Piano di Sorrento ricorda la Grande Guerra 04/11/2016

Download Report

Transcript Piano di Sorrento ricorda la Grande Guerra 04/11/2016

04/11/2016 Piano di Sorrento ricorda la Grande Guerra FOTO VIDEO

Per arrivare alla tanto sospirata unità nazionale …. il Piave mormorò: “Non passa lo straniero!” Piano di Sorrento – …. il Piave mormorò: “Non passa lo straniero!” e lo straniero non passò grazie a quei soldati che nelle trincee sacrificarono la loro vita per un ideale di patria e la cittadina costiera non dimentica la Grande Guerra che si combatté per arrivare alla tanto sospirata unità nazionale.

Il 4 novembre 1918 fu un duplice giorno memorabile, perché entrò in vigore l’armistizio di Villa Giusti che l’Austria firmò il giorno prima e fu anche il giorno in cui le truppe italiane entrano a Trento e la Regia Marina sbarca nel porto di Trieste. L’Unità d’Italia è compiuta ed in questo giorno in tutta la nazione si è festeggiato il 98° anniversario di questo avvenimento che dovrà restare nella mente dei posteri. E ricordando quei circa 650.000 caduti e un milione di feriti, oggi si sono svolte moltissime manifestazioni. Una di queste ha riguardato anche la cittadina costiera con un corteo che si è snodato, dopo la messa officiata nella Basilica Pontificia di San Michele Arcangelo in ricordo dei Caduti di tutte le Guerre, da essa e che percorrendo via Delle Rose ed il corso Italia è arrivato in piazza Cota. Alla presenza sia delle autorità amministrative (sindaco Iaccarino, assessori e consiglieri comunali), militari (i carabinieri con il Maresciallo Maggiore Daniele De Marini, la capitaneria di Porto con il 1° Maresciallo Np Giovanni Sicignano), le associazioni dei combattenti e reduci e marittime e delle scuole del territorio, si è svolta la cerimonia della posa della corona al Monumento ai Caduti di tutte le Guerre.Nei discorsi letti sono stati ricordati quei soldati che parteciparono a questo evento che coinvolse dapprima la sola Europa ma poi anche altre nazioni mondiali tra cui gli USA, e che dalle trincee partivano per le battaglie come quella della disfatta di Caporetto dell’ottobre-novembre 1917 che fece arretrare il fronte fino alle rive del fiume Piave e quella vittoriosa di Vittorio Veneto che sancì la disfatta delle truppe austro ungariche. Ma in questi accorati discorsi vengono messi in risalto specialmente quei giovani non ancora diciassettenni, classe 1899, che per decisione dovettero partire per il fronte e per combattere corpo a corpo con la baionetta con il nemico. Ma non solo, anche gli atti eroici che coinvolsero quei marinai, ma specialmente i comandanti, della Regia Marina che vollero colare a picco con le loro navi dopo il loro siluramento. Molto toccanti sono stati alcuni righi di una lettera letti dal sindaco Vincenzo Iaccarino che parlavano di un soldato nato nel 1899 che partecipava all’evento bellico, scritti prima che lui andasse in combattimento. Ma il primo cittadino inoltre ha anche ricordato il lavoro che fanno i soldati in questi giorni nelle zone colpite dal disastroso evento sismico e quelli della marina nel soccorrere i naufraghi provenienti dall’altra parte del Mediterraneo, l’Africa. Sulle note dapprima dalla canzone del Piave, conosciuta anche come La leggenda del Piave, del Silenzio e dell’Inno di Mameli all’ultimo, il sindaco Iaccarino ha deposto la corona d’alloro al Monumento ai Caduti.

Le foto a corredo dell’articolo sono di Giuseppe Spasiano GISPA