D’ISTITUTO
L’utilizzo del fondo d’Istituto è oggetto di contrattazione integrativa e dovrebbe essere finalizzato a:

Valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane esistenti nella scuola.

Migliorare l’organizzazione complessiva dell’Istituto.

Sviluppare le attività delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro.

Riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche
attività e iniziative d’interesse generale.

Promuovere e sostenere l’aggiornamento professionale del personale.

Riconoscere il maggiore impegno (quantitativo e qualitativo) del personale amministrativo e
ausiliario in relazione all’articolazione delle diverse attività didattiche promosse dalla scuola

Al fine di garantire la massima informazione agli utenti e la circolazione delle informazioni
all’interno della scuola, il Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei Docenti, dal
Consiglio di Istituto, sarà reso pubblico secondo le seguenti modalità:
PUBBLICIZZAZIONE DEL PTOF
≈ Il P.T.O.F. è negli Uffici di Segreteria
≈ Il P.T.O.F. è pubblicato sul sito della Scuola e sul portale “Scuola in chiaro”
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Serena TROTTA
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Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
INDICE
D a l P O F … a l P T O F .......................................................................................................................... 2
Premessa .................................................................................................................................................................. 3
Presentazione delle scuole dell’Istituto ............................................................................................................. 4
Storia e identità ..................................................................................................................................................... 6
Gestione della scuola ............................................................................................................................................ 7
Dal RAV al PTOF
........................................................................................................................................... 8
Rapporto di Autovalutazione .............................................................................................................................. 9
Piano di Miglioramento......................................................................................................................................... 15
Finalità ...................................................................................................................................................................... 21
Esigenze degli studenti e del contesto ............................................................................................................... 23
Mission dell’Istituto ................................................................................................................................................. 24
Curricolo ................................................................................................................................................................... 25
Scuola dell’Infanzia ............................................................................................................................................... 26
Scuola del primo ciclo ........................................................................................................................................... 30
I laboratori e la didattica laboratoriale ........................................................................................................... 32
Scuola Primaria ...................................................................................................................................................... 34
Scuola Secondaria di primo grado .................................................................................................................... 37
Corso di strumento musicale ................................................................................................................................. 41
Valutazione ............................................................................................................................................................. 42
Scuola dell’Infanzia ............................................................................................................................................... 43
Scuola del primo ciclo ........................................................................................................................................... 44
Scuola Primaria I .................................................................................................................................................... 45
Scuola Secondaria di primo grado .................................................................................................................... 46
Orientamento .......................................................................................................................................................... 48
Attività di sostegno e d’inclusione ....................................................................................................................... 49
Piano per l’inclusione ............................................................................................................................................. 51
Protocollo di accoglienza per l’inclusione ......................................................................................................... 52
Progetti finali del PdM: “Diversa.. mente apprendo” .................................................................................... 58
“La scuola digitale” ............................................................................................................................................... 60
“Io, cittadino/a del mondo” ................................................................................................................................ 61
“Cittadini consapevoli per l’ambiente, il paesaggio e il territorio” ............................................................ 62
Continuità e orientamento: “Il sé e l’altro” ....................................................................................................... 64
Organico dell’autonomia ..................................................................................................................................... 68
Organizzazione scolastica Infanzia ................................................................................................................. 72
Organizzazione Primaria ..................................................................................................................................... 74
Organizzazione Secondaria ................................................................................................................................ 77
Staff di Presidenza ................................................................................................................................................ 81
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Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2016/2017
Commissioni e Gruppi di lavoro .......................................................................................................................... 82
Docenti Referenti
........................................................................................................................................... 83
Coordinatori di classe ........................................................................................................................................... 84
Funzioni Strumentali: area e compiti specifici ................................................................................................... 85
Sistema sicurezza ................................................................................................................................................... 87
Riunioni e organi collegiali ................................................................................................................................... 90
Progetti di ampliamento O.F. .............................................................................................................................. 91
Escursioni – Visite guidate – Viaggi d’Istruzione ............................................................................................. 92
Incarichi specifici personale ATA ......................................................................................................................... 94
Incontri e colloqui con i genitori ........................................................................................................................... 95
Organigramma Uffici ............................................................................................................................................ 96
Organigramma sedi collocazione personale ausiliario.................................................................................. 97
Gestione servizi amministrativi ............................................................................................................................ 98
Gestione Unità Scolastica ..................................................................................................................................... 100
Formazione e aggiornamento ............................................................................................................................. 101
Il finanziamento del PTOF .................................................................................................................................... 103
106