USA 2016: 8 novembre (anche) di referendum

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venerdì 04 novembre 2016, 15:00
Al voto
USA 2016: 8 novembre (anche) di referendum
Oltre a scegliere chi sarà presidente fra la Clinton e Trump, ecco cosa voteranno alcuni americani
di Redazione
Da mesi l'attenzione dei media è concentrata sul duello tra Donald Trump e Hillary Clinton per la Casa Bianca, ma l’8
novembre, durante l'Election Day, negli Stati Uniti oltre ad eleggere il 45esimo Presidente, tutti i 435 membri della Camera,
34 su 100 senatori e 12 governatori su 50, gli elettori saranno chiamati a votare su 162 referendum ('statewide
ballot' o 'proposition' negli Usa) in 35 Stati, su temi come il salario minimo, l'assistenza sanitaria, la vendita
del tabacco. Uno dei più singolari è l'obbligo per gli attori porno in California di usare il preservativo nelle
riprese dei film a luci rosse. Los Angeles accanto a Hollywood è considerata la mecca dei cinema hard. Il referendum
sulla legalizzazione/proibizione della marijuana coinvolge 80,2 milioni di elettori. L’uso della marijuana è rimasto
un reato in 9 su 50 Stati, è legale sia per uso medico che ricreativo in 4 Stati, ne è solo vietata la vendita nella capitale
Washington D.C., è legale a scopi medici in 23 Stati mentre in altri 14 è stata parzialmente 'decreminalizzata'. Per la
marijuana a scopi medici si vota in Florida, North Dakota ed Arkansas. Mentre i referendum per la legalizzazione della droga
leggera - che ora è in atto in quattro stati - si vota in Nevada, Arizona, California, Maine e Massachussets. Il controllo delle
armi è altro tema top di questa tornata referendaria. Chiamati al voto 50,5 milioni di elettori chiamati, che si
esprimeranno su una regolazione più stringente. Negli Usa il diritto a girare armati è sancito dal II emendamento della
Costituzione (1791). All'epoca venne approvato perché i giovani Usa (i 13 Stati dell'Unione) non avevano un esercito e quindi
si favoriva la costituzione di 'milizie spontanee' di cittadini armati per resistere ad un eventuale tentativo della Gran
Bretagna di riconquistare le antiche 'Colonie'. Grazie a questa 'esigenza', la potente lobby delle armi, la National Riffle
Association (Nra) difende il diritto a girare armati. Non solo. Nonostante la sequela di stragi (tra le peggiori: luglio 2012, il
massacro del cinema ad Aurora in Colorado, 12 morti e 58 feriti; scuola elementare Sandy Hook di Newton in Connecticut,
nel dicembre 2012 un 20enne uccide 20 bambini e sei adulti; la più recente, giugno 2016, un uomo ammazza 49 persone e
ne ferisce 53 in un locale gay a Orlando in Florida), che ha visto l'America insanguinata da folli o criminali armati con fucili
d'assalto in grado di sparare fino a 30 colpi in pochi secondi, la Nra è sempre riuscita a bloccare ogni tentativo di rendere più
arduo l'acquisto di un arma negli Usa, dove ci sono più fucili e pistole che cittadini. Secondo il ‘Washington Post’ si parla di
357 milioni tra pistole e fucili su 317 milioni di americani. Sull’abolizione della pena di morte saranno chiamati al voto
i cittadini di California e Nebraska. Se questi referendum saranno approvati, salirà a 21 il numero degli Stati che hanno
adottato misure del genere. Per contro in Oklahoma si voterà per inserire la pena di morte nella costituzione dello Stato,
cosa che renderà invece più facili le esecuzioni. Si vota anche sul prezzo delle sigarette. Il prezzo, già molto elevato,
potrà aumentare ancora se passeranno i referendum presentati in quattro stati, California (aumento di 2 dollari), Colorado
(1,75 dollari), North Dakota (1,76 dollari) e Missouri (tra i 23 e i 60 centesimi). Dopo che la liberal Berkeley nel 2014 è stata
la prima ad imporre la tassa sulle 'sodas', le bevande gassate contro le quali i salutisti hanno dichiarato guerra, ora altre
tre città californiane, le vicine San Francisco, Oakland ed Albany, votano per la 'soda tax' al termine di una campagna
elettorale che è stata una vera e propria guerra, con le aziende del settore che hanno investito 30 milioni di dollari e sul
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/usa-2016-8-novembre-anche-di-referendum/
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fronte opposto la coalizione 'anti-sodas' guidata da Michael Bloomberg ha speso 9 milioni. In California gli elettori saranno
chiamati a decidere se rendere obbligatorio l'uso del preservativo durante le riprese dei film pornografici. Un referendum
piuttosto controverso, che arriva alle urne dopo che gli attori porno e i produttori cinematografici del settore si sono opposti
alla proposta di legge, denominata 'Proposition 60', avanzata da Michael Weinstein, Ceo della AIDS Healthcare Foundation, la
maggiore organizzazione che fornisce servizi medici a 12.000 persone con infezione da HIV negli Usa. In Colorado gli elettori
dovranno votare per la proposta 'death with dignity', morte con dignità, che se verrà approvata permetterà ai medici di
aiutare i malati terminali a mettere fine alla propria vita. In questo caso il Colorado si unirebbe a Washington, Oregon,
Colorado e Vermont che hanno leggi sull'eutanasia. Sul 'minimum wage', il salario minimo al centro del dibattito politico
dopo che il Congresso repubblicano si è opposto all'aumento di quello federale, fermo a 7,25 dollari all'ora da sette anni,
saranno chiamati a votare elettori in 23 Stati. In 14 si vota per l'aumento, in otto per un aggiustamento annuale al costo
della vita, in South Dakota si vota per diminuirlo di un dollaro per i lavoratori minorenni.
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