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venerdì 11 novembre 2016, 15:15
Trumpenstein: i fascisti ringraziano
Un mostro prodotto dal neoliberismo di centro-sinistra e dai delusi di centro-destra
di Roberto De Vogli
Dopo aver scatenato la peggior crisi economica dai giorni della Grande Depressione del 1929, dopo aver prodotto
disuguaglianze economiche grottesche, dopo aver anestetizzato le menti delle persone imbottendole di aspirazioni fasulle, la
dottrina dell’avidità di mercato, o neoliberismo, ci ha ora donato il suo regalo peggiore: il mostro Donald Trump.
Trent’anni di politiche di redistribuzione della ricchezza dal basso verso l’alto, adottate in modo bipartisan sia
da governi di centro-destra come quelli amministrati da Reagan e Bush, che di centro-sinistra, come quelli
amministrati da Clinton e Obama, hanno spinto gli Americani a prendere una decisione scellerata. A dire la
verità Trump è stato votato solo dal 25.5% degli Americani. Il 46.9% dei cittadini residenti negli USA (Stati Uniti
dell’Astensione) non ha votato proprio. La disperazione e la disinformazione fanno brutti scherzi, e Trump sa bene come
manipolare il popolo disperato e disinformato. Trump ha studiato a fondo i discorsi di Hitler. Conosce bene la materia. Molti
autori 'de noantri' e personaggi influenti a livello nazionale hanno dipinto il magnate come 'il male minore'. La
lista è lunga e include Beppe Grillo, Giulietto Chiesa, Edward Luttwak, Diego Fusaro e molti altri. Senza dubbio la Clinton
ha sostenuto politiche che hanno indirettamente ucciso e/o peggiorato le condizioni di vita di milioni di
persone: le invasioni dell’Iraq e della Libia, la deregolamentazione finanziaria che ha prodotto la crisi, i trattati di libero
commercio come il NAFTA. Ma dipingere Trump come il male minore significa non aver compreso né la
pericolosità del personaggio, né la natura di chi lo sostiene. E’ molto probabile che il 'Gabinetto' (nel vero senso della
parola?) di Donald Trump includerà pericolosi guerrafondai 'made in USA' come John Bolton e Rudolph Giuliani. Non c’è da
stare molto allegri. I sostenitori di Trump 'Made in Italy' hanno poi spesso accusato i mass media di aver
demonizzato il candidato Repubblicano. A parte Luttwak, nessuno di questi ha vissuto abbastanza negli Stati Uniti per
sapere che Trump è stato creato dai media stessi attraverso reality shows come The Apprentice. Se avessero vissuto qui
saprebbero che nelle settimane prima delle elezioni c’è stato un bombardamento pro-Trump 24 ore su 24 da parte di Fox
News, il canale televisivo più popolare. Tutta l’attenzione dei media Americani era rivolta alle accuse (infondate in questo
caso) dell’FBI riguardo alle email ricevute dalla Clinton. Nelle settimane prima delle elezioni, i principali mass media hanno
parlato poco di fatti gravissimi additabili al magnate. Le accuse di evasione fiscale e stupro, ad esempio, sono state sepolte
nel nulla. Dall'Italia, lo comprendo, magari si sono viste alcune cose in modo diverso, ma dire come ha fatto Giulietto Chiesa,
'io voterei per Trump' (come male minore), fa davvero rabbrividire. Se i razzisti del Ku Klux Klan, le milizie patriottiche
e numerosi gruppi proto-fascisti hanno sostenuto Trump, un motivo c'è. E lo scopriremo presto. Nessuno sa quali
saranno le conseguenze della elezione di Trump. Ciò che si sa è che gli Americani hanno appena eletto uno psicopatico come
Presidente. Trump soffre di numerosi disturbi di personalità e riesce a dire la verità solo nel 9% delle sue
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/trumpenstein-i-fascisti-ringraziano/
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esternazioni. E' impossibile sapere cosa succederà con lui alla guida del mondo e delle armi più pericolose
della storia dell’uomo. A parte la nomina di guerrafondai pericolosi nel suo Gabinetto, Trump ha già annunciato la sua
avversione nei confronti degli accordi internazionali sul clima. Il tycoon crede che il cambiamento del clima sia una bufala
dei cinesi. Questo è sicuramente un pericolo serio per l’umanità intera che, se non viene scongiurato, potrebbe costarci
l’estinzione o il collasso sociale. L’altra illusione spesso propagata tra i sostenitori di 'Trump come male minore' è la sua
natura 'anti-establishment'. Non c’è nulla di più distante dalla verità. Proprio in questi giorni Trump sta decidendo il
suo 'transition team' che dovrebbe includere alcuni dei lobbisti delle multinazionali più potenti del pianeta, le
stesse che hanno già trasformato il governo Americano nella 'migliore democrazia che i soldi possono
comprare'. Si parla di Michael Catanzaro, lobbista delle industrie dei fratelli negazionisti del cambiamento climatico Koch
Brothers e Walt Disney, Eric Ueland, un Repubblicano che ha fatto lobby per Goldman Sachs, una banca condannata per
frode e per aver contribuito alla crisi economica del 2008. Il disastro di queste elezioni è sotto gli occhi di tutti. E il partito
Democratico Americano, che ha scimmiottato politiche neoliberiste di centro-destra per più di tre decenni, deve
cambiare rotta al più presto. E’ ora che Hillary Clinton si faccia da parte e sostenga nuovi candidati motivati ad
affrontare le più importanti sfide della società non solo Americana, ma anche mondiale, come ad esempio il cambiamento
del clima, le disuguaglianze economiche, l’instabilità finanziaria globale e la corruzione politica. Si potrebbe ripartire da
Bernie Sanders e Elizabeth Warren ad esempio. Chissà, forse l’elezione di Trump potrebbe creare delle opportunità e
stimolare lo sviluppo di movimento sociale in grado di farci uscire da questo tunnel psico-politico. Non ci resta che sperare in
meglio e preparaci al peggio. Dedicato a tutti illusi, con i salami negli occhi, che pensano che Trump sia un rivoluzionario
contro il sistema: il magnate è un uomo pericoloso, e lo sono ancora di più i neo-conservatori, guerrafondai e protofascisti che lo sostengono. Il mondo intero ha il dovere di rispondere a questa minaccia globale. E deve farlo in
fretta. Le possibilità di prevenire gli effetti nefasti di un futuro governo Trump sono poche, ma come scrisse Chris Hedges:
«non lottiamo contro i fascisti perché speriamo di sconfiggerli. Lottiamo contro i fascisti perché sono fascisti».
di Roberto De Vogli
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