Genitori sul piede di guerra: “Save our Lady of Peace”

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CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 9 NOVEMBRE 2016
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CANADA
LA LETTERA
Genitori sul piede di guerra: “Save our Lady of Peace”
MARIELLA
POLICHENI
TORONTO - Sempre più genitori sono sul piede di guerra. Dopo
quelli degli studenti della St. John
Bosco che non hanno gradito la
decisione dello York Catholic District School Board di trasferire i propri igli nella St. Gabriel
the Archangel, adesso sono i genitori dei ragazzi che frequentano la Our Lady of Peace a Maple
a battersi per scongiurare la chiusura della scuola e il trasferimento dei ragazzi in altre due scuole della zona. La Our Lady of Peace è frequentata sia da ragazzi che studiano in inglese che da
quelli in French immersion: i primi, a partire dal prossimo anno
scolastico verranno trasferiti nella Father John Kelly, gli altri nella
Blessed Trinity. In pratica la Blessed Trinity e la Father John Kelly
continueranno ad operare mentre a venir chiusa è la Our Lady
of Peace.
“Save Our Lady of Peace” è lo
slogan ma anche l’accorato appello dei genitori che non riescono a
mandar giù la prospettata chiusura della scuola il prossimo 30 giugno. Lo scorso 27 settembre, durante il primo Board meeting, il
Maple PAR Initial Staf Report è
“Le scuole piccole
danno ai nostri
ragazzi un senso di
appartenenza e di
sicurezza”
stato presentato ai iduciari scolastici ed è stato condiviso con il
pubblico. Il prossimo 10 novembre è in programma un meeting
pubblico durante il quale verrà
analizzato il processo, i dati e la
proposta e verrà anche riassunta e valutata la risposta data dalla comunità.
Non vogliono stare a guardare
i genitori che nel frattempo hanno cercato di far presente il loro
punto di vista a tutti i trustee, alla chair dello YCDSB Carol Cotton, all’mpp Steven Del Duca, al
ministro dell’Istruzione Mitzie
Hunter, al consigliere di Maple e
Kleinburg Marilyn Iafrate, all’arcivescovo di Toronto: con una email lunga tre pagine e irma-
La manifestazione di protesta dello scorso 6 settembre, primo giorno di scuola, contro la chiusura della scuola elementare cattolica St. John Bosco
ta da Pina e Joe Accardi, genitori di due ragazzi che frequentano la Our Lady of Peace, hanno sciorinato punto per punto le
ragioni che li portano ad opporsi alla proposta del provveditorato di York contenuta nell’Initial Staf Report of the Maple Modiied Pupil Accomodation Review (MPAR). Ai punti elencati come “Right program”, “Right
facility”, “Right size” e “Right location” i due genitori rispondono con altrettanti punti indicati
come “Wrong program”, “Wrong
facility”, “Wrong size” e “Wrong
location”. E con un ulteriore “Right for the Children, Parents and
Community”.
Il trasferimento dei bambini
che seguono il programma French immersion nella Blessed Trinity viene giudicato in modo negativo per vari motivi: tra questi il fatto che questi studenti saranno costretti a frequentare una scuola dove saranno in netta minoranza (250) rispetto agli
anglofoni (600). Inoltre chiudere
la scuola che è stata pioniera per
quel che concerne il programma
French immersion a Maple ancor
prima che si giunga al primo diploma delle classi di French immersion dimostra “una mancanza di impegno e di rispetto per l’istruzione in French immersion a
carattere cattolico a Maple”.
Se poi, come sostiene la Ministry of Education Pupil Accomodation Review Guidelines occorre prendere in esame le scuole
con spazi non utilizzati e valutare se esiste un vantaggio nel tenerle aperte, i conti non tornano: “Nel caso della OLP - scrivono Pina e Joe Accardi - nel 2016 il
98% della scuola è in uso”. La BT
inoltre, che dispone di 31 aule per
i gradi da 1 a 8 e 5 per il kindergarten, non dispone di sufficienti aule per sostenere l’arrivo dei
ragazzi a French immersion dalla
Our Lady of Peace.
“Se poi si vuole prendere in esame la dimensione della scuola
- scrivono ancora i genitori - non
è detto che una scuola piccola sia
da considerare in senso negativo.
Tutt’altro. “OLP è la scuola più
“Ansia e morale basso
son già presenti tra
gli studenti e lo staff
della Our Lady of
Peace”
piccola di tutte quelle considerate nel MPAR. Questo non dovrebbe essere visto come uno svantaggio. Infatti, le scuole con meno
classi, dove il preside conosce il
nome di tutti gli studenti è quello
che da ai nostri ragazzi un senso
di appartenenza e di sicurezza”.
Anche la scelta della location, secondo i due genitori, è sbagliata.
“La Father John Kelly si trova al
9350 Keele St., su una strada regionale a quattro corsie molto
trafficata. Secondo il MPAR la distanza può invogliare gli studenti a camminare. Molti di loro risiede sul lato est di Keele Street
e devono quindi attraversare la
strada regionale per raggiungere
la scuola. Questo non è di certo
un bene per i ragazzi dal momen-
to che mette a repentaglio la loro
incolumità fisica. Senza un completo Traffic Management Study
come può il Board determinare
l’effetto sul traffico di veicoli, bus
e pedoni nel trasferire gli studenti in lingua inglese dell’OLP presso la FJK?”. Secondo questi genitori, la OLP si trova invece in una tranquilla zona residenziale
ed è una “scuola elementare cattolica con doppia lingua fiorente, di successo e con uno spiccato senso comunitario. È inaccettabile che i dettagli relativi alla messa in pratica di una proposta di così grande impatto, debbano essere presi in considerazione nel proposto Transition Plan
che non richiede la consultazione della comunità. Ansia e morale basso sono già presenti tra gli
studenti e lo staff della OLP che
sono già al corrente della chiusura della scuola”.
Giovedì 10 novembre si terrà
l’incontro pubblico sul PAR: molti genitori saranno presenti nella speranza di poter valere le proprie rimostranze.