12 - Niguarda.eu

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a cura di Antonietta Gattuso
Omero: i ragazzi dicono
“No!” al trasferimento
om’è stato reso noto
C
da Città Metropolitana di Milano, al termi-
ne di quest’anno scolastico la sede del Liceo Classico Omero, ora situata in Via del Volga 4 (quartiere
Bruzzano), verrà chiusa.
La scuola verrebbe trasferita in via Gatti 14 pressoo il
Liceo Russell, sede molto scomoda per la maggior parte
di noi studenti, provenienti dall'hinterland milanese. Via
Gatti è infatti lontana dalle stazioni delle Ferrovie Nord,
pertanto per raggiungerla vedremmo lievitati i tempi di
percorrenza ed i costi per i vari abbonamenti ai mezzi
pubblici. Gli studenti dell’Omero hanno individuato, nel
quartiere di Bruzzano, possibili strutture alternative, al
momento inutilizzate, che potrebbero ospitare i 104 ragazzi che attualmente frequentano la scuola.
Inoltre, la chiusura dell'Istituto avrebbe ripercussioni negative sul futuro del quartiere di Bruzzano, facente parte del Municipio 9, che perderebbe un luogo storico di cultura e aggregazione, oltre che l'unica sua scuola superiore. La struttura, se non smantellata, aumenterebbe il degrado della zona, cosa assolutamente non auspicabile, data anche la presenza di una scuola dell’infanzia nelle immediate vicinanze.
In questo periodo le Istituzioni parlano tanto di riqualificazione delle periferie, com'è possibile che l'unico Liceo
Classico di periferia, che ha recentemente festeggiato i
suoi cinquant’anni, venga chiuso? Come é possibile che si
rinunci ad un tale presidio culturale? Come può non esistere un'alternativa al trasferimento del Liceo in zona
Niguarda? (Il Collettivo degli Studenti del Liceo
Classico Omero)
Amatriciana benefica, intervista agli organizzatori
opo aver chiuso i conteggi, la siste“D
mazione del materiale, aver atteso
alcune donazioni e aver versato tutti i
contanti raccolti con l’ultima vendita del
pecorino, il conteggio finale dell’Amatriciana Benefica del due ottobre, è di
12.515,12 €, versati all’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice. Grazie Niguarda!”. Con queste parole di Guido Miraglia, attuale Presidente del Consiglio
dell’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi
e uno dei fautori dell’organizzazione insieme ad Adele Annovi e Stella Succi, ci uniamo ai ringraziamenti per
l’iniziativa di solidarietà di cui abbiamo parlato nel numero scorso.
Abbiamo chiesto ad Adele, Stella e Guido di parlarci del loro grande lavoro di coordinazione per l’occasione.
Come è nata l'idea di questa giornata fantastica di solidarietà?
Il gruppo Niguarda Solidale è l’evoluzione del Gruppo NiguardaEmilia col quale in occasione del terremoto in Emilia appunto, abbiamo raccolto e portato molti fondi, materiali e alimenti a famiglie che
avevano perso tutto o quasi e che quindi si trovavano in grande difficoltà. Il gruppo si componeva di ex genitori della scuola Cesari, abituati a grandi iniziative di solidarietà e ora impegnati in diverse associazioni culturali. In occasione del terremoto nel centro Italia ci siamo
chiesti cosa potevamo fare per renderci utili e visto che la distanza non
ci permetteva di fare viaggi per portare aiuti, abbiamo pensato a una
raccolta fondi. Che cosa di meglio di una festa, magari proprio nello
splendido scenario della scuola Cesari col suo fantastico giardino?
Unire le forze di diverse associazioni non sarà stato facile. Le
associazioni hanno risposto “ben volentieri” per unire le forze,
ma qual è stato secondo voi l’elemento fondamentale che ha
fatto scattare la volontà di organizzare il tutto?
Coinvolgere le varie associazioni che conoscevamo non è stato difficile,
si sono dimostrate tutte molto ben disposte a dare il proprio contributo, in termini economici, di manovalanza, di pubblicizzazione dell’evento. Qualcuno ci ha prestato il materiale (pentole e fornelli soprattutto,
assemblati magistralmente dal nostro “Archimede Pitagorico” Marco
Casali). Molti commercianti ci hanno donato gli alimenti: il Comitato Soci Coop
ha contribuito con la pasta e parte della
salsa, Peroni con la birra, Caneva con il
vino, Doria con i prodotti pugliesi con cui
abbiamo raccolto fondi, Campari con delle bibite, Sammontana con i gelati ed altri commercianti ci hanno venduto prodotti a prezzi stracciatissimi. Insomma
siamo riusciti a spendere davvero poco e
quindi possiamo dire che quasi tutto il ricavato è stato donato alla scuola Capranica di Amatrice. Questa è una delle cose più belle dell’iniziativa: fin da
subito ci siamo messi in contatto con la Preside della scuola, un onnicomprensivo che va dalla materna al liceo. Ed è direttamente alla scuola che abbiamo effettuato il bonifico. Volevamo essere certi che i soldi
raccolti arrivassero dove noi desideravamo e non abbiamo delegato
nessuno. Con la Preside di Amatrice siamo d'accordo che rendiconterà
l’utilizzo dei fondi in modo che tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa potranno sapere cosa siamo riusciti a fare.
Dietro il pranzo benefico organizzato alla perfezione, sicuramente c’è stato un atto di coraggio che ha permesso di affrontare tutto anche con un po’ di incoscienza, vero?
L’incoscienza è quel pizzico di ingrediente fondamentale
che unito alla fiducia e all’entusiasmo è sempre fondamentale, siete d’accordo? Pensate che Niguarda abbia risposto
adeguatamente all’invito o si sarebbe potuto fare di più per
il coinvolgimento di tutto il quartiere?
Certo tutto è perfettibile. Con le forze che avevamo a disposizione
avevamo molto ambiziosamente mirato a fare mille pasti e abbiamo centrato l’obiettivo, grazie anche e soprattutto a Chef Andrea
Provenzani e tutto il suo staff! C’è voluto sicuramente coraggio per
immaginare e credere in un'iniziativa del genere, ma soprattutto
impegno, dedizione e passione, ingredienti fondamentali per ogni
successo. Incoscienza? A volte serve, ma nel nostro caso eravamo
perfettamente coscienti di ciò che stavamo facendo ed eravamo certi che Niguarda non ci avrebbe lasciati soli.
Cinema a scuola ovvero i film fatti in classe
nche quest’anno il Centro Culturale della Cooperativa, in
A
collaborazione con il Mic (Museo Interattivo del Cinema), è
lieto di presentare il Progetto “Cinema a Scuola”, a cura di Luigi
Allori, per l’Anno Scolastico 2016/2017. Il Progetto è rivolto ai
bambini e ai ragazzi dai 6 ai 14 anni e prevede un laboratorio di
Educazione all’Immagine. È in corso la richiesta di patrocinio
del Consiglio di Municipio 9. Compatibilmente con lo svolgimento dei Programmi Ministeriali o con la possibilità di integrare il
Progetto con lo svolgimento degli stessi durante le ore scolastiche, ci sarà la possibilità di realizzare un film direttamente a
scuola e di concordare interessanti appuntamenti al Mic. Si prevede, entro la seconda metà di novembre, un primo incontro con
tutti gli insegnanti che aderiranno all’iniziativa, al fine di calendarizzare per tempo quelli successivi, che si terranno poi presso
il Centro Culturale della Cooperativa, da novembre a maggio
2017. Si richiede gentilmente a tutti i docenti interessati di da-
Poesiàmoci in Zona 9
alla sesta edizione
re adesione entro il 15 novembre, tramite una telefonata al
Centro Culturale della Cooperativa (02/66114499) o con l’invio
di una e-mail a uno dei seguenti indirizzi: [email protected]; [email protected]. Dallo scorso anno scolastico collabora col Direttore, a supporto degli aderenti al progetto, un’insegnante dell’Università Bicocca, la prof.ssa Ornella
Castiglione, la quale si occupa di “Didattica del Cinema” e di
“Cinema e Arti Visive”. Ed è proprio con le sue parole riportate
di seguito che abbiamo il piacere di presentare il Progetto anche
per quest’anno: “Il progetto Cinema a scuola - sostiene la
prof.ssa Castiglione - si inserisce nella metodologia di realizzazione partecipata di un prodotto audiovisivo in ambito didattico
attraverso una modalità che vede il coinvolgimento diretto e autentico dei ragazzi. Ideare, realizzare e mostrare un film creato
collettivamente all’interno delle mura scolastiche, con il supporto di insegnanti ed esperti, significa sperimentare da un lato la
L’“Altraguida” dell’università Bicocca
Clara Amodeo
eguire i corsi, conoscere le date degli
l concorso è presentato dal Centro Culturale della Cooperativa, in
Idicollaborazione
con il Giornale “Zona Nove” ed è in corso la richiesta Sappelli, trovare le aule studio. Ma anpatrocinio del Consiglio di Municipio. Entro il mese di dicembre, che procurarsi un alloggio, iscriversi a
arriverà in tutte le Presidenze delle Scuole il bando con il relativo regolamento, rivolto ai prèsidi e ai docenti, per l’adesione alla partecipazione. Per la composizione delle poesie il tema è libero oppure sulla legalità e gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 28 febbraio 2017 rivolgendosi ad Antonietta Gattuso, coordinatrice del
Concorso, tramite l'indirizzo e-mail “[email protected]” oppure telefonicamente al 3316012465.
Il Concorso si articola in due Sezioni: per la Sezione A concorrono i
bambini dai 9 agli 11 anni o che comunque frequentano il III, IV e il
V anno della Scuola Primaria; per la Sezione B concorrono i ragazzi
dai 12 ai 14 anni o comunque che frequentano il I, II e III anno della
Scuola Secondaria di I grado. Le opere possono essere presentate
scritte a mano o al computer, in un’unica copia, corredata di nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, classe e scuola di appartenenza.
La Premiazione avrà luogo in una data ancora da destinarsi e comunque entro il mese di maggio 2017 alla presenza della responsabile del Centro Culturale della Cooperativa, sig.ra Maria Piera
Bremmi, del presidente del concorso, direttore Luigi Allori; del presidente della giuria, poetessa Serena Siniscalco e della commissione
giudicatrice (poetessa Ortensia Bugliaro, poetessa Sandra Sàita e
coordinatrice Antonietta Gattuso). I premiati riceveranno a scuola,
attraverso i loro insegnanti, la relativa comunicazione-invito. L’invito
alla Cerimonia di Premiazione sarà distribuito a tutte le scuole partecipanti, indipendentemente dai risultati. Verranno premiati i primi
tre classificati per ogni sezione a cui verrà donato un premio e un relativo attestato. Saranno previsti attestati di merito per i ragazzi, per
le classi e per le scuole che verranno segnalati dalla giuria.
potenza del lavoro di squadra, dall’altro la magia del cinema.
Noi tutti siamo soliti produrre migliaia di testi, di fotografie e
di filmati, tuttavia non ci fermiamo a ragionare sul mezzo, sul
linguaggio o sul senso del messaggio così come può avvenire
nell’ambito di un’attività progettata e strutturata. Il linguaggio cinematografico, seppur in forma embrionale, è nato sul finire dell’Ottocento ma è cresciuto e si è sviluppato nel corso
del Novecento, divenendo la forma espressiva che meglio ha
saputo interpretarne la complessità. Agli studenti di oggi,
bambini e ragazzi che vivono costantemente immersi nel mondo delle immagini e degli schermi, possiamo quindi offrire l’occasione di imparare tramite l’esperienza della realizzazione di
un film all’interno della propria scuola. Perché si valorizza il
talento individuale, perché si crea un’opera insieme, perché si
impara a decodificare un linguaggio complesso e affascinante
come quello del cinema.”
un’associazione, organizzare una serata
nei locali più frequentati dai più giovani.
La vita dello studente universitario è così, sempre in bilico tra la preparazione
degli esami, il disbrigo delle formalità
burocratiche e tutto quello che l’ateneo e
la città hanno da offrire quando si chiudono i libri e si mettono da parte gli appunti. Lo sanno bene gli studenti dell’associazione studentesca
ListediSinistra dell’Università Bicocca che anche quest’anno,
per il settimo anno consecutivo, hanno dato alle stampe
“Altraguida”, un vero e proprio prontuario, valido tanto per le
matricole quanto per i più grandi, da utilizzare dentro e fuori
dall’ateneo. “Ci siamo resi conto - dice Alberto Cassella, rappresentante di ListediSinistra - che la guida istituzionale distribuita dall’università era ricca di notizie che, tuttavia, non
andavano al di fuori della didattica e dell’organizzazione.
Abbiamo così pensato che una guida più smart e attenta alle
necessità di ragazzi di vent’anni fosse più appetibile per gli
studenti, e chi poteva farlo meglio di altri studenti?”.
Così è stato: dal 2009 i ragazzi di Liste di Sinistra stilano, aggiornano e stampano “Altraguida” grazie al contributo derivante dal
bando per le attività delle associazioni studentesche dell’Università
Bicocca. “Con i soldi che l’ateneo stanzia - prosegue Cassella - riusciamo a stampare 2000 copie all’anno che distribuiamo tra la fine
di agosto e per tutto settembre ai banchetti per le matricole in piazza Ateneo Nuovo, o che lasciamo nelle aule di studio a disposizione
anche di chi matricola non lo è più”.
E tutti, neofiti o con esperienza, dimostrano apprezzamento: “La guida piace commenta Cassella - per diversi motivi:
il primo deriva dal fatto che i contenuti
sono più vicini alle necessità degli studenti: un fuori sede, per esempio, ha bisogno di trovare subito un alloggio, e con la
presentazione del servizio Bacheca
Alloggi ne può trovare uno in breve tempo. Altro fattore di successo della guida è
che viene distribuita gratuitamente da
noi studenti: un modo, questo, per scambiarsi informazioni anche a voce e fare nuove conoscenze”. Se a questo aggiungiamo
che vengono illustrati spazi studio e copisterie vicine al campus, i locali più economici e frequentati della città e i punti di
interesse per fare i turisti a Milano, non si può che ottenere un
prodotto di successo. Ma c’è di più: nella guida sono presentate anche alcune delle associazioni studentesche che fanno attività in università . “Quello che ne esce - dice Cassella - il dipinto di un’università dinamica e creativa, che ne ha veramente per tutti: dagli studenti che si occupano del giornale mensile a quelli iscritti all’associazione italiana scienze ambientali,
passando per la politica e i diritti sociali”.
Quest’ultimo è un tema molto sentito in ateneo: “Nel 2015 chiosa Cassella - è nato B. Rain Bicocca Rainbow, l’associazione che rappresenta la comunità LGBT in ateneo e di cui sono
presidente: conferenze sui diritti arcobaleno, incontri di formazione con la Lila sul tema dell'Hiv, banchetti con distribuzione
di questionari e preservativi e momenti di socialità attraggono
sempre molte persone e rendono l’università un posto attrattivo anche dopo la fine delle lezioni”.
Allarme rientrato alla scuola per acconciatori di via Cirié
Espam (Ente Scuola Professionale Acconciatori Misti) è un Istituto Professionale sito
L’
in via Cirié che prevede corsi triennali diurni per parrucchieri, riservati a studenti minorenni e sostenuto in parte dalla Regione Lombardia. È aperto dal 2012.
L’apertura della sede in via Cirié (la sede storica dal 1953 si trova in Via Mascagni) è stato un segnale di fiducia e di speranza per i giovani. Questa scuola di formazione professionale è molto importante e significativa perché è riuscita ad ospitare negli ultimi anni anche ragazzi in dispersione scolastica. Secondo quanto denunciato dagli studenti e dai loro
genitori all’inizio dell’anno scolastico, l’istituto ha rischiato la chiusura per mancanza di
fondi da parte della Regione.
Dopo diverse proteste da parte dei genitori e degli alunni e diversi incontri, si è giunti ad
una soluzione: la Regione continuerà a finanziare i corsi degli alunni che hanno diritto alla “dote dispersione”, mentre gli altri frequenteranno i corsi con l’autofinanziamento, come
era stato già pianificato al momento della richiesta di apertura dei corsi. Espam ha potuto
ottenere questo grazie al suo accreditamento regionale. Regione Lombardia si impegna in
tal senso a verificare la sussistenza di eventuali problemi e a sollecitare l’Agenzia strumentale di Italia Lavoro, che ne ha la responsabilità della gestione e del pagamento.