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Avis a Roma 41:Avis a Roma 41 07/11/16 13:57 Pagina 1
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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.
1 comma 2 DCB - ROMA - Aut. Trib. n. 430/2003 del 03/10/2003. La rivista contiene inserto redazionale.
Roma
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annoXIIInumero3(41)novembre2016
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79° ASSEMBLEA ORDINARIA
dell’Avis Comunale di Roma
I Soci dell’AVIS Comunale di Roma sono convocati il giorno Sabato 25 Febbraio 2017, alle
ore 7.00 in prima convocazione e alle ore 9.00 in seconda convocazione, presso la Parrocchia
San Gregorio Barbarigo alle Tre Fontane, in Via delle Montagne Rocciose 14, in Roma, per discutere e deliberare sul seguente:
ORDINE DEL GIORNO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Nomina del Segretario dell’Assemblea;
Relazione del Presidente;
Relazione dell’Amministratore e presentazione del Bilancio Consuntivo 2016;
Relazione del Collegio dei Sindaci;
Discussione ed approvazione della relazione del Presidente;
Discussione ed approvazione del Bilancio Consuntivo 2016;
Discussione ed approvazione del Bilancio preventivo 2017;
Nomina dei componenti il Consiglio Direttivo 2017/2021;
Nomina dei componenti il Collegio dei Sindaci 2017/2021;
Nomina Delegati all’Assemblea dell’AVIS Provinciale di Roma;
Proposta nominativi Soci per il Consiglio Direttivo AVIS Provinciale e Regionale;
Proposta nominativi Soci per il Consiglio Nazionale e Delegati all’Assemblea AVIS
Regionale e Nazionale.
A metà mattinata è previsto un coffee-break per i partecipanti all’Assemblea. Per motivi organizzativi è gradita conferma di partecipazione.
Nel rammentare di munirsi della Tessera Associativa ed al piacere di incontrarvi per questo
importante appuntamento ci è gradito inviarvi i più cordiali saluti.
Il Presidente
Adolfo Camilli
Tel. 06.44230134 - www.avisroma.it
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Editoriale
di Maurizio ASCI
[email protected]
Alla natura si comanda
solo ubbidendole
bbiamo ancora negli occhi le strazianti immagini dei rovinosi terremoti che hanno distrutto
Amatrice, L’Aquila e tante zone circostanti;
dello smottamento della collina che ha inghiottito paesi nel messinese; di parte della montagna che è franata ad Ischia; che hanno arrecato distruzione e morte.
Tutte immagini che in realtà verranno avvolte nel candido lenzuolo dell’oblio, complice il susseguirsi veloce
degli eventi che rende vecchio quello che il giorno prima era di stringente attualità.
Tutto è stato inghiottito, case, scuole, uffici ed attività
commerciali, ma soprattutto persone di ogni età, anche
i bambini, e con loro progetti, speranze e sogni che
ognuno di loro coltivava. Tutto rovinosamente distrutto.
I mattoni sparsi al suolo sono ancora lì e, passato il cataclisma, tornano al loro posto grazie a mani esperte che
li riutilizzano; le persone no, non ci sono più, cancellate
dalla terra e dalle loro famiglie per sempre. Il punto è
proprio in questa piccola espressione, “per sempre”!
Per gli uomini sparire per sempre rappresenta la fine
dell’unica possibilità a loro concessa. Noi a differenza
degli atomi di ferro, sempre gli stessi sin da quando il
nostro pianeta era un ammasso di materia ribollente,
non possiamo essere così disinvolti, quando è in gioco
la nostra sopravvivenza, perché mai nessuno ci riciclerà
in un servizio di pentole o nello scafo di una nave, co-
A
me succede ad un pezzo di ferro qualsiasi. Noi non siamo oggetti inanimati di questo pianeta, ma la parte più
effimera, per questo non possiamo né dobbiamo accettare sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli
scommesse irragionevoli, come costruire dove la natura ce lo sconsiglia.
Ci sono luoghi del “Bel Paese” dove la storia, l’economia e l’urbanistica sono condizionate dai sismi, quindi
le costruzioni degli edifici sono regolate da rigide norme e tali devono essere dove la natura è prepotente per
tradizione. Comunque puoi fare tutti i progetti che vuoi,
basati sui più sofisticati modelli matematici, ma la realtà
ci dice che nella scommessa intrapresa, quando parla la
natura puoi solo attendere impotente che smetta.
Lo storico francese Marc Bloch scrive a proposito dell’incastro tra passato e presente: “L’incomprensione
del presente nasce fatalmente dall’ignoranza del passato, ma risulta forse altrettanto vano esaurirsi per
comprendere il passato, quando non si conosce nulla
del presente”.
In natura vale la stessa regola. Non c’è posto per le furbizie, si pagherà sempre un prezzo, che non sarà saldato dai veri responsabili, ma da chi in un tempo successivo sarà lì per caso.
I responsabili non si fanno mai male, forse è per questo che sono così audaci! S
SOMMARIO
_Editoriale: Alla natura si comanda solo
ubbidendole_3
_Lettera del Presidente_4
_3.36 del 24 agosto 2016, la terra trema_5
_Quali gli effetti dell’immigrazione sulla raccolta di
sangue?_6
_I celiaci possono donare sangue e se sì in quali
condizioni?_7
_Gruppo donatori AVIS-Ministero Comunicazioni_8
_Una donazione… alternativa, ma… sempre
altrettanto importante_9
_Il dono più bello_10
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_Finalmente l’AVIS Provinciale di Roma è riuscita a
dotarsi di una Autoemoteca_12
_Relazione di fine mandato_13
_Studenti e volontariato, i cittadini del domani_16
_Festa del donatore - elenco donatori benemeriti
dell’AVIS_18
_Gruppi donatori_20
_Memorandum del donatore_21
_La Pastacolla_23
_Il contatto_26
_Il basilico, “erba regale”_28
_Avis News_29
QUADRIMESTRALE
Periodico di informazione
e cultura edito dall’A.V.I.S.
Comunale di Roma Onlus
Anno XIII - n.3 (41) - Novembre 2016
Autorizzazione del Tribunale di Roma
n. 430/2003 del 03/10/2003
Via Imperia, 2 - 00161 Roma
Tel. 06.44230134 - Fax. 06.44230136
www.avisroma.it
DIRETTORE EDITORIALE
Adolfo CAMILLI
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio ASCI
CONDIRETTORE
Riccardo MAURI
CAPOREDATTORE
Roberto FANTAUZZI
COMITATO DI REDAZIONE
Adolfo CAMILLI
Maurizio ASCI
Riccardo MAURI
Calisto BIANCHI
Donato QUARTA
Roberto FANTAUZZI
Hanno collaborato
a questo numero:
Adolfo CAMILLI
Maurizio ROSATI
Basilio BIANCHINI
Maurizio ASCI
Marco CATELLA
Fulvio VICERÉ
Roberto FANTAUZZI
Giuseppe PENSIERI
Raniero RANIERI
Marina SOGLIANI
Anna RUSSO
Eugenio FRATTURATO
Tutte le persone sopraelencate
hanno collaborato a titolo gratuito
STAMPA Eurolit - Roma
Chiuso in tipografia il 7 novembre 2016
STAMPA ASSOCIATIVA
COPIA GRATUITA
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di Adolfo CAMILLI
Il Presidente dell’AVIS
Comunale di Roma,
Adolfo CAMILLI
Lettera del Presidente
Carissimi Amici, Donatrici e Donatori,
le vicissitudini della vita, a volte, ci mettono di fronte a scelte che non ci aspettavamo e che, nonostante tutto,
ci costringono a rimetterci in gioco.
È quanto accaduto recentemente a seguito delle dimissioni del mio predecessore, rassegnate per motivi strettamente personali, che hanno determinato la mia elezione alla carica di Presidente, votata all’unanimità, per riprendere il timone della nostra AVIS e condurla, con l’aiuto di un valido equipaggio composto dagli attuali dirigenti, dai volontari, da tutto il personale di sede e dallo staff donazioni, alla naturale scadenza del quadriennio
dal quale scaturirà, con l’Assemblea di fine febbraio 2017, il nuovo Consiglio Direttivo.
Certo gli impegni saranno tanti col primo rappresentato dalla prossima Festa del Donatore: un importante momento associativo e una splendida occasione per ritrovarci tutti insieme e fare veramente festa a tutti Voi, cari
Donatori, che con il Vostro silenzioso e generoso gesto di grande solidarietà umana sopperite alle esigenze ematiche degli Ospedali, onorando nel modo migliore il messaggio che la nostra Associazione da ben 89 anni, per opera del Fondatore Vittorio Formentano, si prodiga di diffondere in Italia e all’Estero.
L’occasione delle prossime festività natalizie è propizia per formulare a tutti Voi e alle Vostre famiglie i più sinceri auguri di ogni bene! Al tempo stesso, invitiamo tutti coloro che desiderano avvicinarsi all’attività
dell’Associazione, avendo a disposizione del tempo e delle professionalità, a presentare la relativa domanda di adesione, inviando il proprio curriculum.
È sicuramente importante donare il sangue ma è altrettanto vitale promuovere l’ingresso di nuovi volontari e
dirigenti per poter gestire al meglio un’associazione la cui conduzione, con le regole dettate da nuovi criteri fiscali
e sanitari, diventa sempre più impegnativa: da qui l’esigenza di disporre di forze volontaristiche dotate anche di
particolari attitudini ed esperienze che ci facciano stare al passo coi tempi, specialmente nel grande mondo della
comunicazione.
In futuro vivremo sicuramente le difficoltà connesse a una popolazione che invecchia e che, anche a seguito dell’arrivo di migranti da altre aree del mondo, potrebbero creare ostacoli alla donazione e anche problemi di tempo
libero dovuti al particolare momento che l’Italia e l’Europa tutta
stanno vivendo.
Un particolare ringraziamento mi sento in dovere di rivolgere ai donatori provenienti da altre nazioni che hanno risposto ai nostri inviti e che, anche a motivo della donazione del sangue, si sentono parte integrante della nostra Città e delle sue necessità, non dimenticando che uno
dei tanti pregi del nostro Paese è quello di assicurare l’assistenza sanitaria a tutti indistintamente.
Infine un invito: stateci vicino, segnalateci prontamente le inefficienze in
modo da poter intervenire, ma dateci anche notizia delle cose che funzionano…
per gratificarci, sì per gratificarci, per condividere la gioia di appartenere
ad una grande famiglia solidale: l’AVIS.
Un caro saluto. S
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Dott. Maurizio ROSATI
Ore 3.36 del 24 agosto 2016,
Responsabile Area
Sanitaria di AVIS
Regionale Lazio
la terra trema
n terremoto violento di magnitudo 6.0 con epicentro tra i comuni di Accumoli ed Amatrice e
con ipocentro a 4 km, sveglia tutto il centro
Italia. L’immane tragedia ha messo in evidenza come in
talune circostanze sia evidente e, nello stesso tempo importante, l’opera di solidarietà e di aiuto che la nostra
nazione può mettere in campo per assistere le sventurate popolazioni colpite da questi eventi calamitosi. Oltre
all’attività di enti istituzionali preposti all’emergenza
(protezione civile, esercito, forze dell’ordine, ecc.), è da
sottolineare il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato radicate sul territorio insieme all’opera prestata da
soccorritori volontari giunti sui luoghi devastati dal terremoto e provenienti da svariati posti d’Italia. Queste figure hanno contribuito a prestare i primi soccorsi a molti sventurati scavando con le loro mani tra le macerie di
quelle case che formavano i paesi di Amatrice, Accumoli,
Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e le loro numerose frazioni per recuperare le persone decedute e i feriti
più o meno gravi successivamente indirizzati verso gli
ospedali limitrofi e ad organizzare i primi campi di accoglienza per i superstiti.
E l’AVIS?
Trovandomi a trascorrere le ferie in prossimità delle zone terremotate in breve tempo ci si è resi conto della
gravità della situazione ed immediatamente è scattata
l’emergenza sangue gestita esclusivamente dall’AVIS.
Insieme all’AVIS Provinciale e Comunale di Rieti sono
stati presi contatti con la presidenza Regionale, con
l’AVIS Provinciale e Comunale di Roma invitando i rispettivi presidenti ad organizzare raccolte di sangue in
accordo con i centri trasfusionali di riferimento dei grandi nosocomi della Capitale. Nella stessa giornata di
mercoledì 24 anche le altre consorelle provinciali del
Lazio si sono mobilitate per raccogliere sangue.
L’intera rete avisina laziale in questa triste circostanza ha
svolto la sua attività con grande professionalità ed impegno: con numerosi appelli alla donazione passati attraver-
U
so i mass media, per via telematica, con il sito e i social
networks dell’AVIS Lazio, e con la chiamata diretta dei donatori dalle sezioni comunali. L’attività profusa dalla nostra Associazione, insieme alla disponibilità da parte delle
strutture sanitarie ospedaliere, hanno permesso la raccolta di sangue ininterrotta nelle 48 ore seguenti l’evento si-
smico. Alle ore 17.00 del 25 agosto è terminata l’emergenza sangue. Nei cinque giorni successivi al sisma nella
nostra regione son state raccolte più di 9000 sacche di
sangue. A distanza di qualche mese dalla tragedia mi sento di ringraziare a nome delle popolazioni terremotate tutti gli amici dell’AVIS laziale che ci sono stati molto vicini, il
suo presidente Viceré che personalmente, in più di un’occasione, ha portato la propria solidarietà e quella dell’intero movimento avisino Regionale visitando le zone terremotate ed in modo particolare la città di Amatrice, sede di
una meravigliosa sezione comunale da sempre considerata un fiore all’occhiello dell’AVIS Provinciale di Rieti.
Questa triste circostanza ha messo in evidenza l’efficienza
e il grande lavoro svolto dall’intero movimento avisino
Regionale: l’AVIS c’è, lo abbiamo dimostrato. Siamo anche
convinti che se la parte pubblica (politica regionale, strutture sanitarie) garantisse il potenziamento delle giornate
di raccolta (maggiore disponibilità di personale e mezzi,
raccolte pomeridiane da noi più volte sollecitate, come nei
giorni successivi al terremoto) si potrebbe raggiungere entro qualche anno nel Lazio quell’autosufficienza, in fatto
di sangue, che metterebbe la nostra Regione alla pari di
quelle attualmente più virtuose. S
Roma, il giorno dopo
il terremoto, fila di
donatori presso il centro
trasfusionale Umberto I
5
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di Basilio BIANCHINI
Il Consigliere
Basilio Bianchini
Quali gli effetti dell’immigrazione
sulla raccolta del sangue?
interrogativo riguarda, in questo caso, un quesito la cui formulazione appare semplice e scontata, perché evidente risulta il nesso tra l’andamento demografico e la raccolta del sangue a scopo terapeutico. Naturalmente molteplici sono i fattori che incidono sulla delicata attività di reperimento del sangue:
un’efficace campagna di informazione; un’intelligente
educazione scolastica; una normativa sanitaria non ot-
L’
tendere nel senso di un processo non lineare, non disciplinato e quindi non assorbibile secondo un fisiologico
e ordinato sviluppo demografico), eterogeneo e pieno di
incognite?
Il fenomeno, che potrebbe durare decenni e che vede il
nostro Paese come principale luogo di approdo e di permanenza in tutta Europa, inevitabilmente porta con sé
gravi problemi sociali e ambientali. Quello trattato in
tusa ma lungimirante. Aggiungerei, con qualche remora, l’attitudine e la sensibilità alla donazione su base socio-ambientale. Ma non c’è dubbio che lo sviluppo o il
declino della popolazione hanno un peso decisivo nel
successo o meno di un programma di incentivo alla donazione volontaria e gratuita del sangue. Nel caso
dell’Italia, l’incidenza dell’elemento demografico è problematico e foriero di gravi incertezze perché il fenomeno che si sta abbattendo su di noi è di eccezionale portata (qualcuno parla di esodo biblico) ed è incontrollato. Un incremento della popolazione allarga la base dei
potenziali donatori, ma pure quella dei bisognosi di trasfusione; anche se, credo, il saldo sarebbe comunque
positivo. Come dobbiamo valutare la prospettiva
dell’Italia quando l’aumento della presenza di persone
è il frutto di un contributo “innaturale” (aggettivo da in-
questa nota è uno degli aspetti della questione di cui ci
dobbiamo occupare. E soprattutto se ne devono occupare le autorità politiche e sanitarie, che devono capire
quali cautele adottare nell’avvicinamento dei nuovi arrivati, quando questi avranno conseguito uno status che
ne permetta l’accostamento alla donazione, quali criteri di selezione preliminare usare e infine quali esami aggiuntivi prevedere sulle sacche, dal momento che sono
ricomparse malattie da tempo da noi debellate.
Non mi iscrivo nella schiera dei pessimisti ad oltranza o
dei portatori di pregiudizi, ma in quella di chi assiste al
fenomeno con qualche (giustificata) preoccupazione e
con la convinzione che solamente un processo graduale, contenuto e ordinato di assorbimento immigratorio
può giovare ai vari campi della nostra società. Ivi compreso quello della donazione del sangue. S
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a cura del Comitato Medico
di AVIS Nazionale
I celiaci possono donare
sangue e se sì in quali condizioni?
a celiachia è una malattia dell’apparato digerente che danneggia l’intestino tenue e interferisce
con l’assorbimento dei nutrienti presenti negli
alimenti, tra cui il ferro.
Le persone affette da celiachia sono intolleranti al glutine, una proteina contenuta, per esempio, nel grano, nell’orzo e nella segale. Fino al 2005 le persone affette da
questa patologia non potevano donare sangue. Con il decreto del 3 marzo 2005, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale 85 del 13 aprile, il Ministero della Salute ha recepito le numerose istanze riportate dal Comitato
Scientifico dell’Associazione italiana celiachia alla Società
Italiana d’Immunoematologia e Medicina Trasfusionale.
Nell’allegato 3 dei “Protocolli per l’accertamento dell’idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti” si
afferma che la malattia celiaca, al contrario delle altre patologie autoimmuni, permette la donazione purché il donatore segua una dieta priva di glutine.
Il decreto 2 novembre 2015 (pubblicato in G.U. il 2812-2015) conferma esplicitamente questa possibilità
mantenendo il riferimento alla dieta priva di glutine
(all.3 A1.3 - vedi sotto).
L
In questi anni AVIS ha collaborato con l’Associazione
italiana celiachia promuovendo la donazione in alcune
loro specifiche pubblicazioni, come ‘Donna e Celiachia’
del 2015. Infatti, secondo le stime dell’ultima relazione
al parlamento del Ministero della Salute sulla
Celiachia, a fronte di circa 115.000 pazienti diagnosticate, sono ancora oltre 280.000 le donne celiache senza saperlo. La celiachia è infatti una malattia al femminile: le italiane che ne soffrono sono il doppio degli uomini, un esercito di 400.000 pazienti, che però nel
70% dei casi ancora ignora di non tollerare il glutine
ed è esposto a complicanze come osteoporosi, menopausa precoce, anemia o problemi di sterilità. S
CRITERI DI ESCLUSIONE PERMANENTE DEL DONATORE DI SANGUE ED EMOCOMPONENTI
(A PROTEZIONE DELLA SALUTE DEL DONATORE). IL DONATORE AFFETTO O PRECEDENTEMENTE AFFETTO
DA UNA DELLE SOTTO ELENCATE PATOLOGIE DEVE ESSERE GIUDICATO PERMANENTEMENTE
NON IDONEO ALLA DONAZIONE DI SANGUE O DI EMOCOMPONENTI
1 Neoplasie
Sono esclusi tutti i soggetti con storia di neoplasie maligne,
neoplasie ematologiche, neoplasie associate a condizioni
viremiche. Possono essere accettati donatori con storia di
carcinoma basocellulare o carcinoma in situ della cervice
uterina dopo la rimozione della neoplasia.
2 Malattie autoimmuni
Sono esclusi soggetti con malattia autoimmunitaria che
coinvolge più organi o anche monorgano se candidati a
procedure che prevedano la somministrazione di fattori di
crescita.
3 Malattia celiaca
Può essere accettato il donatore con malattia celiaca
purché segua una dieta priva di glutine.
4 Malattie cardiovascolari
Sono esclusi i soggetti con malattia coronarica -ivi compresi i
portatori di stent aortocoronarici- angina pectoris, aritmia
cardiaca grave, storia di malattie cerebro-vascolari, trombosi
arteriosa o trombosi venosa ricorrente. Possono essere
accettati soggetti con anomalie congenite completamente
guarite o corrette.
5 Ipertensione arteriosa
Sono esclusi i soggetti con ipertensione arteriosa non in
adeguato controllo farmacologico o con danno d’organo.
Possono essere accettati soggetti ipertesi in trattamento
farmacologico previa valutazione clinica complessiva.
6 Malattie organiche del
sistema nervoso centrale
Sono esclusi tutti i soggetti.
7 Trapianto di organo
solido, di CSE
Sono esclusi tutti i soggetti che hanno ricevuto il trapianto.
8 Diatesi emorragiche,
coagulopatie
Sono esclusi i soggetti con tendenza anomala all’emorragia,
o con diagnosi di coagulopatia su base congenita o acquisita.
9 Epilessia
Sono esclusi soggetti con diagnosi di epilessia in trattamento
anti-convulsivante, o con storia clinica di crisi lipotimiche e
convulsive. Possono essere accettati soggetti con pregresse
convulsioni febbrili infantili o forme di epilessia per le quali
sono trascorsi 3 anni dalla cessazione della terapia anticonvulsivante senza ricadute.
10 Affezioni gastrointestinali,
epatiche, urogenitali,
ematologiche,
immunologiche, renali,
metaboliche o respiratorie
Sono esclusi i soggetti affetti da tali affezioni in forma attiva,
cronica, recidivante o che abbiano permanenti danni d’organo
causati dalle affezioni indicate. Possono essere accettati
portatori eterozigoti di trait beta o alfa talassemico secondo i
criteri definiti nell’All. IV.
11 Diabete
Sono esclusi soggetti in trattamento con insulina. Possono
essere accettati soggetti con diabete compensato, che non
richiede trattamento insulinico.
12 Anafilassi
Sono esclusi dalla donazione i soggetti con una documentata
storia di anafilassi.
7
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di Marco CATELLA
Il Socio AVIS
Marco Catella
Gruppo donatori AVIS
Ministero Comunicazioni
l gruppo donatori Ministero Comunicazioni, attualmente Mise Dipartimento Comunicazioni, è nato il
18 novembre del 2003 e fu quasi una costituzione
obbligata poiché, anche se ero un donatore abituale ma
I
Parte del gruppo donatori AVIS
affiliato al Ministero
Comunicazioni
non iscritto a una associazione, quando si verificò la necessità di sangue per mio suocero che doveva essere
operato, non potendo donare personalmente avendolo
fatto solo due mesi prima per un collega, quando telefonai a diverse associazioni la risposta fu più o meno
la stessa: se non si è iscritti niente sangue anche se si
erano effettuate precedenti donazioni. Decisi quindi di
provare a costituire un gruppo e chiamai in AVIS, che mi
erano sembrati i più disponibili. Mi misero in comunicazione col Presidentissimo Adolfo Camilli che appena
ascoltate le mie intenzioni chiuse la telefonata e, come
nelle favole dei bambini, si materializzò nel mio ufficio
con armi e bagagli nel giro di cinque minuti e la nascita del gruppo, visto l’entusiasmo del Suo Capo, fu immediata.
Con Adolfo organizzammo una delle più belle “feste
del donatore” all’interno della nostra aula magna, con
tanto di concerto e totalmente gratuita poiché l’Amministrazione non pretese nulla.
Parlando di donazioni, che dovrebbero essere il pane
degli Avisini, all’inizio decidemmo che, essendo gli aderenti ancora un numero ristretto, ognuno donasse presso l’ospedale preferito. Poi iniziai ad avere un maggior
numero di contatti, anche con colleghi che non erano
più ministeriali ma anche delle
Poste Spa che vollero aderire, e
quindi cominciammo ad organizzare delle giornate di donazione all’interno del nostro
Ministero, a inizio gennaio e a
fine luglio, che sappiamo, sono
i periodi con maggior carenza
di donazioni.
Siamo riusciti a raccogliere anche 30 sacche giornaliere (da
un minimo di 13) proprio lo
scorso luglio poiché abbiamo
avviato il Gruppo delle Poste
Spa che ha assorbito parte dei nostri amici donatori.
Comunque il gruppo sta conseguendo risultati via via
più modesti per diversi motivi:
S in primo luogo, siamo ormai tutti anzianotti e qualcuno è andato in pensione;
S in secondo luogo, e questo è un fattore anche più rilevante, ci sono i rapporti problematici con i medici:
S - donatori che, a digiuno, sono stati fatti aspettare fino alle ore 13 e poi non hanno potuto donare;
S - esclusioni senza la minima elasticità, durante il colloquio, per qualsiasi motivo inerente la sempre più
stringente normativa.
S infine ci sono problemi riguardo le analisi che quando arrivano sono a volte incomplete, e mi astengo dal
riferire i commenti di chi si è recato presso l’ospedale dove confluiscono le nostre sacche.
Per questi motivi, riconducibili in ultima analisi alla scarsa considerazione per il donatore, che dovrebbe invece
essere la finalità primaria di tutto il Sistema Sangue, mi
sono dimesso da Consigliere. S
8
annoXIIInumero3(41)novembre2016
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di Raniero RANIERI
Il consigliere
Raniero Ranieri
Una donazione... alternativa, ma...
sempre altrettanto importante
iviamo in un contesto in cui le risorse derivanti
da fondi pubblici sono sempre più scarse e dove invece i bisogni da fronteggiare con le attività socialmente utili aumentano di giorno in giorno.
Dove le Istituzioni pubbliche sovranazionali e lo Stato,
nelle sue strutture centrali e periferiche, non riescono ad
arrivare “fortunatamente” esistono delle organizzazioni
(ONLUS) che grazie al contributo di fondi privati aiutano a superare le difficoltà delle persone in stato di indigenza. Molte di loro si prodigano molto a fronte di calamità naturali straordinarie nel campo della ricerca in
genere e/o svolgendo opera umanitaria di sollievo a situazioni di effettiva necessità sanitaria e alimentare.
Meritevole è la loro attività al verificarsi di eventi “eccezionali” di occuparsi dei bisogni che sono portati alla
nostra attenzione, con molta enfasi, dai “media” e che
richiedono un immediato intervento che fronteggi le
esigenze di chi si trova in oggettiva difficoltà… ma passato il momento “critico” ed emozionale non sempre
nella quotidianità, a fari spenti, segue altrettanta attenzione e sensibilità.
Straordinarietà e normalità sono due aspetti complementari tutti e due importanti che però non sempre trovano la stessa scrupolosità “operativa”.
Volontari (veri) non si nasce si diventa, e noi donatori si
sangue lo sappiamo bene perché con il nostro gesto
gratuito, anonimo e consapevole contribuiamo periodicamente, con il nostro spirito di altruismo e solidarietà,
ad alleviare le sofferenza dei meno fortunati.
Possiamo fare altro? Ci sono altre prassi che volendo
potremmo seguire? Si possiamo!
1. dedicando parte del nostro tempo libero alle iniziative dell’associazione;
2. destinando il nostro 5 x 1000 all’associazione;
3. destinando lasciti testamentari all’associazione (testamento solidale).
Desidero soffermarmi sull’ultimo punto, noi dell’AVIS
Roma siamo una ONLUS, per invitare tutti ma in par-
V
ticolare le persone che non hanno eredi diretti e che
non sanno a chi lasciare, anche solo parzialmente, i propri beni a designarci quali loro legatari e beneficiari.
Lasciare volontà testamentarie è un atto di
responsabilità che troppo spesso dimentichiamo ed è una dichiarazione di volontà non
vincolante che può essere modificata o revocata in qualsiasi momento durante la vita.
Essere ricordati nel tempo, non solo
dagli amici e parenti più stretti, ecco
quello che offriamo a chi ritiene di darci fiducia.
La nostra Associazione vive di rimborsi
pubblici derivanti dalle attività di chiamata
e di raccolta del sangue per conto dei centri
trasfusionali nel pieno rispetto delle normative di
legge. Tali rimborsi, ahimè, non sono più sufficienti per realizzare tutte le attività previste dalla nostra
“mission” che prevede, oltre al soddisfacimento delle
esigenze sanitarie dei malati, anche la tutela della salute del donatore.
Alcune delle attività che vorremmo implementare con il
vostro aiuto sono:
S stampa di materiale informativo sulla donazione del
sangue da distribuire sul territorio;
S maggiore presenza associativa sul territorio per promuovere la cultura del dono del sangue;
S acquistare nuovi automezzi ed attrezzature per riuscire a soddisfare tutte le richieste dei gruppi organizzati per le giornate di raccolta sul territorio;
S apertura (e gestione) di un centro fisso associativo di
raccolta del sangue.
In conclusione, avere la possibilità di poter accedere a
fondi “straordinari” ci permetterebbe di svolgere più serenamente la nostra attività e guardare al futuro con
più ottimismo.
Siamo certi di aver aperto una breccia nel vostro cuore,
grazie anticipatamente per quanto farete! S
e
n
e
i
t
conuismo
altr
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Il dono più bello
Impressioni di una donatrice anonima sulla donazione in aferesi
ggi voglio parlarvi di un nuovo modo di donare il sangue. Questo modo, in fondo, non è
poi tanto nuovo perché risale alla fine degli
anni ‘70, ma è ancora poco conosciuto ed ha subito
O
anch’esso, come la donazione tradizionale, una costante evoluzione grazie al progredire delle tecnologie.
Di solito l’invito ad effettuare questo nuovo tipo di do-
nazione è rivolto a chi è già donatore da un po’ di
tempo, per via soprattutto della maggior durata di tale procedura.
Voglio provare a donare in questo modo ora che ho
superato del tutto la paura dell’ago e che mi sono abituata alle normali donazioni di 7-8 minuti. Una cordiale dottoressa mi dice che non sarò affatto pentita
di questa scelta: spero tanto che alla fine non dovrò
darle torto.
Quando si è donatori da un po’ di tempo si riconoscono tutte le fasi che precedono la donazione e si conoscono bene gli operatori addetti al reparto trasfusionale, poi si finisce anche con l’essere riconosciuti
da loro, tanto che si crea un’atmosfera sempre più familiare. La sala donazioni, che la prima volta mi aveva
messo addosso un po’ di fifa, adesso mi sembra una
sala per la conversazione… e quanta gente simpatica
s’incontra ad ogni donazione!
Dimenticavo di dirvi che questa “nuova” donazione è
detta “per aferesi” perché consiste nel separare i vari
PLASMAFERESI
Quantità:
si possono prelevare fino a 700 ml. di plasma per singola donazione.
Durata:
il prelievo di per se stesso ha una durata tra 40 e 50 minuti, dal tuo arrivo alla
tua uscita saranno necessari circa un’ora.
Conservazione:
il plasma raccolto viene immediatamente congelato e può essere conservato fino a 24 mesi.
Intervallo di donazione:
bisogna rispettare un intervallo tra le donazioni di plasma di 14 giorni. La donazione di plasma si effettua, di norma, su appuntamento.
A cosa serve il plasma?
il plasma può essere utilizzato in due forme: quella destinata all’uso clinico o
quella sotto forma di prodotti farmaceutici, dopo frazionamento da parte dell’industria. Ne beneficiano soprattutto i grandi ustionati, gli emofilici, i pazienti
che soffrono di disturbi della coagulazione o deficit immunitari gravi, di malattie neurologiche ed epatiche.
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OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,
NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
componenti del sangue già durante la fase della donazione con la possibilità di donare uno o più componenti in varie combinazioni tra loro. Grazie a dei separatori cellulari di ultima generazione, veri e propri computer, è possibile personalizzare la donazione in base
alle caratteristiche ematologiche del donatore: impostati alcuni suoi dati analitici, la macchina stessa consiglia le opzioni possibili ed i prelievi ideali per ciascun
donatore.
Anche il mio vicino di donazione mi tranquillizza garantendomi che la maggior durata è l’unico inconveniente della donazione per aferesi. Inconveniente fino
ad un certo punto, perché dà l’opportunità di fare la
conoscenza con tanta gente: così scambio due parole
con i presenti: dal dottore che, in pensione, continua la
sua lodevole missione come donatore e come volontario trasfusionista al mio affabile dirimpettaio, se la
smette un attimo di familiarizzare con la giovane infermiera. Anche qualche goccia di pioggia mi fa pesare meno la maggior permanenza sulla poltrona della
donazione: chissà, magari se mi trattengo un po’ di
più, quando esco avrà smesso di piovere…
Intanto ne approfitto per dirvi che con le procedure
emoferetiche è possibile raccogliere emocomponenti
in misura maggiore e di più alta qualità rispetto ad
una donazione tradizionale. Per esempio è possibile
raccogliere anche 700 ml di plasma, di cui c’è molto
bisogno, quasi il triplo rispetto ad una comune donazione, e ciò senza che il donatore ne risenta perché gli
viene somministrata della soluzione fisiologica compensativa. Anche per i globuli rossi è possibile aumentarne la quantità e, con sofisticate procedure rivitalizzanti, migliorarne la qualità. Se poi, ad esempio, il donatore non è particolarmente ricco di globuli rossi, è
possibile che doni solo plasma o piastrine, singolarmente o combinati: così possono donare anche soggetti che fino a ieri venivano esclusi, col vantaggio,
inoltre, che il recupero totale per il donatore - e quindi la frequenza in cui è possibile donare - è ridotta ad
un solo mese!
No, non sono affatto pentita di questa scelta, anche se
vedo che molti colleghi donatori si stanno sbrigando
molto prima di me: come posso dar torto alla dotto-
Macchinario per la
donazione in aferesi
ressa se penso che con questa tecnica è possibile raccogliere anche 6-7 volte e forse più piastrine di quelle
che si raccolgono con una donazione tradizionale?
Sapete che i bambini affetti da leucemia, a causa delle cure a cui sono sottoposti, subiscono tra l’altro, una
fortissima riduzione di piastrine?
È fondamentale per loro ricevere consistenti “pappe
piastriniche” ed è anche importante per evitare problemi (specie di rigetto) che ricevano tali piastrine dal
minor numero possibile di donatori, cosa che può avvenire solo se ogni donatore ne può donare molte di
più.
Ecco che termina la mia donazione (40 minuti): sicuramente è valsa la pena fare qualche sacrificio in più;
mi sono convinta, anzi, di quanto mi dicevano, che la
donazione per aferesi è la donazione del domani.
Mi avvio verso la saletta della ristorazione dopo aver
già assaporato un caffè inaspettatamente eccezionale.
Ma chi l’ha preparato?... Don Matteo?! Ma non se
n’era andato in pensione?
Come si fa a non voler tornare in un luogo dove c’è
gente che continua, come volontaria, a svolgere un’attività nell’interesse di tutti.
Intanto è rispuntato il sole, quasi che ci fossimo dati
appuntamento all’uscita.
C’è sempre il sole dopo un dono così bello! S
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di Eugenio FRATTURATO
Eugenio Fratturato,
Presidente dell’AVIS
Provinciale di Roma
Finalmente l’AVIS Provinciale
di Roma è riuscita a dotarsi
di una Autoemoteca!!!
Buone notizie per l’AVIS Provinciale
ono molto soddisfatto perché abbiamo ottenuto
la concessione dell’Autoemoteca di proprietà
della ASL ROMA 6 in comodato d’uso per diversi anni. L’acquisizione di questo veicolo darà la possibilità all’AVIS Provinciale di svolgere l’attività di rac-
S
colta nelle località in cui le
AVIS presenti non hanno la
PROVINCIALE DI ROMA
possibilità di usufruire dei
SIMT di riferimento, in quanto gli stessi sono carenti di
personale medico ed infermieristico, oppure perché
non hanno ottenuto dalla Regione Lazio l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento istituzionale per
la raccolta del sangue.
Abbiamo attraversato la complicata fase delle autorizzazioni e degli accreditamenti istituzionali dei Punti di
Raccolta Temporanei, gestiti dalle AVIS, che ci ha visto
impegnati nei lavori di adeguamento ai requisiti strutturali e tecnologici, con grandi difficoltà organizzative e
finanziarie. Ad oggi stiamo ancora ricevendo, da parte
del CRS, verifiche e controlli dei Punti di Raccolta accreditati che, soprattutto nella zona della ASL RMG, risultano essere inferiori alla capacità di produzione di sacche di sangue da parte delle AVIS presenti.
Pertanto l’Autoemoteca garantirà alle AVIS la programmazione e l’organizzazione delle raccolte di sangue, nel
rispetto del calendario annuale che viene
presentato ed approvato dai SIMT di riferimento. Il mese scorso l’Autoemoteca
è stata portata presso una autofficina
specializzata nel settore, che ha provveduto ad apportare le dovute modifiche,
sia interne che esterne, per l’adeguamento del mezzo ai requisiti strutturali,
tecnologici e qualitativi previsti dalle normative vigenti in materia.
Al suo interno, l’Autoemoteca deve essere dotata di tutti gli arredi, attrezzature sanitarie ed informatiche, per agevolare il collegamento VPN con il sistema
informatico EMONET, distinto per ogni
SIMT presso il quale l’Avis consegnerà le
sacche di sangue raccolte.
La fase più complessa del percorso per l’accreditamento dell’Autoemoteca è quella della predisposizione di
tutta la documentazione (regolamento, DVR, relazioni,
ecc.) necessaria per la presentazione dell’istanza di autorizzazione all’esercizio dell’Unità di Raccolta Mobile
Provinciale.
Il conseguimento dell’accreditamento permetterà finalmente alle AVIS di svolgere la propria attività di raccolta del sangue in maniera più efficace, incrementando la
produzione di sacche di sangue, indispensabile per il
raggiungimento dell’autosufficienza nel territorio della
Provincia di Roma. S
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di Fulvio VICERÈ
Relazione di fine mandato 2013 - 2017
Fulvio Vicerè, Presidente
AVIS Regionale Lazio
“le visioni, il lavoro, le speranze”
uattro anni di intenso lavoro: anni entusiasmanti, densi di soddisfazioni anche inaspettate, non privi di alcune disillusioni per sviluppi che tardano a maturare e consolidarsi.
Un periodo istituzionale breve, per i tempi amministrativi e gestionali della nostra Associazione, eppure sufficiente per raggiungere obiettivi complessi, realizzare
attività, attivare innovativi processi politici e di partecipazione.
Questa relazione, pur in forma sintetica, racconta la concreta dimensione di quanto realizzato, in una rappresentazione di insieme che
rende giustizia alla mole di lavoro svolto in
una “stagione” difficile. Ciò è stato possibile
per l’impegno e la competenza di Consigli
Direttivi e di Esecutivi molto coesi sulle scelte, ma soprattutto è frutto della straordinaria dedizione e del
competente impegno di una organizzazione associativa che, in pochi anni, è stata operativamente in grado
di attivare e gestire con rigore e puntualità progetti,
iniziative e risorse umane.
Per un’AVIS dalle tante normative di riferimento e dalle molteplici iniziative da realizzare, non era certo questa la dimensione e qualità di un bilancio di fine mandato realisticamente ipotizzabile.
L’unanime consenso del Consiglio e dell’Esecutivo alle
proposte, un’utile e necessaria destinazione di fondi,
una concreta collaborazione con le AVIS Provinciali e le
altre strutture periferiche, sono state le condizioni iniziali che hanno permesso di raggiungere questi risultati. Ovviamente il percorso non è stato semplice, né privo di ostacoli e di qualche sconfitta, ma abbiamo rilanciato, con determinazione e coerenza, i nostri prioritari
obiettivi di un progetto di solidarietà sociale, senza mai
rinunciarvi.
Abbiamo dovuto fare meglio e di più per ottenere dignità e credibilità associativa: per questo abbiamo ricercato, con convinzione ed umiltà, alleanze ed accor-
Q
di con tutti i soggetti attivi del territorio e questo eccesso di operosità ci ha indotto, talvolta, anche in errori e difficoltà, perché abbiamo tentato sempre di essere laboratorio di sostenibilità nel e per l’Associazione,
con i rischi e le contraddizioni che tutto ciò comporta.
Tantissime persone di tutte le età sono state l’anima, le
idee, le braccia: una variegata e creativa comunità che
ha collaborato con AVIS Lazio per “scrivere” autentici
materiali per l’intera Associazione.
Provare a mettere in piedi un programma “nuovo” ed
una strategia operativa ha significato anche e soprattutto “conoscere e capire” le gestioni precedenti, basate principalmente sulla conduzione del quotidiano e
che non tenevano conto di scelte programmatiche a
largo raggio. La necessità di presentare una proposta
organizzativa diversa e condivisa ha fatto sì che si cercassero i filoni fondamentali sui quali proporre motivazioni, approfondimenti e soluzioni ai bisogni.
La strada intrapresa non è stata priva di difficoltà e la
si può riassumere in questi punti.
1) I percorsi politici iniziati (incontri con dirigenti per
una volontà di cambiamento, per costruire alleanze, un
Momenti assembleari
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OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,
NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
programma condiviso dalla base) sono stati costruiti su
scelte associative comuni attraverso incontri con i
Presidenti Provinciali e con le varie strutture della
Regione: il tutto ha portato alla costituzione delle Aree,
e dei “gruppi di lavoro”.
2) Si è privilegiata la proiezione, verso l’esterno, di
un’immagine di AVIS Lazio diversa, maggiormente
orientata ad un’operatività funzionale, frutto questo di
innumerevoli incontri con: AVIS Nazionale; Centro
Nazionale Sangue; Centro Regionale Sangue; la
Regione; il Civis e le altre Associazioni di settore.
consulta giovani), mentre i pregressi incontri itineranti
hanno avvicinato il regionale alle strutture territoriali
per farsi conoscere ma soprattutto per conoscere (corsi su: “legislazione, gestione dei gruppi e del conflitto”;
“legislazione trasfusionale e realtà associative”). In
concomitanza si sono realizzati tre Seminari su “dati
Sistra e mappatura, decreto U00207”, “la NAT, il
Plasma e il Sistema Qualità nelle UdR”, “le nuove
Linee-Guida per la selezione del donatore, le officine
Trasfusionali, Accreditamento-Programmazione-Coordinamento”.
3) Attraverso la riscrittura
dello Statuto e del relativo
Regolamento di attuazione, della
scrittura dei Regolamenti delle
riunioni di Consiglio, delle Aree
Dipartimentali, dell’utilizzo del
Logo e del Regolamento della
Consulta Giovani, si è arrivati alla
Assemblea Straordinaria per l’elezione di Sindaci Supplenti e
Collegio Probiviri, alla Assemblea Straordinaria per l’approvazione dello Statuto associativo, alle Assemblee ordinarie di Bilancio.
4) Con l’acquisizione della sede associativa regionale
(in cui si è definito anche il rapporto dell’addetto alla
segreteria) la nostra identità si è rafforzata, dando stabile respiro alle presenti e future iniziative formative
(corso di formazione sullo statuto, la giurisdizione e la
simulazione di un consiglio; corso di formazione per
5) In ambito di comunicazione, fondamentale è stata sicuramente la realizzazione del Sito Web che, anche attraverso le conferenze stampa pre-assemblee con il
Centro Regionale Sangue, le interviste con Rai Tre e
Mediaset, con Radio nazionali e locali, la produzione di
materiali di propaganda, ha dato visibilità alla nostra
struttura regionale. Visibilità già iniziata con l’offerta dei
due convegni: “latte e sangue, i liquidi della vita” e il
“Meeting Giovani sull’alimentazione”. Queste ultime
due iniziative hanno cercato di coinvolgere e convogliare interessi diversi, sia all’interno che all’esterno dell’associazione stessa.
6) Importante infine è stata la presentazione di Progetti
obiettivo per richieste di finanziamenti e del Progetto
per il Servizio Civile Nazionale.
7) Ci siamo purtroppo trovati anche a dovere fronteggiare e gestire un’emergenza, quale quella del terre-
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moto, che ha interessato direttamente e pesantemente
il territorio reatino. Le realtà locali hanno sentito di non
essere sole a dovere affrontare il disastro, che la struttura regionale era concretamente presente al loro fianco. Altra emergenza sangue, che precedentemente ci
ha coinvolti, è stata quella dello scontro ferroviario in
Puglia.
Incontri di lavoro, convegni e corsi sono stati le attività
privilegiate dai nostri interventi: una visione integrata
ed organica per una innovazione e condivisione sono
stati il valore aggiunto.
Abbiamo svolto tante azioni di stimolo alle AVIS meno
organizzate attraverso una visione di forte sussidiarietà
e solidarietà associativa. La nostra proposta organizzativa sta così contribuendo a ricostruire coesione, orgoglio di appartenenza e speranza nel futuro.
Ricostruire una motivazione di AVIS, utilizzando le
esperienze per concretizzare una pratica costruttiva, è
stata una delle idee su cui si è impostato il lavoro, veicolando l’idea che passare da una cultura del fare ad
una cultura del progettare può sicuramente aiutare a
concretizzare qualcosa di nuovo e di veramente utile
per l’Associazione.
Concretizzare la “governabilità” di AVIS Lazio significa
costruire una sinergica interazione tra AVIS Lazio e le
strutture decentrate.
Un’altra tematica affrontata è stata la ridotta disponibilità economica di AVIS Lazio rispetto alle necessità.
Concretizzare un lavoro di insieme, attraverso stipule
di convenzioni o protocolli, con privati e Istituzioni in
genere, sarà sempre una ulteriore garanzia di rispondere concretamente alla realtà.
Lavorare in rete con l’intera Associazione regionale è
sempre più indispensabile.
Idee, persone, metodologie,
ORGANIGRAMMA DELL’AVIS LAZIO
conoscenze non possono es(mandato 2013/2017)
sere e restare patrimonio di
una singola struttura e dialoPresidente: Fulvio Vicerè
gare con il territorio costiVice Presidente Vicario: Marco Fioravante
tuirà quel patrimonio comuVice Presidente: Roberto Fantauzzi
ne, base di una crescita posiSegretario: Mauro Marinelli
tiva. Idee, persone, iniziative,
Tesoriere: Arcangelo Palmacci
materiali e metodologie
Consigliere Responsabile Area Politiche Org.
hanno consentito ad AVIS
e Sviluppo Ass.: Roberto Andrelli
Lazio di essere riconosciuta,
anche dalle Istituzioni, come
un riferimento credibile.
In un’organizzazione che
vede attraverso i rinnovi
delle cariche la sostituzione
delle persone negli incarichi, è importante la stabilità
del progetto e della relativa
metodologia, fermo restando la libertà di ulteriori scelte legate ai cambiamenti. È
pertanto necessario agire
affinché venga confermato
e continuato quanto impostato in questi quattro anni.
Questo nostro tempo, che
vede evoluzioni e cambiamenti succedersi con sempre
maggior rapidità, obbliga
tutti noi a rimodellare continuamente idee, proposte,
iniziative. AVIS Lazio ha il dovere/diritto di “accompagnare” i dirigenti associativi a
costruire un futuro migliore
affinché i processi innovativi
vengano condivisi, vissuti e
diffusi nella quotidianità. S
Consigliere Responsabile Area
Politiche Sanitarie: Maurizio Rosati
Consigliere Responsabile Area
Politiche Formative: Vittorio Patera
Consigliere: Francesco Amerighi
Consigliere: Nicoletta Iacomelli
Consigliere: Francesco Marchionni
Consigliere: Vincenzo Piccaro
Consigliere: Tiziana Calcagni
Consigliere: Eugenio Fratturato
Consigliere: Paolo Giansanti
Consigliere: Raniero Ranieri
Consigliere: Riccardo Mauri
Consigliere: Alessandro Rinaldi
Consigliere: Donatella Selis
Collegio dei Revisori dei Conti
Presidente: Carlo Quattrocchi
Componente: Antonio De Paola
Componente: Giancarlo Bruti
Collegio dei Probiviri
Presidente: Marcella Alfé
Componente: Alessio Colotti
Componente: Gabriele Pepe
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di Marina SOGLIANI
Studenti e volontariato,
i cittadini del domani
(La riforma della Scuola spiegata dal Ministro Giannini)
Stefania Giannini, Ministro
dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca
a nuova riforma della scuola prevede 3 miliardi
all’anno in più. Eppure l’impegno economico per
l’istruzione italiana non appare mai abbastanza
poiché c’è sempre tanto da fare.
L
st’obiettivo, dimostrando una forte sensibilità e disponibilità ad attivare una collaborazione costante nella
formazione dei nostri ragazzi, per farli crescere non solo studenti ma anche cittadini. La cultura del dono,
Quanto è d’aiuto avviare collaborazioni esterne
come il MIUR fa con AVIS Nazionale?
«Grazie alla forte convinzione del governo, la scuola è
tornata al centro del dibattito pubblico con una massiccia agenda di proposte di cambiamento. Non abbiamo investito solo soldi per mettere in sicurezza gli
edifici e renderli più accoglienti ed efficienti. Abbiamo
messo in campo una serie di innovazioni didattiche ed
educative per una scuola più moderna, capace di preparare gli studenti alle sfide del tempo in cui viviamo
e di motivare gli insegnanti nella loro missione all’interno delle classi e della società. La Buona Scuola, il
Piano Nazionale Scuola Digitale e tutti gli altri interventi fin qui promossi sono accomunati dall’idea di
fondo di una scuola aperta al mondo esterno, con
un’alleanza educativa e un partenariato didattico condiviso con le realtà del territorio. AVIS ci aiuta in que-
l’attenzione all’educazione sanitaria, la generosità
esercitata con la consapevolezza di avere un ruolo nella società sono valori che vanno diffusi nelle scuole,
anche con attività fuori dalla classe. Il protocollo triennale AVIS-MIUR sancisce questa nostra sinergia.»
Con la riforma, tutti coloro che frequentano il
triennio delle superiori dovranno svolgere stage in azienda per l’alternanza scuola-lavoro.
Sarà un bel grattacapo per i capi d’istituto dover collocare i ragazzi. Come valuta questa opportunità?
«L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria negli ultimi
tre anni della scuola superiore, è una delle novità più
qualificanti della nostra riforma e, come ogni novità,
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OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,
NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
richiederà necessariamente una prima fase di adattamento. Parliamo di un milione e mezzo di ragazzi, a
regime, chiamati ad effettuare periodi di apprendimento pratico non solo in azienda, ma anche in enti
pubblici o musei.
Serve dunque una responsabilità sociale profonda e
diffusa da parte delle strutture che ospiteranno i ragazzi. Ci sono già molti esempi positivi in tutta Italia
che vanno in questa direzione e soprattutto rendono
contenti gli studenti di imparare cose nuove in maniera nuova. Solo con un collegamento più forte con il
Donazione di sangue presso un Istituto scolastico
mondo del lavoro, non solo privato, e una buona capacità di orientamento dei nostri studenti nella scelta
del proprio percorso formativo, riusciremo a combatte-
re la disoccupazione giovanile. L’alternanza è una leva
che agisce su entrambi i fronti.
L’avvio sperimentale dell’alternanza scuola-lavoro è
stato intenso e ha richiesto un grande impegno da parte delle scuole. Ma l’entrata a regime del sistema dell’alternanza e la collaborazione con tutte le realtà del
mondo del lavoro costituiranno una grande opportunità per studenti, docenti e dirigenti scolastici, non un
grattacapo.»
Sono quattro i progetti di AVIS in corso nelle
scuole italiane, a partire dalla scuola dell’infanzia: ha da suggerire nuovi temi che l’associazione potrebbe affrontare con gli studenti?
«Proprio l’alternanza scuola-lavoro rappresenta la
prossima sfida da affrontare insieme, immaginando
percorsi e modelli formativi ispirati agli stessi principi
che ci hanno accompagnato fin qui. Anche il mondo del
volontariato può offrire opportunità di inclusione ed
apprendimento. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi vedranno il loro percorso formativo arricchirsi se introdotti alle competenze specifiche del settore no profit,
alla promozione e alla gestione efficace dell’immenso
flusso di generosità che il nostro Paese ha sempre saputo alimentare. Con il suo capillare radicamento territoriale, AVIS saprà rappresentare un punto di riferimento di valore anche in questa sfida comune». S
PER GENTILE CONCESSIONE DI AVIS SOS
Nell’ambito del protocollo d’intesa fra MIUR e AVIS (18 aprile 2015), AVIS ritiene di poter continuare ad offrire alla Scuola Italiana un’ulteriore opportunità di servizio che vada al di là di quelli
che sono i singoli progetti educativi, portati avanti da numerosi anni in tutte le Scuole Italiane e che
già hanno ricevuto unanimi consensi per la valenza educativa ed il rigore scientifico con cui sono
stati affrontati i temi relativi alla solidarietà e al benessere dello studente.
Temi sempre affrontati non nell’ottica di diffondere il messaggio culturale positivo della donazione
del sangue, ma quello del sano stile di vita che sottende alla decisione consapevole di essere donatore di sangue e, soprattutto quella della solidarietà tout-court che dovrebbe sovrintendere al nostro agire quotidiano di educatori e di persone consapevoli dell’importanza del bene comune rispetto a quello individualistico.
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Festa del donatore
elenco dei donatori benemeriti
Prima o poi è capitato a tutti di partecipare a incontri di vecchi compagni di scuola, commilitoni, colleghi di
lavoro, sportivi etc. Ecco… nella festa del donatore del 12 novembre, presso l’Aula Magna di Lettere e
Filosofia dell’Università Roma Tre in via Ostiense 234, ci si incontrerà tra donatori avisini di sangue.
Premi, spettacolo, intrattenimento e rinfresco, questo il ricco programma dei soci dell’AVIS di tutte le età, che
sono poi portatori degli stessi valori di solidarietà e altruismo, e quindi… lunga vita alle Nostre Feste che ci
portano a stare insieme e a condividere gli stessi ideali.
Si elencano qui di seguito i donatori di sangue dell’AVIS benemeriti.
DISTINTIVO
ORO
DISTINTIVO ORO
E DIAMANTE
DISTINTIVO IN
ARGENTO DORATO
Drago Massimo
Emiliani Giancarlo
Blasi Renato
Alivernini Maurizio
Epifani Gianluca
Burchi Gianluca
Altobelli David
Farinelli Mario
Cecchini Tiziano
Alunno Mario
Fortuna Gianfranco
Centini Maurizio
Amabile Antonio
Franceschi Massimo
Colapietra Maurizio
Angeletti Davide
Franceschini Federico
D’alessio Roberto
Balzanelli Alfredo
Gabrieli Fabrizio
De Sanctis Lino
Benedetti Paolo
Giammetti Stefano
D’erme Marco Maria
Burocchi Fabrizio
Gianfermi Valter
Di Francesco Leonello
Campetto Maria Luisa
Girardi Ivan
Fantauzzi Roberto
Campetto Maria Claudia
Grignoli Adelfina
Nardoni Vittorio
Ferrigno Luigi
Caponera Fabrizio
Guglielmi Anna Maria
Pierangeli Paolo
Genova Alessandro
Cappuccilli Roberto
Lapenna Claudio
Giustiniani Roberto
Carfora Vincenza
Leanza Antonio
DISTINTIVO ORO
E SMERALDO
Manca Stefano
Carrarini Paolo
Leone Simonetta
Mancini Mario
Cazzani Andrea
Lombardi Fabio
Ciavarella Marco Maria
Marroni Valter
Cerri Ornella
Lombardozzi Amedeo
Gaglioppa Pierluca
Menichetti Claudio
Cimaglia Fabio
Loreti Luigia
Mantovani Mauro
Mercuro Antonio
Cioce Angela
Lucchetti Leonardo
Ottaviani Fabio
Cocco Francesco
Manfredi Giancarlo
Spinetti Giuliano
Coppola Vincenzo Massimo
Mei Giuliano
DISTINTIVO ORO
E RUBINO
Tanzilli Renato
Cottignoli Giuseppe
Moretti Massimo
Amoroso Cosimo
Tasciotti Andrea
Culoma Salvatore
Morrone Silvio
D’Emidio Gianpiero
Terenzi Pietro
D’arcangeli Mauro
Ottaviani Maurizio
Di Nardo Emidio Ernesto
Tuzzi Fabio
D’emidio Simone
Petrucci Claudio Benedetto
Michelangeli Marco Valerio
Verna Falco
Dessena Franco
Pica Maurizio
Pulcinelli Giuseppe
Vita Paola
Di Croce Sante
Piciacchia Pietro
Visconti Cristina
Zacco Francesco
Di Giacinto Roberto
Pierucci Claudio
Diofebi Virgilio
Quattrocchi Gaetano
Zeggio Stefano
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OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,
NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
Roma Daniela
Bussi Giorgio
Furcas Daniele
Pulcinelli Ascanio Patrizio
Romanelli Pietro
Calabrese Maria Elisabetta
Gasparoni Federica
Quarta Donato
Rossi Aldo
Capodiferro Andrea
Giardini Anna
Ragnoni Ennio
Salamandra Andrea
Carnevale Marco
Gorietti Daniela
Rapisarda Salvatore
Santanelli Annalisa
Cavazzino Vincenzo
Hyso Merita
Rinaldi Sergio
Severini Roberto
Cazzani Andrea
Iacoboni Angelo
Romaniello Franca
Squillaci Stefano
Celio Marcello
Iannilli Leonardo
Romano Paolo
Stefanini Carla
Ciaraffo Serena
Ignesti Fabrizio
Ruco Giorgio
Torregrossa Daniele
Ciucci Sabrina
Leggiero Salvatore
Ruggieri Vittorio
Tuzzolo Daniele Carmine
Cleri Anna Rita
Litri Enrico
Salari Gabriele
Vani Raffaella
Colagrossi Tonino
Lucidi Vincenzo
Salvati Sergio
Zannino Oliviero
Congiu Gianfranco
Macrì Giuseppe
Salvatore Pasquale
Zetto Antonio
Copparoni Pasquale
Mancini Mauro
Sansone Giancarlo
Costa Marco
Mancusi Francesco
Santaniello Marco
Costantini Carla
Mancuso Felice
Santelli Danilo
Coturni Cristiano
Marchetti Massimiliano
Scagliarini Ettore
Abbrugiati Laila
Cremona Gianluca
Marchi Lucio
Senneca Speranza
Accordino Antonella
Culoma Angela
Masci Massimo
Simion Dragos Mugurel
Antonini Umberto
Curini Attilio
Mascilini Federica Maria
Tagliaferri Fabrizio
Asci Maurizio
D’attis Andrea
Mattei Orlando
Tranquilli Giuseppe
Avino Fabio
De Angelis Riccardo
Milani Maria Lisa
Trovato Valentina
Bacci Massimiliano
De Angelis Barbara
Mongitore Vincenzo
Tufarelli Paolo
Bagnarini Gianni
De Paola Antonio
Morandotti Serenella
Vacca Roberto
Balla Piergiorgio
De Petris Luciano
Morelli Angelo
Valenzuela Consuelo
Bartolino Fabio
Delfino Francesca
Morelli Angelo
Vaselli Giuseppe
Batti Giuseppe
Di Domenico Giampiero
Morisco Gaetano
Belloni Corrado
Di Fonzo Antonio
Mosconi Franco
Berdini Andrea
Di Giacomo Luca
Nanni Andrea
DISTINTIVO
IN RAME
Betrò Claudio
Di Pietro Oriana
Neri Massimo
Vaselli Giuseppe
Betrò Fabrizio
Di Rocco Filippo
Nese Carla
Ascenzi Chiara
Bianchi Giovanni
Di Rocco Cesare
Oi Luca
Capomassi Fabrizio
Bianchini Basilio
Drago Emanuele
Paris Antonio
Catini Mauro
Bisconti Stefania
Fabiani Alberto
Perilli Luciano
Costantini Michael
Boccanelli Paolo
Falcone Massimo
Perugini Aldo
Giuli Enzo
Bolcalova Martina
Fanfarillo Carla
Petronzi Edoardo
Mattei Raimondo
Bona Adriano
Farrace Roberta
Petrucci Raffaele
Miniati Matteo
Boninsegni David
Felline Stefania
Petrucci Bruno
Monti Maria Grazia
Borelli Michele
Ferraresi Anita
Pirraglia Walter
Mugavero Marco
Bottoni Alfredo
Ferretti Maria Orsola
Pizzi Maria Patrizia
Paganini Alessandro
Brancati Mario
Filabozzi Giuseppe
Pontesilli Malvina
Pastorelli Giuseppe
Bruni Armando
Fontana Fabrizio
Ponzo Francesco
Tarcisio Sello
Bruzzese Carla
Fontana Claudio
Privitera Valentino
Vitelli Caterina
Busico Giovanni
Fouilhac Laurent
Puglisi Romano
DISTINTIVO
IN ARGENTO
19
annoXIIInumero3(41)novembre2016
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Elenco Gruppi Donatori di AVIS Roma
AZIENDE
- ARVU Europea - Via della Consolazione, 4
- Associazione Forense - Viale Giulio Cesare, 54/B
- Azzurro Sporting Club - Via G.Galati, 86
- Banca d’Italia - Via Parma,11
- Banca d’Italia - Via del Mandrione, 190
- Banca d’Italia - Largo Guido Carli, 1 (Vermicino)
- Banca d’Italia (Centro Sportivo) - Largo Volumnia,1
- Baxter - Piazzale dell’Industria 20
- Biblioteca Nazionale Centrale - Via Castro Pretorio, 105
- Birra Peroni - Via Renato Birolli, 8
- Bridgestone - Via Fosso del Salceto, 13
- Camera dei Deputati - Via della Missione, 8 (infermeria del Palazzo
Istituzionale)
- Cargo City - Via Vittorio Bragadin, 2
- Centro Polifunzionale di Sperimentazione - Via Montelibrettese
km.1,500 - Montelibretti
- Circolo del tennis all’Acquasanta - Via Appia Nuova, 716/A
- CNR - Piazza Aldo Moro, 7
- Computer Associates Technologies - Via Del Serafico, 200
- Credit Suisse (Italy) S.p.A - Via Giovanni Paisiello, 6
- Decathlon (porte di roma) - Via Alberto Lionello Porte di Roma
(piazzale antistante il negozio zona carico scarico merci)
- Dell Informatica - Via Laurentina, 455
- DHL - Via del Maggiolino, 80
- Elettronica - Via Tiburtina, Km 13,700
- EMC - Via Amterdam, 125 (Angolo Via Praga) Zona Eur
- Ericsson - Via Anagnina, 203
- Fastweb - P.le Luigi Sturzo, 23
- Fedagro Roma - Centro direzionale CAR - Via Tenuta del Cavaliere,1 Guidonia M. Celio
- Ferrari Club Appia Antica - Piazza di Cinecittà, 56 - adiacente
ristorante Meo Pinelli
- Fideuram - Via di Villa Emiliani, 10
- Fideuram - Via D. Menichella 320 angolo Via F.sco Bonifacio (uscita
12 GRA)
- Fideuram - Heaven - Via Francesco Paolo Bonifacio s.n.c., Roma
- Finaf S.p.a. del Gruppo Angelini - Viale Amelia,70
- General Motors Financial - Via Millevoi, 10
- Genoma SA - Via Giulio Vincenzo Bona, 133
- Groupama Assicurazioni - Viale Cesare Pavese,385
- Guardia di Finanza - RAC - Via della Batteria di Porta Furba, 34
- HDRA - via Lorenzo in Lucina, 4
- Hilton - Via Alberto Cadlolo, 101
- Ikea Roma Anagnina - Via Anagnina, 81
- KPMG S.p.a. - Via Ettore Petrolini, 2 (Parioli)
- La Sette - Via Pineta Sacchetti, 229
- La Sette - Via Novaro, 32
- Lazio Service - Via del Serafico,107
- Legio XII - Via Casal Palocco,127
- Leonardo S.p.A - laurentina - Via Laurentina, 760
- Leonardo S.p.A - tiburtina - Via Tiburtina, Km 12,400
- MBDA - Via Monte Flavio, 32
- Mercedes Benz - Via Giulio Vincenzo Bona, 110
- Ministero delle Comunicazioni - Viale America, 221
- Ministero dello Sviluppo Economico - Via Molise, 2 (ingresso Via
Vittorio Veneto,33)
- Ministero Salute - Via Giorgio Ribotta,11
- MIUR - Via Morosini,16
- Neomobile - Via della Sierra Nevada 60
- Oracle - Via Bombay, 1
- Poli c/o Comune - Piazza Conti, 2 - Poli
- Poste Italiane - Viale Europa, 190
- Poste Vita - Largo Virgilio Testa, 19
- Presidenza della Repubblica Quirinale - Via della Dataria, 96
- Presidenza della Repubblica (tenuta del Presidente) - Via Castel
Porziano
- Procter & Gamble - Via Giorgio Ribotta,11
- Protezione Civile di S. Gregorio da Sassola - Via Borgo Pio, 13 - San
Gregorio Da Sassola
- Protezione Civile Roma - Via Prato della Corte, 1120
- Provincia di Roma - Piazza Gioacchino Belli
- Provincia di Roma - Viale Giorgio Ribotta, 41
- Sap Italia - Via Amterdam, 125 (Angolo Via Praga) Zona Eur
- Siac - Via Raffaello Matarazzo, 19
- SIAE - Viale della Letteratura, 30
- Società Sportiva Lazio Atletica Leggera - Piazza della Libertà
- Sogei - Via Mario Carucci, 99
- SportVillage Collefiorito - Via delle Calle c/o Nuova Lottizzazione La
Sorgente - Guidonia Montecelio
- Stryker - Via degli Olmetti, 1-1a - Formello
- Telecontact - Via Umberto Quintavalle,100
- Tim - Via della Vignaccia,167
- Tim - Via Oriolo Romano, 240
- Tim - Viale Parco dei Medici, 61
- Tim - Via Val Cannuta, 182
- Tim - Via Dei Francisci, 152
- Tim - Via Agrostemmi, 30 - S. Palomba
- Tim - Corso d’Italia, 41
- Tim - Via di Macchia Palocco, 223 - Acilia
- Tim - Via della Bufalotta, 241
- Total ERG - Viale dell’Industria, 92
- UGL Chimici - Via di villa Spada, 64
- UNHCR - Via Guidobaldo Del Monte, 34 (Angolo Piazza Euclide)
- Unilever - Via Paolo di Dono,3/A
- Unione capitolina rugby - Via Flaminia, 867
- Unipol - Piazza dell’Esquilino, 12
- Uptime - Via Cornelia, 498
LUOGHI DI CULTO
- Casalotti Gruppo Donatori - Via Boccea, 590 - Km 5,00
- Cavalieri della Carità - Via Portuense, 1575
- Chiesa di Gesù Cristo - Piazza Carnaro 20
- Chiesa Ortodossa Romena - Via Adriano I, 189/B
- Chiesa Ortodossa Rumena - Largo Augusto Corelli,9
- Chiesa Rumena S. Alessio - Via Torrespaccata 157
- Comunità Buddhist Vihara - Via Adige 2
- Comunità Indiana Kerala - C.A.P.O. - Via Martino Quinto,26/B (Largo
Scarampi)
- Comunità Sik - Via Romano Guerra 16
- Comunità Singh - Circ.ne Orientale, 4532 (Gregna s.Andrea)
- Comunità Sri Lanka - Viale Manzoni,137 (Tor Lupara di Mentana)
- Comunità Sri Lanka - Via Bruno Malajioli,124 (Acilia)
- Comunità Sri Lanka - Via Riccardo Zandonai 4 (Piazza dei Giuchi
Delfici) - Chiesa di Santa Chiara
- Filippo Di Rocco - Via Inverigo,28
- Filippo Di Rocco - Via Costantiniana, 19 - Parrocchia
- Gregna di S. Andrea Gruppo S. Andrea Corsini - Via Alessandro della
Seta, 40
- Istituto suore dell’Assunzione - Via Alessandro Viviani 24
- Parrocchia Beata Teresa di Calcutta - Via Guido Fiorini, 12
- Parrocchia dello Spirito Santo alla Ferratella - Via Rocco Scotellaro 11
- Parrocchia Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo - Via Turino di
Sano, 120
- Parrocchia S. Achille - Via Gaspara Stampa, 64
- Parrocchia S. Anna - Via di Torre di Morena, 61
- Parrocchia S. Basilio - Piazzale Recanati, 1
- Parrocchia S. Bonaventura da Bagnoregio - Via Marco Calidio,22
- Parrocchia S. Cleto - Via Bernardino Bernardini, 55
- Parrocchia S. Gabriele Arcangelo - Via Cortina d’Ampezzo,144
- Parrocchia S. Gabriele dell’Addolorata - Via Ponzio Cominio,93/95
- Parrocchia S. Galligano nel Lazio - Piazza G.Marconi
- Parrocchia S. Gaudenzio a Torrenova - Via della Tenuta di Torrenova,
114
- Parrocchia S. Giovanna Antida Thouret - Via Roberto Ferruzzi, 110
- Parrocchia S. Giovanni Leonardi - Via della Cicogna, 2
- Parrocchia S. Giuseppe Artigiano - Largo San Giuseppe Artigiano,15
- Parrocchia S. Giuseppe Cafasso - Via Camillo Manfroni, 2
- Parrocchia S. Maria Ausiliatrice - Piazza S. Maria Ausiliatrice, 54
- Parrocchia S. Maria della Perseveranza - Via della Pisana, 95
- Parrocchia S. Maria dell’Olivo - Via Rubelia, 10 - Settecamini
- Parrocchia S. Maria Immacolata e S. Vincenzo De Paoli - Via di Tor
Sapienza, 52
- Parrocchia S. Maria Madre della Divina Provvidenza - Via della Scafa,
171
- Parrocchia S. Maria Regina dei Martiri in via Ostiense - Via Carlo
Casini, 282
- Parrocchia S. Policarpo - Piazza Aruleno Celio Sabino, 50
- Parrocchia S. Ponziano e S. Gemma Galgani - Via Nicola Festa, 50
- Parrocchia S. Raimondo Nonnato - Via del Casale Ferranti, 64
- Parrocchia S. Romano - Largo A.Beltramelli,18
- Parrocchia S. Timoteo - Via Apelle, 1
- Parrocchia S. Tommaso D’Aquino - Via Roberto Lepetit, 99I
- Parrocchia S.Giuseppe Moscati - Via Libero Leonardi,41 (Cine Citta
Est)
- Parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Ponte Mammolo - Via Casal dè
Pazzi, 88
- Parrocchia San Alfonso Maria de Liguori/Insieme si Può) - Via
Giustiniana,245
- Parrocchia San Faustina - Via Dronero,9 (Torresina)
- Parrocchia San Faustina - Via Indro Montanelli,9
- Parrocchia SS Aquila e Priscilla - Via Pietro Blaserna, 113
- Parrocchia SS Corpo e Sangue di Cristo - Via Narni, 19
- Parrocchia SS Crocifisso - Via di Bravetta, 332
- Parrocchia SS Fabiano e Venanzio - Via Terni, 92
- Parrocchia SS Gioacchino ed Anna - Viale Bruno Rizzieri, 120
- Parrocchia SS Mario e Compagni Martiri - Via del Ponte delle Sette
Miglia, 245
- Parrocchia SS Pietro e Paolo - Piazzale SS. Pietro e Paolo, 8
- S. Angeli Custodi - Via Alpi Apuane, 1
- S. Filippo Neri a Colle Fiorito (Guidonia) - Via delle Palme snc c/o
Chiesa degli Angeli
- S. Maria Stella dell’Evangelizzazione - Via Amsterdam, 5
- S. Maria Stella dell’Evangelizzazione - Euroma 2 cappella
dell’evangelizzazione parcheggio C esterno, piano terra, “lato
Boulevard” di Euroma 2
ASSOCIAZIONI ED EVENTI
- Associazione Caritas Volontari Villalba - AVIS - Via delle Regioni,1
Villalba chiesa S. Maria del Popolo
- Associazione Donatori Sangue Villa Verde - Via del Torraccio, 270
(S. Maria Madre di Ospitalità)
- Blood Runner - Gianicolo
- Associazione Culturale “6 marzo” - Quartiere Romanina
- Comitato Quartiere Due Colli - Borghesiana - Via Bulzi, 18
- Comitato Quartiere Giardini di Corcolle - Piazza Mondavio
- Località Storta - Farmacia - Via Isola Farnese 4E/4F
- McDonald’s Aurelia - Via Aurelia Km 8,400
- McDonald’s Casalotti - Via Di Boccea, 561
- McDonald’s Guidonia - Via delle Genziane
- McDonald’s Nomentana - Via Nomentana, 1141
- McDonald’s Romanina - Via Bernardina Alimena, 20
ISTITUTI
- Ist. Argan - Piazza dei Decemviri, 12
- Ist. Cartesio - Via Cesare Lombroso, 120
- Ist. Giovanni Giorgi - Via Palmiro Togliatti, 1161
- Ist. Giovanni XXIII - Viale Giorgio De Chirico, 59
- Ist. Levi Civita - Via Torre Annunziata, 11
- Ist. Santa Maria (Monterotondo) - Via Ticino, 45
- Ist. Visconti - Via Nazario Sauro, 1 - 00195 Roma
- Ist. Angelo Frammartino (Monterotondo) - P.zza S.Maria delle Grazie,
10
- Ist. Augusto - LC - Via Gela, 14
- Ist. Carducci Giosuè I.M. - Via Asmara, 28
- Ist. De Amicis Edmondo - IPSIA - Via Galvani, 6
- Ist. De Amicis Edmondo -IPSIA (succursale) - Via Cardinal D.
Capranica, 78
- Ist. De Chirico Giorgio - LA - Via Contardo Ferrini, 61
- Ist. De Merode - Collegio S. Giuseppe - Via S. Sebastianello, 1/3
- Ist. De Pinedo Francesco I.T.Aer. - Via F. Morandini, 30
- Ist. Diaz Armando I.I.S. - Via Taranto,59/T (Ingresso Via Orvieto)
- Ist. Francesco D’Assisi L.S. - Centrale - Viale della Primavera, 207
- Ist. Francesco D’Assisi L.S. - Succursale - Via Castore Durante, 11
- Ist. Galileo Galilei - Via Conte Verde, 51
- Ist.Giulio Cesare - LC - Corso Trieste, 48
- Ist. Levi Civita Tullio - LS - Via Aquilonia, 30
- Ist. Liceo Artistico Argan - Via Giuseppe Belloni
- Ist. Liceo Catullo (Monterotondo) - Via Fratelli Bandiera, 23
- Ist. Lucio Lombardo Radice - Piazza Ettore Viola, 6
- Ist. Luiss - Viale Romania, 32
- Ist. Mamiani - LC - Via delle Milizie, 30
- Ist. Morgagni Giovan Battista L.S. - Via Fonteiana,125
- Ist. Newton Isacco - LS - Viale Manzoni, 47
- Ist. Newton Isacco - L.S. - Succursale - Via Dell’Olmata, 4
- Ist. Peano Giuseppe - LS - Via F. Morandini, 38
- Ist. Piaget - Viale Giorgio De Chirico, 59
- Ist. Piaget - Via Marco Fulvio Nobiliore, 79
- Ist. Pirandello Luigi - Parificato - Via Boni Giacomo, 2
- Ist. Pirandello Luigi - Parificato - Succursale - Via Ernesto Monaci, 11
- Ist. Russell Bertrand L.C. - Sperimentale - Via Tuscolana, 208
- Ist. Salvemini G. - G. L. Lagrange - ITC - Via Sommovigo, 40
- Ist. Torricelli Evangelista - LS - Via Forte Braschi, 99
- Ist. Virgilio - LC - Via Giulia, 38
- Ist. Visconti Ennio Quirino - LC - P.za del Collegio Romano, 4
- Ist. Volterra Vito L.S. (Ciampino) - Via Dell’Acqua Cetosa, 8
- Istituto C. Colombo - Via Delle Vigne Nuove, 413
- Liceo Malpighi - Via Bravetta, 383
- Scuola Araba “Re Abdulaziz” - Via di Grottarossa, 295
- Talete - LS - Via Gabriele Camozzi, 2
- Univ. Gregoriana Pontificia - Piazza della Pilotta, 4
- Univ. Roma III (Centro Sportivo le Torri) - Via Giuseppe Verratti snc
(stadio Alfredo Berra)
- Univ. S. Tommaso - Largo Angelicum, 1
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annoXIIInumero3(41)novembre2016
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Memorandum del donatore
Linee guida per la donazione del sangue
Per donare il sangue è necessario essere in buona salute, osservare uno stile di vita regolare e una corretta alimentazione.
Per ogni singolo caso è prevista l’inidoneità permanente o temporanea; quest’ultima può essere di pochi giorni, di pochi
mesi o di anni.
Raccomandiamo al futuro donatore di non assumere farmaci e parafarmaci anti-infiammatori (anche farmaci senza ricetta
medica) cinque giorni prima (tipo Aulin o Aspirina) e di ricordare che prima della donazione è consentita una colazione leggera con tè, caffè, succo di frutta, fette biscottate. È assolutamente vietata l’assunzione di latte e derivati.
La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi.
Qui di seguito riportiamo le condizioni che permettono o escludono dalla donazione, sia temporaneamente che definitivamente.
Requisiti
1. Età compresa tra i 18 e i 65 anni. Nel caso si tratti di prima donazione l’età non deve essere superiore a 60 anni. Verifica
del documento di riconoscimento per determinare i limiti di età per la donazione e per l’accertamento dell’identità (Nota
1). Per gli stranieri passaporto o permesso di soggiorno. Per tutti è necessario esibire la tessera sanitaria o il codice
fiscale.
2. Peso non inferiore a 50 Kg. Recenti perdite spontanee di peso, senza causa apparente, escludono dalla donazione.
3. Sesso femminile: le donne non possono donare durante il ciclo.
I dati successivi verranno verificati dal medico prima della donazione
1. Valori della pressione arteriosa: sistolica tra i 110 e 180 mmHg, diastolica tra i 65 e 100 mmHg.
2. Valori di emoglobina: uomini ≥13,5 gr/dl - donne ≥12,5 gr/dl
3. Polso: frequenza >50 pulsazioni/minuto, con polso ritmico e regolare. Se atleti anche con valore inferiore purché avvenga anche la valutazione cardiologica.
4. L’uomo e le donne in menopausa possono donare sino a quattro volte l’anno mentre la donna, in età fertile, solo due
nell’arco di 365 giorni. L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e la successiva è di 90 giorni, sia per l’uomo che per la donna.
Condizioni particolari
1. I portatori di microcitemia costituzionale possono donare 1 o 2 volte l’anno a seconda dei valori di emoglobina e al
sesso.
2. Per quanto riguarda l’influenza, il raffreddore e l’Herpes, si può donare dopo 7-15 gg dalla guarigione clinica.
3. Lieve o moderata ipertensione non controindica la donazione purché la terapia non includa farmaci beta-bloccanti. Si
raccomanda di non assumere la terapia il giorno della donazione.
4. Per le allergie (escluso l’uso di farmaci) si può donare dopo la fine della fase acuta.
5. L’assunzione della pillola anticoncezionale non controindica la donazione.
6. L’assunzione di Eutirox non controindica la donazione a meno che non si assuma per tiroidite autoimmune (Hashimoto).
Non si può donare con tiroidite di qualsiasi natura, in atto.
Prima di andare a donare, nel caso di soggiorni nel periodo estivo-autunnale in Paesi esteri e/o nazionali, è importante consultare il sito www.centronazionalesangue.it (alle voci “attività” e “sicurezza”) per verificare le zone di
esclusione temporanea per West Nile Virus. In caso di viaggi in Paesi esteri, durante tutto l’anno, consultare il sito
www.simti.it (“il donatore che viaggia”).
Nota 1: Documenti di identità riconosciuti: La carta d’identità italiana è il documento principale di identificazione. L’utilizzo di questa, o di un documento con
foto considerato equivalente, è obbligatorio ai fini del riconoscimento. Sono equipollenti alla carta di identità: il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato. “Art. 2 e art. 35 del DPR n. 445 del 2000”
Avis Comunale Roma Onlus - Via Imperia, 2 - 00161 Roma - tel. +39 06 44 23 01 34 - fax +39 06 44 23 01 36
www.avisroma.it e-mail: [email protected]
Iscritta al Registro Regionale del Volontariato - Regione Lazio (Delibera n. 512 del 10/12/2001)
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Cause di esclusione
Rinvio di 48 ore:
Pulizia dentale
Vaccinazione contro epatite A e B, papillomavirus, rabbia/encefalite da zecca (senza morso animale), pertosse, febbre delle montagne rocciose, tetano, difterite, colera, influenza, peste, pneumococco, poliomielite, influenza, meningococco. Soggetti vaccinati
devono essere asintomatici e non febbrili
Rinvio di 5 giorni:
Assunzione di farmaci: Aspirina, Aulin, antinfiammatori, antidolorifici
Rinvio di 7 giorni:
Cure odontoiatriche importanti, estrazioni e devitalizzazioni, se non complicate da infezioni
Rinvio di 14 giorni:
Dalla guarigione clinica per influenza, herpes e gastroenterite virale
Stati febbrili
Rinvio di 1 mese:
Vaccinazioni contro rosolia, varicella-Zoster, tubercolosi, febbre gialla, morbillo, parotite, vaiolo, antipolio orale,
tifo e paratifo
Implantologia ossea
Rinvio di 3 mesi:
Puntura di zecca dalla guarigione
Rinvio di 4 mesi:
Rapporti sessuali occasionali con persone a rischio di trasmissione di malattie infettive anche se protetti
Esposizione accidentale a sangue o altro materiale potenzialmente infetto
Endoscopie (gastroscopia, colonscopia, broncoscopia), diagnosi invasive (angiografia, coronarografia con impiego di cateteri venosi non monouso)
Agopuntura e piercing, se non praticati con strumenti a perdere
Tatuaggi
Interventi chirurgici
Contatto diretto con epatopatici
Somministrazione di sieri di origine animale (immunoglobuline)
Rinvio di 6 mesi:
Toxoplasmosi, Mononucleosi e infezioni da Citomegalovirus dalla guarigione
Epatite A purché documentata
Per le donne: rinvio di sei mesi dalla fine dell’allattamento o da un aborto entro il 3° mese di gestazione
Rinvio di 1 anno:
Vaccinazione antirabbica dopo esposizione (morso animale)
Allergia a farmaci, in particolare la penicillina dopo l’ultima esposizione
Per le donne: gravidanza, parto e aborto (dopo il 3° mese)
Rinvio di 2 anni:
Tubercolosi
Osteomieliti, reumatismo articolare acuto, brucellosi (dalla guarigione)
Rinvio di 5 anni:
Glomerulonefrite acuta (dalla guarigione)
Esclusione Definitiva: Epatite B e C, epatiti da causa ignota
Infezione da virus HIV 1-2 (AIDS)
Soggiorno superiore a sei mesi, anche non continuativi, nel Regno Unito dal 1980 al 1996 Lebbra, babesiosi, leishmaniosi, tripanosomiasi, sifilide, febbre Q
Malattie autoimmuni
Lupus, artrite reumatoide, tiroiditi di Hashimoto, anemie, sindromi emorragiche, piastrinopenie, leucopenie
Neoplasie maligne
Diabete solo se insulino-dipendente
Epilessia
Malattie cardiovascolari
Infarto del miocardio, angina, alterazioni del ritmo
Glomerulonefrite cronica, policitemia vera (morbo di Vaquez), malattia di Creutzefeld-Jakob (oppurepresenza nella famiglia di casi
di demenza acquisita o di insonnia familiare mortale)
Alcolismo cronico
Trapianto di dura madre o di cornea
Tossicodipendenza anche da droghe non iniettive
Comportamenti sessuali abituali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive, comprese le persone che hanno avuto rapporti
in cambio di denaro o droga
Politrasfusi
Per ogni ulteriore chiarimento si può contattare il Responsabile Unità di Raccolta di Avis Comunale Roma
tramite l’indirizzo email: [email protected]
Donare il sangue è un atto d’amore volontario, gratuito, anonimo e responsabile:
un’eventuale esclusione dalla donazione è fatta solo per tutelare la salute sia del donatore che del ricevente.
Avis Comunale Roma Onlus - Via Imperia, 2 - 00161 Roma - tel. +39 06 44 23 01 34 - fax +39 06 44 23 01 36
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Iscritta al Registro Regionale del Volontariato - Regione Lazio (Delibera n. 512 del 10/12/2001)
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di D.O. Giuseppe PENSIERI
La pastacolla
C
osa lasceremo in eredità alle generazioni future? Sarebbe importante consegnare loro un
pianeta “evergreen”, con il minor tasso d’inquinamento possibile e invece l’illusione di raccogliere le immondizie in maniera differenziata e acquistare cibo “Biologico” ci sta facendo credere che qualcosa di buono venga fatto per il mondo e per la nostra salute.
Da quando ero un 14enne ho iniziato a frequentare una
piccola erboristeria vicino casa che si occupava di alimentazione in generale, alimentazione vegana e macrobiotica e ne rimasi subito affascinato; mi ponevo domande sul perché i grandi animali mangiavano l’erba e
avevano i muscoli e invece gli esseri umani mangiavano
i muscoli degli animali e non l’erba come loro!!!
Domande che in un certo senso mi pongo ancora ora
nonostante le conoscenze siano aumentate! Così mi
chiedevo di conseguenza perché tutti i giorni a casa mi
dovevo mangiare la “pastasciutta” ecco questa parola
mi irritava già solo a sentirla! Erano semplicemente le
curiosità di un ragazzo che voleva capire cosa fosse necessario mangiare per essere in forma conoscendo le
proteine i grassi e i carboidrati così come mi venivano
introdotti dalla signora “Anna M.” erborista (che ricordo con piacere ora in pensione!). Gli anni passavano e
il mio corpo iniziava a darmi “lamento”, mangiavo la
pasta e avevo crisi di sonno improvviso meteorismo e
problemi di pancia! Inizio da lì a sperimentare studiare
e capire fino ad eliminare completamente l’uso delle
“colle” adottando un regime alimentare di cui parlerò
prossimamente. Oggi le persone che soffrono di “colon
irritabile” nel loro lamentarsi perché non riflettono su
cosa crea loro tutto questo oltre il rimuginare, lo stress,
l’insonnia, i medicinali? ecc. Il cibo è all’origine di molte patologie, entra a stretto contatto con il nostro sistema immunitario e se siamo in grado di tollerare ciò che
ingeriamo ci darà energia per vivere, altrimenti ci darà
dei grandi problemi. Non andremo a rispettare la vita,
che è regolata da leggi semplici, degli ingranaggi perfetti della natura, dove ogni cosa ha il suolo ruolo e il
suo perché! Ormai ci alimentiamo in base a ciò che ci
propongono in TV, a ciò che la cosiddetta scienza dice
che è adatto a noi e far comprendere ciò che è sbagliato a chi magari è cresciuto nutrendosi di certi
alimenti dall’inizio del secolo vivendo le epoche dei due grandi conflitti mondiali fino al dopoguerra è un compito assai arduo. Si sente dire mia nonna, il padre di mia zia, la sorella di
mia nonna è vissuta 100 anni e mangiava di
tutto ecc. Domanda: di tutto cosa? Se durante la guerra, e la storia ce lo insegna, c’era povertà e il cibo mancava ovunque. E poi queste
persone lavoravano in ufficio 8-12 ore al giorno? Erano sedentarie? Facevano gli aperitivi e
gli apericena? Ingurgitavano litri di vino o superalcolici e altre menate del genere per socializzare come afferma certa gente depressa, che gioca a fare lo o la “snob”, e intanto si avvelena non reintegrando le energie perse? Fantascienza…
Osteopata. M.R.O.(I) Membro
del Registro degli Osteopati
d’Italia. M.F.E.O. Membro della
Federazione Europea degli
Osteopati. Laureato in Scienze
Motorie e Sportive. Specialista
in Prevenzione e Rieducazione
dell’Università di Roma
(I.U.S.M. - Italian University
for Sports and Motion).
Specializzando in M.T.C.
(Medicina Tradizionale Cinese)
al College Francese S.F.E.R.E.
di Aix en Provence-
La maniera
in cui si
digerisce decide
quasi sempre
del nostro
modo di
pensare
(VOLTAIRE)
Mangiamo tutti i giorni e ovunque “colla”
glutine! (Il termine Glutine richiama alla
mente il verbo agglutinare, che significa
saldare due o più elementi con sostanze adesive incollandole).
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OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,
NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
Grano saraceno
Amaranto
Miglio
Il glutine è una miscela proteica colloidale, viscosa ed
elastica, formata da gliadina e glutenina; si forma durante l’impasto di farine di cereali con acqua e viene
usata per alimenti speciali e anche nell’apprettatura
dei tessuti, nell’industria degli adesivi e della carta. È
un grande amico alleato
dell’industria ma un nemico individuato per
l’uomo.
Tutti questi cereali che
mangiamo non sono
adatti a questo tipo di
vita, specie alla vita sedentaria, e soprattutto
una vita che non è più
Quinoa
governata dalla selezione naturale, ma è
governata dalla medicina e
dalla chimica che praticamente tengono in vita tutti,
anche in condizioni di malattia grave, anche se una
delle leggi supreme della
natura è quella della selezione naturale. Oggi ci
sono molti celiaci perché
non c’è più la selezione
naturale che cancellava
dal pianeta i portatori di
un codice genetico,
chiamato DNA, che non
tolleravano il glutine.
Sono comparse le più
“diversificate” allergie
respiratorie a neonati e
adulti da quando è sorto
l’allattamento artificiale (al
cui interno ci sono delle
malto-destrine: zuccheri ricavati dai cereali) da quando
vengono dati alimenti ricchi
di glutine (biscotti sciolti nel
latte e pastine glutinate).
Sono arrivato a conoscere
in erboristeria qualche cereale e altro alimento che
con molta parsimonia mangio
e consiglio tutt’ora ai pazienti che
non sanno cosa siano: quinoa, grano saraceno, mais,
amaranto, riso, miglio e avendoli consigliati a chi ha
spremuto per anni il pancreas, “produttore” dell’ormone chiamato insulina molti mi dicono di trovare benefici a livello intestinale consumandoli.
I cereali con il glutine invece, che imperversano sugli
scaffali dei supermercati e nei messaggi pubblicitari,
sono il frumento, il farro, il kamut, l’orzo, l’avena, la segale. Non si deve dimenticare che siamo programmati
per fare un sacco di attività fisica, come tutti gli animali, in parte la facciamo ma il carburante per ripristinare le energie spese non lo conosciamo. Ci sono molte pubblicazioni sulla relazione fra alimentazione e salute: quasi tutte dicono le stesse cose ma tutte mancano della semplicità e della praticità per motivare le persone. La colpa è da imputare anche ai terapeuti che
non studiano il “cibo” e non sanno consigliare una
semplice igiene alimentare! A prescindere che è visibile a occhio nudo e lo percepisco dagli odori, dalla qualità della pelle ecc., ma la prima cosa che chiedo a un
paziente è come mangia! Le persone devono capire
che quando si mangia una cosa, il nostro corpo ci manda a dire tutto ciò che succede quando gli alimenti vengono digeriti ed assorbiti. L’introduzione di materiale
non tollerato può scatenare tutta una serie di reazioni
da parte del nostro corpo. Ogni essere umano ha a disposizione dei segnali (malesseri come stitichezza, insonnia, meteorismi, stipsi ecc.) che madre-natura gli invia, segnali che fino ad ora non erano stati collegati in
modo preciso con l’introduzione di certi alimenti. Il cibo non entra in un tubo esterno al nostro corpo ma entra in un tubo che ha un foro in alto chiamato bocca, e
un foro in basso chiamato ano, il tutto chiamato sistema digerente. Ogni essere vivente ha il suo DNA ben
preciso che governa tutto. Dal comportamento, al modo di reagire, al carattere. Lo stesso accade con i vari
alimenti. Appena introduciamo una sostanza nel nostro
corpo, il sistema immunitario viene allertato. Se la so-
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stanza è giusta, c’è l’ok del sistema immunitario, la sostanza entra e viene trasformata e assorbita. Se invece
la sostanza è dannosa, il corpo nel tempo si ammala.
Poi dipende, ovviamente, se il contatto è sporadico la
reazione è impercettibile, ma se è prolungato nel tempo allora arrivano i problemi.
All’alba delle nostre origini, i primi uomini che hanno
popolato la terra erano cacciatori-raccoglitori, onnivori
con un’alimentazione basata sulle proteine animali, le
bacche, i semi, i frutti spontanei della terra. Con questo
voglio dire che l’uomo non è programmato per ingozzarsi di cereali. La natura non ha previsto campi di grano e di riso da nessuna parte, cereali spesso trasformati geneticamente (Vedi OGM). La natura ha messo uccelli nell’aria, animali sulla terra, pesci nell’acqua, bacche, radici, germogli, foglie nella terra. Come non ha
previsto la pianta del pane, della pasta, del formaggio,
dei salumi, ecc.
Un consumo eccessivo di cereali non si adatta alla
struttura antica del corpo umano, questo eccesso ha
fatto sì che il cibo sia venuto ad essere un fine per saziarsi e non un mezzo per vivere! Non lo dico per vantarmi, ma ho trattato molte persone dal 2000 ad oggi
e fra i tanti aspetti che ho sempre considerato per risolvere situazioni di disagio fisico, ricercando la salute
e non la malattia, il più importante a mio avviso, è stato mettere in relazione il sintomo con l’alimentazione.
Fino a quando non si avrà una risposta chiara, la cosa
migliore che possiamo fare è chiederci se non sarebbe
le ricerche dicono
S COSA SUCCEDE NEI SOGGETTI SENSIBILI AL GLUTINE. Quando il
glutine arriva nel tratto digestivo, entra in contatto con le cellule del sistema
immunitario. Le cellule, per errore, lo scambiano per un invasore esterno, un
po’ come avviene per i batteri. Nei soggetti più sensibili al glutine accade che
il sistema immunitario inizia a scatenare attacchi contro la sostanza, percepita come estranea e nemica. Nella celiachia, la forma più acuta e grave di
intolleranza al glutine, il sistema immunitario non si limita ad attaccare la
proteina, ma estende il suo attacco anche all’enzima presente nel tratto digestivo, la Transglutaminasi, causando carenze nutrizionali, problemi di digestione, anemia, affaticamento, accresciuta difficoltà a contrastare le malattie,
maggiore esposizione al rischio di contrarre malattie, gonfiore, mal di stomaco, affaticamento, diarrea, dolore alle ossa e alle giunture. Bisogna tenere a mente che la maggior parte dei celiaci non ha sintomi intestinali, per
questo è molto difficile diagnosticare il disturbo.
S IL GLUTINE DANNEGGIA LA BARRIERA DIFENSIVA DELL’INTESTINO. Il glutine produce effetti negativi sulla barriera difensiva dell’intestino,
quella che deve impedire a sostanze tossiche di entrare in circolo nel sangue.
Questo effetto negativo, però, non è del tutto confermato, in genere è un disturbo presente solo nelle persone che hanno una celiachia conclamata.
S IN MOLTE MALATTIE NEUROLOGICHE SI ASSISTE AD UN NETTO
MIGLIORAMENTO QUANDO SI DIMINUISCE IL CONSUMO DI GLUTINE. Anche se, gli effetti peggiori del glutine sono riscontrabili nel tratto digestivo, si possono notare effetti anche a livello cerebrale.
S IL GLUTINE PUÒ SCATENARE FENOMENI DI DIPENDENZA ALIMENTARE. C’è una diffusa convinzione che i cereali contenenti glutine (il frumento
e alcuni altri) possano dare dipendenza. Capita spesso, infatti, di avere una fame, un bisogno non normale, di cibi come pane, ciambelle e altri dolci.
S IL GLUTINE È COLLEGATO ALLE MALATTIE AUTOIMMUNI. È dimostrata la relazione fra Glutine, Celiachia e Malattie Autoimmuni, compresa
la Tiroidite di Hashimoto, il Diabete di tipo 1, la Sclerosi Multipla ecc.
meglio evitare una sostanza che ha altissime probabilità di causare danni molto seri, malattie di tipo neurologico, degenerativo ecc. e il solo modo per sapere se
si sta subendo danni da glutine sta nell’eliminarlo da
quello che si mangia per almeno 30 giorni e poi, provandolo a reinserire, se ci sono variazioni sui sintomi
precedenti, può significare qualcosa. S
Per qualsiasi Commento o Feedback concernente la Medicina Osteopatica sono presente su: facebook (studio di medicina osteopatica Roma)
www.medicofacile.it - Per domande o richiesta di materiale concernente la Medicina Osteopatica rispondo su:
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di Roberto FANTAUZZI
Dietro le quinte della storia
Il contatto
l comandante della nave scrutava l’orizzonte e allo
stesso tempo controllava che la sua bella liburna
(agile nave romana da combattimento) svolgesse il
suo ultimo sforzo prima di approdare vicino alla città di
Jinan. Ormai era stato tutto organizzato, un mese prima
I
Seppur non esattamente
precisa la cartina mostra
il mancato contatto
di confine dei due Imperi
infatti la marina imperiale cinese aveva già intercettato
l’ambasceria della nave romana mentre questa costeggiava il suo territorio e, sfruttando i lunghi tempi per i
rifornimenti della liburna romana, l’aveva preceduta ed
avvisato l’imperatore Huan dell’arrivo della delegazione
dell’imperatore Marco Aurelio. I due imperi per la prima
volta si incontravano ed era stato tutto predisposto: nei
pressi del porto, a circa quaranta chilometri da Jinan, ad
attendere la delegazione c’era il Segretario imperiale che
con un lasciapassare in bronzo avrebbe scortato i romani prima a Jinan e poi presso la capitale cinese di
Luoyang. Sulla nave il Tribuno Marco Appio ed il
Centurione Bruto Vinicio guardavano stupefatti ciò che si
presentava davanti ai loro occhi. Truppe schierate sopra
ogni nave militare del porto, tetti e case ricoperte da mille colori tendenti all’oro e un benessere ed una ricchezza che trapelava in ogni angolo del porto. Bruto Vinicio
sussurrò al Tribuno: “Signore ma chi sono i barbari, noi
o loro?”. La folla curiosa si assiepava sul pontile per ve-
dere quegli strani uomini ricoperti dalle loriche segmentate e scudi rettangolari ed il Segretario, con una scorta
di oltre 500 soldati imperiali, se ne stava fiero ed impettito al centro dello spiazzo antistante l’attracco della liburna. “Legionari!!” ordinò Marco Appio “in alto lo
stendardo ed in formazione da parata”. I ventiquattro legionari ed il centurione scesero dal pontile della nave dirigendosi verso il Segretario che in quel preciso istante
tirò fuori il lasciapassare imperiale per mostrarlo alla popolazione. All’unisono tutti i cinesi presenti si prostrarono; per volere dell’imperatore Huan la delegazione romana di Marco Aurelio sarebbe stata immune da ogni
sguardo minaccioso e conseguentemente da ogni eventuale attacco nemico… (ed il racconto continua).
I personaggi descritti in questo breve accenno romanzesco sono tutti inventati ma la storia è vera, la prima
ambasciata romana per comunicare tra i due imperi è
stata ricevuta in Cina nell’anno 166 d.C. sotto il principato di Marco Aurelio e nell’occasione c’è stato un vero e proprio scambio di doni tra i due sovrani. Anni prima cerano stati vari tentativi, soprattutto da parte cinese, di comunicazione tra i due regni ma l’enorme vastità dei territori e le numerose insidie dei viaggi, sia
per mare che via terra, avevano fatto naufragare tutti i
tentativi. Va però anche narrato che con la massima
espansione dell’impero romano, sotto Traiano, e di
quello cinese, sotto Liu Hu, verso l’anno 117 d.C. i due
imperi si erano espansi a tal punto da trovarsi quasi a
contatto. Per pochi chilometri i due eserciti non s’incontrarono e i successivi imperatori, da una parte e dall’altra, preferirono in seguito ritirarsi piuttosto che continuare ad espandere i loro domini. Se l’imperatore
Adriano (successore di Traiano) non avesse ritenuto opportuno ritirarsi, per consolidare il limes romano, piuttosto che percorrere la antica via della seta emulando,
anche se per poco, il grande Alessandro, l’Impero romano e quello cinese sarebbero stati confinanti.
Bisognerà invece aspettare circa cinquant’anni più tardi per un incontro vero e proprio. Agli inizi ed alla fine
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OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,
NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
del terzo secolo d.C. proseguiranno altre ambascerie
tra i due regni, ma sia da una parte che dall’altra seguiranno le prime avvisaglie di cedimento degli imperi
per la minaccia di popoli invasori (i barbari nell’impero
romano e gli Unni in quello cinese) che avrebbero in
seguito fatto fallire ulteriori tentativi di contatto.
Cosa sarebbe accaduto se le due civiltà si fossero incontrate prima ed avessero deciso di unire le loro forze
per spartirsi il Mondo allora conosciuto?
La storia sarebbe sicuramente cambiata e forse non ci
sarebbero state le invasioni barbariche che avrebbero
fatto crollare, qualche secolo più tardi, l’impero romano d’occidente.
Un’altra piccola curiosità poi è data dall’antica città cinese di Liqian, che una leggenda di quei posti afferma
essere stata fondata dai prigionieri romani sopravvissuti alla sconfitta del generale Crasso nella tragica battaglia di Carre contro i Parti. Nel 53 a.C. infatti, sembrerebbe che i romani catturati dall’impero Parto siano stati deportati in Uzbekistan e, fuggiti poi in Cina, si siano
poi arruolati nell’impero cinese. Questa teoria è rafforzata dal fatto che secondo le cronache cinesi alcuni loro soldati, di origine occidentale, usassero combattere
in formazione a testuggine, che era il classico metodo di
combattimento romano. Oltretutto ad oggi gli abitanti
di Liqian hanno ancora evidenti caratteri somatici tipici
delle popolazioni occidentali, proprio ad evidenziare la
loro discendenza (eventualmente) romana.
Liburna romana
A parte quest’ultima curiosità sulla fondazione romana
di una città cinese, che andrebbe approfondita ed ulteriormente verificata, la cosa che mi ha sempre meravigliato è come mai si sia sempre sorvolato in tutti i libri
di storia sul fatto che ci sia stato più di qualche contat-
Un abitante odierno
del villaggio cinese di Liqian
to ufficiale, vero e documentato, tra i due imperi. Nessun
accenno nei volumi scolastici, poco o niente nelle enciclopedie e, che io sappia, neppure nessun romanzo storico da parte dei narratori specializzati in storia antica.
Eppure il commercio con l’oriente era ben conosciuto a
Roma, la seta era molto apprezzata dalle matrone romane, varie basi commerciali di Roma erano sparse anche in India e monete d’oro romane sono state ritrovate ovunque, persino in Giappone. Molti imperatori lamentavano infatti (e a dire il vero ostacolavano pure) il
commercio con l’oriente che prosciugava le casse imperiali di molte monete d’oro e d’argento, tanto che Plinio
scriveva: Minimaque computatione miliens centena milia sestertium annis omnibus India et Seres et paeninsula illa imperio nostro adimunt: tanti nobis deliciae et feminae constant. (India, Cina e penisola Araba tolgono
centinaia di migliaia di sesterzi dal nostro impero ogni
anno: tanto ci costano i lussi e le donne).
Chiudo evidenziando come anche quest’articolo può
benissimo rientrare nella rubrica “dietro le quinte della
storia”, visto che gli eventi qui descritti, che hanno
sempre affascinato me e i (pochi) lettori di questa serie
di articoli storici, sono stati sempre poco narrati e quasi mai qualcuno ha dato ad essi la dovuta rilevanza. S
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di Anna RUSSO
Il basilico,“erba regale”
ngrediente essenziale per la cucina tipicamente mediterranea, considerato nell’antichità pianta divina,
è conosciuto nel linguaggio comune come l’arancio
dei ciabattini. Il basilico, Ocimum basilicum, è una pianta annuale con radice a fittone, appartenente alla famiglia delle Labiate, che cresce facilmente in terreni drenati e soleggiati.
Ocimum = profumo, indica l’intensa fragranza aromatica dell’erba; basilico, dal greco basilikós = regale, è riferito al portamento della pianta, elegante nella sua
semplicità.
L’erba regale ha, infatti, fusto eretto, che raggiunge
un’altezza di 30-60 cm, con foglie opposte, di colore
verde intenso sul lato superiore e verde-grigio in quello
inferiore. I fiori sono piccoli, di color bianco, raccolti in
spighe. Esistono circa quaranta varietà di basilico.
Quelle più comunemente usate sono: genovese, dal profumo acuto; napoletano, a foglia di lattuga, più delicato e
con un lieve sentore di menta; fine
verde compatto, di taglia ridotta;
mammouth, dalle foglie larghissime,
il tipo più adatto ad essere essiccato; a
foglie rosse dentellate; opale scuro.
Le piante colorate vengono coltivate principalmente a scopo decorativo. Originario dell’India,
il basilico fu introdotto in Europa, attraverso il
Medio Oriente, prima dai Greci e, successivamente, dai
Romani, i quali già lo utilizzavano in cucina: Apicio lo cita in una ricetta con i piselli.
In Egitto fu utilizzato come uno dei componenti del balsamo preparato per la mummificazione. Considerata da
sempre una pianta essenzialmente medicinale, ha spesso viaggiato insieme all’uomo in tutte le sue migrazioni. Nell’antico Egitto, il medico Serapione ne descriveva
le qualità mediche, già note agli Arabi; nel 1060 d.C, in
Cina, è nominato in un libro di piante medicinali; i crociati, di ritorno dalla terra santa, ne riempivano le navi
per scacciare gli insetti, le infezioni e i cattivi odori.
I
Basilico rosso
Principi attivi: olio essenziale, ricco di cavicolo, cineolo,
linalolo, pinene.
Propietà officinali: digestive, antispasmodiche, aromatiche, antinfiammatorie, antisettiche, toniche, emmenagoghe.
Le applicazioni moderne, comprese quelle delle medicine alternative (ayurvedica, cinese, tibetana) sfruttano le
sue virtù salutari.
Nella pratica erboristica è utilizzato per alleviare nausee, facilitare la digestione, attenuare crampi allo stomaco e all’intestino, calmare le irritazioni in caso di
punture di insetti e di morsicature di serpenti; per infiammazioni alla bocca e alla gola e per purificare l’alito mediante sciacqui e gargarismi; per combattere la
caduta dei capelli.
Le foglie lucide, aromatiche, giovani, da raccogliere
quando la piantina è alta circa 20 cm., poco prima la
fioritura, sono le più profumate, dal sapore piccante
aromatico, più robusto quando, in estate, il sole ne aumenta l’intensità. Il basilico in cucina aggiunge un profumo penetrante e un bouquet moderatamente speziato a molte pietanze e salse, specialmente nelle preparazioni in cui il pomodoro ha un ruolo di primo piano.
In Italia viene utilizzato come ingrediente distintivo del
celeberrimo pesto, specialità ligure, che, con caratteristiche diverse, si può gustare lungo tutta la Riviera, da
Genova alla Provenza.
Le foglie fresche si usano intere o a pezzetti in salse e
sughi; in minestroni e pastasciutte; in piatti a base di
uova, come frittate e uova strapazzate; in ripieni e polpette; con il pesce, in particolare triglie ed aragoste; in
gustose insalate miste; con verdure mediterranee cotte
come melanzane, zucchini, peperoni e pomodori; nelle
conserve e nei liquori; per decorare e profumare piatti di
formaggi, frutta esotica e bibite.
Le foglie essiccate, un pò amarognole, si possono usare
per la preparazione di sughi, stufati, minestre. Non dimenticare infine che il basilico va aggiunto nelle pietanze all’ultimo momento sminuzzandolo con le dita. S
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avis news
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mille
10 buoni motivi
per donare il sangue
10. Si perde peso istantaneamente;
9. È un modo per rimanere mezz’ora di più a letto;
8. Puoi dire a chi ti chiede per strada di firmare per una
buona causa, che hai già dato;
7. Hai la possibilità di poltrire sul posto di lavoro;
6. Avrai una vera ragione per non andare in palestra;
5. Puoi mangiare carne rossa senza sentirti in colpa;
4. Puoi dire a tutti che qualcosa di importante l’hai fatto;
3. Puoi dire al tuo cane che tu sei il migliore amico dell’uomo;
2. Hai la possibilità di scroccare una colazione;
E la ragione n. 1 è che… Se domani avessi
bisogno di sangue, troverai quello donato da tanti altri come te!!
ANTEPRIMA ASSEMBLEE
ata per scontata la convocazione dell’Assemblea
dell’AVIS Comunale di Roma (vedasi pag. 2), che si terrà
il 25 febbraio p.v. presso il teatro della Parrocchia di San
Gregorio Barbarigo alle Tre Fontane, in Via delle Montagne
Rocciose 14, si preannuncia ai soci che, probabilmente,
l’Assemblea dell’AVIS Provinciale si terrà il 25 marzo 2017,
l’Assemblea dell’AVIS Regionale nel mese di aprile p.v. nella
provincia di Rieti ed infine l’Assemblea dell’AVIS Nazionale
nel mese di maggio a Milano.
Si invitano i soci delegati a tutte le manifestazioni
menzionate ad una partecipazione consapevole e costruttiva,
anche in vista del rinnovo delle cariche dei rispettivi Consigli
Direttivi. S
D
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avis news
GIORNATE DI SENSIBILIZZAZIONE IN ESTATE E… OLTRE
VIS Roma, unitamente alla
Rete di Tutti, altra Associazione
in convenzione con l’Ospedale S.
Eugenio/ CTO, si è resa disponibile
ancora una volta a sopperire alle
esigenze di ristrutturazione della
sala prelevi del CTO, sostando con
una autoemoteca all’interno della
Struttura, dal mese di agosto a meta
ottobre, per accogliere i donatori.
Particolare importanza ha assunto la
nostra presenza in occasione della
grande affluenza dovuta al terremoto di Amatrice.
Un sentito ringraziamento a tutto il personale che ha collaborato attivamente e, in particolare, alla Direttrice
del SIMT dott.ssa Maria Rita Cassetta per la fiducia dimostrata. S
A
IL GRUPPO DONATORI
AVIS-BANCA FIDEURAM CELEBRA
IL DECENNALE CON UNA SECONDA
GIORNATA DONAZIONALE
l gruppo donatori di sangue dei promotori finanziari di
Banca Fideuram, affiliato all’AVIS Comunale di Roma,
quest’anno ha celebrato il decennale della sua costituzione. Quale migliore occasione poi per festeggiare l’evento
se non con una seconda giornata annuale dedicata al dono della nostra preziosissima linfa chiamata
“sangue” e così, il 30
settembre u.s., la nostra
autoemoteca ha sostato
in via di Villa Emiliani n.
10 dove sono state raccolte ben 20 sacche di
sangue, inviate immediatamente ai nosocomi
della Capitale.
Nella foto parte della
squadra femminile della Roma calcio dove nell’occasione
due calciatrici hanno donato il sangue nella mattinata
promossa da Banca Fideuram. S
I
L’AVIS INCONTRA
IL VIRGILIO
l 22 ottobre, presso l’Aula magna del
liceo “Virgilio”, si sono affrontati argomenti relativi alla donazione del sangue “visti con gli occhi di un ragazzo”,
illustrando tutti gli aspetti per la salvaguardia della salute, con particolare riguardo alle dipendenze da alcol e droghe. Questi argomenti hanno suscitato
l’interesse e il coinvolgimento degli studenti, prossimi donatori di sangue. S
I
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avis news
IL GRUPPO DONATORI AVIS-CAMERA DEI DEPUTATI SI FA IN QUATTRO
Intergruppo Parlamentare Donatori di sangue, affiliato all’AVIS Comunale di Roma, raddoppia, anzi…
si fa in quattro. Tali infatti sono diventate le donazioni annuali presso questo Palazzo istituzionale,
promotore dell’iniziativa sono l’On. Gianni Mancuso (avisino
doc) e la Presidente dell’Associazione dei collaboratori parlamentari, dott.ssa Valentina Tonti.
Questa cooperazione ha fatto nascere due giornate consecutive
di raccolta di sangue che si terranno nei locali di Montecitorio
nei mesi di luglio e dicembre, periodi di maggiore fabbisogno,
con l’aiuto indispensabile dell’AVIS di Roma, che organizza questi eventi dedicati alla solidarietà. A partecipare poi non sono solo deputati e senatori, ma anche i collaboratori, alcuni giornalisti parlamentari e diversi membri della Polizia di Stato
dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza.
“È una sfida che ci siamo posti per il raggiungimento dell’autosufficienza e che speriamo di vincere al più presto”. Queste le parole di Gianni Mancuso, insignito della medaglia d’oro dell’AVIS per numero di donazioni effettuate. S
L’
LA DONAZIONE DI SANGUE
SI FA SULLA FERRARI
i è svolto domenica 23 ottobre a piazza di Cinecittà, davanti ed in collaborazione con il ristorante Meo Pinelli, l’ultimo
raduno del gruppo donatori di sangue AVIS-Club Ferrari Appia
Antica che, collaborando con la nostra Associazione, ha dedicato la giornata all’insegna della solidarietà, del divertimento e
anche del buon cibo. Buon sangue
e buon cavallino a tutti i soci. S
S
On. Mancuso
NOTIZIE LIETE
AVIS Comunale festeggia il
matrimonio del 3 giugno u.s.
di Jessica, socia del gruppo giovani
di AVIS Roma e più volte autrice di
articoli in questo periodico, col suo
Antonio.
Tanti auguri ai due nostri ragazzi
per una lunga vita insieme. S
L’
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avis news
MCDONALD’S ITALIA INSIEME
AD AVIS NEL TOUR AUTUNNALE
DELLE DONAZIONI
razie alla disponibilità di McDonald’s, l’AVIS Comunale
di Roma è stata presente nei suoi ristoranti romani nei
mesi autunnali appena terminati per far sapere ai giovani
quanto donare il sangue sia di fondamentale importanza
per salvare vite e aiutare il prossimo, con l’invito a condurre
una vita sana e ad effettuare periodici controlli medici.
Dopo aver effettuato la donazione McDonald’s ha
ringraziato poi tutti i donatori offrendo loro la colazione o
un McMenù, insomma: come riprendersi con gusto dopo
un bellissimo atto di solidarietà e altruismo. S
G
TANTI AUGURI A GIACOMO CONTI
E A GUIDO COLIVICCHI CHE HANNO
FESTEGGIATO I LORO COMPLEANNI
n un estivo incontro conviviale alcuni “anziani” avisini
hanno inteso festeggiare i 95 anni dell’ex donatore di
sangue Giacomo Conti raggiunti oltretutto in splendida
forma. Ma la festa continua…
Presso la nostra Sede, questa volta nei
primi del mese di ottobre, si è festeggiato
anche il 90° compleanno del Presidente
dei Revisori dei Conti dell’AVIS Comunale
di Roma, Guido Colivicchi.
A tutti Voi la vostra AVIS vi esterna i più
sinceri Auguri. S
I
Il socio ex donatore
Giacomo Conti
MESSA DI NATALE PER
I DONATORI DI SANGUE
i terrà mercoledì 14 dicembre alle
ore 18.30, nella Parrocchia dei
Santi Sette Fondatori a Piazza Salerno,
la consueta Messa di Natale, celebrata
da Mons. Enrico Feroci Direttore della Caritas diocesana, in ricordo dei nostri cari ed aperta a tutti i donatori di
sangue di ogni associazione che opera
sul territorio di Roma.
Al termine della funzione ci sarà il consueto scambio degli auguri presso la sede di via Imperia, a pochi passi dalla
Chiesa. S
S
Al centro del gruppo
l’ex Presidente dei
Revisori dei Conti
32
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LA
PRIMA
VOLTA
CHE…
SEGNI
Ci sono cose che durano
un attimo ma restano
per tutta la vita.
Dona il sangue: la prima
volta e per sempre.
www.avisroma.it