Sarà possibile assicurare collegamenti civili e sicuri per i comuni

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anno i - n° 0 domenica 6 novembre 2016
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Giovanni Varra
L’Oscar del giorno lo assegniamo
a Giovanni Varra. Grazie alla sua
tenacia, oggi a Campobasso la
fase finale delle selezioni per il titolo di Mister e Miss universo di
Fitness e Body Building Sport, ma
anche spettacolo (di bellezza muscolare), su entrambi i versanti:
maschile e femminile.
L’Ardire
Sanità, il cittadino
al centro del sistema
di Giuseppe Saluppo
Q
uando si apre il capitolo sanità in
Molise, rischia sempre di scoppiare la baruffa. Ai cittadini molisani interessa, invece, capire
come, dove e quando curarsi. E nel migliore
modo possibile. Per intanto, però, la riorganizzazione del sistema sanitario regionale è
arrivato al capolinea. Siamo in presenza di
una riforma che ha pregi e difetti. Non ci sono
tagli lineari, cioè privi di una razionale considerazione di opportunità, quanto, invece, di
scelte che eliminano doppioni (soprattutto
nelle unità operative complesse) e sopprimono i letti la cui percentuale di utilizzazione
è particolarmente bassa. Operazioni in genere
dolorose, che avranno non poche resistenze,
ma necessarie per creare una medicina meno
ospedalizzata e più diffusa sul territorio. Ricoveri solo se indispensabili, e per il tempo
necessario. Le cifre che riguardano i bilanci
ospedalieri sono talvolta spaventose, ancorché accompagnate da risultati modesti. Oggi,
invece, bisogna puntare ad una sanità rispondente alle necessità e al bisogno di salute dei
molisani ma, soprattutto, sui risultati. E, ancora. L’invecchiamento della popolazione ha
un trend che obbliga a modificare gli attuali
modelli sanitari e assistenziali in direzione
delle reali necessità. Ridurre la cifra dell’ospedalizzazione per aumentare invece “soprattutto i servizi della salute sul territorio . Il
Molise, avendo una super dotazione ospedaliera da razionalizzare e una spesa oltre ogni
misura da ridurre e contenere, in questo contesto riformatore ha un compito particolarissimo e delicatissimo da realizzare: stare alle
regole della sana amministrazione senza cedere agli egoismi campanilistici che fin qui
lo hanno ridotto al lumicino. Come indispensabile riaprire i budget alle strutture molisane per evitare i viaggi della speranza ai
cittadini che finiscono, poi, con l'appesantire
il bilancio sanitario regionale. E, allora, il dibattito non si consegni alla baruffa, all’insulto
reciproco evitando, quasi fosse la peste, l’idea
di una condivisione di responsabilità e la necessità di una tregua che porti gli interessi
della collettività, tutta intera, a prevalere su
quelli di parte per sopperire alle inefficienze
del sistema sanitario. E che il cittadino-paziente venga messo, finalmente, al centro
della sanità.
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Antonio Battista
Il Tapiro del giorno lo diamo ad Antonio Battista. Il sindaco di Campobasso è stato chiamato in causa dal
suo consigliere di maggioranza,
Francesco De Bernardo, per i ritardi
sulla questione scuole sicure. Una
chiara critica anche nei confronti
dell’assessore ai Lavori pubblici,
Pietro Maio.
Sarà possibile assicurare collegamenti
civili e sicuri per i comuni
servizio a pagina 4
pagina 3
De Bernardo: “Sindaco Battista,
devi darti una mossa”
"Sostenere la maggioranza ed il programma del sindaco è un conto, negare l'evidenza dei fatti e buttare la polvere sotto il tappeto è un'altra cosa". Dura accusa
del consigliere comunale del 'Molise di tutti', Francesco De Bernardo, all'indomani dell'assise civica monotematiche sulla sicurezza degli edifici scolastici.
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Preoccupante segnale politico
Si allarga sempre di più il divario
politico tra Sinistra Italiana del
Molise e la deputazione parlamentare. Per le questioni di natura ambientale, soprattutto,
Gigino D’Angelo, Sara Ferri e
Angelo Minotti del Comitato
provvisorio, si rivolgono ai deputati che siedono in parlamento e
che, va detto, sono tempestivi e
incisivi nel presentare interrogazioni al Governo, e ai vari ministri, a seconda la materia presa in
considerazione ogni qualvolta
vengono chiamati in causa. Sul
tema degli ammortizzatori sociali
negati ai lavorati molisani in
Cassa integrazione sono intervenuti fattivamente gli onorevoli
Fassina, Gregori e D’Attorre (ex
Pd), mettendo in risalto le contraddizioni nel comportamento
dei ministeri interessati e della
Regione Molise, dando uno scossone all’inerzia del caso e alla sua
soluzione. Sul tema della difesa
del territorio e della salvaguardia
dell’ambiente è intervenuto il capogruppo alla Camera, Arturo
Scotto, per chiedere ai ministri
competenti quali iniziative intendano assumere a tutela del Parco
del Matese, del regio trattura Pescasseroli – Candela, del sito archeologico di Saepinum, del
Parco geopaleontologico di Petraroja, della Valle del Tammaro
e delle attività produttive di quei
territori (agricole, zootecniche,
turistiche e commerciali). Gigino
D’Angelo, Sara Ferri e Angelo
Minotti avrebbero potuto e, crediamo, dovuto, rivolgersi alla deputazione parlamentare molisana
In difesa dei diritti negati al Molise, Sinistra
Italiana ha preferito ancora una volta rivolgersi
alla deputazione parlamentare romana
avendo la Sinistra un’alta considerazione della rappresentatività
popolare. Non l’hanno fatto perché della deputazione parlamentare molisana non hanno sfiducia,
non le danno credito, non la ritengono capace di avere un peso
nel contesto romano, ancorché
scarsamente disponibile ad assumere iniziative ( e ce ne sarebbero tante ) in favore dei diritti
negati al Molise. Si cercano invano, infatti, esempi da porre, dai
quali sia evidente un’attività costante di Leva, Venittelli, Leva e
Di Giancomo in difesa del Molise
nelle aule della Camera e del Senato. Avranno avuto mai un successo?
Da qui di nuovo in scena Sinistra
Italiana con il capogruppo alla
Camera, sul tema della tutela del
territorio delle regioni Campania
e Molise, invase dall’eolico selvaggio: zone a forte vocazione
agro-ambientale, turistica, artigianale e commerciale. Bene, finora solo quelle categorie si sono
fortemente motivate per impedire
la devastazione irreversibile del
proprio territorio. Nella interro-
gazione di Scotto al Governo è
detto chiaramente di una situazione allarmante e pericolosa, di
cui però, le istituzioni regionali
della Campania e del Molise condividono la responsabilità.
Dice Scotto: “Nel Medio Sannio
è in corso un’impropria contrapposizione che vede i comuni, gli
agricoltori ed i cittadini con le
loro associazioni da una parte, e
l’impresa interessata a costruire
un impianto eolico dall’altra.
Stranamente la Regione Molise,
con un ricorso del maggio 2016,
ha scelto di sostenere le ragioni
dell’impresa e non quelle delle
comunità locali che hanno sottoscritto in quel territorio un Accordo di Programma per dar vita
al Parco delle Morge Cenozoiche,
al fine di valorizzare il Medio
Sannio dando vita a un circuito
turistico-commerciale in grado di
creare nuove opportunità di sviluppo. C’è da scegliere tra i profitti privati delle multinazionali
del vento ed i diritti delle popolazioni locali che vogliono preservare il proprio patrimonio
paesaggistico, agro-zootecnico,
culturale, archeologico e ambientale. Occorre vigilare per evitare
che le aree interne e montane del
Centro-Sud vengano devastate
per consentire speculazioni di
grandi gruppi multinazionali, accelerando la fuga dei giovani e lo
spopolamento di vaste zone appenniniche del mezzogiorno”.
Parole sagge. Purtroppo rapite dal
vento … degli impianti eolici.
Che spuntano come funghi nei
territori ceduti dalle istituzioni
alla speculazione e sottratti alle
loro naturali vocazioni.
Dardo
“Sindaco Battista, devi darti una mossa”
CAMPOBASSO. “Sostenere la maggioranza ed il programma del sindaco
è un conto, negare l’evidenza dei fatti
e buttare la polvere sotto il tappeto è
un’altra cosa”. Dura accusa del consigliere comunale del ‘Molise di tutti’,
Francesco De Bernardo, all’indomani
dell’assise civica monotematiche sulla
sicurezza degli edifici scolastici.
“Il gruppo consiliare ‘Il Molise di tutti’
- la tesi di De Bernardo - non ha mai
fatto mancare il proprio sostegno al
sindaco ed al suo esecutivo ma, mai
come in questo caso, le cose vanno
dette per quelle che sono e chiedere
semplicemente scusa (ammesso che
qualcuno abbia mai pensato di farlo) è
un’altra cosa”.
“La sicurezza dei bambini, garantire
delle scuole sicure, dare delle risposte
ai cittadini, sono elementi imprescindibili di una buona e corretta amministrazione - il parere del capogruppo del
‘Molise di tutti’ a Palazzo San Giorgio
- Dopo il consiglio comunale del 3 no-
Il consigliere De Bernardo, critica i ritardi dell’amministrazione sulle scuole
vembre, se per caso ce ne fosse stato
ancora bisogno, sono venute fuori tutte
le falle di una gestione fallimentare e
superficiale del settore “Edilizia Scolastica”. Dirigenti scolastici che vedono
sgretolarsi il lavoro di anni, insegnanti
e bambini massacrati in turni pomeridiani, genitori costretti a diventare
degli esperti in edilizia per difendere i
propri figli, rappresentanti dei genitori
in lacrime”.
“Che cosa serve ancora al sindaco per
decidere di dare un vero e forte segnale
alla città? Cosa deve accadere? La politica, troppo spesso, condiziona scelte
e detta l’agenda dell’amministrazione
comunale di Campobasso, per questo
chiediamo al sindaco Antonio Battista
di abbandonare le logiche di partito e
di riprendere il timone di una città, che,
come promesso in campagna elettorale,
va restituita ai cittadini”.
“Ancora oggi - conclude De Bernardo siamo al fianco di Antonio Battista,
sindaco di Campobasso, ma non condividiamo assolutamente il modo di
come sia stata gestita fino ad oggi la
questione concernente la sicurezza scolastica e ne prendiamo le distanze, ri-
badendo la nostra piena disponibilità a
collaborare per dare alla città scuole sicure. Una collaborazione che, fino ad
oggi, seppur offerta, è stata sempre rispedita al mittente, con i risultati che
sono sotto gli occhi di tutti”.
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“Oltre al fatto che non c’è nessuna
rottura né personale né professionale,
tra le tutte le cose che non abbiamo indovinato, è appena il caso di ricordare
che proprio grazie alla nostra inconcludenza, alle nostre incapacità manifeste, siamo riusciti a portare a casa il
risultato più atteso e importante di questi anni, lo sblocco del turnover”. Lo
scrive, in un comunicato, il presidente
della Giunta regionale, Paolo Frattura.
“Abbiamo provveduto al pagamento
dei debiti, al risanamento economico,
abbiamo gettato le basi per un sistema
di sicurezza sanitaria su cui costruire
un futuro solido per il Molise al riparo
da ulteriore precarizzazione e ulteriori
debiti e disavanzi. Sempre per nostro
demerito, abbiamo garantito la copertura del deficit sanitario senza gravare
di nuove tasse i cittadini molisani. Ci
siamo riusciti rispondendo nel merito
agli adempimenti che il Tavolo tecnico
da anni chiedeva al Molise.
“Sulla sanità circolano solo bugie”
Il presidente della Giunta regionale, Paolo Frattura, respinge rotture con la D’Innocenzo
A non indovinarne nessuna, questi risultati non ci sembrano poi malaccio.
Per questo continuiamo a lavorare insieme nel rispetto reciproco che da
sempre ci lega e che si basa sul confronto e sull’impegno riversato giorno
dopo giorno per riorganizzare il nostro
servizio sanitario regionale.
Chi mette in giro voci fantasiose di litigi e prese di distanze, spreca il suo
tempo.
Da Collodi, è evidente, provengono
altri, le sedicenti “fonti attendibili” e
chi le riprende per buone. Forse farebbe meglio a cambiarle o quanto
meno a verificarle.
Ad esempio, con una telefonata come
le tante ricevute in queste ore da quei
cronisti che hanno interesse a riportare
la realtà dei fatti e che non si lasciano
ammaliare da informatori estemporanei, meno credibili e meno attendibili
del Gatto e la Volpe.
La verifica con le fonti dirette, ci permettiamo questo sommesso suggerimento, varrebbe la pena praticarla
sempre, anche e soprattutto per le fantomatiche bocciature”.
Il Piano energetico regionale ha superato l’esame della valutazione strategica e dell’impatto ambientale
Finalmente abbiamo la possibilità di stabilire cosa serva ancora
di energia elettrica al Molise, come e dove generarla
Chi ha amministrato il Molise nei cinquant’anni della Regione, ha girato la testa dall’altra
parte dinanzi all’invasione delle pale eoliche, anzi le ha incentivate, sotto la spinta della
falsa convinzione trattarsi di energia pulita, ovvero non inquinante
Con la Vas e la Via, la proposta
di Piano energetico regionale
elaborata dal professore della
Sapienza di Roma, Livio De
Santoli, di origini molisane, sta
andando avanti. La Vas è la valutazione ambientale strategica
del Piano; la Via è la valutazione di impatto ambientale del
Piano. Valutazioni indispensabili per stabilire che i parametri
siano coerenti coi valori ammissibili, anzi in grado di esaltarli. L’impegno del redattore è
stato assiduo ed entusiasta:
dinanzi a sé ha avuto un territorio ambientalmente ancora recuperabile e salvaguardabile,
nonostante il numero dei pali
eolici e le superficie di miglia
di metri quadri di pannelli solari su terreni sottratti alla coltivazione. Ha avuto dinanzi a sé
un territorio in cui, oltre ai valori ambientali, hanno titolo di
precedenza valori storci, archeologici e architettonici sui
quali, purtroppo, proprio l’assenza del Piano energetico (e
paesaggistico) , ha creato non
poco interferenze e non poche
battaglie ambientaliste dall’esito tutt’altro che certo. Il
Piano ha un potere programmatico e, quindi, la possibilità di
stabilire cosa serva ancora di
energia elettrica al Molise,
come e dove generarla. E’ del
tutto inammissibile, sul piano
del buonsenso amministrativo,
che la ventesima Regione d’Italia sia priva di ciò che avrebbe
dovuto avere già da anni. Chi
ha amministrato il Molise nei
cinquant’anni della Regione, ha
fatto orecchi da mercati agli inviti e alle sollecitazioni a prendere in considerazione un
sistema di salvaguardia e di valorizzazione dell’ambiente; ha
girato la testa dall’altra parte
dinanzi all’invasione delle pale
eoliche, anzi le ha incentivate,
sotto la spinta della falsa convinzione trattarsi di energia pulita, ovvero non inquinante. Il
cammino del Piano è stato
lento: un anno per la stesura
della bozza, fatta passare al vaglio di ben tre assemblee pubbliche illustrative nel corso
delle quali De Santoli s’è speso
in approfondimenti e spiegazioni, quindi circa un anno ancora per le valutazioni
dell’impatto e dell’incidenza
strategica ambientali (Vas e
Via): una eternità. Ciò che rimane del percorso da compiere
è sperabile abbia un altro passo,
non rallenti, non trovi ostacoli
speciosi, allo scopo (inconfes-
sato) di lasciare ancora per un
po’ campo libero all’eolico, al
solare e alle altre soluzioni alternative di produzione energetica. Il presidente della giunta,
Frattura, è stato onesto nell’affermare che il Piano e “il necessario adeguamento alle
disposizioni normative e programmatiche europee e nazionali”. Peccato che se ne sia
accorto con ritardo di questa
necessità, avendo fatto trascorrere, non solo lui a dire il vero,
anni prima di decidersi a sottostare agli obblighi delle direttive europee e nazionali in
materia di produzione energe-
tica e salvaguardia dell’ambiente. Allineato ai contenuti
del Piano ha quindi aggiunto
che sarà posta grande attenzione al rispetto dell’ambiente,
assieme a una economia a basso
tenore di carbonio (lo vuole
l’Europa – ndr) e, soprattutto, a
basso costo delle politiche pubbliche, “per il progresso tecnologico e la crescita economica e
sociale”. Meno CO2 nell’atmosfera, meno consumo di carbonio per il riscaldamento e
sempre più autonomia energetica. Tutto questo – ha avuto
l’onestà di riconoscerlo – “al
termine di un percorso di studio
preliminare delle nostre esigenze e capacità produttive regionali”. Studio elaborato da
De Santoli, messo a disposizione di chi ha voluto esaminarlo in fase di redazione, e,
come diciamo, passato anche al
vaglio della Vas e della Via. Dal
Piano verranno fuori le effettive
esigenze di energia, come soddisfarle avendo cura e attenzione di non produrre danni
all’ambiente. Il cammino finora
è stato lento, sarà il caso che
venga accelerato.
Dardo
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6 novembre 2016
“Viabilità minore, pronti
34 milioni di euro”
A garantire gli interventi, l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Pierpaolo Nagni
Il Presidente del Consorzio di Bonifica di Termoli, Giorgio Manes,
ribadendo l’importanza della viabilità minore contro l’isolamento
dei comuni molisani, per sostenere lo sviluppo economico delle
aziende, agevolando il trasporto
delle merci e migliorando la qualità della vista dei cittadini, ha
presentato le proposte dell’Ente
di Bonifica per l’utilizzo dei fondi
del “Patto per il Molise”. L’incontro si è svolto presso la Sede
della Giunta Regionale a Campobasso, dove l’Assessore Pierpaolo
Nagni ha incontrato i rappresentanti delle Provincie di Campobasso e Isernia, dei Consorzi di
Bonifica di Termoli, Larino e Venafro e delle Comunità Montane
per illustrare gli interventi programmabili previsti dal “Patto per
il Molise” e relativi alla viabilità
“minore”, da realizzare per migliorare le infrastrutture a servizio dei Comuni. L’incontro, ha
concluso una serie di consultazioni con tutti i Comuni molisani
e con le associazioni imprenditoriali e i sindacati di categoria, con
lo scopo di procedere alla pianificazione delle opere da realizzare
mediante l’individuazione dei
possibili elementi utili per una
corretta programmazione. Durante l’incontro l’Assessore
Nagni ha affermato l’impegno del
Governo regionale ad attuare, con
la massima sollecitudine, gli interventi di viabilità contemplati
nel Patto per il Sud, all'interno del
quale saranno disponibili circa 34
milioni di euro per sostenere progetti per migliorare la viabilità di
collegamento tra più comuni o
che rispondano a criteri di “centralità”, ossia riguardino strade
che permettono il raggiungimento
dei centri abitati di maggiore importanza; sarà pertanto strategica
un'azione comune e sinergica tra
le amministrazioni, improntata all'individuazione di obiettivi urgenti e prioritari. Lo stesso
presidente della Regione Molise,
Paolo Di Laura Frattura, all'indomani della visita di Matteo Renzi,
per la firma del Patto per il Molise, tracciando un bilancio della
giornata, aveva rilevato tra le
principali priorità la viabilità, in-
sieme alla sanità e al lavoro, evidenziando l’impegno per le disastrate strade locali con quasi
trentaquattro milioni solo per la
viabilità provinciale e secondaria,
oltre poi a tutta una serie d’interventi specifici per altre strade.
Utile supporto alla programmazione in atto, ha affermato Giorgio Manes, è l’attività del
Consorzio di Bonifica Trigno e
Biferno che ha programmato il
miglioramento e il potenziamento
di alcune strade di bonifica che,
sebbene nate allo scopo di favorire lo sviluppo delle aziende servite dai tracciati, sono diventate
ormai strategiche per il collegamento tra i centri abitati minori e
le principali arterie di comunicazione a livello regionale. Il Consorzio di Bonifica ha già pronte le
relative progettazioni esecutive,
le quali, rientrando nel programma di finanziamento,assicureranno, a lavori conclusi, il
beneficio di collegamenti veloci
e sicuri per merci e persone delle
comunità basso molisane.
Oggi pomeriggio al Palazzetto dello sport dell’università del Molise la fase finale delle selezioni per il
titolo di Mister e Miss universo di Fitness e Body Building
Sport, ma anche spettacolo (di bellezza muscolare), su entrambi i versanti: maschile e femminile
Se Campobasso s’è potuta fregiare della manifestazione, lo deve alla tenacia dei responsabili dell’Associazione
sportiva dilettantistica MGV e all’autorevolezza del delegato regionale della “Federazione Cultura fisica italiana”, Giovanni Varra
Parliamo di Fitness e Body Building.
Mai nel Molise è stata annoverata la fase
finale delle selezioni per il titolo di Mister e Miss universo. Accade invece domenica, 6 novembre, al Palazzetto dello
sport dell’università del Molise, alle ore
18. Un evento sportivo, dicevamo, ma
con una evidente appendice di spettacolarità offerta dai muscoli degli atleti e
delle atlete letteralmente scolpiti, guizzare ad ogni posizionamento del corpo.
Dietro l’esibizione c’è un lungo calendario di allenamenti, di fatiche, di rinunce,
che solo la passione può giustificare. Il
livello è altissimo. Siamo in presenza dei
migliori atleti della specialità, che si accingono alla conquista del titolo di Mister e Miss universo, manifestazione che
si terrà a Napoli il 19 novembre. Se Campobasso s’è potuta fregiare della fase finale delle selezioni, lo deve alla tenacia
dei responsabili dell’Associazione sportiva dilettantistica MGV e all’autorevolezza del delegato regionale della
“Federazione Cultura fisica italiana”,
Giovanni Varra. Il loro impegno andrebbe pertanto gratificato con una
ampia e interessata partecipazione al Pa-
launimol, per dimostrare alle varie organizzazioni internazionali che si sono contese la fase finale delle selezioni, che il
capoluogo del Molise è degnamente all’altezza.
Di certo lo sono i responsabili della
MGV e Varra. Quest’ultimo non perde
occasione per indirizzare sul Molise le
manifestazioni che arricchendo la cultura
fisica, fanno da incentivo ad una vita
sana e alla cura del fisico e ad una vita
sana. Domani saranno a Campobasso,
provenienti da tutt’Italia, oltre 70 atleti
corredati di accompagnatori e allenatori,
e nugoli di tifosi. Nugoli di tifosi anche
per Antonio Licameli (vice campione del
mondo), e per Luigi Ricci di Campobasso. Due atleti molisani pienamente in
lizza per superare la selezione e per essere il 19 a Napoli a contendersi il titolo
di Mister universo. Sottovoce, ma lo dicono, se la risposta del pubblico sarà adeguata
all’importanza
della
manifestazione, Giovanni Varra e Vincenzo Martino si dicono certi di potersi
giocare la carta di avere a Campobasso il
Campionato mondiale 2017.
Dardo
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6 novembre 2016
Mobilitazione contro le decisioni assunte in sede di Giunta regionale
L’elenco dei comuni da ammettere alle agevolazioni previste
dalla Legge n. 181/1989, ai
sensi del decreto del Ministro
dello sviluppo economico del 4
agosto 2016, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre
2016, costituisce un grave pregiudizio per i comuni del Cratere e del Fortore, territori tenuti
di fatto fuori dalle politiche di
programmazione e rilancio economico previste non solo dall’area di crisi non complessa ma
anche da quella complessa.
“Una questione della massima
importanza e urgenza – pone
l’accento il Consigliere regionale Fusco Perrella – che merita
di essere affrontata nei luoghi e
nelle sedi opportune, per questo
abbiamo presentato un’apposita
interrogazione affinché la
Giunta regionale venga a riferire in aula per spiegare in maniera
dettagliata
e
circonstanziale i motivi di questa scelta”.
Purtroppo ancora una volta,
come già successo per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa, il Consiglio
regionale e tutte le parti interessate sono stati tenuti al di fuori
di ogni forma di dialogo o concertazione, secondo una pratica
diventata oramai consuetudine
nel corso di questa legislatura
regionale; sarebbe questo il “pa-
“Area di crisi non complessa,
grave l’esclusione del Fortore e Cratere”
Il consigliere, Fusco Perrella, punta il dito sulla decisione così come assunta
lazzo di cristallo” più volte promesso da questo Governo regionale?
“Viene davvero da chiedersi
quale sia oramai il ruolo residuale riconosciuto al Consiglio
regionale, come sempre informato di quanto realizzato dalla
Giunta e dal Presidente Frattura
oramai a cose fatte, tant’è che la
questione dell’area di crisi complessa è stata discussa nell’Assise consiliare solamente a
seguito di una mozione presentata dai Consiglieri regionali di
Centrodestra. Resta il fatto –
continua il Consigliere Fusco –
che una parte importante del nostro territorio, duramente colpita già dal Sisma del 2002 e
ancora impegnata nella delicata
fase di ricostruzione, adesso si
trova a non beneficiare di importanti agevolazioni che avrebbero potuto spingere il tessuto
imprenditoriale e sociale verso
un ripresa economica e produttiva che tarda ancora a palesarsi”.
“Abbiamo letto con molta attenzione la deliberazione n. 506 del
2 novembre 2016 con la quale la
Giunta regionale ha indicato i
comuni da proporre al Ministero
dello Sviluppo Economico per
ottenere il beneficio delle agevolazioni previste dalla Legge
n. 181/1989 – specifica la Fusco
Perrella – e questo ci ha permesso di prendere contezza
delle rigidi prescrizioni previste
dal decreto del 4 agosto 2016,
concernente l’individuazione
dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, come
allo stesso modo di verificare la
presenza o meno di questi comuni nella Carta degli aiuti di
Stato a finalità regionale 20142020, e quindi beneficiari di
agevolazioni del 10% sull’investimento complessivo, ma, ci
chiediamo, queste ragioni sono
sufficienti a tener fuori da ogni
intervento le aree del Cratere e
del Fortore mettendole a rischio
di una vera e propria desertificazione futura? Nelle segrete
stanze dei bottoni ci si rende
conto dell’importanza e della ricadute che le scelte adottate
avranno sul territorio molisano?” “L’invito rivolto al Presidente Frattura e all’Assessore
Veneziale – conclude il Consigliere Fusco – è quindi quello di
venire a riferire in aula le circostanze e soprattutto le valutazioni della scelta fatta, che a noi
e alla popolazione dei comuni
interessati resta difficile da
comprendere, e soprattutto chiediamo di conoscere se sono al
vaglio del Governo regionale
programmi di intervento per i
comuni rimasti al di fuori degli
interventi da attuare di concerto
con il Ministero dello Sviluppo
Economico, affinché a tutto il
territorio regionale vengano
concesse le medesime opportunità di ripresa economica, produttiva e sociale, senza fare figli
e figliastri, soprattutto aprendo
una fase di concertazione necessaria per programmare un’idea
di sviluppo della nostra regione,
una visione più volte annunciata
e che tarda ancora a realizzarsi”.
Battere la Civitanovese per riprendere a sperare
Dopo due sconfitte il Campobasso spera di riabilitarsi con un successo casalingo
di GENNARO VENTRESCA
Si torna a parlare dei lavori allo stadio.
Notizia paradossalmente più suggestiva
di Campobasso-Civitanovese, valida per
la decima di andata. Bisogna prendere
atto della totale mancanza di appeal della
nostra squadra. Capace di far squagliare
anche la frangia degli irriducibili. Peggio
non poteva andare. Andando a memoria
non si ricorda una situazione così amara.
Anche nei troppi campionati di Eccellenza allo stadio c'era più gente, persino
con la squadra di Farina che giocava all'antistadio come penso sia giusto per chi
partecipa a un torneo regionale.
Era affascinante la nostra squadra, come
dimenticarlo. Dal sabato, prima il buon
Peppe Palange e poi Antonio Colitti, dotati di un banchetto, vendevano i biglietti
in prevendita, davanti all'ex Gidiesse di
Guido De Socio. Ora, per la verità, la
vendita dei ticket è diventata un po' più
complessa, ma non è certo questo il motivo del fuggi fuggi generale.
Comunque sia, si gioca. Alle 14,30 il fischio d'avvio. Campobasso e Civitanovese, punto più punto meno si
equivalgono, triste retaggio di un girone,
ma forse più esattamente, di una categoria che è precipitata nei suoi valori tecnici
e di conseguenza non esercita più l'interesse di un tempo. Facendo logicamente
le dovute eccezioni che non si riscontrano
di certo nel nostro raggruppamento.
Molto più animati sembrano essere quelli
pugliesi e soprattutto dove ci sono le formazioni campane, coi loro pubblici accesi che, a volte, fanno persino la
differenza.
Dopo due sconfitte il Campobasso
avrebbe piacere di tornare al successo.
Desiderio legittimo, ma non certo scontato. Le due ultime sfide hanno messo in
mostra i chiari limiti dei nostri ragazzi
che oltre ad avere riconosciute carenze
tecniche non hanno mai mostrato l'ardore
che si chiede alle formazioni di taglio
basso. Quelle cioè che debbono conquistarsi la salvezza puntando soprattutto
sulla corsa, sul pressing e sulla voglia di
non mollare.
Novelli, il nostro mister, proverà a cam-
biare qualcosa. Anche se francamente
non ha molte soluzioni. Individualmente
l'uno vale l'altro. Potrebbe semmai scendere in campo il triestino Gulin dal primo
minuto, questo solo per dovere di cronaca. Per il resto niente di che, con De
Matteis che torna in difesa senza offrire
più garanzie di Corbo.
Va ricordato che in Coppitalia le due
squadre si sono già incontrate in estate,
finì in pareggio, poi ai rigori ebbe ragione
la formazione marchigiana.
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