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Per la chiusura dell'Anno della Misericordia
L'anno giubilare della misericordia è stato indetto da papa Francesco per una piena
conoscenza di Dio che “manifesta la sua onnipotenza soprattutto nel perdono e nella misericordia”;
misericordia di cui facciamo particolare esperienza nel sacramento della Riconciliazione e che
siamo chiamati a diffondere tra l'umanità mediante le “opere di misericordia corporali e spirituali”.
Ora l'anno santo è giunto al suo termine. Qual è il senso della chiusura dell'anno giubilare così
particolare rispetto agli altri anni di scadenza venticinquennale?
Papa Francesco nella bolla di indizione ha affermato che la chiusura dovrà esprimere anzitutto
“sentimenti di gratitudine e di ringraziamento verso la SS. Trinità per averci concesso questo tempo
straordinario di grazia. Affideremo la vita della Chiesa, l’umanità intera e il cosmo immenso alla
Signoria di Cristo, perché effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda
storia da costruire con l’impegno di tutti nel prossimo futuro. Come desidero che gli anni a venire
siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza
di Dio! A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della misericordia come segno del
Regno di Dio già presente in mezzo a noi”.
Due sono dunque le espressioni alla chiusura dell'anno giubilare anche nella nostra Chiesa: un rito
di ringraziamento e lo sviluppo delle espressioni di misericordia attivate in questo anno giubilare.
1. RIGRAZIAMENTO
- A livello diocesano, in cattedrale: sabato 19 alle ore 17,30 si tiene la celebrazione
dell'eucaristia presieduta dall'Arcivescovo (unica Messa nella zona pastorale urbana) nella quale
indicherà l'eredità dell'anno della misericordia da continuare.
- A livello parrocchiale, alla S. Messa di domenica 20 dopo la l'orazione post comunione si faccia:
 un canto di ringraziamento (ad es. il Magnificat)
 si legga la notificazione dell'Arcivescovo in cui egli indica l'eredità dell'Anno Santo per
proseguire nel cammino e nello stile "di misericordia" intrapreso.
 benedizione e congedo triplice in forma di missione:
- Andate e siate misericordiosi come è misericordioso il Padre che è nei cieli.
- Andate e, come Cristo Signore in croce, abbiate le braccia e il cuore aperti all'accoglienza
di ogni fratello e sorella. Cercate di esercitare le opere di misericordia corporali e
spirituali.
- Portate a tutti la vita e la gioia del Vivente, il Signore risorto
- Nelle chiese giubilari sparse sul territorio, se c'è una particolare immagine di Cristo che è stata
di riferimento durante l'anno, ci si reca davanti ad essa, lì si può recitare la preghiera dell'anno
giubilare prima di concludere con la benedizione.