Transcript - Ecclesia

SCHEDA 2 – riscoprirsi amati e capaci di amare
L’ATTESA DI DIO
In cammino con le comunità cristiane
della Val di Non e Val di Sole
Riscoprirsi amati
e capaci di amare
SCHEDA 2 – riscoprirsi amati e capaci di amare
SCHEDA 2 – riscoprirsi amati e capaci di amare
Non serve cercare Dio altrove: Egli è in quel volto, negli occhi talora
pieni di lacrime. Pieni di attesa. Proprio come Dio stesso fa con noi.
Scriveva nel suo diario Simone Weil: “Dio attende con pazienza che io
voglia infine acconsentire ad amarlo. Dio attende come un mendicante che se ne sta in piedi, immobile e silenzioso, davanti a qualcuno che
forse gli darà un pezzo di pane. Il tempo è questa attesa. Il tempo è
l’attesa di Dio che mendica il nostro amore”.
(vescovo Lauro, Silenzio e attesa)
Per riflettere
Per tutti, un passaggio fondamentale, nelle diverse stagioni della vita, è
quello dell’amore, dell’innamorarsi, dell’amare ed essere amati. Esperienza grande e fragile al tempo stesso: ci si scopre capaci di grandi
promesse, pieni di un desiderio di infinito (“ti amerò per sempre”, scrive
ancora qualche giovane sui muri lungo le strade, segno che l’eternità è
scritta nel nostro cuore); allo stesso tempo, nasce la paura: “riuscirò ad
essere all’altezza dell’altro/a? All’altezza di questo grande desiderio?”.
Desiderio e limite si alternano con una frequenza altissima dentro
l’esperienza dell’amore. E la complessità culturale non aiuta a proteggere e a custodire tale bellezza.
Si apre però una possibilità di incontro con Dio: ogni amore, proprio perché vulnerabile, è luogo nel quale poter riscoprire l’Amore divenuto carne, Gesù Cristo. È Lui che ricorda ad ogni persona come la vulnerabilità
di una vita la renda sacra. Dietro al volto dell’altro, si può scorgere un
Dio che si rivela come l’unico all’altezza del nostro desiderio.
In ascolto della vita
“Rileggendo la nostra storia abbiamo riconosciuto tantissimi segni dell’Amore di Dio, ma un segno fondamentale e grande che
Egli ci ha dato è stata la possibilità di incontrarci, di conoscerci
e di ri-conoscerci come segno reciproco del Suo amore. Durante il fidanzamento e il cammino di preparazione al matrimonio,
nonostante le fatiche e le difficoltà, abbiamo avuto modo di sperimentare come il nostro amore sia dono di Dio”. (una coppia di
fidanzati)
“Siamo infatti consapevoli che il nostro amore cresce solamente
nella debolezza, nell’imparare ad accoglierci veramente per
quello che siamo. È come togliere degli occhiali rosa che ti fanno vedere solo il positivo, all’inizio rivorresti quegli occhiali rosa
per vedere nuovamente tutto perfetto e iniziano le discussioni
perché quei difetti sembrano ostacoli insuperabili. Poi, capisci
che non sono ostacoli insuperabili ma gradini. Se li riesci a salire, ti regalano un panorama stupendo che supera di gran lunga
la visuale offerta dagli occhiali rosa. E questo non si fa da soli,
ma con tanti compagni di viaggio che Dio ci ha donato: abbiamo
scoperto una Chiesa molto grande, con tante porte aperte. Come diciamo sempre, è come se ci fossimo fidanzati un'altra volta il giorno che abbiamo reciprocamente deciso di salire quei
gradini” (una giovane sposa).
(si può scegliere uno tra questi gruppi di domande)
- A partire da quello che tu vedi o hai vissuto, che proposte ci sono
nelle nostre parrocchie per accompagnare l’esperienza
dell’amore? Chi sta facendo qualcosa e con quali modalità? Mi
ricordo di …
- Un gruppo di giovani/una coppia di fidanzati/i giovani sposi che
incontrano la comunità cristiana mentre vivono questa esperienza, quale messaggio ricevono, su Dio e sulla Chiesa? Che cosa
portano a casa come novità per la propria vita?
- “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è
vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per
liberarti” (papa Francesco, Evangelii Gaudium 164). Ecco che cosa vogliamo raccontare a tutti! Mi piacerebbe… si potrebbe fare
questo… perché un messaggio così bello raggiunga un giovane
quando le domande sull’amore sono più grandi …